Avis Notizie n.1 2015

 Assemblea dei Soci 22 febbraio 2015 ore 9,45

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Anno 53 Num. 1

Gen. 2015 Direttore Resp.

Professor Giorgio Maltoni

Boldini- Autoritratto

Spettacolo organizzato in collaborazione con il Comune di Meldola

Domenica 15 Febbraio 2015 ore 17,00 Teatro Dragoni di Meldola Prezzo biglietti: Intero 10o - ridotto 7o Prenotazioni: dalle h. 17,00 alle 20,00 cell. 335.1010357 Per info: info@compagniaogm.it - www.compagniaogm.it

SOMMARIO All’interno copertina:

Boldini - Autoritratto Alberto Righini e Matteo Silimbani

Locandina spettacolo OGM Blood Cartoon Challenge

SEGRETERIA

Elisa Bugani

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Assemblea Annuale Soci Avis Forlì

REDAZIONE

Rosanna Ricci Codirettore Meris Dall’Agata Tebe Fabbri Valdemaro Flamini Maria Gori Noelia Paci Nicola Tassinari

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Buon Anno!

pag. 4-5

Giuseppe Migliori Progetto Servizio Civile

pag. 6

Dati statistici 2014

pag. 7

Argo, chi è?

pag. 8

Calendario accessi Sezioni 2015

A QUESTO NUMERO pag. 9-11 HANNO COLLABORATO pag. 12-13 Eugenio Corzani Marco Gentile pag. 14-15 Claudio Lelli Giuseppe Migliori pag. 16-18 Lorenza Montaletti Pavlos Papayannidis pag. 19 Claudia Santarella PROGETTO pag. 20-21 GRAFICO Wells - Bologna pag. 22 DISEGNI Giorgio Serra pag. 23 (Matitaccia) FOTOGRAFIA

pag. 24

Lorenzo Valentini Gruppo Giovani Avis pag. 25 Pierangelo Laghi

di Valdemaro Flamini

di Marco Gentile di Marco Gentile

Cerimonia Premiazione di Noelia Paci

Meeting Nazionale Giovani di Lorenza Montaletti

Sessualità consapevole di Claudia Santarella

Matematica…sale della mente di Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

A tutti noi di Tebe Fabbri

Boldini. Lo spettacolo della modernità di Rosanna Ricci

Una squadra più 1 di Tebe Fabbri

Gita Avis Ottobre 2014 di Meris Dall’Agata

Azioni solidali di Claudio Lelli

Torneo di Burraco di Maria Gori

pag. 26-28

Le premiazioni di febbraio

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L’Avis ringrazia

Unità di Raccolta Forlivese c/o Medicina Trasfusionale, Via Forlanini, 34 - 0543 735070 e 0543 735071

pag. 30

Sentirsi Vivi

TIRATURA 7.000 copie Stampa Industrie Grafiche Zoli - Forlì.

pag. 31-32

Blood Cartoon Challenge

AVIS NOTIZIE • Sede AVIS: Via G. Della Torre, 7 Tel. 0543 20013 - Fax 0543 22813 forli.comunale@avis.it - www.avisforli.it C.F. 00629090408

di Tebe Fabbri di Pavlos Papayannidis di Gruppo Giovani Avis Forlì

AVIS COMUNALE FORLÌ

ASSEMBLEA ANNUALE SOCI AVIS Domenica 22 Febbraio 2015

Sala San Francesco - Via Marcolini, 4 - Forlì (*) PROGRAMMA 21 Febbraio 2015

ore 5,00

Assemblea in prima convocazione

22 Febbraio 2015

ore 9,00

Chiesa di S. Francesco, Corso Garibaldi: Santa Messa in memoria dei Soci Donatori e Sostenitori Defunti; Assemblea in seconda convocazione (valida con qualsiasi numero di presenze).

ore 9,45

ORDINE DEL GIORNO 1) 2) 3)

4) 5)

Relazione morale del Presidente Valdemaro Flamini; Relazione Responsabile UDR Dott. Marco Gentile; Relazione Economica Finanziaria del Tesoriere Alberto Forni: Consuntivo 2014 e Bilancio Preventivo 2015; Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti; Discussione delle Relazioni;

6) 7)

8) 9)

Approvazione del Conto Consuntivo 2014 e ratifica del Bilancio Preventivo 2015; Nomina dei Delegati all’Assemblea Provinciale e proposta dei Delegati alle Assemblee Regionale e Nazionale; Premiazioni; Varie ed eventuali.

Saluto conclusivo dell’Assemblea e aperitivo.

Sono Soci Avis i donatori periodici di sangue e i volontari che prestano attività continuativa non retribuita (comma 1 e 7 dell’art. 4 e comma 1 art. 8 dello Statuto).

Coloro che fossero impossibilitati a presenziare all’assemblea POTRANNO DELEGARE un altro Socio consegnando a questi la propria tessera e la delega compilata e firmata, come segue.

OGNI SOCIO PUÒ ESSERE PORTATORE DI UNA SOLA DELEGA Via Giacomo Della Torre 7 - 47121 Forlì - Tel. 0543 20013 - Fax 0543 22813 Oggetto: Assemblea annuale dell’Avis Comunale di Forlì del 22 febbraio 2015 Io sottoscritto …………………………………………………………socio di codesta Avis Comunale, impossibilitato a presenziare all’assemblea, delego in mia vece il socio ……………………………………………… a cui consegno per l’occasione la mia tessera Avis.

Forlì…………………………………………………………

In fede…………………………………………………......................………

(*) Possibilità di parcheggio in Piazza Guido da Montefeltro - Musei San Domenico.

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Buon Anno!

Buona Donazione a Tutti Il 2014 è stato un anno di grandi cambiamenti nel sistema di raccolta del sangue nel comprensorio forlivese.

L’accreditamento del Servizio di Medicina Trasfusionale e dei Punti di raccolta AVIS ha accelerato i tempi della revisione dell’intero sistema di raccolta, oggi basato sulla richiesta di sangue e di emoderivati, richiesta che deriva anche da alcuni fenomeni che in questi ultimi anni si sono manifestati.

Il quasi raggiungimento dell’autosufficienza di molte regioni, il diminuito utilizzo del sangue nel corso di molti interventi chirurgici che grazie alle nuove tecnologie sono meno invasivi e meno cruenti e, purtroppo, a causa della crisi economica che perdura da anni, la rinuncia a curarsi da parte di molte persone, hanno fatto sì che calasse la richiesta.

I dati illustrano bene la portata di questi fenomeni per cui si raccoglie quanto necessita al momento, sapendo in anticipo quali gruppi servono per assicurare comunque le scorte necessarie a far fronte alle emergenze e si organizzano chiamate mirate, in modo da evitare eventuali esuberi di alcuni gruppi sanguigni.

La riorganizzazione, concordata con AUSL e Conferenza Socio-sanitaria dei Comuni forlivesi, è stata vissuta in maniera più traumatica sul territorio (i dati riportati nei grafici lo confermano), ma nel complesso possiamo dire che il lavoro fatto dall’Unità di Raccolta ha dato dei risultati soddisfacenti. Il notevole calo di donazioni di sangue intero è stato quasi totalmente compensato dal forte incremento della plasmaferesi, mettendoci in linea con la programmazione del Comitato Regionale Sangue.

Per il futuro, anche prossimo, quello che noi siamo riusciti a realizzare sarà il modo di operare per tutti e in tal senso si sta ragionando sulla necessità di uniformare tutta la nuova Azienda Unica della Romagna (Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna).

Ancora una volta devo ringraziare le Sezioni territoriali, che, a volte, pur non condividendo fino in

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fondo quanto si stava costruendo e manifestando le difficoltà e i disagi a cui andavano incontro i loro donatori, hanno comunque dato sempre la loro collaborazione e si sono attivati per una puntuale informazione cercando di ridurre al minimo il disagio.

Il grazie più sentito va ai donatori che, consapevoli che il loro gesto di altruismo non poteva essere condizionato dalla distanza chilometrica tra la loro abitazione e il punto di raccolta, si sono velocemente adeguati ai cambiamenti ed hanno continuato a donare.

Vorrei anche precisare che questi cambiamenti non stanno a significare che se c’è meno bisogno di sangue c’è meno bisogno di donatori. Al contrario sarà necessaria una sempre più ampia base di donatori ai quali poter ricorrere nelle chiamate mirate e nelle emergenze; tutt’al più potrà succedere di allungare, a volte, l’intervallo tra due donazioni, ma avremo la certezza del migliore utilizzo del nostro sangue. D’altra parte già dei donatori appartenenti ad alcuni gruppi sanguigni hanno ricevuto il messaggino “vieni a donare c’è bisogno di sangue del tuo gruppo” e sono prontamente accorsi. Ed ora desidero indirizzare i miei migliori saluti ai consiglieri, a tutti i dirigenti delle Sezioni del territorio forlivese, a tutti i volontari, agli infermieri, ai medici, agli impiegati, un particolarissimo augurio di BUON ANNO e BUONA DONAZIONE a tutti i donatori!

Il Presidente Valdemaro Flamini

OSPEDALE MORGAGNI-PIERANTONI

GIUSEPPE MIGLIORI Direttore U.O. medicina trasfusionale

Carissimi Donatori, approfitto dell’opportunità offertami dal vostro Presidente Valdemaro Flamini per porgere a tutti voi e alle vostre famiglie un caloroso saluto.

L’occasione deriva dalla richiesta di Valdemaro (posso permettermi il tono confidenziale per la trentennale frequentazione) di fare una piccola relazione sull’anno da poco concluso, anno cruciale per la raccolta del sangue nel territorio forlivese, che ha visto realizzare scelte così significative da essere considerate un modello anche in ambito regionale.

Conosco personalmente moltissimi di voi da tanti anni; alcuni giorni fa, ho incontrato un donatore che non vedevo da molto tempo e che mi ha salutato dicendomi: “ma i vecchi non dovrebbero essere in pensione?”. In effetti, di tempo ne è trascorso, riprova ne è non solo l’anagrafe, ma anche il numero di donatori che conosco personalmente… ora sicuramente una minoranza.

Ho però la certezza che il tempo trascorso è stato necessario per far maturare le condizioni in grado di influenzare positivamente la qualità e la sostenibilità della vostra “opera solidale”.

Permettetemi di chiamarla “opera solidale” e non “donazione”, perché “donazione”, pur sottolineando la generosità del gesto, secondo me, non rende pienamente giustizia al vostro operato che è “opera solidale” perché non altrimenti sostituibile e quindi indispensabile per l’ efficienza e l’efficacia del nostro sistema sanitario, che è una sicura eccellenza .

Ricordo che la vostra solidarietà ha reso possibile, nel territorio forlivese, la cura di: - 3300 persone, curate con 7300 trasfusioni, nel 2013 - 3743 persone curate con 7827 trasfusioni, nel 2014. Consideriamo, inoltre, che la nostra raccolta è superiore alle necessità del nostro territorio, e quindi concorriamo anche alle necessità regionali e nazionali.

So che molti di voi hanno compreso pienamente ...... 4

le motivazioni e il significato del progetto che ha rivoluzionato la “donazione di sangue ed emocomponenti” nel forlivese ,e, spero, che coloro che non hanno apprezzato, traggano da queste poche righe motivazioni per rivedere la loro posizione.

Vediamo le novità più importanti: La legislazione Europea e Nazionale considera il sangue e gli emocomponenti come farmaci e, a partire dal 2015, impone norme di qualità e sicurezza per la raccolta, la lavorazione, la distribuzione e la trasfusione degli emocomponenti uguali a quelle per la produzione dei farmaci. Le norme di sicurezza e qualità si applicano anche alle sedi ove viene praticata la raccolta, compresa la logistica. Ogni Servizio Trasfusionale deve garantire che la sua produzione avvenga nel rispetto di queste norme.

Ciò può avvenire solo se la verifica di “accreditamento”, messa in atto da una apposita Commissione Regionale, dà risultato positivo; in questo caso la Regione emette un verbale che “accredita” la struttura e le permette di esercitare la sua funzione. In caso contrario la struttura non potrà continuare ad esercitare.

L’ UdR e il Sit di Forlì hanno sostenuto e superato la verifica nel marzo 2014.

Il percorso di accreditamento è iniziato più di due anni fa ed ha visto coinvolti: Avis-AziendaConferenza Territoriale Socio Sanitaria.

Sono state fatte le scelte seguenti.

A) mettere a norma i punti di raccolta distribuiti sul territorio: dei 10 punti di raccolta prima esistenti, la maggioranza non avrebbe superato la verifica, non solo a causa degli ingenti costi necessari per la “messa a norma” ma soprattutto per l’insufficiente numero di prelievi che in essi, annualmente, si sarebbero effettuati.

Quindi si è resa necessaria la chiusura di alcuni punti e la concentrazione delle donazioni nei punti di S. Sofia e Modigliana, oltre, ovviamente, Forlì.

B) governare la raccolta riducendo le criticità derivanti da sproporzione fra raccolto e consumato: la donazione libera, non governata dalle necessità, ha sempre creato problemi. In anni addietro si registrava un notevole calo delle donazioni estive; di contro, nei periodi dei cosiddetti “ponti”, si registrava un afflusso di donazioni superiore alle necessità e si correva il rischio di avere scorte eccessive.

Si è deciso di governare la raccolta dal Centro privilegiando la chiamata per gruppi e incentivando la prenotazione, al fine di ottimizzare i tempi.

Questo richiederà, in futuro, un numero di donatori addirittura più alto dell’attuale, per assicurare una raccolta ben distribuita sull’intero arco dell’anno e adeguata per gruppo sanguigno alle necessità dei pazienti.

Il futuro è: più donatori/meno donazioni pro capite.

C) costituire l’Unità di Raccolta Avis: chi ha iniziato a donare molti anni fa, specialmente nei punti periferici, ricorda sicuramente che il personale medico era costituito da professionisti coinvolti a vario titolo: volontari o giovani medici desiderosi di imparare a “prendere

una vena” o medici del paese che si prestavano al bisogno. Ora la normativa Europea e Nazionale obbliga ad avere personale dotato di un “patentino” che ne certifica la competenza in materia di raccolta del sangue, conseguito dopo un apposito corso regionale di specializzazione, e che richiede un continuo mantenimento delle competenze.

Avis ed Azienda USL hanno così deciso di istituire l’Unità di Raccolta a cui demandare l’intera raccolta territoriale, separandola dalla Medicina Trasfusionale dedicata alla gestione clinica dei pazienti che hanno necessità trasfusionali.

In un prossimo futuro molte altre realtà regionali seguiranno questa scelta.

Spero che queste considerazioni non vi abbiano annoiati. Credo fossero necessarie per togliere alcuni dubbi e ritengo siano utili per valutare e affrontare gli scenari che il futuro ci presenta, a partire dalle esigenze della costituita Azienda Unica di Romagna per arrivare a quelle richieste dall’adeguamento alle normative europee.

Altre scelte saranno necessarie , forse alcune non ancora immaginabili, ma una certezza c’é: NON SARA’ MAI POSSIBILE FARE A MENO DELLA VOSTRA OPERA SOLIDALE. Un saluto a tutti voi.

Dr. Giuseppe Migliori

IMPORTANTISSIMO – URGENTISSIMO Progetto Servizio Civile L’AVIS COMUNALE DI FORLÌ È STATA ACCREDITATA NEL PIANO AVIS NAZIONALE PER TRE VOLONTARI I giovani interessati devono costantemente consultare il sito del Ministero: www.serviziocivile.gov.it in quanto è imminente l’emissione del relativo Bando.

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DATI STATISTICI 2014

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ELIMINA CODE

ARGO CHI È?

Si compone di un totem per il ritiro del numero di accesso, di un sistema gestionale presente su tutti i computer del percorso del donatore (accettazione, ambulatori, sala prelievi), di un monitor in sala d’attesa associato ad una chiamata vocale udibile sia in sala d’attesa sia nello spazio che percorrono i donatori tra gli ambulatori e la sala d’attesa.

Il donatore prenotato o meno si deve presentare con un documento di identità e la tessera sanitaria, il personale dell’accettazione, in base al motivo della presentazione (donazione, colloquio col medico, effettuazione esami non contestuali ad una donazione, aspirante donatore), darà indicazione relativa all’opzione da selezionare sullo scher-

mo touchscreen.

Il donatore non prenotato selezionerà la voce relativa alla propria tipologia di accesso, il donatore prenotato invece dovrà apporre la propria tessera sanitaria con codice a barre rivolta verso l’apposito lettore (cerchiato in rosso nella fotografia) e selezionare il pulsante a dx. Il sistema emetterà un numero relativo alla propria posizione di prenotazione. Ciò è possibile in quanto il software del sistema Argo è collegato all’agenda del gestionale dei donatori Eliot e il riconoscimento comune ad entrambi è il codice fiscale del donatore.

Ritirato il numero, il personale amministrativo ...... 7

Ne’ mitologia ne’ film

effettuerà l’accettazione informatica del donatore che riceverà il questionario e/o informazione sui passaggi successivi.

Una volta compilato il questionario occorrerà ripassare dall’accettazione che informaticamente aprirà l’accesso alla chiamata da parte del medico in ambulatorio. Il medico poi chiamerà in ambulatorio e dopo aver concluso le operazioni di selezione e stampa dei moduli per il prelievo, aprirà l’accesso informatico alla chiamata da parte della sala prelievi, che avverrà se sono libere le postazioni di prelievo. Tutto questo percorso prevede anche la differenziazione per tipologia di prelievo (plasma, sangue, esami).

Nell’attesa di essere chiamati è vivamente consigliato che i donatori attendano in sala d’attesa.

Importante: il donatore che ha prenotato può ritirare il numero relativo alla posizione=orario scelto con un anticipo di 10 minuti e un ritardo di altrettanti 10 minuti, al di fuori di questo intervallo temporale si può accedere esclusivamente con l’accesso “non prenotati”.

Le sigle relative agli accessi sono: PS = prenotati sangue PP = prenotati plasma NP = non prenotati VE = visite e/o esami AC = accettazione (1 e/o 2) STANZA 6 = sala prelievi Dott. Marco Gentile - Responsabile UdR

Calendario Accessi Sezioni anno 2015 Santa Sofia

Modigliana 10

gennaio

sabato

30

gennaio

venerdì

20

febbraio

venerdì

13

marzo

venerdì

28

marzo

sabato

24

aprile

venerdì

08

maggio

venerdì

23

maggio

sabato

12

giugno

venerdì

03

luglio

venerdì

24

luglio

venerdì

21

agosto

venerdì

11

settembre

venerdì

02

ottobre

venerdì

24

ottobre

sabato

06

novembre

venerdì

20

novembre

venerdì

04

dicembre

venerdì

19

dicembre

sabato

9 16 23 6 27 12 27 10 30 15 29 08 26 10 23 07 28 04 18 25 10 19 30 13 27 11 21

gennaio gennaio gennaio febbraio febbraio marzo marzo aprile aprile maggio maggio giugno giugno luglio luglio agosto agosto settembre settembre settembre ottobre ottobre ottobre novembre novembre dicembre dicembre

venerdì venerdì venerdì sabato venerdì giovedì venerdì venerdì giovedì venerdì venerdì lunedì venerdì venerdì giovedì venerdì venerdì venerdì venerdì venerdì sabato lunedì venerdì venerdì venerdì venerdì lunedì

IMPORTANTE I donatori, a qualsiasi sede associativa siano iscritti, possono recarsi a donare nei 3 Punti di Raccolta che sono tutti collegati alla rete informatica, portando sempre con sé la tessera sanitaria e un documento di identità.

Nei Punti di Raccolta di Modigliana e Santa Sofia, come anche a Forlì, è consentita la modalità di accesso sia su prenotazione sia libera, ma è vivamente consigliato l’accesso su prenotazione.

A Santa Sofia è possibile anche donare plasma, con 3 appuntamenti per giornata di prelievo.

Per le prenotazioni occorre chiamare i seguenti numeri per Santa Sofia 0543/735070 o 735071 (dalle 7.30 alle 13.15) per Modigliana 0546/941747 per Forlì 0543/735070 o 735071 (dalle 7.30 alle 13.15) Dr. Marco Gentile Responsabile U.d.R. Forlì ...... 8

SALONE COMUNALE

CERIMONIA PREMIAZIONE Le autorità della città

Un salone Comunale affollato ha fatto da cornice all’annuale manifestazione per la premiazione dei donatori che hanno raggiunto obiettivi particolarmente significativi quanto a numero di donazioni. In apertura il Presidente Valdemaro Flamini ha ringraziato tutti gli intervenuti per la loro presenza; un grazie particolare è stato rivolto al Comune di Forlì per l’ospitalità e agli amici dell’Avis di Corato, Sezione gemellata con la nostra, con cui si sono attivati importanti scambi di esperienze e di amicizia. Dopo aver sottolineato che i veri protagonisti della giornata sono i donatori il Presidente ha manifestato piena soddisfazione per la presenza numerosa dei rappresentati delle Istituzioni indicativa dell’integrazione dell’Avis nel tessuto sociale del nostro territorio. Lo testimoniano, peraltro, le numerose collaborazioni attivate quali quella con l’Azienda Sanitaria per il progetto di educazione alla salute che coinvolge ormai tutte le scuole, dalle primarie alle superioni, e che porta sempre nuovi donatori; quella con il Comune di Forlì che trova concretizzazione nella partecipazione attiva della nostra Associazione a manifestazioni dallo stesso organizzate, nell’invio congiunto degli auguri ai diciottenni, e ancora il supporto e la collaborazione con le Società sportive della nostra città che vede anche la presenza dei nostri Gruppi sportivi. Ha poi ricordato brevemente i principali obiettivi conseguiti dall’Associazione negli ultimi ...... 9

2 anni: il miglioramento della gestione dell’ Unità di raccolta, che ha permesso di garantire un servizio omogeneo a tutti i donatori, il superamento “dello scoglio” dell’accreditamento di tutti i punti di raccolta presenti sul territorio, ottenuto con successo, grazie allo sforzo congiunto di tutti: dirigenti dell’Azienda Sanitaria, Conferenza socio-sanitaria dei Sindaci, Dirigenti, personale e volontari dell’Associazione. Ha, altresì, presentato i principali obiettivi che impegneranno l’Associazione nel medio termine: la nuova sede (Casa del Donatore), che dovrà ospitare oltre ad Avis Comunale ed Avis Provinciale anche AIDO e ADMO, le celebrazioni per l’80° dell’Associazione. A conclusione del suo intervento il Presidente si è complimentato con i premiati e ha manifestato soddisfazione per l’entrata in Avis di numerosi giovani che danno garanzia di continuità.

Ha poi preso la parola il Sindaco Davide Drei che, dopo aver portato il saluto della città, ha espresso grande apprezzamento per il volontariato diffuso presente nel nostro territorio di cui l’Avis costituisce “una radice” importante.

Ha altresì sottolineato il valore del dono, che è il principio animatore della nostra Associazione, soprattutto in una società in crisi quale è quella odierna. Ha poi concluso il suo intervento affermando che, per la rilevanza che ha l’attività dell’Avis nella nostra comunità, la Casa del Donatore non può che diventare un obiettivo

della città. E’ seguito l’intervento del Dott.

Antonio Massa che oltre a portare il saluto del Prefetto, ha svolto alcune riflessioni sul concetto di solidarietà inteso come impegno finalizzato al perseguimento del benessere sociale. A seguire il Vicario del Vescovo, Mons. Dino Zattini, ha catturato l’attenzione della platea incentrando il suo breve intervento sulla cultura del dono. Ha in particolare sottolineato come il dovere di solito “pesa” contrariamente a quanto accade per il dono che rende felici. Importante quindi, anche per la Chiesa, la promozione di una cultura del dono così come testimoniato anche nel Sinodo sulla famiglia. In rappresentanza dell’Azienda Sanitaria la Dott. ssa Vetri ha voluto ringraziare i donatori che rendono possibili cure e interventi capaci di garantire la sopravvivenza di tante persone. Gilberto Bagnoli, Presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Forlì-Cesena, ha poi portato il

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saluto del Consiglio Direttivo del C.S.V. e ringraziato tutti i donatori e i volontari per la loro preziosa e insostituibile opera; ha voluto poi sottolineare come Avis sia anche una preziosa risorsa per il sistema del Volontariato in ragione delle molteplici relazioni che sa istaurare con le altre Associazioni e con la comunità. Il saluto del Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi è stato portato dalla Dott.ssa Angelica Sansavini che nel suo intervento ha sottolineato come, da sempre, ci sia stata, nella Fondazione, attenzione e gratitudine per il mondo del volontariato e certamente anche per Avis che è espressione del dono per eccellenza: dono di una parte di sè. A chiudere gli interventi il Prof. Claudio Lelli che oltre ad aver portato i saluti del Consiglio dell’Avis Provinciale, di cui è Presidente, ha ricordato le principali attività che impegnano ed impegneranno l’Avis nei prossimi mesi: attività di formazione/aggiornamento (adesione alla scuola di Bertinoro 8/9 novembre 2014);

attività per la fidelizzazione e predisposizione della Carta Etica; rinnovo della Convenzione con l’AUSL Unica di Romagna; Progetto Scuola 2014/15 – Concorso “Il sangue non si versa; si dona!”.

Al termine degli interventi le Autorità presenti

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hanno consegnato attestato e distintivo ai premiati e la cerimonia si è conclusa in un clima di serenità e cordialità con l’appuntamento al prossimo anno.

Noelia Paci

L’11 e il 12 ottobre scorsi mi sono recata a Matera insieme ad un centinaio di ragazzi provenienti da tutta Italia, per partecipare al Meeting Nazionale Avis Giovani dal titolo “Cominciamo dall’ABC: dal sogno di Formentano al nostro futuro nel Terzo Settore”.

Ho trovato una città in grande fermento, perché di lì a una settimana si sarebbe tenuta l’elezione della Capitale Europea della Cultura per il 2019 e Matera era una delle candidate (insieme ad altre importanti città italiane, tra cui Ravenna).

Oltre al meeting, proprio quei giorni, la città ospitava il 5° Convegno Internazionale della FIODS (Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue) dal titolo “Lavorare insieme per i donatori di sangue e la cura dei pazienti”, come se essere, per un weekend, al centro di una serie di seminari e dibattiti sulla donazione del sangue potesse dare ulteriore visibilità alla “città dei sassi” e alla sua possibilità di diventare la prossima Capitale Europea della Cultura.

Il meeting è iniziato con un video che ha ricordato a tutti i presenti com’è nata l’Avis.

Tutto iniziò quella notte in cui il Dott. Vittorio Formentano assisté impotente alla morte di una giovane puerpera uccisa da un’emorragia inter...... 12

venuta durante il parto. Solo una trasfusione di sangue le avrebbe salvato la vita. Quella notte il sangue non fu trovato. Deluso e amareggiato, il giovane medico non si perse d’animo e rivolse un appello su un quotidiano per cercare donatori volontari di sangue. 16 uomini e 1 donna risposero e il 15 maggio 1927 nacque l’Avis.

Il patrimonio prezioso di opere, di ideali e di contenuti di solidarietà è facilmente sintetizzato nel primo codice deontologico del donatore di sangue dettato da Formentano, che così recita: 1. ad osservare le seguenti regole...; 2. a sorvegliare la mia salute...; 3. a prestarmi a tutti gli esami di controllo della mia salute...; 4. a non dimenticare che la salute e la vita di un malato possono dipendere dalla dimenticanza di queste regole; 5. a rispondere ad ogni chiamata per la trasfusione; 6. a rispettare l’anonimato...; 7. a rimanere degno di essere donatore di sangue...; La perdita di questi valori significherebbe il tramonto dell’umanesimo avisino.”

Maruska Fusani, componente dell’Esecutivo Emilia-Romagna, ha iniziato il suo intervento illustrando il motivo che, più degli altri, l’ha spinta ad avvicinarsi all’Avis, ovvero la convinzione di far qualcosa di importante per il prossimo e non per se stessa.

“In Avis bisogna lavorare insieme, andare avanti dialogando per cercare un futuro migliore. La nostra associazione è e deve continuare ad essere un modello. Un modello educativo vincente. Non deve esistere un Avis Giovani o un Avis delle donne”. Queste alcune delle sue parole.

Anche Mario Zorzi, storico Presidente dell’Avis Nazionale, presente tramite una video-intervista, ha ribadito il concetto che il donatore di sangue non vive per se stesso. Si è rivolto a noi giovani ammonendoci per le troppe distrazioni, le troppe attrattive sociali che ci sviano dallo spirito umanitario, ma ha sottolineato l’importanza della presenza giovanile in Avis, in quanto carica di quella passione che serve a tener viva l’associazione.

Rina Latu, referente dell’Area Giovani per l’Esecutivo Nazionale ha posto il seguente interrogativo: “chi riesce a reclutare i giovani in Avis?” La sua risposta è stata: “chi crede in quello che sta facendo”.

Domenico Alfonzo, segretario di Avis Nazionale, ci ha mostrato il primo statuto di Avis, datato 10 novembre 1929 e formato da 12 articoli. Il motto dei primi volontari di Formentano era: “charitas usque ad sanguinem”, carità fino al sangue. Ha poi proseguito illustrandoci il percorso giuridico dell’associazione: dal riconoscimento giuridico avvenuto nel 1950 all’attuale statuto, formato da 24 articoli e approvato dall’Assemblea Nazionale nel 2003. Infine ha sottolineato l’importanza della legge 219/2005 che ha attribuito all’Avis il compito di organizzare il sistema di raccolta del sangue e degli emoderivati.

L’aspetto più importante che è emerso, a conclusione della prima giornata del meeting, è che l’Avis non è più solo un’associazione di volontariato, ma per adattarsi al contesto in cui opera (il Terzo Settore), sta diventando un’impresa sociale e come tale, deve adeguarsi continuamente alle norme che regolamentano questo contesto.

Il giorno seguente gli interventi hanno cercato di rispondere a una domanda chiave: quali sfide future attendono la nostra associazione?

Alberto Argentoni, Vice Presidente Vicario di Avis Nazionale, ha iniziato illustrando i punti ...... 13

forti dell’aspetto sanitario di Avis: salvaguardare la tutela del donatore, avere un’organizzazione territoriale capillare e fare un buon uso del sangue.

A differenza di molti Paesi europei, in cui il sangue viene raccolto in modo puntuale e spesso non c’è fidelizzazione del donatore e continuità nel tempo, l’Italia ha uno dei maggiori tassi di donatori periodici (intorno all’83%).

Vi sono però alcuni obiettivi che dobbiamo tenere bene a mente per il futuro: - promuovere la formazione dei futuri dirigenti; - migliorare sempre più gli aspetti relativi alla raccolta (informazione, educazione, sensibilizzazione dei soci), ovvero minimizzare gli sprechi e dare a tutti la possibilità di donare; - adeguarsi sia a livello strutturale che tecnologico; - preoccuparsi della formazione del personale sanitario che lavora all’unità di raccolta.

L’intervento del Vice Presidente Vicario è terminato invitandoci a tenere a mente che per cambiare le cose servono: coraggio, determinazione e visione chiara dei propri obiettivi.

Il meeting si è concluso con l’intervento del Presidente di Avis Nazionale, Vincenzo Saturni, che ha sottolineato come per Avis sia fondamentale la valorizzazione del donatore come patrimonio, non di Avis, ma della società. Questo aspetto non va a vantaggio solo dell’individuo o dell’Avis, ma di tutto il Sistema Sanitario Nazionale.

Durante gli interventi e il confronto finale si è convenuto quanto sia importante rendersi conto che la salute è un dono e sia giusto metterlo a disposizione degli altri. Così come nella vita è una grande fortuna avere una passione. La passione che ci spinge ogni giorno a rispettare il codice d’onore dettato da Formentano ed essere soci attivi di questa associazione.

Dulcis in fundo, sapete poi quale città è stata scelta come Capitale Europea della Cultura per il 2019? Proprio la città di Matera! E a noi, giovani avisini presenti al meeting 2014, lasciate la convinzione di aver contribuito, portandole un po’ di fortuna.

Lorenza Montaletti

PORTE APERTE ALL’AVIS

SESSUALITÀ CONSAPEVOLE Educazione e consapevolezza

“Grazie a tutti! Un forum così spettacolare ha lasciato il segno! A presto!!!” – Claudio Codecà, Avis Provinciale Monza-Brianza – “Ragazzi, GRAZIE per questo fine settimana!

Tra le cose speciali di questo Forum che mi hanno emozionato di più ci sono di certo l’impegno e l’entusiasmo nel mettersi alla prova e formarsi per fare Avis e parlare di salute e prevenzione in modo consapevole, responsabile, puntuale, coin-

quella di abbattere le inibizioni, i preconcetti e le false credenze che di solito investono le persone quando si parla di sessualità. Riuscire a parlare di sessualità in modo adeguato, preciso e, perché no, sfrontato rappresenta la via migliore per conoscere ulteriormente il proprio corpo e allo stesso tempo è un utile strumento per coinvolgere in maniera responsabile giovani che vogliono diventare donatori. Con questo spirito Nicole Porro

volgente. Grandi!” – Alice Simonetti, Presidente della Commissione Giovani Internazionale (International Young Committee) della FIODS – Le parole di questi volontari Avis rispecchiano a pieno l’emozione per il Forum Avis Giovani Emilia-Romagna appena concluso. Il 29 e 30 Novembre 2014, infatti, a Bologna, i giovani Avis dell’Emilia Romagna e molti altri giovani Avis provenienti da tutta Italia si sono riuniti per discutere di sessualità consapevole. Il Forum non ha rappresentato soltanto un momento educativo, ma anche un’opportunità per affrontare un tema troppo spesso considerato controverso, avvalendosi di forme di espressione e comunicazione inusuali. L’idea alla base del forum era

– Referente dell’Area Giovani Emilia-Romagna, dopo un lungo lavoro di progettazione e avvalendosi della collaborazione di formatori della Croce Rossa Italiana, ha organizzato un Forum in cui è stato dato spazio alla formazione teorica, ma anche un importante valore all’interazione e alla conoscenza pratica.

La giornata di Sabato 29 Novembre, dopo i saluti ufficiali, è stata dedicata ad un’introduzione generale sul tema della sessualità, con un approfondimento sui rischi e i metodi di contagio delle malattie sessualmente trasmissibili. Non è un caso che per tale intervento siano stati coinvolti i giovani della Croce Rossa Italiana, esperti delle tematiche trattate e con una lunga esperienza

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di docenza nelle scuole. Le ore dedicate alla formazione e all’educazione sono state a dir poco illuminanti, non solo perché hanno contribuito a sfatare falsi miti che spesso aleggiano attorno a questo tipo di malattie, ma anche perché hanno portato alla luce un’idea fondamentale, che tutti, donatori e non, dovrebbero tenere sempre a mente: se non sei sicuro, sei a rischio. Il rischio, come giustamente hanno ricordato i rappresentanti della CRI, non riguarda soltanto la scelta o meno di compiere alcuni atti di natura sessuale, ma riguarda soprattutto la consapevolezza e la conoscenza di tutti i rischi (diversi) a cui ci si espone facendo quel tipo di scelta. Proprio in ragione della delicatezza dell’argomento, la Referente dell’Area Giovani Emilia-Romagna ha pensato di suddividere le attività pratiche dei volontari Avis in due momenti.

Da una parte i lavori di gruppo, completati e presentati in plenaria la domenica mattina, che hanno rappresentato un ottimo riassunto del lavoro condotto con l’ausilio della Croce Rossa.

Durante questa fase i giovani formatori della CRI hanno dapprima documentato in maniera precisa usi e tipologie dei mezzi di contraccezione a barriera. Successivamente hanno fornito aiuto ai giovani Avis, affinché progettassero in autonomia degli interventi che permettessero di affrontare l’educazione alla sessualità in modo adeguato in contesti come la scuola o altri luoghi di aggregazione giovanile. Quest’ultima attività ha rappresentato una vera e propria sfida per i giovani Avis che, seppur abituati agli interventi nelle scuole, si sono confrontati con temi diversi e problematiche differenti legate perlopiù ai limiti delle forme di comunicazione convenzionali, inadatte per parlare di sessualità. Le riflessioni tra i membri dei gruppi hanno prodotto ottimi risultati in termini pratici e si sono rivelate indispensabili per comprendere le diverse forme di sensibilità che emergono parlando di un ambito così intimo: sia che si tratti di stabilire quale sia l’età giusta per educare alla sessualità, sia che si parli delle modalità da adottare, sia che si parli dei contenuti da esporre.

Difatti è proprio sulla comunicazione, sull’interazione e sull’espressione che si è concentrata la seconda parte del Forum: i partecipanti divisi ...... 15

in gruppi si sono cimentati in diversi esercizi di improvvisazione teatrale. A curare le singolari performance vi era la Compagnia di Teatro Comico dell’Improvvisazione 8mani, un travolgente gruppo di attori che ha saputo condividere la propria esperienza invogliando la partecipazione di tutti i volontari Avis presenti. Qualcuno all’inizio ha mostrato un po’ più di scetticismo e difficoltà a lasciarsi andare in brevi scene teatrali (difficilmente descrivibili a chi non era presente), ma pian piano tutti i ragazzi sono riusciti a mettere da parte le loro inibizioni e timidezze. L’improvvisazione teatrale è tanto difficile da raccontare, quanto estremamente facile da vivere. Quasi ci si dimentica infatti di non sapere il nome dei componenti del gruppo, per poi magari ritrovarsi uno affianco all’altro, abbracciati, su una zattera immaginaria che necessita dell’impegno di tutti per rimanere a galla. Dunque non ci si stupisce che, dopo quasi 3 ore di “gioco”, siano emersi a gran voce i valori che sono alla base di questa attività, nonché alla base della vita di ognuno: l’importanza della collaborazione tra persone, l’importanza della chiarezza tra persone, l’importanza della fiducia tra persone.

Sì, proprio la fiducia tra persone come chiave di lettura per le relazioni superficiali e per le relazioni più profonde. La fiducia in quello che conosciamo e che viviamo. La fiducia che gli altri nutrono in noi. Ma la fiducia da sola non basta per tutelarsi, conta molto l’informazione, conta l’educazione e il Forum Avis Giovani appena concluso ne è stato un’ulteriore e grandiosa conferma.

I messaggi postumi ricevuti dai giovani Avis che hanno partecipato a questo Forum non possono che testimoniare quanto sia stato utile per educare i partecipanti su un argomento che troppe volto sembra risultare “scomodo” o compromettente e per questo passa sotto silenzio. La realtà dimostra che il silenzio non produce confronto e alimenta la formazione di concetti non corretti.

Questo Forum ha dato ai giovani Avis tutti gli strumenti per conoscere e diffondere il concetto di sessualità consapevole, ovvero di vivere ed educare alla tutela della propria salute e di quella dei futuri donatori.

Claudia Santarella

INTERVISTE

MATEMATICA …

SALE della MENTE due entusiasti a confronto

Il documento EUROPA 2020 (Commissione Barroso) “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” contiene un esplicito invito agli stati membri ad “assicurare un numero sufficiente di laureati in scienze, matematica, ingegneria e imperniare i programmi scolastici su creatività, innovazione e imprenditorialità”. Questo invito della Commissione Europea ci ha indotti ad incontrare due giovani uomini forlivesi del mondo universitario: Matteo Silimbani, dottorato di ricerca in matematica conseguito presso l’Università di Bologna; Alberto Righini, laurea triennale in matematica rilasciatagli sempre dall’Università di Bologna.

A vostro parere in Italia i programmi sono adeguati?

Matteo: quando ho frequentato il liceo scientifico (mi sono diplomato nel 1997) l’offerta formativa della mia scuola era incentrata su materie di stampo umanistico. L’effetto era che gli studenti costruivano un’efficiente “forma mentis” che permetteva loro di “imparare a imparare”, ma avevano scarse conoscenze di tipo prettamente scientifico, a differenza dei coetanei degli altri stati europei. Da questo punto di vista, le cose sono molto migliorate. Le offerte formative attuali sono più complete e variegate (si può scegliere un percorso tradizionale o applicativo). Ma lasciamo che a parlarne sia chi ha frequentato il liceo solo pochi anni fa...

Alberto: concordo sul fatto che l’offerta formativa attuale dei licei scientifici italiani sia stata potenziata in modo adeguato. Quando ho frequentato il liceo (indirizzo PNI, che purtroppo ora non esiste più) ho avuto modo di studiare la fisica, l’informatica e la chimica a partire dal primo anno, dedicando parecchie ore all’approfondimento e all’applicazione dei concetti studiati, in ...... 16

laboratorio.

Voglio sottolineare che, a mio parere, il clima che si respira in classe gioca un ruolo fondamentale. Il liceo scientifico è la moda del momento e l’indirizzo tecnologico, che offrirebbe una valida alternativa al percorso tradizionale, viene considerato un ripiego per gli studenti che vogliono essere liceali ma che preferiscono schivare il latino. Il risultato è che le classi così ottenute difettano in motivazione e gli obiettivi cognitivi raggiunti sono di conseguenza più limitati.

Ma l’offerta formativa di stampo scientifico non è affidata solamente ai licei: i tecnici industriali e aeronautici rimangono ottime alternative per chi voglia iscriversi alla facoltà di ingegneria.

Quindi programmi e scelte perfettibili. Gli insegnanti possono supplire in classe o avvalendosi, all’esterno, della collaborazione di organizzazioni culturali della società civile?

Ma soprattutto come rapportarsi con i ragazzi, fin dalla giovane età, per stimolare la loro curiosità, il loro amore per la matematica che riteniamo sia madre di tutte le conoscenze scientifiche?

Matteo: innanzitutto il lavoro dell’insegnante è quello di fornire stimoli e motivazioni e di consolidare l’autostima degli allievi. A questo scopo, la didattica deve includere aspetti concreti e ludici, per creare un contatto tra la matematica e le scienze e la vita quotidiana. Questo lavoro va fatto sin dalla scuola primaria, per impedire che si creino precocemente lacune o misconcezioni che potrebbero portare a un rifiuto nei confronti delle materie scientifiche. Inoltre, un approccio di questo tipo favorirebbe la creazione di un atteggiamento curioso e razionale negli studenti, ingrediente fondamentale per aumentare il numero di laureati in materie tecniche scientifiche. A mio parere, bisognerebbe lavorare sul percorso di formazione degli insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado, perché loro è il compito di aiutare i ragazzi ad entrare in contatto con le materie scientifiche senza traumi. Per tenere viva la curiosità dei ragazzi bisognerebbe creare un corpo insegnanti più preparati, impostando il reclutamento di nuovo personale in modo da preferire i candidati che hanno approfondito la loro formazione con dottorati, master e collaborazioni con l’università e gli enti di ricerca.

Alberto: relativamente alla matematica, la formazione dei futuri insegnanti passa attraverso una laurea magistrale in didattica della matematica. A mio parere, questo tipo di formazione dovrebbe essere affiancato da una solida preparazione relativa agli insegnamenti specifici, che possano creare più ampie prospettive di impiego e che possano contribuire alla formazione di laureati più rispondenti al profilo auspicato dal documento EUROPA 2020 in questione. A questo proposito, vorrei spendere due parole per rispondere al luogo comune secondo ...... 17

cui la laurea in matematica non offre sbocchi lavorativi. Al contrario, io penso che i laureati in matematica abbiano di fronte a sé un ampio ventaglio di possibilità relative alla scelta di una professione... tanto è vero che a distanza di un mese dal conseguimento della mia laurea triennale ho già ricevuto la mia prima offerta di lavoro!

Matteo: non dirlo a me; mentre frequentavo il dottorato ho ricevuto un’offerta come quotista per le corse di cavalli! Scherzi a parte, confermo che i matematici sono molto richiesti...come lessi sul giornale poco prima di iscrivermi all’università, “i matematici non sanno fare niente, ma imparano alla svelta a fare tutto!”. Del mio anno, siamo in quattro a Forlì ad esserci laureati in matematica e nessuno di noi esercita la professione di uno degli altri. Non è vero che con la matematica si può solo insegnare!

Per quanto riguarda le attività extrascolastiche, esistono parecchie organizzazioni che erogano corsi delle più svariate nature che potrebbero essere indirizzati più specificatamente a formazione di allievi e insegnanti, giochi matematici e attività laboratoriali di vario tipo allo scopo di stimolare l’interesse e la curiosità dei ragazzi sui fenomeni naturali. Per esperienza personale, ho notato che l’attenzione aumenta quando ci si rende conto che la matematica compare in contesti quotidiani inattesi (musica, cucina, sport...)

Ma voi, perché avete scelto di dedicare la vostra vita alla matematica?

Alberto: beh...diciamo che in famiglia si respira un clima “scientifico”! La matematica mi è sempre venuta naturale e mi è sempre piaciuto studiarla. Risolvere esercizi, anche i più teorici, mi ha sempre dato gusto particolare, perché ci si può sempre fidare delle regole logiche su cui essa è fondata.

Matteo: da piccolo preferivo guardare mia sorella maggiore intenta a fare i compiti di matematica piuttosto che colorare i disegni adatti ai bambini della mia età. All’età di cinque anni avevo già riempito una delle pareti dalla mia sala da pranzo di calcoli e operazioni. Posso dire che il mio amore per la matematica è nato molto presto! E’ per questo motivo che reputo così importante che gli insegnanti delle scuole primarie ricevano una solida formazione scientifica, perché solo così possono destare l’interesse dei bambini in una fase così determinante per la creazione della loro personalità.

Un caldo ringraziamento a Matteo e Alberto per l’impegno e la verità di un’intelligente conversazione. Infatti questa non è la classica intervista ma la fedele trascrizione di un aperto scambio di esperienze e di libere valutazioni fra i due protagonisti. Auspichiamo che il loro amore per la matematica desti in qualche giovane lettore l’interesse e il bisogno di approfondirne la conoscenza.

A cura di Nicola Tassinari e Tebe Fabbri

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a tutti noi la vita da'àmille ragioni per sorridere, dimostra che hai mille ragioni per condividere

l'avis da' affinche'’ tu abbia ...... 19

MUSEI SAN DOMENICO

BOLDINI. LO SPETTACOLO DELLA MODERNITÀ Apertura Mostra: dal 1 febbraio al 14 giugno 2015

Il pittore ferrarese Giovanni Boldini, già presente con due opere nella mostra sul Liberty realizzata lo scorso anno ai Musei San Domenico di Forlì, sarà ...... 20

protagonista della grande mostra “BOLDINI. Lo spettacolo della modernità” che si terrà dal 1 febbraio al 14 giugno 2015 al San Domenico (Piazza Guido da Montefeltro) a cura della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e del Comune di Forlì. Dopo la rassegna dedicata a Wildt (che verrà riallestita nel 2015 dal Musée d’Orsay all’Orangerie di Parigi in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), e le due successive sul Novecento ed il Liberty prosegue con questa mostra l’indagine sull’arte tra Otto e Novecento.

Boldini (Ferrara 1842 - Parigi 1931) fu sicuramente il più grande e prolifico tra gli artisti italiani residenti a Parigi e a lui fu dato il riconoscimento “C’est un classique!” fin dalla prima esposizione postuma che si tenne a Parigi a pochi mesi dalla morte. Giovanni Boldini è stato sicuramente un grande pittore e grafico che ha avuto contatti con molti artisti italiani e stranieri, in particolare francesi, avendo trascorso una parte della sua vita a Parigi. Nella mostra verranno esposte opere inedite partendo da pitture murali di stile macchiaiolo eseguite dall’artista tra il 1866 e il 1868 nella Villa detta

la “Falconiera”, vicino a Pistoia. Uno dei punti di maggior forza della mostra sarà la riconsiderazione della prima stagione di Boldini (dal 1864 al 1870) trascorsi prevalentemente a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli. Questa fase, caratterizzata da una produzione di piccoli dipinti straordinari per qualità e originalità, sarà illustrata anche attraverso l’esposizione di una parte del magnifico ciclo di dipinti murali realizzati nella Villa detta la “Falconiera” presso Pistoia, che consentono di avere una visione più completa del Boldini macchiaiolo. Nella mostra saranno esposti anche alcuni inediti. I disegni, gli autoritratti e i ritratti (Boldini si ispirò alla pittura spagnola, in particolare a Goya) saranno esposti nelle sale a piano terra. Le sezioni successive ripercorreranno, attraverso i ritratti di amici e collezionisti, la grande stagione macchiaiola. Al piano superiore saranno esposte opere ad olio del pittore e di altri artisti dove si potranno notare gli elementi che proiettano Boldini verso la modernità compresi i contatti che ebbe con gli impressionisti.

Il successivo periodo artistico di Boldini, a Parigi, fu segnato dalla Belle Epoque con ritratti di belle

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donne della borghesia ricca. Nella sua lunghissima carriera, Boldini ebbe molta fortuna e, pur suscitando spesso accese polemiche tra la critica ed il pubblico, fu tanto apprezzato che gli sono state dedicate molte mostre. Quella forlivese ha come obiettivo l’intenzione di approfondire la multiforme attività creativa dell’artista fino al raggiungimento di uno stile personale grazie alle pennellate a “sciabolata” e all’inserimento degli interni nelle figure e nelle scene di vita attraverso personaggi mai statici ma in movimento. Rispetto alle ultime mostre sull’artista, quella che sarà allestita al san Domenico, si differenzierà dalle altre perché rivolta a valorizzare anche la sua importante produzione grafica. La rassegna, curata da Francesca Dini e da Fernando Mazzocca, presenterà autoritratti e ritratti; una biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); l’atelier e la grafica. Inoltre verranno proposti confronti con altri italiani attivi a Parigi, come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomenenghi e la possibilità di accostare per la prima volta ai dipinti di Boldini le sculture di Paolo Troubetzkoy.

Rosanna Ricci

FAMIGLIA NANNI

UNA SQUADRA più 1 da Civitella – Valle del Bidente

Patrizia, Marino, Davide, Stefano e Vanessa, di generazione in generazione, si sono passati come testimone il Dono del Sangue e l’hanno lanciato nel futuro all’infante Matilde.

Ancora una conferma per il mondo dei donatori di sangue: la famiglia è generatrice e culla di nuovi donatori.

Nel ringraziare a nome dell’Avis e dei cittadini del nostro comprensorio i magnifici “cinque” invitiamo persone e nuclei familiari ad imitarli.

Tebe Fabbri

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Lerici - Portovenere - Lido Di Camaiore Pietrasanta - Lucca 4 e 5 Ottobre 2014

Gradevolissima in tutti i sensi!

Inizio proprio in questo modo il mio commento all’uscita programmata e molto partecipata da noi avisini forlivesi. Un bel gruppo omogeneo di 65 persone si sono rilassate… ma facendo delle belle camminate, attraverso i luoghi soleggiati ed interessanti sia come panorama marittimo sia storico-artistico. Ricordiamo anche il massiccio Castello di Porto Venere che si erge sopra gli scogli che si gettano sul mare! A perfezionare il tutto, ha contribuito notevolmente la buona cucina dei ristoranti che ci hanno ospitato. Non mi dilungo nelle descrizioni, perché trovo più appropriato riportare quanto esposto poeticamente da un amico del nostro gruppo.

Meris Dall’Agata IL VIAGGIO di Eugenio Corzani GITA BENE PROGRAMMATA, DALL'AUTISTA BEN GUIDATA, VISITATI GRAN BEI POSTI, CONTENUTI BENE I COSTI. GRANDE L'ORGANIZZAZIONE, CON SESSANTA E PIU' PERSONE, PER BRAVURA O PER FORTUNA, NON NE HAN PERSO NEANCHE UNA, SALVO L'AVVENTURA STRANA CAPITATA ALLA LUCIANA, CHE, ASSIEME A UNA SUA AMICA, TORNA A LERICI, A FATICA, PERCHE', A CAUSA DI UN GIRETTO, HANNO PERSO, OHIME', IL TRAGHETTO. MA, BRAVISSIME ANCHE LORO, CON UN TAXI, A PESO D'ORO, ACCLAMATE COME EROI, SONO GIUNTE ASSIEME A NOI. OR DICIAMO DUE PAROLE SUL BEL TEMPO E SUL BEL SOLE, CHE CI HANNO ACCOMPAGNATI NEI BEI LUOGHI VISITATI E, DI QUESTO, DICO IO: “Grazie Avis, GRAZIE DIO“.

CON IL TEMPO SI' CLEMENTE TUTTO E' ANDATO BELLAMENTE E, GUIDATE O NON GUIDATE, SONO STATE ASSAI APPREZZATE PORTOVENERE, UNA CHICCA, PIETRASANTA, D'ARTE RICCA, LA GAUDENTE CAMAIORE E POI LUCCA, CHE SPLENDORE. ALLA FINE DELLA GITA, CHE, PURTROPPO, E' ORMAI FINITA, GRAN SALUTI, BACI, ABBRACCI, E …..UN GRAN MALE NEI POLPACCI, PERCHE' HA FATTO OGNI PERSONA UNA MEZZA MARATONA. VADA ALL'ORGANIZZAZIONE UN APPLAUSO, UN'OVAZIONE PER LE SPLENDIDE GIORNATE CHE INSIEME ABBIAM PASSATE.

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AZIONI SOLIDALI

E’ passato poco più di un anno dalla scomparsa di Stefano Garavini. Consigliere per lunghi anni dell’Avis di Forlì, l’abbiamo stimato particolarmente quale organizzatore delle gite sociali e come elettricista quando l’Avis allestiva le feste in Piazza Saffi. Lo ricordiamo, non solo noi dell’Avis ma anche i colleghi di lavoro e gli amici della parrocchia di S. Martino in Villafranca, come un ragazzone forte, gentile e sempre allegro, disponibile per dare un aiuto e un sorriso a tutti.

Stefano, dieci anni or sono, rimase vittima di un incidente sul lavoro che lo rese inabile a qualsiasi attività. Da subito attorno a lui si è stretta una ammirevole “catena umana” di solidarietà: tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, a turno, si sono ritrovati a passare qualche ora vicino a lui per tenergli compagnia.

Dopo la sua dipartita, la famiglia ed in particolare la moglie Elena, hanno voluto onorare il ricordo di Stefano con azioni benefiche, allo scopo di ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicino.

La prima azione di grande generosità si è rivolta all’ITIS “Marconi”, la scuola che Stefano frequentò negli anni ’70, diplomandosi a pieni voti in Elettrotecnica. E’ stata donata, particolarmente dedicata agli allievi dell’area elettrica, l’aula di “Sistemi automatici”, attrezzata con computer e robot che serviranno ad insegnare gli elementi essenziali della programmazione e dell’utilizzo di tecnologie informatiche applicate all’automazione. L’intitolazione dell’aula “Stefano Garavini” è avvenuta sabato 22 novembre alla presenza del Dirigente Scolastico, dei docenti e degli allievi delle classi dell’area elettrica.

La sera di martedì 25 novembre, presso il circolo ...... 24

ACLI di Roncadello, sempre per desiderio e con il contributo fattivo della famiglia, si è tenuto il Torneo di Scala 40, gioco tradizionale al quale anche a Stefano piaceva partecipare. La serata si è svolta in un clima di sana allegria e di riconoscente ricordo; 64 i partecipanti che si sono sfidati nelle fasi eliminatorie e finali, fino a tarda notte. La soddisfazione è stata unanime. Per ammissione della signora Elena, le “azioni” verso l’Avis non si limitano a questo momento ludico; saremo felici di dare, su queste pagine, i giusti e doverosi resoconti degli sviluppi futuri.

Claudio Lelli

TORNEO DI BURRACO 2014 Mercoledì 17 dicembre si è svolto il torneo di Burraco Avis presso i prestigiosi locali del Circolo Democratico Forlivese.

In apertura di serata il presidente del Circolo, sig. Egidio Amadei, ha portato il saluto di benvenuto a tutti gli intervenuti e il presidente dell’Avis , sig. Valdemaro Flamini, ha ringraziato calorosamente il Circolo che ospita per la prima volta il nostro torneo.

Le 30 coppie (60 partecipanti ) si sono sfidate nella gara tradizionale (quattro partite di quattro mani) sotto l’attenta e preziosa regia dell’arbitro sig. Arturo Marezzi.

Prima dell’inizio dell’ultima partita il presidente del Circolo ha offerto panettone e pandoro a tutti i partecipanti.

Al termine della serata, in un clima di serena allegria e con piena soddisfazione di tutti, si è proceduto alla premiazione dei vincitori.

Il ringraziamento più sentito va al Circolo Democratico che ci ha ospitati e all’azienda Flamigni Dolciumi che ha offerto a tutti i partecipanti deliziosi torroncini e cuori di frutta.

Maria Gori

ANNUNCIO! TORNEO DI BURRACO 2015 GIOVEDI’ 12 MARZO 2015 - CIRCOLO ACLI di RONCADELLO Al fine di creare momenti di incontro fra i donatori e divulgare sempre più i propri scopi, l’Avis organizza per GIOVEDI’ 12 MARZO 2015 ALLE ORE 20,30 un torneo di Burraco presso il Circolo Acli di Roncadello (largo Roccatella, 7) che ogni anno vede in continuo aumento il numero dei partecipanti.

Questo è per l’Avis un momento prezioso di socializzazione fra i donatori e di avvicinamento ai cittadini che permette di sottolineare, ancora una volta, l’importanza del dono del sangue.

Invitiamo tutti a partecipare numerosi e ad effettuare le preiscrizioni al cell. 3202644226 (Maria).

LE ISCRIZIONI SI EFFETTUERANNO LA SERA STESSA DEL TORNEO. In palio ricchi premi. ...... 25

AVIS COMUNALE FORLI’

LE PREMIAZIONI DI FEBBRAIO Onorificenze maturate al 30 giugno 2014

Le benemerenze verranno consegnate in occasione dell’Assemblea dei Soci Avis Forlì che si terrà domenica 22 Febbraio 2015 nella Sala San Francesco, via Marcolini 4- Forlì.

Successivamente a tale data, sarà possibile effettuare il ritiro delle onorificenze recandosi all’Unità di Raccolta Avis Forlì - Padiglione Morgagni - nei consueti orari di accesso (dal lunedì al sabato dalle 7:30 alle 13:00).

DISTINTIVO IN RAME 1. ABBATI GIULIA 2. AGASSI ROBERTA 3. AGOSTINI SARA 4. ALBANO STEFANO 5. ALBERTINI VIRGINIA 6. ALBONI LUCA 7. ALESSANDRINI FLEANA 8. AMADUZZI LARA 9. AMATRUDA EVA 10. ARCANGELONI FRANCESCO 11. ARIZA MERCEDES 12. ASIRELLI SILVIA 13. BABACCI MARIA TERESA 14. BALLARDINI BARBARA 15. BARAGHINI STEFANIA 16. BARASA LAILA 17. BARBONI MIRKO 18. BARTOLINI LUCA 19. BATTANI STEFANO 20. BERTI LUCIA 21. BERTOZZI RICCARDO 22. BILLI MIRCO 23. BISERNA NIRMALA 24. BOCCHINI DILETTA 25. BOLOGNESI ARIANNA 26. BONACQUISTI MASSIMILIANO 27. BORGHETTI SILVIA 28. BOSI ENRICO 29. BOTTERO ENRICO 30. BRESCIANI ELIA 31. BRIGANTI MICHELE 32. BROCCHI GIADA FLAVIA 33. BROLETTI ZANOTTI MARCO ...... 26

34. BRUNAZZI CAMILLA 35. BUCCI NATASCIA 36. BUCCI SIMONE 37. BUSCARINI RENZO 38. CAFAGGI MATTEO 39. CALZOLARI ISABELLA 40. CAMERANI CRISTINA 41. CAMPA FRANCESCA 42. CANORI CARLA 43. CAPACCI CLAUDIO 44. CAPACCI MASSIMO 45. CASADEI MARIA LETIZIA 46. CECCHERINI GIANLUCA 47. CHAPEL ALESSIA 48. CHIARADIA TULLIO 49. CHIMISSO MAURIZIA 50. CHIOCCA MASSIMO 51. CICOGNANI FEDERICA 52. CONOCI ANTONIO MARCO 53. CORTECCHIA ERIKA 54. CORZANI LILIANA IOLANDA 55. COSTEA COSMINA GAROFITA 56. CUNI ENRICO 57. CUOMO GIOVANNI 58. CUPI JOSIF 59. CURINA FRANCESCO 60. DAMI GIORGIA 61. DAVI’ CLAUDIA 62. DE BRITO ALESSANDRO 63. DI FILIPPO ANTONIO 64. DIMONTE TONINO 65. DOLCINI MATTEO 66. DOMENICONI ALESSANDRO 67. DONATI FABIO

68. DONATI MAURO 69. ERCOLANI CHIARA 70. FABBRI FILIPPO 71. FABBRI MONTALTI CHRISTIAN 72. FERUCCI IGOR 73. FORNI LUANA 74. FRASSINETI GIGLIOLA 75. GARAVINI ANDREA 76. GARDINI MANUEL 77. GATTA CORALBA 78. GATTA MASSIMO 79. GIUNCHI ELEONORA 80. GNANI GIOVANNA 81. GRAMELLINI ANDREA 82. GRAMELLINI LUCIA 83. GREPPI ILARIA 84. GRIGORYEVA TAISYA 85. GUERCIA CARMINE 86. GUERRINI ANDREA 87. GUIDI GABRIELE 88. HU CILE 89. ISAYEU EDUARD 90. LAGHI ELEONORA 91. LEGNI MELANIE 92. LEO IVO 93. LEONI MARCO 94. LOMBARDI GIAN LUCA 95. LOMBINI DANIELE 96. LOPANE ANNA MARIA 97. LUSINI MARTINA 98. MAGNANI MARCO 99. MAGNANI SILVIA 100. MAIORANO SEBASTIANO 101. MALMESI PAOLO

102. MANCINI EMANUELE 103. MANICONE SUSANNA 104. MANUCCI ALESSANDRO 105. MANUCCI LAURA 106. MARCELLI ELISA 107. MARTINELLI ROBERTO 108. MARTINI MARA 109. MASINI VALENTINA 110. MAUGERI NUNZIO 111. MAZZINI ILARIA 112. MAZZOLI EMANUELA 113. MAZZOTTI BARBARA 114. MELANDRI ALICE 115. MEOLI FERDINANDO 116. MESSINA ANTONELLA 117. MICCINI ANNALISA 118. MILANDRI MICHAEL 119. MILANESI ANTONELLA 120. MINICHINO ALBERTO 121. MONTI MARTINA 122. MORGAGNI DANIELE 123. NANNI PIETRO 124. NARDI ALAN 125. NARDI ELEONORA 126. NAWROT BEATA KRYSTYNA 127. NIELI CATALDO 128. ORIOLI ALEX 129. ORTALI JESSICA 130. PACI KATIA 131. PACIFICO PAOLO 132. PALOMBO LEONARDO 133. PELUSO FEDERICO 134. PICCININNI MELANIA 135. PISOTTI MEKDES 136. PIZZIGATTI MANUEL 137. POGGI MARCO 138. POGGIALI RAFFAELE 139. PONDI IRENE 140. PORTOLANI RENATA 141. PUSCEDDU VALERY 142. QUADRANI MAICOL 143. RACCI ANDREA 144. RAVAGLIA ILARIA 145. RAVAIOLI DAVIDE 146. RICCI ALESSANDRO 147. RICCI GILBERTO 148. RICCI MARTINA 149. RICEPUTI FRANCESCA 150. RINGRESSI LEONARDO 151. ROBERTIELLO SILVANA 152. ROLANDO CHIARA 153. ROMUALDI NICOLETTA 154. RONCATO MELANIA 155. ROSETTI CLAUDIO 156. ROSSI FABIO 157. ROSSI SARA 158. RUFFILLI CHIARA ...... 27

159. RUSSO LINDA 160. RUSSO NICOLO’ 161. SACCHI NICOLO’ 162. SARAGONI ANDREA 163. SCALZULLI EDOARDO 164. SELAJ LUMTURI 165. SGRECCIA DAVIDE 166. SILIMBANI MATTEO 167. SIMONETTI IDA 168. SIROTTI FABRIZIO 169. SIRRI LORENA 170. SPAGGIARI SIMONA 171. SPALLINO MONICA 172. SUCCI MIRCO 173.TALENTI ELEONORA 174.TASSI PAOLA 175.TERRANOVA CHIARA 176.TITTARELLI FEBO 177.TOGNOLI ANTONGIORGIO 178.TONELLI SARA 179.TOSTI FRANCESCA 180.TROVATO GRAZIELLA GIOVANNA 181. VALENTI VANESSA 182. VALLI MARIKA 183. VALPIANI GIULIA 184. VENEZIA GIUSEPPE 185. VENTURI PAOLA 186. VENTURINI FULVIO 187. VERSARI FEDERICO 188. VIRGA ALESSANDRA 189.YAKINE RABIA 190. ZAMBINO MARCELLO 191. ZAMBINO MARGHERITA 192. ZANELLI SILVIA 193. ZAULI DEBORA 194. ZOLI GIADA DISTINTIVO IN ARGENTO 1. AGIRELLI ANDREA 2. AGNOLETTI CHIARA 3. ALBERTINI MATTEO 4. AMADORI LUCIA 5. ARPINATI MASSIMO 6. AZZARONI ALBERTO 7. BALZANI LUCIO 8. BALZANI SIRA 9. BARDUCCI GIULIA 10. BENEVENTO FERDINANDO CARLO 11. BERARDI EMILIANO 12. BERARDUCCI MARIA MARISA 13. BERTACCINI FRANCESCA 14. BERTACCINI VANNI 15. BERTI VALENTINA 16. BEZZI DANIELE 17. BIANCHI GIULIA 18. BIONDI CHIARA 19. BRICCOLANI LUCA

20. BRUNELLI ANDREA 21. BULZONI LAURA 22. CANNOVA FAUSTO 23. CAPACCI GRAZIELLA 24. CARBONETTI DONATO 25. CARLONI CLAUDIA 26. CASADEI CRISTIAN 27. CASAMENTI LOREDANA 28. CASTELLUCCI ANDREA 29. CAVALLARO SILVIA 30. CECCARELLI LUCA 31. CECCARELLI MATTIA 32. CIFALA’ GIOVANNI 33. CIMATTI ELISA 34. CIMATTI GIANMARCO 35. CIMATTI GIUSEPPE 36. CIOFU MIRELA 37. CLEMENTE STEFANO 38. DALL’AGATA ENRICO 39. DALL’AGATA MARCO 40. D’ALLEVA GABRIELE 41. DE CARLO ANDREA 42. DE SANTIS MIRIAM 43. DEROSA GIANLUCA 44. DOLCI GRAZIANO 45. DOSIO DAVIDE 46. FABBRI ELISA 47. FALESCHINI CARLOTTA 48. FANTI ALESSANDRO 49. FIORI MILENA 50. FIUMI ANDREA 51. FLOREI FLORENTINA MIHAELA 52. FOCACCI SIMONE 53. FONTANA SILVIA 54. FORNASARI DIANA 55. FULGIERI ANNA MARIA 56. GARDELLI DONATELLA 57. GIORGI GIACOMO 58. GIORGINI ISA 59. GREMENTIERI STEFANIA 60. IANIRO PAOLA 61. LACCHINI SABRINA 62. LEGA ANDREA 63. LEO LAILA 64. LEONARDI LUCA 65. LETTERELLI SARA 66. LUCI DAVIDE 67. MAESTRI VERONICA 68. MAGGIORI FEDERICO 69. MALCANGI UMBERTO 70. MALUCELLI FRANCESCO 71. MALUCELLI MARCELLO 72. MARIANI MAURIZIO 73. MASSI LUCA 74. MAZZOTTI ROSSI SILVIA 75. MERCURIALI GIOVANNI 76. MERZLIKINA TATIANA

77. MILANDRI FILIPPO 78. MILANESI GIOVANNI 79. MINGOLLA SIMONE 80. MISSIROLI GIUSEPPE 81. MONTESI FAUSTO 82. MORDENTI MANUELA 83. MORETTI ALESSANDRO 84. MORETTI SARA 85. MOSCONI STEFANO 86. NANNETTI GIULIA 87. NINOLI GIANPAOLO 88. NOZZOLI DANIELE 89. ORONTI ELISABETTA 90. ORSINI PAOLO 91. PACI KATIA 92. PAGANELLI MATTIA 93. PASINI PAOLO 94. PETRINI ANIA 95. PETROVSZKI REKA 96. PIRINI GIANLUCA 97. POLINI FEDERICA 98. PRATI BIKASH 99. PROLI PAOLO 100. PUGLISI PIERLUIGI 101. RANDAZZO VALERIA 102. RAVAGLIA MASSIMILIANO 103. RICCI DANIELE 104. RIMESSI CRISTINA 105. ROCCA ANTONIO 106. ROMUALDI LUIGI 107. ROSALDI MARCO 108. ROSSI GIORGIA 109. RUBBOLI ANTONELLA 110. SAGANOVICH EKATERINA 111. SANGIORGI ELEONORA 112. SAVOIA MATTEO 113. SEGURINI LORENZO 114. SERRA ALBERTO 115. SIMION ANAMARIA 116. SINTONI MATTEO 117. SMIRAGLIO DAVIDE 118. SOCCI ROBERTA 119. SPAZZOLI ANTONIO 120. SPAZZOLI DENISE 121. STAICU CLAUDIA MIHAELA 122. STINZIANI PIETRO 123.TAMBURINI TOMMASO 124.TATTOLI ROBERTO 125.TEDALDI MIRKO 126.TOMBACCINI PAOLA 127.TUMIDEI GABRIELE 128.TUZII ARMANDO 129. VALBONESI NICOLA 130. VALENTE GIULIA 131. VALENTINI MONICA 132. VALLICELLI ANDREA 133. VALLORY CLAUDIO ...... 28

134. VALPIANI NICOLA 135. VITALI ANDREA 136. ZAMA PAOLA 137. ZANETTI MARCO 138. ZANOTTI ALICE 139. ZOLI ANDREA DISTINTIVO IN ARGENTO DORATO 1. AGATENSI SARA 2. ALDINI LUCA 3. ALESSANDRINI GIORGIO 4. AMADUCCI ANDREA 5. ARFELLI NADIA 6. BALDANI ROBERTO 7. BARONI MARCO 8. BARTOLINI LAURO 9. BARTOLINI MARINA 10. BARZANTI EGIDIO 11. BERNABINI SIMONE 12. BILLI ERICA 13. BIONDI CARLO 14. BONDI ALICE 15. BRANCALEONI FIORELLA 16. BUCCIOLI PIER PAOLO 17. BUSSI ANGELA 18. CAMERANI FABIO 19. CAPACCI FABIANA 20. CAPANNI MASSIMO 21. CAPELLETTI ALEX 22. CASADEI ALBERTO 23. CATANI MIRKO 24. CAVALLUZZO IGINO 25. CAVINA FAUSTO 26. CLABACCHI DAVIDE 27. COMANDINI JURI 28. CORTESI STEFANO 29. DALL’AGATA CHIARA 30. DONATI MARCO 31. DONATI WALTER 32. FABBRI FIORENZA 33. FABIANI FABRIZIA 34. FIORE ROSELLA 35. FIORENTINI MATTIA 36. FIORINO PAOLO 37. GARAVINI BARBARA 38. GAROSI JIMMY 39. GERVASI VALERIA 40. GIORGETTI DAVIDE 41. GREGORI CARLA 42. GREGORI MASSIMO 43. GREGORI MASSIMO 44. GREMENTIERI STEFANIA 45. GUARDIGLI ANTONELLA 46. GUARDIGLI LORETTA 47. GUIDI ELISA ENRICA 48. GUIDI LUCA 49. LEONELLI ELISABETTA

50. LEONI DANIELE 51. LIVERANI RAFFAELE 52. LOCATELLI PAOLO 53. LOMBARDI DENISE 54. LOSTRITTO PATRIZIO 55. LUCCHI GIANLUCA 56. MAGNANI MARINA 57. MAGNI EMILIANO 58. MALPEZZI SANDRA 59. MALTONI MANUELA 60. MALTONI MARCO 61. MAMBELLI ANDREA 62. MAMBELLI CLAUDIO 63. MAMBELLI MARCO 64. MAMBELLI ROBERTA 65. MANCINI VALENTINA 66. MARCHI GIOVANNI 67. MASOTTI MARCO 68. MAZZA ALBERTO 69. MIGLIONICO GABRIELLA 70. MIGNOGNA ANTONIO 71. MOLINARI MAURIZIO 72 PAGANELLI ERMES 73. PARISI GIANLUCA 74. PASSERINI AGNESE 75. PERUGINI MAURIZIO 76. PIOLANTI ALESSANDRO 77. POGGI IVAN 78. POMPIGNOLI PIERPAOLO 79. RICCI ALEX 80. RICCI ANNALISA 81. RICCI MICHELE 82. RIMINI CRISTINA 83. RINALDINI CRISTIAN 84. ROSSI FRANCESCA 85. ROSSI IAMER 86. ROSSI LUIGI 87. SBARAGLIA GIORGIO 88. SGRECCIA ANDREA 89. SIBONI ADA 90. SIBONI MIRCO 91. SPADA GABRIELE 92. SPERONATI LAGHI SILVANO 93. STEFANELLI MASSIMO 94.TEDALDI ANNA MARIA 95.TISSELLI VALENTINA 96.TORRONI ALESSANDRO 97.TRIOSSI PAOLO 98.TURE ANTONIO 99. UGOLINI MIRKO 100. VALBONETTI SABRINA 101. VALLICELLI JAMES 102. VANIGLINI ALAN 103. VIOLANTE ENZO 104. VIRGA FRANCESCO 105. ZANGHIRATI PENELOPE 106. ZECCHINI LORELLA 107. ZOZZI ANDREA

L’Avis ringrazia

I suoi fedeli Donatori che con costanza e dedizione offrono gratuitamente il loro sangue. Intende ringraziarli anche a nome delle tante persone che hanno riacquistato la propria salute e che mai dimenticano di dimostrare, tramite l’associazione, la loro gratitudine.

I numerosissimi Amici, le locali Istituzioni, Enti e Imprese, i privati Cittadini che la sostengono nell’espletamento della propria Missione e nell’organizzazione delle tante iniziative di supporto

ed augura loro un sereno 2015 L’Avis ricorda

i nostri defunti, perché l’unica cosa più forte della morte è l’amore, l’amore nel ricordo; le loro famiglie, che anche nel tragico momento del dolore non dimenticano il “prossimo”.

PRONUNCIAMO INSIEME AD ALTA VOCE I LORO NOMI:

ADAMCZYK CARLO

DALLA PIANTA BRUNO

POMPEO ORAZIO CARMINE

AMADEI AFRO

DONATI MARIA PIA

ANCARANI EFRA

ESPOSITO GIOVANNA

QUINTABÀ GIOVANNA ved. Monti

ARFELLI PASIO

FANTINI GIOVANNA in Giulianini

BARBIERO ORFEO BOCCHINI NORMA ved. Raffucci

GARAVINI STEFANO GEROSA DANIELE

RINALDI ANTONIO ROSETTI ALBERTO SAVINI OFELIA ved. Santandrea

BONILAURI VANDA

GIUNCHEDI TERZO

SIBONI DINO

BUCCIOLI LUCIANO

MASOTTI MARIA ved. Mingozzi

STANO DOMENICO

CAMPRINI ROMANO

PASINI ANNA MARIA

CASADEI MARIA

PICCININI ELENA

CONFICCONI ALDINA

PICCININI MARIA

TABANELLI MAURA VALENTINI GINO VERSARI ANNA ZOLI TERZO

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TF

ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO

Senti

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Si può vivere anche cent'anni ma accorgersi di essere vivi solo poco prima di morire, racconta tale Angelo Beolco, soprannominato il Ruzzante, grande autore del Cinquecento (dimenticato dai più) in un suo monologo sulla vita. E suggerisce che, per sentirsi vivi, bisognerebbe occuparsi non solo di se stessi ma anche degli altri. Quando gli altri hanno bisogno di sostegno morale, di salute (sangue, midollo osseo, organi) di denaro o di un semplice sorriso, tutti noi dobbiamo esserci, se vogliamo sentirci vivi!

L'Admo ha l'obiettivo di far crescere il numero di potenziali donatori di midollo osseo. Come? Diffondendo tra i cittadini la conoscenza di un bisogno di salute che alcuni più sfortunati di noi hanno.

Sapere cos'è il midollo osseo, dov'è collocato nel nostro corpo, a cosa serve, cosa succede quando ci si ammala e come lo si può donare è indispensabile per fare la scelta consapevole del dono. La conoscenza ci rende liberi di pensare e di decidere, l'ignoranza ci fa prigionieri di pregiudizi e leggende varie.

Noi volontari Admo incontriamo con entusiasmo giovani nelle scuole, nelle università, nelle caserme e gente di ogni età nelle piazze perché siamo fermamente convinti che, aumentando la conoscenza sul tema, crescerà anche il numero dei potenziali donatori. E, di conseguenza, la speranza di vita dei malati: ogni anno solo in Italia sono duemila quelli che attendono il trapianto. Quale modo migliore per sentirsi vivi?

Pavlos Papayannidis - Volontario Admo Consigliere regionale Admo - Medico felicemente in pensione ...... 30

...... 31

GRUPPO GIOVANI AVIS FORLI’

BLOOD CARTOON CHALLENGE Il fumetto che invita a donare

Blood Cartoon Challenge è l’iniziativa che l’Avis Comunale Forlì vuole far conoscere ai donatori di tutta Italia.

BLOOD, perché riguarda il dono del sangue e, in generale, degli emocomponenti.

CARTOON, perché lo strumento che si usa per comunicare è un fumetto in cui c’è scritto: “Io dono, e tu?

Cosa aspetti? Non c’è nulla di cui avere paura. Ti aspetto in Avis!”.

CHALLENGE, perché si vuole lanciare una sfida al prossimo, gli si vuole dire: “dai, forza, puoi farlo anche tu!”

La Blood Cartoon Challenge è nata con l’intento di trasmettere, a tutti coloro che non donano il sangue, la serenità con cui ciascun donatore affronta questo momento, nonché mostrare che non c’è nulla di straordinario in questo gesto se non la motivazione per cui lo si compie.

Volete essere dei nostri? Volete accettare la sfida?

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Bene, allora è molto semplice. La prossima volta che vi recate a donare all’unità di raccolta di Forlì chiedete all’accettazione il fumetto del dono e fatevi scattare una foto mentre donate con quello in mano. Su Facebook cercate la nostra pagina Blood Cartoon Challenge e mettete “mi piace”.

Caricate la foto sul vostro profilo e condividete l’immagine sulla pagina Blood Cartoon Challenge.

Se non avete Facebook inviateci la vostra foto all’indirizzo: forli. comunale@avis.it con l’autorizzazione ad utilizzarla.

Tutte le immagini condivise sulla pagina Fa-

cebook, o pervenute via mail, verranno raccolte in un album fotografico.

Forza amici! Mettetevi in posa! Diventate anche voi dei Blood Cartoon Challengers e sfidate i vostri amici a fare altrettanto!

Gruppo Giovani Avis Forlì

Ai sensi dell’art. 10 della legge n° 675/1966 e successive modificazioni e integrazioni la informiamo che i suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico e che saranno utilizzati dalla nostra Associazione soltanto per l’invio di materiale informativo inerente la nostra attività. La informiamo inoltre che ai sensi dell’art. 13 della legge medesima, Lei ha diritto di conoscere, aggiornare, cancellare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge.

Periodico in distribuzione ai soci e sostenitori dell’AVIS di Forlì, Provincia e Regione. Registrazione Tribunale di Forlì n. 336 del 14 febbraio 1963. Spedizione in A.P. - Art. 1 comma 2 DCB di Forlì

Alberto Righini e Matteo Silimbani

Alberto Righini nasce a Forlì il 05/10/1992. Diplomato al Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci de Calboli nel 2011, ha conseguito la laurea triennale in matematica, con lode, a Bologna nel 2014.

Ora prosegue gli studi alla magistrale.

Hobby: gioca a calcio, frequenta la palestra e pratica tiro con l’arco.

Matteo Silimbani nato a Forlì il 13/09/1978 ha conseguito il dottorato di ricerca in matematica nel 2005 presso l'Università di Bologna, con cui ha iniziato a collaborare e successivamente con l’Università di Bordeaux come ricercatore e come docente a tempo determinato.

Dal 2012 è insegnante di Scienze Matematiche alla scuola media "M. Marinelli" di Forlimpopoli. Nel 2014 ha vinto la finale internazionale dei campionati di giochi matematici organizzata dalla federazione francese, FFJM. Tra le sue passioni: il bridge, la narrativa e i giochi da tavolo.