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Enzo Garelli e l’amore per Mondovì

75°

La generosità che celebra i tre quarti di secolo dell’azienda

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Enzo Garelli e l’amore per Mondovì

Nel 2021 si festeggiano i 75 anni di attività nel settore automotive della famiglia Garelli, i 45 anni della fondazione della concessionaria Iveco per la Granda e i 35 anni di quella per l’area astigiana

Gianni Scarpace

Non è scontato che quattro generazioni di appassionati imprenditori si trovino a condurre un’azienda collegata all’automotive sempre in crescita: nel volume d’affari, nelle dimensioni, ma anche nell’attenzione verso la propria città, le origini, i bisogni di una comunità. Enzo Garelli, monregalese di 78 anni, è a capo di un’azienda leader nel settore della vendita di veicoli industriali, concessionario Iveco per le province di Cuneo e Asti, sportivo, ex patron del “Carlevé ’d Mondvì”. La notizia che mettesse a disposizione gratuitamente migliaia di metri quadrati di una sua proprietà per la vaccinazione anti Covid di massa ha, da un lato, sorpreso per la “portata” dell’argomento, più che mai attuale, dall’altra non ha meravigliato più di tanto. Perché non è la prima volta che Garelli dice “sì” alle necessità di Mondovì. La Valauto di via Torino, da poco “svuotata” dalle auto in vendita, perché trasferite nella grande sede di corso Francia 24, nell’area industriale, è stata definita “ideale” dai tecnici dell’Asl Cn1 perché lì si svolga la fase ultima della somministrazione del siero anti Covid, quella che riguarderà i cittadini di Mondovì e la popolazione del Distretto sanitario, senza costi per l’Azienda sanitaria, cioè per le

casse pubbliche e quindi per i cittadini. È stata sufficiente una chiacchierata con il sindaco, Paolo Adriano. «Il primo cittadino», racconta Garelli, «mi ha detto che avevano valutato alcune sedi, ma nulla si avvicinava alle necessità. Mi ha chiesto della Valauto e non ho avuto dubbi. L’ho messa a disposizione: ci sono ampi spazi, aree per l’attesa, bagni, tutti i servizi possibili, ingressi e uscite differenziati». Anche le utenze sono ancora attive e continueranno a essere a carico dell’imprenditore. «Poco “spatuss”», poco sfoggio, dicono da queste parti, rispettando l’ormai tradizionale “understatement” sabaudo, un atteggiamento sottotono, volutamente smorzato. Fosse stato per lui e per la sua famiglia, la cosa non sarebbe probabilmente venuta a conoscenza, così com’è passata quasi sotto silenzio la donazione di 10 mila euro comunicata in un post sui social dall’Asl Cn1 a marzo, quando la pandemia “batteva duro” e i dispositivi di protezione erano pochi e costosi.

Dal dopoguerra...

Nel 2021 si festeggiano i 75 anni di attività nel settore automotive della famiglia Garelli, i 45 anni della concessionaria Iveco per la Granda e i 35 di quella per l’astigiano. A Mondovì oggi la grande officina interna è il fiore all’occhiello dell’azienda:

L’imprenditore ha messo a disposizione gratuita di Asl e Comune gli ampi spazi che consentiranno le vaccinazioni anti Covid in città

Antonio, il padre di Enzo Garelli (nelle foto sotto e a sinistra, accanto a una Ferrari: i bolidi di Maranello sono una sua grande passione), avviò la prima iniziativa nel reparto veicoli industriali nel 1946 in viale Vittorio Veneto, spostandosi poi in via Rosa Bianca

oltre settemila metri quadrati per cinquanta postazioni di lavoro. È una struttura importante per l’attività riparativa e di diagnosi nell’àmbito del customer service della sede di Mondovì, capace di garantire le più moderne strumentazioni di diagnostica avanzata. «Mio padre Antonio avviò la prima iniziativa nel reparto veicoli industriali nel 1946 in viale Vittorio Veneto, spostandosi poi in via Rosa Bianca. Iniziai giovanissimo, a 15 anni, come meccanico», racconta Garelli. «Nel 1976 la prima concessionaria (mio padre si ritirò, io avevo 27 anni): si completò, con altri soci, l’impianto in via Torino e cominciò la mia avventura da imprenditore. Nel 1981 diventai l’unico titolare e nel 1985 allargai il raggio d’azione alla provincia di Asti, creando la società Atimotor. La fusione tra le due concessionarie avvenne sotto un’unica denominazione nel 1996. Dal 1991 in concessionaria opera anche mio figlio Gianluca che rappresenta la naturale continuità aziendale, garantisce la completa realizzazione dei progetti avviati ed è pronto ad affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo e in continua evoluzione. Siamo nell’impianto di corso Francia dal 2006». Si affaccia, in azienda, da poco tempo, anche il nipote Tommaso, universitario. Le competenze sono sempre più specializzate e le sedi sono numerose: dal 2008 a Cuneo, due anni dopo a Saluzzo, nel 2012 a Fossano con 12.500 metri quadrati di impianto, poi Ozegna, nel Canavese, mentre sta partendo la costruzione di una struttura ad hoc a Monticello d’Alba.

Gianluca Garelli, figlio di Enzo, in posa negli ampi spazi dell’ex sede della Valauto di Mondovì, in via Torino (nell’immagine a destra), che potranno essere utilizzati, senza costi a carico dell’Asl, neppure quello delle utenze, per l’effettuazione delle vaccinazioni anti Covid della popolazione di Mondovì e del monregalese. La nuova sede aziendale è in corso Francia 24

I punti di forza: officine e capitale umano

Sono le officine per ogni marchio di veicoli la forza dell’impresa dei monregalesi: quelle di ogni sede a cui si aggiungono le undici autorizzate. Sono 155 i dipendenti, per un fatturato di circa 55 milioni di euro, mille “pezzi” all’anno in vendita tra nuovo e usato per i veicoli industriali e, in più, c’è l’attività di commercializzazione di autovetture che arrivano dal mondo del leasing, grazie alla collaborazione con Banca Ifis Impresa, un’altra eccellenza presente sul territorio di Mondovì. «Oggi sono necessarie professionalità ed esperienza», confermano Enzo e Gianluca Garelli. «La nostra famiglia è legata a collaboratori, dipendenti diretti e partner della rete assistenziale: il capitale umano è sempre tenuto in grande considerazione e costituisce la vera forza di questa azienda». Le passioni personali e l’amore per la propria città

Enzo Garelli è, di certo, una di quelle personalità che possono raccontare Mondovì e il suo territorio. Può farlo non solo per motivi anagrafici, ma perché il suo punto di osservazione si accompagna, da sempre, ad autentiche passioni che ha portato anche in città. Ha partecipato più volte, vincendo le categorie per le quali correva, alla Mille Miglia, la mitica competizione che “viaggia” per l’Italia a bordo di auto da sogno. La sua passione per le Ferrari e per la storia della casa modenese l’ha portato non solo a collezionare le “rosse”, ma anche a partecipare, in qualità di relatore, a convegni e varie iniziative. Nel 2003, nel 2007 e, più di recente, nell’agosto 2019, i raduni Ferrari hanno attraversato Mondovì e il monregalese facendo luccicare gli occhi di tanti appassionati: storica la formazione, per due volte, della scritta “Ferrari” in città. L’amore per Mondovì si esprime anche nel carattere gioviale e nella voglia di regalare un sorriso: l’imprenditore è stato organizzatore del “Carlevé ’d Mondvì” dal 2009 al 2013 e sponsor di manifestazioni carnascialesche. Fu lui a orchestrare un gemellaggio storico con le celebri maschere di Venezia. Nello sport per anni è stato sponsor del Vbc Mondovì, la massima serie (A2) della pallavolo maschile locale. Imprenditore a tutto tondo, non ha mai lesinato, se del caso, critiche (costruttive) verso chi governa, ma risponde presente anche quando è in gioco la permanenza dei Vigili del fuoco a Mondovì: dopo una breve trattativa con l’Amministrazione comunale, ha affittato altri locali in via Torino in attesa della costruzione, nella zona industriale, della nuova caserma. Ora la vaccinazione di massa sarà possibile, a Mondovì, senza costi, grazie alla disponibilità della famiglia Garelli. In molti hanno ringraziato pubblicamente. Enzo Garelli, come al solito, minimizza: «Mi pare naturale». Il futuro? Si chiamano Gianluca e Tommaso: nuovi progetti di grande respiro, senza perdere di vista il “locale”, la loro città, il loro territorio.

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