Billy - numero 2, 9 marzo 2009

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9 marzo 2009 - Numero 2

In Sala

The Wrestler

Watchmen

Questo film è la riprova, se servisse, che per fare un piccolo capolavoro non è necessario avere a disposizione un budget miliardario e una storia sfavillante di effetti speciali. Bastano invece un attore ispiratissimo (un Mickey Rourke ingiustamente non premiato con la statuetta affiancato da una Marisa Tomei convincente) e una miserabile quotidianità. Randy l’Ariete è tanto un vincente sul ring quanto un perdente nella vita di tutti i giorni. Un giorno si troverà a dover scegliere tra le due.

Tratto dall’unico graphic novel ad aver ottenuto il premio Hugo come romanzo di fantascienza, il film di Snyder ci offre l’immagine di un’America solo apparentemente alternativa, rivelando la sua natura di pellicola profondamente politica. E la figura del supereroe ne emerge irrimediabilmente macchiata dalle peggiori deviazioni della natura umana. La passione del regista si mostra apertamente nelle scene di combattimento, ma anche nei dialoghi quasi perfettamente corrispondenti a quelli del fumetto di Moore e Gibbons. Ottima colonna sonora e splendidi i lunghi titoli di testa, che da soli varrebbero il biglietto. Entusiasmante.

BBBB

BBBBB

(2008) 109’ Darren Aronofsky

(2009) 163’ Zack Snyder

Gianluca Rivizzigno

The Reader - A voce Alta

Giulia non esce la sera

Tratto da A voce alta, libro semiautobiografico di Bernard Schlink, il film si compone di due parti ben distinte. Nella prima, la più coinvolgente, prevale l’iniziazione erotica e sentimentale del protagonista, la cui carnalità è esibita ma non volgare. Nella seconda emerge il passato della donna che ha segnato la vita del ragazzo, e con esso gli inevitabili dilemmi etici. La pellicola, insensatamente accusata di revisionismo, ci racconta invece un nuovo aspetto della “banalità del male”, in cui la vergogna vince sull’istinto di sopravvivenza. E, merito non da poco, lo fa senza imporci un giudizio. Meritato Oscar a Kate Winslet, affiancata da un Ralph Fiennes come sempre sottilissimo.

Quando gli occhi più tristi del cinema italiano (Golino) incontrano il sorriso più tenero e malinconico in circolazione (Mastrandrea) non può non scoccare la scintilla; può essere un fuoco labile e incerto, destinato a brillare e spegnersi ai bordi di una piscina, perché Giulia è prigioniera del suo passato e dei suoi errori prima ancora che delle mura di una prigione, e Guido lo è della sua professione di artista; può essere soltanto l’occasione perduta di una felicità intravista; ma siamo certi che questa meteora non si cancellerà facilmente dagli occhi dello spettatore: da vedere assolutamente, fino all’ultimo titolo di coda.

(2008) 124’ Stephen Daldry

BBB B

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Chiara Tartagni

Parte da Roma il tour del fenomenale documentario Cinema Universale d’Essai di Federico Micali. Arriverà, arriverà.

Chiara Tartagni

(2008) 195’ Giuseppe Piccioni

BBBBB

L’Agis ha scritto a Berlusconi chiedendo aiuti per il settore e annunciando l’apocalisse per metà 2009.

Alessandro Merci

Alla collina dei conigli di Forlì riprendono i martedì cinefili dedicati in questa sessione ai generi. Si comincia con lo slasher e il thriller nipponico.


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