Speciale Expo n2 2015

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CALABRIA

2015

Speciale EXPO Calabria


La Calabria protagonista a Milano: sette giorni per promuovere il territorio di Domenico Iozzo

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erritorio, biodiversità agricola e alimentare, storia e innovazione: queste le parole chiave attorno a cui si è articolata la settimana del protagonismo della Regione Calabria tenutasi dal 25 al 30 settembre scorsi all’Expo di Milano. Sei giorni all’insegna non solo della promozione e della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali, ma anche del dibattito culturale e del confronto sui temi della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica rispetto ai quali la Calabria offre un importante contributo. Arrivati alla stazione di Rho, a colpire subito sono i grandi pannelli e le immagini dedicate alla Calabria che accompagnano le centinaia di migliaia di visitatori attesi ogni giorno all’Expo.

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Un biglietto da visita importante per una terra calda e accogliente, ricca di tradizioni e meraviglie naturalistiche tutte da scoprire. All’interno del Padiglione Italia e dello spazio curato dal Corriere della Sera, la Regione Calabria ha potuto mettere in mostra le sue eccellenze agroalimentari regionali diffuse nei

mercati internazionali, con particolare attenzione a quelle Dop e Igp: la cipolla di Tropea, le clementine, il caciocavallo di Sibari, la patata silana, il bergamotto sono solo alcuni dei prodotti che identificano la nostra regione nel mondo. In tale contesto, attività produttive, agricoltura e turismo hanno costituito i tre


pilastri ben rappresentati a Milano – insieme ai Consorzi di tutela e le assicurazioni di produttori, le università, i centri ricerca italiani e il Miur-Ufficio scolastico regionale per la Calabria - attorno a cui costruire l’azione di sistema che deve coinvolgere tutti gli attori istituzionali per spiccare il volo a livello internazionale. A detta di Giacomo Giovinazzo, dirigente del settore valorizzazione e promozione produzioni agricole e filiere produttive, «le aziende calabresi anno dopo anno aumentano le proprie esportazioni all’estero ed evidentemente l’internazionalizzazione per i nostri prodotti costituisce un fattore importante. In particolare, la filiera produttiva dell’olio extravergine è una delle più rilevanti, con 180.000 ettari di terreno e una fatturazione di 500 milioni di euro annui. L’obiettivo è quello di riuscire ad essere maggiormente competitivi su tutti i mercati, in quanto i costi

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Il cibo deve essere un elemento rafforzante della politica turistica calabrese e dello sviluppo economico e sociale dell’intera regione, sfruttando un’onda positiva che sembra in ascesa considerando che nella stagione estiva trascorsa si è registrato un incremento di turismo nazionale pari al 12%»

di produzione restano ancora elevati». Anche per Carmelo Salvino, direttore generale del dipartimento agricoltura della Regione, «la Calabria ha finalmente voltato pagina facendo sistema con il mondo produttivo e quello dell’associazionismo ed è su questa rinnovata sinergia che bisogna puntare quale vero volano di sviluppo per la nostra regione».

Parole a cui fanno eco quelle di Pasquale Anastasi, direttore generale del dipartimento turismo, secondo il quale «il cibo deve essere un elemento rafforzante della politica turistica calabrese e dello sviluppo economico e sociale dell’intera regione, sfruttando un’onda positiva che sembra in ascesa considerando che nella stagione estiva trascorsa si è registrato un incremento di turismo ►

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nazionale pari al 12%». La vetrina calabrese dell’Expo, tra le diverse degustazioni allestite da studenti e docenti degli istituti alberghieri della regione, ha visto come protagonista il vino la cui produzione di qualità è da tempo riconosciuta in tutto il mondo. Con una superficie a vigneti di circa 12mila ettari ed una produzione per ettaro di circa 110 quintali, la Calabria conta 36 vitigni autorizzati dei

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quali il 50% autoctoni, pari al 60% della superficie vitata. Numeri, questi, avvalorati da un’intensa attività di recupero delle varietà dimenticate, di riscoperta di vitigni dismessi e di creazione di vini - come il Gaglioppo, il Greco nero di Sibari, la Guarnaccia, il Magliocco dalle proprietà uniche tant’è che grosse aziende piemontesi hanno già avviato collaborazioni importanti con la Calabria per supportarne la promozione. Alla settimana del protagonismo si è,

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La Calabria conta 36 vitigni autorizzati dei quali il 50% autoctoni, pari al 60% della superficie vitata»


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In Calabria nel 1957 iniziò il grande lavoro di ricerca dell’equipe di scienziati americani, diretti da Ancel Keys, che portò alla definizione della dieta mediterranea come stile di vita e di alimentazione salutare»

poi, discusso delle produzioni agroalimentari della montagna calabrese, dove sono localizzati tre dei più importanti e splendidi parchi nazionali del Vecchio continente: l’Aspromonte, la Sila e il Pollino che, insieme alla rete Europarc delle aree protette d’Europa, hanno presentato per la prima volta la Carta del cibo sano e sostenibile volta a favorire lo sviluppo di una rete interregionale che unisca le risorse delle aree protette. Expo ha, inoltre, consacrato il ruolo ricoperto dalla Calabria per la diffusione della dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità. La storia, infatti, racconta che proprio in Calabria nel 1957 iniziò il grande lavoro di ricerca dell’equipe di scienziati americani, diretti da Ancel Keys, che portò alla definizione della dieta mediterranea come stile di vita e di alimentazione salutare. Un modello che continua a rappresentare un punto di riferimento perché in grado di rispondere al meglio alla domanda di qualità e salute secondo i valori della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. In tale direzione, ricerca, innovazione e tecnologia, come hanno dimostrato le testimonianze di spin off e start up calabresi presenti all’Expo, possono costituire il valore aggiunto nel proporre soluzioni innovative di valore internazionale per quanto riguarda i processi di produzione del cibo. A riscuotere particolare successo sono state le proposte nate nel catanzarese de “Il muscolo di grano” di Enzo

Marascio, alimento vegetale che “sembra carne ma non lo è”, e il piccolo frantoio casalingo per produrre da sé olio di oliva extravergine, “espresso” e personalizzato, grazie alla Revoilution illustrata da Antonio Pagliaro. La Calabria ha offerto il proprio contributo anche all’insegna della musica e dello spettacolo, con gli apprezzati concerti presso il Padiglione Italia delle orchestre giovanili di Laureana di Borrello e di Delianuova, dirette rispettivamente dai maestri Maurizio Managò e Gaetano Pisano, le “incursioni” del gruppo folk dei Canterini di Serrastretta, la mostra fotografica sull’antichissima festa tradizionale della Varia di Palmi,

la leggendaria storia della ricerca del cedro perfetto presentata insieme alla comunità ebraica, le immagini inedite dei Bronzi di Riace, girate con le più avanzate tecnologie di ripresa. Dal palcoscenico di Expo Milano 2015, infine, si è parlato delle potenzialità di sviluppo in prospettiva nazionale e internazionale racchiuse nel porto di Gioia Tauro, uno dei maggiori “hub transhipment” del Mediterraneo, al centro dei flussi tra Oriente e Occidente. Uno snodo cruciale e di grande rilievo strategico attorno a cui è necessario concentrare gli sforzi del Paese per far sì che il sistema economico nazionale possa rilanciarsi proprio a partire dal Sud. •

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Expo 2015,

buyer da tutto il mondo in Calabria S

ostenere, favorire e promuovere l’internazionalizzazione del sistema agroalimentare regionale facendo leva sulla straordinaria piattaforma logistica e mediatica di EXPO 2015 costruendo così una ponte di benvenuto verso le meraviglie agroalimentari e paesaggistiche made in Calabria. Questa la parabola ascendente di azioni strategiche generata dal Progetto “Expo in Calabria” messo a punto da Regione Calabria Settore n.5 “Cooperazione e Internazionalizzazione dei Sistemi produttivi” Dipartimento Presidenza e Unioncamere Calabria, in qualità di soggetto attuatore, che ha visto lo svolgimento di molte missioni di incoming realizzate in Calabria. Un fitto programma che ha consentito all’agroalimentare regionale di mostrarsi in tutta la sua varietà e di impressionare piacevolmente i procacciatori d’affari giunti appositamente, tra gli altri paesi, da Russia, Canada, Australia,

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Cina, Francia, USA, UK , Germania, così da far conoscere non solo l’eccellenza della filiera agroalimentare calabrese, ma anche la ricchezza di un patrimonio storico, culturale e paesaggistico che rappresenta il vero ed autentico volano per lo sviluppo del territorio. Cresce, dunque, sempre di più il livello di attrattività delle aziende locali a livello internazionale che, grazie alla

vetrina di Expo Milano 2015, hanno potuto accogliere diversi operatori economici provenienti da tutto il mondo e stringere nuovi rapporti commerciali destinati a svilupparsi in futuro. Da una parte, gli operatori accreditati in materia di internazionalizzazione per lo svolgimento di attività di incoming relative alle filiere agroalimentari e, dall’altra, le imprese locali interessate si incontrano per dare maggiore visibilità ai propri prodotti all’estero e per cogliere nuove opportunità di crescita sui mercati internazionali. La Regione Calabria si è impegnata, inoltre, negli scorsi mesi a portare avan-

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L’intervento è stato fortemente voluto dalla giunta regionale nell’ottica di riaffermare un’immagine positiva della nostra regione anche in termini produttivi e di sviluppo»

ti azioni di informazione e formazione sul territorio attraverso l’istituzione di un apposito sportello (Sprint) che supporta e affianca le imprese nel corso di eventi dedicati all’internazionalizzazione e dei b2b previsti dai Progetti Paese. L’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Carmen Barbalace, “ha sottolineato che l’intervento è stato fortemente voluto dalla giunta regionale nell’ottica di riaffermare un’immagine positiva della nostra regione anche in termini produttivi e di sviluppo”. Obiettivo condiviso e ribadito anche ►

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dalla dirigente del Settore “Cooperazione Euro-mediterranea e Internazionalizzazione dei sistemi produttivi” Dipartimento Presidenza Regione Calabria, Saveria Cristiano, nell’auspicio che, dando un’ulteriore spinta alla crescita del tessuto produttivo calabrese, si possa stimolare, al tempo stesso, anche una ricaduta positiva a 360 gradi sul territorio regionale. Un ruolo strategico è stato svolto, in tal senso, da Unioncamere Calabria nella consapevolezza, sottolineata dal Segretario Generale Maurizio Ferrara, che «i risultati di questa intensa attività di promozione si potranno cogliere nel lungo termine auspicando che le nostre imprese colgano le opportunità offerte da un mercato globale in costante cam-

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biamento ed in cui l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale». L’ampio programma di iniziative realizzate si è articolato attraverso importanti momenti istituzionali dedicati all’accoglienza dei delegati esteri ed alla disseminazione mediatica delle missioni di volta in volta realizzate anche grazie all’ausilio di prodotti multimediali appositamente confezionati per presentare al meglio lo straordinario patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico regionale (filmato “Calavrìa Made of I_talia Calabria” prodotto da Regione Calabria e Unioncamere Calabria). Ma non solo: seminari formativi sui mercati Paese, percorsi ad hoc sui territori per la realizzazione di visite

aziendali guidate ed incontri d’affari B2B presso confortevoli spazi espositivi appositamente allestiti dalle stesse aziende. Il bilancio delle fortunate iniziative di internazionalizzazione, fin ad ora realizzate, parla chiaro: cinquanta aziende agroalimentari regionali hanno usufruito dei servizi specialistici erogati; circa quarantacinque operatori commerciali esteri giunti in Calabria per degustare i numerosi prodotti tipici che, nella loro varietà, dipingono il quadro di una regione capace di dare un contributo prezioso alla produzione di cibo buono e genuino. Non solo il peperoncino e la ‘nduja – veri “must” apprezzati e ricercati in tutto il mondo - ma anche il vino, l’olio


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Cinquanta aziende agroalimentari regionali hanno usufruito dei servizi specialistici erogati; circa quarantacinque operatori commerciali esteri giunti in Calabria per degustare i numerosi prodotti tipici»

d’oliva extravergine e i numerosi prodotti certificati Dop e Igp sono destinati a conquistare fette di mercato sempre più ampie specialmente in alcuni Paesi, come gli USA, dove la propensione ai consumi e all’importazione dall’Italia è in costante aumento. Gli operatori esteri in “tour” per la Calabria” hanno potuto”, ad esempio, scoprire l’unicità del bergamotto, con le sue qualità benefiche e terapeutiche, e l’eccellenza della tradizione dolcia-

ria con il tartufo di Pizzo e il torrone di Taurianova preparati a mano e con materie prime di qualità del territorio, etichette vinicole e olio evo di eccelsa qualità e pregio. L’auspicio è che, dopo questa prima occasione di confronto, le relazioni commerciali internazionali avviate possano proseguire e rafforzarsi oltre la parentesi dell’Expo nell’ottica di una collaborazione istituzionale necessaria per supportare il percorso di internazio-

nalizzazione delle aziende calabresi e porre le basi per nuovi scambi commerciali dalle condizioni più agevolate. Infatti, solo attraverso una forte azione sinergica in grado di far dialogare tutti gli attori del sistema produttivo locale, la Calabria potrà compiere il definitivo salto di qualità valorizzando le specifiche eccellenze del territorio e offrendo una testimonianza importante a sostegno di una cultura dell’alimentazione sana, naturale e sostenibile. • D.I.

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