BresciaUp Giugno 2016

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a Rio il made in Italy ha la medaglia in tasca

V

enticinque medaglie. Tante quante gli Stati Uniti. Storicamente, in tutte le Olimpiadi,le due nazioni se la giocano testa a testa nel tiro a volo. Ma I'Italia ha anche un vantaggio: il 90% degli atleti che si sfideranno a Rio imbraccerà un fucile e sparerà munizioni made in Italy. Perché in questa disciplina,chi vuole vincere - e lotta per il podio - usa armi italiane. Per esempio, il fuoriclasse Vincent Hancock (medaglia d'oro a Pechino e Londra) ha un DT11 Beretta, fabbricato su misura per lui nel bresciano; e la medaglia d'oro di Londra, Jessica Rossi, spara cartucce Fiocchi Munizioni, fatte a Lecco, oltre che imbracciare DT11 Beretta. “Nelle ultime tre edizioni dei Giochi Olimpici, tutto il medagliere del tiro a volo era rappresentato da armi e munizioni italiane ed a Rio non andrà diversamente: siamo pronti al quarto successo consecutivo”, dice Stefano Fiocchi, presidente Anpam, la Confindustria di settore. In Fabbrica d'Armi Pietro Beretta hanno deciso non solo di essere presenti a Rio, ma anche di sostenere gli atleti italiani nella preparazione alle Olimpiadi non tanto per quanto riguarda l'atletica, ma la parte mediatica: “Rio sarà la prima Olimpiade social, quella in cui gli atleti saranno direttamente seguiti dai fan su Facebook e Twitter. E per questo abbiamo creato un corso di formazione per gli atleti, in modo da prepararli a gestire la propria immagine nel momento di massima visibilità'”, dice Franco Gussalli Beretta, a capo del gruppo di Gardone Val Trompia. “Se l'Italia è cosi forte nelle competizioni olimpiche di queste specialità è perché noi imprenditori italiani siamo rimasti focalizzati su un progetto di lungo corso: abbiamo investito in queste discipline sportive e negli atleti che attraverso i loro consigli ci aiutano a migliorare i nostri prodotti, a renderli performanti e innovativi” dice l'imprenditore, sponsor principale della Federazione italiana. “Sulle vendite il riscontro positivo delle Olimpiade si sente, perché in quell'anno c'è un'effervescenza che si propaga nell'aumento dei frequentatori dei campi da tiro e nell'arrivo di nuovi atleti in ogni angolo del mondo.” Buon divertimento quindi, e comunque vada, a Rio, si gioca in casa.

Info&Credits tiroavolo.cusbrescia.it info@cusbrescia.it


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