Arrivati al Bridge’s Lake, dopo esserci confrontati con il nostro operatore video su come impostare la sessione, ci dirigiamo verso le nostre postazioni, 6 e 7, per iniziare a preparare il campo. Io decisi di pescare a sinistra, in una bella ansa, ricca di vegetazione ed ostacoli sommersi, dato il periodo pre-frega, sembrava la soluzione migliore. Mentre il mio socio Paolo decise di mettersi a destra, in modo da sfruttare sia il sotto sponda sia i basamenti dei piloni del ponte. In poco tempo il campo base era pronto, i nostri pod erano già montati, non ci rimaneva che iniziare a calare i nostri terminali. In questa cava è possibile usare la barca per svolgere l’azione di pesca, un ottima cosa! La scelta delle esche era abbastanza scontata, Peach & Papaya e Banana & Scopex erano a mio avviso le due soluzioni migliori. Esche dolci e fruttate, molto digeribili e con la capacità di dare il meglio sin dalla prima ora di immersione, tutto quello di cui avevo bisogno! Senza trala-
Una classica immagine di questo grande specchio d’acqua caratterizzato dal ponte che lo taglia al centro, le basi dei piloni sono il riferimento per calare gli inneschi
34,000 kg al Bridge’s Lake Pag.22