13-03-13 RASSEGNA STAMPA FC CASTIGLIONE LEGA PRO

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LUNEDÌ 13

SPORT

la Voce di Mantova

MAGGIO

2013

SECONDA DIVISIONE

CASTIGLIONE: ADDIO PLAY OFF Gli aloisiani restano in otto e si devono arrendere al Renate Rossoblù subito in vantaggio con Maccabiti, poi un rigore per i nerazzurri e tre espulsioni cambiano l’inerzia. Non basta il cuore di Notari e compagni MEDA - Avete presente la gara che il Castiglione vinse contro il Vallèe d’Aoste? La ricorderanno i sostenitori rossoblù: gli aloisiani vinsero facilmente quella partita, coi valdostani ridotti in otto, causa tre espulsioni davvero ingenue e con l’allontanamento anche del loro allenatore. Gli aostani fallirono anche il rigore del probabile 2-2. La gara si concluse poi 3-1 per i castiglionesi. Tutto, tale e quale, è accaduto ieri a Renate, ma a parti invertite. Stavolta a subire l’ira della terna arbitrale è stato il Castiglione che ha chiuso la prima parte del match in otto, causa tre espulsioni. Tranne la prima, quella di Solini per fallo da ultimo uomo su chiara azione da gol, le altre due sono piuttosto discutibili. Troppo plateali, forse, le proteste di Ferrari, che probabilmente ha aggiunto qualche parolina di troppo nei confronti del direttore di gara. Troppo ingenuo il fallo di Maccabiti, proprio sulla mediana. In certe occasioni un grande arbitro dovrebbe ricorrere al buon senso, onde evitare di rovinare un match decisivo per i play off. Ma attenzione: rispetto a quella gara del San Pietro, ieri la “mattanza” del signore col fischietto in bocca è andata ben oltre: sono stati allontanati dal campo anche il preparatore dei portieri Casali, e, durante l’intervallo, l’allenatore Ciulli è stato invitato a non rientrare in panchina. Tanto per completare l’opera, è arrivato anche un cartellino rosso a Sandrini, già sostituito ed in panchina, reo di non aver indossato la pettorina. Il rischio (!) era quello di confondersi coi giocatori in campo. Mah: sono situazioni che lasciano alquanto perplessi nel corso di una partita all’insegna della correttezza, con un solo ammonito: il brianzolo Brighenti. Intendiamoci: tanti episodi, non possono essere ascrivibili solo alla giornataccia dell’arbitro. Ci sono state anche la leggerezza e il nervosismo di una squadra rivelatasi fin troppo fragile caratterialmente quando gli eventi cominciavano a girare storto. Ed è un vero peccato che sia finita così, perché mai come ieri, l’occasione per il Castiglione di condurre in porto la vittoria che valeva un sogno, era davvero propizia. Gli aloisiani in parità numerica dominavano il campo in lungo e in largo. L’avversario, il Renate, a sua volta era in difficoltà su tutti i piani, dall’organizzazione di gioco alla condizione fisica. Tant’è vero che le occasioni, anche dopo il momentaneo vantag-

30’ Brighenti (r); 54’ e 65’ Zanetti; 92’ Malivojevic

Tiri in porta Fuorigioco Angoli Falli

5’ Maccabiti, 69’ Talato

3 4 4 19

1 2 3 18

A disp.: R. Galli, Zita, Storani, Cioffi. All.: Sala

2 Adorni

4 Adobati

1 Santurro

6 Bergamini

5 Galli

7 Gualdi 10 Gaeta

8 Mantovani 11 Zanetti 9 Ferrari

9 Brighenti

11 Maccabiti 10 Prevacini 3 Pini

8 Mangili 6 Notari

3 Morotti

4 Sandrini 5 Solini

Iali perde la pazienza

LE PAGELLE DEL CASTIGLIONE 7 Marongiu 2 Ruffini

1 Iali A disp.: Bason, Borghetti, Faroni, Radrezza. All. Ciulli Arbitro: Pezzuto di Lecce Sostituzioni Renate: 13’st Malivojevic per Gaeta; 23’st Cioffi per Adobati; 39’st Santonocito per Gualdi Sostituzioni Castiglione: 13’st Talato per Prevacini; 23’st Varone per Sandrini; 35’st Fabbro per Marongiu. Espulsi: 30’ Solini per fallo da ultimo uomo; 44’ Ferrari per proteste; 46’ Maccabiti per gioco violento; al 32’st Sandrini dalla panchina. Ammoniti: Brighenti, Gualdi, Notari Spettatori: 300 circa Recupero: 3’ pt e 3’ st

Iali non ha colpe, Talato indomito Ma i nervi saltano troppo presto IALI 6 Nulla può sui gol subiti e per il resto non è nemmeno tanto impegnato. RUFFINI 6 Al primo intervento compie una vera prodezza che vale quasi un gol. Dopo quanto accade in campo si sposta centralmente prendendo in consegna la punta. PINI 6.5 Un compito apparentemente fa-

cile, ma il giovane Gaeta è un peperino niente male. È fra gli ultimi ad alzare bandiera bianca e nella ripresa si sgancia soventemente in attacco. SANDRINI 6 Si posiziona la centro della mediana intercettando le manovre avversarie ed impostando. Molto sfortunato nel penalty, spiazza il portiere, ma si vede ribattere il tiro con la punta del piede.

SOLINI 5 Come di consuetudine prende in consegna la punta centrale scambiandosela col compagno Notari. Tutto bene fino alla mezzora, quando afferra per la maglia l’attaccante davanti alla porta procurando il rigore e la sua espulsione. NOTARI 6 Classe ed esperienza nel risolvere le questioni più pericolose nella sua area. Costretto alla resa dagli eventi che avvengono in campo. MARONGIU 6 A sorpresa impiegato alto sulla destra per poi indietreggiare con l’espulsione di Solini. Fa la sua parte.

La partita

Al 30’ la svolta: rosso a Solini Prima del riposo allontanati pure Ferrari e Maccabiti

Talato spinto a terra

gio, erano tutte di marca rossoblù. Non solo: gli aloisiani continuavano a creare anche in inferiorità, come nel caso del rigore fallito (sarebbe valso il 2-2) e tante altre opportunità non concretizzate. Insomma, i play off erano davvero a portata di mano e si

potevano raggiungere, nonostante i tanti passi falsi negli ultimi turni. Bastava tenere i nervi ben saldi: perchè è oramai risaputo che con gli arbitri di Lega Pro, le ciambelle non sempre escono col buco. Antonio Guida

MEDA - Parte forte il Castiglione, mettendo subito alle corde i padroni di casa e trovando il vantaggio dopo solo 5’ con Maccabiti. L’attaccante è abile e testardo nel difendere un difficile pallone, insaccando poi con un secco diagonale a mezza altezza. Insistono i rossoblù mantovani e al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla finisce sui piedi di Sandrini che dal limite ci prova. Il portiere non si fa sorprendere e para a terra. Un minuto dopo si fa vedere il Renate, ma nell’area castiglionese è prodigioso l’intervento su Brighenti. Ancora Castiglione; al 22’ splendida intuizione di Ferrari, che dopo una sgroppata dà una palla d’oro a Prevacini: solo davanti alla porta, non riesce a sorpendere Santurro. Al 25’ ci prova lo stesso Ferrari dal limite, col portiere di casa che para. Il patacrac castiglionese inizia al 30’: cross di Zanetti per Brighenti. Solini alle sue spalle lo tira giù per la maglietta, rigore ed espulsione. Dal dischetto lo stesso Brighenti non fallisce. I nervi degli aloisiani sono tesi e al 44’ Ferrari per un presunto fallo non fischiato protesta oltremodo beccandosi il secondo rosso. Cacciato contemporaneamente il preparatore dei portieri.

Ruffini carambola col pallone

Non è finita: al 46’ Maccabiti entra duramente sull’avversario e si becca il terzo rosso. Senza tre uomini, il Castiglione cerca di pungere ugualmente e al 53’ Pini su punizione sfiora la traversa. Ma al 54’ è il Renate ad andare in gol con Zanetti, da posizione assai angolata sulla sinistra, un gran tiro che termina all’incrocio. Con la forza della

disperazione il Castiglione reagisce e al 18’ ha la ghiotta occasione per pareggiare: rigore causato da Gualdi che atterra Ruffini. Dal dischetto Sandrini spiazza il portiere, ma Santurro respinge di piede. Sul capovolgimento arriva il tris del Renate con Zanetti. Talato al 69’ su angolo accorcia di testa, mentre al 92’ Malivojevic fa 4-2. (ag)


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L’ALLENATORE CASTIGLIONESE

Ciulli: “Grandi comunque” “Preferisco ricordare quanto di buono abbiamo fatto” MEDA - Che sia amareggiato, seccato e deluso, lo si nota già prima di entrare nella sala stampa, fuori dagli spogliatoi, dove era stato confinato durante l’ intervallo a causa dell’espulsione. Lorenzo Ciulli prova a nascondere il suo stato d’animo parlando di ciò che ha fatto la squadra: «A cui va il mio ringraziamento – esordisce l’allenatore rossoblù –. Un gruppo che ha fatto cose eccezionali, come nella gara odierna. E’ mancata solo la ciliegina play off, ma non ce l’hanno permesso. Sul perché, ci metto... Tanti puntini». Si “scalda” il tecnico quando gli si chiede della prestazione. «Fino alle espulsioni siamo stati grandi, sapevamo come e quando dovevamo colpirli. Ai giocatori va un grosso plauso per la prestazione. Il resto commentatelo voi. Da parte mia potrei trarre una sola conclusione: arbitri che dovrebbero fare la D, vengono designati in Lega Pro». Un Castiglione partito alla grande dopo la sconfitta col Casale. «Non sono sorpreso. Anzi, mi aspettavo questa reazione, perché questa gara l’avevamo preparata alla perfezione, dopo lo schiaffo di mercoledì. Ho guardato in faccia i MANGILI 6 A parità numerica il suo spirito da combattente è produttivo nella zona centrale del campo. Poi, deve sdoppiarsi nei recuperi al cospetto di avversari più numerosi. FERRARI 5 Da punta più avanzata cerca la soluzione personale, ma si mette anche al servizio della squadra, prima di perdere la testa, facendosi espellere per una parola di troppo rivolta all’arbitro, PREVACINI 6 Potrebbe concludere meglio l’occasionissima offertagli da Ferrari nella prima frazione di gioco con la squadra già in vantaggio di un gol. Con le espulsioni degli at-

taccanti si trova a fare la punta centrale. MACCABITI 5 Parte forte sulla sinistra per accentrarsi al centro sbloccando subito il risultato e diventando vera spina al fianco della difesa locale. Prestazione poi macchiata dall’espulsione quando colpisce da dietro un avversario sulla mediana quando il Castiglione era già in nove. TALATO 7 Entra dando più brio e riaprendo il match con un bel gol. VARONE 6.5 Ha una gran voglia e lo si vede subito mettendoci lo zampino sul secondo gol, sfiorando anche la segnatura personale.

ragazzi ed ero sicuro che si sarebbero riscattati a Meda». Un grande inizio, ma un finale mesto. Il peggiore possibile. «Non per colpa nostra. Non dimentichiamo cosa hanno fatto questi giocatori in precedenza, permettendoci di centrare tutti gli obbiettivi che ci eravamo prefissi: puntare sui giovani per farli crescere, con costi bassi, ma pagamenti sempre puntuali. Non è poco, considerando quanto succede altrove». E qui Ciulli lancia alcune frecciate. «E’ facile vincere con i nomi - commenta il trainer aloisiano -, promettendo cifre che poi non vengono pagate. L’auspicio è che in futuro le riforme in atto penalizzino ancor di più questi comportamenti. Per non parlare inoltre delle ripetizioni delle gare sospese: è sbagliato non tener conto di 60’ già giocati, ripartendo da zero». Infine, un pensiero agli avversari. «Complimenti al Renate per i play off. Loro, come noi, li hanno meritati. Proseguono il loro cammino. Noi? Andiamo in vacanza, con un mese in più per programmare il futuro». (ag)

L’AMICHEVOLE

Venerdi alle 15.30 sfida al Piacenza La rabbia di mister Ciulli

FAUSTO FERRARI COMMENTA L’ESPULSIONE

“Esasperato dalle scorrettezze” MANTOVA - Fausto Ferrari “elude” tutte le misure di sicurezza dei locali per venirci incontro, all’esterno della struttura, senza entrare in Sala Stampa. Ha esperienza da vendere per lasciarsi andare a facili vittimismi, anche se si legge sul viso la sua amarezza. «Avevo subito l’ennesimo fallo – dice – e mi è scappata una frase che molto usuale sui campi. Da lì, la decisone di espellermi. Dispiace, perché questi play off erano davvero alla nostra portata. Ci va il Renate: ma se giocheranno col Venezia come contro di noi, andranno incontro ad una figuraccia. L’amarezza? Passerà anche perché al di là di tutto, abbiamo fatto tutto ciò che la società ci aveva richiesto alla vigilia della stagione, ottenendo una salvezza con largo anticipo. E potevamo essere anche ai play off». E il futuro? «Sarà comunque rossoblù» glissa l’ attaccante, alludendo al fatto che il Lumezzane, titolare del cartellino, ha gli stessi colori sociali del Castiglione. (a.guida)

CASTIGLIONE - Amichevole di fine stagione per gli aloisiani, che venerdì 17 giocheranno un match con la Lupa Piacenza, formazione erede del sodalizio biancorosso. Dopo il fallimento della scorsa estate, gli emiliani sono ripartiti dall’Eccellenza con la nuova denominazione, vincendo subito il girone di competenza. Disputeranno il prossimo anno la D.

Il dopo gara

Zilia furioso: “Arbitraggio allucinante” Gasparetti: “Stroncati da un metro di giudizio iniquo” MEDA - Furioso. Ha un diavolo per capello, Rossano Zilia, quando commenta la gara persa col Renate. Nel dopo gara il patron non risparmia le critiche alla terna arbitrale di ieri, ma non solo. «Durante il campionato – dice – mai abbiamo espresso giudizi o commenti sull’operato degli arbitri. Eppure, dopo Milazzo (altra gara terminata con tre castiglionesi espulsi ndr) è stato un continuo errore, uno dietro l’altro e sempre contro di noi. Qui a Meda c’è stata la riprova, con decisioni da parte della terna allucinanti e sempre a senso unico. Incredibile l’espulsione di Ferrari, che ha subito falli in continuazione non rilevati e poi è stato espulso. Per non parlare del rosso a Maccabiti, mentre il Renate è stato graziato. Se c’era l’espulsione di Solini sul rigore, ce n’era una anche nell’azione del penalty a nostro favore. Le regole dovrebbero essere uguali per tutti». Solo colpa dell’arbitro? «Indubbiamente ci abbiamo messo anche del nostro. Ma con un metro equo questa partita l’avremmo vinta sicuramente. Probabilmente paghiamo dazio perché siamo una provinciale». Molto contrariato anche il vice presidente Serafino Gasparetti. «Per fortuna è stata una gara molto corretta fra due squadre che si giocavano la conquista dei play off. Per quanto è avvenuto in campo, c’è poco da commentare. Dopo il rigore, seppur in 10, ero fiducioso comunque, ma poi le altre decisioni ci hanno tagliato le gambe. Eppure la stavamo raddrizzando lo stesso: se quel rigore l’avessimo messo dentro... Comunque, dopo tre rossi per noi, ce ne stava almeno uno anche per loro. Il metro non è stato uniforme: peccato, stavamo conducendo con merito». (ag)

Mattia Notari a terra

FILIPPO TALATO

“Meritavamo noi gli spareggi” MEDA - Aggrappato alla rete di recinzione che divide gli spogliatoi dal passaggio del pubblico. Filippo Talato fatica a farsene una ragione. «La partita si stava mettendo bene per noi. Eravamo in vantaggio e stavamo dominando. Poi, le decisioni dell’arbitro. Specialmente la seconda, quella su Ferrari, ci ha praticamente tagliato le gambe. Non è giusto, noi questi play off li avremmo meritati, come del resto anche il Renate certo, ma qui meritavamo noi di vincere». Provvedimenti tutti sbagliati quelli dell’arbitro? «Non lo so – rammenta il tornante –. Probabilmente potevano anche starci, ma vista la situazione e l’importanza della gara, un minimo di buon senso ci voleva. Usciamo comunque a testa alta dopo un’annata ricca di soddisfazioni e questo va sicuramente sottolineato. Nessuno potrà toglierci questo merito». Talato è uno dei tanti prestiti. Il suo futuro? «Ora è difficile parlare di questo. Dopo una sconfitta simile, i pensieri sono altri. Col tempo, vedremo». (agu)

Fabbro di testa

MICHELE PINI: “IL FUTURO? TUTTO DA DECIDERE”

“Penalizzati da decisioni dubbie” MEDA - Michele Pini è stato tra i protagonisti di questa stagione e anche ieri è stato tra i migliori, combattivo e mai arrendevole, neppure quando la sorte sembrava segnata. La sua grinta si nota anche fuori campo, dove ci sono forti accenti di delusione. «Normale – afferma il difensore –. Più dei meriti altrui, altri fattori hanno determinato la nostra sconfitta». Tutto è partito da quel rigore con la prima espulsione: «Probabilmente prima c’era un fallo su Solini. Ma rigore e rosso ci stanno. Sono altri i provvedimenti che ci hanno messo ko, condizionando il match, decisioni non uniformi. Si poteva e si doveva gestire diversamente una partita di tale importanza. Noi abbiamo messo l’anima. L’arrembaggio finale? Non avevamo più nulla da perdere, erano saltati gli schemi: per poco non raddrizzavamo la sfida». Pini (di proprieta del Lumezzane ndr) resterà? «Castiglione è una scommessa vinta. Sono contento della scelta fatta, ma il futuro è tutto da decidere». (agu)


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