Bisceglie15Giorni n. 318 del 31 Maggio 2012

Page 12

Pagina 12 - Anno XIV N. 318 (10) 31 - 05 - 2012

di Pasquale Consiglio

T

rema la terra in Emilia, crollano i capannoni più recenti, resistono quelli costruiti anni addietro. I primi realizzati nel rispetto delle norme antisismiche, i secondi seguendo le norme del buon senso e della correttezza professionale dei progettisti. Sorge il sospetto che, per i capannoni crollati, prima sia stato pensato il progetto “al risparmio” e dopo siano nate le regole, seguendo la logica delle leggi ad personam o ad aziendam. Capannoni costruiti come i giocattoli della Lego o montati in casa secondo i più moderni e convenienti sistemi adottati dall’Ikea. Eppure, esperti hanno dimostrato che con qualche bullone in più il crollo non sarebbe avvenuto. Le calamità naturali che si abbattono sul nostro Paese, dalle alluvioni, alle frane,

TERREMOTO E VECCHI BALZELLI ai terremoti, per la loro frequenza, non possiamo ogni volta consider arle eccezionali e imprevedibili. Come pure n o n p o s s i a m o s o t t ova l u t a r e c h e l’amplificazione dei danni spesso ha origine nella negligenza e nell’avidità degli uomini che, pur sapendo di mettere a repentagli la vita altrui, privilegiano il profitto alla sicurezza. Le mappe sul rischio sismico, realizzate a posteriori, si rivelano sempre più inutili e inadeguate a prevenire i disastri. Diventa inevitabile, alla luce delle ultime calamità, considerare tutto il territorio italiano esposto a scosse telluriche e rivedere le norme di costruzione degli edifici. Saranno sicuramente più onerose ma il prezzo che paghiamo nei soccorsi e nelle ricostruzioni è di gran lunga superiore.

CRISI E PARTITI POLITICI I

partiti continuano a minimizzare. C'è chi dice che "poteva andar peggio", chi si convince di aver vinto, chi ammette la batosta, ma annuncia l'immediata ripresa. S'illudono, negano il problema, si nascondono dietro la loro ombra, un'ombra, peraltro in via di dissoluzione. E non si rendono conto che così facendo rendono la situazione sempre più grave. E forse ormai irrimediabile. Prendiamo ad esempio la nostra città: Bisceglie. Ho sempre sostenuto nei miei articoli (e non mi stancherò mai di ripeterlo) che adoro la mia Bisceglie, una città ormai in agonia, spenta, abbandonata, sotto l'effetto di uno tsunami devastante. In effetti la Giunta Comunale non sa capire o meglio "questi nobili gagliardi" che la compongono non sanno farsi capire;

e come se vivessero in un pianeta parallelo, un mondo in via d'estinzione. Vedere un Consiglio Comunale come quello di Bisceglie è come vedere "Quark" di Piero Angela: ci sono i dinosauri che continuano ad agitarsi nello schermo pensando che quella sia la realtà. E invece è solo raffigurazione di un mondo che non c'è più. La città vive una crisi drammatica (lo ripeto per l'ennesima volta) crisi di ordinamenti economici, relazioni politiche; crisi morale caratterizzata dalla caduta del tono del dibattito politico tra la gente e le istituzioni, increspata da piccole arroganze, mediocri personalismi, chiacchiericci da ballatoio. Con amarezza dobbiamo riconoscere che usi, costumi, linguaggi del Consiglio Comunale erano e sono un

Alle decisioni del Governo per reperire i fondi necessari, per nostra fortuna, si aggiunge sempre la solidarietà e la generosità degli italiani che, in queste circostanze, non vengono mai meno. Questa volta però mi piacerebbe vedere qualcosa di nuovo: i partiti che devolvono i loro (?) rimborsi elettorali in favore dei terremotati. Si avvererà? Per il momento, Monti è andato sul sicuro e, senza molta fantasia, sulla scia dei suoi predecessori, si è presentato al bancomat dei distributori di carburante aggiungendo un’altra accisa sulla benzina, che si aggiunge a quella per la guerra in Abissinia (1935), alla crisi di Suez (1956), al terremoto del Belice (1968), per citarne sola qualcuna. Ogni commento è superfluo.

di Michelangelo Tarricone imbarbarimento della vita locale, un assottigliarsi dello spessore civile della città e una regressione verso una memoria tribale. Non è mica un bene per cita. Questa meravigliosa e sofferente cittadina avrebbe bisogno di una guida coraggiosa. Ma il coraggio è un bene, una qualità, una virtù che sembra languire all'interno del Consiglio Comunale, della sua Giunta e dei suoi "cortigiani" che sono lì tra le fiamme che avanzano, a giocare al vecchio monopoli su un tavolo che non esiste più. Je a n Pa u l S a r t r e s c r i veva : " l a responsabilità di un politico non può affidarsi nè a un potere, nè a un Dio, ma deve impegnarsi nel nome della propria responsabilità di essere umano". Se lo ricordi Sindaco anche a nome della Sua Giunta Comunale. Bisceglie non può più attendere.

“PUGLIA SCOPERTA” ATTENDE E SPERA L'

associazione Puglia Scoperta comunica alla cittadinanza che in seguito alla chiusura della campagna "NESSUN BENE CULTURALE PUO' ESSERE T U T E L AT O S E C O P E R T O SINDACO CI AIUTI", riguardante Villa Fiori, campagna che ha prodotto un diffuso consenso, fra l'altro con oltre 2200 cartoline firmate dai biscegliesi, ha avviato, da più di un mese, i rapporti con le Istituzioni. Rapporti che possiamo, sin'ora, riassumere così: - 2 incontri con il dirigente dell'ufficio tecnico arch. G.Losapio; - 3 incontri con l'assessore

all'urbanistica A. Di Lollo Capurso; - 1 incontro col Sindaco (in seguito al quale ci siamo riempiti di speranze); A breve è previsto un secondo incontro col Sindaco e poi, pensiamo, un terzo in cui speriamo di poter consegnare al Primo Cittadino tutte le cartoline firmate e a Lui indirizzate. Per risolvere il problema da noi posto è necessario, a nostro avviso, essere da un lato motivati, e dall'altro avere capacità politica. Sono due qualità che non mancano al nostro Sindaco. D'altronde il muro (box) che oscura Villa Fiori, in quanto a problematicità,

non è certo il muro di Berlino. SINDACO NON CI DELUDA.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.