La Gazzetta di Statuario Capannelle

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La Gazzetta

ABBIGLIAMENTO MERCERIA

CARBUTTI COSIMA Via Squillace 31-35 T. 06-718 41 96

di Statuario-Capannelle

Pubblicazione mensile indipendente. A cura del Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle - Distribuzione gratuita. Anno 1 – Febbraio 2013

I nefasti effetti dell’ordinanza Medici, la latitanza della proprietà del sito, le pastoie burocratiche ostacolano il passaggio del complesso ai cittadini di Statuario

LO SCANDALO DI VIA POLIA Il silenzio del curatore fallimentare, l’occupazione abusiva del Centro, pochi documenti: ecco come si impedisce l’acquisizione al Comune

di STATUARIO-CAPANNELLE

L’editoriale di M. Rella Cari lettori, care lettrici Grazie per l’entusiasmo e la partecipazione con cui avete accolto la nascita della Gazzetta e del portale dei nostri quartieri. Abbiamo ricevuto mail, messaggi e telefonate di complimenti e attestati di stima, ma anche richieste di tanti cittadini che vogliono collaborare con noi scrivendo per il giornale e proponendo iniziative. Da questo numero appaiono anche due pagine dedicate al quartiere Quarto Miglio Appia Pignatelli. L’obiettivo della Gazzetta e del portale era proprio quello di creare aggregazione e partecipazione per il bene comune e la risposta è stata migliore di qualsiasi prospettiva. Grazie al contributo dei commercianti che ci permettono di portare avanti i nostri progetti malgrado la crisi drammatica che il paese sta vivendo. In questo numero vi aggiorniamo sulla gravosa situazione del collaudo di via Polia, vi facciamo conoscere meglio Don Paolo, il Parroco di Santa Barbara, e ricordiamo Don Marco. E poi ancora vi parliamo del problema dell’acqua nel quartiere, la biblioteca , un confronto architettonico tra lo Statuario di ieri e quello di oggi, le cellule staminali, lo sport raccontato da un genitore e direttore sportivo, la politica, i ricordi di Tonsini. Segue a pagina 4

Tel. 347-84

Se non se ne vanno da lì, niente collaudo

GIOVANI ATLETI E GENITORI di Davide Iacomini Sport

Lettera aperta a tutti i cittadini di Statuario e Capannelle Mi sono molto spesso domandato se questo Quartiere abbia il diritto di meritare onestà e qualità intellettuale nella risoluzione dei suoi problemi o debba continuare nella rassegnata visione della mediocrità e superficialità di certi personaggi. Eh si, cari abitanti e concittadini, siamo al bivio, urge una scelta, non navigare nel mare delle puerili giustificazioni di Associazioni (la struttura sta cadendo “a pezzi dobbiamo salvarla” oppure ”occupiamo lo spazio per non lasciar morire l’unico aggregato sociale a Statuario”). Ed il COLLAUDO della struttura che attende da ormai 12 anni? E gli altri spazi delle precedenti CONVENZIONI? E gli altri COLLAUDI? E le proteste ufficiali, di comune accordo per la RES PUBLICA ? Ma adesso siamo all’arrivo, presto avrò l’incontro ultimo con l’Assessore all’Urbanistica CORSINI e l’Ing. DE MARCHIS per chiudere il definitivo Atto Ufficiale : il COLLAUDO tecnico amministrativo. E deve essere eseguito con VOI o senza di VOI. Ma Voi siete dentro e questo COLLAUDO NON si può effettuare. Forse allora VOI non siete con NOI, forse non siete mai stati con NOI, non siete mai stati con i cittadini, non siete con NESSUNO tranne che con VOI e le Vostre Associazioni ad hoc. Per questo non siete credibili. Noi abbiamo idee diverse sull’ETICA, sulla MORALE e sull’ONESTA’ intellettuale. Questo COLLAUDO (ve lo assicuro) si farà, malgrado voi e le vostre pseudo rivendicazioni istituzionali. Pseudo revanscismi sociali. Pseudo, pseudo, pseudo... e poi il nulla!

93 700 / 392-77 84 533

G. Latini

di Guerriero Latini, architetto

Il Quartiere STATUARIO è davvero l’urbanistica teorica, metafisica ed applicata, irripetibile ed inarrivabile. Un Piano Esecutivo particolareggiato che fonda la sua tesi su un tracciato composto da un decumanus e vari cardi tra i quali si enucleano quegli edifici residenziali (un tempo definiti rurali) chiamati LOTTI CARONI. Alle pagine 6 e 7 Si, cari cittadini statuariesi, stiamo parlando del primo esempio di città giardino rurale a due livelli con copertura a falde inclinate, inserita di Quarto Miglio tra un nugolo di pinus pinea e Appia Pignatelli pinaster che sono il proscenio a due viste mozzafiato: la Villa dei Quintili e l’Acquedotto Claudio. Esempio urbanistico che ha pilastri di primogenitura nelle due Convenzioni CARONI (anni 1942 e 1952). Eh si, in tempi nei quali non si riesce ad acclarare un collaudo tecnico e amministrativo da ben 12 anni e nella oramai triste e famosa Convenzione avente la costruzione di un opera privata (Albergo collaudato ed aperto) e l’acquisizione di opere a scomputo (centro sportivo,centro civico, parco con verde attrezzato, restyling di V. Polia e strada di collegamento tra V. Siderno e V. Taurianova non collaudati), risulta complicato affermare che la BUONA URBANISTICA NON ha più avuto applicazione nel nostro quartiere dagli Anni ’30 e ’40 segue a pag. 5

LaGazzetta

a Pagina 4

Pag. 2 - S. Barbara

Sponsor maxi

I “LOTTI” DI STATUARIO LA CONVENZIONE CARONI

e Don Paolo

Accade spesso che quando un ragazzino inizia una attività sportiva a livello agonistico, tutti i propositi iniziali fatti dai genitori (ovvero la classica frase: "L'importante è che si diverta...“) decada velocemente lasciando spazio alle frustrazioni e alle aspettative di tipo sportivo del genitore. Quello è il momento in cui lo sport per il giovane atleta non è più un divertimento e nella maggior parte dei casi la carriera sportiva del ragazzo termina con largo anticipo. Segue a pag. 3

Domande e risposte ai consiglieri

Pag. 8 - Amici

di Statuario con Peppe Tonsini

E. Battaglia F. Giuliano

info@perlafesta.com

di Manuela Rella

di Michele Pizzuti

R. Stelitano

Direttore responsabile: MANUELA RELLA. Direzione editoriale: GUERRIERO LATINI. Redazione-impaginazione: MICHELE PIZZUTI. Quarto Miglio: SILVIA FRACASSI – Stampa 1.000 copie dalla tipografia 3effe Arti Grafiche


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S. BARBARA ed il suo parroco Manuela Rella incontra Don Paolo Tanti anni vissuti da missionario in Brasile, al servizio dei più bisognosi, in una terra e in una cultura diversa da quella nella quale è cresciuto, ma spinto dalla chiamata di Dio per portare aiuto e conforto a chi è stato meno fortunato. Questo è Don Paolo Boumis, il parroco di Santa Barbara dal 5 ottobre 2011, chiamato a ricoprire questo importante incarico dopo la morte improvvisa di Don Marco. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo e fare con lui un bilancio di questo primo anno nella parrocchia di Capannelle. Disponibile, gentile e fortemente impegnato sul territorio per cercare di portare la parrocchia al centro della vita del quartiere. E’ stato difficile raccogliere l’eredità lasciata da Don Marco? Non dal punto di vista umano perché sono stato accolto con molto affetto dalla comunità parrocchiale, malgrado lo shock emotivo . La gente aveva perso una guida importante e aveva bisogno di ritrovare subito un punto di riferimento . Per me è stato difficile calarmi in modo così repentino dalla realtà del Brasile a quella di una parrocchia di Roma. Mi sentivo un po' disorientato e spaesato: ho dovuto ripartire da zero, con tutte le difficoltà e la tristezza del momento che la

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parrocchia stava vivendo. Solitamente per insediarsi e lavorare bene in una parrocchia ci vogliono almeno 6-10 mesi, in questo caso è stato tutto più complicato . Quali attività sta portando avanti in parrocchia? Sto cercando di lavorare molto sull’aggregazione dei giovani, soprattutto sui ragazzi delle scuole medie. C’è infatti il gruppo dell’oratorio che è molto numeroso, malgrado la struttura non offra grandi spazi e tanto meno aree all’aperto da poter sfruttare e vivere insieme. Il gruppo della Caritas e quello dei volontari è molto attivo, ogni mercoledì prepariamo 150 pasti caldi che andiamo a distribuire alla stazione Tuscolana. Il gruppo degli scout porta avanti le iniziative che già aveva organizzato quando c’era Don Marco, e da qualche mese si è attivato un gruppo di ragazzi che opera per i missionari in Brasile. Come descriverebbe il quartiere di Capannelle? Problematico, dal punto di vista umano. Mancano punti di aggregazione, non c’è una piazza, non ci sono marciapiedi, pochissimi negozi. Non si sente il senso del quartiere.

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Don Paolo, Parroco di S. Barbara A sinistra il Cardinale Vallini

Tutto nasce intorno alla caserma dei vigili del fuoco, e le realtà abitative costruite negli anni sono rimaste blocchi a sé. Non c’è stata integrazione. Ci sono tanti grandi complessi come quelli su via del Calice, via Bova, ecc. che rimangono mondi separati. E’ poi un quartiere troppo di passaggio, pieno di traffico, di gente che corre per evitare di essere investita. Il suo bilancio di questo primo anno come parroco? Difficile farlo! Dal punto di vista pastorale, la parrocchia a Capannelle non viene sentita come il centro di tutto. Solo il 6%

dei parrocchiani viene a messa. E’ una percentuale bassissima. A Pasqua per la prima volta i sacerdoti che giravano per la tradizionale benedizione delle case, si sono sentiti rifiutati per un buon 20%. Non era mai accaduto. Probabilmente sta venendo meno l’interesse verso la fede. Io sento resistenza e difficoltà verso la parrocchia . Cosa vorrebbe dire agli abitanti di Capannelle? Devono percepire che da soli non si arriva da nessuna parte. O ci si salva insieme o si rischia di morire tutti!

Don Marco a S. Barbara. Il ricordo di Luca Sferrazza

Don Marco

I NOSTRI INSERSIONISTI Amedeo frutta e verdura, BAR Fortuna, CAF Taurianova, CAF UIL Quarto Miglio, DJ Boomerang, G.E.CO Animation, IMMA alimentari, I Monelli, La Piazzetta del Gusto, Lavanderia “Le Mille Bolle Blu”, Merceria Carbutti, Profumeria Antonella, P.A. sportingvillage.it, Tecnocasa studio Quarto Miglio

Il 27 settembre fanno due anni esatti dalla morte di un uomo che ha riscritto la storia di questo quartiere. Don Marco Rocco Rocci, Roma, classe 1953, divenuto sacerdote nel 1981, non è stato solo la guida spirituale di una comunità, quella delle Capannelle, ma un punto di riferimento inarrivabile anche su tutti gli altri fronti. Coraggioso, sincero, leale, tollerante (a volte fin troppo) e sempre col sorriso stampato in faccia. Quando l'8 settembre del 2000 Don Marco divenne parroco di Santa Barbara succedendo a Don Pasquale, nessuno si aspettava di vivere quello che di lì a poco sarebbe accaduto: una Chiesa nuova,

ristrutturata fisicamente e nel modo di parlare alla gente (semplice ed efficace anche per i più scettici), idee, progetti ed iniziative sempre dietro l'angolo. Una Chiesa piena tutte le domeniche, dalla prima all'ultima Messa, la parola giusta al momento giusto per tutti. Fuori e dentro le mura della parrocchia. Un oratorio sempre aperto e attrezzato, non solo per i catechisti, ma sopratutto per i giovani con tornei sportivi e dibattiti sui temi più disparati . Forse sarò di parte perché ho avuto modo di conoscere l'Amico Marco - da quello del the a casa sua mentre si piegavano i depliant dell'omelia a quello delle

Nel prossimo numero: Statuario-Capannelle-Quarto Miglio: accorparli per diventare

un unico comune? Il capolinea del 663. Sport e sportivi nel nostro territorio. Approfondiamo le Cellule Staminali. I cinesi di via Squillace. L’arte e gli artisti nel quartiere.

Sponsorizzazioni? Chiedi a statuariocapannelle@yahoo.it

risate davanti ad un maxischermo che trasmetteva la partita della Roma - ma non esagero quando dico che ha aiutato a crescere la maggior parte dei giovani di questo quartiere! Insomma, quale sacerdote del III millennio avrebbe mai avuto la forza di mettere in piedi un gruppo di giovani dai 15 ai 22 anni che avesse dedicato almeno un pomeriggio a settimana alle ospiti della casa di riposo San Giuseppe e a tante altre attività di volontariato? Chi altri avrebbe avuto il coraggio di affidare, a qualche ragazzo di periferia l'organizzazione di centri estivi con pochi mezzi e indicazioni del COR? Non bastano poche righe

per descrivere fino in fondo un grande come Don Marco, ma è sufficiente ricordare una piccola parte di quello che ha fatto per capire qual è la Chiesa nella quale credere! Auguro a Don Paolo Boumis di saper raccogliere la pesante eredità del suo predecessore e continuare a lavorare per questo territorio come sta già comunque facendo.


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ATTUALITA’

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CALA LA PRESSIONE MA AUMENTA LA BOLLETTA di Michele Pizzuti

un diritto ineludibile. Il problema rilevante, più che essere la portata di acqua, cioè la quantità di litri erogata nella unità di tempo, sembra essere la “prevalenza”, si insomma, la pressione, cioè la forza del getto, capace di Quartieri arrivare ad altezze misurabili in metri e cioè di servire i piani più alti e con la necessaria efficacia. La lotta agli sprechi di un bene prezioso come l’acqua, il giusto divieto di non costruire pozzi per non prosciugare le falde, limitare i consumi inutili, fa parte di un costume comportamentale da attuare con senso civico. Ma che diamine, pagare bollette Lo avrete notato, è stato segnalato anche salate e non riuscire ad accendere la su Facebook, ma negli ultimi tempi la caldaia? Questo non ci piace affatto. “Er nasone” Piazza Mileto - 1960 pressione dell’acqua nelle nostre case è Anzi ci fa imbufalire. ACEA, svegliati! diminuita. E di molto. Le caldaie non partono, ai piani alti (che per il territorio di Statuario e Capannelle, escludendo via Bova, significa il secondo piano o al massimo la mansardina di sopra), l’acqua arriva a gocce. Ci sono orari in cui la Da doccia è meglio farla con una bottiglia di minerale. Insomma, che succede? Statuario è servito da due acquedotti, il IMMA Alimentari GIOVANI ATLETI più potente viene dall’Eur, e serve la Da & GENITORI zona su-est. Poi quello “Casilino”, più Frutta, verdura fresca, e molto altro antico, si ramifica dall’Appio Claudio (SEGUE dalla prima pagina) ne sono altri più diffusi riguardanti verso in nord-ovest. Una serie di Via Squillace 33 la pressione psicologica che può saracinesche, nei pressi di via Taurianova Mi chiamo Davide Iacomini, sono esercitare un genitore ad un figlio all’altezza di Oppido Mamertina, unisce o un Tecnico Allenatore Categorie che, ai fini della prestazione separa i due impianti. Da qualche mese Internazionali (T3) e Direttore atletica, è devastante e la però ambedue gli acquedotti fanno le Sportivo di una delle più performance sportiva è spesso bizze. Il tentativo dell’Acea sembra importanti squadre dilettantistiche negativa. Ciò accade quando un votato al risparmio, mentre le bollette di Ciclismo che c'è in Italia, il Team genitore riversa le proprie arrivano sempre ricche di balzelli e con il Guazzolini-Coratti. Nel mondo del aspettative sportive sul figlio o si 7% in più che ci dovranno ridare. Il ciclismo l'allenatore viene lascia prendere troppo dal rischio è che anche per le nostre chiamato Direttore Sportivo, in contesto e dimentica che parliamo gergo DS. Seguo la categoria di ragazzini che vedono il mondo palazzine basse e così diverse dai Esordienti che nel ciclismo con occhi diversi dai nostri. Un grattacieli di Cinecittà, diventi ineludibile corrisponde alla fascia di età tra i altro pericolo per le squadre l’istallazione di una autoclave. Aumento 12 e i 13 anni. Vorrei parlare di giovanili è il genitore allenatore! Ci dei costi, del rumore, del consumo sport agonistico in generale fatto sono persone che seguono il calcio dell’energia, della manutenzione e delle in giovane età. L'atleta ha una da una vita e si credono allenatori. rogne varie, per avere quello che invece arma in più se i genitori sono al Avere cultura sportiva non suo fianco indipendentemente dai significa saper allenare, sono due Tel. 320 4564 866 risultati. Non si può rimproverare mondi molto diversi. Lasciate fare Servizio a domicilio un ragazzino che fatica, ai tecnici federali anche se soprattutto se si tratta di sport di all'apparenza fanno cose che voi resistenza, oppure se non segna un non fareste. Stare a contatto con gol e se non arriva tra i primi in un numero elevato di ragazzini e una gara. Si può spronare a fare gestirli al meglio non è facile. E se meglio ma non rimproverare. da fuori può sembrarlo, nella Sto utilizzando una terminologia realtà non è così. Fidatevi di chi ha formale per descrivere una realtà esperienza nel gestire giovani ben più scabrosa ma basta andare atleti e soprattutto non insinuate a vedere una partita di calcio dubbi nei ragazzini riguardo giovanile per sentire dei commenti l'allenatore: o vi fidate, oppure se i pietosi, volgari e offensivi da parte dubbi sull'allenatore sono fondati, di alcuni genitori molto accaniti. Di é meglio cambiare squadra. Un recente ho assistito d una partita giovane atleta ha bisogno di un di calcio giovanile dove un genitore complice e che lo genitore urlava: "Ammazzalo! incoraggi. Ripeto: spronare si, Spezzagli le gambe!..." Questo rimproverare mai. Il loro mondo perché qualcuno aveva osato fare siete voi genitori e spesso i figli un fallo a suo figlio. Mi è capitato fanno del tutto per compiacere la anche di vedere un genitore che mamma ed il papà. Nel corso degli tirava il fodero degli occhiali ad un anni ho visto veri e propri talenti ragazzino in una gara di nuoto. perdersi anche per questi motivi Per le vostre feste? la musica DJ BOOMERANG, di Claudio Subiaco Questi sono esempi limite, ma ve ed é un vero “peccato sportivo”. Fisso: 06 718 67 07 O – Mobile: 3282046495

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UNA CONDANNA PER TUTTI NOI ?

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AMEDEO

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LE VOSTRE DOMANDE statuariocapannelle@yahoo.it 1 - Come giudica il bilancio del suo mandato di Consigliere del Decimo Municipio? Cosa non rifarebbe?

Hanno risposto ai quesiti pervenuti al nostro portale ed intervistati da Manuela Rella, i consiglieri del decimo Municipio FULVIO GIULIANO, ROCCO STELITANO, ERICA BATTAGLIA

2 - Come sarà il quartiere Statuario tra 5 anni? sono piene di avvallamenti e buche, la pressione FULVIO GIULIANO Il nostro quartiere potrebbe essere un quartiere modello: gestione dei rifiuti, trasporti, spazi pubblici, verde pubblico e viabilità sono oggi dei problemi, ma potrebbero, risolvendoli, diventare delle risorse. Penso alla raccolta porta a porta dei rifiuti, ideale per un quartiere non intensivo come il nostro, e la riqualificazione di aree verdi come i giardini di via Squillace (fronte villa dei Quintili) e di via del Calice e Calicetto. Le potenzialità ci sono, ma c’è un lavoro di programmazione ed organizzazione da fare per non lasciare le cose al caso. Io mi impegnerò in prima persona, come ho fatto finora. Cinque anni possono essere tanti se si trovano le sinergie necessarie, ma possono essere pochissimi se si incontrano ostacoli di genere politico a cui accennavo prima. ERICA BATTAGLIA Sono innamorata del mio quadrante (Statuario-Capannelle-Quarto Miglio): ho scelto di viverci. Immagino un quartiere sereno, dove tutte le età abbiamo spazi di confronto, di svago, di vita insieme. Dove ci si saluta per nome. Immagino anche un quartiere dotato di piccole, ma utili infrastrutture per la mobilità, come la pista ciclabile su via delle Capannelle che ci colleghi al treno per Termini e alla metropolitana A. Ma anche la proposta di una fermata di metro leggera in area Statuario-Capannelle (oggi abbandonata dal Comune di Roma a favore di un progetto di alta velocità ) nonché il ripensamento dei percorsi e delle dimensioni dei mezzi su gomma che già circolano per il quartiere. ROCCO STELITANO Vorrei che fosse con i marciapiedi come piazza Mileto, con gli alberi sistemati togliendo tutte le radici che rompono le strade. Vorrei che rinascesse il liceo scientifico nella scuola di via Tropea, perché è stata tolto! Ai ragazzi dobbiamo ripetere “Bisogna studiare”. Il cervello va allenato come ogni muscolo del nostro corpo altrimenti si atrofizza.

3 - Cosa pensa della vicenda dell’Hotel Capannelle e delle opere a scomputo? FULVIO GIULIANO L’albergo è un argomento ambivalente nel senso che può avere aspetti positivi e negativi. Ecco,può essere un buon esempio di quello che dicevo prima. Il quartiere ha pagato sicuramente un prezzo molto alto, perché la viabilità con i pullman che non riescono a percorrere le strade strette è diventata critica, le strade stesse con il transito dei mezzi pesanti

BIBLIOSTATUARIO di Luisa Marquardt Una piccola “piazza del sapere”, una risorsa culturale, informativa e ricreativa per lo Statuario (e oltre!) Computer e cellulari ci consentono di comunicare facilmente e di navigare e attingere rapidamente alle informazioni disponibili in rete. È legittimo chiedersi se abbia senso parlare di biblioteche nell’era della “disintermediazione informativa”, quando con un click del mouse o un tocco sullo schermo ci possiamo lanciare nel cyberspazio. Va però detto che, nonostante le grandi possibilità delle tecnologie, non tutte le informazioni sono disponibili in rete e, comunque, anche tra queste, bisogna saper cercare e trovare quello che effettivamente ci serve. Ecco che qui si inseriscono le biblioteche: non più soltanto “teche” di libri, depositi di informazioni, ma laboratori di informazione. Le biblioteche selezionano, acquisiscono, trattano e mettono a disposizione del loro pubblico risorse organizzate, collezioni (fisiche e virtuali) in cui ci si può orientare facilmente. Inoltre, in quanto “piazze del sapere” stimolano molteplici “conversazioni”: con gli autori e il pensiero di epoche

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idrica con l’assorbimento dell’albergo si è ridotta costringendo molti condomini dello statuario ad installare un’autoclave. Ad esempio si poteva sperare in un ritorno economico per le attività commerciali se messe nelle condizioni di poter offrire dei servizi. Inoltre, i lavori a scomputo sono stati eseguiti in maniera non attinente al progetto iniziale, il che ha dato luogo ad una situazione, attualmente ancora aperta, che vede l’utilizzo del fabbricato, avallato dal presidente Medici, senza il dovuto collaudo cosa che non ci lascia indifferenti. Non sono contrario all’utilizzo da parte dei cittadini di luoghi di socializzazione, ma se ci sono delle regole, anche amministrative, da rispettare, penso che siamo i primi noi a dover dare il buon esempio, senza creare situazione che si riflettono poi in contrasti tra i cittadini. Questo indipendentemente da chi utilizzi gli spazi pubblici: io non voglio escludere nessuno. Se qualcuno dei rappresentanti politici della zona sono interessati a dare un servizio al quartiere, io sono disponibile ad un incontro per risolvere il maniera democratica il problema. Se questa volontà non ci dovesse essere, ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità. ERICA BATTAGLIA Che Roma merita di più. Spero e mi auguro veramente che il Comune di Roma cambi e che nella città si inauguri una nuova stagione. Dove le periferie e i progetti ad esse dedicati non siano così trascurati, dove i beni comuni siano rimessi al centro di una politica culturale e sociale “di territorio”, dove ci si senta cittadini “attivi” per il miglioramento della qualità della vita di tutti. Nelle more del Comune di Roma e dopo 4 anni di vane promesse, il Municipio ha fatto quello che qualunque P. Amministrazione dotata di buon senso avrebbe fatto: ha costruito con i cittadini un’alternativa e ha salvato un patrimonio – quello delle opere a scomputo – che è di tutti. Per il futuro mi auguro un secondo passo: ovvero, un’Amministrazione Comunale più energica e competente che imponga il completamento di tutte le opere, a partire dall’apertura della strada adiacente l’hotel. ROCCO STELITANO Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Anzi dico soltanto che è una brutta storia! Spero che torni presto la legalità. Nessuno vuole cacciare via nessuno, ma voglio semplicemente che sia una struttura per tutto il nostro quartiere. La struttura dovrà essere a disposizione di tutto il X municipio e la controversia deve essere risolta, garantita e legalizzata da un bando comunale.

e paesi diversi, con noi stessi, con altri lettori che condividono con noi la passione per la lettura o l’interesse per uno specifico argomento. Tutto questo - seppure in piccolo, considerati gli spazi ridotti - è offerto dalla Biblioteca Statuario, servizio bibliotecario di base di accesso all’informazione e alla lettura, nonché risorsa culturale, informativa e ricreativa, offerti dalla Parrocchia S. Ignazio di Antiochia al quartiere e ai limitrofi IV Miglio e Capannelle. Sette anni fa BiblioStatuario è stata completamente rinnovata per offrire un ambiente accogliente e sicuro, aperto a tutti, in cui poter curiosare, orientarsi, informarsi, documentarsi, consultare libri e documenti in sede o prenderli in prestito per leggerli a casa. BiblioStatuario consente di effettuare ricerche su CD-ROM e in Internet. E’ inserita nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e il suo catalogo on line (OPAC) è facilmente consultabile al sito: (http://opac.uniroma1.it/SebinaOpacRMS/Opac?sysb =RMSYS). Nella convinzione che l’amore e l’interesse per la lettura, per l’apprendimento, per la conoscenza abbiano bisogno di essere alimentati e sostenuti sin dalla più tenera età, BiblioStatuario

Segue dalla prima: “ L’EDITORIALE” Insomma tanti motivi per leggere questo nuovo numero della Gazzetta che io, come direttore e tutta la redazione stiamo portando avanti con tanto entusiasmo ed impegno. Nello scorso numero vi avevamo chiesto di inviarci delle domande da rivolgere ai tre consiglieri municipali che vivono a Statuario: Rocco Stelitano, Erica Battaglia, Fulvio Giuliano. Tra le tante domande che ci avete scritto , io e la redazione, ne abbiamo selezionate tre che abbiamo rivolto a ciascuno di loro. A lato il mio resoconto Ancora un grazie a tutti voi e a risentirci al prossimo numero. Manuela Rella

Telefono :338 92 24 188

FULVIO GIULIANO: Queste domande sono sempre pericolose perché si può facilmente scivolare nell’autocelebrazione, cosa che, ovviamente, non mi piace e che non voglio fare. Comunque, se mi giro e guardo al mio recente passato, vedo un una persona con una grande voglia di fare e di contribuire allo sviluppo della nostra comunità, che muove i suoi primi passi nella politica e viene a contatto con una realtà diversa da quella immaginata e si rende conto che tutto quello che si aveva in animo di realizzare, diventa complicato per le resistenze politiche trovate nell’ambiente. Il bilancio è comunque positivo, sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista istituzionale, lavorando all’interno del municipio e riuscendo a risolvere problematiche legate alla vita quotidiana dei cittadini del X, come il rifacimento del manto stradale di via Squillace,via Cariati, viale Appio Claudio e di altre zone del X municipio. Cosa non rifarei? Più che non rifarei, direi rifarei in modo diverso, vista l’esperienza che oggi ho alle spalle. Sono assolutamente soddisfatto degli obiettivi raggiunti ma sul modo di realizzarli, la mia attuale esperienza, mi suggerirebbe sicuramente un modus operandi diverso. ERIKA BATTAGLIA Non sono una persona che non si giudica da sola. Preferisco siano gli altri a giudicare il mio operato, soprattutto nella mia veste di consigliere municipale. Ho lavorato molto, questo sì, nelle materie dove riesco meglio ad esprimermi: le politiche sociali e quelle socio-sanitarie, la qualità della vita e la difesa dei beni comuni, l’ambiente, la cultura e lo sport. In molte battaglie di opposizione, in questi 5 anni di amministrazione Alemanno, non mi sono risparmiata: dalla riforma dell’assistenza domiciliare per tutelare i diritti delle persone disabili e anziane alla battaglia al fianco dei lavoratori dell’Ippodromo di Capannelle. Non mi sono tirata indietro. E tutto questo lo rifarei! ROCCO STELITANO Sono soddisfatto e contento. Mi sono impegnato molto per fare del bene e cercando di essere attento alle esigenze di tutti ed ho operato sempre nel limite delle leggi e rispettando le istituzioni. La politica si fa con passione ed io ne ho messa sempre tanta. Se potessi tornare indietro penso che non mi ricandiderei , ma visto che la mia passione politica è forte penso che lo farei per portare a termine alcuni progetti in corso.

POLITICA & CULTURA

MICHELE E CONCETTA Prodotti pugliesi - Via Squillace 72

rivolge una particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi per far loro apprezzare la lettura e la ricerca. Ma anche genitori, insegnanti, educatori possono trovarvi un utile supporto. Le collezioni comprendono enciclopedie generali e tematiche. Libri di narrativa e informazione per ragazzi e per adulti. CD-Rom e DVD. Vengono spesso organizzate attività, come gli incontri con esperti e le mostre, per offrire stimoli culturali, occasioni di approfondimento e socializzazione. Le biblioteche infatti possono svolgere un importante ruolo nei servizi alla comunità locale in quanto sono anche luoghi di aggregazione sociale e svago, oltre che ambienti di apprendimento e strumenti informazione, aggiornamento, orientamento, accesso a ulteriori fonti e servizi. BiblioStatuario è aperta a consigli, suggerimenti, proposte e collaborazioni che l’aiutino a crescere e fornire un servizio utile ed efficace alla comunità locale.

Alba, Daniela, Paola, Luisa vi aspettano!

Questo giornale è nelle edicole dei quartieri, presso il CAF di via Taurianova al Bar Fortuna o sul sito: www.statuariocapannelle.it


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CULTURA & URBANISTICA

LE VIRTU’ DI STATUARIO

i“lotti” di Statuario La convenzione CARONI

Un quartiere a misura di artista di Flavio Paulin

di Guerriero Latini

Avevo circa 24 anni quando incrociai questo quartiere per la prima volta, quasi per caso e fu amore a prima vista. Decisi di abitarci. Mi aveva colpito quell'aria da “piccolo paese emancipato” che lo caratterizza ancora oggi. Quella continua omogeneità nel fregiarsi di filari di alberature da paesaggio costiero, che ricorda in qualche modo Fregene. Le sue piccole statue che, affacciandosi sui cornicioni delle costruzioni più esposte, sembrano delinearne i confini e vigilare su di esso e sulla sua integrità. Mi avevano colpito le sue costruzioni di dimensioni contenute, due o tre piani al massimo, a volte distese con garbo in esclusivi villini unifamiliari, e non disseminati a macchia, ma piuttosto compostamente assemblati in tempi diversi. Mi aveva colpito, infine, il tessuto umano della gente che lo abitava, la qualità della vita che il quartiere sembrava offrire in una apparente, operosa, capacità di umanizzare i residenti. Persone che ti conoscono e si riconoscono, dove puoi salutare ed essere salutato. Dove puoi intrattenerti in piccole conversazioni di rito, in rapporti abitudinari e compiacenti come quando ad esempio, entrando nel bar preferito, non devi proferire altro che il saluto perché il barista, che ti conosce bene, sa già quello che ordinerai. Sono piccole cose, è vero, ma sono quelle che servono per un augurio di buona giornata. Per sentirsi bene anche al di “fuori di casa”, allargando in modo virtuale la continuità delle mura domestiche ad un ambiente ancora amico, dal valore umano, sicuro e piacevole o anche soltanto per una più generale serenità dello spirito. Ecco, dunque le virtù che questo quartiere ha offerto nel tempo e sa offrire ancora oggi, come suo “storico patrimonio”. Ecco le qualità che lo fanno distinguere dalla cementificazione anonima di una urbanizzazione senza soluzione di continuità. Ed

Dalla prima pagina L’ultimo chiaro esempio è dato dalla approvazione del P. R. G. (delibera C.C. 18 del 12/02/2008). Evito di soffermarmi sulla variante delle certezze di Rutelliana memoria (quale inarrivabile differenza tra CANCELLOTTI, MONTUORI, PICCINATO, DIOTALLEVI, PAGANO, TERRAGNI e Daniel Modigliani), dove per il nostro quartiere con destinazione CITTA’ CONSOLIDATA, è stata prevista la voce di demolizione e ricostruzione. Pseudo costruttori hanno perciò rivolto le loro bramosie sui “ormai desueti LOTTI CARONI” rimembranti il periodo del fascismo, ed in un impeto liberale hanno acquistato, progettato ed applicato il concetto più violento di demolizione e ricostruzione. Il primo lotto a cadere è stato quello fronte a Via Sinopoli, il secondo sarà quello dove Ciano organizzava i suoi festini e le sue cene con amanti ed amici, ovvero il lotto tra Via Parghelia e la complanare Appia Nuova (l’ex Ristorante ROMEO). Al posto del primo tutti potranno ammirare le eclatanti splendide palazzine con giardino incorporato quale

BIBLIOSTATUARIO in sintesi Parrocchia Sant’Ignazio di Antiochia Via Squillace, 3 – 00178 Roma Tel./fax 06 718 70 93 mail:bibliostatuario@libero.it http://bibliostatuario.wordpr ess.com Orario LU-ME-VE: 16-19 DO: 9-12 N.B.: su prenotazione si possono svolgere visite guidate, ricerche, laboratori di lettura in altri orari e giorni, a seconda delle esigenze di scolaresche, gruppi ecc. Modalità di accesso: mediante iscrizione (obbligatoria e gratuita). Accesso a Internet: Si, 2 PC Collezioni: circa 10mila volumi organizzati nelle

ecco ciò che tutti noi residenti dobbiamo prioritariamente impegnarci a difendere, e sopra ogni cosa: il verde intorno a noi, la misura contenuta delle costruzioni adiacenti, la qualità del tessuto umano e del tenore di vita civile esistente. Poiché (sono certo) che tutti noi abbiamo provato questi stessi motivi di attrazione nel momento in cui abbiamo deciso di risiedere qui, allora adoperiamoci concretamente

Il mercato di via Squillace anni 70 affinché questa piccola oasi si preservi come “un’isola felice” e non diventi una Manhattan in altezza. Facciamo in modo, e sempre nell’interesse comune, che il nostro verde non si ritiri come dei ghiacciai assolati. Che la qualità della vita resti buona, se non ottima, e non la si getti via, in nome di una cultura cosmopolita, evitando che si trasformi in un territorio di maleducazione, o peggio di scorribande di furti. Poiché, e vale la pena di ricordarlo, fortunatamente in mezzo a noi c'e' una efficiente caserma dei Carabinieri che dovrebbe scoraggiare a tutto ciò, una presenza ormai radicata che deve tutelare la nostra serenità in modo puntuale e tempestivo. O mi sbaglio !?

Sezioni: Consultazione (opere escluse dal prestito): enciclopedie, periodici, CDROM, DVD - Saggistica: libri, documenti, guide ecc. di storia, politica, economia, teologia, arte, turismo, ambiente, cucina Narrativa: autori italiani e stranieri, classici e contemporanei Ragazzi: opere di consultazione; saggistica (divulgazione scientifica, storica, artistica); narrativa; albi illustrati. Sezione locale: Parrocchia S. Ignazio di Antiochia, Parco Appia Antica, Caffarella, Acquedotti. Fondo antico: alcuni testi el 1700 -1800 Magazzino: volumi poco utilizzati.

Flavio Paulin

Pagina 5

altissimo esempio di architettura contemporanea. Al posto del secondo, suppongo altri fulgidi esempi di architettura soppianteranno quei beceri tufi così poveri di storia da neanche meritare il vincolo di beni storicopaesaggistici, sotto il silenzio/assenso di una Sovrintendenza superficiale, inetta (e corrotta nell’anima) capace di avallare tali operazioni in appoggio ai Costruttori potenti, salvo chiedere l’impossibile ai Cittadini inermi ed indifesi, se si voleva piantare una tenda. Sulla STORIA e l’URBANISTICA da domani scenderà un pietoso velo nero, per coprire l’incapacità, la disonestà,i l silenzio colpevole di chi infanga con le sue falsità, di chi tace con le sue mediocrità, di chi incoraggia con i suoi limiti la corruzione culturale di pseudo tecnici, pseudo urbanisti, pseudo architetti. NOI NON CEDEREMO e prima o poi chiederemo agli ORGANI competenti il REDDE RATIONEM. Lo merita la STORIA, lo merita la vera URBANISTICA Architetto Guerriero Latini. Presidente CdQ Statuario-Capannelle

Quando hai finito di leggere “La Gazzetta”, non gettarla ma mettila dove anche altri possano consultarla

Il CAF del tuo quartiere

Via Taurianova 56


La Gazzetta

di Quarto Miglio Appia Pignatelli

A cura del Comitato di Quartiere Quarto Miglio – Appia Pignatelli

Pagina 6

QUARTO MIGLIO SOFFOCATO DAL TRAFFICO ed in aggiunta tentano anche di istallare una antenna di un gestore telefonico in via Ferentano

La Gazzetta

La chiusura di via al Quarto Miglio provoca disagio ai residenti, problemi di sicurezza alle scuole, ingorghi per chi “viene e chi va” dall’Appia all’Eur

di Quarto Miglio Appia Pignatelli

consapevolezza che il nostro territorio e quello di Silvia Fracassi dei nostri Quartieri soffre ormai da tempo delle MACROTERRITORIALITA’ medesime problematiche Un progetto in divenire e dei medesimi nodi irrisolti che rendono a volte molto interessante insoddisfacente la vita di per due Comitati tutti i giorni di noi cittadini di Quartiere residenti. E che molto su un vasto territorio spesso sembrano oramai quasi "connaturati" nelle Era nell'aria, ed in una loro irrisolvibilità e/o nei plumbea giornata di tempi lunghissimi di Gennaio, proprio durante soluzione a problemi di la presentazione del natura semplice e giornale che state leggendo, sostenibile. Ci siamo detti si e' realizzato, nella forma che era giunta l'ora di unirci e nelle parole, ciò che da proprio per amplificare tempo si auspicava. ancora di più la nostra voce Una reale, fattiva, presso gli interlocutori coordinata e proficua preposti proprio perché collaborazione tra i CdQ consapevoli del fatto che Quarto Miglio-Pignatelli l'unione fa la forza. Ed in con il CdQ Statuarioun territorio come quello Capannelle. del X Municipio, che a Le ragioni di questo brevissimo diventerà ancora progetto hanno radici nella più grande, sarà essenziale

L’EDITORIALE

portare avanti le nostre richieste e le nostre battaglie all'unisono e compatti. Forse come MAI è stato fatto sin d'ora. L'aiuto dei Cittadini dei Quartieri ci sarà fondamentale non solo come pungolo sui problemi da risolvere MA ANCHE ed essenzialmente fornendoci il sostegno e l'aiuto morale che di sicuro ci sarà di viatico per le azioni già avviate e per quelle in divenire. Il Progetto c’è. Le Persone impegnate nel disegno anche. I Nostri Cittadini siamo sicuri saranno anche loro al nostro fianco. Ne abbiamo bisogno. A presto.

Silvia Fracassi intervistata da “Buongiorno Regione” sulla questione dell’istallazione dell’antenna di un gestore telefonico a via Ferentano. Andata in onda su RAI 3 la mattina del 18 gennaio 2013

Il Consigliere del Comitato di Quartiere Quarto MiglioA. Pignatelli, Silvia Fracassi di Enzo Colitta

di Silvia Fracassi

I soliti e non ignoti problemi del quartiere Quanto ancora' ci toccherà URLARE per essere ascoltati? Silvia Fracassi intervista Franco Marrocchini In una bellissima mattina di Gennaio, vengo accolta al Centro Anziani A.C.S.A di Quarto Miglio dal caloroso e amichevole saluto di Franco Marrocchini e davanti ad un caffè parliamo ad ampio raggio di numerose tematiche. Innanzi tutto Franco mi ricorda che " il Centro Anziani e' stato trasformato in Associazione e la struttura ed i suoi servizi

sono a disposizione dei cittadini. Le attività che si possono svolgere sono varie e numerose e vanno dal ballo,alla ginnastica posturale e dolce e attività ludiche e ricreative sino alle gite organizzate e alle visite guidate di interesse storico e culturale.“ Dopo avermi descritto le attività del Centro arriviamo al nocciolo delle problematiche che incontra l'anziano e più in

generale il cittadino nel vivere la vita quotidiana del Quartiere: "le difficoltà", dichiara Franco, sono ormai note da anni ed Io stesso da moltissimo tempo mi batto affinché la questione della sicurezza per i Nonni e per i bambini che frequentano il plesso scolastico G. Milanesi sito in Via di San Tarcisio sia messa in primo piano e finalmente risolta dai referenti istituzionali. (segue a pag. 7)


La Gazzetta di Quarto Miglio – Appia Pignatelli

ATTUALITA’

Pagina 7

Le sorprese nascoste nei nostri siti archeologici Quando le piante e le erbe medicinali sposano i parchi e l’archeologia LO SPETTACOLO DELLE PIANTE MEDICINALI CHE INCORNICIANO I NOSTRI PIU’ BEI SITI ACHEOLOGICI di Enzo Colitta Consigliere CdQ Quarto Miglio Appia Pignatelli Appia Antica, Villa dei Quintili, Caffarella, parco degli Acquedotti, bellezze archeologiche ed angoli di verde che in primavera si arricchiscono delle virtù salutari delle piante officinali e medicinali, erbe che si propagano fiere e colorate in tutta la loro bellezza e forza intrinseca che la natura ha predisposto per loro. Il nostro quartiere gode della vicinanza di questi siti, aree di prezioso interesse erboristico e floreale. La

malva, il tarassaco, la borragine, la calendola, l’ortica, la meno conosciuta bardana e la più famosa cicoria impreziosiscono i terreni attorno a questi reperti pieni di storia e colmi di fascino. Approfondire la conoscenza di questi fiori ci aiuterà a mantenere in buono stato il nostro organismo. La raccolta è sempre piacevole, ma sconsiglio vivamente il “fai da te”. Se si vuole attingere alle proprietà di queste erbe e fiori è sempre opportuno rivolgersi a quelle persone che per anni e anni hanno studiato le piante. Nei prossimi articoli cercherò di stimolarvi la curiosità di approfondire questi temi, per mettere in pratica tutti i consigli che condividerò con voi per il miglior utilizzo delle piante medicinali.

Avvicinandosi la primavera ho pensato che vi piacerà parlare di tutte quelle piante che presentano una forte componente depurativa, ma i temi saranno molteplici. Vi invito a scoprire insieme a me questo meraviglioso mondo vegetale che ci riserverà utili sorprese per il nostro benessere. Il mio augurio è di rispettare questo patrimonio prezioso, dando in tal modo il buon esempio anche ai nostri figli.

TARASSACO

A cura della

ERBORISTERIA “MADRE NATURA “ Largo dei Claudiani 20

Tel 06/718 47 14 CARCIOFO

BARDANA

Se avete questioni da sottoporre al Gazzettino, se volete pubblicare articoli o foto che vorreste inserire nel giornale, fate riferimento a Silvia Fracassi e ai consiglieri del Comitato di Quartiere Quarto Miglio-Appia Pignatelli

L’intervista a Franco Marrocchini Il centro Anziani e i problemi di Quarto miglio sotto la lente di ingrandimento del Comitato di Quartiere Segue da pagina 6 Questo tipo di progetto,oltre ad essere il più vantaggioso in termini economici e di fattibilità, darebbe un immediato risultato nella risoluzione della complessa questione della sicurezza per “nonni e nipoti” che frequentano il plesso scolastico citato." Oltre ai problemi di mobilità e sicurezza tocchiamo anche altre problematiche del Quartiere: come gli spazi verdi mancanti,i marciapiedi in condizioni pessime e le barriere architettoniche che rendono perlomeno DISAGEVOLE E /O IMPOSSIBILE anche una semplice passeggiata per le vie principali del Quartiere. "Io personalmente ritengo che il Quartiere

subisca il totale e continuato abbandono a se stesso da parte delle Istituzioni preposte (Municipio, Comune) e questo è da considerarsi assolutamente ingiustificato". La chiusura del nostro incontro si conclude in maniera del tutto positiva in cui rimaniamo uniti nei propositi sia come Comitato di Quartiere sia come Centro Anziani, ognuno per la propria parte, di portare avanti TUTTE le battaglie che i cittadini ci sollecitano e ci solleciteranno in futuro,e che, in un modo o nell'altro,siamo sicuri troveranno soluzione. Silvia Fracassi, del CdQ Quarto Miglio Appia Pignatelli Franco Marrocchini, del Centro Anziani Quarto Miglio - Appia Pignatelli Franco Marrocchini e Francesca Nunziata intervistati da “Buongiorno Regione” sulla questione di via al Quarto Miglio e l’istallazione dell’antenna di un gestore telefonico a via Ferentano.

Franco Marrocchini

Francesca Nunziati


La Gazzetta di Statuario-Capannelle

COME ERAVAMO

Pagina 8

Due chiacchiere con G. Tonsini ideatore del gruppo “Amici di Statuario”

Il mitico “tranvetto” Termini-Capannelle, in azione dal 1935 al 1978

Come eravamo

Come eravamo

A cura di Michele Pizzuti Cinema Statuario: Il pidocchietto

Ricordate le nostre fermate? Appio Claudio, Squillace, Tempio della Salute, Capannina

Foto e ricordi ripresi dal blog di Facebook

“gli Amici dello Statuario” Allora Giuseppe, anzi Peppe, ma come è venuta l’idea di fare un blog su Statuario utilizzando Facebook? Beh, la prima ragione è semplice: amo questo territorio. Adesso abito a Capannelle, ma Statuario era, è ancora dentro il mio cuore. Ed è stato ed è pure nell’obiettivo della mia macchina fotografica, visto che tanti degli scatti che ho pubblicato sono stati ripresi proprio da me, un po’ per divertimento e un po’ per lavoro. Tante foto però sono delle persone che ci vivono o ci hanno vissuto e che mi inviano le loro istantanee, prese nel fondo dei cassetti ed a volte dimenticate, che io completo con info e didascalie del caso per poterle poi pubblicare. Dai, Peppe, credo che ci siano pure altre ragioni... Indovino? Beh, si. Io ho una idea di Statuario (e del blog) molto particolare. Forse romantica, ma alla quale credo molto. Noi dobbiamo immaginarci come una grande famiglia, fatta certo di tanti componenti, ma con una idea comune: il bene dello Statuario come comunità che si erge attraverso la sua storia. Lo avrai visto, no? Non amo le polemiche di nessun tipo, e se si scatenano, le cancello. Tuttavia non posso non ricordare che Statuario è nato sulle storie di vita di tanti amici che però hanno lottato uniti per far nascere e sviluppare il quartiere. Ecco Michele, questo vorrei che

fosse il modo odierno di confrontarci e di osservare il nostro territorio. Come se parlassimo di una grande famiglia. Sei sorpreso della partecipazione così vivace dei tantissimi iscritti, quasi 1.300? Un po’ si, sono sorpreso. Ma non avevo dubbi che non solo io, ma anche a tanta gente che qui ha abitato o abita ancora, il ricordo dello “Statuario che fu”, rappresenta tuttora la dolce sensazione di una vivida emozione, vissuta in maniera quasi indelebile... E’ un tuffo nel passato con un occhio al futuro. E’ ritrovare gli amici di un tempo, anche ricordando con affetto chi ci ha lasciato. Quali sono i soggetti fotografici che pubblichi più volentieri, oppure che vengono più apprezzati dagli iscritti? Beh, direi che raccogliere nel blog “cartoline” di un tempo passato e i commenti di chi per merito di quelle foto si lascia andare ai ricordi, è una esperienza fantastica. Posso dire che lo Statuario degli anni passati rappresenta ancora oggi la conferma di una precisa identità di valori e la condivisione di un tessuto sociale in piena evoluzione, dalla convenzione Caroni, agli

Mercato Via Squillace anni ‘70 anni più recenti. Parlo della Parrocchia di S. Ignazio, del mercato rionale di via Squillace, de “il pidocchietto” (il cinema Statuario), della polisportiva Statuario, e poi i punti di ritrovo dei ragazzi, “i lotti”, gli esercizi commerciali e i momenti più importanti della vita delle persone: le comunioni, i matrimoni, gli anni della scuola, la musica....

Hai ragione, Michele, ogni volta che inserisco una foto, è come se il “Paese Statuario” di allora rivive per un momento. Ed i commenti, ironici o emozionanti che siano, rappresentano vere e proprie pennellate di acquerello. Si, sono proprio contento che il blog susciti tante emozioni... In conclusione c’è qualcosa che vuoi dire ai “membri” di questa famiglia ? Si, vorrei ringraziare tutti per la partecipazione e la ricchezza dei commenti e dei suggerimenti che pubblicano sulla pagina del gruppo. E’ il migliore degli stimoli per fare sempre di più e (spero) di meglio. Peppe: ricordaci allora il link.

https://www.facebook.com/gro ups/154853377872709/

Campo Statuario 1971

CARO AMICO TI SCRIVO, così mi distraggo un po’ Maurizio Catena Caro Carmine Alberelli, assessore alle politiche della riqualificazione urbana, mobilità e parcheggi, del X municipio. Cara COMMISSIONE II. X Municipio: Riqualificazione urbana, mobilità, viabilità, parcheggi, Polizia Locale. C’era una volta Statuario Capannelle, un quartiere nato come quartiere giardino, negli anni 30\40, con orti e strade rurali per un traffico di pochi mezzi e modeste esigenze di viabilità. Per l'ottusità e le negligenze delle istituzioni e del X Municipio, lo ritroviamo abbandonato dal punto di vista urbanistico e di mobilità : Via del Calice oramai è la scorciatoia dei furbi, un modo per saltare l'incrocio

Via di Capannelle\Via Appia. Ciò è causa di intasamenti, e a passi obbligati, basti pensare al ponticello a senso alternato di via del Calicetto. Perché a Statuario\Capannelle ritroviamo bus troppo grandi per le vie a senso unico di un quartiere residenziale come il nostro? I due capolinea sono posizionati in vie strette senza marciapiedi e strategicamente distanti rispetto a Scuole, servizi, aree commerciali, chiese. Caro Alberelli e Cara Commissione, vogliamo rivedere la viabilità del quartiere? Vogliamo costruire i marciapiedi? Far rispettare i divieti di

parcheggio? Riposizionare i capolinea? Riqualificare il piccolo mercato rionale e collocarlo magari nell’area di fronte a Via Polia vicino l’albergo? Vogliamo vigilare e interdire il transito di Tir e automezzi, con carichi di prodotti cinesi presenti nel quartiere? Sarà possibile organizzare la raccolta AMA in orari prescolastici o notturni ? E poi, vogliamo regolamentare gli spettacoli estivi al Galoppatoio : dormire con le finestre aperte e parcheggiare la propria auto nella via sotto la propria abitazione più che un diritto ci sembra “sogno di mezza estate. Cara Commissione II, caro Alberelli, vi volete dare una mossa?


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