Quaderno 7

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Prova

Impressione di una matrice in fase di elaborazione, ma prossima ad essere completata sia da un punto di vista segnico-compositivo che da quello della stampa, dove viene valutato in modo di inchiostrare e stampare (a palmo, a carta, solo a tarlatana ecc ... ), il colore dell’inchiostro, la pressione del torchio ecc .... Le “prove” se soddisfacenti sono firmate di norma con le iniziali P.d’A.

Prova d’artista

Prove di stampa in pochi esemplari eseguiti prima della tiratura. Si eseguono per mettere a punto: il tipo di inchiostrazione, l’assetto del torchio e il tipo di carta. Generalmente è numerata ed è siglata P.d’A., cui fa seguito la firma dell’autore. Talvolta al posto di “prova di stato” e “prova di artista” possiamo trovare una corrispondente dicitura in lingua francese (E.E. “épreuve d’ètat, E.A. “épreuve d’artiste”). Le suddette diciture sono riportate sempre-abbreviate o per esteso nell’angolo inferiore sinistro, sotto la stampa.

Prove di stato

Stampe realizzate durante il lavoro calcografico, come prove di intervento per ulteriori passaggi nel percosso operativo. 
Numerazione: I stato, II stato, III stato, IV stato e così via. Le prove di stato sono molto ricercate dai collezionisti in quanto svelano quali sono stati i processi creativi prima della stampa finale.

Pulimento delle incisioni sulla carta

l°) Si prendono dei pannolini ben puliti e si distendono in un luogo spazioso e soleggiato e su di essi si posano le incisioni possibilmente ben distese. 2°) Si prende un’ annaffiatoio, simile a quello dei giardinieri, con forellini assai minuti e s’innaffiano leggermente le incisioni. Se il sudiciume fosse costituito da semplice polvere, l’acqua pura è sufficiente a toglierla. Se al contrario, come spesso avviene, vi è dell’untuosità, allora’ bisogna aggiunger all’acqua una leggera dose di potassa o di soda precedentemente disciolta. e filtrate. 3°) Non appena la carta, dopo la bagnatura di cui sopra, si sarà asciugata, si dovranno ripetere le aspersioni anche per più giorni sino a raggiungere lo scopo desiderato. Con questa semplicissima operazione le incisioni si puliranno perfettamente. 4°) Dopo le operazioni di cui sopra, affinché la carta non riesca arricciata, si approfitterà del momento in cui sarà leggermente umida. Si prenderà allora un cilindro (anche di cartone) di sufficiente lunghezza e del diametro di circa dieci centimetri e vi si avvolgeranno attorno ben aderenti alcuni fogli di carta liscia e quindi le incisioni, inserendovi altri fogli di carta in modo che le incisioni tocchino sempre uno di essi ed altri si avvolgeranno alla fine. Quindi si legherà il tutto con nastri o fettucce e si metterà questo rotolo in un luogo asciutto fino a che tutte le incisioni si

saranno bene asciugati. Quindi si scioglieranno e si metteranno in piano in un luogo asciutto, ma poco aereato onde si asciughino perfettamente ma in modo dolce e graduale.

Pulitura a palmo

Pulitura della lastra calcografica effettuata, dopo l’ inchiostratura e a seguito di una prima pulitura con tarlatana, strofinando col palmo della mano reso ruvido e assorbente per mezzo di carbonato di magnesio. Questo procedimento produce nella stampa netti contrasti tra i bianchi e i neri.

Punta d’argento

Strumento metallico che regge una punta d’argento usato specialmente nel Quattrocento per disegnare e predecessore della matita attuale. Il termine è usato anche per indicare i disegni eseguiti a punta d’argento. Il disegno a punta d’argento era fatto su una carta specialmente preparata ed è caratteristico per delicate linee grigio - chiare di eguale intensità e spessore, sì che l’ombreggiatura era ottenuta attraverso una fittissima serie di linee parallele.

Punta di metallo

Strumento usato sin dal Medio Evo per scrivere e disegnare su pergamena e su carta. Vengono utilizzati come metallo il piombo, lo stagno, l’argento, l’oro, il rame.

Puntasecca

(punta immediata o punta a rame nudo) Tecnica di incisione diretta, si incide la superficie della lastra con una punta di acciaio, o di leghe speciali o di diamante. Questa incisione non asporta il metallo, ma lo deforma, come l’aratro deforma la terra, creando ai bordi del solco delle sopraelevazioni, sempre chiamate barbe, molto più accentuate di quelle del bulino. Queste barbe vengono conservate e si affida anzi alla loro capacità di trattenere l’inchiostro la qualità di questa tecnica che rende i segni molto sensibili, dal più delicato al più forte, con i bordi sfumati. Le barbe sono ben presto deformate dalle puliture d’inchiostrazione e dalla pressione del torchio e costituiscono perciò una forte limitazione al numerodi copie che è possibile tirare da una punta secca senza comprometterne la caratteristica qualità (più o meno 30 per il rame, 10 per lo zinco).

Punteggiato

Tecnica diretta ed indiretta. Consiste nell’eseguire il disegnoimmagine mediante i punti addensati e rarefatti, invece delle linee. Gli arnesi sono dei punzoni, battuti con il mazzuolo, oppure delle punte che scoprono la protezione cerosa.

Punzonatura

La punzonatura è l’atto di imprimere un segno, o una forma, su

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