Diari di Cineclub - Numero 43 (Ottobre 2016)

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Anno V

N. 43 Ottobre 2016 ISSN 2431 - 6739

Da Rio ad Amatrice

Stringo un patto con te, Ezra Pound

Podio tutto italiano nella specialità giornalismo paraculo del potere. A volte ritornano: il MinCulPop In margine all’intervista - La sposina al maritino, la notte delle nozze: abbracciava gli atleti italiani, presentava la televisiva di Pier Paolo Arturo, perché nascondi Galeazzo sotto il giornale sua famigliola volata con lui in Brasile, faceva Pasolini. Un’ora con Ezra di oggi? loro auguri di memorabili vittorie; al che, pa- Il maritino alla sposina: Simona, è per fare re, i rappresentanti del talento ginnico italico Pound bella figura con te! Sai come sono i giornalisti, una cosa da niente la fan diventar enorme!!! (Anonimo)

Mentre Renzi, Fanfaron De’ Fanfaronis, Pimpinello lo Sbruffoncello, campione incontrastato di cacciaballe individuale e a squadre, a Rio oscurava gli altri politici internazionali che se la davano a gambe, arrendevano fingendo infortuni, lutti domestici che li costrinAntonio Loru gevano ad allontanarsi dagli impianti di gara, pur di evitare di misurarsi nella specialità dove, è risaputo, a livello nazionale e internazionale non ha rivali, avendo surclassato e cancellato persino il ricordo del Cavaliere di Arcore che pareva destinato a rimanere imbattibile e imbattuto per l’eternità, in queste specialità dove noi italiani abbiamo pochi o punto rivali. Mentre il Principe

Cinema2day. Una riflessione La nuova iniziativa del ministro Franceschini e del Ministero dei Beni Culturali si chiama Cinema2Day, allestita nei mesi scorsi e resa Andrea Fabriziani pubblica in primavera. La promozione è figlia di un altro progetto cinematografico volto a riportare il pubblico nelle sale cinematografiche. Il progetto Cinemadays, che già lo scorso aprile e nell’ottobre 2015 aveva previsto il costo dei biglietti a 3 euro e 5 euro per le proiezioni 3D in tutte le sale aderenti all’iniziativa. Quando ad aprile 2016 fu intervistato Giuseppe Corrado, presidente e Ad del gruppo The Space Cinema, evidenziò il problema del pubblico in sala, rilevando che servirebbe un “film evento come ‘Quo Vado’ di Checco Zalone capace di riaccendere la voglia di cinema degli spettatori”1. Già allora le per1 http://parma.repubblica.it/cronaca/2016/04/04/news/_

alle olimpiadi, facevano immediati scongiuri, In un intervento, rapistrane e complicate contorsioni atte a nascondo e folgorante, appardere, al Premier e al popolo italiano, (ché non so sul “Tempo” del 5 è bello), il lato scaramantico, immancabile in aprile 1974, Pasolini si ogni atleta. Mentre il nostro baldo Presidente confrontava per un fiaggiungeva alla sua abituale iperattività in ginale sguardo critico ro pel suolo patrio e tra i pericoli delle lande con l’opera e il pensiestraniere, le fatiche olimpioniche, la squadra ro di Ezra Pound, in del giornalismo italiano al pari non dormiva. particolare con i CanRuffiani, profittatori, maneggioni, opportunitos CX-CXVII, traensti, pennivendoli, pessimi e incoscienti propadone spunto anche per latóri di veline, uomini senza qualità, profeti Angela Felice una definizione, a suo del Dio Potere di turno, esaltavano la superiorità modo consuntiva, del fascismo del poeta amesegue a pag. successiva ricano e delle ragioni che ne avevano determinato la scelta. L’argomento era delicato e incandescente, dentro una stagione italiana infiammata dalle contrapposizioni ideologiche. Ma per Pasolini si trattava di conciliare e giustificare l’ammirazione per le “incantevoli ecolalie” del poeta (1), fonti anche di lettura “inebriante” (2) (così scriveva in un altro appunto del 1973, sempre apparso sul “Tempo” e di poco precedente) , con il rigetto per l’orientamento dell’ideologo ammiratore di Mussolini, e infatti stigmatizzato altrove e in più occasioni come artefice di un delirio farneticante, quando non francamente segnato dalla follia. Poteva dunque fiorire il prodigio linguistico di una poesia coltissima, vertiginosa e contaminata di oralità anche sul terreno avversario della destra reazionaria? Fin qui il dilemma. Ma Pasolini trovò una risposta, mettendo in Roma ai Raggi X (vignetta di Pierfrancesco Uva) campo la sfida del suo pensiero, sempre inappartenente e liberamente disorganico. Si plessità furono molte, specialmente per quanspinse anzi fino a rintracciare provocatori ma to riguarda i piccoli esercenti, che spiegavano, mai equivoci fili di parentela tra sé e quella con estrema lucidità, com’è spartito il valore di sorta di monumentale e ingombrante padre ogni biglietto staccato. Così, conti alla mano, statunitense. Pound, dunque, aveva potuto degli 8 euro (in media) previsti per ogni inlanciare la sua tumultuosa “chiacchiera al cogresso, circa la metà andavano direttamente al smo” in conseguenza e in virtù di una traumadistributore, un’altra parte cospicua si dividetica scoperta, che, molto in anticipo sull’Eurova tra diritti SIAE e AGIS, lasciando il resto pa, l’aveva reso “inadattabile a questo mondo” all’esercente. Poiché negli ultimi cinque anni il e isolato in un altrove di esule visionario. “Con mercato cinematografico ha subito diverse abnorme precocità”, il Pound cantore dei pioflessioni, prima in negativo e poi (leggermennieri di frontiera aveva compreso cioè l’inconte) in positivo, non è difficile spiegarsi il moticiliabilità tra il mondo contadino e il mondo vo della chiusura di tantissime sale cinematoindustriale, quasi fossero competitori di una grafiche, specialmente dislocate in provincia. sorta di lotta epocale per la sopravvivenza. segue a pag. 6 segue a pag. 3 nei_nostri_cinema_viva_il_made_in_italy_-136874713/

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