GENNAIO 2017 • SCIENZE E RICERCHE | MAGAZINE
Lo sguardo della critica. I conoscitori d’arte in Italia tra XIX e XX secolo DANIELE BARNI
I
conoscitori sono individui dall’occhio palestrato, conoscitore per tale operazione ‘arte dell’attribuzione’ o, con con il quale sono capaci di spostare l’opera d’ar- ibrido franco-inglese, ‘connoisseurship’. te dall’anonimato al suo autore. Il rafforzamento Oggi, dopo generazioni di studi, il conoscitore, il critico delle loro retine avviene sull’opera d’arte stessa, di e lo storico dell’arte possono maneggiare mezzi d’indagine cui inseguono senza fermata le linee, circondano numerosi ed efficaci, oltre ad accedere all’opera d’arte da i volumi, radono le profondità, scalano i cordoni di luce e diversi indirizzi: quello formale e stilistico; quello iconografico e iconologico; scendono i gradi quello sociologidell’ombra. I conoscitori, però, co; quello psicoDaniele Barni Lo sguardo della critica sono di necessità analitico; quello I conoscitori d’arte in Italia tra XIX e XX secolo strutturalistico; e pure capaci di peCartman Edizioni, 2016 sare con l’occhiaquello antropota la qualità, l’orilogico. Lungo la L’arte dell’attribuzione in Italia tra XIX e XX direzione formale ginalità e lo stile secolo: Giovanni Morelli, Bernard Berenson, Ro- e stilistica si ricaldell’opera d’arte, berto Longhi, Federico Zeri sono i grandi cono- cano i tragitti delle dunque possono scitori dei quali vengono rivelati i metodi di la- forme e dello stile, assumere persino voro, la personalità, le intuizioni geniali. Il libro come la linea, il le fatiche del critisi presenta come un piccolo archivio biografico, volume, lo spazio, co e, cronicizzancritico e storico nel quale gli studiosi, gli studenti la dimensione, il do l’osservazione, quelle dello stori- e gli appassionati d’arte possano trovare notizie, documenti e concetti utili alla rilievo, il movico dell’arte. Anzi, comprensione e all’approfondimento della disciplina e dei suoi maestri. L’autore mento e il chiaroper precisione, si conduce il lettore alla scoperta di una storia dell’arte raccontata, oltre che con scuro. Attraverso potrebbe essere rigore scientifico, attraverso il ritmo del romanzo biografico e le suggestioni della quella iconografigrandi conoscitori poesia. Ne emerge una figura di conoscitore quasi archetipica, come si trattasse ca e iconologica, anche senza es- della proiezione contemporanea di personaggi a guardia secolare dell’immagi- invece, si cerca sere critici e sto- nario europeo alla stregua di Ulisse, Socrate, Dedalo, Teseo, Asterione, Tiresia di toccare la comrici dell’arte, ma e Faust. prensione e l’inDaniele Barni, nato nel 1973 e vive a Sansepolcro. Laureato in Letteratura ita- terpretazione del certamente non si potrebbe diven- liana e, in seguito, in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Perugia, soggetto dell’otare grandi critici attualmente si occupa di poesia, di critica letteraria e di arte. Ha collaborato con pera d’arte, ovvee storici dell’arte la rivista Atelier, edita da Ladolfi. Collabora alla rubrica Lo scaffale della rivista ro del contenuto senza essere di- Poesia, edita da Crocetti. Per Edizioni Creativa ha pubblicato la raccolta poetica rappresentato: con ventati almeno un Finestre. l’iconografia si po’ conoscitori: tenta di svelare i perché il critico e tipi e i generi dello storico giudicale figurazioni, le no correttamente soltanto attraverso opere d’arte di attribu- fonti letterarie d’ispirazione e gli schemi della composizione zione certa; e perché i loro giudizi avvengono esattamente figurale; con l’iconologia, a sua volta, si cerca di svelare i sulle medesime tacche di quelli del conoscitore. significati simbolici e allegorici della composizione figurale Lo spostamento dell’opera d’arte dall’anonimato al suo e di metterli in fermentazione con l’ambiente dell’artista, del autore si chiama ‘attribuzione’, e la capacità necessaria al committente e del pubblico, al fine di farne esalare l’etere
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