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Sergio Marini - PRIMO PIANO

Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

Anno III - N°20 - NOVEMBRE/DICEMBRE

IL PRESIDENTE MARINI

"CON LA RETE DI CAMPAGNA AMICA È CRESCIUTO ANCHE IL PAESE"


Presidente: Sergio Marini Direttore Generale: Toni De Amicis Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Luca Epifani,

Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Calogero Fasulo, Sardegna Giuseppe Casu

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PRIMO PIANO - Sergio Marini Marini: "con la rete di Campagna Amica è cresciuto anche il paese"

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FONDAZIONE Campagna Amica a tutto gas grazie ai gruppi d’offerta

I DIECI PUNTI - Sergio Marini Marini: “ecco l’italia che vogliamo” i dieci punti per rilanciare il paese

Contatti: Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel +39.06489931 redazione@campagnamica.it www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma Editore e proprietario: Fondazione Campagna Amica Direttore Responsabile: Paolo Falcioni Coordinamento editoriale: Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Alessandra Gioggi, Pietro Hausmann Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon, Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

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FONDAZIONE

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LA FATTORIA DEL MESE

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Roberto Scano L’agricoltura molisana diventa sociale con le attività de “La piana del riccio”

ORTI URBANI Un orto dagli echi risorgimentali per riscoprire le radici del cibo

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Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma Impaginazione: MB Il presente notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete dei Punti di Campagna Amica.

Prima di gettare questo notiziario nella carta, passatela a un amico interessato a conoscerci.

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano:

Ad Agri@tour premiate le eccellenze dell’offerta agrituristica italiana

Campagna Amica sbarca a Termoli con una festa da tutto esaurito

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte

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SPECIALE CIBI D'ITALIA

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LETTO PER VOI - Stefano Masini

Cibi d’Italia, storie di qualità e territorio Gopnik, in principio era la tavola un viaggio nella storia del cibo

23 FILIERA COLTA - Toni De Amicis Per un turismo colto e consapevole ecco la guida a cibo e territorio

MARINI: "CON LA RETE DI CAMPAGNA AMICA È CRESCIUTO ANCHE IL PAESE" Il Presidente stila un bilancio dell'attività 2012 di Fondazione, attivati 7000 punti, 2000 in più dello scorso anno "Ceato un valore immateriale prezioso che le nostre aziende accreditate possono spendere sul mercato"

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n quasi ognuno degli ottomila comuni italiani è oggi attivo un punto vendita di Campagna Amica. Basterebbe questo a dare la cifra di come il 2012 abbia visto la nostra Rete estendere la sua presenza ancora più capillarmente nel Paese. Una rete fatta di Mercati, Botteghe, Agriturismi e Fattorie, fino agli Orti e ai Ristoranti, tutti identificati da un marchio che garantisce prodotto italiano fatto dagli agricoltori, oltre al rispetto di determinati parametri di sicurezza e qualità. Rispetto a dodici mesi fa, ne sono stati aperti duemila in più, praticamente sei al giorno. Uno sforzo imponente che è stato premiato dalla risposta dei consumatori. Secondo un’indagine Censis relativa agli ultimi dodici mesi, sono oggi 7,2 milioni i cittadini che fanno regolarmente la spesa dagli agricoltori. E altri 14 milioni vi hanno acquistato almeno una volta. Numeri che fanno comprendere l’impatto economico che il progetto Campagna Amica sta avendo sul reddito delle nostre aziende accreditate e, di riflesso, sul Paese, poiché un’impresa che cresce è un’impresa che crea lavoro, ma è anche è un’impresa che continua a svolgere un fondamentale ruolo di presidio del territorio, dal punto di vista sociale culturale e della difesa dal rischio dissesto. Ma con Campagna Amica abbiamo promosso anche una vera e propria rivoluzione culturale, cambiando il modo di fare la spesa e, conseguentemente, di rapportarsi col cibo di tutti quei cittadini che hanno scelto di acquistare regolarmente dagli agricoltori, privilegiando i concetti di stagionalità, sicurezza, legame col

ANNO III - N°20 - NOVEMBRE/DICEMBRE

Il presidente Sergio Marini

FILIERA COLTA

Sergio Marini - PRIMO PIANO

territorio, riscoprendo valori forti quali la fiducia, le relazioni umane, la conoscenza e finanche il gesto di un semplice sorriso o una stretta di mano. Un’operazione la cui riuscita era tutt’altro che scontata, tanto più in un periodo di profonda crisi e calo dei consumi, ma che ha portato oggi il marchio Campagna Amica a diventare per il consumatore sinonimo di buon cibo italiano, sano e di qualità. Un valore immateriale prezioso che le nostre aziende accreditate possono spendere sul mercato con legittimo orgoglio. È anche da qui che dobbiamo partire per portare avanti l’ulteriore fase

del progetto, che vedrà Campagna Amica integrarsi sempre di più con i prodotti Fai, “Firmati dagli agricoltori italiani”. Un nuovo protagonismo agricolo in quelle filiere produttive che da troppe stagioni sono finite in mani sbagliate, spesso con gravi danni di immagine per il made in Italy a tavola. Queste filiere è ora di riportarle nelle mani giuste. Le nostre! Presidente Fondazione Campagna Amica

Sergio Marini 3


I DIECI PUNTI - Sergio Marini

Sergio Marini - I DIECI PUNTI

MARINI: “ECCO L’ITALIA CHE VOGLIAMO” I DIECI PUNTI PER RILANCIARE IL PAESE La proposta è stata presentata dal presidente in occasione del Forum internazionale di Cernobbio Dall’esigenza di un governo globale di beni comuni all’etica, un piano per risollevare l’economia nazionale

È

una proposta in dieci punti quella contenuta nel documento “L’ltalia che vogliamo” presentato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini all’apertura del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, dove si sono dati appuntamento opinion leader, segretari di partito, membri dell’esecutivo, compreso il presidente del Consiglio Mario Monti. Dall’esigenza di un governo globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole fino all’etica che deve traguardare insieme alla politica anche le forze sociali e tutti i cittadini.

1. UN GOVERNO GLOBALE DEI BENI COMUNI “È necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo”. 2. PIÙ EUROPA “È necessario lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa, dotando l’Unione di forti istituzioni politiche elette democraticamente, capaci di orientare sia il cammino di integrazione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in atto. Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”,

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Il presidente Sergio Marini intervistato

facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consentendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuosamente il pensiero comunitario”.

3. L’ITALIA, UNA, SUSSIDIARIA E SOLIDALE “Di fronte alla ripresa - dopo quasi un secolo - di forti squilibri nella distribuzione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappunto federale il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Al tempo stesso quando pensiamo a “una” Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispiegarsi del potenziale dell’imprenditoria nazionale”.

4. I NOSTRI PUNTI DI FORZA “Gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare, sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capacità di relazionarci e di fare comunità, di innovare mantenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali risorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distintività, innovazione ed eccellenza, è perché ha saputo innovarsi ancorandosi al paradigma antico e non omologabile del Paese”. 5. IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO: L’ITALIA CHE FA L’ITALIA “L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferimento. E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale”. IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

6. LE POLITICHE NECESSARIE “Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. “Alla politica, fortemente deficitaria, chiediamo un’operazione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui declinazione è diventata in questi anni via via più opaca”. “E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano: - la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consumatori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto); - la giustizia, per contrastare le posizioni di rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce (sostegno ai nostri progetti di Campagna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana tesi ad accorciare e costruire nuove relazioni di filiera); - la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” (continuità di impegno nella lotta alla contraffazione e sofisticazione, condivisione della nostra denuncia sulle Agromafie in stretta collaborazione con magistratura e forze dell’ordine)”. 7. LA MOLLA PER TORNARE A CRESCERE “L’Italia è un Paese in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a riANNO III - N°20 - NOVEMBRE/DICEMBRE

percuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In stagioni congiunturali particolarmente difficili, “la fiducia” diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in un ulteriore chiave “depressiva”.

8. FAR CRESCERE IL PIL CON IL BENESSERE “È tempo di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sostenibile. Dentro al consumo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità e la diversificazione assicurata dalla lotta continua che facciamo per difendere la biodiversità. Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil”. 9. IL VALORE DELLA COMUNITÀ “La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà. Nella “prossimità”, che è elemento fondante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di sviluppo verso cui dobbiamo tendere; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identita-

ri e valoriali. Del resto l’agricoltura multifunzionale e la stessa produzione agroalimentare sono nello stesso tempo generatrici e rappresentazione di questo modello, e la stessa impresa multifunzionale, continua a rimanere al centro di questo fare “comunità””.

10. ETICA PRIMA DI TUTTO “Una molteplicità di episodi in questi anni e mesi ha messo pesantemente a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale. Ciò da un lato ha generato una diffusa indignazione all’interno dell’opinione pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movimenti e pulsioni di sapore antipolitico”. “Tutto ciò - e si tratta di un problema non trascurabile - rischia di produrre un meccanismo di rimozione individuale: se la colpa è degli “altri”, le persone nel loro quotidiano agire finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità ciò, in taluni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza. A volte, infatti, è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettualità, bassa propensione a rischiare, incapacità di essere punto di riferimento esemplare per i loro associati, che siano rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chiave futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più generale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione”.

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Roberto Scano - LA FATTORIA DEL MESE

FONDAZIONE

L’AGRICOLTURA MOLISANA DIVENTA SOCIALE CON LE ATTIVITÀ DE “LA PIANA DEL RICCIO”

Il mercato è stato inaugurato da Marini durante la Giornata del Ringraziamento nella cittadina molisana Centinaia i visitatori con le tipicità del territorio che sono andate a ruba, dalla ventricina alla mela “zitella”

L’azienda di Campolieto ha avviato una serie di servizi rivolti alle persone con problemi di disabilità Dalla pet therapy all’ortoterapia, si favorisce il reinserimento lavorativo attraverso il contatto con la campagna

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n’esplosione di profumi e colori, un trionfo di gusti e percezioni che accarezzano e solleticano i sensi. Così si è presentato agli occhi del visitatore il nuovo mercato di Campagna Amica di Termoli (Campobasso). Inaugurato dal Presidente di Coldiretti, Sergio Marini, in occasione della Giornata nazionale del Ringraziamento, tenuta nella cittadina adriatica lo scorso 11 novembre, il mercato è stato allestito nel cuore del borgo antico, sul piazzale antistante la cattedrale, immerso in una splendida cornice di edifici medievali fra cui facevano bella mostra di se vari trattori d’epoca, il tutto ravvivato dal giallo degli oltre 20 gazebo che hanno ospitato le tantissime aziende accreditate a Campagna Amica intervenute da tutto il Molise. Ortofrutta, vino, olio, latticini e formaggi a pasta dura ma anche salumi, sottolio, pasta, e conserve passando per i succhi dei più disparati frutti coltivati e spontanei che l’incontaminata natura molisana offre. Una straordinaria quantità di prodotti, quella in vetrina nella piazza di Termoli, che non ha tradito le aspettative nemmeno del più esigente e disincantato dei visitatori. Riprova ne è il fatto che già dalle prime ore del pomeriggio molte aziende hanno registrato il tutto esaurito.

LE ECCELLENZE DAL CAMPO ALLA TAVOLA Moltissime le eccellenze del territorio che le centinaia di visita-

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L' "assalto" agli stand di Campagna Amica

CAMPAGNA AMICA SBARCA A TERMOLI CON UNA FESTA DA TUTTO ESAURITO

tori hanno avuto modo di degustare ed acquistare. Fra le più caratteristiche senza dubbio la ventricina, un salume tanto particolare quanto raro dal caratteristico colore rosso porpora donatogli dall’abbondante peperone e peperoncino con cui viene condita. Un’attenzione particolare l’ha poi meritata anche la mela “zitella”, una varietà autoctona da poco recuperata e coltivata da pochissime aziende ubicate nelle zone collinari del Molise. Un frutto, questo, che i molisani conoscono col caratteristico nome di “mela gelata” visto l’aspetto gelatinoso che assume una parte della polpa grazie alla grande quantità di zuccheri. L’11 novembre i visitatori hanno potuto accompagnare le degu-

stazioni con vini di grande eccellenza, quali la Tintilia del Molise, ma anche una buona birra, bionda o rossa, rigorosamente ‘Made in Molise’, ovvero ottenuta dalla fermentazione di orzo nostrano. Un’idea, questa, nata dall’estro e dalla creatività di un giovane imprenditore agricolo come del resto circa il 70 % delle aziende presenti al mercato. Il grande mercato di Campagna Amica ha tuttavia stupito anche per una sorpresa studiata ad hoc per la Giornata del Ringraziamento: la cottura allo spiedo di un vitello intero, un’idea originale apprezzata anche dal Presidente Marini che non ha esitato a rimboccarsi le maniche per affettare ed assaporare l’ottima pietanza.

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

ra le tante aziende presenti al mercato di Campagna Amica inaugurata a Termoli (Campobasso) l’11 novembre, in occasione della Giornata Nazionale del Ringraziamento, particolare interesse ha suscitato L’Azienda agricola “La piana del riccio”, che si trova a quindici km dal capoluogo di regione, in zona montana nell’agro del Comune di Campolieto (CB). Ha un’estensione di circa 15 ettari di cui 11 ad indirizzo cerealicolo – foraggero, 2 a melo e la rimanente parte a bosco. Diretta dalla giovane psicologa Valentina Cristofano, che ha rilevato l’azienda paterna, “La Piana del Riccio”, grazie alla Legge di Orientamento, ha abbinato alla produzione di alimenti attività di socializzazione, rivolte a fasce particolari della popolazione.

to lavorativo a persone svantaggiate. Partendo proprio da queste ultime finalità, l’azienda si prefigge l’obiettivo di svolgere una serie di attività con disabili mentali con funzione terapeutica-riabilitativa, la prima di questo genere nel Molise. “La crisi di mercato delle principali produzioni, che non rendono più remunerativa l’attività agricola – spiega Valentina Cristofano –, ci ha indotto ad una trasformazione radicale all’insegna della multifunzionalità. L’idea è nata dalla consapevolezza che un nuovo modello di economia sociale, mirante a coniugare il profitto dell’azienda con il “bene” della collettività ed in particolare delle fasce socialmente svantaggiate, sia possibile anche nella nostra regione”.

I VANTAGGI DI UN’IMPRESA MULTIFUNZIONALE Un’impresa, dunque, multifunzionale capace di dare servizi e anche di offrire opportunità di inserimen-

LA VENDITA DIRETTA VIAGGIA ON LINE Oltre al punto vendita aziendale, “La Piana del Riccio” , ha aperto un negozio a Campobasso con altre tre aziende agricole locali in previsione

di attivare nuovi sistemi collettivi di acquisto, come la vendita on-line e l’eventuale consegna a domicilio. “Le esperienze maturate nel corso degli anni – spiega la Cristofano hanno dimostrato che le persone con disabilità possono trarre grandi benefici sul piano fisico e intellettivo dal contatto diretto con la natura e dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici e non ripetitivi di un’azienda agricola. La principale peculiarità dell’agricoltura è la presa in cura di organismi viventi. Nelle attività di coltivazione e di allevamento tale condizione viene invece ribaltata: per quanto portatori di disabilità sono essi stessi che si prendono cura di altri organismi. In tal modo si sviluppano in loro la capacità di gestire la propria emotività ed il senso di responsabilità che rappresentano elementi per costruire o recuperare la propria personalità. Pertanto l’azienda intende porre al centro delle proprie attività la pet- therapy (terapia con animali da compagnia) e l’ortoterapia”.

IL CONTA PUNTI I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Novembre hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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AGGIUNGI VALORE ALLA TUA TERRA

ORTI URBANI

UN ORTO DAGLI ECHI RISORGIMENTALI PER RISCOPRIRE LE RADICI DEL CIBO Nasce in via Mamiani a Padova un nuovo orto sociale di Campagna Amica coltivato con prodotti genuini Lo spazio di cinquemila metri quadri è staro suddiviso in ottanta lotti a disposi zione dei cittadini

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Sempre più gente coltiva il proprio orto sociale

L’iniziativa nasce nell’alveo del progetto “500 orti per Padova” con cui l’amministrazione comunale desidera trasmettere e diffondere questa attività così ricca di contenuti non solo propriamente agricoli, ma Ad Store Italia anche sociali eTheambientali.

UN FENOMENO CHE STA CONQUISTANDO IL PAESE Questa stessa attenzione sta contaminando rapidamente il nostro bel paese: ormai sono centinaia le amministrazioni comunali che hanno progetti di orticoltura urbana e sono centinaia di migliaia i cittadini che in qualche modo sono coinvolti nella cura di uno spazio sia esso pubblico che privato (balconi, terreni di proprietà etc.). Risulta evidente la motivazione: i cittadini vogliono riscoprire le proprie radici e essere protagonisti consapevoli della propria alimentazione. Anche da via Mamiani allora si alza un coro dagli echi risorgimentali: “l’Italia degli orti si sta destando”.

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a collaborazione tra Coldiretti e Campagna Amica con l’amministrazione comunale di Padova, l’impegno dei nostri tecnici per le lezioni teoriche, la grande passione di Francesco Rampazzo, orto-florovivista del Veneto e il grande interesse della cittadinanza, hanno permesso la creazione di un nuovo orto nella città veneta. Ottanta lotti su 5000 mq coltivati con molta cura e con prodotti genuini. Gli insegnamenti sono andati dalla tutela della biodiversità, all’uso dei concimi naturali, fino alla raccolta e conservazione del prodotto. Un percorso di formazione che i cittadini “metteranno a frutto” per ottenere il meglio dal loro pezzo di terra.

BIODIVERSITÀ IN CAMPO ’ .

UNA RISORSA CHE PREMIA L AGRICOLTURA

L’agricoltura nelle aree protette ha una marcia in più, quella offerta dalla ricchezza di specie animali e vegetali, da un ambiente sano e da aria e acqua pulite. La Rete Natura 2000 voluta dall’Unione Europea per conservare habitat e biodiversità nell’intero continente, può rappresentare una risorsa ecologica ed economica per chi abita e lavora nelle zone tutelate.

RETE NATURA2000

Coltivare la biodiversità conviene.

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Scopri come su www.lamiaterravale.it

progetto di

con il contributo di

partner

cofinanziatori

Provincia di Agrigento


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CAMPAGNA AMICA A TUTTO GAS GRAZIE AI GRUPPI D’OFFERTA

AD AGRI@TOUR PREMIATE LE ECCELLENZE DELL’OFFERTA AGRITURISTICA ITALIANA

È stato presentato il nuovo volume a cura della Fondazione dedicato a un fenomeno sempre più diffuso Via al progetto per mettere assieme le aziende che possono offrire i propri prodotti per la vendita collettiva

Al salone nazionale di Arezzo sono stati assegnati da Terranostra i riconoscimenti alle imprese più innovative Un settore trainante del comparto turistico nazionale che conta oggi quasi ventimila strutture autorizzate

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ettiamo subito in chiaro una cosa: quando si parla di Gruppi d’acquisto è necessario dire immediatamente se essi siano “collettivi” e se l’attributo “solidali” possa essere assegnato. In buona sostanza non tutti i gruppi d’acquisto collettivi sono anche solidali. Questo emerge molto bene dalla nuova pubblicazione prodotta dalla Fondazione Campagna Amica e presentata in un convegno all’interno di Cibi d’Italia. Tale occasione è servita per riflettere sulle azioni che Campagna Amica può mettere in campo nel dialogo e nella collaborazione con questa grande fetta di popolazione che desidera acquistare prodotti alimentari condividendo quest’atto all’interno di un gruppo. Se solidali, questi gruppi d’acquisto pongono come elemento fondamentale il rispetto del lavoro dell’agricoltore in termini di valore.

sto punto di vista, infatti, questo modello di vendita necessita di un grande sforzo. La grande visibilità di Campagna Amica farà poi il resto, attraendo i GAS e promuovendo campagne di

diffusione della proposta. Per informazioni più dettagliate potete richiedere la nostra pubblicazione all’indirizzo mail ambiente@campagnamica.it. Sicuramente ne sentirete parlare ancora.

UN CENSIMENTO NAZIONALE DI TUTTE LE REALTÀ Ma allora cosa può fare la Fondazione Campagna Amica per favorire questo fenomeno e per trovare un nuovo sbocco commerciale per le sue aziende accreditate? Presto detto: il primo progetto per la creazione di gruppi d’offerta su tutto il territorio nazionale. Consiste, in un primo momento, nel censire e, successivamente, accreditare tutte quelle aziende che, opportunamente organizzate, possono mettere sul mercato dei GAS i loro prodotti, con consegne a domicilio, strumenti informatizzati per gli ordini e una grande capacità organizzativa del lavoro. Da que-

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alle stelle che gli ospiti possono godere attraverso preziosi telescopi posizionati in punti strategici dell’agriturismo alla country spa con l’esclusiva piscina scavata nella roccia, dal doposcuola contadino alle mele dimenticate, ma anche dall’agriturismo bioecologico alla cena con sorpresa dove tutti diventano attori, dall’ippodromo dei cavalli salvati, all’azienda biologica di ispirazione sudamericana. Sono queste le aziende agrituristiche innovative che sfidano la crisi con successo tanto da ricevere un premio importante, quello assegnato dal presidente di Terranostra Tulio Marcelli nell’ambito del seminario “Percorsi e modelli di successo nell’ agriturismo italiano: l’eccellenza del settore attraverso la storia degli imprenditori” organizzato da Terranostra Agriturismi di Campagna Amica della Coldiretti ad Arezzo alla quale ha partecipato anche la neo eletta, Miss Italia Giusy Buscemi in occasione di Agri@tour, il salone nazionale dell’agriturismo. Un appuntamento consolidato per fare il punto della situazione su un settore che rappresenta una vetrina importante per l’agricoltura italiana. Tra le novità presentate, la guida Agriturismo 2012 edita dall’istituto Geografico De Agostini con la collaborazione di Campagna Amica, c’è la prima App per essere guidati on line nell’agriturismo giusto. Si tratta di “iTerranostra”, scaricabile gratuitamente dall’App Store della Apple, realizzata dall’associazione agrituristica promossa

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dalla Coldiretti con l’obiettivo di fornire ai turisti un’opportunità in più per programmare la propria vacanza. E ora l’applicazione è disponibile su Google Play anche per i sistemi Android. Le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo sfiorano in Italia le 20 mila unita con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206.145 posti letto. Le aziende sono relativamente più concentrate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3 per cento delle aziende mentre seguono il Centro (34,1 per cento) e il Mezzogiorno (20,6 per cento). Toscana e Alto Adige, con 4074 e 2990 aziende, si confermano i territori in cui l'agriturismo risulta storicamente piu’ rilevante. L'attività agrituristica è significativa anche in Lombardia, Veneto, Umbria, EmiliaRomagna e Piemonte (con oltre 1.000 aziende) e in Campania, Lazio, Sardegna e Marche (con oltre 700 aziende). Piu di un'azienda agrituristica su tre e a conduzione femminile.

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L’IMPRENDITRICE SOGNATRICE CHE GUARDA LE STELLE Agriturismo Valle Reale Arpino (FR)

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funzionalità di una azienda agricola che al territorio guarda per risollevarlo e al cielo si rivolge per una opzione di rilancio. Ed ecco una indimenticabile cena sotto il cielo stellato delle vette laziali, dove tra un antipasto di formaggi e salumi dell’azienda e un ottimo piatto di pasta fatta in casa, si dà uno sguardo a Saturno, distante 1 miliardo e mezzo di chilometri dalla terra, e un altro alla costellazione dello Scorpione e del Sagittario.

UNA SPA ALLE MALDIVE DEL SALENTO Agriturismo Tenuta Specolizzi Salve (Le) Si considera una imprenditrice sognatrice Cristina Scappaticci, con i piedi per terra e lo sguardo all’insù verso il cielo, ad inseguire una stella cadente: il sogno che si realizza di fare della propria azienda una eccellenza italiana. In collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campocatino l’azienda agricola Valle Reale mette insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cosmo. I clienti dell’agriturismo salutano con entusiasmo una iniziativa che accontenta gli occhi e il palato. Mentre in fattoria i bimbi imparano la vita di campagna e i segreti della natura e della terra. Di giorno si mungono gli animali, si accolgono i bambini per la fattoria didattica, tra asini, oche, pecore e conigli, si portano i prodotti al mercato di campagna amica e di notte si osserva il cielo e le sue costellazioni, la luna al suo primo quarto con i crateri e i mari, attraverso i telescopi dell’osservatorio di Montecatini, offerti dal professore Mario Di Sora. Si danno appuntamento sotto le stelle gli ospiti e i clienti dell’azienda Agrituristica Valle Reale: che dolce armonia il creato. Ecco la multi-

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di relax e ritrovare il benessere psico-fisico nella SPA, attraverso il percorso kneipp, doccia emozionale e vasca idromassaggio. I servizi offerti: massaggio antiage total body, decontratturante olistico, ayurveda, viscerale, digitopressione, il mental training (tecnica autodistensiva), tutti eseguiti con l’ausilio della linea cosmetica aziendale a base di olio extravergine di oliva e mandorle. La Tenuta Specolizzi si estende per diversi ettari coltivati ad oliveto da cui ricava il prezioso olio d'oliva che, in quantità limitata, imbottiglia e vende ai propri ospiti. “Raccogliamo le nostre olive nel mese di novembre quando passano dal colore verde al violaceo, utilizzando le nude mani dei nostri operai per evitare il contatto delle olive con la terra, e le portiamo subito al frantoio che le macina per ottenere il pregiato olio” dicono i proprietari Mario e Silvana.

TRA I SIBILLINI IL RURALE DIVENTA SOCIALE Agriturismo Quercia della memoria - San Ginesio (Mc)

All'estremità meridionale del Salento, dove lunghe distese di sabbia bianca e dune fanno da cornice a un mare limpido e cristallino, immersa nel verde e nel silenzio della macchia mediterranea si trova la Tenuta "Specolizzi". Siamo in un'area della Puglia dove si concentrano le più belle spiagge: Pescoluse (chiamata le Maldive del Salento), le Marine di Ugento, Torre Vado, Torre Mozza, Torre Pali, Lido Marini. Nella zona relax troviamo la piscina per adulti scavata nella roccia, ad uso gratuito solo per gli ospiti che, dopo una giornata al mare, vogliono vivere momenti

La “Quercia della Memoria” è un’azienda agricola biologica nata per promuovere un ambizioso progetto di sviluppo locale orientato alla sostenibilità ambientale nel territorio del Parco

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Nazionale dei Monti Sibillini. L’azienda agricola ha una superficie di 9 ettari e si sviluppa in due Comuni: quello di San Ginesio (MC), all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e nel Comune di Gualdo (MC). Dal settembre scorso l’azienda ospita un'esperienza pilota di AGRINIDO di qualità nell'ambito del progetto "Rurale Sociale" promosso dall'Assessorato Agricoltura della Regione Marche in collaborazione con Coldiretti. Per Agrinido s'intende un servizio educativo rivolto a bambini 1-3 anni svolto dall'imprenditore agricolo attraverso l'utilizzo della propria azienda, in connessione con l'attività agricola. Ma “La Quercia della Memoria” è anche una Fattoria Didattica, riconosciuta dalla Regione Marche e gestisce in convenzione con il WWF Italia il CREDIA WWF, centro di educazione ambientale del sistema INFEA Marche. Dal 2007 “La quercia della Memoria” è anche un agriturismo bioecologico con possibilità di vitto e alloggio solo su prenotazione. Dal 2008 “La Quercia della Memoria” promuovono un progetto di Fattoria Sociale rivolto all’accoglienza ed al coinvolgimento di persone con abilità speciali ed un progetto di “Ecomuseo dei vissuti e dei saperi” nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’azienda è per questo diventata un punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento di altre imprese nel territorio nazionale sul tema delle relazioni esistenti tra la diversificazione delle attività produttive nell’azienda agricola e la conservazione e valorizzazione della biodiversità, il contrasto ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile delle risorse idriche: le tre sfide ambientali dell’agricoltura individuate come priorità anche dall’Health Check della PAC alla fine del 2008.

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ECCO L’AGRICENA CON… DELITTO Agriturismo Casa Mattei Arrone (Tr)

ha comportato nel tempo una ricerca della cucina e delle usanze del territorio che apportano un grande valore aggiunto alla serata ed i prodotti del territorio dalla Valnerina, fino a Monteleone di Spoleto e Montefalco, di aziende amiche, trovano apprezzamento anche nei palati del 3 millennio non più con la memoria storica dei veri sapori. Tale idea è applicabile anche ad altre fasce d’età..e fa nascere la Merenda in giallo.

UN MONDO A MISURA DI… MELA Agriturismo La Pomera Vignale Monferrato (Al)

In alternativa ad una cena, anzi per l’esattezza a più cene, in occasione del carnevale, tra amici, parenti o colleghi di lavoro, nacque l’idea di un'unica cena magari un po’ “alternativa” che avesse sì lo scopo di trascorrere una serata piacevole ma che comunque potesse lasciare ad ognuno qualcosa, un legame più forte con le persone con cui si condivide la giornata o parte di essa, una complicità emotiva, un desiderio di ritrovare il benessere vissuto a tavola anche in altri momenti riassaporando i piatti proposti durante la cena. Nasce così “La cena con delitto”. Dividendo le tavolate in gruppi di persone aventi un denominatore comune(es. categorie professionali, parenti, amici, ecc. ecc.) si formano squadre antagoniste, pronte a gareggiare contendendosi il titolo di Sherlock Holmes. Il gruppo di attori inscena un delitto, in questo caso ambientato nel Medioevo, poi durante la cena gli stessi passano tra i tavoli pronti a rispondere alle domande le cui risposte condurranno alla scoperta dell’assassino. L’ambientazione medioevale, della cui storia è pregna la regione,

Ciucarina bianca, Ciucarina rossa, Vinaccia, Renetta, Imperatore, Carpandù, Ruggine sono solo alcune delle 49 varietà antiche, ma gustosissime, rarissime ormai da trovare sul mercato perché considerate "non commerciali", ordinate nel frutteto aziendale, disposte in 12 file come i mesi dell’anno, ciascuna di un numero di piante pari ai giorni del mese. 360 piante di mele antiche del Monferrato, regolarmente iscritte in un registro e “adottate” da famiglie che, come ormai avviene da una decina di anni, tornano da settembre a ottobre, per raccogliere direttamente dall’albero la loro produzione “Pick Your Own”, come oggi viene chiama-

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FONDAZIONE

to. Le mele qui sono evocate dappertutto, persino le camere per gli ospiti dell’agriturismo, hanno ciascuna preso il loro nome ed anche le attività didattiche e ludiche fatte con i bambini durante il periodo scolastico e nei mesi estivi con Cascine Aperte hanno come tema di base il frutto di Adamo ed Eva. E se sono le mele, da sempre coltivate in frazione San Lorenzo di Vignale, a dare il nome all’azienda, le mele sono anche le regine in cucina, protagoniste di molte ricette dalla torta di mele in su. L’azienda è composta da 53 ettari coltivati a cereali, prato e bosco nel paese della danza, che proprio nel mese di luglio vive il suo mese di gloria e non c’è personaggio famoso che non faccia tappa alla Pomera per mangiare qualcosa di tipico, dagli antipasti piemontesi agli agnolotti fatti in casa da Gabriella. Per chi poi, a settembre volesse trascorre un’insolita esperienza, l’azienda permette al consumatore di raccogliere direttamente le mele dall’albero.

LA FATTORIA VIAGGIA IN GROPPA AGLI ASINI Agriturismo La Pachamama Marostica (Vi)

Dopo anni di lavoro spesi in progetti di cooperazione allo svilup-

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FONDAZIONE

po in Sud America, la famiglia Radin rientra in Italia con un progetto di produzione agricola biologica. Nasce così l'azienda Agricola "La Pachamama", in lingua Aymara madre terra, elemento centrale della cosmologia Andina da ingraziarsi ed omaggiare attraverso doni e preghiere. L'omaggio alla Terra si traduce nel rispetto del suolo attraverso concimazioni naturali e produzioni biologiche certificate. L'Azienda si trova a Marsan di Marostica, in una splendida area a ridosso delle colline di San Benedetto, alle pendici delle Prealpi venete, a qualche ora di cammino dall'Altipiano di Asiago. Nel 2006 inizia una collaborazione con la Cooperativa Sociale I Berici di Arcugnano. Da questo incontro nasce l'esperienza della fattoria sociale. Subentrano così in azienda delle figure professionali specifiche per iniziare ad erogare servizi sociali rivolti alle persone in situazione di svantaggio. Nel 2008, dopo un periodo di formazione presso l'associazione "Asini si nasce... e io lo nakkui" di Asti e presso l'Azienda Agricola sperimentale "La Decima" della Provincia di Vicenza, arrivano in azienda le prime due asine. Da questo momento in poi l'offerta dell'azienda agricola viene ampliata con attività ludiche e terapeutiche con gli animali e iniziative turistiche di trekking someggiato. “Un intervento di questo tipo farebbe bene a chiunque” - ha sottolineato il dott. Carlo Simionato, psicoterapeuta, referente medico del progetto -. Un animale non conosce l’angoscia, per questo dà serenità ed è un fattore di salute in particolare”. Il progetto è stato accolto con grande favore dalla Coldiretti di Vicenza che promuove la rete delle fattorie didattiche e sociali in tutto il territorio provinciale

L’UOMO CHE SALVA I PUROSANGUE Agriturismo La Rocchetta Moglia (Mn)

L’agriturismo La Rocchetta è un’Azienda familiare collocata a Moglia su un’area che si colloca sul punto triconfinale tra le province di Reggio Emilia, Modena e Mantova e si estende su una superificie di 3.000 metri quadrati largamente dedicati al cavallo. Ma non si tratta di cavalli quialsiasi. Sono i “purosangue”i che non possono più correre e sono destinati al macello. A recuperarli, salvarli e aiutarli a rifarsi una vita, anche agonistica, è Claudio Agnesio, maggiore degli alpini della riserva, istruttore di equitazione e titolare dell’agriturismo La Rocchetta insieme alla moglie Galli Margherita. I cavalli della sua scuderia sono tutti soggetti usciti dalla porta di servizio di qualche ippodromo che invece di prendere la strada del macello sono arrivati al suo centro ippico di Moglia, provincia di Mantova. Un’opera che prosegue anche dopo il terremoto. Molti dei suoi Purosangue arrivano ad impegnarsi discretamente sugli ostacoli, altri diventano ottimi cavalli da passeggiata. Sono cavalli che hanno bisogno di dimenticare lo

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

stress della loro vita precedente. Quando arrivano in agriturismo sono come molle, troppo tirati sia fisicamente sia psicologicamente e la prima cosa da fare è metterli almeno un paio di mesi al prato: così migliorano sia di testa che di gambe, nel caso siano stati scartati per qualche acciacco. Il sisma non ha risparmiato nulla: il ricovero per gli animali è crollato, mentre l’agriturismo e altre strutture sono inagibili. Ma Claudio non ha voluto lasciare incustoditi i suoi 36 cavalli. Dopo averli sistemati in box avuti in prestito dalla Federazione sport equestri, ha messo un annuncio su Internet e si è comprato una vecchia roulotte dove vive tuttora. Visto da fuori l’agriturismo non sembra così malandato. Dentro, invece, sono pochi i muri risparmiati dalle crepe. Per Claudio se ragionasse solo in termini economici, gli converrebbe vendere tutto e fare solo l’istruttore di equitazione. Ma questo agriturismo è il sogno della sua vita e farà di tutto per andare avanti.

UN MONDO MAGICO CRESCIUTO IN FAMIGLIA Agriturismo Nonno Cecco Massa (Ms)

C’era una volta... le favole di solito cominciano così... appunto c’era una volta un contadino che

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lavorava la terra di altri per portare a casa qualcosa di più per i figli, questo contadino, il nonno Cecco, ha cominciato a coltivare la vite proprio come tanti facevano ai suoi tempi e ha tramandato ai figli le proprie conoscenze e i propri insegnamenti, facendogli capire che nella natura e nella terra c’è un mondo magico, un mondo dal quale si imparano valori che non possono essere imparati da altre parti e soprattutto dimenticati… il figlio più giovane, Roberto, ha deciso di acquistare i terreni dove il padre lavorava per altri e ha messo in pratica i suoi insegnamenti, curando e amando le sue vigne con passione e nonostante la fatica, gli ha dedicato tutta la sua vita… La tradizione è stata portata avanti con tutto il resto del patrimonio dalla figlia Laura, che dal 2007, grazie all’aiuto del marito, con forza e altrettanta passione, ha creato l’Azienda agricola, regolarizzandone i vigneti e la cantina. Nelle verdi Colline del Candia esiste quindi un piccolo mondo dove, seguendo i ritmi della natura vengono prodotti vino, olio e vengono fatti crescere, in libertà, animali di grossa taglia. La nostra più grande scommessa è proprio quella di creare un posto incantato, dove poter ristorare, con cibi e bevande che rispettano il ciclo della natura, ma anche un luogo dove poter crescere e imparare attraverso la creazione di un centro ricreativo agrituristico per tutte le età. L’ Azienda Agrituristica del Nonno Cecco infatti non produce semplicemente ma crea con amore e trasforma il frutto della terra secondo gli insegnamenti dei vecchi, grazie all’ausilio di tecniche e attrezzature innovative ma è felice anche di far conoscere a tutti coloro che lo vorranno aspetti e saperi che nella vita moderna non trovano più posto

DA QUARANT’ANNI ACCANTO AL CONSUMATORE Agriturismo santomanno acquasparta (tr)

L'azienda agricola "SANTOMANNO" si estende su 10 ettari di terreno coltivato a cereali che fanno da cornice all'agriturismo. Il casale, costruito ben due secoli fa, si erge sulla sommità di una collina umbra, sopra le rovine dell'antichissima chiesa di S. Umano. L’azienda Santomanno e’ stata la prima ad essersi accreditata come agriturismo di Campagna Amica. La ”filiera agricola tutta italiana”, il progetto di Coldiretti, per la realizzazione di un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto, si sta concretizzando in tutto il Paese. Il legame tra produttori e consumatori è fondamentale anche per l’agriturismo, che prima e più di altre attività, ha saputo in 40 anni di attività, dal 1973, gettare le basi per la costruzione di una preziosa “alleanza” tra chi produce e chi consuma, ha contribuito ad avvicinare città e campagna, ha fatto conoscere l’importanza dell’agricoltura e delle produzioni, della certificazione della qualità, della rintracciabilità degli alimenti, della tipicità dei prodotti e del collegamento tra la loro origine, il territorio in cui nascono e la cultura locale.

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CIBI D’ITALIA, STORIE DI QUALITÀ E TERRITORIO

La grande manifestazione al Circo Massimo ha fatto da vetrina al meglio delle produzioni made in Italy

CINQUE GENERAZIONI DI AMORE PER L'AMBIENTE

Abruzzo - Azienda Agricola Zarroli

L’Azienda Agricola Zarroli nasce nel lontano 1880, quando il trisnonno Tomasso con la moglie e i figli si trasferisce a Sant’Omero e comincia la sua attività lavorativa nel podere di Egidio Di Francesco. Passano gli anni e la conduzione dell’azienda passa di padre in figlio, cresce la professionalità e si procede con l’ammodernamento dei mezzi di produzione. Nell’agosto del 2005, l’attività passa a Gianluca, che segue le orme degli avi senza allontanarsi dalle tradizioni di famiglia e prosegue l’attività di miglioramento raggiungendo risultati qualitativi molto importanti. Per non danneggiare l’ambiente, Gianluca utilizza un antico metodo di impollinazione: le api. Inoltre, segue tutte le fasi fenologiche delle piante e ad ogni fase dedica una nutrizione mirata che consente di avere una pianta equilibrata. A ciò si unisce la selezione rigorosa sia di semi che di piantine. Le finalità sono eco-sostenibili e il risultato sono alimenti sani, genuini, con sapori straordinari e in quantità non inferiori a quelli ottenuti con l’aiuto della chimica estrema.

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IL FORMAGGIO È PIÙ BUONO NEL PARCO

Basilicata – Azienda Agricola De Filpo

L’azienda agricola De Filpo ha una storia di almeno tre generazioni, decenni di passione per la pastorizia e la trasformazione del latte ovicaprino in deliziosi formaggi dal sapore particolare. Le greggi infatti pascolano nelle splendide ed incontaminate valli del Parco Nazionale del Pollino, nel Comune di Viggianello. Le erbe qui presenti donano al latte ed al formaggio profumi e caratteristiche uniche. La tradizione si fonde con la modernità: i giovani fratelli Pio e Vincenzo hanno infatti costruito un caseificio che rispetta le attuali normative igienicosanitarie dove producono pecorino, pecorino misto, caprino, ricotta, caciocavalli, toma, paddaccio.

L’Azienda Agricola di Maria Bivone si trova nel comune di Sinopoli, cittadina calabrese ai piedi dell’Aspromonte che fin dalla colonizzazione dei Greci si caratterizza per la produzione di olio di oliva. Da qui infatti prende il nome la cultivar Sinopolese. Nel 1949 Stefano Bivone, il nonno di Maria, uomo dotato di grande carisma acquista un appezzamento di terra coltivata ad ulivo. Ed è così che inizia la lunga storia dell’azienda. La forte passione per l’olio, la dedizione al lavoro e la sua determinazione lo spingono, anno dopo anno, a creare un piccolo regno dell’olio d’oliva. Antonio, figlio di Stefano e padre di Maria, ha ereditato la stessa passione, ammodernando le tecniche di lavorazione, produzione e conservazione degli oli, mantenendo allo stesso tempo ben saldi i principi storici dell'azienda: qualità, trasparenza, genuinità. Infine, Maria, mirando sempre a migliorare la qualità del suo olio, nel rispetto della natura si sta impegnando a continuare l’opera di famiglia. LA FILIERA CORTA DEL… CACIOCAVALLO

Campania – Azienda Agricola Carrafone

SULL’ASPROMONTE IL REGNO DELL’OLIO D’OLIVA

Calabria – Azienda Agricola Bivone Maria

L’azienda ha origini negli anni Cinquanta e fu costituita dai genitori dell’attuale titolare, Graziella Ciccone. Situata ai piedi dei Monti Picentini, all'interno del Parco

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SPECIALE CIBI D'ITALIA

Regionale omonimo e totalmente immersa in un paesaggio che si conserva incontaminato, l’azienda produce formaggi tipici locali, quali il caciocavallo e le trecce, coinvolgendo tutti i componenti della famiglia. La trasformazione avviene nel mini caseificio aziendale, con metodi artigianali che si tramandano da generazioni. L’allevamento è costituito da 80 capi bovini, alimentati con foraggio e cereali coltivati sui circa 40 ettari aziendali. CON LE VACCHE ROSSE IL PARMIGIANO È… D’AUTORE

Emilia Romagna – Grana d’Oro L’Azienda Agricola Grana d’Oro na-

sce nel 1936, quando i bisnonni allevavano 10 capi di bovine di Razza Reggiana conosciute anche come “Vacche Rosse”. Negli anni ’60, quando la razza locale venne sostituita dalla più produttiva razza “frisona”, i Catellani continuarono ad allevare e ad incrementare le bovine di razza reggiana considerata la “madre” del Parmigiano Reggiano. È grazie al lavoro dell’azienda che oggi questa razza non è più a rischio estinzione ed è possibile tornare a produrre il Parmigiano Reggiano lavorando in purezza il latte delle Vacche Rosse. Oggi l’azienda, arrivata alla terza generazione, produce circa 5.000 quintali di latte con una mandria di 100 vacche da latte e 70 allievi per una produzione di circa 1000 forme all’anno di Parmigiano Reggiano delle vacche rosse. Alle forme classificate idonee, con minimo 24 mesi di stagionatura, viene applicato, oltre ai segni distintivi del Parmigiano Reggiano, la marchiatura a raggiera con al centro le vacche che trainano un carro.

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SPECIALE CIBI D'ITALIA

L’ANTICA LATTERIA SI È FATTA MODERNA

Friuli Venezia Giulia – Latteria Borgo Paludo Fagagna

La Latteria di Borgo Paludo è stata fondata nel 1923 anche se ci sono testimonianze che asseriscono che già nel 1900-1905 alcune famiglie si erano “arrangiate” con una piccola latteria a conduzione familiare. Le venne attribuito il numero romano “II” (presente ancora sullo scalzo) a testimoniare una delle più antiche latterie presenti sul territorio regionale. Il formaggio viene prodotto esclusivamente con latte fresco di qualità non pastorizzato con la sola aggiunta di sale e caglio che, seppur utilizzando tecnologie che garantiscono la sicurezza e l’igiene, mantiene profumi e sapori antichi. La tipicità del formaggio è legata in particolare a fattori territoriali quali la natura dei terreni, il clima delle colline moreniche, l’allevamento che rispetta il benessere animale, la scelta della razza delle bovine prevalentemente di pezzata rossa e la loro alimentazione ottenuta con foraggio locale. IL PAESE RINASCE CON PANE E AGLIO ROSSO

Lazio – Azienda Agricola La Treccia

In provincia di Viterbo, al confine tra Lazio, Toscana e Umbria, sorge Proceno, un paesino tranquillo e accogliente. Il terreno argilloso conferisce all’Aglio Rosso di Proceno, coltura caratteristica del luogo, un aroma particolare, un profumo intenso ed un sapore forte e gradevole. E’ qui che troviamo l’Azienda Agricola La Treccia di Santoni Marcella, che deve il suo nome alla coltivazione dell’Aglio Rosso di Proceno lavorato in trecce di varia lunghezza. Oltre all’Aglio Rosso, Marcella nella sua azienda coltiva i cereali. A Dicembre 2011 l’unico panificio del paese ha chiuso: Proceno sembrava ancor più povero. E’ stato allora che Marcella ha deciso di lavorare il grano prodotto in azienda per produrre il Pane, alimento antico e prezioso e a giugno 2012 ha inaugurato a Proceno il nuovo panificio.

pietra trasformato in “Boscoteca”, ideale per una pausa di lettura o un approfondimento naturalistico, aperto a tutti gli escursionisti di passaggio. L’azienda è presente a Finale Ligure con un uliveto di 300 piante e aranci, limoni, chinotti e altri frutti. A Calizzano è presente anche un laboratorio di trasformazione dove vengono preparate le confetture, le mostarde e i liquori.

IL NONNO CHE PARLAVA ALLE API Marche – Apicoltura Gabannini

COL RISO SOSTENIBILE SI RISPETTA L’AMBIENTE

LA “BOSCOTECA” CHE INSEGNA LA NATURA

L’Azienda Agricola Castellotti produce riso dal 1970, ha affinato negli anni le tecniche di coltivazione e produzione e ha cercato di limitare le concimazioni e gli interventi con prodotti antiparassitari, privilegiando la qualità alla quantità. Raggiunto un buon livello qualitativo, 10 anni fa, l’azienda ha deciso di installare una pileria all’interno della cascina, per confezionare e vendere direttamente il prodotto. La Cascina Cantafesta, nome originale dell’azienda, si trova nella zona denominata Bassa Pavese, in frazione Vivente nel Comune di Vistarino, piccolo paese a 10 km da Pavia. In tutti i prodotti proposti viene sempre privilegiato l’aspetto qualitativo: le varie fasi di coltivazione del riso sono improntate al rispetto dell’ambiente, la concimazione è effettuata in maggioranza con fertilizzanti di origine naturale e l’acqua usata per irrigare le risaie proviene da un canale di acque bianche.

Da nonno Gualtiero al nipote Fabrizio, passando per zio Giorgio, l’Azienda Agricola Apicoltura Gabannini di Urbino si appresta a festeggiare un secolo attività. Era il 1913 quando le prime arnie vennero collocate e oggi ne ha in produzione circa 550, un punto vendita aziendale, un negozio in città e una fama che ha superato i confini provinciali. Il tutto grazie al lavoro di quattro generazioni, unite dall’amore per le api. “Quello che ho cercato di insegnare ai miei figli, e ora ai miei nipoti, è che prima di tutto vengono le api – spiega nonno Gualtiero, ottantaquattro anni ma ancora il primo a correre dai suoi alveari – che hanno bisogno di te quando è bello, quando è brutto, quando fa freddo, quando fa caldo, e tu devi essere pronto a partire”.

Liguria – Azienda Agricola Le Giare

La cascina secolare in pietra di fiume e malta che ospita l’agriturismo si trova immersa in circa 60 ettari di terreno tra bosco e prati con impianti forestali posti in essere dalla proprietaria. All’interno di questa suggestiva oasi serpeggia un tragitto naturalistico segnalato da targhe in legno che ne classificano le piante o citano frasi, detti e poesie inerenti il bosco e la natura. A metà percorso appare un vecchio essiccatoio di castagne in

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Lombardia – Azienda Agricola Castellotti

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vino. La Cantina viene rinnovata nel 2008 dotandosi di nuove macchine per la vinificazione e la conservazione, ma continuando a produrre vini nel modo più tradizionale e naturale possibile. L’azienda si estende su una superficie di circa 15 ettari tra vigneti, oliveti e seminativi. I vigneti si trovano sulle colline ondulate che dal centro abitato di San Martino in Pensilis, scendono verso la valle del torrente Saccione: felice zona geografica per le sue condizioni climatiche, la fertilità e la vocazione viticola della sua terra. Per l’elevato rispetto della terra, dei frutti delle proprie piante e dei consumatori finali, l’azienda ha aderito dal 2010 alla lotta integrata, usando tecniche colturali con minore impatto ambientale e osservando attentamente e scrupolosamente i disciplinari. La cantina Intrevado vinifica solo uve provenienti dai propri vigneti, raccolti a mano nel momento ottimale di maturazione. L’AGRIDTERSIVO

L’agridetersivo fatto con le piante Piemonte – Le erbe di Brillor

IL VINO MODERNO MA NATURALE

Molise – Azienda Agricola Intrevado

L’Azienda Intrevado nasce nel 1998, dalla caparbietà di Michele che, al termine degli studi di agraria, si dedica alla viticoltura e alla produzione di

Antonina Maria Botta ama definirsi "Chimica ortofrutticola” e da sempre si occupa di detergenza come fonte primaria dell'inquinamento dell'acqua. Ardjan Mullai è un giovane albanese sposato con lei, che sognando una cascina sua, ha deciso di aiutare Antonina a realizzare i suoi prodotti, per amore dell'acqua. Ci hanno provato in un minilaboratorio a Vidracco. Lì, qualche anno fa, li ha conosciuti Paola Maria Rina Polce, studiosa ed eclettica, che si è subito innamorata del loro coraggio, della loro freschezza e della genialità del progetto e ha

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SPECIALE CIBI D'ITALIA

deciso di aiutarli con i propri fondi e con l'esperienza imprenditoriale. Antonina, Ardjan e Paola sono i tre soci de Le Erbe di Brillor. Paola due anni fa ha comprato cascina Meira, un rudere con circa due ettari di terreno, e ha impostato un imponente lavoro di recupero del territorio, soprattutto delle specie arboree più rare, dando avvio al loro parco della fitodetergenza. Cascina Meira accoglie e produce le piante con cui Le Erbe di Brillor, cooperativa agricola di trasformazione, crea gli Agridetergenti.

QUANDO IL FORMAGGIO “NASCE” IN RIVA AL LAGO Puglia – Molino a Vento

L’azienda agricola Molino a Vento si trova a Biccari sulla strada che porta al Lago Pescara, piccolo bacino lacustre naturale incastonato in uno splendido e verde paesaggio. L’azienda nasce dalla voglia di salvaguardare le razze autoctone del territorio foggiano: pecore Gentile di Puglia e capre Garganiche, razze che si sono stabilizzate da centinaia di anni in questa zona. Si producono caprini, pecorini e formaggi speziati come il cruschino, le cui forme dopo 2 mesi di stagionatura vengono messe in casse di legno e ricoperte con crusca di grano duro, il formaggio al vino o vinacce preparato nel periodo autunnale che dopo 2 mesi di stagionatura viene messo nelle vinacce di uve tipiche della zona o affogato in botti di legno colme di vino o feccia. Particolare è anche l’allevamento dei maiali neri, tipici di questa zona, con cui si producono salumi nel periodo invernale o quello degli asini per la tutela della razza.

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CANDITA O LIQUORE, LA RISCOPERTA DELLA POMPIA Sardegna – Azienda Agricola “Tholoi”

L'azienda agricola Tholoi è situata nella vallata di Murtas Artas attraversata dal rio Siniscola. La vallata è sovrastata dal massiccio calcareo del Montalbo che, con la sua imponenza, offre uno spettacolo naturale impareggiabile. L'azienda, grazie all'impegno della signora Angela, è volta alla riscoperta e alla valorizzazione delle tradizioni siniscolesi come la produzione della Pompia, dalla quale si ricava un ottimo dolce candito, liquore e marmellata, Mirto (murtas in dialetto, che da il nome alla vallata), con il quale si produce il famoso liquore, ma anche olii essenziali.

introduce la particolarissima tecnica dell'insacchettamento dei frutti, metodo che caratterizzerà la pesca coltivata nel territorio leonfortese. Dal 2010 la “Pesca di Leonforte” ha ricevuto il marchio Igp e l’azienda si sottopone ai rigorosi controlli sulle metodiche di coltivazione, raccolta e confezionamento. Questo prodotto viene anche trasformato nella Confettura extra di Pesche di Leonforte Igp realizzata con metodo tradizionale utilizzando solo frutta e zucchero. L'Azienda, oggi denominata Agri-Tavi, dal 2011 si è specializzata anche nella coltivazione dello Zafferano Purissimo, che grazie alla particolari condizioni microclimatiche delle colline ennesi è certamente uno dei nuovi prodotti di eccellenza.

IN MEZZO AI KIWI L’AGRITURISMO È SOSTENIBILE Trentino Alto Adige – Azienda Locanda dell’Arguta

UN PARCO RURALE A MISURA DI BIMBO Toscana – Oasi Agrituristica Baugiano

LA PESCA “INSACCHETTATA” DI LEONFORTE Sicilia – Agritavi

L'Azienda Agricola della famiglia Parano operava già negli anni '50, con una produzione mista di agrumi, olive e pesche locali. Nella prima metà degli anni '70 decide di impiantare una pesca autoctona, gustosa e profumatissima, conosciuta ed apprezzata come "settembrina" o "tardiva" di Leonforte. Per proteggerla dalle intemperie ed evitare l'uso di antiparassitari

tra gli 11 e i 16 anni, provenienti da diverse province italiane. Oggi sono decine i giovanissimi che ogni anno imparano a gestire una fattoria, ad accudire gli animali, a raccogliere i prodotti agricoli, a preparare formaggio e yogurt, acquisendo il Diploma di mungitore. Tra gli obiettivi aziendale vi è la salvaguardia della biodiversità. Per questo è stato recuperato l’antico grano Verna con cui si preparano pane, schiacciate e prodotti da forno.

È un agriturismo nato e pensato per i piccoli e lo slogan con cui si presenta è “Il parco rurale per bambini”. L’Oasi di Baugiano, attiva dal 2006, immersa nell’oasi naturale del Montalbano e composta da più di 10 ettari di terreno tra oliveti, boschi e campi coltivati, dove ci sono giochi in legno e di corda, un teatro e un parco aereo che si sviluppa a 2,5 metri di altezza. “Baugiano nasce per i bambini, cresce con loro, è il richiamo alla terra, alle tradizioni che li lega indissolubilmente alla natura”. Durante una vacanza, è nato il progetto “La Latteria dei ragazzi” dedicato ai ragazzi di età compresa

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

La Locanda De l'Arguta, condotta da Sabrina e Alessandro fin dal 1997, è situata alle porte della città di Trento, immersa nei frutteti della Valle dell’Adige sotto il Monte Bondone. Prende il suo nome dal kiwi Arguta che è un piccolo frutto, dalla forma allungata, dalla buccia sottile e di colore verde, facile e pratico da mangiare. Tale frutto rappresenta una delle produzioni di eccellenza di questa azienda, a cui si affiancano i Kiwi Hayward, le mele estive Gala, le Mele Stark, le Mela Golden e Fuji, le piante ornamentali e le verdure provenienti dal grande orto di famiglia. Insieme all’attività agricola, viene svolta dall’azienda anche l’attività agrituristica. Infatti Sabrina e Alessandro dispongono di una costruzione di nuova concezione realizzata secondo le recenti tecniche di bioedilizia.

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L’ARTE NORCINA RISCOPRE LE RAZZE LOCALI Umbria – Maiale Brado di Norcia di Fausti Giuseppe

A Norcia, famosa per l’antica arte della lavorazione delle carni suine, è presente un allevamento di maiali completamente allo stato brado. Quello di Giuseppe Fausti è un piccolo allevamento, di circa 200 capi, che ha raggiunto dopo otto anni di attività un livello di qualità quasi unico in Italia. Nell’allevamento sono presenti tre razze: il maiale “cinto”, scomparso da queste zone già dal 1930, e che Giuseppe ha reintrodotto ricostruendo la razza (che deriva dalla razza cinta) partendo a ritroso dalla cinta senese per riuscire a riottenere la razza tipica locale; il “grigetto” che è un incrocio tra il maiale di cinta e quello rosa che da una carne più leggera e meno grassa; la classica razza “rosa” che è la più leggera in assoluto.

LE ERBE AROMATICHE TI FANNO BELLA Valle d’Aosta – Azienda Agricola Montiflor

L’azienda nasce agli inizi degli anni 2000 da un progetto teso a valorizzare le colture tradizionali della Valle d’Aosta, recuperando i terreni montani, avvalendosi dei microclimi particolarmente favorevoli e utilizzando metodi di agricoltura biologica. Tutto questo unito ad una conoscenza decennale sul-

le tecniche di utilizzo delle piante officinali ed aromatiche. I campi si trovano a Champorcher, a 1450 m in Valle d’Aosta. L’azienda ha meno di un ettaro, la produzione è limitata ma si avvale anche della raccolta spontanea; il risultato sono prodotti naturali che beneficiano soprattutto dell’ambiente incontaminato. Tra le piante coltivate vi sono malva, lavanda, santoreggia, melissa, che all’inizio venivano commercializzate come tisane e oli essenziali e in seguito si è deciso di sviluppare una linea di prodotti per il corpo.

COI FRUTTI DEL BOSCO SI BATTE L’ABBANDONO Veneto – La Giasena

Rino Bernard da sempre appassionato di natura, agli inizi degli anni 2000 ha iniziato quasi per caso l’hobby di coltivare per uso familiare frutti di bosco, frutti tipici e tradizionali delle stupende montagne bellunesi. Avendo a disposizione un piccolo appezzamento di terreno ha iniziato una sfida con se stesso, cercando di curare in modo fruttuoso questo angolo di verde destinato all’abbandono. Grazie anche allo scambio di esperienze con altri produttori ed alla lettura di pubblicazioni del settore ha migliorato le sue competenze e la professionalità è cresciuta insieme alle coltivazioni. Un po' alla volta ha iniziato a coltivare altri frutti (fragole ed alchechengi) e alcune verdure (la patata, la patata cornetta, il fagiolo di Lamon e il pomodoro datterino). L’azienda è diventata oggi, pur essendo giovane, una realtà consolidata, fonte di reddito e lavoro. La Giasena, inoltre, è specializzata nella coltivazione di piccoli frutti ed altri prodotti alimentari quali succhi di frutta e confetture.

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Toni De Amicis - FILIERA COLTA

LETTO PER VOI - Stefano Masini

GOPNIK, IN PRINCIPIO ERA LA TAVOLA UN VIAGGIO NELLA STORIA DEL CIBO

PER UN TURISMO COLTO E CONSAPEVOLE ECCO LA GUIDA A CIBO E TERRITORIO

Nel nuovo libro dell’autore nordamericano l’alimentazione diventa protagonista del vivere sociale Attraverso episodi e citazioni letterarie si ripercorre la nascita di una “istituzione” come il ristorante

La pubblicazione è stata realizzata dalla Fondazione Campagna Amica e dal Touring Club Italiano Uno strumento pensato per viaggiare alla scoperta della distintività dell’agricoltura italiana

IN PRINCIPIO FU IL CAFFÈ L’istituzione del ristorante si accompagna, nella scena gastronomica francese, alla diffusione di ricettari e di libri di cucina destinati ad unire il narrativo e l’istruttivo. L’Autore si sofferma anche attraverso la finzione dello scambio epistolare con Elisabeth Pennell,

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oggi, sappiamo con la proposta di cibi a km 0, non tecnologicamente modificati e di stagione. Divertente è a riguardo l’episodio che vede l’Autore alla ricerca di piante commestibili nella città di New York per realizzare un piano alimentare esclusivamente vegetariano e locale arricchito soltanto da proteine di pesce di allevamento, miele ottenuto in terrazza e polli allevati in giardino: “avevamo messo la città … su un piatto, e l’avevamo mangiata. I piatti avevano una storia, mentre normalmente hanno solo cibo” (pag. 208). In principio era la tavola Adam Gopnik Guanda Pag.: 352 € 22

archetipo del femminismo e autrice di un genere letterario di successo ancora ai nostri giorni: il resoconto, in prima persona, di come mangiare attraverso il modo di cucinare. Le ricette sono frammenti di storia che mescolano ingredienti ed emozioni: scegliere e comparare gusti resta, comunque, subordinato alla nostra adesione a valori e principi: “quel che percepiamo sulla lingua è secondario rispetto a quello che pensiamo (pag. 112) offrendoci la spiegazione dell’evoluzione di movimenti e di tendenze nelle modalità di cucinare e di scegliere il cibo. In quasi tutte le polemiche il gourmet discute, in realtà, di idee, nel contrasto tra antico e moderno, tra artificiale e naturale, tra globale e locale, come,

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al nostro personalissimo punto di vista, questa è una guida che si vuole rivolgere non solo genericamente ai turisti, (come è giusto che sia), ma soprattutto ai viaggiatori, intesi come quella particolarissima categoria di persone che vedono il viaggio come un’esperienza ed una ricerca di emozioni, dove le storie degli uomini e delle loro imprese si intrecciano con le atmosfere

dei territori che le esprimono. La potremmo definire – quindi – una guida pensata anche per “Turisti rurali”, dove il fine vero, la motivazione di fondo, quella più recondita che spinge la persona al viaggio, non è semplicemente quella di andare a dormire in un posto nuovo, di mangiare fuori casa, di fare un acquisto alimentare insolito o visitare un particolare luogo d’arte. Tutti bisogni primari che

si possono soddisfare sicuramente e meglio in destinazioni più facili e confortevoli, magari in mete esotiche o prettamente turistiche. La sua vera utilità sta invece nella ricerca di luoghi, di paesaggi, di cibi e di vissuti che abbiano nell’autenticità, nell’originalità e nell’irriproducibilità il loro tratto caratteristico: in una parola sola, la distintività dell’agricoltura italiana.

DALLA LISTA DELLA SPESA ALLA FILIERA Nel susseguirsi delle pagine, l’Autore aggiunge e seleziona altri racconti e descrive liste di vivande e vini e tutti gli alimenti trasformano l’appetito in una metafora descrittiva della coscienza critica e dell’attitudine sociale del consumatore, fino a ribaltare la tradizionale citazione che sei quel che mangi in quella che sei quel che pensi del cibo che mangi. Ecco perché, quando discutiamo di alimenti, affrontiamo seriamente questioni economiche e sociali di grande importanza: come organizzare le filiere e la distribuzione commerciale o preferire l’approvvigionamento presso gli agricoltori e valorizzare i territori e le identità. Non solo ciò che finisce in tavola e sollecita il gusto ma, sopra tutto, ciò che sta intorno alla tavola e forma il mondo della nostra esistenza. IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Il presidente Sergio Marini

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i rimane incerti fino all’ultima pagina se catalogare “In principio era la tavola” di Adam Gopnik, (Ed. Guanda, pag. 352, prezzo € 22), una piacevole selezione di ricette raccontate attraverso storie e citazioni storico- letterarie o una narrazione colta sull’importanza delle questioni del cibo. Il punto di partenza è la tavola e, quando la cucina cessa di essere, per lo più, il portato di una storia popolare, la sua organizzazione pubblica: il ristorante, la cui nascita si ascrive alla rivoluzione francese con il fine di trasformare meri bisogni in desideri e l’appetito animale in gusto educato. Utopie e speranze generate dal nuovo secolo hanno i loro protagonisti anche in cucina, come il giurista Brillat Savarin, portando alla libera vendita di vini e liquori oltre che alla diffusione dei caffè, così da promuovere pratiche sociali e di comunità fino ad allora sconosciute. La libertà accompagnata dalla rimozione dello spettro di carestie accelera, dunque, i piaceri della gola e rimuove antichi sensi di colpa: “la tavola è il luogo dove il bisogno diventa una voglia” (pag. 52).

ANNO III - N°20 - NOVEMBRE/DICEMBRE

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