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Bper Banca e la provincia Granda
Nel cambio di insegne non sono coinvolte filiali della provincia di Cuneo passate a Intesa Sanpaolo, ma il Gruppo Bper ha inglobato le Casse di Risparmio di Bra e di Saluzzo
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Bper Banca e la Granda
Sotto: la filiale di Alba di Bper Banca, già sede nella capitale delle Langhe degli sportelli della Cassa di Risparmio di Bra. Anche le filiali della Cassa di Risparmio di Saluzzo hanno cambiato insegne
Beppe Malò
In Piemonte, e in particolare nella Granda, Bper Banca si è rafforzata anche come immagine grazie alle nuove insegne che campeggiano da qualche mese in diverse città della provincia. A luglio l’assemblea dei soci dell’istituto di credito ha infatti dato il via libera in sede straordinaria al progetto di fusione per incorporazione nella capogruppo delle due controllate Cassa di Risparmio di Saluzzo e Cassa di Risparmio di Bra. Parliamo di questa evoluzione con il responsabile della Direzione regionale Piemonte Liguria, Giuseppe Aimi.
Credo sia bene iniziare presentando Bper ai lettori di “Made In Cuneo”. «Bper Banca è una realtà con una lunga storia: nasce come banca popolare più di 150 anni fa e oggi il Gruppo è il quinto in Italia per totale attivo e numero di sportelli. Con l’imminente acquisizione delle filiali ex Ubi diventerà il terzo per numero di sportelli nella pesinola, portando il totale attivo da 88,6 miliardi di euro a circa 117. Ha un indice di solidità patrimoniale (Cet1 ratio fully loaded pro forma, pari al 15,9%) ai vertici del sistema. Il Gruppo comprende, oltre a Bper Banca e a Banco di Sardegna, anche numerose società prodotto e strumentali».
Il sistema bancario vive un momento di profondo riassestamento. C’è la tendenza in atto verso la razionalizzazione delle posizioni e, in alcuni casi, il ridimensionamento degli istituti. Come si è mossa e come si sta muovendo Bper in questo contesto? «L’operazione principale che coinvolge Bper Banca in questo periodo è l’acquisizione degli sportelli ex Ubi che riguardano anche il Piemonte e che sta interessando molte risorse. È nostra intenzione ribadire l’impegno sul territorio, che ci ha sempre contraddistinto, anche nelle aree dove intensificheremo la presenza».
Nella campagna promozionale, Bper si presenta appunto come una banca “legata al territorio”. Essendo ora presenti, tra l’altro, a Bra, Alba e Saluzzo, come pensate di
affrontare e gestire il tema della continuità territoriale per la quale c’è qualche pensiero preoccupato? «La provincia di Cuneo, nelle realtà da lei indicate, rappresenta il cuore e la storia della presenza del Gruppo Bper in Piemonte. Qui abbiamo relazioni antiche e profonde rafforzate dall’ingresso in Bper della Cassa di Risparmio di Saluzzo e della Cassa di Risparmio di Bra. La continuità è garantita dal fatto che le due banche facevano parte già da tempo del Gruppo, per cui il cambio di insegna non modifica il modo di operare e la condivisione degli stessi valori, ormai sedimentati da anni. Gli interlocutori che la clientela trova in filiale e nei centri di consulenza, inoltre, non sono cambiati».
Con riferimento particolare alle Pmi, che rappresentano la struttura portante del sistema economico, c’è qualche preoccupazione per la necessità di cambiare il codice Iban. È vero che basteranno due lettere o due e-mail ai clienti e ai fornitori, ma, in un contesto già difficile, ci sono imprese e privati in ansia per gli eventuali disguidi e relative conseguenze... «Il passaggio è già stato realizzato a luglio per la totalità dei clienti piemontesi e i disagi sono stati ridotti al minimo. Un’analoga procedura avverrà con l’ingresso delle filiali piemontesi ex Ubi in Bper. Si tratta di un’operazione di migrazione ingente, ma le procedure sono ormai ben collaudate e gli automatismi a supporto permettono di ridurre al minimo le eventuali criticità per i clienti».
Con quale “sentiment” vivete la scelta strategica di posizionarvi nel cuneese? Il tessuto produttivo e non solo stanno guardando con molta attenzione e speranza alle vostre mosse! «Abbiamo costituito un Centro imprese a Bra e un distaccamento a Saluzzo, nel quale i nostri consulenti, svincolati dalle incombenze della filiale, si possono dedicare totalmente alla clientela imprese e alle sue necessità. L’avvio è stato molto positivo, tanto che la struttura verrà duplicata con un Centro imprese anche a Torino, consentendo così alle nostre risorse del cuneese di focalizzarsi sulle imprese del territorio».
Il 22 febbraio è la data fissata per rendere operativa l’acquisizione di un gran numero di filiali ex Ubi a cui lei prima ha accennato. Cosa potrebbe cambiare per Bper? «Bper diventa oggettivamente più grande, però mantiene la struttura agile e vicina al territorio che la caratterizza. In Piemonte, in particolare, la presenza della rete diventerà più capillare, permettendoci una vicinanza ancora più efficace ai clienti. La provincia di Cuneo, pur non rientrando nel piano di acquisizione di nuovi sportelli, sarà in ogni caso quella con il maggior numero di filiali e di colleghi. La Granda, insomma, continuerà a rappresentare un nostro punto di eccellenza». In Granda molti direttori di filiale raccontano con orgoglio che, in passato, si decideva un finanziamento o un mutuo guardando gli occhi e le mani del richiedente. Oggi è cambiato tutto, anche per via dei vincoli posti dalle autorità di vigilanza. Non sarebbe ora di riconsiderare la storia delle persone e le idee che portano con se stesse in banca? «Il processo di adeguamento della concessione del credito, che ha coinvolto tutto il sistema bancario, ha accompagnato lo sviluppo e la crescita di tante imprese. La necessità di integrare i dati numerici con la conoscenza diretta è un’esigenza sentita da noi per primi. Per integrare i dati e ovviare a incomprensioni puntiamo a una relazione frequente e trasparente con le aziende e a strumenti di delibera snelli, che consentono a oltre il 90% delle pratiche di affidamento di essere decise sul territorio piemontese, senza bisogno che siano validate altrove. Ciò è possibile anche grazie alla qualità della clientela che negli anni ha migliorato i propri
Da sinistra: Giuseppe Aimi, direttore regionale Piemonte Liguria di Bper Banca; Michele Iula, area manager Bra Liguria; Danilo Maurizio, area manager Saluzzo; Andrea Montrucchio, hub manager mercato di Alba, Grinzane Cavour e Santa Vittoria d’Alba
rating in virtù del serrato confronto con i referenti in banca».
Siete soddisfatti di questi primi passi nel cuneese? «Assolutamente sì. Siamo partiti nel momento più complesso, ma le basi organizzative e di relazione in essere hanno permesso un avvio positivo, ben oltre le attese. Il contributo di tutti i colleghi ingaggiati in un passaggio non semplice è stato decisivo, così come positivi sono stati i riscontri dei clienti che, attraverso i loro feedback, ci hanno aiutato a migliorare ulteriormente la qualità dei servizi da noi erogati».
In questi mesi il credito sarà il vostro impegno prevalente. La liquidità diminuisce per la crisi da pandemia e per i suoi tremendi effetti sull’economia reale. Imprese e cittadini vi chiederanno un aiuto per superare questa fase durissima. Quale policy avete elaborato per affrontare la situazione? «Gli strumenti messi a disposizione, in particolare, da Mediocredito Centrale e Sace, sono stati attivati a tutti i livelli possibili e il meccanismo ha raggiunto un efficace standard di velocità e di precisione. La qualità della documentazione a supporto fornita dalle aziende è stata preziosa per determinare percorsi celeri e privilegiati. Le sfide certo continuano e pertanto il futuro ci vedrà impegnati a fondo per non far calare la tensione nella qualità del servizio fornito». Un certo numero di banche, specie quelle a maggiore vocazione territoriale, sono intervenute con la disponibilità, ad esempio, per anticipare i ratei della Cig straordinaria. Ritenete di potervi muovere in questa direzione? «L’abbiamo già fatto e siamo tra le banche aderenti alla convenzione Abi (Associazione bancaria italiana) in materia. Devo anche dire che i nostri clienti in provincia di Cuneo hanno fatto un ricorso minore a questi strumenti, grazie soprattutto alla qualità del tessuto imprenditoriale».
Gli imprenditori cosa possono attendersi da Bper? E, per quanto riguarda le figure apicali, il Gruppo intende valorizzare risorse locali? «La nostra storia è stata caratterizzata, negli ultimi trent’anni, da molteplici acquisizioni di banche locali e sportelli. Quella del 22 febbraio è l’ultima in ordine di tempo e, nei numeri, di gran lunga la più importante. In tutti questi anni e in occasione di fusioni e aggregazioni Bper non ha mai fatto mancare il legame forte con le realtà locali, anzi ha saputo rafforzare la vicinanza con i territori. Non solo: ha integrato al proprio interno risorse locali, anche negli incarichi di maggiore responsabilità. È con l’auspicio di vedere colleghi della provincia di Cuneo ricoprire ruoli importanti che proseguiamo con determinazione la nostra storia in questa provincia, recitando un ruolo che vuole essere da protagonisti».

A Bra inaugurato il nuovo Centro private
Bper Banca ha inaugurato il Centro private di Bra, in piazza Carlo Alberto 1. I locali dell’ex Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, sede della struttura, sono stati rinnovati per migliorare l’accoglienza dei clienti private dell’area territoriale che fa capo alla città della Zizzola, governata da Michele Iula e coordinata dalla Direzione regionale Piemonte Liguria, diretta da Giuseppe Aimi (a destra nella foto). A capo della nuova struttura è Marco Gabriele Rizzi (a sinistra), professionista con una consolidata esperienza nella gestione dei patrimoni, il quale commenta: «La clientela private del territorio può contare sulla presenza della nuova sede, appena inaugurata, e sul supporto di tre private banker. Il servizio sarà assicurato valorizzando tutti gli investimenti che nell’ultimo piano industriale il Gruppo Bper ha realizzato nel perimetro del wealth management, coinvolgendo le fabbriche prodotto Arca Fondi e Optima Sim, con la partnership con BlackRock per la piattaforma di consulenza Aladdin for wealth». L’ufficio private banking di Bper in Piemonte è composto da nove specialisti, suddivisi tra Torino, Cuneo, Asti, Bra e Saluzzo, tutti iscritti all’Albo dei consulenti finanziari ed esperti nel settore investimenti. Bper private banking propone una consulenza qualificata per la gestione dei grandi patrimoni e assicura competenza ed esclusività di trattamento in qualsiasi contesto di mercato. Gianluca Lovisolo, in forza allo staff private banking della Direzione generale, si occupa di supportare il business in sinergia con il neonato Centro imprese, avente sempre sede a Bra. Inoltre, in seguito all’imminente operazione di incorporazione delle filiali ex Ubi Banca, la rete dei private banker verrà ulteriormente potenziata per assistere nel miglior modo possibile i nuovi clienti.