BISCEGLIE 15 GIORNI N. 332 DEL 18 GENNAIO 2013

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di Vincenzo Cassano

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eanche un freddo intenso ha scoraggiato le tante, tantissime persone che si sono raccolte sabato sera presso la chiesa di S. Andrea per ascoltare il concerto pianistico del Maestro Roberto Cappello, organizzato dall’Associazione “Fonè” cui hanno aderito ben 13 sodalizi cittadini, tutti accomunati dal piacere di assistere ad uno spettacolo artistico veramente unico, visto anche il successo che al termine dell’esibizione del pianista di fama internazionale, il pubblico ha voluto tributare. Visibilmente soddisfatto nonché commosso l’organizzatore della serata, il pediatra dr. Antonio Marzano che, con la prof.ssa Anna Rotunno ed il Maestro Michele Pentrella, ha accolto l’illustre ospite, considerato come l'attuale miglior pianista italiano. «Il Maestro Cappello ha percepito il calore, l'abbraccio e l'ammirazione del numeroso e attento pubblico – ha sottolineato il dottor Marzano - è stato un successo. Il rapporto con il Maestro Cappello è stato subito empatico ed immediato già dal primo momento in cui è giunto a Bisceglie. Non solo ha suonato il pianoforte ma ha parlato di "sè”. Saranno stati i pochi anni che ci dividono, sarà la comunione di intenti..la condivisione degli ideali..la sensibilità di fronte alle "cose della vita", l'anelito del trascendente...chissà...certo che sono fiero di ciò che ho fatto con Bisceglie, in Bisceglie, per Bisceglie. Una città che mi ha adottato 57 anni fa e che ringrazio per l'affetto che continua a nutrire per me». Ma torniamo al concerto, il decimo appuntamento musicale organizzato dall’Associazione Musicale “Fonè”. La prof.ssa Rotunno, presentatrice della serata, ha sottolineato: «Siamo particolarmente felici ed onorati di poter ascoltare il Maestro Cappello, concertista di fama internazionale e direttore del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Sono moltissimi i concerti tenuti dal maestro nella sua lunga carriera, cito solo gli ultimi: nel 2011 presso la Sala Verdi del conservatorio di Milano, nell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma, al Festival delle Nazioni a Città di Castello e risale a mercoledì e giovedì scorsi l’esecuzione dei concerti K466 di Mozart e del Concerto N1 di Tchaikovsky a Taranto e presso il Teatro Politeama di Lecce». Stasera è qui con noi a Bisceglie e siamo veramente felici e fieri di ospitarlo. Oltre che al protagonista della serata, il nostro ringraziamento va agli amici sponsor che hanno permesso la realizzazione di questo evento: l’Agenzia Loyd Adriatico di Vincenzo Bruni, Studio 5 di Corato, lo studio dentistico “Rotunno”, Euro farma del Dott. Miscioscia, Business dei fratelli

...Tanto di... Cappello...!!

Cassanelli. Grazie al signor Picheo per i suoi splendidi fiori e naturalmente al nostro Don Franco Di Liddo per la sua affettuosa ospitalità. Ancora un grazie a tutte le Associazioni biscegliesi nelle figure dei loro Presidenti: il Dott. Mauro Dell’Olio per il Lions Club, alla Dott.ssa Paola Antifora della Fidapa, alla prof.ssa Pina Catino del Club Unesco, al Prof. Enzo Papagni di Unitre, al Dott. Luigi Logoluso del Rotary, al Signor Palmiotti dell’Archeo Club, al Dott. Michele Camero del Circolo Unione, al Comandante Noviello per l’UNUCI, al dottor Nicolantanio Logoluso di “Roma Intangibile”, al Dott. Tommaso Fontana del Centro Studi Biscegliese, al Dott. Franco Di Reda dello Sporting Club, al Dott.Vincenzo De Feudis della Proloco, alla Dott.ssa Lella Di Reda dell’Adisco, alla Signora Nina Di Modugno dell’ANT ed all’Avvocato Maurantonio Di Gioia dell’Associazione Avvocati biscegliesi, grazie a tutti per aver accolto con favore e condiviso questo evento. Presente all’esibizione, in forma privata, il dottor Gianni Casella, vice Sindaco di Bisceglie. Grazie alla Famiglia del Commendator Pietro Marmo, Telesveva ha ripreso integralmente il Concerto che sarà trasmesso nei prossimi giorni. «Voglio inoltre ricordare - ha aggiunto la prof.ssa Rotunno - che l’intero ricavato della serata sarà devoluto al Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara danneggiato dal terremoto che nei mesi scorsi ha colpito l’Emilia». Ed ora qualche parola sugli Autori e i

brani che hanno risuonato in questa stupenda chiesa dall’eccezionale acustica: il programma scelto dal Maestro è per così dire “monolitico”. Una prima parte tutta dedicata a Beethoven ed una seconda parte dedicata a Chopin. Il Maestro ha esordito con le Bagatelle op.33 sette pezzi composti probabilmente nel corso di molti anni, in circostanze non note, la prima potrebbe addirittura risalire al 1782 quando Beethoven aveva solo 12 anni. E’ come se Beethoven avesse raccolto un mazzetto di pensieri sparsi; nel riordinare le Bagatelle Beethoven mirò ha dare unità alla raccolta attraverso la presenza di due poli l’umorismo e la tenerezza. La Bagatella in FA n.3 è come una ninna nanna, la Bagatella in LA è un corale che 60 anni dopo, in pieno Romanticismo avrebbe potuto essere intitolata “preghiera alla sera” e ancora la Bagatella in RE n.6 colloquiale e intima. Con le Bagatelle Op. 33 Beethoven scopriva una vena aurifera, che avrebbe scavato dal suo trasferimento da Bonn a Vienna, perché in quegli anni (siamo nel 1792) l’ascesa sociale della borghesia e lo sviluppo dell’editoria musicale avrebbero consentito al giovane musicista, di accantonare i tradizionali rapporti di lavoro con la committenza aristocratica e d e l c l e r o p e r s vo l g e r e l a “ l i b e r a professione”. Non volle mettersi in concorrenza con Haydn ma il suo progetto era già quello di passare alla storia non come pianista ma come compositore. Lui prendeva sul serio tutto quello che componeva anche piccole composizioni come le Bagatelle. Il segnale che mandava al pubblico era che


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