COVID-19 ED EDUCAZIONE IN EMERGENZA sfide e opportunitĂ legate alla didattica a distanza
Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
INTRODUZIONE CHI SONO Mi chiamo Viviana Brun, sono appassionata di innovazione sociale e, in particolare, mi occupo di tecnologie digitali per l'educazione e il sociale. Ho realizzato questo report nell'ambito del Post Graduate Course in Social Innovation Management dell'Amani Institute. Da più di 10 anni, lavoro nel Terzo settore, collaborando con CISV e il network di ONG2.0. Per questo report, ringrazio il team e gli/le insegnanti del progetto Riconnessioni, la cui collaborazione mi ha permesso di esplorare da vicino le sfide e le opportunità emerse durante questa prima fase dell'emergenza COVID-19 In Italia.
DI COSA MI SONO OCCUPATA Il progetto a cui ho lavorato, e da cui nasce questo report, riguarda l'educazione in emergenza, con particolare attenzione all'impatto della crisi di Covid-19 sul sistema scolastico italiano. L'obiettivo di questo progetto è quello di analizzare le sfide che bambini, studenti, insegnanti e educatori devono affrontare durante l'attuale blocco in Italia. Approfondire le loro esigenze, per supportarli nel convertire o adattare i loro progetti e le loro attività al nuovo scenario.
PERCHÈ HO DECISO DI AFFRONTARE QUESTO TEMA Dall'inizio della diffusione del coronavirus (Covid-19) a febbraio, in Italia quasi ogni aspetto della vita quotidiana è cambiato. Una delle conseguenze più inattese e stravolgenti è stato il repentino passaggio alla didattica online, avvenuto nel giro di una notte. Il 5 marzo 2020 tutte le scuole sono state chiuse. All'improvviso, quasi 9 milioni di studenti hanno iniziato a frequentare le lezioni tramite piattaforme web e strumenti digitali. Il processo di digitalizzazione dell'insegnamento su cui stavo lavorando per anni, in poco tempo, stava avendo un'accelerazione inaspettata. Ho sempre pensato che gli strumenti digitali potessero fornire un supporto positivo all'insegnamento, ma in questo caso le circostanze ne richiedevano un uso esclusivo. Quali sarebbero stati gli effetti su alunni, studenti e insegnanti? Tutti sarebbero in grado di partecipare e tenere il passo nonostante le differenze sociali, economiche e culturali delle famiglie? Queste domande sono ciò che mi ha spinto a intraprendere questo percorso. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
ITALIA L'attuale pandemia mondiale di coronavirus (COVID-19) si è manifestata per la prima volta in Italia il 31 gennaio 2020, quando due turisti cinesi risultarono positivi al virus a Roma. Un gruppo di casi fu successivamente rilevato in Lombardia il 21 febbraio. All'inizio di marzo, il virus si era già diffuso in tutte le regioni. Dal 5 marzo il governo italiano ha ordinato la chiusura di tutte le scuole del Paese. Per quasi 9 milioni di studenti, l'apprendimento è ora possibile solo a distanza. Il decreto legge dell'8 marzo 2020 stabilisce infatti che tutti i dirigenti scolastici devono "attivare le attività di insegnamento a distanza, per la durata della sospensione delle attività di insegnamento tradizionali nelle scuole". Nella prima fase, l'obiettivo primario era quello di mantenere attiva la didattica e l'insegnamento nel Paese. Il Ministero diede indicazioni di procedere, ma senza una guida dettagliata su come fare. Questo aspetto ha dato il via a un'ampia varietà di approcci e situazioni. Ogni scuola e, in molti casi, ogni insegnante, hanno organizzato le attività in modo diverso. Dopo aver praticato l'apprendimento a distanza per un po' di tempo, hanno iniziato ad emergere nuove sfide. Dalle metodologie da utilizzare, ai problemi di privacy e connettività. Il dato che maggiormente ha colpito la mia attenzione è che il 25% degli studenti non stesse partecipando con continuità alle attività didattiche online. Chi sono questi ragazzi e ragazze? Quali sono i motivi che impediscono loro di tenere il passo con le attività? Come si può ovviare a questi problemi? La scuola di non si è fermata, ma non è riuscita, almeno in questa prima forma, a tenere dentro tutti. Le misure adottate nella prima fase di questa emergenza si sono dimostrate inadeguate. La maggior parte degli sforzi per includere gli studenti più vulnerabili è stata richiesta agli insegnanti. Il Terzo settore e le reti a livello locale li hanno supportati in questo lavoro, ma gli sforzi sembrano ancora insufficienti per far sì che tutti possano tornare a imparare.
Come può il sistema passare da soluzioni immediate e di emergenza a un approccio più efficace e di lungo termine?
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PRINCIPALI STAKEHOLDER MINISTERO DELL'EDUCAZIONE Obiettivo: mantenere attiva la didattica. Principale sfida: fornire linee guida efficaci, che tengano in considerazione la disomogeneità degli scenari a livello di scuole e famiglie.
DIRIGENTI SCOLASTICI Obiettivo: mantenere attiva la didattica. Principale sfida: riconvertire le attività in una forma a distanza.
SOCIETÀ DI TELECOMUNICAZIONI E GESTORI DI PIATTAFORME ONLINE Obiettivo: fornire servizi digitali alla popolazione Principale sfida: rispondere all'aumentato numero di richieste. Da notare: questi attori hanno collegamenti indiretti anche con insegnanti, genitori, studenti e ONG. Questa mappa si concentrava solo sulle relazioni dirette.
INSEGNANTI Obiettivo: insegnare. Principale sfida: coinvolgere la totalità degli studenti e mantenere tutti al passo con le attività.
GENITORI Obiettivo: prendersi cura dei figli. Principale sfida: combinare la vita familiare con il lavoro da remoto e le attività di apprendimento a distanza dei figli.
ALUNNI Obiettivo: imparare. Principale sfida: affrontare un nuovo ambiente e un nuovo modo di apprendere.
STUDENTI Obiettivo: imparare. Principale sfida: affrontare un nuovo ambiente e un nuovo modo di apprendere.
ONG E ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE; RETI LOCALI E FONDAZIONI Obiettivo: supportare le scuole nell'affrontare le conseguenze di questa transazione, evitando le disuguaglianze. Principale sfida: trovare modalità di lavoro nuove.
Circa il 25% degli studenti non partecipa con continuità alle attività didattiche a distanza. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
SCUOLE
In Italia ci sono 8362 Istituti Scolastici (Miur 2018-2019).
Condizioni di partenza differenti hanno influenzato il passaggio alla didattica a distanza. SCENARIO INIZIALE
SFIDE
L'Istituto scolastico adotta uno standard per l'apprendimento digitale La scuola ha una piattaforma comune o ha individuato un set specifico di strumenti digitali. Gli insegnanti sono stati formati e tutti gli studenti sono già registrati sulla piattaforma.
Gli strumenti sono standard. In molti casi, gli strumenti sono stati adottati in tutta la scuola, indipendentemente dalle disparità esistenti tra le famiglie. Alcuni studenti possono trovare difficile usarli in autonomia, al di fuori della scuola. Mancanza di omogeneità e coordinamento tra gli insegnanti. Gli studenti e la famiglia hanno a che fare con un'eccessiva varietà di strumenti e piattaforme.
Iniziative autonome. Alcuni insegnanti utilizzano strumenti digitali per la didattica.
Tempo. Gli insegnanti devono imparare a utilizzare e selezionare gli strumenti digitali più adatti in poco tempo.
Didattica tradizionale. Gli insegnanti non fanno uso di strumenti digitali.
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STUDENTI
Gli studenti e gli alunni in Italia sono circa 9 milioni
Sebbene la maggior parte delle persone in età scolare (6-17 anni) viva in famiglie che dispongono di un accesso a Internet (95,1%), l'accesso alla rete non garantisce di per sé la possibilità di svolgere attività come l'apprendimento a distanza. La connessione deve essere associata a un buon segnale e a un numero sufficiente di PC e tablet rispetto al numero dei membri della famiglia.
Il 12,3% degli studenti tra i 6 e i 17 anni non ha un computer o un tablet a casa. Il 57,0% deve condividere un dispositivo con la famiglia. Solo il 6,1% vive in famiglie in cui è disponibile almeno un computer per ciascun componente.
Oltre 4 studenti su 10 vivono in condizioni di sovraffollamento abitativo.
Meno di uno studente su tre ha elevate capacità digitali (30,2%). Il 3% non ha competenze digitali, mentre circa i due terzi hanno competenze digitali basse o di base.
Nel 2017 in Italia il tasso di abbandono scolastico sul numero totale di studenti è stato del 14,5%. Gli studenti con cittadinanza straniera sono maggiormente a rischio.
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INSEGNANTI Ho intervistato 66 insegnanti che lavorano in Piemonte e che, nell'ultimo mese, hanno organizzato attivitĂ di apprendimento a distanza con i loro allievi e studenti. CHI SONO CONTESTO SOCIO-CULTURALE IN CUI SORGE LA SCUOLA
LIVELLO DI SCUOLA
Basso 15.8%
Problematico 18.4%
Medio-basso 8.1%
51,5% infanzia e primaria
Medio-alto 57.7%
51,5% scuole secondarie
COMPETENZE DIGITALI
STRUMENTI DI APPRENDIMENTO A DISTANZA
51,5% uso avanzato o professionale degli strumenti digitali
48,5% competenze di base e utilizzo individuale degli strumenti digitali
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66,2% prima di covid-19 non li aveva mai utilizzati 18,5% prima di covid-19 li aveva giĂ integrati nella didattica 15,3% prima di covid-19 li aveva sperimentati almeno una volta
DOPO UN MESE LA SITUAZIONE A UN MESE DALLA CHIUSURA DELLE SCUOLE E DALL'INIZIO DELLA DIDATTICA A DISTANZA
PERCENTUALE DI STUDENTI CHE NON PARTECIPA REGOLARMENTE ALLE ATTIVITÀ
LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ RIGUARDANO
MENO DEL 25% 69,2% delle insegnanti afferma che meno del 25% dei propri studenti non partecipa con regolarità alle lezioni/attività. TRA IL 25% E IL 50% 19,1% delle insegnanti afferma che tra il 25% e il 50% dei propri studenti non partecipa con regolarità alle lezioni/attività.
52,9% la gestione del tempo (l'insegnamento a distanza richiede più tempo dell'insegnamento tradizionale)
0% 10.9% degli insegnanti afferma che tutti i propri studenti partecipano alle lezioni/attività. TRA IL 50% E IL 75% 1,5% degli insegnanti afferma che tra il 50% e il 75% dei propri studenti non partecipa con regolarità alle lezioni/attività.
30,9% le metodologie (come adattare l'insegnamento al nuovo contesto)
PIÙ DEL 75% 0% degli insegnanti afferma che più del 75% dei propri studenti non partecipa con regolarità alle lezioni/attività.
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16,2% la tecnologia (l'uso degli strumenti digitali)
DOPO UN MESE LA SITUAZIONE A UN MESE DALLA CHIUSURA DELLE SCUOLE E DALL'INIZIO DELLA DIDATTICA A DISTANZA PRIMA DI PROPORRE UN'ATTIVITÀ DI DIDATTICA A DISTANZA, È STATO FATTO UN LAVORO DI MAPPATURA DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI (RETE INTERNET E DISPOSITIVI) A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI NELLE PROPRIE CASE NEL 69,1% DEI CASI gli insegnanti hanno indagato quali strumenti tecnologici (Internet e dispositivi) sono effettivamente a disposizione di ciascun studente. NEL 20,6% DEI CASI gli insegnanti non hanno indagato la situazione di partenza degli studenti. NEL 10,3,6% DEI CASI gli strumenti da utilizzare sono stati adottati in modo omogeneo in tutta la scuola, senza tenere conto dalle disparità esistenti tra le famiglie.
LA RELAZIONE CON GLI STUDENTI AVVIENE SOPRATTUTTO ATTRAVERSO
42% classi virtuali (come Google Classroom, Edmodo, Weshool)
20% altri strumenti digitali
28% strumenti di videoconferenza (come Google Meet, Zoom, Jitsi)
10% strumenti di messaggistica e posta elettronica (come Whatsapp o email)
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TESTIMONIANZE Cosa hanno detto gli insegnanti a proposito di questo primo mese di didattica a distanza. SFIDE AFFRONTATE "La più grande sfida che ho riscontrato nell'insegnamento a distanza è, sfortunatamente, non riuscire a raggiungere tutti i bambini della mia classe". Maria Rosaria, Scuola Primaria "Due sono state le maggiori sfide di questo periodo di insegnamento: non riuscire a raggiungere tutti i miei studenti e la gestione del tempo. Mi ci sono volute diverse ore per creare attività di pochi minuti". Chiara, Scuola Primaria "La maggior parte degli studenti non ha connessioni o dispositivi. L'apprendimento a distanza non è equo. Chi ha le possibilità va avanti, gli altri restano indietro e noi insegnanti non possiamo fare nulla". Tatiana, Scuola Secondaria "La sfida più grande è trasmettere agli studenti la sensazione di stare ancora insieme nonostante le distanze". Cristian, Scuola Secondaria
"Comprendere come agire e organizzare le attività nel rispetto della legislazione sulla privacy". Cristina, Scuola Primaria
"Aiutare i genitori ad affiancare i bambini nella didattica". Marina, Scuola Primaria Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
TESTIMONIANZE Cosa hanno detto gli insegnanti a proposito di questo primo mese di insegnamento a distanza. OPPORTUNITÀ EMERSE "Coinvolgere gli studenti nella ricerca di informazioni, piuttosto che trasmettere semplicemente concetti e contenuti". Rita, Scuola Secondaria
"Ho sperimentato un livello superiore d'interazione e collaborazione con le famiglie". Marina, Scuola Primaria
"La scoperta di molti strumenti digitali per la creazione di contenuti multimediali interattivi, che sarò in grado di utilizzare e integrare efficacemente anche nell'insegnamento tradizionale". Eleonora, Scuola Primaria "Questa emergenza mi ha costretto a mettere in pratica ciò che sapevo solo in teoria, rendendo tutto più chiaro. Questo deve valere anche per i ragazzi in ogni modello didattico! Fare per imparare". Maria Luisa, Scuola Secondaria "Essere in grado di pianificare attività interdisciplinari con il supporto di contenuti multimediali". Maddalena, Scuola Primaria
"La partecipazione attiva degli studenti e il loro desiderio di testare nuove piattaforme". Elisabetta Maria, Scuola Secondaria Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
SOLUZIONI ESISTENTI Ciò che è attualmente disponibile o è stato attuato in Italia durante il primo mese di chiusura delle scuole. VITA FAMILIARE: SOSTEGNO AI GENITORI NELLA CURA DEI FIGLI DURANTE LA CHIUSURA SCOLASTICA CONGEDO PARENTALE Congedo retribuito al 50% per i genitori che hanno figli sotto i 12 anni.
BONUS BABY SITTER I genitori con bambini di età inferiore a 12 anni potranno richiedere buoni per la babysitter.
SOSTEGNO AI COSTI LEGATI ALLA TECNOLOGIA PRESTITO GRATUITO DEI DISPOSITIVI Il Ministero dell'Istruzione ha stanziato 70 milioni di euro per l'acquisto di dispositivi e connessione Internet (sim card) per gli studenti in difficoltà.
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PIATTAFORME E SOFTWARE PER L'APPRENDIMENTO DISTANZA Il Ministero della Pubblica Istruzione ha assegnato 10 milioni di euro alle scuole per incoraggiare l'uso di strumenti digitali e piattaforme di elearning.
INCLUSIONE ONG, RETI LOCALI E OPERATORI DEL SOCIALE La lotta contro la povertà educativa infantile continua, nonostante le difficoltà. Stanno emergendo numerose attività per raggiungere bambini e adolescenti gestite da comunità educative già strutturate, basate su partenariati (in particolare quelli creati grazie al Fondo per la lotta alla povertà educativa infantile) tra scuole, terzo settore, comuni, associazioni artistiche e sportive, ecc. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
SOLUZIONI ESISTENTI Ciò che è attualmente disponibile o è stato attuato in Italia durante il primo mese di chiusura delle scuole. COMPETENZE DIGITALI DEGLI INSEGNATI FORMAZIONE Il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 5 milioni di euro per la formazione degli insegnanti sulla didattica a distanza.
TUTORAGGIO Iniziative come "La scuola per la scuola" di Indire, dove scuole o insegnanti con maggiore esperienza offrono supporto per la didattica a distanza.
WEBINARS, TUTORIAL E TOOLKIT Organizzazioni pubbliche, private, non profit e singoli cittadini hanno . organizzato webinar di formazione e hanno reso disponibili online un gran numero di risorse e tutorial dedicati all'insegnamento a distanza.
CONTENUTI DIGITALI E PIATTAFORME SOLIDARIETÀ DIGITALE Alcune società private hanno reso disponibili gratuitamente le loro piattaforme di formazione online per il periodo dell'emergenza.
ARCHIVI MULTIMEDIALI Molte case editrici e media hanno reso disponibili gratuitamente i contenuti e gli strumenti offerti dalle loro piattaforme. All'interno della piattaforma, gli utenti hanno accesso a un archivio in continua evoluzione, pieno di risorse selezionate e certificate.
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PRINCIPALI LACUNE Le principali lacune della reazione italiana alla chiusura delle scuole durante l'emergenza Covid-19. INCLUSIONE Dopo 1 mese, circa il 25% degli studenti non è regolarmente impegnato in attività di apprendimento a distanza. Con il passaggio all'apprendimento esclusivamente online, gli studenti in situazioni di vulnerabilità risultano assenti o maggiormente penalizzati nell'accesso all'apprendimento.
DISPARITÀ ECONOMICA Non tutte le famiglie possono pagare per Internet e i dispositivi necessari alla didattica online. La distribuzione gratuita delle sim card richiede molto tempo per la logistica e l'attivazione.
ESPERIENZA Per essere efficace, l'apprendimento a distanza richiede competenze e metodologie specifiche.
COMPETENZE DIGITALI sia di studenti che d'insegnanti. . POTENZIAMENTO DELLE FAMIGLIE Assistenza ai genitori perché siano in grado di supportare le attività di apprendimento a distanza dei propri figli. Le famiglie sono un partner fondamentale per garantire che gli studenti imparino e partecipino con successo.
ASPETTI PSICOLOGICI Le scuole sono uno dei principali centri per le relazioni extra familiari di alunni/studenti. Durante l'isolamento in famiglia, molti studenti/alunni perdono il contatto con i propri pari.
INFRASTRUTTURE
Sovraccarico della rete Internet e delle piattaforme educative che hanno mostrato alcune lacune sia in termini di performance che di sicurezza informatica. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
ESPERIENZE MATURATE DA ALTRI PAESI
La maggior parte dei governi di tutto il mondo ha temporaneamente chiuso le istituzioni scolastiche nel tentativo di contenere la diffusione della pandemia di COVID-19. Queste misure a oggi, 11 aprile 2020, hanno un impatto su oltre il 91% della popolazione studentesca del mondo. (UNESCO Institute for Statistics data)
EUROPA PARTENARIATO Portogallo - Per affrontare il fatto che non tutti gli studenti possono avere accesso a Internet, il governo ha attivato una partnership con le Poste per fare recapitare i materiali utili per lo studio a casa degli studenti.
TV SpagnaRTVE e ClanTV in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, hanno lanciato "Aprendemos en Casa / Learning from Home", 5 ore di programmi TV educativi al giorno dedicati agli studenti di 6-16 anni, per continuare a fare lezione durante la sospensione della didattica tradizionale.
PIATTAFORMA ONLINE + SOLUZIONI OFFLINE Francia - Un portale online, "Ma classe à la maison" (La mia lezione a casa) consente l'accesso a contenuti educativi. In Francia inoltre, si stanno compiendo sforzi per prestare dispositivi e fornire materiali stampati al 5% degli studenti che non hanno accesso a Internet o ai dispositivi elettronici.
EMPOWERMENT DEGLI INSEGNANTI Croatia - Blaženka Divjak, ministro dell'Istruzione, ha affermato che in un primo momento il suo Paese ha investito nella creazione di contenuti ad hoc per gli insegnanti e ora si sta concentrando nell'aiutarli a sviluppare materiali didattici in modo indipendente, facendo sì che si approprino del processo e si sentano sicuri nell'affrontare l'ambiente digitale.
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ESPERIENZE MATURATE DA ALTRI PAESI AFRICA LIBRO DI TESTO DIGITALE Etiopia - Il Ministero della Pubblica Istruzione fornisce libri di testo per insegnanti e studenti in formato digitale.
TV E RADIO Ghana - Il Ministero della Pubblica Istruzione trasmette programmi educativi attraverso GLTV, un canale televisivo nazionale in chiaro. Tutte le lezioni trasmesse in TV sono anche trasmesse alla radio.
PARTENARIATO Uganda - L'autorità nazionale per l'informatica ha collaborato con l'UNICEF per diffondere l'uso di Kolibri a livello nazionale. Si tratta di una piattaforma di e-learning gratuita per assistere i bambini durante la chiusura della scuola. La piattaforma è disponibile online e offline, con contenuti educativi approvati dal National Curriculum Development Center (NCDC).
ZERO-RATING Sudafrica - Telkom ZA, operatore di telefonia mobile, ha firmato un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per i siti web di istruzione a "zero rating", per fornirne accesso gratuito agli studenti. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
ESPERIENZE MATURATE DA ALTRI PAESI ASIA E PACIFICO
AUMENTARE L'ACCESSO AI DATI Turchia - La didattica continua in remoto utilizzando l'ABE (Eğitim Bilişim Ağı), una piattaforma educativa online. Il Ministero della Pubblica Istruzione (MoNE) sta esaminando le opzioni per supportare le famiglie con pacchetti di dati extra da 6 GB a 8 GB.
APP Hong Kong - Hong Kong ha iniziato le attività di didattica a distanza tramite app interattive.
CONTENUTI INCLUSIVI Nuova Zelanda - Il Ministero della Pubblica Istruzione ha sviluppato una piattaforma ufficiale per l'apprendimento a distanza, che offre diverse risorse per area tematica in inglese e una seconda piattaforma che offre risorse in Maori.
SOCIAL MEDIA Cambogia - Il Ministero della Pubblica Istruzione trasmette su Facebook (Pagina MoEYS) video lezioni sulle diverse aree tematiche destinate ai vari gradi di scuola. AUMENTARE LA CONNETTIVITÀ INTERNET, AGGIORNARE LA LARGHEZZA DI BANDA DELLE PIATTAFORME EDUCATIVE, RAFFORZARE LA SICUREZZA ONLINE Cina - il Ministero della Pubblica Istruzione ha collaborato con il Ministero dell'Industria e dell'IT per 1) Mobilitare tutti i principali fornitori di servizi di telecomunicazione per potenziare il servizio di connettività Internet per l'istruzione online, in particolare per le regioni non servite. 2) Aggiorna la larghezza di banda delle principali piattaforme educative. 3) rafforzare la sicurezza online.
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ESPERIENZE MATURATE DA ALTRI PAESI AMERICA CAMPAGNE VIA SMS E SUPPORTO VIA CALL CENTER Ecuador - Il Ministero dell'istruzione collabora con i fornitori di telefonia mobile per diffondere campagne di sensibilizzazione a sostegno dell'apprendimento online via SMS e per attivare call center dedicati a insegnanti, studenti e famiglie per supportarli nelle attività di didattica a distanza.
KIT PER STUDIARE A CASA Colombia - Il Ministero della Pubblica Istruzione ha creato "Aprender Digital", una piattaforma online con oltre 80.000 risorse di apprendimento digitale, organizzate per gradi, in diverse modalità (giochi, video, ecc.). Per coloro che non hanno accesso a Internet, il governo sta progettando un kit per imparare da casa ("kit de aprendizaje en casa"). Il kit sarà organizzato per i diversi gradi di scuola e integrerà diversi tipi di risorse (giochi, risorse per l'autoapprendimento, attività familiari, arte ...).
HOTSPOT PUBBLICI USA - La Federal Communications Commission (FCC) ha appena emesso il "Keep Americans Connected Pledge", con cui chiede ai fornitori di servizi Internet di non disconnettere i consumatori che non possono pagare le bollette per i prossimi 60 giorni e di aprire punti di accesso gratuito alla rete via Wifi in tutto il Paese.
ARCHIVI MULTIMEDIALI Argentina - Il Ministero ha creato "Biblioteca Digital", un portale per studenti e insegnanti di tutte le scuole del Paese per accedere a più di cento libri e romanzi classici. Un'altra piattaforma, chiamata "Seguimos educando", offre lezioni video divise per argomento e materiali per gli insegnanti per prepararli alla didattica online.
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RACCOMANDAZIONI Dall'emergenza a una risposta più strutturata, riflessioni su lacune e opportunità. TECNOLOGIA E DIGITAL DIVIDE L'accesso alla connettività non è l'unico indicatore rilevante, ci sono molti aspetti culturali e sociali che possono impedire agli studenti di accedere alle risorse per l'apprendimento a distanza. Valutare tutti questi aspetti e pianificare una buona risposta può aiutare a superare il divario digitale.
METODOLOGIE D'INSEGNAMENTO A DISTANZA Formare gli insegnanti affinché la didattica a distanza non si riduca alla trasmissione delle conoscenze, a una lezione frontale trasmessa via web. Molti approcci misti, come la "classe capovolta", dovrebbero entrare a far parte della didattica tradizionale. L’insegnante che trasforma la lezione in un'attività laboratoriale, di cui è il facilitatore dei processi cognitivi, di ricerca e acquisizione di conoscenze e competenze da parte dello studente, anche grazie all’utilizzo delle ICT. La sperimentazione, in periodi non di emergenza, di metodologie efficaci che integrino lavoro in presenza e a distanza è essenziale per poter passare con successo a una modalità di apprendimento esclusivamente online durante i periodi di crisi.
APPRENDIMENTO INCLUSIVO Durante la chiusura delle scuole, le istituzioni scolastiche devono prestare particolare attenzione alle esigenze di tutti gli studenti. Ciò è fondamentale per gli studenti con difficoltà di apprendimento, che possono incontrare problemi nel lavorare autonomamente e a distanza. Potrebbe ad esempio essere necessario garantire servizi minimi d'apprendimento in classe, lavorando con piccoli gruppi di studenti. Oppure, garantire servizi individuali di sostegno allo studio online e fornire indicazioni e formazioni specifiche ai genitori che, durante la chiusura delle scuole, devono supportare i propri figli nelle attività didattiche. Viviana Brun - brunvivi@gmail.com
RACCOMANDAZIONI Dall'emergenza a una risposta più strutturata, riflessioni su lacune e opportunità. RISERVATEZZA E SICUREZZA DEI DATI Il Ministero della Pubblica Istruzione dovrebbe collaborare con le aziende private per garantire che tutte le piattaforme educative non violino la privacy degli studenti o possano, potenzialmente, esporli a rischi di altro tipo.
SOSTEGNO AI GENITORI NELLE ATTIVITÀ DI DIDATTICA A DISTANZA Assistenza ai genitori perché siano in grado di supportare le attività di apprendimento a distanza dei propri figli. Le famiglie sono un partner fondamentale per garantire che gli studenti imparino e partecipino con successo. Le difficoltà maggiori riguardano soprattutto i bambini più piccoli, dagli 0 ai 6 anni, e gli studenti della scuola primaria, che non sono in grado di fare didattica a distanza in modo autonomo e hanno bisogno dell’aiuto dei genitori. I quali non sempre sono in grado di seguirli, sia per il livello di competenze richieste sia perché anch'essi potrebbero essere impegnati in attività di lavoro a distanza.
ATTENZIONE ALLA DIMENSIONE PSICOSOCIALE DEGLI STUDENTI Implementare misure di assistenza sociale anche a distanza, per prevenire casi di abbandono scolastico e problematiche legate alla solitudine o al disagio familiare.
CONTENUTI EDUCATIVI SENZA COSTI Collaborare con il settore privato per garantire che i siti educativi e le piattaforme strumentali alla didattica a distanza siano "zero rating", garantendo così in automatico l'accesso gratuito a tutti gli studenti.
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BIBLIOGRAFIA "Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi", ISTAT, April 6, 2020. "Il decreto legge Cura Italia", Marino Longoni, 2020. "Indagine nazionale docenti sulla didattica a distanza", La Fabbrica, 2020. "Considerazioni su ineguaglianze in educazione nel tempo del Covid-19", CON_magazine.it, April 2, 2020. "I tre vuoti da colmare per continuare a fare scuola nell’emergenza", Christian Raimo, March 26, 2020. ""Gli insegnanti alle prese con le lezioni a distanza", Anna Franchin, April 2, 2020. "Scuola digitale, ecco le soluzioni per gestire l’emergenza", Corriere Comunicazioni, April 13, 2020. "Distance Education for Teacher Training: Modes, Models and Methods", Burns, 2011"National learning platforms and tools", UNESCO, 2020 "System Thinking for Social Change", David Peter Stroh, 2015. World Education Blog. "As classes move online during COVID-19, what are disconnected students to do?", Lara Fishbane and Adie Tomer, March 20, 2020. School, interrupted: 4 options for distance education to continue teaching during COVID-19", Mary Burns, April 1, 2020. "Global Citizenship Education", Unesco, 2015
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