Interviste on Wi-Mee

Page 7

My Signatur on Wi-Mee ed ero rimasto affascinato dalla possibilità di offrire questa opportunità ai miei studenti. Mettendo insieme le due cose è nata la pagina Facebook Matemates 2011, e, forse, nemmeno io all'inizio avevo ben compreso tutti gli aspetti dell'iniziativa». I social network sono spesso demonizzati; vengono puntualmente accusati di estraniare l’individuo dalla società, di essere luoghi virtuali senza volti, dove truffe, raggiri e chissà quale altre trame oscure sono all’ordine del giorno. Invece il suo esperimento ha messo in luce la positività di un social destinato per eccellenza “al dolce far nulla”, come Facebook. Alla luce della sua esperienza diretta ci faccia una SWOT di Matemates 2011. «Qualche considerazione generale prima di passare alla SWOT propriamente detta. Non sono e non ero un grande utente di Facebook,forse per una questione generazionale restringo l'uso della parola "amico" a mezza dozzina di persone e mi fa effetto (negativo) vedere migliaia di friends nel profilo dei miei studenti o conoscenti. Credo che sia impossibile mantenere l'intensità relazionale necessaria per rapporti profondi con le persone, se questo fiume di pensieri, anche intimità, riflessioni si polverizza in centinaia o migliaia di rivoli. Credo, però, che la rete (e Facebook, come altri strumenti) possano moltiplicare le relazioni che già ci sono. In questo senso i social network fanno leva e potenziano i rapporti già esistenti, intensificandoli. Nel mio caso avevo di fronte 350-400 persone, che potevo vedere, sentire e che mi rivolgevano domande; Facebook mi ha consentito di conoscerne meglio alcuni e di parlare forse con 150 di loro,sarebbe stata un'impresa impossibile in contesti normali. In ogni caso, la mia era una relazione blended, in cui la rete sosteneva la comunicazione face2face delle lezioni tradizionali. Non ho percepito nessuno straniamento o tentativo di uscire dal mondo reale che, anzi, è stato “aumentato” dalla possibilità di usare Facebook.

SWOT Strenghts: facilità d'uso, conoscenza pregressa dello strumento da parte degli studenti, estrema semplicità dell'interfaccia e dei due strumenti principe, brevi post e "like". Weaknesses: di nuovo l'estrema semplicità, che è un valore a doppio taglio, va bene ma, talvolta, servirebbe di più, di meglio... e bisogna passare ad altri strumenti, come la voce, la vista, la lavagna. Altro problema è stato la scarsa dimestichezza profonda di molti studenti con Facebook. Alcuni non sapevano trovare i post più recenti o reperire informazioni che erano apparse il giorno prima. Infine, Facebook forse favorisce una comunicazione così veloce e "consumistica" che non si pensa prima di scrivere, è un flusso di coscienza in diretta che talvolta non ha molto senso. Opporunities: certamente la possibilità di interloquire con centinaia di persone e di mostrare sul serio che si può comunicare con una generazione talvolta percepita come extraterrestre. Gli studenti mi hanno più volte detto che questo lo hanno percepito subito e che è stato utile. Threats: direi che si corre il rischio di pensare che bastino pochi post e qualche like per imparare la matematica (ma vale per qualsiasi altra materia). Apprendere significa cambiare la propria comprensione del mondo e comunicare col docente serve a questo, non a memorizzare fatti e dati o carpire domande d'esame. Forse Facebook, superficialmente, si presta a una volatilità che mal si coniuga con la riflessione e la fatica divertente di capire e di mettere in relazione cose diverse, che stanno alla base dell'apprendimento». Devo dire che condivido la sua premessa iniziale su Facebook e le sue valutazioni nella SWOT, mi stupisce, invece, l’aver sottolineato che i giovani, che passano molto tempo sui social, non siano in grado di utilizzarli nel modo migliore. Pensa ci sarebbe la necessità di aiutarli a

by Barbara Saccagno (inteviews) 7


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.