Belmond, Mariblu e il tappeto di petali di girasole

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«La primavera arriva tutti gli anni, dobbiamo essere pronti» disse Mariblu al suo amico Belmond che le faceva compagnia in cima al colle.

Era una giornata fredda, il vento soffiava forte, ma il sole si faceva strada tra le nuvole, alcune bianche con i contorni argentati, altre grigie e minacciose di pioggia. Dietro le nuvole, però, si vedeva uno splendido cielo azzurro.

Belmond e Mariblu erano inseparabili, amavano giocare nel parco, ridere e scherzare, proprio come gli altri bambini e le altre bambine della loro età, ma a loro due, più di ogni altra cosa, piaceva salire in cima al colle per poi sdraiarsi sull’erba a guardare le nuvole…

«Le nuvole raccontano storie bellissime…»

diceva Belmond ai suoi compagni e alle sue compagne, invitandoli a salire sul colle insieme a lui. Loro, però, non ci credevano e preferivano rimanere giù nel giardinetto polveroso ad ascoltare le solite storie e a divertirsi con i soliti giochi…

«Le nuvole si trasformano sotto i nostri occhi e ci sussurrano i segreti del mondo… -diceva MaribluVenite anche voi!» Le sue compagne e i suoi compagni non solo non le credevano, ma pensavano anche che arrivare in cima al colle fosse troppo faticoso.

Belmond e Mariblu non si lasciavano scoraggiare: volevano conoscere i segreti del mondo, ascoltare le voci del cuore e non temevano di certo la fatica della camminata. Erano felici di potersi sdraiare in cima al colle per essere più vicini alle nuvole perché, solo salendo in alto, mandavano segnali più forti, cambiando spesso di forma per farsi capire meglio…

Bastava guardare le nuvole intensamente per entrare in comunicazione con loro e vivere una dimensione nuova dove l’impossibile diventava possibile. Era un’avventura bellissima, quasi un sogno ad occhi aperti, un mistero che ogni volta si svelava piano piano. In primavera poi poteva accadere che il vento portasse con sé la magica polvere di stelle, visibile solo con gli occhi dei bambini e allora potevano accadere cose meravigliose.

«Bisogna crederci! -diceva Mariblu- Le nuvole sono sempre in movimento e sempre pronte ad accogliere i desideri di ciascuno di noi, ma le persone non si fermano a guardarle perché hanno fretta e non vogliono ascoltare. Non immaginano cosa si perdono!»

Belmond e Mariblu capivano bene il linguaggio delle nuvole e i misteri che queste svelavano a poco a poco, intrecciandosi e ingrandendosi, cambiando colore e scomparendo per poi riapparire sotto altra forma. Erano incantati dalla loro danza libera nel cielo, sembravano davvero capaci di ascoltare e di comprendere i loro desideri e le loro paure. Capivano, sì, e poi rispondevano inviando segnali e uno straordinario carico di energia in grado di trasformare i desideri in realtà e le paure in coraggio.

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