TAKE #3

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Panorama

Con le sue grandi superfici interne, gli ampi accessi e le aree parcheggio, l’ex capannone della Miele è un ideale studio cinematografico. / Mit ihren großen Innenflächen, den breiten Zugängen und Parkbereichen ist die ehemalige Miele-Halle ein ideales Filmstudio.

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(Die Hebamme), la possibilità di girare sia in interno che in esterno ha permesso alle produzioni di risparmiare tempo e dispendiosi spostamenti. Una comodità che aiuta anche a ridurre i costi. Se il clima non consente le riprese in esterno, all’ultimo si può decidere di procedere con alcune scene in interno, cosa comunque non necessaria per questo progetto. Una soluzione ideale specialmente per le piccole e medie produzioni, spiega lo scenografo. Czettel si dice particolarmente soddisfatto della collaborazione con i tecnici locali. I colleghi altoatesini si sono adattati perfettamente alle esigenze della produzione che non necessita di costruzioni che durino in eterno ma piuttosto di buona qualità cinematografica. La loro motivazione a dare sempre il meglio lo ha colpito. Nemmeno le sessioni notturne per evitare ritardi hanno rappresentato un problema. Già da molto tempo esistono in Alto Adige esperti, come Peter Trenkwalder, in grado di allestire piattaforme e set sicuri anche nei punti più insidiosi. Fissare una cinepresa su un picco scosceso per Sommer der Gaukler del regista Marcus H. Rosenmüller o allestire un bivacco su una vetta ghiacciata per Blutgletscher (Allegro Film) richiede oltre a un’eccellente competenza alpinistica anche molta esperienza con le

(Die Hebamme) bot die Verbindung von Außen- und Innendrehs ideale Möglichkeiten, um teure und aufwendige Reisen für ihr Team zu vermeiden. Ein Vorteil, der auch hilft, weitere Kosten zu dämpfen. Wenn das Wetter bei den Außenaufnahmen nicht mitspielt, lassen sich kurzfristig die Innenszenen vorziehen, was bei diesem Projekt nicht notwendig war. Gerade für kleine und mittlere Produktionen sei dies ideal, so der Szenenbildner. Über die Zusammenarbeit mit Fachkräften vor Ort zeigt er sich äußerst zufrieden. Die Südtiroler Kollegen hätten sich perfekt auf die Erfordernisse der Produktion eingestellt, die keine Bauten für die Ewigkeit verlange, aber eine filmische Qualität benötige. Ihre Motivation, das Beste zu liefern, habe ihn überzeugt. Nachtarbeit, um Verzögerungen zu vermeiden, sei kein Problem gewesen. Längst gibt es in Südtirol Experten wie Peter Trenkwalder, die im gefährlichen Gelände Bühnen oder Sets errichten und Teams absichern. Kamerastandpunkte für Marcus H. Rosenmüllers Sommer der Gaukler am steilen Fels oder Biwaks im Gipfeleis für Blutgletscher (Allegro Film) zu errichten, fordert neben bergsteigerischem Können auch Erfahrung mit dem Wetter in den Alpen.


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