Rivista arti marziali cintura nera budo international aprile 2014

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ra i molti personaggi incontrati e intervistati durante la recentissima manifestazione “Sport Show Revolution” di Chiuduno (Bergamo), ne abbiamo “catturato” uno di grande rilevanza nel panorama nazionale (e non solo) delle arti marziali. Una persona che con la sua intuizione, frutto di una passione smisurata per le Arti Marziali e la cultura orientale in genere, ha da qualche anno contribuito alla loro diffusione sul territorio nazionale in maniera significativa, oltre che decisamente audace e innovativa. Si tratta di Michele Panfietti, Presidente Mondiale della W.K.A. e della W.T.K.A, ma soprattutto vero e proprio artefice di quello che per numeri e rilevanza è attualmente l'evento sulle Arti Marziali e la cultura orientale più importante in Italia e uno dei più importanti a livello internazionale, il Festival Dell'Oriente. Ci siamo intrattenuti brevemente per una piacevole conversazione nella quale ci siamo fatti spiegare le ragioni del successo di questa manifestazione, cosa ha spinto a

crearla e quali sono i programmi futuri. Abituati a vederlo nello svolgimento delle sue mansioni di organizzatore a Carrara, iperattivo e concentrato affinché tutto si svolga regolarmente, abbiamo approfittato della relativa tranquillità del contesto in cui lo abbiamo intercettato per portarlo ai nostri microfoni e farci raccontare alcuni retroscena della sua avventura di questi anni al timone di un evento partito un po' come una scommessa, ma che ora ha raggiunto una dimensione mediatica pressoché globale. Cintura Nera: Prima di parlare dei progetti che riguardano il Festival dell'Oriente ed altro, ci puoi dire il motivo della tua presenza qua e cosa ne pensi di questo “Sport Show Revolution”? Michele Panfietti: L'evento è sicuramente ben fatto, è una delle nove tappe della nostra “Maratona Marziale” che è il campionato italiano WTKA. Noi ci teniamo molto a promuovere queste iniziative, soprattutto perché siamo

gli unici a mettere insieme diverse arti marziali, diversi stili. Da quando abbiamo iniziato 9 anni fa è stato il nostro biglietto da visita, il nostro marchio di fabbrica, quello di riuscire ad unire e amalgamare arti marziali che prima pareva impossibile potessero collaborare assieme. La nostra è una federazione multidisciplinare, le gare che facciamo sono anch'esse multidisciplinari. Da tutto questo è poi nata la Maratona Marziale e poi il Festival dell'Oriente. C.I.: Parliamo proprio del Festival dell'Oriente, con i suoi numeri sempre più impressionanti e un interesse sempre maggiore, dove si propone di arrivare? M.P.: E' una sfida continua. Caratterialmente cerco sempre di dare il meglio, per la passione che mi brucia dentro. Non è che c'è una meta in particolare, il mio proposito è quello di dare un sempre maggior contributo alla diffusione della cultura delle Arti Marz iali e dell'Oriente. Effett iv amente al mo mento il


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