Bergamo Salute - 2012 - 4 – lug/ago

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ESTATE

SPECIALE

Salviamoci la pelle a cura di Elena Buonanno

S

ole, insetti, meduse, funghi. In estate, nei luoghi di vacanza ma anche in città, sono molti i nemici della pelle che possono causare problemi più o meno gravi, ma comunque spesso molto fastidiosi. Come prevenirli e soprattutto come curarli nel modo giusto? Lo abbiamo chiesto al dottor Alberto Reseghetti, dermatologo.

Dottor Reseghetti, cominciamo dal sole e dal rischio scottature... Prevenirle è molto importante non solo per non rovinarsi le vacanze e la tintarella, ma soprattutto perché è stato ormai dimostrato che le scottature in età giovanile rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma, uno dei tumori della pelle più aggressivi. Per questo, quando ci si espone al sole, non deve mai mancare una corretta protezione che tenga conto del tipo di pelle (se è chiara o ambrata, se si abbronza facilmente oppure si arrossa soltanto...) e di quanto tempo si vuole rimanere al sole, ricordandosi che le ore centrali, quelle dalle 11 alle 16 andrebbero evitate. È in questa fascia oraria infatti che i raggi del Dott. Alberto Reseghetti

Specialista in Dermatologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo

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sole, e in particolare gli UVB, quelli responsabili delle scottature, creano più danni. E così possono bastare anche poche decine di minuti per veder comparire sulla propria pelle un arrossamento (l’eritema, il primo grado di ustione), che altro non è se non una reazione di tipo infiammatorio. In alcuni casi poi, se l’esposizione è stata molto intensa, oltre al rossore e al dolore, possono manifestarsi anche delle bollicine o vescicole, con o senza liquido, cioè un’ustione di secondo grado.

Cosa fare in questi casi? Dipende dall’entità del danno e dei sintomi. Nel caso di un modesto eritema, che non dà altri fastidi oltre al rossore, possono bastare delle creme ad azione lenitiva e qualche ora di riposo dal sole. In genere è sufficiente questo e il giorno dopo si può riesporsi al sole con una fattore di protezione però più alto rispetto a prima. Se così non passa e la pelle rimane arrossata, si può ricorrere a una crema o un latte cortisonico. Normalmente si risolve nel giro di 2-3 giorni. Diversi invece sono i rimedi se sono comparse delle vescicole: in questo caso il sole è tassativamente vietato e la cura

consiste in impacchi con soluzioni fisiologiche e/o una crema antibiotica che favorisce la riparazione dei tessuti, da applicare per 5-6 giorni. Se infine i sintomi non rimangono circoscritti alla pelle, ma si estendono a tutto l’organismo con una sensazione di malessere diffusa, è bene rivolgersi a un medico che prescriveHerpes in agguato sotto il sole Soffrite di herpes labiale, o più volgarmente di “febbre della labbra”? Ricordatevi si proteggere le labbra quando vi esponete al sole. I raggi infatti possono favorire la comparsa (o meglio la ricomparsa) di questo fastidioso problema, causato da un virus, l’Herpes Simplex 1: una volta contratto infatti rimane silente nell’organismo senza dare segno di sé, pronto a scatenarsi in situazioni particolari, come periodi di forte stress oppure quando si prende molto sole.


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