Parlez Vous Global? Scuola Galileo Galilei di Cecina

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CAMPIONATO GIORNALISMO

MARTEDÌ 10 FEBBRAIO 2015

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SCUOLA MEDIA

«GALILEI» Palazzi (Cecina)

Parlez vous global? Insieme per riflettere

Videoconferenza in occasione della Giornata Internazionale del Migrante IL 18 DICEMBRE la nostra classe ha partecipato ad una video conferenza, in occasione della Giornata Internazionale del Migrante, indetta da Parlez-vous global alla quale ci siamo collegati da scuola tramite il canale youtube di Parlez-vous Global. Ma che cos’è Parlez vous global? E’ un progetto al quale noi abbiamo già aderito lo scorso anno scolastico, finanziato dall’Unione europea, che vede come obiettivo quello di aumentare le competenze di insegnanti e studenti riguardo ai problemi dello sviluppo globale, favorendo l’integrazione dei temi della migrazione e della cittadinanza mondiale nella scuola. Grazie a questo progetto, le nostre insegnanti Rita Iacoviello e Bianca Cottini hanno portato le nostre esperienze in Romania per uno scambio interculturale con insegnanti francesi, austriaci, rumeni e italiani. Nell’occasione della Giornata dedicata alle migrazioni, le Ong del progetto hanno lanciato il sito multilinguewww.parlezvousglobal.org e hanno spiegato perché si celebra proprio questo giorno. Così abbiamo scoper-

ATTUALITÀ Un fermo immagine del video «Diritti in mare»

to che è stato istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, a 10 anni dall’adozione della «Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie», avvenuta appunto il 18 dicembre 1990 in seguito ad una tragedia dell’immigrazione che provocò la morte di 28 persone provenienti dal Mali, nel tunnel di Monte Bianco. I RELATORI del dibattito virtuale sono stati Silvia Pochetti-

no, direttore della testata «Volontari per lo sviluppo», Davide Demichelis, giornalista e autore di «Radici», il programma di Rai 3 dedicato alla scoperta dell’immigrazione; Mohamed Ba, scrittore e mediatore culturale senegalese e Giordano Golinelli, responsabile del sito parlezvousglobal.org. Inizialmente, grazie all’intervento di Silvia Pochettino abbiamo scoperto che i morti dal 2000 ad oggi sono stati più di 23.000 e che purtroppo il Mar Mediterraneo è di-

ventato la tomba di molti immigrati che dall’Africa ogni anno raggiungono le coste della Sicilia. Tali dati sono stati paragonati, prendendo spunto da un articolo di Repubblica «Il Mediterraneo mare di guerra» proprio a un bollettino di guerra. Il giornalista di Rai 3 ha poi sottolineato l’importanza di un’educazione interculturale a scuola come materia trasversale a tutte le discipline scolastiche. Noi abbiamo fatto anche una domanda: nella nostra classe sono tanti i ragazzi provenienti da altre culture, per noi non è un problema ma una risorsa che ci fa crescere, forse perché per un ragazzo della nostra età è più facile capire il punto di vista degli altri a differenza di un adulto? Insomma perché per noi è più facile essere amici? Prontamente ci ha risposto Mohamed Ba dicendoci che quando si è giovani siamo amici di tutti, quando si invecchia notiamo di più le differenze e a volte ci disprezziamo. Ha però sottolineato che dobbiamo dare valore alla diversità perché come dice un proverbio africano «un tronco d’albero anche se sta nell’acqua per secoli, non diventa mai un coccodrillo».

L’IMPEGNO ECCO IL NUOVO VIDEO DI NOI DELLA MEDIA «DA VINCI» DI PALAZZI SEDE STACCATA DELLE GALILEI

Verso un futuro possibile: diritti in mare

AL LAVORO I ragazzi di Palazzi hanno prodotto un altro video

ANCHE quest’anno gli alunni della scuola media «Galileo Galilei» della sede di Palazzi, guidati dal professor Paolo Lumini, hanno prodotto un video molto originale conquistando la scena della solidarietà. Il video può essere facilmente visto sul canale YouTube della scuola o su http://vimeo.com/114886399, e ha aderito alla campagna promossa da Amnesty International, Amnesty kids, dedicata ai bambini tra i 9 e i 12 anni. Con il video si vuole ricordare che ci sono persone che attraversano il mare nella speranza di trovare un mondo possibile, fuggendo ogni giorno da situazioni di guerra, di conflitti, alla ricerca di un po’ di dignità per sé e per la propria famiglia. Nel video il messaggio arriva diretto, pur nella sua semplicità. Vi sono alcuni ragazzi seduti sotto tavolini di colore verde acqua, il colore del mare aperto, impegnati silenziosamente a scrivere con un evidenziatore

o una matita gialla la parola abisso, su un foglio dello stesso colore. Le lettere quasi non si vedono, mentre un uomo li intimorisce e li obbliga a non guardare oltre. MA OLTRE che cosa? Tra i ragazzi però c’è qualcuno che ha il coraggio di spezzare la matita e di trasformare il proprio foglio in una barchetta carica di speranza. La speranza di chi ogni giorno attraversa il mare con il terrore di trovare la morte, ma con la voglia e il diritto di vivere una vita possibile. É qui che è entrata in scena la nostra classe attraversando il mare, il campino polivalente della scuola, con una barchetta gialla in mano, simbolo di quel viaggio della speranza che affrontano spesso i migranti per approdare ad una nuova vita, viaggio che non ci deve far dimenticare che tutti, anche se in epoche storiche diverse, siamo stati migranti.

LA REDAZIONE: SECONDA «M» LA PAGINA è stata realizzata dalla Seconda M della media Galileo Galilei succursale di San Pietro in Palazzi, Cecina. Ballabani Marseldo, Caneve Leonardo, Castelli Julie, Clarelli Pietro, Coluccia Giulia, Cozza-

telli Elia, Dabjani Alessia, Delfino Pietro, Daiw Oureye, Dobjani Jurgen, Esmes Sibel, Fatticcioni Denisa, Ferrini Emma, Gambina Gabriel, Giusti Tommaso, Kamiloski Edin, Luperini Francesca, Matteo An-

drea, Matteo Jessica, Moschini Mattia, Nencioni Elena, Rizzo Ernesto, Scambia Francesco, Thiam Fatima, Zummo Giovanni. Insegnante tutor Rita Iacoviello; dirigente scolastica Norma Biasci.

LA LETTURA

Dall’altra parte del mare QUEST’ANNO a scuola la nostra classe ha letto un libro un po’ speciale «Dall’altra parte del mare» di Erminia dell’Oro, edizione del Battello a Vapore. Abbiamo deciso di leggerlo in seguito ai tragici avvenimenti che, come ogni anno, hanno visto la morte di molti migranti in cerca di un futuro migliore. Di che cosa parla il libro? Della storia di una bambina di nome Elen che insieme alla madre fugge dal suo paese, l’Eritrea, lasciando i suoi ricordi per andare in cerca di un posto migliore, sfidando il mare e sperando in una vita diversa fatta di pace e serenità. Scappano dall’Eritrea poichè il paese è costantemente in guerra con la vicina Etiopia, la quale in passato, aveva fatto dell’Eritrea una sua regione, rendendo gli abitanti persone senza diritti. Come afferma la scrittrice però «la libertà e la pace sono un diritto fondamentale». L’AUTRICE del libro, Erminia dell’Oro, è nata in Eritrea da una famiglia Italiana che si era trasferita ad Asmara durante il periodo in cui questo paese era una colonia italiana. E’ vissuta lì per venti anni e poi si è trasferita a Milano dove attualmente vive. Il libro è un romanzo per ragazzi scritto con un linguaggio semplice e ricco di flashback grazie ai quali Elen ricorda i momenti più belli del suo passato, nonostante sia in viaggio verso il suo futuro. Purtroppo è un racconto che non si discosta dalla realtà, anche il suo viaggio incontra molti ostacoli, un naufragio e, come nella vita reale, molti morti.

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