Dopo una litigata con max

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DOPO UNA LITIGATA CON MAX Una sera, dopo un litigio con Max, Myriam salì in macchina per farsi un giro e sbollire la rabbia. Finì in un parcheggio, dove ci si può sedere e guardare le luci di Cesano Maderno. Se ne stette lì, per un po', pensierosa circa l'accaduto fino a quando notò un'altra macchina, parcheggiata lì vicino, con dentro delle persone che, così almeno le sembrava inizialmente, la guardavano dal finestrino. Era strano, ma avrebbe giurato che alcuni degli uomini in quella macchina se ne stavano lì, masturbandosi. La situazione la distolse completamente da quanto accaduto a casa. Se in altri momenti non avrebbe esitato a mettere in moto e alzare i tacchi, stavolta si sentiva più sfacciata e, con la complicità dell'adrenalina che ancora le scorreva nelle vene e con la curiosità che da sempre caratterizzava la sua indole decise invece di scendere di macchina. Fece finta di ammirare il panorama per qualche minuto e poi decise di avvicinarsi di soppiatto e dare un'occhiata. Nella macchina poté vedere che in effetti non c'erano solo uomini... Da dietro un cespuglio, a pochi metri, la visuale era decisamente chiara: la portiera dietro era aperta, si poteva vedere chiaramente il culo di una ragazza che se ne stava carponi e che si stava masturbando. Myriam decise di avvicinarsi ancora e superare il cespuglio per vedere ancora meglio cosa stava accadendo e, senza rendersene conto, si trovò con il viso appiccicato a un finestrino. Da lì potè vedere che c'erano tre uomini dall'altra parte fuori dalla macchina che si stavano masturbando guardando lo spettacolo della ragazza; uno degli uomini notò il viso di Myriam, ma fece finta di niente e continuò a sbattersi vigorosamente il cazzo. La ragazza nuda fece cenno di avvicinarsi ad uno dei tre, allungò la mano completamente bagnata dal succo della sua gnocca verso il suo cazzo e comincio a spalmare il suo caldo liquido sopra la cappella. Si sporse quindi con la testa e lo prese in bocca, mentre con le mani gli massaggiava le palle; quindi si sedette allargando le gambe fuori dalla macchina verso i suoi compagni e ricominciò a giocare con la figa mentre lo prendeva in bocca, dando spettacolo agli altri due uomini eccitati. Myriam a quel punto si rese conto di cominciare a scaldarsi e che la sua gnocca si stava bagnando. Visto che l'uomo che si era accorto di lei non aveva reclamato per la sua presenza, decise di rimanere lì ancora un po' e non poté fare a meno di far scivolare la mano tra le gambe. Fu a quel punto che l'uomo che era a conoscenza della sua presenza fece un cenno all'altro per far notare la presenza del viso di Myriam al finestrino. Quando entrambi si voltarono verso di lei e le sorrisero il cuore le sembrò saltargli un gola. Decise di fare finta di niente e continuare a masturbarsi: la situazione la eccitava davvero tanto, non si era mai trovata a masturbarsi davanti a due sconosciuti e questo la faceva andare fuori di testa. I due si alzarono e, con i loro baldanzosi cazzi duri, girarono intorno all'auto verso di lei. Myriam chiuse gli occhi per la vergogna ma non tolse la mano da dentro gli slip, non l'avrebbe fatto per niente al mondo. Sperò che stessero andando via, che in realtà nessuno mai si fosse accorta di lei... Sentì accarezzarsi il culo da una mano, sentì le dita di uno degli uomini scivolare sulle natiche fino ad inciampare sulla sua mano che stava lavorando tra il clitoride e il buco del culo. Strinse ancora più forte gli occhi, sentì che l'eccitazione diventava insopportabile. L'altro uomo le aprì la zip del vestito, che le scivolò giù ammucchiandosi sul braccio suo e su quello dell'uomo. Entrambi la presero dolcemente, la fecero alzare in piedi e la fecero appoggiare con le mani al tettuccio della macchina. Se ne stava lì, con il liquido che le inzuppava le mutandine, gli occhi ancora sbarrati e il pensiero atroce di Massimo a casa. Da un lato si sentiva in colpa per la situazione che stava vivendo, dall'altro continuava a ripetersi che lui era uno stronzo, che non la meritava, che avrebbe fatto bene


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