BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

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BLOQ MAGAZINE - IL QUINDICINALE DI AVERSA E DELL’AGRO AVERSANO - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ANNO V - N. 08 del 29 APRILE 2012

E’ora di dire basta alla grande abbuffata

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IN QUESTO NUMERO pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag.

Al rush finale la campagna elettorale di Peppe Sagliocco Si avvia al termine una delle campagne elettorali più turbolenti Aversa: ecco il programma della coalizione di centrosinistra Aversa: ecco il programma della coalizione di centrodestra Aversa: ecco i programmi degli altri candidati alla carica di Sindaco Aversa: effettuata la nomina dei 212 scrutatori. Ecco i loro nomi A maggio Aversa sarà una città come mai l’abbiamo vista prima Faenza: “I giornalisti non devono nascondere le proprie idee politiche” Il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo va a Lubrano e Ruotolo Successo per la seconda edizione del “Concerto al buio - new emotion” Il Teatro Bellini di Napoli presenta: “Dignità autonome di prostituzione” La compagine normanna, dal 2006 possiede un defibrillatore Presentato: “Una notte in Arabia“ il libro sulla storia di Gianmarco Bellini

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I

INTERVISTA ntervista al Responsabile provinciale di LIBERA Valerio Taglione.

La condizione giovanile sembra sospesa in un limbo, da cui alcuni escono cercando opportunità in terra straniera, altri purtroppo scivolando nella marginalità. E nel nostro territorio? C’è effettivamente il pericolo della nostalgia per l’onnipotenza della camorra che… dava da vivere a tanti? Vi è nostalgia del lavoro, non della camorra. Ai giovani mancano sufficienti opportunità di lavoro di stabile, che è il vero e principale antidoto all’economia criminale. Stefano Purtroppo la mancanza di prospettive alimenta un vero esodo dalle nostre terre. Si disperdono così caDi Foggia pacità ed esperienze preziose, ma nel nostro territorio, ormai si vanno diffondendo iniziative tese a valorizzare le risorse locali con esperienze di lavoro giovanile, soprattutto nella filiera agroalimentare. Collaboratore Su terre confiscate alla camorra si sono avviate produzioni di qualità. Bloq Magazine Il “modello Caserta” di lotta al dominio camorristico, diventa vero punto di riferimento per tutti, quando va oltre la mera attività repressiva e si misura con la sfida di costruire un futuro basato su redazione@bloq.it lavoro e sviluppo, in cui alla prevaricazione si sostituisca la cooperazione. Ma gli eventi positivi che riguardano il mondo giovanile non si presentano un po’ troppo come realtà di “nicchia” ? In sé le attività avviate impegnano certamente un numero limitato di persone. Siamo agli inizi. Ma queste concrete opportunità, diffondendosi, possono addirittura prefigurare un modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione degli ultimi e sul recupero delle risorse locali, capace di costruire la più concreta alternativa al modello camorristico. Grande è la forza di attrazione dell’idea di riappropriarci della nostra terra, dopo decenni di incontrastato dominio camorristico. Negli ultimi anni abbiamo registrato circa tremila presenze nelle esperienze di volontariato e cinquemila presenze in viaggi studenteschi provenienti da ogni parte d’Italia, visite stimolate dall’interesse per l’originale esperienza che sta crescendo nel nostro territorio. Si può addirittura parlare di un indotto economico di questo interesse, che siamo stati capaci di suscitare. Inoltre va detto che l’impegno maggiore oggi profuso è proprio quello di mettere in rete in modo stabile e produttivo le diverse realtà operanti sul territorio nell’area dell’associazionismo e del volontariato, rapportandole efficacemente alle istituzioni locali e territoriali. Attualmente stiamo avviando un progetto, già finanziato con un importo molto interessante, che vede impegnate ben 32 organizzazioni dell’agro aversano. A questo proposito, in “poiché il cielo rosseggia…”, tra le “legittime preoccupazioni” espresse, vi è quella relativa alla “tendenza al corporativismo, alla chiusura individualistica, al conflitto per affermare presenze esclusive in alcuni ambiti “. Non incontrate anche voi queste problematiche nel vostro sforzo di costruire esperienze di rete? Purtroppo sì. Ma è possibile superare queste debolezze solo determinando convenienze alla cooperazione e imparando sempre più a costruire sinergie virtuose tra identità diverse. Così competenze, storie, capacità individuali e collettive vengono abilitate a concorrere a progetti a beneficio delle comunità di appartenenza, con la prospettiva per i giovani impegnati di poter restare da protagonisti nella propria terra. Gli atti vergognosi compiuti ultimamente a danno della memoria di don Peppino Diana, possono essere realisticamente imputati a balordi o piuttosto vi si può leggere un segnale di disapprovazione per le ultime forti iniziative della Chiesa aversana? Mi sembra difficile credere che la contemporaneità delle violazioni sia frutto di pura coincidenza. E’ pensabile, invece, che qualcuno non apprezzi la chiarezza delle posizioni assunte recentemente dalla Chiesa aversana proprio con esplicito riferimento alla figura di don Peppino Diana. E anche in questa occasione si è confermata la difficoltà della politica a presidiare principi e valori fondamentali in una prospettiva di rinascita civile del nostro territorio.

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Per AVERSA

la passione giovane di cambiare la cittĂ

con Salvino CELLA SINDACO

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Gennaro

DIANA

C A N D I D AT O C O N S I G L I O C O M U N A L E Elezioni Amministrative Aversa 6 e 7 maggio 2012


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PRIMOPIANO

Al rush finale la campagna elettorale di Peppe Sagliocco

L

a campagna elettorale per le elezioni amministrative del prossimo sei e sette maggio giunge, oramai, al rush finale. Ultimi giorni di febbrili incontri per il candidato della coalizione di centro destra Giuseppe Sagliocco. Nei giorni scorsi dopo aver dato fiducia allo di stesso Sagliocco il responsaMichele bile della Federazione degli autonomisti Armando Lama Docimo ha dichiarato: «La scelta di Corrispondente partecipare a questa tornata Bloq Magazine elettorale appoggiando la candidatura di Sagliocco è redazione@bloq.it stata una scelta sofferta ma, alla fine, partecipata e convinta, perché essa rappresenta l’unica opzione che può garantire un governo forte e autorevole della città. Il nostro rammarico da cittadini – ha continuato – prima ancora che da politici, è stato quello di assistere impotenti, all’inizio, all’implosione dell’alternativa e, alla fine, dopo tanti proclami e autoinvestiture da parte di chi se era posto come alternativa, all’abbandono della nave. Questa particolare congiuntura apparentemente favorevole rivolgendosi direttamente a Sagliocco, può tradire un insidia di sconfitta inaspettata se si prende sotto gamba la campagna elettorale». Sagliocco, intanto, ha ricevuto la visita di alcuni sindaci della Provincia di Caserta tra cui Carmine Antropoli, primo cittadino di Capua, Antonio Cerreto, sindaco di Maddaloni e Pasquale Delli Paoli di San Nicola la Strada. Con loro Sagliocco ha parlato di una sorta di “Modello Aversa”. Un laboratorio politico che, partendo dalle esperienze delle tornate elettorali di provinciali e regionali deve riproporsi anche in realtà come Aversa. «Aversa – secondo Sagliocco - deve diventare il baricentro socioeconomico, amministrativo e insediativo dell’area più vasta che la ricomprende, per le sue specifiche caratteristiche di attrattività economiNella foto sopra: ca e di vicinanza con il capoluogo regionale. L’agro Sagliocco con aversano deve strutturarsi come una realtà policenMalvano trica, con baricentro Aversa, nella quale mediante la progettazione di un nuovo assetto infrastrutturale Nella foto sotto: si possa definire una comune politica di riqualifiSagliocco prende cazione e di sviluppo. La maglia infrastrutturale a il caffè con i scala vasta individua per Aversa un posizionamento candidati strategico nell’ambito delle province di Caserta e

Napoli e uno dei meglio connessi dal punto di vista delle vie di comunicazione di scala vasta e di scala locale». Uno dei primi atti della campagna elettorale di Sagliocco è stata la consegna, nel mani del segretario generale del Comune di Aversa, Anna Di Ronza, della propria dichiarazione dei redditi. «Ho consegnato la mia dichiarazione – ha detto Sagliocco – prima della tornata elettorale e non dopo il voto. Non mi sottraggo dal dare il mio personale contributo alla trasparenza della politica e delle istituzioni. Sono convinto che questo rappresenti un importante atto di democrazia, soprattutto se fatto preventivamente al voto cui saremo chiamati il giorno 6 e 7 maggio». Ma la campagna elettorale di Sagliocco ha visto anche la venuta in città di big della politica nazionale come ad esempio l’arrivo del presidente dell’Udeur Clemente Mastella: «Dobbiamo superare le barriere del disgusto nei confronti della politica - ha detto Mastella - Aversa è una grande realtà dove l’antipolitica può essere, anzi deve, essere sconfitta dalla buona politica che si propone di fare questa coalizione, cui l’Udeur è parte integrante ed il candidato sindaco è Giuseppe Sagliocco. Assieme agli altri amici della coalizione – ha detto il presidente dell’Udeur Mastella – abbiamo riconosciuto in Giuseppe Sagliocco delle indubbie capacità politiche e morali che ha fatto sì che tutti i partiti della coalizione convogliassero sul suo nome». La campagna elettorale è stata anche occasione per la nascita del “Comitato a difesa del patrimonio dell’Annunziata”. Questo comitato, subito operativo, è composto da donne che amano la Città di Aversa e sono attive in politica, nonché dalle candidate della coalizione di centro destra. “Dobbiamo fare luce – ha detto Sagliocco – sulla destinazione dei beni mobili ed immobili dell’Annunziata. Questi rappresentano un patrimonio inestimabile che appartiene alla nostra comunità e non possono e non devono essere svenduti nel nome di una fusione di enti”. I beni dell’Annunziata, infatti, con il tempo sono passati a quella che un tempo era l’Usl 20, poi Asl Ce2, Asl Aversa ed attuale Asl Caserta.

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PRIMOPIANO “Il nostro obiettivo – ha detto Sagliocco – è quello tutelare i beni dell’ex azienda sanitaria come arredi di pregio portati via, di proprietà della Real Casa Santa dell’Annunziata e nel contempo tutelare l’immagine stessa della città. Non si può ledere la dignità di Aversa e di un intero territorio dimostrando di considerarlo suddito e non integrato alla pari della restante parte dell’azienda sanitaria in cui l’ex Ce2 si è trovata per legge ad essere inglobata, dequalificando una città che ha pari dignità del capoluogo di provincia”. “Vogliamo anche sapere – ha detto Sagliocco incitando il neo comitato ad un lavoro certosino – cosa ne è stato fatto dei terreni frutto delle donazioni dell’Annunziata, fatti diventare luoghi della speculazione”. Del costituendo comitato fanno parte le candidate: Danila de Cristofaro, Nicla Virgilio, Imma Lama, Ilaria Rita Motti, Loredana Trotolo e Nunzia Orabona, Presidente dell’Associazione Aversa Donna. È stata poi indagata la Sanità tra prospettive e sviluppi in un incontro con il senatore del Pdl Raffaele Calabrò, già assessore regionale alla sanità e presidente della giunta regionale negli anni ’90. Il convegno tenuto con i medici aversani fortemente

voluto dal candidato sindaco del centrodestra che, anche in passato. si è impegnato per dare soluzione ai problemi della sanità casertana e di quella aversana in particolare, sottolineando, tra l’altro, la necessità di potenziare i servizi e di migliorare la struttura ospedaliera cittadina utilizzando appositi finanziamenti concessi dalla Regione lasciati inutilizzati, quando, non addirittura perduti, per motivi tecnicoburocratici che, in più occasioni, ha elencato e documentato alla stampa. Per Sagliocco si prospetta, in caso di vittoria, un futuro da presidente della conferenza dei sindaci dell’Azienda sanitaria di Caserta,e l’incontro con il senatore e con medici ed operatori della sanità locale potrebbe essere fondamentale per porre le basi al rilancio dell’assistenza nel territorio aversano. Agli sgoccioli anche la campagna elettorale del candidato sindaco Gabriele Costanzo che rivendica nel corso della presentazione delle due liste civiche che lo appoggiano in questa competizione elettorale di essere «La vera alternativa, la discontinuità siamo noi. Siamo stufi dei soliti noti, rappresentiamo il nuovo, una scommessa non per noi, ma per la nostra città».

Eliminato il divieto di sosta in via Giotto L’ordinanza che aveva previsto il divieto di sosta nel primo tratto di Via Giotto è stata revocata. Dallo scorso 17 aprile è stato rimosso il divieto di sosta che l’Amministrazione aveva chiesto di installare per valorizzare in particolare un’area di sosta posta poco oltre il tratto iniziale della strada. “Abbiamo raccolto e recepito – ha detto il Sindaco Ciaramella - le tante segnalazioni pervenute che, bisogna dire, sono legate anche alla “pigrizia” dei cittadini che sempre e comunque vogliono parcheggiare proprio di fronte gli esercizi commerciali. Fondamentale è stata, ai fini della definizione della problematica, la segnalazione della Prof. Cecilia Amodio, Dirigente scolastica dell’IstiPotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

tuto Comprensivo Statale IV Circolo, “Domenico Cimarosa”, in relazione al notevole flusso di veicoli che accompagnano oltre 800 giovani alunni al Plesso scolastico di Via Giotto ed al disagio legato alla sottrazione di spazi di sosta”. L’Amministrazione ha dato anche l’indirizzo al Comandante della Polizia Municipale di incrementare la presenza del personale alla Scuola di Via Giotto. Il servizio è sempre stato assicurato, ma veniva disposto all’altezza di Viale della Acacie per prevenire l’accesso contro senso in Via Giotto. Il Sindaco Ciaramella e l’Assessore alla Polizia Municipale Carlo Amoroso assicurano che, per questo ultimo scorcio dell’anno scolastico, il servizio sarà più visibile. ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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PRIMOPIANO

Si avvia al termine una delle campagne elettorali più turbolenti

P di Michele Docimo

Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

er il centrosinistra sta per concludersi la campagna elettorale più turbolenta che la storia ricordi. Anche se, a ben guardare, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Salvino Cella, sembra essere a proprio agio nel ruolo che gli è stato assegnato. Anche i vertici locali del suo partito fanno training autogeno: «Ci presentiamo alla città come una coalizione forte, autorevole e credibile. Sono certo che la gente darà fiducia alle nostre proposte, che mirano ad una valida alternativa di governo cittadino dopo dieci anni di gestione disastrosa dell’amministrazione Ciaramella la cui continuità è assolutamente da abbattere. Mi spiace sottolineare che il candidato sindaco Sagliocco abbia già iniziato in maniera scorretta la campagna elettorale strumentalizzando in modo demagogico alcuni temi come quello della legalità, all’indomani dell’evento del Camper antiusura giunto in città per un iniziativa con l’amministrazione, essendosi addirittura fatto ritrarre in una foto assieme ai rappresentanti istituzionali cittadini quando non aveva alcun titolo per farlo e soprattutto senza tener conto del rispetto di una manifestazione superpartes. Spiegheremo bene a tutti gli aversani come mai si è arrivati ad una ricomposizione di quella che è un’armata brancaleone, all’interno della quale figurano personaggi come Ciaramella e Giuliano, i quali hanno, fino a pochi giorni fa, rilasciato dichiarazioni di accuse e offese pesantissime a Sagliocco, definendolo un pericolo per la città. E’ chiaro a tutti che si tratta di un collante di poteri forti, che evidentemente non possono rinunciare a mettere gli occhi su interessi personali e che calpestano i bisogni reali del cittadino». A tirare la volata al giovane commercialista aversano capogruppo provinciale di Idv anche i vertici nazionali con l’arrivo addirittura nella città dell’Arco dell’onorevole Antonio Di Pietro «Noi dell’Italia dei Valori, a differenza di quelli che

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ci dicono che facciamo solo antipolitica, stiamo sì combattendo questa mala politica, ma stiamo cercando di costruirne un’altra attraverso persone di qualità, competenti, capaci e dalle mani pulite – ha affermato l’ex pubblico ministero del pool Mani Pulite - e lo stiamo facendo con il massimo spirito di unitarietà possibile, che è quello di badare a tutti i cittadini e di fare in modo che chi fa politica lo faccia come servizio nella legalità. La candidatura a sindaco di Aversa di Salvino Cella va in questa direzione: ridare dignità a una comunità amministrata male negli ultimi dieci anni dal centrodestra». «Qui, con Pd, Idv e Sel e due formazioni civiche, riproponiamo la foto di Vasto proponendo ai cittadini un programma ben preciso: ripulire la città di Aversa in tutti i sensi». «I cittadini onesti, delusi come sono dalla politica – ha affermato Di Pietro – non devono disertare le urne o votare per l’antipolitica, farebbero il gioco di chi ha governato fino ad oggi con i risultati che sono gli occhi di tutti. Non sono qui – ha aggiunto – per dare una spinta al mio partito ma alla coalizione che supporta Cella che va votato per due precise ragioni: è una persona onesta e non promette posti di lavoro né favori a singoli, ma intende cambiare la città. Per rivoltarne le abitudini, rilanciarne l’economia, l’occupazione, la legalità totale. Sono certo –ha concluso – che Cella sindaco darà spazio ai giovani anche nell’esecutivo, trasformando letteralmente il modo di fare politica e di amministrare la città. Stiamo attraversano una fase importante, fondamentale per la vita politica della nazione che dopo Monti non dovrà tornare indietro riproponendo vecchie coalizioni con un nome nuovo, come sta facendo Casini. Il paese ha necessità di andare avanti e tutti devono impegnarsi cominciando dai politici che devono rinunciare a privilegi quali il finanziaANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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PRIMOPIANO mento pubblico così come concesso fino ad oggi. Se finanziamento deve esserci che sia alle spese vere, quelle dimostrare e con un tetto massimo». «Stiamo penetrando nella coscienza dei cittadini. Gli aversani sono molto più avanti rispetto agli pseudo dirigenti della destra che pensano già di aver vinto. Andremo al ballottaggio, Sagliocco perde consensi ogni giorno di più». Sono invece le parole di Antimo Castaldo, l’altro candidato sindaco di Democrazia & Territorio, schierato sul versante di centro spostato a sinistra. «Il nostro punto di forza è il programma. Un programma che abbiamo presentato in netto anticipo rispetto alle altre coalizioni impegnate in questa campagna elettorale. Anzi, mi chiedo dove sia il loro programma, quali sono le loro proposte per migliorare la città. Un programma frutto di due anni di inteso lavoro sul territorio, cui hanno dato il loro contributo giovani e stimati professionisti, cittadini che si sono avvicinati al nostro movimento credendo nei suoi valori, tecnici esperti e competenti. Da gennaio gli aversani conoscono le nostre opinioni sull’Opg, sulla ex Texas, la sanità, il terzo settore, la mobilità, la sicurezza stradale. Chi non è a conoscenza di come noi intendiamo affrontare e risolvere questi temi, potrà farlo avvicinandosi al gazebo, dialogando con il sottoscritto e i candidati al Consiglio comunale, suggerendo miglioramenti. Sarà l’occasione, inoltre, per invitare i cittadini al convegno che si terrà il giorno dopo all’ex macello, dove esporremo le nostre idee sul recupero delle

aree Opg e rione Iacp». «A destra stanno cercando di non parlare di questi anni di pessima amministrazione – ha continuato il candidato sindaco di Democrazia & Territorio – ma non si capisce quale sia il loro programma, quali siano le loro idee. Per questo sfuggono al confronto. Per noi il programma è vincolante, perché lo dobbiamo realizzare. L’unica novità, l’unica forza credibile e coerente di queste elezioni è Democrazia & Territorio. Sagliocco ha come unica arma contro di me il fatto che io sia stato assessore per pochi mesi durante i primi cinque anni di amministrazione Ciaramella. E’ un’arma spuntata. Da nove anni il sottoscritto si pone in una logica di discontinuità rispetto a chi ha mal governato questa città. Il candidato della destra, invece, prima ne dice peste e corna, minacciando di andare dal Prefetto, poi, a ventiquattrore dalla presentazione delle liste, ci fa l’accordo. La verità è che tutti insieme hanno devastato il territorio, perdendo fondi necessari per la città, depredando l’ambiente, non producendo nulla in questi anni di governo. La politica è fatta di passione, di progetti, di servizio alla collettività. Il trio Golia, Giuliano, Ciaramella, insieme a Sagliocco, ne ha fatto una professione. Per questo dico che non hanno né coerenza, né credibilità. Votare Castaldo sindaco e Democrazia & Territorio significa dare una prospettiva di governo a questa città. La destra non avrà la possibilità di governare, perché le contraddizioni nel suo interno scoppieranno tutte».

Nelle foto: Antimo Castaldo e Giorgio Galiero

Aversa

Sicurezza stradale: chieste garanzie ai candidati alla carica di primo cittadino L’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada chiede garanzie ai candidati alla carica di primo cittadino. “Non basta parlare di piano urbano, traffico e parcheggi, occorre dire come s’intende garantire in concreto la sicurezza stradale, cambiando registro rispetto a quanto fatto fino ad oggi, dando risposta a necessità apparentemente banali come quella di eliminare le buche da strade e piazze la cui presenza e, soprattutto, la persistenza nel tempo, mettono a rischio immediato la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni”. Per chiarire il concetto prendiamo ad esempio la pavimentazione di piazza San Domenico dove è stata se-

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gnalata da mesi la mancanza di una delle lastre nel basolato chiedendo un intervento di ripristino insieme a quello dei tecnici comunali, per verificare le condizioni dell’area circostante sottoposta a continuo, costante e intenso transito veicolare. “La mancata risposta dell’Amministrazione a questa e ad altre richieste tese esclusivamente a garantire la sicurezza dei cittadini impone di sollecitare agli aspiranti sindaco una maggiore chiarezza di quanto abbiano fatto illustrando genericamente i programmi sul come intendono operare in questo settore quando saranno eletti”. “E’ chiaro che l’AIFVS non può schierarsi a favore di uno dei candidati. Ma è altrettanto chiaro che, considerando gli impegni e le promesse fatte sul tema all’associazione dagli amministratori uscenti e soprattutto l’attuazione delle stesse, l’AIFVS non può non pretendere di capire da subito come il sindaco eletto intenderà garantire ai cittadini la sicurezza sulle strade aversane. Per questo chiediamo estrema chiarezza a tutti i candidati. Certo, non daremo alcuna indicazione di voto ma ciascuno degli associati ha capacità di valutazione e di sicuro le userà quando sarà nella cabina elettorale”.

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ELEZIONI

Aversa: ecco il programma della coalizione di centrosinistra L’obiettivo di Cella è creare una città che funziona, con un’amministrazione che sappia dare risposte esaurienti ed in tempi certi sia ai cittadini che alle imprese

C

onosciamo bene i bisogni dei cittadini aversani e vogliamo tradurli in progetti da attuare con l’obiettivo di creare una città che funziona, una città guidata da un’amministrazione competente che sappia dare risposte esaurienti ed in tempi certi sia ai cittadini che alle imprese. a cura della Poniamo al centro della nostra azione la Redazione famiglia, cellula fondamentale del tessuto sociale, in cui riscoprire il valore della Bloq Magazine solidarietà delle generazioni che in essa si alternano nel fluire del tempo; solidaredazione@bloq.it rietà che non si arresta sull’uscio di casa ma va oltre ed abbraccia tutti indistintamente e ci fa dire con Don Milani “uscire da soli dai problemi è l’avarizia, uscirne insieme è la politica “ ORGANIZZAZIONE Per realizzare gli obiettivi prefissati è necessario un’adeguata riorganizzazione della macchina amministrativa comunale. Migliorare la qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese, diminuendo i costi per la collettività. Per questo è necessaria un attenta ed appropriata programmazione del personale. CONTI IN ORDINE E NO AGLI SPRECHI Tagliare gli sprechi riducendo al minimo indispensabile le consulenze esterne e sfruttare al massimo le potenzialità della pianta organica esistente. IL COMUNE E I FONDI EUROPEI Il potenziamento del ruolo del Comune nell’ambito della spesa dei fondi Comunitari attraverso un rapporto più stretto con la Regione. Istituire un ufficio delle politiche comunitarie. PIANO OCCUPAZIONALE Facciamo ripartire le piccole opere. Promuoviamo l’istituzione di un marchio di qualità che caratterizzi le nostre produzioni artigianali, puntando sul rapporto qualità-prezzo. Costituzione dell’ufficio per il commercio estero, che avrà il compito di pubblicizzare nelle fiere internazionali i nostri prodotti. Il turismo ed il lavoro possono crescere solo se si farà una politica culturale. Abbiamo bisogno di una formazione in sinergia con l’università, con le scuole, con le industrie. Rilanciamo il commercio, investiamo sull’innovazione tecnologica, sull’ambiente e sulle energie rinnovabili, sul turismo culturale e religioso. AMBIENTE E DECORO URBANO Curare il verde pubblico e tenere in ordine i parchi esistenti. La raccolta differenziata sarà più efficiente, porta a porta ed estesa a tutta la Città. La differenziata spinta può generare attività economiche legate al riciclo, anche a livello locale.

Verrà istituita la Smart Tarsu che servirà a quantificare la produzione dei rifiuti differenziati da parte di ogni famiglia, con la relativa riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Avvieremo un progetto di piantumazione di nuovi alberi e sostituzione di quelli malati. Installeremo nel contesto dell’arredo urbano delle fioriere. ENERGIA A COSTO ZERO Un impianto fotovoltaico realizzato in un Comune è un opera pubblica che ha come vantaggio quello di azzerare i costi energetici utilizzando energia pulita. Realizzeremo Impianti Fotovoltaici sui tetti delle scuole. INNOVAZIONE E RUOLO DELLE DUE FACOLTA’ Le facoltà di Ingegneria e di Architettura dovranno essere parte attive della rinascita culturale ed economica, indicando le soluzioni tecniche. Dovranno avere un ruolo nel collaborare con l’industria manifatturiera per migliorarne la capacità produttiva e nell’indicare nuove strade, attirando finanziamenti anche stranieri e riprendendo un discorso interrotto qualche anno fa (perché non produrre i pannelli solari nella Ex Texas?). OBIETTIVO TURISMO La Città di Aversa nasconde molte potenzialità turistiche non sufficientemente valorizzate. Le molteplici chiese con le loro architetture e le opere d’arte contenute all’interno possono diventare il punto di riferimento per il turismo religioso. Occorre recuperare la casa di Domenico Cimarosa e il sedile di San Luigi situato a sinistra della chiesa di San Domenico. Sfruttare anche il potenziale delle altre mete turistiche a noi vicine. Aversa si trova al centro di un’area che nel giro di 20 km è in grado di offrire al mondo intero un offerta turistica senza pari: Pompei, Reggia di Caserta, Caserta Vecchia, San Leucio, Reggia di Carditello e l’Anfiteatro di S.Maria C.V.; Pozzuoli, Bacoli, Procida, Ischia; Napoli. Per intercettare anche il turismo Crocieristico, cercheremo di far inserire tra le mete delle escursioni anche Aversa. MISURE PER IL COMMERCIO Incentivare la costituzione di associazioni dei commercianti e degli artigiani. Creare un tavolo di lavoro integrato al fine di ascoltare le necessità di queste categorie e discutere insieme per trovare risposte adeguate ai loro bisogni. Proponiamo un progetto di una Carta fedeltà (di raccolta punti o sconto) erogata in modo gratuito ai clienti degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Riteniamo fondamentale rivedere i regolamenti che definiscono gli orari di apertura affinché qualunque commerciante possa gestirli al meglio.

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ELEZIONI LA SCUOLA NON E’ UN ISOLA Interagiremo con gli Istituti della Scuola Secondaria, affinchè la Scuola non sia un isola ma un ponte verso una professione che abbia uno sbocco occupazionale. E’ nostra intenzione fondare una Scuola per restauratori. Ci attiveremo per la costituzione della filarmonica Cimarosa. CULTURA, TEATRO, SPORT E TEMPO LIBERO Favorire la pratica dello Sport non agonistico. Promuovere nelle Scuole l’educazione alla sana alimentazione. Il Parco Pozzi sarà attrezzato in maniera adeguata. Saranno individuate altre aree in diverse zone della Città che abbiano la stessa finalità. Nè saranno dimenticati i nostri amici a quattro zampe che avranno delle Dog Area a loro riservate. CULTURA L’Assessorato alla Cultura deve dialogare con le Associazioni presenti sul territorio. Deve sostenere economicamente e logisticamente le iniziative proposte dalle associazioni stesse. RIGENERAZIONE URBANA E PIANO PARCHEGGI Riqualificare e mettere in sicurezza tutte le strade esistenti. L’attuale piano parcheggi ha sollevato solo polemiche. Sia chiaro: siamo decisamente contrari alle strisce blu! Esse rappresentano una tassa extra da far pagare ai cittadini già tartassati. Intervenire con immediatezza ogni qual volta il manto stradale risulti danneggiato. E’ necessario un piano di arredo urbano. I marciapiedi devono essere utilizzabili e sicuri! Non ci saranno strisce blu illegali, ma aree adibite a parcheggio, interrati e sopraelevati. Tra le opere da recuperare al patrimonio della città c’è: l’Area Texas che dovrà servire in parte come zona parcheggio, per la vicinanza alla metropolitana, ed in parte a parco pubblico. Riqualificare Piazza Marconi con la creazione di spazi per i giovani e tempo libero, un parco giochi per bambini, la messa in funzione dell’asilo nido comunale. Area della Maddalena: Creazione del Polo Universitario e nascita di nuovi istituti superiori, con una Biblioteca per i giovani. Zona Palazzine: Riqualificazione con creazione di parcheggi, spazi per i giovani, parco verde, attrezzature sportive. Bus navette collegheranno il centro storico, la periferia e le fermate della metropolitana. SERVIZI INNOVATIVI Verrà stipulata una convezione tra Comune ed enti presenti sul territorio quali INPS, INAIL, AGENZIA DELLE ENTRATE, EQUITALIA, ASL. Il cittadino si rivolgerà allo sportello del contribuente presso il Comune, che a costo zero, metterà a disposizione le professionalità necessarie a risolvere i problemi. INTERNET Abbiamo intenzione di promuovere un progetto che miri a garantire la connettività gratuita sulle aree pubbliche. BEVI L’ACQUA DEL SINDACO Costruiremo la CASA DELL’ACQUA in 3 punti nevralgici della Città. Una struttura simile ad un chiosco, dalla quale sgorga acqua controllata che si potrà bere gratuitamente. Così ridurre-

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mo i costi per lo smaltimento delle bottiglie di plastica. POLITICHE SOCIALI Vogliamo creare centri sociali per anziani in cui saranno organizzate attività quali: vigilanza scolastica; vigilanza in parchi, mostre o fiere; vigilanza del trasporto scolastico; trasporto di diversamente abili; incontro tra docenti non più in attività e studenti per azioni di recupero scolastico. Potenzieremo l’assistenza domiciliare comunale prestando aiuto diretto alla persona nella propria abitazione. Allestiremo un call – center ed un front office comunale a cui l’utente anziano o diversamente abile in caso di bisogno possa rivolgersi in caso di necessità. Istituiremo un servizio di trasporto pubblico per chi non può permettere l’uso del mezzo proprio. Elaboreremo un piano per eliminare le barriere architettoniche. Favoriremo la partecipazione dei diversamente abili alla vita sociale, culturale e sportiva, interagendo con le associazioni che li rappresentano. Aiuteremo i lavoratori in cassa integrazione o che hanno perduto il posto di lavoro con sgravi nelle tariffe (mense scolastiche, trasporti, ecc.). Faremo accordi per la vendita a condizioni particolari di merci per pensionati, studenti fuori sede, lavoratori in cassa integrazione. Difenderemo le famiglie. Daremo incentivi alle giovani famiglie che accenderanno un mutuo per l’acquisto della prima casa. Trasparenza dei servizi Ascolteremo il cittadino nelle sue richieste. Forniremo risposte esaustive e servizi adeguati. Forniremo maggiori informazioni sul metodo di accesso agli uffici comunali. Apriremo gli uffici comunali in orari diversi. Forniremo informazioni chiare sui documenti necessari per ogni pratica. Miglioreremo il Front Office con personale formato che fornisca le informazioni necessarie per l’avvio delle pratiche. Sicurezza La sicurezza e l’ordine pubblico sono valori percepiti come primari ed essenziali della cittadinanza. Verrà istituito un piano di video sorveglianza esteso a tutta la città, un servizio di telesoccorso H24 in coordinamento con tutte le forze di polizia locali sul territorio, verrà sostenuta la nostra protezione civile con l’adeguamento delle loro sale operative al fine di renderle più moderne ed efficienti. E’ nostra ferma intenzione interagire con le Associazioni portatrici di interesse di carattere generale. La famiglia sul piano della coesione sociale e le associazioni su quello operativo saranno sempre nostri interlocutori. Se la vita economica riprenderà, ci saranno più risore per i servizi ai cittadini e questo consentirà di ridurre al minimo le aliquote dell’addizionale comunale Irpef, dalla Tarsu e dell’ IMU. Favoriremo l’istituzione di un tavolo di lavoro con gli altri Sindaci del territorio per far si che il problema ambiente sia una risorsa dalla quale ripartire per il rilancio di tutto il territorio di “Terra di Lavoro“.

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Aversa: ecco il programma della coalizione di centrodestra L’obiettivo di Sagliocco è creare le condizioni affinché Aversa diventi subito una città accogliente, sicura e solidale attraverso una rinnovata qualità urbana

L’

azione amministrativa del futuro governo della Città sarà improntata sull’individuazione delle priorità, dando prova concreta del sentire alto della politica, quale servizio, e della comune amministrazione della cosa pubblica. L’attività amministrativa sarà concentrata sulle effettive possibilità offerte dall’attuaa cura della le normativa Regionale e Nazionale per la Redazione messa a regime di tutte le risorse disponibili Bloq Magazine nei settori di specifica competenza. La condivisione delle scelte strategiche redazione@bloq.it dell’intera coalizione, unitamente alla visione di un progetto di Città che collochi Aversa in una posizione ed in un ambito all’altezza della grande storia che la informa, costituiranno i capisaldi dall’azione del futuro governo cittadino. Quali le aree di intervento: tutte, nessuna esclusa. E ciò sempre al fine di assicurare un modello di Città vivibile, moderna, sviluppata intorno e per il cittadino. Sarà pertanto dedicata attenzione alle Politiche Sociali, alla Sanità, alla efficientizzazione della macchina comunale. Del pari, si terranno in debita considerazione, sempre guardando i bisogni dei cittadini, l’Ambiente, la Sicurezza, la Mobilità interna, il Turismo. Un valido progetto culturale proietterà la Città a livello Nazionale, anche attraverso il rinnovamento e l’adeguamento delle politiche urbanistiche e territoriali UNA COALIZIONE PER LA CITTA’ La larga intesa raggiunta tra le forze politiche della coalizioneconsentirà di tenere fede agli impegni elettoralmente assunti affinché Aversa conquisti quel ruolo di epicentro della Politica in terra di lavoro e volano per l’economia dell’ intero agro, anche attraverso l’impletamentazione di quanto di buono è stato realizzato dalla precedente Amministrazione, raggiungendo il ruolo di guida e catalizzatore di attività, ricerca di finanziamenti e risorse che merita per storia e tradizione IL NOSTRO IMPEGNO PER AVERSA Aversa accogliente. La nostra Città sarà accogliente, assicuran-

do la fruibilità e l’utilizzabilità a tutti i cittadini, anche attraverso la eliminazione di qualsivoglia “barriera”. Tutte le scelte amministrative saranno condivise dalla cittadinanza, si assicurerà la presenza, all’interno della area ZTL, di navette elettriche che consentiranno di attraversare la principale via Roma ecologicamente Aversa sicura La questione della sicurezza è una priorità della futura amministrazione. Accanto alla figura del poliziotto o carabiniere di quartiere sarà istituito il cosiddetto “ vigile di quartiere” affinché il corpo di polizia municipale guadagni sempre di più il ruolo di forza di polizia presente sul territorio che agirà, anche grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza già esistente. Sinergicamente alla altre forze di polizia e con la istituzionedi un comitato cittadino per l’ordine e la sicurezza pubblica, i cittadini beneficeranno di un significativo ed efficiente controllo del territorio. Aversa vivibile L’azione amministrativa punterà: a razionalizzare, sia in termini di spazio che in termini temporali, l’attuale sistema del parcheggio urbano; ad implementare il trasporto pubblico su gomma interno e su ferro per i collegamenti metropolitani realizzando, a supporto, ulteriori aree di sosta nelle zone periferiche per realizzare interscambi gomma-gomma, gomma-ferro; a dotare, definitivamente, la Città di un polo giudiziario che raccolga sia gli Uffici del Giudice di Pace che del Tribunale di Aversa; a recuperare la area ex Texas, nel pieno rispetto delle esigenze di sviluppo anche urbanistico della Città soprattutto in termini di servizi alla cittadinanza e nella esclusiva logica del rispetto del preminente interesse pubblico; a recuperare alla Città le aree demaniali tutte, ivi compresa l’area della ex Maddalena; a fornire la Città e la cittadinanza dei servizi previsti dagli standards urbanistici; a restituire alla Città di Aversa, vero centro pilota dell’intero agro, un Ospedale in grado di assicurare i livelli essenziali di

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ELEZIONI assistenza secondo percorsi dettati esclusivamente dalla appropriatezza delle cure. LA PARTECIPAZIONE AMINISTRATIVA Primo elemento affinchè l’Ente Comune possa effettivamente essere efficiente ed al servizio del Cittadino è che lo stesso riesca a dare risposte certe in tempi celeri. Al fine di assicurare una sempre maggiore trasparenza nella azione amministrativa sarà concretamente potenziato l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), al quale i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni sugli uffici, sui servizi, sulle attività dell’Amministrazione, sulle opportunità del Comune; oltre a svolgere la sua tipica funzione di “orientamento”, l’URP assicurerà, anche attraverso appositi sportelli delocalizzati, presso la struttura intitolata all’illustre Vincenzo Caianiello, l’accesso agli atti amministrativi, la richiesta ed il rilascio di certificazioni, semprechè ciò non possa avvenire anche in via telematica attraverso la posta certificata. Per fare ciò il personale all’uopo preposto sarà formato attraverso specifici “corsi” di formazioneanche interessanti più Comuni e sarà predisposta la “Carta dei servizi” del Cittadino. Una maggiore forma di partecipazione alla vita amministrativa sarà assicurata dal ricorso allo strumento del Bilancio Partecipato e del “consuntivo sociale”. Infine, per la realizzazione dell’azione sul territorio, un ruolo fondamentale sarà attribuito alla partecipazione attiva dei cittadini per poter realizzare assieme il progetto della “CITTA’ CHE VORREMMO” anche attraverso pubblici consessi ciclicamente convocati. LA CULTURA La cultura è un diritto fondamentale, come la salute, e come tale è patrimonio di tutti e a tutti ne va garantito l’accesso alla produzione e alla fruizione, anche come strumento di crescita della Città, della popolazione, della persona. Per fare ciò sarà garantita l’integrazione tra il libero associazionismo e l’istituzione culturale pubblica. Saranno sostenute ed organizzate tutte quelle manifestazioni che hanno quale comune denominatore la storia della Città in linea con le tradizioni storico-artistiche e culturali di Aversa, privilegiando quelle di particolare successo e riscontro, anche a livello nazionale, esaltando in siffatto modo le tradizioni normanne Sarà implementato il rapporto con l’Università, fucina di formazione delle generazioni future e delle classi dirigenti a venire. IL TURISMO Utilizzando il patrimonio artistico aversano e dell’agro , dovuto alla sua storia millenaria, con i suoi monumenti e le sue ricche tradizioni, in sinergia con i prodotti enogastronimici che ne hanno contraddistinto i tratti, si cercherà di realizzare un utile viatico per lo sviluppo del turismo che porterà, attraverso la sua realizzazione, ricchezza alla Città ed ai cittadini.

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LE POLITICHE SOCIALI L’attività sarà svolta integrando la programmazione e la organizzazione degli interventi e servizi sociali di competenza dell’ente, primo tra tutti il principio della sussidiarietà. Sarà garantita un’equa distribuzione delle risorse e degli interventi rivolti ai meno ambienti, ai portatori di handicap, principalmente minori di età scolare, per garantire loro il diritto allo studio e la mobilità sul territorio. Realizzare un programma che prevede servizi che tutelano ed assistono le fasce deboli della popolazione ed offre anche attività di animazione, tempo libero e turismo sociale senza trascurare iniziative dedicate ai ragazzi. Lavorare per una città inclusiva, una città del benessere sociale, una città della partecipazione, vicina ad ogni cittadino, ivi compresi gli anziani cui sarà dedicata particolare attenzione. Pari attenzione alle famiglie ed al volontariato. IL PROGETTO DI RINNOVAMENTO URBANO Il centro storico deve rappresentare contemporaneamente le radicidella città e la volontà di progresso sostenibile attraverso lo sviluppo commerciale, in chiave turistica, con la facilitazione di insediamento di attività commerciali coerenti con il contesto ambientale. Disegnare un percorso storico – culturale, che sia capace di coniugare l’attrazione turistica e la vivacità commerciale degli insediamenti offrendo prodotti di elevata qualità Trasformare Aversa da città dei bisogni a città delle opportunità attraverso un sentiero che via via si svilupperà per consentire al territorio di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità ancora inespresse auspicando una maggiore integrazione con la Città e i territori contermini. La rielaborazione ed adeguamento degli strumenti urbanistici. Redazione di un nuovo strumento urbanistico a scala comunale previsto dalla normativa vigente: Il Piano Urbanistico Comunale. Redigere un piano urbanistico che sia indirizzato verso il settore terziario e dei servizi (a tutti i livelli). L’edilizia residenziale sarà soprattutto sviluppata attraverso politiche territoriali di recupero dell’esistente presente in modo consistente sul territorio comunale. Il settore terziario e terziario avanzato, in base all’idea di città promossa, diviene il potenziale volano di sviluppo lavorativo economico imprenditoriale e professionale. Un sistema di servizi che risponde alle aspettative del cittadino che continua a reclamare una qualità della vita che gli spetta di diritto e che per troppo tempo gli sono state disattese. LE Infrastrutture Ammodernamento delle reti di urbanizzazione primaria esistenti e realizzazione di nuove opere infrastrutturali in sinergia con la programmazione urbanistica futura. Servizi ai cittadini ed alle imprese con lo sportello unico per l’edilizia ed il SUAP.

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Aversa: ecco i programmi degli altri candidati alla carica di Sindaco Programma di Democrazia e Territorio

Lavoro. Occorre uno sforzo capace di coinvolgere le istituzioni, l’imprenditoria, la ricerca, l’innovazione e la formazione professionale. Il Comune dovrà istituire borse lavoro. Sicurezza. Occorre arginare ogni infiltrazione criminale. È indispensabile creare un Osservatorio permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità. Occorre vigilare sui crimini legati al riciclaggio di denaro. Solidarietà e diritti sociali. I servizi ad: anziani, bambini, famiglie, i servizi socio-sanitari, quelli per le persone con handicap, per gli immigrati, per la povertà, per la casa e la sicurezza, devono diventare centrali. Occorre rilanciare il welfare locale. Intendiamo elaborare un Piano Comunale dei servizi alle persone e alle famiglie. Sussidiarietà. Intendiamo favorire l’iniziativa di cittadini, famiglie, imprese; cooperative sociali, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, patronati, altri soggetti sociali senza scopo di lucro, per lo svolgimento di attività di interesse generale quali i servizi pubblici, i servizi sociali, culturali, per la valorizzazione del lavoro e dell’iniziativa economica sociale. Sarà istituito il Laboratorio di Cittadinanza per la valorizzazione delle iniziative di sussidiarietà orizzontale. Sanità. Vogliamo una rete ospedaliera armonizzata a livello territoriale; elevare gli standard qualitativi di assistenza; razionalizzare i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali; dare al cittadino una rete telematica regionale per avere informazioni precise sul luogo e le modalità di erogazione delle prestazioni. Servizi innovativi. Riteniamo indispensabile un moderno sistema integrato di servizi. Proponiamo: l’apertura degli asili nido in particolari fasce orarie (17–20) e in determinati periodi (luglio e agosto); l’istituzione dello Sportello antiusura e antiracket e la Fondazione antiusura e antiracket. Ambiente. Obiettivo: riorganizzare la raccolta differenziata. Introdurre incentivi che abbattano la Tarsu per i virtuosi e che inaspriscano le sanzioni per gli incivili. Riduzione dell’inquinamento attraverso la realizzazione di una mobilità sostenibile; riduzione dell’inquinamento di acque, suolo e sottosuolo attraverso incentivi fiscali e collaborazione con ARPAC, Forze dell’ordine, etc.; riduzione inquinamento acustico attraverso un regolamento per la disciplina delle attività rumorose; riduzione inquinamento elettromagnetico con lo spostamento delle antenne fuori città; riduzione inquinamento luminoso con l’utilizzo di lampade a risparmio energetico. È necessario elaborare un Piano Energetico Comunale. Puntare all’utilizzo delle energie rinnovabili con l’installazione di pannelli sugli edifici pubblici. Mobilità e parcheggi. Aumentare zone pedonali e zone a traffico limitato (Ztl), piste ciclabili con bici a noleggio. Sviluppo dei trasporti pubblici locali. Creazione di parcheggi di interscambio nelle zone di accesso: parcheggio interrato P.zza Bernini; parcheggio a raso nei pressi farmacia Foglia con uscita pedonale su via Diaz; parcheggi a raso nel P.co Pozzi, nell’Istituto Sagliano e nell’O.P.G. Politica urbana. Realizzare un riequilibrio tra città storica e città moderna. È nostro interesse la conservazione, preservazione, salvaguardia e restauro del centro storico. Recuperare l’area dell’OPG destinandola a Parco della Musica con un Auditorium, Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

rigenerando la Cavallerizza Borbonica a spazio per l’arte e la Chiesa di S.Maria degli Angeli a Museo Cimarosa; creare un parco urbano come Centro per le arti e la musica, cioè uno spazio verde in contiguità con il P.co Pozzi; Recupero urbano di Piazza Marconi per il lancio del turismo religioso legato alla cattedrale di S.Paolo; rigenerare l’area con un giardino normanno. Dare in gestione aiuole pubbliche a privati, anziani, disabili, associazioni, circoli, commercianti, artigiani, affinchè le curino. Area TEXAS: creazione di un Polo delle scienze e delle tecnologie., per la ricerca scientifica e per la sperimentazione e per completare il Polo scientifico e tecnologico Aversano, e un’altra parte a verde e parcheggio per la metropolitana. Area della Maddalena: un Parco urbano aperto e reso disponibile al pubblico. Recupero e valorizzazione dell’area GESCAL. Puntando sulla formazione continua dei giovani e degli adulti che non lavorano. Recupero degli “antichi mestieri”, destinando il cosiddetto eco-mostro di Piazza Giovanni XXIII nel cuore dell’area GESCAL ad attività artigianali che vanno scomparendo. Pianificazione e i Fondi Europei. L’idea è di creare un Ufficio per la Pianificazione strategica, nucleo tecnico e politico che lavori con continuità su programmi, progetti e obiettivi, finalizzandoli all’acquisizione delle risorse, anche con il coinvolgimento dell’imprenditoria. Impiantistica sportiva. La pratica sportiva dovrà essere incentivata con la realizzazione di piccoli impianti di quartiere e con l’accesso libero ai diversi parchi e giardini urbani dove dovranno essere attrezzati spazi e percorsi di benessere per attività sportive all’aria aperta. Creazione della cittadella dello sport nell’area Cappuccini. Valorizzazione beni comuni. L’acquedotto comunale deve restare a totale gestione pubblica e bisogna riscuotere i canoni idrici non pagati con l’obiettivo di pagare tutti per pagare meno. Comune come “bussola”. Il Comune produce masse enormi di dati che non vengono trasformate in informazioni. Riteniamo fondamentale l’istituzione di un Sistema Informativo Comunale che realizzi un data base unico connesso con un sistema dati cartografici che integri i dati territoriali a quelli dei vari livelli amministrativi, e, infine, una intranet aziendale. Realizzare un portale di e-government, che favorisca la partecipazione dei cittadini e la rete wi-fi libera su tutto il territorio. Le sedute del Consiglio, si dovranno seguire in diretta sul sito internet del Comune. Bilancio e le finanze. Riduzione dei numerosi documenti di bilancio già esistenti “traducendoli” in un linguaggio semplificato e accessibile. Nella gestione del bilancio occorrerà lavorare per la razionalizzazione delle spese e l’incremento delle entrate. Dovrà esserci una particolare attenzione nell’imposizione dei tributi per tutti coloro che si trovano in condizioni di disagio.La lotta all’evasione tributaria dovrà essere l’obiettivo principale. Cultura. Ridefinizione delle funzioni e della dotazione dell’Ufficio Cultura. La presenza delle facoltà di Architettura e Ingegneria, deve essere valorizzata attraverso l’istituzione di una Consulta Permanente Comune-Università. La creazione del Museo Cimarosa e del Polo tecnologico nell’area ex Texas saranno contenitori di eventi culturali e scientifici. Turismo.Valorizzazione del centro storico. C’è bisogno di una politica del turismo che non solo faccia visitare i luoghi ma organizzi degli eventi di respiro nazionale ed europeo. Al turismo culturale devono affiancarsi quello religioso e quello eno-gastronomico. Intendiamo dare vita a un turismo delle tradizioni e dell’identità ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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ELEZIONI territoriale. Al Comune spetta il compito di progettare, coordinare e organizzare eventi e di concedere spazi e occasioni ad associazioni e privati presenti sul territorio per far decollare questa forma di turismo. Verrà istituito un Ufficio comunale per la promozione di eventi che si affiancherà all’Ufficio Cultura ed insieme elaboreranno e cureranno un “Calendario annuale degli eventi”. Dopo il primo anno di attività il calendario dovrà contenere i riferimenti agli eventi che si svolgono a Napoli, Caserta, S.Maria C.V., Capua e con tali enti si promuoveranno accordi di collaborazione. Commercio. È necessario il sostegno al commercio cittadino rilanciando e rafforzando non solo con gli eventi culturali e turistici ma sposando il concetto di Centro Commerciale a cielo aperto o naturale sul quale sono già in corso in città iniziative concrete di realizzazione. I commercianti che non riescono a sostenere la concorrenza della grande distribuzione dei centri commerciali, non solo chiudono il proprio esercizio subendo un danno economico che si ripercuote sull’intera società, ma creano le premesse per l’abbandono del territorio dando inizio a un processo di degrado. Giustizia. Valorizzare gli immobili che Aversa possiede e di promuovere iniziative in collaborazione con il personale della giustizia. PROGRAMMA DEL CANDIDATO SINDACO COSTANZO La visione progettuale e la conseguente capacità di governare i cambiamenti della nostra epoca induce tutti noi ad una grande assunzione di responsabilità. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di unire le nostre forze e scendere in campo consapevoli della necessitâ storica che ha il popolo Aversano di riappropriarsi della propria identità, di riaffermare il proprio senso di comunitâ laboriosa e di decidere autonomamente le proprie scelte. Tutto ciò sarà possibile solo grazie ad un gioco di squadra nel quale la politica, gli amministratori, le categorie economiche, i lavoratori - in una parola, i cittadini tutti - faranno la loro parte. Vogliamo aprire le porte alla sperimentazione culturale, alla socializzazione, all’innovazione dei sistemi educativi, allo spirito imprendito riale. Vogliamo favorire la crescita della nostra città intorno ai valori materiali e immateriali. Vogliamo tradurre le aspirazioni di tutti noi in risultati concreti. Vogliamo disegnare una città di persone per le persone. Su questa strada vorremmo proseguire. Su questa strada ci proponiamo di camminare per guidare la prossima amministrazione comunale della cittâ di Aversa. ll programma che vi presentiamo è un programma complesso, impegnativo, in cui le nostre scelte guardano al futuro. La nostra scommessa è di realizzare una più alta sintesi fra sviluppo della nostra città ed innovazione, tenendo insieme il sistema dei valori, i legami sociali, la rete delle relazioni, la dimensione culturale ed il rispetto dell’ambiente. Questo é il modello di sviluppo che proponiamo alla nostra città, affinché possa diventare un sistema locale competitivo come area produttiva in grado di offrire opportunitâ di lavoro per i giovani dove si coltivano valori come I’associazionismo, il volontariato, I’accoglienza. Questa è la nostra sfida. Ci candidiamo per realizzare questo tipo di città. E’ in questo scenario che collocheremo la nostra azione sul territorio, un’azione tesa a gestire questa fase di forte criticitâ per la cittâ di Aversa determinata da scelte sicuramente inidonee fatte dalle amministrazioni precedenti. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

PROGRAMMA DELLA LISTA “ PENSIONATI II Partito Pensionati ha scelto di essere presente con un proprio candidato a Sindaco ed una Lista di candidati allo scopo di sollecitare le popolazioni locali ad abbandonare il vecchio sistema di gestione del proprio voto. La scelta dei candidati da votare, per il bene di tutti, dove seguire un principio decisamente lontano dai vecchi metodi familistici e clientelari. Le Amministrazioni che hanno guidato il nostro Comune ne hanno determinato Io sfacelo in termini di gestione del territorio e degli interessi di chi lo vive. In particolare quella parte consistente di popolazione fatta di anziani, di disabili, di pensionati al rninimo o appartenenti alle fasce pensionistiche medie, non si ritrova nulla in termini di vivibitita accettabile. Sono costretti a starsene a casa e nella migiiore delle ipotesi a frequentare qualche piccolo spazio verde all’aperto per sgranchire le proprie gambe. Quando I’anziano é costretto a chiedere aiuto o addirittura ascolto, si ritrova solo e abbandonato. II Partito Pensionati rivolge la sua particolare attenzione a questa larga parte di popolazione. Ad essa chiede il massimo di attenzione e soprattutto di non disertare it voto. Ciò detto il Partito Pensionati ha ben chiara la visione complessiva della gestione del territorio e dei fatti che su di esso si muovono. Pertanto indica nella buona politica, ovvero nella gestione oculata e programmata delle risorse disponibili e di quelle nascoste, che vanno recuperate per un giusto e proficuo utilizzo, I’obbiettivo primario degli eletti nella Lista del Partito Pensionati. Obiettivi concreti, che non saranno mai tralasciati sono: la promozione dello sviluppo di ogni tipo di attivita produttiva, finalizzata all’occupazione giovanile attraverso la semplificazione massima di ogni procedura amministrativa; la promozione di attività di recupero delle tradizionali attività che hanno reso nel tempo famosa la città e la ricerca di collegamenti seri con il resto dell’Italia, dell’Europa e del mondo; la difesa del territorio assicurando che le poche risorse disponibili vengano utilizzate avendo sempre presente il “bene comune”; la realizzazione, nella gestione della macchina comunale, di un metodo di lavoro nel quale ciascuno ritrovi soddisfazione e la capacitâ di contribuire a soddisfare i bisogni della collettività; difesa ad oltranza della legalità negli atti della pubblica amministrazione e nella difesa della generalità dei cittadini e delle imprese; la trasparenza sarà sempre presente nell’atteggiamento dei nostri eletti senza che questo possa rappresentare in alcun modo intralcio nella gestione di atti che vanno a beneficio della generalità dei cittadini. Impegno primario degli eletti della Lista “Pensionati” sara quello di assicurare uno sportello permanente e pubblico al quale i cittadini, primi fra tutti gli anziani e i giovani potranno rivolgersi per trovare ascolto e I’indicazione da seguire per risolvere i problemi di base del loro vivere civile (fisco, previdenza, assistenza, ecc.); i nostri eletti promuoveranno la realizzazione di Centri Sociali per anziani e pensionati da insediare in parti diverse del territorio comunale, allo scopo di assicurare il massimo di socializzazione tra gli abitanti; gli eletti nella Lista “Pensionati’’ saranno impegnati a rimuovere le addizionali IRPEF comunali in particolare a favore degli ultra sessantacinquenni. Le addizionali IRPEF non dovranno gravare sulle utenze e su ogni altro costo che colpisce la sopravvivenza delle fasce deboli della popolazione; l’assistenza domiciliare per anziani e disabili (con fondi pubblici e privati) costituisce altro impegno degli eletti. Impegno che presuppone il collegamento funzionale ed operativo con I’ASL e le strutture sanitarie presenti sul territorio; gli eletti della Lista “Pensionati” assicureranno la presenza e la partecipazione costante sul territorio e nelle strutture istituzionali interne ed esterne at Comune. ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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Aversa: effettuata la nomina dei 212 scrutatori. Ecco i loro nomi N

ell’Aula Consiliare del Comune di Aversa, è stato effettuato il sorteggio degli scrutatori che saranno impiegati nel corso delle elezioni elettorali del prossimo 6 e 7 maggio. “Il sorteggio - ha detto il sindaco Ciaramella– è avvenuto, limpidamente, in una sala aperta al pubblico alla presenza di un folto pubblico. Nonostante la legge prescriva che gli scrutatori debbano essere nominati direttamente dalla commissione elettorale, – spiega ancora il primo cittadino – abbiamo deciso di adottare una procedura ancora più trasparente, quella dell’estrazione a sorte”. 1. Dell’Omo Rosa 2. d’aniello Mario 3. Barone Angela 4. Di Lella Daniele 5. Pasquarella Gennaro 6. di Grazia Rosa Anna 7. Turco Carlo 8. Di Girolamo M. Grazia 9. Mastrillo Silvana 10. De Dominicis Simona 11. Zuppa Giuseppe 12. Laudadio Rosa 13. Menditto Giovanni 14. Menditto Maria Paola 15. Improda Oreste 16. Improda Paola 17. Belluomo Angela 18. Castaldo Maria 19. Sgambati Pietro 20. Iavazzo Salvatore 21. Borrelli Raffaele 22. Pagano Carla 23. Tramaglino Anacleta 24. Marino Luciano 25. Fedele Antonio 26. Cataffo Vincenzo 27. Montone Rosa 28. Manna Raffaele 29. Della Valle Giuseppe 30. Pagano Fabio 31. Maddalena Chiara 32. De Brasi Pier Paolo 33. Chiocca Tiziana 34. Catalano Teresa 35. Rosato Davide 36. D’Aniello Mariarosaria 37. Iannone G.ro Giuseppe 38. Coscione Gianluca 39. Bonomo Cesira 40. Giglio Vincenza

41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. 76. 77. 78. 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 89. 90. 91. 92. 93. 94. 95. 96. 97. 98. 99.

Rossetti Giuseppina Pisciottaro Rosa Gentile Anastasia Gallucci Giuseppina Pecorario Sofia Teneriello Marco Lama Simona di Giorgio Rosaria Cella Ciro Helmut Di Martino S. Marika Affinito Aniello Garofano Vincenzo Menditto M.Rosaria Sgueglia Alessandra Cacciola Raffaella Estinto Carmen Letizia Matilde Affinito Giuseppina Balato Ligi Cataldo Carla Rosselli Esther Margarita Floriana Migliaccio Marco Fiorentino Maria Giglio Adolfo Battaglini Alberto Lucarelli Ida D’Auria Gianluca Coscetta Raffaele Folgani Mafalda D’Aniello Gaspare Di Francesco Virginia Menditto Raffaele Pirolo Andrea Madonna Joseita Bencivenga Cesario Arena Nicola Cesaro Antonietta Di Franco Liberata Logarzo Clementina Lama Annunziata Di Martino Claudio Della Volpe Anna RicciardiS.deC.Alessandro Gargiulio Maria Grazia Baldini Luisa Erario Vincenzo Andreozzi G.nna Anita Ricciardi Rosanna Esposito Maria Galiero Paola Russo Riccardo Bonetto Melania Di Grazia Anna Di Grazia Davide Di Guida Annalisa Russo Salavatore Spena Giuseppe Barbato Cristina

100. 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. 111. 112. 113. 114. 115. 116. 117. 118. 119. 120. 121. 122. 123. 124. 125. 126. 127. 128. 129. 130. 131. 132. 133. 134. 135. 136. 137. 138. 139. 140. 141. 142. 143. 144. 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. 155. 156. 157. 158.

Gennaro Rosaria Del Prete Laura Di Giorgio Emilia Diomaiuta Cermine Martino Rosaria Marrandino Iolanda Chianese Alessia Di Lauro Giuseppe De Quattro Massimiliano Angelino Eleonora Macchione Antonio Carleo Gianluca Campochiaro Monica Russo Pasquale Ariano Patrizia Sepe Giovanna Russo Daniela De Gaetano Paolo De Angelis Angelica Oradona Domenico Di Lella Giulia Maria Di Grazia Carmela Cipullo Speranza Fabozzi Gaetano Gargiulio Giulio Elmo Stefania Nugnes Armando Visconti Anna Pommella Francesco De Angelis Giancarlo Ardito Bernanrdo Di Grazia Carlo Trotta Clelia Cipriano Carmine Boncino Massimo Sarno Ilenia Dello Iacono Fedele Leone Mariarosaria Citarella Valentina Della volpe Domenico Cella Daniela Pianese Francesca De Angelis M. Carmen Canciello Giuseppe Abate Paola Mattiello Vincenzo De Chiara Nada Di Mauro Dora Ferrandino Maria Aronica Carmela Carizzone Angela Bortone Vanna Spena Hida Barretta Giuseppina De Martino Claudia Puca Giancarlo Coscetta Carmen Rita Bonavita Valentina Asterope Rosa

Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: redazione@bloq.it

159. 160. 161. 162. 163. 164. 165. 166. 167. 168. 169. 170. 171. 172. 173. 174. 175. 176. 177. 178. 179. 180. 181. 182. 183. 184. 185. 186. 187. 188. 189. 190. 191. 192. 193. 194. 195. 196. 197. 198. 199. 200. 201. 202. 203. 204. 205. 206. 207. 208.

Russo Salvatore Gordon Giovanni Pisanelli Giuseppe Caracciolo Antonio Abate Stefania Ferrara Giulio Vladimiro Della Vecchia Armando Della Volpe Angela Menditto Maria Belfiore Vito Balestrieri Giuseppe Pommella Biagio Pera Francesco Della Volpe Raffaele Russo Gaetano Di Lella Maria Federica Lupoli Vittorio Arbolino Teresa Di Gennaro Patrizia Izzo Federica Catuogno Rosa Concetta Marotta Fiorenza Albano Francesca Balato Francesco Rosano Caterina Della Volpe Michelina Capone Giuseppe Motta Erminia Milone Mariapia Iamicella Annunziata Protano Marco Norma Enrico Coscione Giuseppe Silvestre Rita Del Piano Rosaria Della Monica Antonio Cervice Leonardo Abate Anna Soprano Raffaella Montone Gennaro Di Tommaso Giordano Andreozzi Rosa Falcone Luisa D’Aniello Gianluca Cesaro Alessia Menale Fedele Coscione Andrea Vittorio Di Lella Federica Maria Esposito Vincenzo Di Franco Giovanni

Seggi speciali: Ospedale Psichiatrico Giudiziario Ospedale San Giuseppe Moscati 209. Coscione Assunta 210. Arpaia Davide 211. Molitierno Francesco 212. Macrì Nakai

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ELEZIONI

Elena Caterino: “Mi candido perchè voglio una città a misura d’uomo”

T

ra le new entries di questa campagna elettorale per le amministrative del 6 e 7 maggio, in vista del rinnovo del consiglio comunale di Aversa, c’è la dott.ssa Elena Caterino, geologa ambientale, candidata nel Partito Democratico a sostegno della candidatura a sindaco di Salvino Cella. A Bloq a cura Magazine Elena Caterino ha illustrato le ragioni della sua candidatura e della del suo impegno in poRedazione litica. Dott.ssa Caterino, queBloq Magazine sta campagna elettorale redazione@bloq.it si presenta particolarmente competitiva a causa del minor numero di scranni consiliari previsti per il civico consesso (ndr. dai passati 30 agli attuali 24) rispetto alle passate elezioni comunali, oltre che per il numero di liste e quindi di candidati partecipanti. Quali sono le ragioni della sua candidatura? Innanzitutto il motivo di fondo è dato dall’essermi stancata di vedere Aversa in uno stato di degrado e di constatare che persone che nella loro esperienza politica non hanno fatto nulla o quasi per far superare alla città questa condizione continuino a chiedere fiducia e consenso agli aversani. Credo, a riguardo, che siano tante le problematiche che affliggono Aversa e che la classe politica che ha governato la città ha trascurato. Pensiamo a quelle di carattere ambientale come una raccolta differenziata dei rifiuti ancora lontana dalle percentuali che la normativa ci richiede e, soprattutto, non sapientemente indirizzata ad un produttivo riciclaggio degli stessi rifiuti o come lo stato di abbandono in cui versano le poche aree verdi presenti in città, ad iniziare dal parco Pozzi che meriterebbe ben altra cura ed attenzione. Un parco che dovrebbe rappresentare un luogo di aggregazione e di socialità oltre che essere a tutti gli effetti il vero polmone verde di Aversa e che non di rado, invece, balza agli onori della cronaca per problemi legati all’incuria. A proposito non posso non ricordare la non adeguata manutenzione del parco Balsamo in Aversa Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: redazione@bloq.it

Sud e la non ancora avvenuta apertura al pubblico del parco Grassia realizzato da tempo. Una trascuratezza che investe anche altri ambiti come quello scolastico dove ho potuto constatare, prima di tutto come mamma, cose decisamente deprecabili come edifici scolastici che versano in condizioni di quasi fatiscenza e servizi mensa non adeguati. Si fa sentire, inoltre, l’assenza sul territorio di un asilo nido comunale che un considerevole aiuto potrebbe fornire alle giovani madri. Un giudizio il suo, quindi, marcatamente negativo sull’operato dell’amministrazione Ciaramella. Sì, perché è un giudizio che tiene conto dell’inefficienza palesata dall’amministrazione uscente anche in altri settori come quello della cultura lasciata a celebrazioni occasionali o frutto della mera iniziativa di privati e senza una programmazione di continuità che faccia di Aversa con le sue risorse artistiche un appuntamento, una meta per un turismo di qualità, che tanto bene potrebbe fare anche al nostro commercio. Come non ricordare a proposito le condizioni vergognose in cui sono state lasciate sia la casa di Cimarosa che il sedile di S. Luigi. E’ mancata l’attenzione ai luoghi storici della cultura ed è mancata la sensibilità per offrirne di nuovi sia ai giovani che ai meno giovani. Penso a centri, auditorium, sale teatrali e contenitori di pubblica fruizione dove possano trovare espressione arti e talenti e che possano essere occasione di confronto e di crescita. E che dire di una viabilità che avrebbe tanto bisogno di una regolamentazione seria che contempli l’impiego di navette bus per la circolazione interna ed un conseguente minor uso delle auto? Il suo appello all’elettorato. Alle elettrici e agli elettori aversani posso assicurare solo il mio impegno per riscoprire e valorizzare una cultura del pubblico al posto di una troppo interessata cultura del privato. ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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AVERSA

A maggio Aversa sarà una città come mai l’abbiamo vista prima a cura della Redazione Bloq Magazine

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la città come non l’avete mai vista prima

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li di un palcoscenico naturale. Tutti partecipano alla realizzazione dell’evento: dai commercianti, alle aziende private attraverso numerose iniziative che vanno dalla mise en place agli addobbi, dall’arredo ur1 MAGGIO bano alle feste. Maggio in rosa è un evento 5 MAGGIO di sistema che esalta il protagonismo di tutti i soggetti 12 MAGGIO pubblici e privati, grazie alla loro partecipazione la 19 MAGGIO cittĂ si vestirĂ di Rosa. Maggio in rosa, richiama l’attenzione del pubblico sia 27 MAGGIO nazionale che internazionale, comunica un’immagine viva, positiva e dinamica della cittĂ . Maggio in rosa, grazie ad un programma ricco di appuntamenti che ha inizio nei giorni precedenti, è un vero e proprio prodotto turistico,volto ad esaltare ed a valorizzare la cittĂ normanna come impresa del commercio turistico ed artigiano oltre ad essere definita CittĂ delle 100 chiese dell’arte e della cultura. SABATO

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onfesercenti Aversa presenta il primo atto di un nuovo percorso di sviluppo territoriale volto a valorizzare il sistema commerciale della cittĂ normanna. Maggio in rosa è il primo atto di un progetto che vuole riportare la cittĂ normanna alla luce regalando un’immagine internazionale  è un mese unico ed irripetibile altrove: 1 km di strada (via roma, piazza vittorio emanuele, piazza municipio) con 25 MAGGIO 26 MAGGIO spettacoli, concerti, performance, happening, installazioni, musica, luci, scenografie, sport e solidarietĂ . Nelle Notti Rosa che caratterizzeranno tutti i sabato del mese di maggio (5-12-19) ci saranno eventi, iniziative sia culturali che artisti le quali si concentreranno principalmente nell’ultimo week end del mese dal 25 al 28 in cui tutti i cittadini saranno i protagonisti e attori principa-

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Cucina OrgaROMA - Peppe Pagano della Nuova one Flai Cgil azi nizzata sul palco della manifest Camusso regala vino biologico a Susanna

a della Cultura AVERSA - Bloq presenta alla Cas sco di Domeil libro Notte in Arabia di France le Gianmarco nico che narra la vita del genera Bellini

il violinista AVERSA - Concerto al buio con la sua band. non vedente Edo Notarloberti e

Diurno DisabiCARINARO - Gli utenti del Centro recati in visita li del Comune di carinaro si sono one della XIV alla Reggia di Caserta in occasi Settimana della Cultura

della sede LeCASAPESENNA - Inaugurazione un bene configambiente - Presidio di Libera in scato a Michele Zagaria.

SUCCIVO - Gli orti sociali di Legampro cio lac biente del Casale di Tevero tagonisti della trasmissione televisiva Linea Verde

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AVERSA - Hanno preso pa rte alla presentazione oltre all’autore ed al Gene alla Cultura Nicola De Chiarrale Bellini, l’Assessore redattori di Bloq Michele a, Michele Galluccio e i Docimo e Giusy Clausino

SALERNO - Allo Stadio “D Atletica Aversa Agro Aversaonato Vestuti” l’Arca pieno con la conquista del titolono coglie il successo regionale individuale Allievi e a squadre.

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CASAL DI PRINCIPE - Ladri pella di don Peppe Diana in azione nella capasportano targa d’oro dall’altare. Il mattino segue la si reca presso il cimitero.nte una enorme fol-

CASALUCE - Si è svolta la quatt “Corri e Cammina”, gara podisordicesima edizione di po di beneficenza, XIII° Memo tica amatoriale a scorial “Gabriele Felago”.

TRENTOLA DUCENTA - Don Luigi fa visita alla Casa Famiglia dei Ciotti Felicioni sintetizza il suo pensiero con queste parole “Voi da qui non ve ne and rete mai”

VILLA DI BRIANO - La Festa de fo nella tradizione. La prima lla Tammorra fa un tuftappa si tiene nell’ottava di Pasqua sul sagrato del San tuario della Madonna di Briano. ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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ELEZIONI

Abbiamo intervistato un giovane candidato: Vincenzo Di Puorto

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a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

a politica che si fa portavoce delle esigenze di generazioni che si sono viste sgretolare il loro futuro… la politica che vive col cittadino, conscia delle sue problematiche e non di quelle dei “palazzi”...la politica sana: capace di curare e creare il benessere per il cittadino, risulta in netta antitesi con quella che è stata la piaga della nostra politica nazionale e locale che ha creato e curato gli interessi…ma quelli propri. Si è rinunciato ad ogni forma di contegno e rispetto reciproco; in virtù di un finto buonismo e di un idealismo adattato all’occorrenza, si è oltraggiato ed ingannato tutti noi, divenuti il mezzo per metterli in condizione di accedere ai “palazzi”. È investire su quella che è la Politica pulita, quella capace di tenere lontano i personalismi, capace di offrire ai cittadini servizi tali da non farli sentire discriminati o etichettati. Queste sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare e condividere la sfida che la mia coalizione ha lanciato ai cittadini di Aversa, consci delle problematiche attuali, ma fiduciosi nelle nostre idee e nella nostra voglia di fare. Il programma proposto agli elettori punta alla rinascita e alla rivalorizzazione di Aversa come città: fulcro di eccellenze artigianali, turistiche, enogastronomiche e universitarie. Per facilitare e promuovere i nostri prodotti di qualità sarà creato “l’Ufficio per il Commercio Estero” atto a pubblicizzare nel panorama mondiale, l’eccellenza e la maestria artigianale dei nostri lavoratori. Riqualificare la città è l’elemento chiave per garantire sicurezza e decoro ai cittadini: recupereremo l’ex Area Texas costruendo un parcheggio e un polmone verde; a Piazza Marconi è prevista un’area per i giovani e per il tempo libero, un parco giochi e l’apertura di un asilo nido. Per rendere le famiglie libere dal giogo del carovita saranno ideati servizi capaci di garantire al cittadino giovamenti, incentivi e sgravi con il semplice impegno e la costante diligenza nella cura dell’ambiente e nella salvaguardia del futuro. Introdurremo la Smart Tarsu: una card che assicurerà ai cittadini una riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti, in base ai materiali differenziati. Per abbattere il costo dell’energia e per creare lavoro ai nostri giovani verrà realizzato un

impianto fotovoltaico nel Comune. Senza trascurare il progetto “Acqua del sindaco, che prevede l’installazione di 3 chiostri addetti alla distribuzione di acqua sana e potabile gratuita. Verrà istallata una rete WIFI che garantirà connettività gratuita a tutti i cittadini. Rendere le strade di Aversa più sicure, percorrendole in auto o semplicemente passeggiandoci, sarà possibile grazie ad un periodico ed accurato servizio di manutenzione stradale e ad un sevizio di videosorveglianza cittadina. Saranno varati progetti di sostegno alle famiglie, soprattutto le giovani famiglie, con incentivi comunali tali da dare almeno una sicurezza economica di base. Le politiche sociali diverranno parte integrante del nostro progetto: occupare gli anziani nel sociale diventerà un dovere per noi e un diritto per loro. Offrire assistenza domiciliare e cure adeguate ai diversamente abili sarà un diritto da garantire senza se e senza ma. Aversa è ormai giunta ad un punto dove, è di vitale importanza, una svolta politica drastica, affinché riacquisti prestigio e fascino offuscati ormai da problematiche e urgenze riparabili, solo, con volontà e lavoro. In tale ottica si innesta la serietà e la passione con la quale difendo e porto avanti le mie idee; sicuro e rinfrancato dai propositi e dalla voglia di cambiamento degli aversani. Ritengo indispensabile che la città di Aversa chiuda la porta ad una politica che è stata capace di farci indebitare con il futuro per pagare i debiti del passato e che apra i cancelli ad una politica che ha come scopo quello di dipendere meno dal futuro avendo il presente in mano. In questo processo un ruolo importante lo svolgono i giovani come me, convinti che solo con la volontà e il duro lavoro si possono ottenere dei risultai positivi, per la Città e per se stessi. Solo restando incardinati ai valori veri della vita, privilegiando la meritocrazia e il rispetto, agendo secondo giustizia e assumendosi le responsabilità per ciò che si è fatto o meno, si può garantire a noi giovani e, alle generazioni che verranno, di vivere e godere periodi migliori di quelli attuali. Vincenzo Di Puorto Candidato alla carica di consigliere comunale Lista Civica Cella Sindaco

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STAMPA E POTERE

Faenza: “I giornalisti non devono nascondere le proprie idee politiche”

C

aro direttore, accetto il tuo invito a esprimermi sul voto amministrativo di Aversa. Sai bene che ritengo che i giornalisti non dovrebbero nascondere le proprie idee e dovrebbero esprimere pubblicamente di per chi voteranno o quale pensiero politico abbiano. I finti indipenVito denti rendono un cattivo servizio Faenza non solo a loro stessi, ma anche i lettori. Esprimere le proprie idee Decano dei politiche non significa non vedere giornalisti errori, difetti o altro della parte alla aversani quale si ritiene di appartenere o si appartiene. Scritto questo esprimo quali sono le scelte che effettuerò nella prossima tornata elettorale: voterò il candidato sindaco di centrosinistra e darò il mio voto alla lista del Pd. Questo non vuol dire che i lettori debbano sentirsi obbligati a condividere la mia scelta. L’ho fatta, nonostante alcune palesi carenze dello schieramento e suoi ritardi sulla base di un ragionamento su ciò che è stata la nostra città, come è stata amministrata e quali prospettive avrà di fronte nel momento in cui si insedierà la nuova amministrazione. Nonostante qualcuno sostiene che il Pd è sparito, è vero il contrario. Se invece di usare assiomi c’è un’aria nuova e anche molto bella all’interno della sezione. Finalmente si è capito che le diversità (di opinione) possono essere una forza e non una debolezza. Se queste differenze vengono tutte indirizzate verso uno scopo politico e non personale e abbiano come fine migliorare la nostra città. Certamente: la lista poteva essere migliore, certamente si poteva fare di più e meglio. Sicuramente si potevano evitare tante lungaggini e discussioni, ma è anche vero che la rinuncia apodittica di un proprio candidato sindaco ha ricompattato in extremis una situazione che rischiava di fare arrivare tutti divisi alla meta. Non fosse che per questa decisione di pensare al bene comune e non a quello personale dovrebbe far apprezzare quanto è stato fatto. Un altro errore è pensare che ci siano correnti legate a questo o quel personaggio politico. Chi lo fa sbaglia, certamente ci sono differenti opinioni e posizioni, ma lo zoccolo duro è compatto, discute, ma poi si trova unito. Chiunque pensi al frazionismo alla guerra personale non è in linea con lo spirito e con le esigenze di questa città. E’ proprio questo sentimento, e il progetto nazionale dei “democrat” che fa attualmente del Pd

la prima forza politica del paese. So bene che agli affaristi, a coloro che vogliono i lavoratori solo come “braccia” anche un po’ schiavi, che ci sia una forza riformatrice, democratica con tante anime, ma con lo scopo di migliorare questo paese non va bene. Non va bene al centrodestra dalle mille ambiguità, non va bene a chi pensa di amministrare per fare affari, non va bene a chi non ha a cuore il bene complessivo di questa città, della nostra provincia, del nostro paese. Non c’è dubbio che il cammino da fare è molto lungo, che la strada intrapresa appena qualche anno fa è ancora lunga. Non v’è dubbio che gli obiettivi non sono dietro l’angolo, ma se non si comincia a camminare non si avvierà mai. L’astensionismo rischia di diventare la massa più consistente dell’elettorato. Ma è anche il più grave errore che i cittadini possano fare. Anche se mi sono schierato con il centrosinistra sostengo che anche nel centrodestra ci sono persone brave, capaci e motivate. Non condivido le loro idee, ho dubbi sul loro programma, ma a leggere le liste (da una parte e dall’altra) si trovano persone rispettabili e competenti. Ci sono nel centrosinistra, ci sono nei movimenti civici, ci sono nel centrodestra. Per questo sostengo che è sbagliato astenersi, bisogna saper scegliere. Altrimenti non si hanno scusanti e non si ha il diritto di lamentarsi se le cose vanno male. Per molti anni (otto e mezzo) siamo stati governati da una coalizione che sosteneva che tutto andava bene, per dieci anni abbiamo avuto localmente una amministrazione che ha lasciato la città peggio di com’era (ad eccezione delle strisce blu che sono un affare ancora tutto da capire). Siamo scivolati in basso senza che ci fosse un minimo di argine allo scivolamento all’indietro. Spero che domani avremo una Aversa migliore. Tanti anni fa, trentasette per la precisione, i miei compagni di squadra, i tifosi, e il sottoscritto portarono Aversa in serie A, di pallavolo. Se c’è un palazzetto dello sport, oggi, lo si deve alla nostra presidente e a quella incredibile avventura. Il mio sogno è quello di riportare non solo nello sport, ma in tutti i campi Aversa in serie A. E’ un mio sogno, ma è anche il sogno di tanti aversani. E spero che lo si possa veder realizzato. Vito Faenza

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LETTERE AL DIRETTORE

Per elevare il livello culturale servono il libro e il giornale Una società moderna non può far mancare libri e giornali se vuole elevare il livello culturale.“Il tempo dedicato alla lettura è un tempo sottratto al peggio”

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aro Direttore, è certo che non ti è passato inosservato il fatto che il Governo Monti, così impegnato a mettere tasse e a tagliare spese, non abbia risparmiato la sua falcidiante attenzione per l’editoria e, nonostante la drammaticità in cui versa il di comparto, non ha esitato a ridurre gli stanGiuseppe ziamenti per le attività editoriali. Diana Se è vero che può essere giustificato, non solo ridurre ma addirittura eliminare i fonCorrispondente di per quelle attività che non hanno alcuBloq Magazine na rilevanza sul piano generale, perché spesso servono solo a mantenere in vita… redazione@bloq.it artificiale organi morti e seppelliti, non appare motivata in via generale questa riduzione delle risorse, che mette a rischio il pluralismo dell’informazione, vale a dire uno dei pilastri della democrazia e specialmente di quella italiana: senza una stampa libera quando avremmo saputo delle tante magagne del potere? Non a caso il Presidente della Repubblica, investito della problematica da più parti, ha richiamato l’attenzione sul cosiddetto “taglio lineare al fondo per l’editoria” che a Napolitano è sembrato “una vera mortificazione del pluralismo dell’informazione”. Anche se è condivisibile sensibilizzare chi di dovere all’urgenza di un’operazione di bonifica nel settore, magari utilizzando criteri restrittivi, che consentono da un lato di risparmiare e dall’altro di assicurare un più rigoroso accesso alle risorse pubbliche, non si può negare che le decisioni del Governo vadano riconsiderate, specialmente per quella che viene definita “ editoria minore”, da sempre in affanno e che oggi appare in vera crisi di anossia. In questo specifico ambito è vitale un rifinanziamento adeguato del fondo per garantire la continuità di tante pubblicazioni, anche se è altrettanto utile che si adottino misure atte a far economie e a favorire un impiego efficace delle rimesse di danaro pubblico, magari parametrando i contributi al numero dei dipendenti delle testate o delle case editrici. Questo va fatto anche a costo di registrare ulteriori storture o presunte violazioni di legge, come quelle che sembrerebbero riguardare le recenti immagini che coinvolgono una testata gloriosa come “L’Avanti”. Poiché siamo in tempi di vacche magre, non si può essere…dispendiosi ma quelle poche risorse utili per sostenere la libertà e il pluralismo dell’informazione certamente non devono essere elise, specialmente in un momento di strisciante regresso delle libertà generali, che sono consequen-

ziali anche alla minore capacità di spesa delle famiglie e dei singoli cittadini. A meno che non si voglia consolidare la pratica corrente che fa di molte realtà editoriali solo un veicolo della pubblicità, visto che le parole scritte sembrano considerarsi solo un riempitivo tra una foto e una tabella, una grafica ed un immagine. Caro Direttore, sono certo che condividi queste riflessioni, anche perché quello che preoccupa maggiormente è la chiusura degli spazi di inserimento dei giovani, che sono interessati all’attività pubblicistica o all’impresa editoriale. Non vorrei – e credo che nemmeno tu lo vorresti – che anche in questo ambito il futuro per le giovani generazioni fosse da ricercarsi fuori dai confini nazionali, magari in Europa. Non è casuale che aumentano le borse di studio per l’estero in un tempo in cui l’Italia ha grande bisogno di fermare la cosiddetta “fuga dei cervelli”, laddove se possibile, bisognerebbe incentivarne il ritorno. Infatti, i giovani laureati disposti a svolgere un tirocinio formativo all’estero aumentano di anno in anno e, pur con rammarico, nessuno ritorna. Dopo aver vissuto l’avventura in terra straniera ed essersi messo in gioco sia sul piano personale sia lavorativo, chi vuoi che non cerchi di rimanere dove si trova, ben sapendo le difficoltà o addirittura l’impossibilità di trovare un lavoro in Italia? Insomma anche se tu mi potrai dire che non sempre libri e giornali ci risparmiano “strafalcioni”, grazie a scrittori e giornalisti improvvisati, impreparati o d’assalto, che si esprimono in un italiano approssimativo, forse perché scrivono in mancanza di tempo oltre che con scarsa frequentazione della lingua italiana, che è certamente difficile, per cui molto spesso regalano ai lettori tanto umorismo ignaro e pure “nonsense” affascinanti, credo che bisogna continuare a difendere ad a oltranza il pluralismo dell’editoria e dell’informazione. Sono due settori ai quali una democrazia vera e reale non può rinunziare a cuor leggero! E questo vale soprattutto per i giovani ai quali una società moderna e vitale non può far mancare libro e giornale se ne vuole elevare il livello culturale generale e poi, come ci ammonisce Erri De Luca, “il tempo dedicato alla lettura è un tempo sottratto al peggio”. Intanto, caro Direttore, sperando che il Governo Montirinsavisca e non diminuisca i fondi all’editoria né tolga i contributi a quei giornali che svolgono un ruolo significativo, anche in sede locale, ricevi i miei più cari saluti… editoriali.

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MANIFESTAZIONI

Csi, grande successo per il Gran Premio di Danza Sportiva

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rande successo per il Gran Premio Provinciale di Danza Sportivo promosso dal comitato aversano del CSI (Centro Sportivo Italiano) e svoltosi domenica 15 aprile presso la palestra dell’ASD Polisportiva Albanova, di fronte a una platea folta e soddisfatta. La competizione, fortemente orientata all’aggregazione sociale, ha visto la partecipazione di 80 singoli atleti divisi in vari gruppi di danza sportiva. I vari gruppi, che non necessariamente dovevano essere tesserati Csi, sono stati chiamati a scegliere tra varie categorie coreografiche (Modern Jazz, Contemporaneo, Hip Hop). Oltre alle esibizioni, per cui è rimasto molto contento, il pubblico ha potuto godere anche di un intermezzo musicale canoro che ha visto il coinvolgimento attivo della giuria. Alla fine il primo

posto è stato conquistato dal gruppo costituito di dalla Polisportiva Albanova. Il secondo e terzo Umberto posto sono invece stati conquistati rispettivamenDe Santis te dal gruppo Flick88 e da quello costituito dalla Polisportiva Maristi Giugliano. Corrispondente Bloq Magazine

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SANT’ARPINO

Il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo va a Lubrano e Ruotolo

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a cura della Redazione

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omenica 22 aprile è stato consegnato il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo ad Antonio Lubrano e Sandro Ruotolo. Quanto effettivamente l’informazione italiana è attenta alle tematiche sociali, all’impegno civico e alla difesa dei diritti dei cittadini? Quanto realmente la nostra informazione si è in grado di contrastare i soprusi e le prevaricazioni, il malaffare e le illegalità diffuse? Quanto concretamente l’informazione dà voce ai disagiati e quanti reclamano il sacrosanto diritto al lavoro e alle pari opportunità? Domande a cui hanno risposto due uomini simbolo del giornalismo della difesa dei diritti e della denuncia forte delle illegalità e ingiustizie, Antonio Lubrano e Sandro Ruotolo. Entrambi la scorsa domenica hanno ricevuto a Sant’Arpino il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo. L’iniziativa - che s’inserisce nel più ampio ventaglio di eventi che accompagna l’edizione 2012 della rassegna di teatro scuola PulciNellaMente, definita la “Giffoni del Teatro” - si è tenuta nella sala convegni del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino. A fare gli onori di casa sono stati, ovviamente, gli ideatori ed organizzatori di PulciNellaMente: Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato. Presenti, inoltre, il sindaco della comunità atellana, Eugenio Di Santo, ed il capogruppo consiliare, Ernesto Capasso, mentre a stimolare il dibattitto, nonché a confrontarsi con i premiati, è stato il presidente onorario della Pro Loco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana. L’appuntamento - ideato in collaborazione e condivisone con l’editore napoletano Mario Guida - ha preceduto di alcuni giorni l’avvio della dieci giorni di spettacoli

delle scuole ammesse alla fase finale della rassegna, che è appunto iniziata il 27 aprile e proseguirà fino al prossino 6 maggio. “Quest’anno il programma di PulciNellaMente- dichiarano gli organizzatori Iorio, Iavazzo e Barbato- è quanto mai ricco di personalità e figure di elevata statura all’interno del panorama culturale italiano. Dopo la splendida serata durante la quale abbiamo avuto il privilegio di ospitare il magistrato Gherardo Colombo e il Vice Capo del DAP Luigi Pagano, domenica scorsa abbiamo realizzato un’altra mattinata in un evento memorabile. Ci siamo confrontati, infatti, con due volti storici della televisione e del giornalismo italiano: Antonio Lubrano e Sandro Ruotolo, figli entrambi della terra campana. La scelta di premiare i due giornalisti simboli della difesa dei diritti è perfettamente in linea con i valori che annualmente muovono l’organizzazione di PulciNellaMente, che negli anni addietro ha conferito analogo premio ad altre “firme speciali” quali Roberto Saviano, Carmen Lasorella, Lirio Abbate, Pino Scaccia e Toni Capuozzo solo per fare qualche nome. Questa volta si è deciso di premiare due volti che con il proprio lavoro si sono sempre prefissati l’ambizioso obiettivo di far emergere la verità in qualsiasi situazione, non ponendosi mai in maniera servile verso il potere, ma svolgendo quella funzione scomoda che è tipica dei giornalisti “veri”. Il profilo professionale dei due è senza dubbio diverso in quanto mentre Lubrano è da sempre, e a giusta ragione, considerato il paladino per eccellenza dei diritti dei cittadini, soprattutto quando questi si relazionano con le pubbliche amministrazioni o con grosse realtà economiche-imprenditoriali, Ruotolo da decenni è ormai in prima linea nel raccontare quelle storie che tanto limitano democrazia e libertà in Italia, e pensiamo alla criminalità organizzata, alla corruzione e via discorrendo. Quello che unisce i due, oltre alla provenienza regionale è senz’altro l’amore per il giornalismo d’inchiesta non fine a se stesso, ma come strumento di ricerca. Non tutti sanno poi che l’avventura di Sandro Ruotolo in Rai è iniziata con il programma “Diogene” ideato e condotto proprio da Antonio Lubrano.

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SOCIETA’

Sempre più soli col proprio dolore: con la crisi si muore

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na vera e propria tragedia umana quella che si sta consumando in Italia dall’inizio del 2012. Una tragedia che si espande a macchia d’olio ma che si consuma perlopiù tra l’indifferenza sia dei media che della politica. Il Nord come il Sud, ormai entrambi palcoscenico di uno stesso dramma, non sono mai parsi così vicini. A Milano come a Catania, a Roma come a Bologna, a recitare il copione sono sempre umili famiglie italiane. I protagonisti delle scene sono soprattutto piccoli imprenditori, che con un gesto estremo scelgono di liberarsi di un macigno che improvvisamente si ritrovano sulle spalle. Un macigno che contiene le angosce della crisi, l’impossibilità di colmare i debiti o di pagare le tasse, la difficile ricerca di un lavoro, il fallimento della propria azienda. Oramai la storia si ripete quasi quotidianamente. Calato il sipario ogni famiglia, privata della protezione comunitaria, viene lasciata sola col suo dolore e avvolta da un’anomia acuta. Si fa di tutto per convincerci che ogni suicidio ha una sua storia, ogni famiglia ha bisogno di punti di sfogo diversi e ognuno ha bisogno di vivere da solo il proprio dolore. Nelle brevi analisi dei media nazionali non vi è alcun riferimento ai legami sociali si allentano, alla scarsa integrazione in una rete relazionale, al fatto che oggi l’individuo viene lasciato in balia di se

stesso e della crisi, senza la guida morale della società. Il suicidio viene presentato e visto, esclusivamente, come un atto individuale. Ma - come suggeriva il sociologo francese Emile Durkheim, in un altro spazio e in un altro tempo - “se anziché scorgervi unicamente avvenimenti privati, isolati gli uni dagli altri, che richiedono ognuno un esame a sé, si contemplasse l’insieme dei suicidi commessi in una determinata società, in una determinata unità di tempo, si constaterebbe che il totale così ottenuto non è una semplice somma di unità indipendenti, un tutto da collezione, bensì un fatto nuovo e sui generis, avente una sua unità e individualità, una propria natura quindi e, per di più, una natura eminentemente sociale”. Fin quando il suicidio non verrà inteso come un fatto sociale, si cercheranno sempre e solo soluzioni personali a contraddizioni sistemiche. Ciascuno cercherà di proteggere se stessi, ma allo stesso tempo si allontanerà dagli altri. Il rischio è che a un certo punto si passi dall’autopreservazione all’autolesionismo. Per non autodistruggersi sono, invece, necessarie risposte collettive e nuove forme di comunità. Ora più che mai, è necessario non lasciare le persone sole, a partire da quelle che ci sono più vicine. Perché, continuando così, c’è il rischio, sempre più concreto, che su quel palcoscenico su cui si ripete e si consuma lo stesso dramma, anche noi, prima o poi, saremo costretti a recitare una parte.

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di Umberto De Santis Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

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SALUTE

Se si parla di devitalizzazione non dare mai nulla per scontato

B a cura dello Studio Odontoiatrico Arlotta & Sichel

uongiorno dott. Sichel Turco, mi chiamo Anna ed ho un problema con un dente che in passato mi è stato devitalizzato. In seguito ad una rx il mio dentista mi ha detto che ho un granuloma e bisogna eseguire nuovamente il trattamento, com’è possibile? Un dente devitalizzato non è morto e, quindi, non dovrebbe dare più problemi?

Salve Anna, per farle comprendere meglio il problema le spiego innanzitutto cos’è una devitalizzazione o terapia canalare di un elemento dentario. Esperti I denti come tutti sappiamo posseggono una Bloq Magazine o più radici, ogni radice ha un forame attraverso il quale entrano all’interno della radiwww.arlottasichel.it ce stessa un nervo un’arteria ed una vena. Questo fascio vascolo-nervoso risale su per la radice attraverso uno spazio definito canale radicolare fino ad uno spazio che si trova al centro della corona dentaria denominata camera pulpare. Quando un dente subisce un processo carioso che ne distrugge parte dei tessuti duri, i batteri possono attraversare i tubuli dentinali ed arrivare ad infettare la cosiddetta polpa (nervo-arteria-vena). A questo punto si scatena la tanto temuta pulpite, dolore molto intenso, nevralgico a dir poco insostenibile. La pulpite è un processo irreversibile a cui segue la necrosi o morte della polpa con conseguente produzione di una raccolta purulenta (ascesso). La terapia necessaria a salvare l’elemento dentario è la terapia canalare o devitalizzazione. Essa consiste nell’apertura della camera pulpare per poter accedere con gli adeguati strumenti al sistema canalare del dente. Con questi strumenti si svuotano i canali, ma soprattutto si sagomano e detergono in maniera tale da eliminare qualunque residuo di tessuto necrotico. Questa è la condizione indispensabile per ottenere la riuscita del trattamento. Basta infatti non sagomare perfettamente anche un solo milwww.arlottasichel.it

limetro di un solo canale per lasciare spazio a milioni di batteri che possono a distanza anche di anni riattivare e sostenere un processo infettivo capace di generare granulomi o cisti. Negli anni passati purtroppo era molto complicato effettuare una buona terapia canalare a causa degli strumenti che richiedevano una grossa capacità dell’operatore e tante sedute. Anche il sitema di chiusura dei canali purtroppo anche a seguito di una buona sagomatura poteva dare vita a degli spazi vuoti aggredibili dai batteri. Oggi esistono una serie di strumentazioni che ci facilitano la vita, ma l’esperienza dell’odontoiatra spesso fa ancora la differenza. Un bravo odontoiatra sa che per effettuare una buona devitalizzazione deve avere una buona conoscenza dell’anatomia dentaria, esperienza, manualità e tanta tecnologia. Certamente si può fare una buona terapia canalare anche senza tecnologia, ma nei casi più complessi non avercela spesso vuol dire fallire, quindi essere costretti ad eliminare un dente. Noi siamo abituati a lavorare anche sui canali più semplici come se fossero i più difficili, rilevatore elettronico della lunghezza del canale, manipolo endodontico con controllo dellla forza ed autoreverse, videoradiografia computerizzata, estrumenti ultraflessibili in Nichel-Titanio, aghi endodontici per la disinfezione, coni di guttaperca calibrati per una chiusura a 360 gradi del canale sagomato. Sembra tutto esagerato? Non lo è mai, una devitalizzazione non è mai semplice, mai dare nulla per scontato, l’insucesso è dietro l’angolo basta un po’ di approssimazione o presunzione e la natura non ci perdona. dott. Fabio Sichel Turco

Hai paura del dentista?

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CINEMA

Un Depp sopra le righe in “The Rum Diary - Cronache di una passione”

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ohnny Depp torna ad interpretare un personaggio sopra le righe, e per la seconda volta in un adattamento di un romanzo del suo grande amico Hunter S. Thompson, del quale aveva già interpretato “Paura e delirio a Las Vegas”. di Ancora una volta per Hunter S.Thompson ci sono dunque i temi della droga e Katia dell’alcool. Muscariello Ambientato nell’America del proibizionismo, il film narra la storia di Paul Corrispondente Kemp, un giornalista che decide di laBloq Magazine sciare gli States e trasferirsi a Porto Rico, redazione@bloq.it iniziando a scrivere come freelance per il The San Juan Star, diretto da Edward J. Lotterman (Richard Jenkins). Catturato da un vortice di alcool, donne ed eccessi di ogni tipo, sviluppando un’ossessione per Chenault (Amber Heard), la donna del ricco uomo d’affari Hal Sanderson (Aaron Eckhart), dovrà lottare per realizzare i suoi sogni di scrittore e salvarsi da un gruppo di anime, perse tra l’autodistruzione e i traffici illeciti dell’America del proibizionismo. “The Rum Diary – Cronache di una passione” è tratto dall’omonimo libro semi-autobiografico di Hunter S. Thompson, scritto all’età di 22 anni nel 1961, ma pubblicato solo nel 1998. Il regista è Bruce Robinson (Gli occhi del delitto, Come fare carriera nella pubblicità, Shakespeare a colazione, In Dreamscome sceneggiatore) che ha scritto anche la sceneggiatura consumando una bottiglia di alcool al giorno, dopo più di sei anni di astinenza. Alla fine delle riprese, il regista ha rinunciato

nuovamente all’alcool. Robinson scrittore ha assorbito lo stile di Thompson e, nonostante abbia conservato solo tre battute del romanzo originale, lo ha restituito con efficacia, omaggiando il suo straordinario talento per i dialoghi. Peccato che, strada facendo, l’arte della retorica si riduca a pomposo artificio e il film si chiuda nella più pura convenzionalità. È questo un film che richiama molto i noir americani degli anni Quaranta, dove tutto girava attorno all’eroe, alla bella e al nemico. L’imperialismo degli americani a San Juan sembra comunque denunciato con sincerità, mostrando una volta di più la volontà mai sopita di essere “i primi a solcare il mare”. La colonna sonora di The Rum Diary è curata da Christopher Young e contiene anche alcuni contributi del protagonista Johnny Depp: una versione strumentale di The Mermaid Song (la versione vocal è di Patti Smith) Kemp in the Village, un duetto con JJ Holiday, e due brani firmati dalla “JD Band”: What About El Monstruo? e Roll Out the Roosters.

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SPETTACOLO

Antonello Venditti al Palapartenope di Napoli con il suo “Unica Tour”

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l cantautore romano propone in giro per i palasport italiani il suo nuovo lavoro musicale uscito lo scorso novembre, intitolato “Unica”, come il singolo che ha Venditti ha anticipato tramite le radio, conquistando subito i vertici della classifica d’ascolto. Dopo la presentazione ufficiale dei brani contenuti nel nuovo disco, Venditti, insieme al suo staff, ha deciso di dedicarsi ad un’intensa attività concertistica. Il tour è partito lo scorso 8 Marzo dal PalaLottomatica di Roma. Il 28 Aprile, l’autore di “Roma capoccia”, “Ricordati di me” e di tanti altri brani entrati nella storia della musica italiana, è al Palapartenope, nel quartiere partenopeo di Fuorigrotta. Con questo tour Venditti si è prefissato l’obiettivo di coinvolgere il pubblico più giovane, che accorre sempre più numeroso ai suoi concerti, con musica dal vivo arrangiata con nuove e più moderne sonorità, ma sempre accompagnato dalla sua fedele band. Ritornando al lavoro discografico, si tratta di nove brani inediti a cui si aggiunge una delle collaborazioni più importanti a livello internazionale come quella di Gato Barbieri e il suo immancabile sax. Venditti recentemente dichiarato di aver provato una grande emozione quando alcuni studenti universitari della facoltà di architettura della capitale lo convinsero a cantare alcuni suoi brani sul tetto dell’ateneo. Una testimonianza del grande amore che i giovani nutrono per il cantautore. “Fa sentire quel senso di libertà e di voglia d’amare che rende più piacevole e ricca la vita”, così l’autore romano definisce la sua musica più recente. Musica che, come nel passato, cattura ancora i cuori dei più giovani. Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

di Antonino Fiorino Corrispondente Bloq Magazine redazione@bloq.it

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MUSICA

Successo per la seconda edizione del “Concerto al buio - new emotion”

D a cura della Redazione

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Il concerto è stato eseguito dal rinomato violinista e compositore Alfredo Notarloberti, il quale insieme alla sua band ha accettato subito di suonare nell’oscurità assoluta, senza il supporto di spartiti e le direttive gestuali.

opo il grande successo casertano del virtuoso pianista non vedente Ivan Dalia, accompagnato dalle recitazioni poetiche dell’attore Salvatore Castaldo, esibitisi al concerto al buio organizzato dall’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Caserta, ancora una volta, la stessa associazione, in collaborazione con la Rappresentanza zonale di Aversa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.), ha organizzato la seconda edizione del “Concerto al buio – new emotion”, lo scorso 27 aprile. Il buio in sala ha lasciato tutti un po’ disorientati e a bocca aperta, a causa dell’assenza di un riferimento fisico e concreto, eccetto la certezza rassicurante delle voci degli organizzatori e l’assistenza dei volontari non vedenti presenti in sala. Quando tutto è stato pronto, quando tutti erano entrati a pieno titolo nel mondo della cecità, allora ecco che è subentrato un elemento nuovo: la magia assoluta della musica. L’innovativa scelta di coinvolgere i partecipanti, attraverso una nuova modalità percettiva, ha valorizzato l’interiorizzazione dell’ascolto musicale, realizzando in ciascuno un significativo momento di forte crescita personale e culturale. Al buio, cadono le barriere, si perde la cognizione del tempo. Il buio è uno strumento coinvolgente per i partecipanti, ai quali è stata data possibilità di immedesimarsi nella vita quotidiana di chi è privo della vista, mentre gli operatori presenti in sala (non vedenti) che hanno egregiamente svolto il servizio di hostess, erano l’unico punto di riferimento e di aiuto per i partecipanti. Per questo, tra l’altro, ci teniamo particolarmente ad evidenziare l’importanza dell’impegno svolto dai volontari dell’U.N.I.Vo.C. che abitualmente operano a favore dei minorati della vista. Non solo il pubblico è stato coinvolto emotivamente a partecipare ad un evento altamente mediatico e sensoriale, ma gli stessi musicisti hanno accettato la sfida e si sono confrontati nel mondo dell’oscurità, per dimostrare che non vi è disabilità nella diversità. In sala erano stati vietati i cellulari, gli accendini e ogni altra fonte di luce che avrebbe potuto disturbare l’evento. L’offuscamento di porte, finestre, vetrate, led, etc. predisposto accuratamente dai volontari non è stato un compito facile e ha comportato un lavoro meticoloso e complesso. Il concerto è stato eseguito dal rinomato violinista e compositore Alfredo Notarloberti, il quale insieme alla sua band ha accettato subito di suonare nell’oscurità assoluta, senza il supporto di spartiti

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e le direttive gestuali. Il pubblico ha preso posto nella sala illuminata in piena autonomia e, appena sono state spente tutte le luci, in una cecità ostentata, è cominciato il concerto. In caso di necessità i volontari non vedenti, dislocati in vari punti strategici della sala, erano pronti ad accompagnare fuori gli ospiti che eventualmente ne avessero fatto richiesta. Nell’era in cui le immagini la fanno da padrone l’U.N.I.Vo.C. di Caserta e la Rappresentanza zonale di Aversa dell’U.I.C.I., nell’intento di voler superare le barriere che impediscono di vedere i problemi reali dei “non vedenti” hanno fatto una scelta coraggiosa organizzando questa manifestazione fatta solo di suoni. Il loro coraggio ha avuto successo. Hanno aperto una finestra sul disagio sociale che subiscono le fasce deboli della società come i non vedenti, alla quale chi vede ha potuto capire l’importanza di creare le condizioni di vita urbana accettabili anche per chi ha delle disabilità. Note su Edo Notarloberti Il violinista partenopeo Edo Notarloberti è estremamente eclettico. La sua musica è in bilico tra romanticismo neo classico, musica da camera e atmosfere dark intrise di malinconia e nostalgia. La veste acustica del suo violino infonde una forte suggestione al sound del suo gruppo musicale che, nell’insieme, risulta capace di materializzare emozioni profonde. L’artista si ritiene umile soldato al servizio di Sua Maestà la Musica. Tutto cominciò a 8 anni. Già studiava pianoforte ed un amico di famiglia gli regalò un violino trovato in soffitta, rivelatosi poi un preziosissimo violino di fine ‘700. Era un violino per bambini di misura ¾ e da lì cominciò la sua avventura violinistica. Gli studi classici e parallelamente la “cantina” di casa sua dove si riuniva con scapestrati individui a suonare la chitarra, heavy metal, rock etc, hanno dato inizio, in maniera precoce, all’attività concertistica nella musica classica. Un giorno ecco l’evento inaspettato: un suo amico propose di elettrificare il suo violino. Da quel momento ha iniziato a suonarlo nelle più originali situazioni: dal rock al popolare, dal blues a l’irlandese. Fu l’incontro con Corrado Videtta degli Argine ad aprire lo scenario della musica post punk, neo folk e gotica, intraprendendo così il percorso in quel particolare genere, venendo a far parte di prestigiosi gruppi come Argine, Ashram e Corde Oblique. ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


I NOSTRI ESPERTI

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Che cosa si sperimenta quando si vive un conflitto?

Il Conflitto può essere definito “una situazione in cui forze di valore approssimativamente uguale ma dirette in senso opposto, agiscono simultaneamente sull’individuo. Si può parlare di 4 tipi di conflitti : FRA DUE TENDENZE APPETITIVE il soggetto si trova di fronte a due obiettivi positivi, ma la situazione gli permette di raggiungerne solo uno (esempio: l’adolescente che desidera allo stesso tempo la sicurezza della casa paterna e un’esistenza indipendente). ATTRAZIONE-AVVERSIONE quando un soggetto o una situazione hanno in sé caratteristiche sia positive che negative. AVVERSIONEAVVERSIONE è’ un tipo di conflitto che porta generalmente alla fuga, quando è possibile. L’alternativa può essere la scelta del male minore. TRA DUE TENDENZE CHE SONO IN SÈ SIA AVVERSATIVE CHE APPETITIVE.

stato di dissonanza. In quest’ultimo caso l’individuo generalmente tende a cercare di ridurre tale dissonanza, sforzandosi di fare concordare gli elementi dissonanti poiché una persona si comporta in modo tale da accrescere la coerenza interna del proprio sistema cognitivo (es. del fumatore). Esistono diversi modi per ridurre la dissonanza: convincersi che l’argomento con il quale non ci troviamo d’accordo non è importante, cambiare opinione, cercare il sostegno il sostegno degli altri, selezionare informazione in modo che non si creino dissonanze. L’adozione di tali tecniche però non sono sempre utili: molto spesso infatti è meglio ammettere ed affrontare i valori discordanti, poiché altrimenti può finire con l’ingannarsi troppo e divenire incapace di valutare e di trarre profitto dalle esperienze.

dott.ssa Vincenza Marino Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale in formazione e-mail:marino.vincenza@virgilio.it http//marinovincenza.myblog.it// cell. 333.941.53.15

Generalmente Le persone cercano di ridurre lo sforzo della scelta ricorrendo a strategie di accentuazione e minimizzazione per convincersi che solo uno o due aspetti della situazione siano rilevanti. Quando ci troviamo di fronte ad una situazione, di fronte alla quale dobbiamo prendere una posizione, può accadere che gli elementi a nostra disposizione siano o meno reciprocamente conformi. Se non lo sono o se si trovano in reciproca contraddizione, si ha uno

Itinerario Gastronomico: Spagna La cucina di tradizione spagnola si basa su una regola molto semplice: prendere ingredienti freschissimi e interferire con loro il meno possibile; questa è anche la riflessione conclusiva che mi è venuta da fare dopo un tour spagnolo durato venti giorni. Mentre il resto del mondo si affanna a creare salse sofisticate e intrugli improbabili, gli chef spagnoli si cimentano in esperimenti raffinati volti a creare commistioni di sapori in cui sono gli aromi stessi ad essere esaltati. Si tratta di accostamenti semplici che si riflettono soprattutto nella preparazione delle tapas. Le tapas sono stuzzichini, simili ai nostri antipasti che mangiati in abbondanza costituiscono un pasto completo; sono preparate con svariati ingredienti che vanno dalle olive, al pane con jamon, dalle tortillas de patatas alle berenjenas col miel (melanzane al miele), l’importante è avere inventiva e rispettare la stagionalità mantenendo sempre il legame col territorio. Insomma, si tratta di semplici artifici che ricordano non alla lontana il modo partenopeo di fare cucina. Tutti d’altronde sanno che la cucina spagnola e quella napoletana sono figlie della stessa famiglia, allargata s’intende, se facciamo riferimento agli Aragonesi e ai Borboni, che ci hanno insegnato un modo elementare d’ intendere la gastronomia che ha come fine ultimo quello di creare sempre piatti interessanti anche quando la materia prima ha origini povere. Gli ingredienti infatti sono simili, perché sono frutto di una terra bagnata dallo stesso mare, ma vengono contestualizzati in maniera differente in base alle consuetudini alimentari e alle tradizioni locali. Per fare un esempio concreto vorrei parlare delle Migas. Durante un soggiorno nella città di Saragozza , ho avuto il piacere di gustare un piatto di Migas con bacalao e pimiento: una sorta di cous cous di briciole di pane ammorbidite con acqua e olio e condite con cipolle, baccalà e peperoncino verde. Nonostante mi sembrasse innovativa l’idea di utilizzare le briciole di pane come base per un primo piatto, ho trovato che il sapore della pietanza fosse familiare e in effetti la dolcezza della cipolla, il sapore forte del peperoncino verde fritto e il baccalà gratinato mi hanno fatto ritornare alla mente i sapori e gli odori della cucina casereccia della domenica, quella delle nonne, quella che mette di buon umore l’intera famiglia. Migas de bacalao y pimiento (briciole di pane con baccalà e peperoncino verde). Ammorbidire della mollica di pane stantio con un bicchierino di acqua, sale e un filo d’olio di oliva. Fare un soffritto con aglio e peperoncino verde e aggiungere la mollica di pane per renderla croccante e dorata. Sbollentare la cipolla tagliata finemente in acqua e un volta ammorbidita aggiungerla alla mollica di pane facendo mantecare e aggiungendo, se necessario altra acqua per rendere il tutto più uniforme. Cuocere i tranci di baccalà in un tegame con olio e pomodorini e capperi dissalati. Disporre la mollica di pane in un piatto fondo o eventualmente in una ciotolina da antipasto e guarnire con il baccalà. Per rendere il piatto più interessante accompagnare con una confettura di pomodori verdi o di cipolla rossa di Tropea, reperibili in un supermercato ben fornito.

di Martina Monaco - Fotografia di Saverio De Leonardis

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PROSCENIO

IlTeatroBellinidiNapolipresenta: “Dignità autonome di prostituzione”

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ino al prossimo 6 maggio il Teatro Bellini di Napoli “mette in scena”: “DIGNITA’ AUTONOME DI PROSTITUZIONE” uno spettacolo di Luciano Melchionna, tratto da un format di Betta Cianchini e dello stesso Luciano Melchionna, che ne curaanche la regia. di “Dignità Autonome di Prostituzione” è la Adriano Casa Chiusa dell’Arte. Attori come prostiLupo tute, protetti ma alla mercé dell’avventore/ spettatore di turno, si lasciano scegliere, Corrispondente esaminare e soppesare in cambio della proBloq Magazine pria Arte e del proprio Cuore. redazione@bloq.it Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti mentre una “strana famiglia”, tenutaria del Bordello, ha l’arduo compito di stimolare le contrattazioni con i clienti per stabilire il prezzo di ciascuna prestazione. Conclusa la trattativa, il cliente - uno, due, piccoli o grandi gruppi a seconda delle “perversioni” - si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato dove fruirà di una o più Pillole del Piacere Teatrale: monologhi o performance di dieci minuti circa, tratti dai classici del teatro o da testi contemporanei (e del Melchionna stesso). Ogni pillola dovrà in qualche modo emozionare, far riflettere e divertire lo spettatore, laddove per divertimento si intenda “uno stupore nuovamente sollecitato” da un teatro che non è auto-celebrativo, ermetico o fine a se stesso ma prima di tutto magia e sogno. Un nuovo approccio allo Spettacolo, un modo per ridare “Dignità” al lavoro dell’Attore e al contempo una provocazione giocosa e sorprendente per riavvicinare il pubblico al mestiere più antico del mondo: il Teatro. A tale proposito abbiamo sentito il regista: “L’idea della vetrina ha cominciato a ruotarmi in testa ad Amsterdam quando, in occasione della presentazione del mio primo film Gas, ho visto le prostitute nella zona rossa. Da più di tre anni ormai lavoravo alla messa in scena delle “pillole” - così io chiamo le performance brevi e per pochi spettatori, a volte anche uno solo, che fungono da terapia atta ad un graduale riavvicinamento del pubblico al teatro. Per affinità elettive più che per coincidenza, Elisabetta Cianchini - straordinaria collega con la quale firmo il format da cui traggo lo spettacolo - mi ha proposto di tentare insieme l’esperimento. In quanto novità assoluta, abbiamo pensato che nessuno ci avrebbe finanziato, come capita spesso in Italia, e così abbiamo deciso di esordire autoproducendoci e di investire sul nostro talento e quello dei collaboratori che ho scelto di avere al fianco. Lo spettacolo allestito da me è più articolato, ovviamente, rispetto al format. Ho aggiunto all’idea della prostituzione dei singoli artisti, quella di una “Famiglia” tenutaria del

bordello, i cui componenti/personaggi sono tratti dalla mia commedia “Pausa”: Wanda, “la bella ninfomane”, fidanzata con Lia, “la direttrice”, che ha come fratello Cerebro, “l’impotente”, e come sorella Lei, “la frigida”. Jane è l’insegnante di canto - ma ha perso le speranze da tempo - di Wanda. Mademoiselle A è la cassiera/sciantosa che sfodera una voce da Gospel. Domiziano Cristopharo, “l’Arte in mutande”, intrattiene il pubblico con le braghe calate, accendendosi e spegnendosi ad intermittenza. Un fantasma insanguinato si aggira nello spazio sin dagli anni trenta e con qualche monetina racconta la sua triste fine di adultera da “All’uscita” di Pirandello. Per “Dignità…”, infatti, ho rivisitato alcuni meravigliosi classici - tra gli altri Dostoevskij e Shakespeare - avvalendomi di preziose collaborazioni. Per lo più, però, i monologhi dei “prostituti” e le scene della Famiglia nei corridoi portano la mia firma. Insomma, dentro le stanze, i cuori pulsanti di 20 e/o più prostituti a sera; lungo le scale ed i corridoi, un carosello di sketch esilaranti, scatenati dalla Famiglia, in forte contrasto comico. Una settantina (al momento) gli attori famosi o meno famosi - ma di tutti vado un gran fiero - che si alternano durante queste serate all’insegna del gioco e del vizio antico del “fare l’amore con il teatro”. Ho sempre pensato che gli attori in Italia non siano affatto tutelati, e sono sempre stato contrario all’idea di farli lavorare gratis o ad incasso, pur essendo costume diffuso ormai, specie nel teatro off e per ovvi motivi. Questa volta però la provocazione si basava proprio sul discorso della prostituzione e con Elisabetta abbiamo pensato: “Visto che lavorano sempre sottopagati, diamo una vetrina a ciascuno di loro e la possibilità di guadagnarsi dei soldi con le proprie performance, in una “casa chiusa e protetta”. Se anche non dovesse funzionare, avranno guadagnato un rimborso spese simile magari alle mance di un cameriere ma allenandosi in quello che amano e per il quale hanno studiato e sacrificato la “propria vita”. Il pubblico contatta o riscopre il senso del teatro, la sua sacralità, la sua ritualità. Assiste alla concentrazione, ripetuta a loop, dell’attore che entra ed esce dal proprio personaggio. Osserva tutto questo da vicinissimo ma senza mai essere coinvolto se non da spettatore/cliente, ruolo nel quale si è proposto. L’unica differenza è che non sta seduto per ore nello stesso posto, stretto claustrofobicamente tra due file. Può scegliere, muoversi, scambiare opinioni e consigli, interagire con i generi teatrali e i differenti attori - con il dinamismo contemporaneo raggiunto tramite internet e i telecomandi ma in una relazione paritaria, fisica, reale, calda, emozionante.

Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: redazione@bloq.it

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AVERSA NORMANNA

La compagine normanna, dal 2006 possiede un defibrillatore

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a prematura morte di Piermario Morosini ha portato alla luce la necessità, per le società di calcio, di essere attrezzate di tutti gli strumenti utili a fronteggiare le gravi e improvvise emergenze che, purtroppo, possono trasformarsi in tragedie. I vertici della Lega Pro hanno espresso la volontà che ogni compagine della categoria sia equipaggiata in maniera adeguata, così da essere pronta a mettere in atto tutto ciò che possa essere necessario a salvare una vita umana. Dalla stagione 2006/07 la S.F. Aversa Normanna è in possesso di un defibrillatore, apparecchio essenziale in una competizione sportiva di alto livello, ma anche per chi svolge attività fisica dilettantistica o amatoriale. La società granata, non solo ha la disponibilità di questo vitale strumento sanitario, ma si avvale anche di uno staff medico competente e capace, pronto ad utilizzarlo all’occorrenza (speriamo mai). Per i dirigenti e lo staff medico normanno l’importanza di tale apparecchio è tale da essere presente non solo nelle gare interne. Il defibrillatore fa parte di tutto quell’equipaggiamento indispensabile che la squadra porta con sé anche nelle trasferte. Riparte l’iniziativa «Io tifo per la mia squadra del cuore» In occasione dell’incontro Aversa Normanna-Paganese, avrebbe dovuto prendere il via il progetto “Io tifo per la mia squadra del cuore” La sospensione di tutti di campionati, per la morte del giovane calciatore Piermario Morosini, ha fatto slittare l’esordio di questa interessante iniziativa. Per le rimanenti gare in casa, quindi, tutti gli studenti delle scuole aversane e dell’intero agro potranno assistere alle partite della “Squadra del Cuore Aversa Normanna”, acquistando i biglietti

del settore curva ad un prezzo ridotto, vale a dire 3 euro, anziché 5. La proposta di Donato Liotto è stata accolta dal Presidente dell’Aversa Normanna Giovanni Spezzaferri e dall’Amministratore delegato Alfonso Cecere con entusiasmo. “Ci auguriamo – dichiarano congiuntamente i due dirigenti – che questa iniziativa possa trovare riscontro non solo nei tanti giovani che frequentano le scuole ma, soprattutto, nei dirigenti di queste ultime. Avvicinare i giovani allo sport, infondere loro i valori di una sana esperienza, condita dalla passione per il calcio, soprattutto tifando e sostenendo la domenica dagli spalti dello stadio comunale l’Aversa Normanna, è il nostro obiettivo“. Pertanto gli studenti delle scuole superiori potranno acquistare il biglietto recandosi al botteghino dello stadio a partire dalle ore 12.30 di ogni domenica. L’iniziativa è rivolta anche agli alunni delle scuole medie, quindi con un’età inferiore ai 14 anni. Per loro è previsto l’ingresso gratuito, ma ad usufruire della riduzione del tagliando saranno i genitori che li accompagneranno allo stadio. “Vogliamo dire ai tifosi – afferma Liotto – di riavvicinarsi alla squadra e sostenerla dagli spalti del comunale. Loro sono il vero motore che può rinvigorire e far continuare a vivere questa importante realtà sportiva della nostra città. L’Aversa Normanna è di tutti e appartiene all’intera città di Aversa. Invitiamo tutti a sostenere la squadra. Senza distinzioni. Qui si è davvero accomunati sotto un unico colore, quello granata dell’Aversa Normanna“.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

a cura della Redazione Bloq Magazine redazione@bloq.it

L’Aversa Normanna è di tutti e appartiene all’intera città di Aversa. Invitiamo tutti a sostenere la squadra. Senza distinzioni. Qui si deve davvero essere accomunati sotto un unico colore, quello granata dell’Aversa Normanna.

ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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EDITORIA

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Presentato: “Una notte in Arabia“ illibro sullastoriadiGianmarcoBellini

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Bloq presenta un nuovo lavoro letterario. Questa volta ad essere sotto i riflettori è il romanzo «Notte in Arabia - Vita e storia di Gianmarco Bellini, il ragazzo che voleva volare », scritto da Francesco di Domenico, ed edito da Boopen LED. L’autore in questo libro ha voluto narrare una storia vera, la storia di un uomo, che nel lontano gennaio 1991 salì all’onore delle cronache del tempo. La vicenda è quella di Gianmarco Bellini, maggiore dell’Aeronautica Militare, che durante la Prima Guerra del Golfo si trovò a combattare dall’alto del suo Tornado, il nemico iracheno e le forze di Saddam Hussein. Lui, «uomo di pace», coinvolto in una «guerra di liberazione», che gli ha segnato l’animo per tutto il resto della sua vita. Il maggiore insieme al capitano Maurizio Cocciolone fu l’unico a riuscire a portare a termine il rifornimento in volo, e quindi il caso volle, ma sopratutto la bravura del pilota e del suo navigatore, che loro due fossero gli unici a poter proseguire la missione di bombardare le posizioni delle forze armate irachene. Ed è proprio in questo momento che il loro aereo fu colpito e lanciandosi con il seggiolino eiettabile, vennero catturati dalle truppe irachene e rimasero per circa due mesi prigionieri in mano nemica. Di Domenico cogliendo al volo l’opportunità di raccontare una storia di vita come questa, ha deciso di ripercorrere insieme al protagonista della vicenda le sensazioni, le paure e le emozioni di quei giorni. Ma anche i motivi della scelta di voler entrare nell’Aeronautica, l’addestramento all’ Accademia militare di Pozzuli, i ricordi e le esperienze del Maggiore Bellini. L’incontro che ha fatto da contenitore alla discussione sul libro, si è svolto lo scorso 19 aprile all’Auditorium “Vincenzo Caianiello” di Aversa. Ad essere presenti per partecipare al dibattito: lo stesso autore del libro Francesco di Domenico, scrittore satirico e narratore di racconti in varie antologie; Gianmarco Bellini, medaglia d’argento al valor militare, su cui è incentrata la storia del romanzo; Nicola de Chiara, vice sindaco di Aversa; Michele Docimo, caporedattore di Bloq Magazine, e Giusy Clausino, redattrice di Bloq Magazine. Molti i temi affrontati e di notevole interesse, stimolati sopratutto dalla presenza di chi ha vissuto in prima persona gli orrori della prigionia. Uno dei punti chiave del romanzo appare essere proprio, la narrazione in prima persona da parte dell’autore che in una sorta di transfert prende su di se le vicissitudini del maggiore dell’Aeronautica. A stimolare la discussione su questo punto è stata Giusy Clausino, che afferma: « Leggendo il libro ho percorso insieme al protagonista il percorso che ha fatto, le sue paure, le sue angosce e mi sono soffermata sulla preoccupazione che il maggiore aveva per la sorte del suo compagno. Mi sono ritrovata a vivere le stesse paure che il pilota ha vissuto nelle situazioni più estreme ». Gli fa eco di Domenico: «Ho scritto in prima persona per entrare nella mente del personaggio. Spesso mi sono commosso. Questo libro l’ho scritto per raccontare la storia di Bellini e anche per far emergere alcune verità. I piloti italiani infatti nella Guerra del Golfo lavoravano in condizioni disperate». A seguire ha preso la parola Michele Docimo che facendo i complimenti all’autore ha detto : « È uno dei migliori libri scritti in questi ulPotete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it

timi anni perchè è emotivo ma allo stesso di tempo distaccato. Ci fa sentire italiani. Ci Domenico fa sentire il generale Bellini restituendocelo come un sognatore. Allo stesso modo ci dà Cristiano il polso cinico dei carciereri e racconta la Corrispondente Abu Ghraib vissuta dai piloti italiani.» Bloq Magazine Infine la parola è passata a Gianmarco Bellini, che incalzato dalle domande dei pre- redazione@bloq.it senti, ha dato risposte sia sull’esperienza da lui vissuta, sia sulla sua collaborazione alla stesura del romanzo. Ha parlato dei dubbi e delle incertezze che lo assalivano in quei giorni terribili quando si trovava in mano ai suoi carcerieri. Una mano a liberarsi da quelle paure gli è stata data proprio dal racconti al grande pubblico della sua vicenda. «Confidandomi con l’autore del romanzo - ha detto - è come se avessi subito un esorcismo, e il mio corpo si fosse liberato da angosce che mi perseguitavano da tempo». Inoltre non sono mancati riferimenti al ruolo avuto dalle istituzioni italiane dopo la liberazione di Bellini. Infatti il pilota incontro molto difficoltà nel riconoscimento, da parte dello Stato, della condizione di prigioniero di guerra. A tal proposito afferma: « È stato difficile il riconoscimento dei nostri diritti. Io e Cocciolone avevamo fatto una guerra di liberazione. Cosa di cui dovremmo essere orgoglioso. Invece la classe dirigente italiana liquidò quell’operazione come lavoro di polizia internazionale. Ma quella era una guerra vera e proprio. Ed è per questo che abbiamo abuto delle difficoltà nel farci riconoscere i diritti derivanti dallo status di prigioniero politico». L’incontro si è concluso con un buffet offerto dalla pasticceria «La fonte del dolce». È stato poi anche letta la motivazione che ha portato il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa, a conferire al generale Bellini la medaglia d’argento al valor militare: «Comandante di “Tornado” impegnato nella sua prima, difficile operazione bellica notturna contro obiettivi militari fortemente difesi, riusciva ad effettuare, in presenza di condizioni meteorologiche avverse, il previsto rifornimento in volo e decideva, con chiaro sprezzo del pericolo e senza esitazione, di continuare da solo la missione che gli era stata affidata. Raggiungendo l’obiettivo, subito dopo aver sganciato il carico bellico a bassissima quota su un deposito di munizioni iracheno veniva fatto segno ad intenso fuoco contraereo. Sceso ulteriormente di quota sul deserto in piena oscurità, veniva colpito dalla violentissima reazione contraerea che rendeva ingovernabile l’aeromobile. Lanciandosi assieme al navigatore veniva fatto prigioniero. Manteneva, in mani nemiche, un contegno fermo ed esemplare, nonostante le violenze fisiche e morali subite. Chiaro esempio di professionalità, dedizione e coraggio, degno erede di una luminosa tradizione». ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012


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RUBRICHE

Io per te muoro Chissà cosa avrebbe stato se non ti avrei incontrata.

Non sostare senza di te.

lla che Sei la cosa più be . abbia mai esistito

Mi ai spendo il cuore.

Q’anto ti amo!

Rimanerai per sempre nella mia vita.

Con te accanto posso rinunciare ha tutto.

Non posso fare almeno di te.

MEDIO

persone: 6 r e p i t n Ingredie farina; 200 gr di chero; c u z i d r 100 g urro; 75 gr di b 1 u o vo ; nnurche; a e l e m i 500 gr d latte; i d e r e i h c 1/2 bic ievito; l i d a n i t 1 bus limone n u i d a i la bucncon trattato; di sale; 1 pizzico ia, q. b. c a c a i d miele

2

1h

dolce

Torta di mele annurche al miele PREPARAZIONE Lavorate insieme il burro e lo zucchero; aggiungetevi il rosso d’uovo, la farina, il latte, la scorza di limone ed, infine, la chiara d’uovo che avrete precedentemente montato a neve ferma con un pizzico di sale. Quindi, mescolando dall’alto verso il basso, delicatamente, aggiungete il lievito setacciandolo con un colino. Imburrate una tortiera e ponetevi dentro l’impasto sul quale disporrete a cerchio fettine sottili di mela annurca tagliate in verticale. Spolverate con lo zucchero a velo e infornate a 200° in forno preriscaldato per circa un’ora. Una volta raffreddata, decorate la torta con miele d’acacia.

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ASIPS AVERSA

Agrisviluppo

Camera di commercio Caserta

AZIENDA SPECIALE Camera di Commercio Caserta

COMUNE DI AVERSA

AZIENDA SPECIALE Camera di Commercio Caserta

PROVINCIA DI CASERTA

AVERSA Polizia Municipale Città di Aversa

MARTEDÌ

1 MAGGIO dalle ore 20.00

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5 MAGGIO dalle ore 20.00

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t - *TPMB EFMMB MFUUVSB (a cura di Edicolè) t "QFSJDFOB BMMB $BòFUUFSJB EFM $PSTP SABATO

12 MAGGIO

la città come non l’avete mai vista prima

WJB SPNB BWFSTB

19 MAGGIO dalle ore 20.00

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VENERDÌ

SABATO

25 MAGGIO

26 MAGGIO

dalle ore 20.00

dalle ore 20.00

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MAIN SPONSOR

SABATO

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PARTNER

DOMENICA

27 MAGGIO dalle ore 20.00

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