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I ricordi sono complessi, sono da elaborare

mutano nel tempo

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Text and Photos Dana Frigerio www.blossomzine.eu/blog blog@blossomzine.eu

Cosa rimane davvero di un viaggio?

I ricordi sono complessi, sono da elaborare.

I ricordi mutano nel tempo, non rimangono identici nella memoria.

Durante il viaggio a Mosca ho tenuto un taccuino di viaggio, ripensandoci è stato il modo migliore per ricordare tutte le esperienze vissute, certo ho scattato molte fotografie e registrato dei video che ben riproducono il momento esatto, ma lo scritto è decisamente più intimo e astratto.

Gli artisti delle avanguardie utilizzavano quasi sempre i taccuini per dipingere, scrivere, prendere annotazioni, tra i più importanti si possono ricordare Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Oscar Wilde, Delacroix, inventore del Carnet de Voyage.

Le Corbusier ricchi di appunti, disegni, schizzi e note per cercare di comprenderne la fantasia creativa.

Il quaderno dove vengono annotati gli appunti diventa retrospettivamente un gioco di equilibrio tra informazioni ed emozioni.

Le “cose” annotate si uniscono alle emozioni del momento ed ai ricordi e creano un viaggio straordinario dell’esperienza. Il diario di viaggio, se si rilegge dopo tanto tempo, è sempre una nuova scoperta, perché il tempo trascorso ci permette di ritrovarci cose nuove, inespresse quando le abbiamo scritte, ma che si rivelano solo dopo molto tempo dopo.

Per arricchire e corredare il taccuino ho raccolto i biglietti dei treni, aerei, metropolitana, museo, biglietti da visita dei ristoranti e cartoline varie, li considero pezzi importanti dell’esperienza vissuta.

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La memoria “spontanea” di Proust, chiamata anche sensoriale è affascinante e disorientante e scorre in maniera non lineare; se veniamo solleticati da un senso (assaggiare un cibo, odorare un fiore, toccare un oggetto) questo ci fa affiorare immediatamente alla memoria intensi ricordi che pensavamo persi; un involontario viaggio nel mare della nostra memoria. La memoria volontaria e la memoria spontanea di Proust si intrecciano guardando le fotografie e facendo riaffiorare ricordi attraverso i sensi.

Questo nuovo numero Autumn di Blossomzine è stato studiato e impostato su questo tema, gli articoli sono disposti per creare sospensioni, non seguono uno schema lineare, le immagini della città, degli edifici, dei paesaggi sono abbinate alle immagini del ricordo con un andirivieni emozionale ed irrazionale che crea un continuo passaggio tra persone e cose.

Il quaderno dove vengono annotati gli appunti diventa retrospettivamente un gioco di equilibrio tra informazioni ed emozioni