pubblicazione a cura dell’Ufficio Stampa ASI resp. Luca Gastaldi
Villa Rey - Strada Val San Martino Superiore, 27 10131 Torino
info@asifed.it - www.asifed.it
pubblicazione a cura dell’Ufficio Stampa ASI resp. Luca Gastaldi
Villa Rey - Strada Val San Martino Superiore, 27 10131 Torino
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L’Automotoclub Storico Italiano opera attraverso una Segreteria generale e le sue attività sono coordinate da specifiche Commissioni, da Gruppi di lavoro, da Settori e da Responsabili che riferiscono direttamente al Consiglio Federale. Questo è composto da 12 membri più il presidente, che rimangono in carica per quattro anni. Ci sono poi il Collegio dei Probiviri e i Revisori dei conti.
Presidente Alberto Scuro Vicepresidenti Paolo Pininfarina e Antonio Verzera Consiglieri Federali Francesco Battista, Arcangelo Conserva, Agnese Di Matteo, Marco Galassi, Ugo Gambardella, Carlo Giuliani, Leonardo Greco, Maurizio Speziali, Antonio Traversa, Riccardo Zavatti
Club Giuliano Bensi Cultura Luca Manneschi Giovani Costanzo Truini Legale Giuseppe Dell’Aversano Storia e Musei Danilo Castellarin Manifestazioni Auto Ugo Amodeo Manifestazioni Moto Palmino Poli Case Costruttrici e Design Giorgio Formini Tecnica Auto Vittorio Valbonesi Tecnica Moto Stefano Antoniazzi Tecnica Veicoli Militari Aurelio Sanmartino Tecnica Veicoli Utilitari e Ricreazionali Alfonso Di Fonzo Tecnica Macchine Agricole e Industriali Gianfranco Tardioli Tecnica Nautica, Motonautica e Aeronautica Claudio Tovaglieri
Attività Solidali Antonio Durso Veicoli da Competizione Andrea Bergamini Veicoli Centenari Alessio Ridi Velocipedi Alfredo Azzini Rotabili ferroviari Gabriele Savi
Karting Group Beppe Soverini
Lampeggiatori Blu Storici Mino Faralli Sviluppo del settore motociclistico Leonardo Greco
Marketing e Comunicazione Felice Graziani Rapporti Istituzionali Stefano Ciccardini Rapporti con l’estero Marco Rodda
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INTRODUZIONE - ALBERTO SCURO, PRESIDENTE ASI
• UN VURTUOSO E INSOSTITUIBILE MODELLO DI ASSOCIAZIONISMO
• BEFANA DELL’ASI E GENEROSITÀ SOLIDALE
• CON “EVA AL VOLANTE” SOLO DONNE ALLA GUIDA DELLE STORICHE
• MOTORISMO STORICO NELLE “HERITAGE WEEK” DEGLI STATI GENERALI DEL PATRIMONIO ITALIANO
• TORNA “CULTURA LIVE”, IL FORMAT IN DIRETTA STREAMING
• LA FLAMINIA PRESIDENZIALE “TARGA ORO ASI” È LA PIÙ AMATA DEL QUIRINALE
• ASI CIRCUITO TRICOLORE 2022: 15 EVENTI IN GRIGLIA DI PARTENZA
• ACCOLTO IL RICORSO STRAORDINARIO DELL’ASI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
• ASI YOUNGTIMER STYLEFEST 2022: LA MINI CABRIOLET È “BEST OF SHOW”
• SPAZIO ALLE CLASSICHE AD EXPOLEVANTE 2022
• INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER LE TARGHE ED I DOCUMENTI ORIGINALI
• ASI AD AUTOMOTORETRÒ CON AUTO, MOTO E TRATTORI
• ASI MOTOSHOW: A VARANO LA GRANDE FESTA DELLA MOTO STORICA
• ASSEMBLEA ASI 2022: APPROVATI I BILANCI
• ASI GO-KART SHOW E COPPA DEI CAMPIONI ALLA PISTA AZZURRA DI JESOLO
• CONCORSO D’ELEGANZA DI VILLA D’ESTE: PREMIO ASI ALLA MASERATI A6 GCS MM DEL 1954
• ASI AIRSHOW A BAGNOLI: UN GRANDE SPETTACOLO CON GLI OCCHI AL CIELO
• IL SOGNO AMERICANO DI NICOLA BULGARI AL SUMMER JAMBOREE DI SENIGALLIA
• LA BERTONE RUNABOUT CONQUISTA IL TROFEO GRAN TURISMO A PEBBLE BEACH
• RICONOSCIUTA LA LIBERTÀ DI ASI AD ORGANIZZARE EVENTI DI REGOLARITÀ
• UN WEEKEND DA DOLCE VITA CON ASI NAUTIC SHOW E ASI GIOVANI CUP
• ASI E LE ICONE DELL’AQUILA DORATA ALLE GIORNATE MONDIALI GUZZI
• RESTAURO, CERTIFICAZIONE E VEICOLI STORICI DA COMPETIZIONE: I TEMI ASI A MODENA MOTOR GALLERY
• EDIZIONE DA SOGNO PER ASI TRANSPORT SHOW A RIMINI E SAN MARINO
• ASI AUTOSHOW SULLE STRADE DELLA PUGLIA
• ASI SOLIDALE E LEGA DEL FILO D’ORO INSIEME PER “SIDECARE”
• LA GIORNATA NAZIONALE DEL VEICOLO D’EPOCA
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UN PIENO DI PASSIONE AD “AUTO E MOTO D’EPOCA” DI PADOVA
• PREMIO AUTO EUROPA 2023 DELLA UIGA E PREMIO INSTANT CLASSIC DELL’ASI
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LA GRANDE FESTA DI ASI IN PISTA CON LE STORICHE SPORTIVE E DA CORSA
• ASI VILLAGE SOTTO I RIFLETTORI ANCHE A MILANO AUTOCLASSICA
• ASSEMBLEA GENERALE FIVA 2022
• ASI ALLA 39^ ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ANCI
Il motorismo storico è un elemento chiave per lo sviluppo del Sistema Paese: questo è il “leit motiv” che sta guidando le azioni dell’Automotoclub Storico Italiano in un periodo che impone a tutti noi - appassionati e cittadini - una energica e positiva reazione volta a rimettere in moto questa bellissima macchina che si chiama Italia.
Il nostro sano spirito associazionistico ci ha portato a fare molto, moltissimo per l’intera comunità: sono fiero e orgoglioso di come la grande famiglia ASI si è spesa per il Paese senza mai dimenticare i temi che riguardano la nostra principale missione: la tutela del motorismo storico. In questi ultimi dodici mesi del 2022 abbiamo profuso un impegno notevole e dietro ad ogni singola iniziativa e dietro ad ogni traguardo raggiunto c’è stato il lavoro instancabile di tanti appassionati che si adoperano per ASI e per il motorismo storico.
Sulle pagine di questo Annuario potete ripercorrere, tutta d’un fiato, la strada fatta da ASI, che porta con sé molteplici scenari e panorami: sociali, culturali, politici e, naturalmente, motoristici.
Ora più che mai dobbiamo concentrarci sul futuro, con lo sguardo puntato all’orizzonte per poter essere pronti con largo anticipo ad affrontare cambiamenti importanti, se non epocali. Andiamo incontro a sfide da affrontare su più fronti, lavoreremo su normative sovranazionali per difendere un patrimonio culturale testimone di una parte della storia che ha profondamente modificato la vita dell’uomo, rendendo possibile la mobilità individuale.
Il mio personale impegno sarà sempre focalizzato nel riunire i diversi stakeholder per il bene del motorismo, del motorismo storico e di tutti gli appassionati.
Alberto Scuro Presidente Automotoclub Storico ItalianoOltre 3000 eventi dinamici, 900 culturali, 600 iniziative solidali. E ancora tante attività a supporto del legislatore per favorire la tutela del motorismo storico: questa l’attività dell’Automotoclub Storico Italiano nel corso dell’anno appena concluso.
“L’impegno – Alberto Scuro, presidente ASIè stato notevole, perché dietro ad ogni singola iniziativa e dietro ogni traguardo c’è stato il lavoro instancabile di tanti appassionati. La nostra è una Federazione che è un virtuoso e insostituibile modello di associazionismo basato sul volontariato: 150.000 soci, 330 Club, 8000 volontari”.
Va ricordato che il motorismo storico è un elemento-chiave per lo sviluppo del Sistema Paese. Questo il “leit motiv” che sta guidando l’azione dell’ASI in un periodo storico che impone tanta energia per rimettere in moto questa bellissima macchina che si chiama Italia. A livello istituzionale si sono intensificati i rapporti con realtà come ANCI, Città dei Motori, Motor Valley, Stati Generali del Patrimonio Italiano, Istituto Italiano dei Castelli. Non solo: le sinergie con i Ministeri del Turismo e della Cultura sono sfociate nei rispettivi patrocini concessi alla nuova serie “ASI Circuito Tricolore”, ambizioso calendario di eventi che promuove la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso eventi dinamici.
“Abbiamo dimostrato – spiega Scuro – che il mondo delle classiche dà vita a fenomeni tu-
ristici dal doppio valore. Viaggiare su un veicolo storico significa infatti valorizzare il territorio attraversato e generare un grande indotto economico. Queste opere d’arte in movimento sono belle da vedere e fanno del bene all’economia.”
Lo spirito associazionistico dell’ASI ha portato poi a fare molto, moltissimo per l’intera comunità: sia durante i lunghi mesi di emergenza sanitaria (con supporti e aiuti concreti), sia con le tradizionali iniziative coordinate da ASI Solidale, il riferimento all’interno della Federazione che nel 2021 ha lanciato lo straordinario progetto “Classica & Accessibile” per il motorismo storico senza barriere: la guida di un’auto d’epoca può essere un piacere per tutti, comprese le persone diversamente abili. Ma “sociale” significa anche attenzione per i giovani. Significa saper offrire formazione e nuove opportunità per il futuro: ASI supporta e incentiva corsi professionali per l’ingresso dei giovani nella filiera specializzata, vera eccellenza nel panorama del made in Italy. In questo senso, proseguono le collaborazioni di ASI con il CAPAC Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano e con le Università di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
bito ASI. Nel 2021, ad esempio, sono stati celebrati i 60 anni della rivista La Manovella, organo ufficiale dell’Automotoclub Storico Italiano e strumento di divulgazione della cultura motoristica. Inoltre, per rimanere nel settore editoriale, vale la pena rimarcare lo straordinario successo del romanzo “Il giovane Giorgetto” pubblicato dalla casa editrice di ASI. Senza contare che l’emergenza sanitaria e le relative costrizioni vissute all’inizio dello scorso anno hanno portato all’uso sempre più intenso dei social network, grazie ai quali è stato possibile realizzare e diffondere il nuovo format “Cultura Live”: dirette streaming settimanali con ospiti di grande livello che in ogni puntata hanno regalato perle di cultura e passione. Nello stesso tempo, l’Automotoclub Storico Italiano ha potuto riaffermarsi come riferimento per l’intero settore raggiungendo obiettivi importanti in ambito normativo e legislativo. Oggi più che mai, infatti, la tutela dei veicoli storici inizia con una regolamentazione nazionale sempre più chiara ed equa. ASI, di concerto con gli altri Enti certificatori e con gli organismi istitu-
zionali competenti (ai quali si è aggiunto – proprio nel 2021 – il neonato Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici) ha potuto ridefinire alcuni punti di rilevanza come le revisioni periodiche più semplici per i mezzi ante 1960 e l’inserimento delle macchine agricole e dei ciclomotori over 40 tra i veicoli di interesse storico e collezionistico. Non ultimo, ASI ha scongiurato l’entrata in vigore di un emendamento alla Finanziaria 2022 che avrebbe abolito i benefici fiscali per i veicoli certificati e registrati di interesse storico e collezionistico con età compresa fra 20 e 29 anni, che attualmente pagano un’imposta agevolata come forma di tutela per la loro conservazione. Da parte sua, ASI ha ulteriormente ottimizzato il lavoro della propria segreteria per ridurre sensibilimente i tempi di emissione dei certificati (in particolare i Certificati di Rilevanza Storica) implementando ulteriormente l’attività delle Commissioni Tecniche impegnate nell’esaminazione di ogni singolo esemplare. Inoltre, a sostegno dell’operatività dei Club Federati, è stata introdotta la possibilità di scaricare la copia conforme dei CRS direttamente dal sistema informatico di ASI.
Oltre 50 Club Federati ASI di tutta Italia hanno aderito alla prima iniziativa solidale del 2022: il 6 gennaio, infatti, il motorismo storico si è riacceso grazie alla “Befana dell’ASI” e durante la festa dell’Epifania sono stati distribuiti generi alimentari e doni alle persone e alle famiglie in difficoltà. In un momento di continua emergenza, in cui le problematiche di tipo economico stanno coinvolgendo una fascia sempre più ampia della popolazione, il mondo degli appassionati ha potuto dare ancora una volta un sostegno tangibile a chi ne ha più bisogno.
ASI Solidale – il settore che coordina le attività sociali dell’Automotoclub Storico Italiano - ha sensibilizzato i Club Federati e i tesserati di tutta Italia affinché la “Befana dell’ASI” fosse più generosa che mai. Nelle scorse settimane gli appassionati hanno consegnato le proprie donazioni presso il rispettivo Club di appartenenza il quale, giovedì 6 gennaio, provvederà alla distribuzione presso le strutture e gli enti di assistenza individuati sul territorio. Il tutto sarà seguito in diretta streaming sui canali web e social dell’Automotoclub Storico Italiano, in modo da condividere la gioia di donare. Tra le collaborazioni instaurate da ASI Solidale a livello nazionale per questa speciale Befana 2022, si segnala quella con l’Associazione Teniamoci per mano Onlus, che dal 2010 si prende cura dei bambini, delle famiglie e degli anziani sofferenti con gli effetti benefici della clownterapia: la fantasia, le risate e le emozioni positive sono capaci di migliorare la salute e di aiutare ad affrontare il futuro con ottimismo.
L’ottava edizione di Eva al Volante, manifestazione ASI con sole donne alla guida delle auto storiche, si è conclusa domenica 13 marzo a Siena, nella sede sociale della Contrada della Chiocciola, uno dei 17 rioni protagonisti del tradizionale e famoso Palio medievale. L’evento ASI è tornato dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria ed ha registrato una straordinaria partecipazione di equipaggi, la maggior parte dei quali totalmente al femminile ed altri con uomini nel
ruolo di navigatori. I paesaggi della Toscana hanno fatto da scenario alle auto che hanno affrontato un percorso di quasi 200 chilometri raggiungendo Firenze, durante la prima giornata, e quindi Siena, sempre partendo da San Gimignano. Per aggiungere un po’ di pepe e di sano spirito competitivo, sono state disputate due serie di prove a cronometro che hanno neLLa pagIna a SInIStra e quI dI fIanco, La nota gIornaLISta teLevISIva cLaudIa peronI aL vIa dI “eva aL voLante 2022” Su una LancIa fLamInIa tourIng deL 1963.
permesso di stilare una classifica di abilità e di premiare i primi cinque equipaggi. Sul gradino più alto del podio è salito l’equipaggio misto dei coniugi Magnanini-Valentini su Lancia Fulvia Coupé 1.2 del 1966 totalizzando 79 penalità; al secondo posto, con 98 penalità, il duo tutto al femminile Scarioni-Ferriccioli su Innocenti Mini Cooper del 1974; terzi MerollaPompili su Porsche 356 del 1960 con 360 penalità. In quarta e quinta posizione RossiCasimirri (Fiat X1/9 del 1974, 383 penalità) e Valentini-Ticchioni (Fiat 1100/103 TV del 1954, 383 penalità).
Il premio speciale dedicato all’equipaggio femminile più giovane è andato a Sara Recanatesi e Martina Ghergo, entrambe classe 2003, a bordo di una Lancia Delta Integrale del 1989. A consegnare il riconoscimento un volto
noto del piccolo schermo, la giornalista televisiva Claudia Peroni, che proprio con la Delta ha vissuto le sue più importanti e vincenti esperienze sportive da pilota.
Altra figura di spicco che ha partecipato ad Eva al Volante 2022 è stata quella di Prisca Taruffi, grande interprete del motorismo italiano al femminile e per questo eletta madrina della manifestazione. Prisca Taruffi è figlia d’arte, papà Piero – indimenticabile recordman, pilota e progettista - le ha trasmesso i geni della velocità e dell’agonismo. A nove anni impara a guidare stando seduta sulle sue ginocchia e a ventidue debutta in corsa sul circuito di casa, Vallelunga. Pilota in pista, nei rally e nei deserti, Prisca Taruffi è stata la testimonial perfetta per trasmettere una passione mai sopita. Al fianco di Prisca Taruffi, a bordo di una sportiva Lancia Aurelia B20 GT del 1954, c’era un altro nome noto nel panorama motoristico: quello di Giada Michetti, Segretario Nazionale dell’Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia e in passato ai vertici dell’ormai mitico Motor Show di Bologna. Eva al Volante è stata l’occasione per accendere i motori pensando alle migliaia di donne ucraine che stanno soffrendo a causa della guerra. Stanno abbandonando il loro Paese, i loro mariti e i loro affetti. ASI ha voluto portare un segno di solidarietà applicando sulle vetture un messaggio scritto in doppia lingua (italiano e ucraino) trasformando la manifestazione in un lungo corteo di pace. Contestualmente è partito il sostegno alla campagna di raccolta fondi lanciata da Croce Rossa Italiana UNHCR e Unicef attraverso il numero solidale 45525.
neLLa pagIna a SInIStra, L’equIpaggIo “vIp” formato da prISca taruffI e gIada mIchettI Su LancIa aureLIa B20 gt deL 1954. quI Sotto, IL Segno dI SoLIdarIetà verSo Le donne ucraIne.
Si è tenuto a Roma, presso la sede di Upi (Unione delle Province Italiane), l’incontro al vertice sul tema del rapporto tra patrimonio e territorio promosso dalla Commissione Borghi, Comuni, Proloco, Province e Regioni istituita nell’ambito degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, allo scopo di coordinare, promuovere e valorizzare i rapporti e le relazioni tra patrimonio e territorio. Considerevoli i numeri rappresentati dal summit: 8mila comuni, 6mila proloco, 600 borghi, cento province, 20 regioni, 300 club federati ASI, gli intergruppi parlamentari e oltre mille organizzazioni private e pubbliche che operano nel settore del patrimonio. Tra le organizzazioni partecipanti si segnalano l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Upi (Unione delle Province d’Italia), l’Unpli (Unione delle Pro Loco Italiane) e l’Automotoclub Storico Italiano in virtù del seggio affidato all’Ente nell’ambito del Parlamentino degli Stati Generali del Patrimonio Italiano come riferimento per il motorismo storico.
La conferenza è stata presieduta da Enzo Bianco, vicepresidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano e presidente del consiglio di Anci. Nel saluto introduttivo, il presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano Ivan Drogo Inglese ha evidenziato come “il patrimonio e il territorio dovranno rappresentare un’opportunità di lavoro e di occupazione per le future e giovani generazioni”.
Dal Parlamento Europeo di Strasburgo è intervenuta l’onorevole Rosanna Conte, neo designata presidente dell’Intergruppo Parlamentare Europeo Patrimonio Italiano, mentre da Montecitorio era collegato l’onorevole Roberto Rosso, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Patrimonio Immobiliare. L’assemblea ha espresso unanime accordo sul programma presentato, che prevede molte nuove iniziative.
A partire dalla nascita di una Cabina di regia nazionale sui progetti europei destinati al sostegno del patrimonio italiano, che vedrà coinvolti gli ottanta europarlamentari italiani. Un altro progetto specifico è stato pensato dagli Stati Generali anche per i Giochi Olimpici 2026 di Milano-Cortina, e si concentrerà sul tema “Da Milano a Cortina 400 chilometri tra sport e storia”. Il motorismo storico, rappresentato da ASI e dal suo Presidente Alberto Scuro intervenuto alla riunione, rientra tra gli asset identitari del patrimonio italiano e sarà uno degli attori protagonisti nell’ambito delle “Heritage Week”, format unificato per la promozione del patrimonio e del territorio attraverso ricchi programmi di accoglienza e di intrattenimento per ospiti, turisti e visitatori. “Il mondo delle classiche – ha rimarcato il Presidente Scuro - dà vita a fenomeni turistici dal doppio valore. Viaggiare su un veicolo storico significa valorizzare il territorio attraversato e generare un grande indotto economico. Queste opere d’arte in movimento sono belle da vedere e fanno del bene all’economia. Un veicolo storico, che attraversa un territorio o raggiunge una località, dà valore aggiunto come un “opera d’arte dinamica” che tutti ammirano. Istituzioni e amministrazioni locali stanno dimostrando lungimiranza nel riconoscere, tutelare e valorizzare il patrimonio dei veicoli storici che il nostro Paese può vantare. Abbiamo avviato un approccio sistemico in grado di generare circuiti nuovi per valorizzare anche le vocazioni secondarie dei territori, con il motorismo storico generatore di importanti flussi destagionalizzati e fenomeno trainante dell’economia locale e regionale”.
La Commissione Cultura dell’Automotoclub Storico Italiano ha il compito di progettare e attuare le attività volte a migliorare la conoscenza, la divulgazione e la valorizzazione della storia del motorismo, ed è per questo che anche nel 2022 è previsto un ricco palinsesto di “Cultura Live”, il format di informazione - lanciato nel 2021 durante il “lockdown” dovuto all’emergenza sanitaria – che diffonde cultura motoristica in diretta streaming sui canali web e social dell’ASI: il sito ufficiale asifed. it, il canale Youtube e la pagina Facebook.
Le dirette streaming di “Cultura Live 2022” sono andate in onda dal 27 gennaio al 17 marzo, ogni giovedì sera alle ore 21.00. Sono intervenuti i componenti della Commissione Cultura ASI con ospiti di rilievo: prima puntata in sella alle “maximoto” italiane degli anni ’70, poi alla scoperta dei retroscena che hanno portato alla nascita della Fiat X1/9, quindi al Museo Alfa Romeo di Arese per festeggiare i 60 e i 50 anni di Giulia e Alfetta, la retrospettiva su Piero Taruffi, gli scooter oltre Vespa e Lambretta, gli approfondimenti storici sulla Itala e per finire le anticipazioni sul centenario dell’Aeronautica Militare Italiana che si festeggeranno nel 2023.
Sergio Mattarella, rieletto Presidente della Repubblica Italiana, sale nuovamente a bordo della Lancia Flaminia Presidenziale Targa Oro ASI, una vettura ambasciatrice dell’Italia nel mondo. La Commissione Tecnica dell’ASI aveva esaminato le quattro Flaminia del Quirinale nel 2014. Battezzate Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma 454308), Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306), Belvedere (telaio 813-99-1003, targa Roma 454307) e Belsito (telaio 813-99-1004, targa Roma 474229), risultano ancora oggi conservate in perfetto stato: colore blu notte, selleria in pelle Connolly nera, interfono per comunicare con l’autista, cinque sedute posteriori con ampio divano e due strapuntini. Condizioni originali che hanno portato
all’omologazione ASI e al rilascio della “Targa Oro”: simbolo italiano di eccellenza per il collezionismo mondiale. La Flaminia Presidenziale con carrozzeria “landaulet-cabriolet”
è figlia del modello presentato nel 1957 al Salone di Ginevra come ammiraglia di alta classe caratterizzata da linea elegante, interni e finiture lussuose. Nel 1961, la Carrozzeria Pinin Farina realizzò la versione Presidenziale a passo lungo, denominata “335”, sigla che indica la misura del passo in centimetri. La vettura venne utilizzata per la prima volta dal Presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della regina Elisabetta II d’Inghilterra. In pochi mesi ne vennero realizzati quattro esemplari, battezzati con i nomi propri di cavalli purosangue delle scuderie del Quirinale. Sono auto che il mondo ci invidia e che l’ASI ha contribuito a valorizzare ulteriormente. Hanno tenuto alto l’onore del motorismo italiano in occasione delle visite di capi di stato come John Fitzgerald Kennedy e Charles De Gaulle. Attualmente, la Belfiore e la Belvedere sono al Quirinale per le grandi occasioni del Capo dello Stato e delle più alte cariche della Repubblica. La Belsito è visibile presso il Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma, mentre la Belmonte è esposta al
In queSte pagIne, La LancIa fLamInIa preSIdenzIaLe “BeLvedere” che daL 1961 accompagna I preSIdentI deLLa repuBBLIca ItaLIana neLLe cerImonIe uffIcIaLI, a partIre da queLLa dI InSedIamento aL quIrInaLe.
Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. La Flaminia “335” è la più famosa, ma il lungo elenco delle auto presidenziali inizia con sei Fiat 2800 Cabriolet acquistate nel 1939. Tre di queste - Aceste (targa Roma 73183), Admeto (Roma 73184) e Alcinoo (Roma 73185) - sono rimaste in servizio fino all’inizio degli anni ’60 servendo De Nicola, Einaudi e da Gronchi. Tra il 1956 e il 1962 sono apparse la Lancia Aurelia B12 – Tortora (targata Roma 252481) – e due Flaminia berlina, Urania (Roma 292747) e Zodiaco (Roma 354128).
Negli anni ’70 sono arrivate le Fiat 130 e le prime blindate, a partire dall’Alfa Romeo 2000. Sandro Sandro Pertini ha introdotto la Maserati Quattroporte, poi sostituita dalle Lancia Thema e K Limousine di Scalfaro; più recentemente la Thesis Limousine. È stato quindi il turno della Maserati Quattroporte “Livorno”, dal 2005 con la presidenza Ciampi. Infine, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella hanno avuto a loro disposizione le Lancia Thema di ultima generazione, le Maserati Quattroporte e l’Audi A8.
Tra propulsione elettrica e sistemi avanzati di infotainment ecco che spuntano le classiche. Per di più colpendo un target per certi versi inaspettato: i giovani. I veicoli storici puntano dritti alle emozioni più forti e tangibili. Le forme che conquistano gli sguardi sui rapidi “scroll” dei social network, le sonorità di vigorosi motori a carburatori, il dinamismo scevro da controlli elettronici. Insomma, alla guida autonoma i giovani preferiscono la vecchia scuola. Un trend dimostrato dai dati raccolti dall’account Instagram dell’Automotoclub Storico Italiano: il 49,8% del pubblico raggiunto su questo diffuso social network ha tra i 18 e i 24 anni; il 28,7% è tra i 25 e i 34 anni; il 9,4% tra i 35 e i 44 e solo il 6,5% comprende persone tra i 45 e i 54 anni.
In seno alla Federazione è attiva anche una specifica Commissione Giovani che lavora su iniziative speciali, a partire dall’ormai consolidato Trofeo ASI Giovani e dalla neonata Scuderia ASI Giovani per favorire il coinvolgimento dinamico delle nuove generazioni al volante o in sella di auto e moto storiche.
Il Trofeo ASI Giovani 2022 è cresciuto a tal punto da comprendere 16 appuntamenti in calendario, diffusi su tutto il territorio nazionale (isole comprese) e con un format adeguato alle esigenze dei partecipanti: attività concentrate in una giornata e costi estremamente ridotti grazie alla collaborazione dei Club organizzatori che hanno sposato il progetto dell’ASI.
La Scuderia ASI Giovani prevede la formazione di 15 equipaggi che possano rappresentare l’Automotoclub Storico Italiano in manifestazioni nazionali e internazionali; inoltre, con questo progetto sarà possibile dare l’opportunità ad altri giovani appassionati di partecipare agli eventi del Trofeo utilizzando veicoli concessi in uso gratuito dai Club organizzatori.
Il Trofeo ASI Giovani 2021 è stato appannaggio dei fratelli Alessandrelli, al secondo posto l’equipaggio Paglicci-Reattelli e al terzo GaggioliPierini. Le premiazioni si sono svolte il 18 marzo 2022 a Bologna.
Quindici appuntamenti di caratura internazionale hanno composto la seconda stagione di ASI Circuito Tricolore, la serie di eventi speciali che hanno portato gli appassionati a conoscere i luoghi più belli d’Italia, in un viaggio che lega cultura, turismo e motorismo storico. L’iniziativa targata ASI ha goduto dei patrocini dei Ministeri del Turismo, della Cultura, delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e dell’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, perché il motorismo storico è patrimonio nazionale ed è un’eccellenza che l’Italia esporta in tutto il mondo.
Le manifestazioni che hanno dato vita ad ASI Circuito Tricolore 2022 – dieci per auto, quattro per moto e una aperta ad entrambe le categorie - sono state distribuite su tutto il territorio nazionale e sono state organizzate dai
Club Federati ASI, veri protagonisti di questi eventi insieme ai tantissimi appassionati che si sono mossi per parteciparvi. Hanno rappresentato un impareggiabile mix composto da eccellenze del made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere.
Con la seconda edizione di ASI Circuito Tricolore ha continuato a svilupparsi un importante progetto di comunicazione integrata che usa i tanti canali oggi a disposizione per la più vasta diffusione e condivisione dei valori espressi dal motorismo storico. Un contenitore di eventi in continua evoluzione ideato per evidenziare le capacità organizzative dei Club Federati ASI e per elevare la percezione qualitativa della Federazione attraverso manifestazioni d’eccellenza, già apprezzate a livello nazionale e internazionale.
Il primo appuntamento era in programma dal 1° al 3 aprile a Ferrara, con l’ormai tradizionale “Valli e Nebbie” a cura del Club Officina Ferrarese del Motorismo Storico. A questo sono seguiti il “Gran Premio di Bari” (2225 aprile), il “Giro di Sicilia” (4-8 maggio), la “Coppa Gentlemen Sardi”
(13-15 maggio), la “Coppa della Perugina” (20-22 maggio), quindi “Sulle strade della pugliesità DOC” (2-5 giugno), “Vernasca Silver Flag” (10-12 giugno), “Motociclettando” (18-19 giugno), “Leggenda di Bassano” (23-26 giugno), “Abruzzo Gran Tour e Circuito di Avezzano” (1-3 luglio), “In moto sulle Alpi” (2-3 luglio), “Concorso d’Eleganza San Pellegrino Terme” (9-10 luglio), “Sibillini e dintorni” (24-27 agosto), “Circuito del Chienti e Potenza” (27-28 agosto) e “Giro Motociclistico di Sicilia” (29 settembre-2 ottobre).
Una recente indagine di Confcommercio-Ciset relativa al mondo delle imprese operanti in ambito culturale e alla loro capacità di fungere da volano per le attività ricettive del territorio, ha rivelato che oltre l’80% di esse crede nel valore aggiunto delle iniziative turistiche-culturali e chiede la creazione di “pacchetti di viaggio” con tali caratteristiche (che rappresentano le principali prerogative degli eventi promossi dal motorismo storico).
Sempre secondo Confcommercio, ogni euro investito nell’organizzazione di un evento culturale attiva 5 euro di valore aggiunto e quanto più l’evento è ancorato a elementi caratteristici del territorio (enogastronomia, artigianato, arte), tanto più circoscritte saranno le ricadute economiche.
Un grande evento – come quelli che fanno parte di “ASI Circuito Tricolore” – assicura al territorio anche una notevole copertura mediatica, indispensabile opportunità per promuovere o rilanciare l’immagine della destinazione e per consolidare l’identità del territorio. Lo stesso evento, nei confronti del partecipante, è un’opportunità per un’esperienza di piacere, sociale o culturale non rientrante nel normale ventaglio di scelte o fuori dall’esperienza quotidiana, quindi particolarmente significativa e memorabile.
Gli eventi che vedono protagonisti i veicoli storici contribuiscono ad animare in maniera significativa la destinazione, rendendola più accogliente e “familiare” ai visitatori; rendono manifesto il patrimonio ereditario intangibile, insieme a quello culturale e ambientale, mettendolo a disposizione di residenti e visitatori.
Altre ricadute positive generate dalle manifestazioni per veicoli storici sono la capacità di attrarre ulteriori visitatori, di aumentare la crescita della domanda turistica anche dopo la fine dell’evento, attraverso un effetto di “traino” nei confronti di altri prodotti turistici locali. Consentono, inoltre, di destagionalizzazione i flussi e di creare un’immagine tale da farla percepire come una credibile destinazione turistica, accrescerne l’appeal e fungere da stimolo per investimenti produttivi. Infine, generano significativi effetti socio-culturali, quali il recupero dell’identità collettiva, lo stimolo nei confronti delle arti e la valorizzazione delle tradizioni locali.
Il settore del motorismo storico genera ogni anno un valore economico che supera i 2 miliardi di euro (fonte: Istituto Piepoli, ricerca e analisi del 2018).
Da questo valore è possibile ricavarne il 25% riferito esclusivamente all’indotto turistico (diretto e indiretto), per un totale di oltre 500 milioni di euro, così suddivisi: 352 mln pernottamenti 152 mln pasti 4 mln eventi culturali
Inoltre, dalla stessa ricerca dell’Istituto Piepoli si evince che 32 milioni di italiani assistano ogni anno ad eventi dedicati ai veicoli storici, così suddivisi:
74% raduni di auto storiche 25% fiereperveicolistorici 25% mostre 17% garediregolarità 13% rallystorici 8% concorsidieleganza
Sulla base della ricerca condotta dallo Studio Piepoli, si può stimare che “ASI Circuito Tricolore” generi un indotto a vantaggio del comparto turistico pari ad un valore di almeno 1.250.000 euro; ciascun appuntamento che compone questa nuova serie ASI “vale” quindi 125.000 euro di gettito con una ricaduta diretta sull’economia e le attività produttive del territorio (hotel, ristoranti, commercio al dettaglio, siti culturali, ecc…), così suddivisa:
69% pernottamenti 29% pasti 1,2% attivitàproduttive/commerciali 0,8% siti culturali
L’Automotoclub Storico Italiano ha raggiunto un importante traguardo, un riconoscimento per l’intero settore del motorismo storico. Il Presidente della Repubblica ha accolto il Ricorso Straordinario presentato dall’ASI per ottenere l’annullamento dei decreti e delle delibere di Regione e Giunta Regionale del Piemonte, Città Metropolitana e Comune di Torino sui divieti alla circolazione dei veicoli storici. Tale istanza era stata presentata a fine 2019 e già nei mesi successivi le istituzioni piemontesi avevano recepito le motivazioni della Federazione varando la Legge Regionale del Piemonte 27/2020 per la “Valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”. Il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore all’Ambiente Matteo Marnati avevano dimostrato sensibilità e buon senso incoraggiando e sostenendo la stesura della legge e il recente parere del Consiglio di Stato – quale organo giurisdizionale e massimo giudice speciale amministrativo – ha ulteriormente avvallato in maniera inconfutabile le motivazioni dimostrate dall’ASI portando il Presidente della Repubblica ad accogliere il ricorso.
Numeri e dati alla mano, ASI ha evidenziato l’esiguità dei veicoli storici certificati rispetto al complessivo di quelli circolanti e per questo – nei decreti e nelle delibere succitatesussistono “il difetto di istruttoria e l’eccesso di potere per irragionevolezza e la lesione del principio di proporzionalità e adeguatezza”.
ASI ha poi segnalato violazioni della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, in particolare negli ambiti della libera circolazione, della proprietà e della tutela dei valori storicoculturali: il Consiglio di Stato ha accolto anche queste, annotando che “i veicoli forniti di Certificato di Rilevanza Storica avrebbero meritato una regolamentazione differenziata”. Aggiungendo che “risulta dimostrato che l’impatto emissivo dei veicoli storici è da ritenersi scarsamente apprezzabile”.
Il Consiglio di Stato ha quindi concordato sull’opportunità di una diversa declinazione dei divieti e delle relative deroghe con riguardo ai mezzi storici, “che tenga conto della salvaguardia dei valori e degli interessi del collezionismo privato”.
La Commissione Legale dell’ASI ha svolto un lavoro indispensabile per arrivare a questo risultato, al pari di ciò che è stato fatto all’inizio dell’anno per presentare un altro ricorso, questa volta al TAR della Lombardia, dove il 1° gennaio è entrata in vigore la Legge di Stabilità 2022-2024 nella quale è stato inserito un emendamento che prevede l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli iscritti nel Registro ACI Storico.
Come è noto, in regime di deregulation fiscale le Regioni hanno una certa autonomia in ambito tributario - che in Lombardia viene applicata anche per le imposte sui veicoli - pur non potendone variare gli elementi senza andare
in contrasto con la Costituzione nei principi degli art. 117 (lesione della competenza statale esclusiva del sistema tributario) e 119 (mancato rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario).
La Legge di Bilancio 2019 (quella nazionale) definisce la riduzione pressoché totale del bollo per tutti i veicoli ultratrentennali (la tassa di possesso diventa tassa di circolazione forfettaria di poche decine di euro) e la riduzione del 50% della tassa di possesso per quei veicoli tra i 20 e i 29 anni di età dotati di Certificato di Rilevanza Storica (rilasciato dagli Enti di cui all’art. 60 del Codice della Strada) registrato alla Motorizzazione. Per questi ultimi, la Lombardia (così come l’Emilia-Romagna) aveva già in essere un diverso regime con la riduzione del 100% (anch’essa in contrasto con la norma nazionale che pone limiti di manovrabilità del 10%) e con la sua nuova Legge di Stabilità regionale questa riduzione è stata addirittura allargata ai veicoli iscritti al Registro ACI Storico, che non è un Ente certificatore riconosciuto dall’art. 60 del Codice della Strada. La scelta legislativa regionale della Lombardia non risponde ad una logica adeguata o congruente rispetto al fine perseguito dal legislatore nazionale, tantomeno può collegarsi all’esigenza di tutelare o salvaguardare precisi interessi pubblici (la tutela del patrimonio culturale motoristico) che solo la scelta nazionale contenuta nell’art. 63 della legge 342/2000 è in
grado di garantire ed esprimere attraverso il processo di certificazione di “interesse storico e collezionistico” rimesso alla cura degli Enti di cui all’art. 60 CdS e sotto la vigilanza del Ministero dei Trasporti. “I ricorsi presentati – sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI – sono iniziative chiare e coerenti a difesa del motorismo storico e a tutela dei veicoli nell’ottica di normative uniformi a livello nazionale. Se ogni regione decide di indicare come storici i veicoli che vengono individuati con razionali e modalità diverse, non sarà più possibile tutelare in modo congruo un bene nazionale importantissimo che rappresenta la nostra identità. Nella legge regionale della Lombardia c’è anche un riconoscimento di una lista chiusa di veicoli scelti a tavolino: a parità di anzianità, originalità, stato di conservazione e tipologia di utilizzo chi ha un veicolo inserito nella lista può ottenerne la tutela, gli altri no. Una discriminazione non ammessa dalle norme nazionali e non condivisa né dall’ASI né dalla Federazione Mondiale.
Bisogna arrivare a normative corrette per la circolazione e per differenziare i veicoli storici certificati dai vecchi euro zero; ad una fiscalità equa e senza eccessiva deregulation che porrebbe nell’impossibilità di tutelare in maniera adeguata i veicoli storici e metterebbe i cittadini di fronte a trattamenti estremamente diversi a seconda della regione di residenza. Il patrimonio storico del motorismo italiano ha eguale valore identitario e culturale su tutto il territorio e, se valorizzato con buon senso, continuerà a rappresentare un importante volano di sviluppo”.
La prima edizione di ASI Youngtimer StyleFest ha celebrato la produzione automobilistica degli anni ’80 e ’90 con un concorso di stile che si è svolto tra Bardolino e Brescia sabato 9 e domenica 10 aprile. La moda di quel periodo è il trend del momento, anche in ambito motoristico, tanto che l’evento ASI ha subito registrato il tutto esaurito con una incredibile varietà di modelli, dalle utilitarie alle supercar, dalle sportive compatte alle berline di lusso.
La giuria tecnica dell’ASI - composta da Ugo Amodeo, Achille Gerla e Tiziano Romeo della Commissione Manifestazioni Auto – ha eletto Best of Show una Mini Cabriolet del 1995 (l’ultima Mini “classic” prodotta con il marchio Rover) portata dal giovane entusiasta Andrea Pegoraro. Questa piccola cabrio è stata prodotta tra il 1992 e il 1996 in poco più di mille esemplari, caratterizzati da un allestimento ricco di accessori e rifinito nei minimi dettagli. L’esemplare vincitore del Best of Show - e della categoria Pop Cars - è tra gli ultimi prodotti nella tradizionale livrea “british racing green”. Il pubblico che ha potuto ammirare le oltre settanta auto in concorso, rimaste in esposizione nel Parco di Villa Carrara sul lungolago di Bardolino, ha incoronato l’iconica Delorean DMC-12 del 1981: vettura sportiva americana universalmente riconosciuta come la protagonista della saga cinematografica “Ritorno al futuro”. Conservata come nuova dall’appassionato Adriano Bacchioni, continua a far brillare gli occhi grazie alla linea firmata da Giorgetto Giugiaro e alle sue scenografiche portiere con apertura ad ali di gabbiano.
neLLa pagIna a SInIStra, La rara rover mInI caBrIoLet deL 1995 eLetta “BeSt of Show” aLLa prIma edIzIone dI aSI YoungtImer StYLefeSt, IL concorSo dI StILe per vetture ventennaLI.
quI Sotto, una BeLLa InfILata dI “cavaLLInI” eSpoStI neL parco dI vILLa carrara dI BardoLIno, affaccIato SuL Lago dI garda
Il premio speciale messo in palio dalla rassegna internazionale “Auto e Moto d’Epoca” (in programma alla Fiera di Padova dal 20 al 23 ottobre 2022), partner di ASI Youngtimer StyleFest, è stato assegnato alla Honda CRX del 1993 di Guido Frisetti, per la sua particolarità e perché testimone di una passione tramandata di padre in figlia. Tra le altre vincitrici di classe si segnalano la Mercedes-Benz 560 SL del 1987 (Cabrio della Costiera), la Porsche 911 Speedster del 1989 (Cavallina & Cavallino), la Bmw Z1 del 1990 (Via col vento), la Jaguar XJ8 del 1998 (Quattro porte), la Lancia Delta Integrale Martini 6 del 1992 (Dai rally alla strada), la Maserati Ghibli Cup del 1996 (Coupé Granturismo), l’Audi TT del 1999 (Coupé).
una SpLendIda gIornata prImaverILe ha reSo ancor pIù pIacevoLe L’aSI YoungtImer StYLefeSt 2022, attIrando IL puBBLIco e IL turISmo
InternazIonaLe preSente a BardoLjno, LocaLItà che vIde La naScIta deLL’automotocLuB StorIco ItaLIano neL 1966.
Show di auto e moto storiche ad Expolevante, l’innovativa kermesse del tempo libero, dello sport e della smart mobility tenutasi dal 21 al 25 aprile 2022 alla Nuova Fiera del Levante di Bari. Grazie alla presenza dell’Automotoclub Storico Italiano, infatti, un intero padiglione è stato riservato al motorismo storico come passione trasversale sempre più diffusa, anche tra le giovani generazioni.
Il ricco palinsesto di appuntamenti si è aperto con il convegno nazionale intitolato “I veicoli storici come volano turistico ed economico per il territorio”, ospitato venerdì 22 aprile nel Centro Congressi della Nuova Fiera del Levante. Insieme al Presidente dell’ASI Alberto Scuro, sono intervenuti numerosi rappresentanti delle istituzioni, come l’Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici con il presidente Giovanni Tombolato, l’ANCI con il presidente Antonio Decaro, Città dei Motori con il consigliere Giovanni Gargano e gli Stati Generali del Patrimonio Italiano con il presidente Ivan Drogo Inglese.
Inoltre, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha portato il virtuoso esempio della sua città, dove la sinergia tra pubblico e privato è motore di cultura, come già dimostrato insieme ad ASI con il recupero della preziosa Collezione Morbidelli. Altro importante testimonial del convegno è stato Cesare Fiorio, indiscusso protagonista del motorismo italiano. In occasione del Convegno, grazie alla partecipazione di Giorgio
Palmucci, presidente Enit, è stato siglato un nuovo protocollo d’intesa tra l’ASI e l’Agenzia Nazionale del Turismo. Obiettivo comune è la promozione della scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale diffuso sul territorio italiano con l’uso consapevole del veicolo storico.
I due enti, inoltre, sono concordi nell’incentivare il turismo a bordo dei veicoli storici che, inseriti nei vari contesti territoriali diventano, essi stessi, attrazione turistica. Infine, c’è la volontà di creare un volano di sviluppo del turismo connesso all’uso del veicolo storico che possa generare nuovi investimenti nel settore.
Altri incontri sono stati la presentazione della Rievocazione del Gran Premio di Bari, evento che si è svolto in concomitanza con Expolevante animando il centro della città pugliese (con un passaggio anche in Fiera domenica 24 aprile); poi un convegno sulla sicurezza stradale, le presentazioni delle iniziative “ASI Circuito Tricolore” e “ASI AutoShow –Puglia 2022”; quindi il tema “Motori Storici in Puglia” insieme ai Club ASI della Regione; infine, lunedì 25 aprile, una retrospettiva dedicata alle moto nel cinema.
I sodalizi federati ASI presenti nel padiglione sono stati l’Automotoclub Aste e Bilancieri Città di Bitonto, il Club dell’Automobile Antica e della Carrozza (Bari), il Club Jonico Veicoli Amatoriali e Storici “I Delfini” (Taranto), il Messapia Automotoclub Storico (Ugento), l’Old Cars Club (Bari), il Rombo Arcaico Auto e Moto d’Epoca (Gravina in Puglia), la Scuderia Fieramosca Club Automoto Storiche (Barletta) e il Veteran Car Club Valle d’Itria (Martina Franca).
Nel padiglione ASI erano esposti, tra numerosi esemplari di auto e moto, anche due straordinari prototipi della Collezione ASI Bertone: la Runabout del 1969 e la Birusa del 2003. La Runabout è una rivoluzionaria “barchetta” a cuneo che servì come banco di prova per la successiva Fiat X1/9 prodotta in serie dal 1972. Birusa è l’ultima vettura Bertone battezzata con un termine piemontese (significa audace, ardimentosa) ed è stata proposta nel 2003 utilizzando l’autotelaio di derivazione BMW Z8. “Il motorismo storico è un settore che offre opportunità di ogni tipo - ha sottolineato il Presidente Scuro - è passione per chi lo vive, è arricchimento culturale per chi riscopre le antiche tradizioni motoristiche, è una grande opportunità per il sistema Paese. Abbiamo tante iniziative in serbo per la Puglia, con tanti Club locali impegnati ogni anno in decine di manifestazioni sul territorio e con l’evento clou della Federazione, ASI AutoShow, che per il 2022 ha scelto questa magnifica regione come scenario del museo viaggiante atteso dal 6 al 9 ottobre.”
In queSta pagIna, daLL’aLto, antonIo decaro, SIndaco dI BarI e preSIdente ancI, con aLBerto Scuro, preSIdente aSI, a Sua voLta Impegnato neLLa fIrma deL protocoLLo d’InteSa con L’agenzIa nazIonaLe deL turISmo InSIeme aL preSIdente dI enIt gIorgIo paLmuccI; IL convegno tenutoSI neL padIgLIone aSI dI expoLevante 2022.
neL padIgLIone aSI dI expoLevante a BarI Sono
State eSpoSte due auto deLLa coLLezIone aSI Bertone (La runaBout, In aLto, e La BIruSa, quI dI fIanco) e Le moto che Sono State protagonISte neLLe peLLIcoLe cInematografIche dI tuttI I tempI.
Il 12 aprile 2022, l’Onorevole Giovanni Tombolato, fondatore dell’Intergruppo Parlamentare Motorismo Storico, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per sapere quali siano le ragioni del ritardo nell’adozione del decreto attuativo previsto per la legge n. 178 del 30 dicembre 2020 sull’utilizzo delle targhe e dei documenti originali in caso di reimmatricolazione di veicoli storici.
A distanza di oltre un anno, infatti, non è ancora stato emanato il necessario decreto dirigenziale del Ministero che stabilisce costi, criteri e modalità di rilascio.
La modifica all’art. 9 del Codice della Strada prevede, in caso di nuova immatricolazione di veicoli già precedentemente iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, la facoltà per il richiedente di ottenere le targhe e il libretto di circolazione della prima iscrizione al PRA o di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale a condizione che la sigla alfanumerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del
centro elaborazione dati della motorizzazione civile e riferita a un altro veicolo ancora circolante. La risposta del Viceministro Alessandro Morelli del 14 aprile ha evidenziato che il 22 aprile 2021, la Direzione Generale per la motorizzazione aveva chiesto all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – in qualità di responsabile della produzione delle targhe in quanto carte valori – di esprimersi in ordine alla fattibilità di riprodurre targhe e libretti di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico e di farne conoscere i relativi costi. Il successivo 21 ottobre, l’Istituto comunicava di poter assicurare la realizzazione delle targhe richieste utilizzando l’alluminio come materiale di composizione dei cosiddetti “piatti” per le targhe storiche, al prezzo di 300 euro per le auto e di 150 euro per le moto. Considerato che lo spirito della nuova norma è quello di rendere il veicolo quanto più conforme all’originale prevedendo l’uso di materiali e di scritte originarie della targa storica, gli uffici del Ministero hanno chiesto nuovamente all’Istituto la fattibilità e il prezzo di targhe realizzate con materiali compatibili con la tipologia e la natura delle targhe storiche.
Il 18 marzo 2022, il Poligrafico ha comunicato la disponibilità a realizzare quanto richiesto, segnalando tuttavia di non disporre dei prototipi di targhe prodotte prima dell’anno 1971 e richiedendo pertanto la fornitura di prototipi o documentazione fotografica che ne consentano la riproduzione.
La Direzione generale per la motorizzazione si è quindi attivata per reperire ogni utile documento storico, normativo e fotografico così da fornire al Poligrafico il necessario supporto. Una volta completata tale attività di ricerca e ottenuto il visto di congruità da parte dei competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sui prezzi di vendita delle targhe, sarà tempestivamente adottato il decreto dirigenziale che darà concreto avvio alla procedura.
La possibilità di utilizzare le targhe originali era un obiettivo da tempo perseguito dall’Automotoclub Storico Italiano, concretizzatosi dal comma 5-bis inserito all’art. 93 del Codice della Strada dalla Commissione Trasporti della Lega, composta dai deputati Tombolato, Capitanio, Donina, Furgiuele, Maccanti, Rixi, Giacometti, Morelli, Zanella, Zordan, Garavaglia, Comaroli, Patassini e dai senatori Corti e Saponara, con il contributo dell’onorevole Guido Guidesi capo Dipartimento Attività Produttive dello stesso partito.
neLLa pagIna a SInIStra, In aLto, gIovannI tomBoLato fondatore e preSIdente deLL’Intergruppo parLamentare motorISmo StorIco che ha preSentato un’InterrogazIone aL mInIStro deLLe InfraStrutture e deLLa moBILItà SoStenIBILI per conoScere Le ragIonI deL rItardo neLL’adozIone deL decreto attuatIvo SuLL’utILIzzo deLLe targhe e deI documentI orIgInaLI.
L’Automotoclub Storico Italiano ha partecipato alla rassegna internazionale Automotoretrò di Torino che tradizionalmente apre la stagione degli eventi motoristici. Lo stand della Federazione è stato il punto di riferimento per tutti gli appassionati. L’esposizione prevedeva la presenza di una rara Lancia Rally 037 nella speciale configurazione “Safari”, gara africana alla quale questo esemplare partecipò nel 1986 schierato dalla squadra ufficiale Lancia Martini Racing con l’equipaggio Preston-Lyall. Una vettura scelta per rappresentare il nuovo libro edito dalla Libreria ASI intitolato “C’era una volta il Safari – Storie italiane d’Africa”. Scritto a quattro mani da Sergio Remondino e Sergio Limone, racconta le numerose storie associate alla partecipazione delle auto italiane
in questa ineguagliabile competizione ai limiti dell’avventura. Quando si pensa al Safari Rally tornano alla memoria le immagini delle Lancia Fulvia, Stratos, 037 e Delta. Delle Fiat 124 e 131 Abarth. Di quell’automobilismo italiano di vertice che ha esaltato in oltre vent’anni, dal primo sbarco della Lancia in Africa, nel 1969, sino alla terza e ultima vittoria della Casa torinese conquistata da Juha Kankkunen nel 1991 dopo la magnifica doppietta di Biasion e Siviero nel 1988 e 1989. Storie meravigliose e a volte drammatiche. Ma non è tutto. Il Coronation Safari Rally, poi East African Safari, quindi Safari Rally (per citare le tre denominazioni che si sono succedute dal 1953 ad oggi) è molto altro. Alle grandi storie, infatti, si aggiungono le mille avventure vissute dagli equipaggi a bordo di vetture italiane. Modelli che a volte è difficile immaginare impegnati al Safari in quella che per essi è stata una vera lotta per la sopravvivenza. Parliamo delle Fiat – dalle piccole 600 alle imponenti berline 2300 – ma anche delle Alfa Romeo –
gLI Stand deLL’aSI neI SaLonI dIventano Sempre IL punto dI Incontro degLI appaSSIonatI. quI Sotto, La preSentazIone deL LIBro “c’era una voLta IL SafarI” con gLI autorI SergIo remondIno e SergIo LImone.
In BaSSo, La LancIa raLLY uffIcIaLe che dISputò La corSa afrIcana neL 1986.
Giulia GT e Ti, Alfasud e Alfetta Gtv. Sono le “altre italiane”, vetture che hanno contribuito a dar forma alla presenza tricolore in Africa e che nel volume sono descritte, raccontate, rivissute. La presentazione del libro ha visto la partecipazione degli autori e del due volte campione del mondo rally Miki Biasion. Nello stand ASI c’erano anche tre moto, a ricordare l’appuntamento con ASI MotoShow 2022 in programma a maggio a Varano de’ Melegari. Punta di diamante dell’esposizione la Moto Guzzi Gambalunga del 1946, esemplare da competizione con motore monocilindrico da 500 cc che nel dopoguerra riportò alle corse la Casa di Mandello del Lario. Altra Guzzi esposta era la V7 Special del 1972, modello di svolta per l’Aquila dorata e di grande diffusione tra le forze militari e di polizia, non solo italiane. Infine, a sottolineare la rinnovata partnership tra ASI MotoShow e la Yamaha, completava il parterre delle due ruote una 350 GP del 1978 dotata di telaio Bimota. Altro importante pezzo esposto nello stand ASI era un trattore Fiat 25 RD del 1953, il cui progetto vide la partecipazione dell’ingegner Dante
Giacosa per l’adattamento del motore diesel utilizzato anche sulla berlina Fiat 1400, sulla fuoristrada Campagnola e sull’autocarro 615N. Questo trattore ha messo in luce un’importante novità del settore, ottenuta dall’ASI che è riuscito a far recepire al legislatore la valenza storica e culturale dei mezzi agricoli, sancita dalla recente modifica dell’art. 60 del Codice della Strada, che oggi classifica le macchine agricole come “veicoli atipici” al raggiungimento dei quaranta anni di età. Il tema è stato approfondito in un incontro con la Commissione ASI Macchine Agricole. Il programma di talk e conferenze previsto sul palco dello stand ASI è iniziato con la presentazione in anteprima dell’inedito “Portfolio Michelotti: tributo per i 100 anni del designer senza tempo”, una pregiata raccolta di disegni corredata da un fascicolo biografico e curata dal figlio Edgardo. Poi una retrospettiva per i 50 anni della Fiat X1/9, la piccola e innovativa granturismo introdotta nel 1972. Infine, la firma del nuovo protocollo d’intesa tra ASI e Fidas per la sensibilizzazione e la diffusione dei valori legati alla donazione del sangue.
L’Incontro neL quaLe Sono StatI approfondItI I temI e Le motIvazIonI che hanno portato La regIone pIemonte a varare La Legge per La vaLorIzzazIone deI veIcoLI StorIcI: erano preSentI, InSIeme aL preSIdente aSI aLBerto Scuro e aL preSIdente deLLa commISSIone LegaLe aSI gIuSeppe deLL’averSano, IL conSIgLIere regIonaLe mIcheLe moSca e L’aSSeSSore regIonaLe matteo marnatI.
quI Sotto, IL vIa deLLa StraordInarIa parata deI campIonI che vede La partecIpazIone deI grandI pILotI InternazIonaLI. neLLa pagIna a deStra, IL deButto In pISta deL Yamaha racIng herItage cLuB è avvenuto con andrea LocateLLI, carLoS Lavado, gIacomo agoStInI, chrIStIan Sarron.
Da Vittorio Zito, classe 1931, al più giovane Andrea Locatelli, 25 anni e in lizza per il mondiale SuperBike in sella alla Yamaha: tra di loro altre 37 leggende del motociclismo sportivo di ogni epoca hanno acceso l’entusiasmo degli appassionati che, a migliaia, hanno riempito le tribune di Varano de’ Melegari per la chiusura di ASI MotoShow 2022. I piloti sulla griglia di partenza per la Parata dei Campioni hanno portato con sé 23 titoli mondiali collezionati dagli anni ’50 ad oggi, oltre ad innumerevoli vittorie nazionali e internazionali. Non poteva mancare Giacomo Agostini che, da solo, ha al suo attivo 15 campionati iridati. Con lui Pierpaolo Bianchi (3 titoli), Manuel Poggiali e Carlos Lavado (2 titoli ciascuno), Christian Sarron (1 titolo) e ancora Jean Francois Baldé, Gianfranco Bonera, Roberto Gallina ed i campioni europei Giuseppe Ascareggi e Pietro Giugler. Grande coinvolgimento da parte di Manuel Poggiali, oggi rider coach nel Team Gresini. Il due volte campione del mondo - nel 2001 in 125 e nel 2003 in 250 - è alla sua terza partecipazione ad ASI MotoShow e si definisce “Una sorta di trait d’union tra due realtà
quI Sopra, Le “centenarIe” pronte a Scendere In pISta con eSempLarI dI notevoLe vaLore StorIco neLLa pagIna a deStra, La grande varIetà dI moto che ognI anno partecIpano dInamIcamente ad aSI motoShow, che per queSto SI conferma IL prIncIpaLe appuntamento InternazIonaLe dedIcato aLLa StorIa deLLe due ruote.
del motociclismo sportivo: quella delle corse più datate e quella dei mondiali più recenti. I giovani probabilmente non conoscono le Gilera Saturno dominatrici dei mondiali negli anni ‘50, o le MV del decennio successivo, ma conoscono Manuel Poggiali. La pista di Varano mi piace molto ed è una struttura adatta a queste manifestazioni perché il pubblico può seguire tutto il tracciato. Qui, nel 1998, ho vinto una gara del Trofeo Honda e sono tornato a divertirmi con ASI MotoShow in sella alla Aprilia che mi ha messo a disposizione Emanuele Balestretti.”
ASI MotoShow 2022 ha festeggiato il ventesimo anno di svolgimento in un clima di straordinaria partecipazione, con 731 moto storiche pronte a scendere in pista (anche se alcune sessioni sono saltate a causa del maltempo) e con tanti altri esemplari che hanno composto mostre tematiche di alto valore: le motociclette con oltre cento anni di età, le Moto Guzzi, le Benelli da corsa, le Suzuki 500 da gran premio, le Aprilia iridate, le Ducati stradali e corsa dagli anni ’70 al 2000, le Della Ferrera di inizio ‘900, le Gilera da regolarità, i 75 anni della Motom.
quI Sopra, IL preSIdente aSI aLBerto Scuro tra I “rIder” jean francoIS BaLdè e manueL poggIaLI
In BaSSo, La moStra deLLe moto guzzI. neLLa pagIna a deStra, In aLto, La parata deI campIonI con In teSta gIacomo agoStInI, In BaSSo, La foto dI rIto fInaLe con I partecIpantI e Lo Staff deLL ’organIzzazIone
Ci sono anche numerose esposizioni tematiche, come la “100x100” e la “Carica dei 101”. La prima, prevede il raduno di cento motociclette con oltre cento anni di età, le vere moto dei pionieri, archeologia meccanica in perfetta efficienza e in condizioni d’origine. La seconda è dedicata ai cento anni più uno della Moto Guzzi con un tripudio di “aquile dorate” che raccontano la storia del glorioso marchio italiano, dalle origini ad oggi.
E ancora, le Benelli da corsa, le Suzuki 500 da gran premio, le Aprilia iridate, le Ducati stradali e corsa dagli anni ’70 al 2000, le Della Ferrera di inizio ‘900, le Gilera da regolarità, i 75 anni della Motom e tanto altro. C’è anche il debutto mondiale in pista del Yamaha Racing Heritage Club ed è possibile ammirare, tra le altre icone del marchio giapponese, la YZR-M1 vincitrice della Moto GP 2021 con Fabio Quartararo.
“È stata una vera festa dei motori - ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI, al termine della parata dei campioni – irripetibile in altri contesti dove non ci sia la presenza della nostra Federazione e dei club che ne fanno parte e che custodiscono, grazie ai loro soci, i veicoli più preziosi ancora in circolazione. Abbiamo vissuto tre giorni di full immersion nella storia della moto, dalle origini ad oggi”.
Sabato 14 maggio si sono svolte, a Roma, le Assemblee Straordinaria e Ordinaria con i delegati dei Club Federati ASI. Durante l’Assemblea Ordinaria sono stati approvati a larga maggioranza i bilanci ASI (consuntivo 2021 e preventivo 2022), mentre nell’Assemblea Straordinaria sono state votate le modifiche agli art. 12 e 14 dello Statuto ASI. Solo quella all’art. 14 è stata accolta e consiste nella possibilità di partecipare da remoto alle riunioni del Consiglio Federale da parte dei consiglieri. L’art. 12 non ha invece subìto modifiche e permane quindi la possibilità che rappresentanti di ACI ed FMI facciano parte del Consiglio Federale ASI (con condizione di reciprocità e gradimento).
Gli intensi lavori della giornata si sono conclusi con le relazioni dei vari presidenti di commissione sulle rispettive attività del 2021.
“Ringrazio tutti i presenti – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente ASI, nel suo saluto iniziale – e tutti i volontari che garantiscono il funzionamento dei nostri servizi, tutti gli incaricati e i delegati, i dipendenti e i componenti del Consiglio Federale. Sono ringraziamenti sinceri per l’intera macchina organizzativa che rappresentiamo e per le molteplici attività che gestiamo. La mission di ASI è sempre molto chiara ed è particolarmente articolata. Promuovere la cultura e il patrimonio informativo della realtà motoristica storica italiana, sempre più ricco e sempre più fruibile da tutti. Mantenere calendari fitti di eventi e incrementare i rapporti con le amministrazioni locali per contribuire a provvedimenti amministrativi di favore per il motorismo storico. Coinvolgere sempre di più i giovani, le famiglie e le organizzazioni cittadine della cultura e del turismo. Sviluppare azioni costanti di assistenza al legislatore per tutelare al meglio il nostro mondo e tutto l’indotto da esso generato”.
Votazione Bilancio Consuntivo 2021
2.606 voti 2.107 sì 310 no 169 astenuti 20 schede bianche
Votazione Bilancio Preventivo 2022
2.437 voti 1.912 sì 449 no 46 astenuti 30 schede bianche
Votazione Modifica Statutaria art. 12
2.536 voti 737 sì 1.739 no 40 astenuti 20 schede bianche
Votazione Modifica Statutaria art. 14
2.479 voti 1.851 sì 605 no 23 astenuti 0 schede bianche
Dal 20 al 22 maggio, la Pista Azzurra di Jesolo ha ospitato ASI GoKart Show 2022 con la 9^ edizione della Rievocazione della celebre Coppa dei Campioni. Dopo due anni di assenza, ASI Go-Kart Show è tornato più grande e più spettacolare di prima grazie all’impegno dell’ASI Karting Group, confermandosi come principale evento europeo dedicato alla storia dei go-kart. Hanno raggiunto la pista veneta (già teatro di gare titolate anche a livello mondiale) centinaia di partecipanti provenienti da 11 nazioni: Italia, Francia, Olanda, Germania, Regno Unito, Belgio, Estonia, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca e Danimarca. Appassionati e collezionisti che hanno portato a Jesolo circa 180 go-kart dagli anni ’50 al 2000.
I mezzi sono stati suddivisi in cinque batterie rispettando i criteri delle Classi CIK (epoca e cilindrata) ed hanno affrontato diverse manches in pista – non competitive – dando spettacolo e facendo riscoprire l’intera evoluzione della specialità, nata negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni ’50 del 1900 e presto approdata in Europa dove ha vissuto il suo massimo sviluppo. L’Italia, in particolare, può contare i principali costruttori che da sempre si contendono il primato mondiale nelle varie categorie. Va sottolineato, inoltre, che i go-kart hanno sfornato i più grandi campioni approdati fino alla massima serie, la Formula 1, rivelandosi quindi la “palestra” perfetta per i piloti professionisti. ASI Go-Kart Show 2022 si è concluso con le premiazioni degli esemplari più significativi di ogni categoria, fino al Best of Show assegnato all’olandese Joost Van Den Hul per il suo Landia Lusso Komet 1 del 1971. Un altro olandese, Kees Van de Grint, si è aggiudicato il Trofeo Calzavara, in memoria del fondatore della Pista Azzurra, con il suo Mechanica Kuip Jilo LK del 1961. Presenti alle premiazioni anche tre grandi nomi della specialità a livello mondiale: Otello Chiesa, Andrea Gilardi, due volte campione del mondo, e Stefano Garelli, campione italiano.
Landia Lusso Komet 1 – 100 cc – 1971 Joost Van Den Hul, Olanda
Mechanica Kuip Jilo LK 101 – 100 cc – 1961 Kees Van de Grint, Olanda
BELGIO: Jeff Wullus; CROAZIA: Vitomir Ostojic; DANIMARCA: Jim Christensen; ESTONIA: Urmas Pajumets; FRANCIA: Gerard Preuss; GERMANIA: Gernot Storcker; ITALIA: Maurizio Iori; LETTONIA: Andris Stals; OLANDA: Chris Steck; REGNO UNITO: Tony Brinkworth; REPUBBLICA CECA: Peter Hyrman; SVIZZERA: Hans Peter Weidlich
Maria Rossi; Lies Lemckert; Amy Cachpole; Angela Guilbert
Leonardo Polo; Alessandro Castagna; Matteo Ometto
CLASS CIK 1
Faman Peromal Stihl SK 110 – 100 cc – 1961 Fabrice Manguin, Francia
CLASS CIK 2
Birel Drag Parilla HF17 – 100 cc – 1969 Allan Poulsen Husted, Danimarca
CLASS CIK 3
Speedmaster Tornado Petry P100L – 100 cc – 1973 Mark Heiming, Germania
CLASS CIK 4
Kalì Kart CIK 04B Balen – 125 cc – 1980 Cristoforo Pedrali
Birel T18 Komet K30 – 135 cc – 1985 Vittorio Marselli
quI Sotto, La maSeratI a6 gcS mm deL 1954 aLLa quaLe è Stato aSSegnato IL premIo aSI per La mIgLIor auto conServata deL dopoguerra neLL’amBIto deL concorSo d’eLeganza dI vILLa d’eSte. neLLa pagIna a deStra, daLL ’aLto, La BugattI 57 S deL 1937 eLetta BeSt of Show, La aSton martIn BuLLdog deL 1979 vIncItrIce deLLa coppa d ’oro e La ferrarI raInBow deLLa coLLezIone aSI Bertone.
Storia, stile e rarità a quattro ruote hanno contraddistinto, come sempre, l’esclusivo Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, ospitato sabato 22 maggio dall’omonimo Grand Hotel di Cernobbio, sulle rive del Lago di Como. A vincere il Trofeo BMW Group e il titolo di Best of Show, dopo le valutazioni della giuria di esperti, è stata la Bugatti 57 S del 1937. La Coppa d’Oro con il voto del pubblico è andata invece alla futuristica Aston Martin Bulldog del 1979. Un’altra Bugatti, la Bolide del 2020, ha ottenuto il Design Award riservato a concept cars e prototipi moderni. Questa straordinaria vetrina internazionale ha visto anche l’assegnazione dello speciale Premio ASI riservato alla miglior auto conservata del dopoguerra, assegnato alla Maserati A6GCS MM del 1954. Iscritta nella Classe E intitolata “Vincere domenica, vendere lunedì” e riservata alle auto sportive adatte sia alle competizioni,
sia all’uso stradale, questa Maserati debuttò nelle corse al Grand Prix di Dakar del 1955, per poi disputare ben due Mille Miglia, nel 1955 e nel 1956. Successivamente, nel 1958, venne aggiornata nella carrozzeria con l’intervento dello specialista Fantuzzi di Modena, che la rese più aerodinamica adottando forme simili a quelle del modello 200 S. Il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, la cui prima edizione risale al 1929, si è confermato come il festival della bellezza senza tempo su quattro ruote. Tutto il mondo punta i riflettori su questo evento, organizzato congiuntamente da BMW Group Classic e dal Grand Hotel Villa d’Este. Quest’anno erano iscritte 51 automobili suddivise in sette categorie. Il Concorso di Villa d’Este ha poi vissuto la sua conclusione, domenica 22 maggio, nel contesto di Villa Erba. L’ASI, insieme al Veteran Car Club Como, ha offerto al pubblico lo spettacolo di venti capolavori italiani del dopoguerra oltre alla Ferrari Rainbow della Collezione ASI Bertone.
“L’Italia è davvero la culla del motorismo storico – ha evidenziato il Presidente ASI Alberto Scuro, intervenuto a Villa d’Este -e questo Concorso ne è l’emblema. Ogni anno diventa il centro del mondo per gli appassionati, per i collezionisti e per i cultori della storia a quattro ruote. L’Automotoclub Storico Italiano, come riferimento nazionale della FIVA, accoglie tutti loro e con il suo premio speciale sottolinea l’importanza di un valore per noi fondamentale rappresentato dall’originalità dei veicoli. Conservare quanto più possibile un mezzo storico ci aiuta a mantenere integre le tracce del passato e dell’evoluzione automobilistica.”
L’ASI AirShow 2022 si è svolto nell’ambito della 13^ edizione del Fly Party organizzato dall’Historical Aircraft Group Italy, il Club Federato ASI riferimento italiano per tutti gli appassionati di aviazione storica. Il 25 e 26 giugno 2022 il Fly Party è tornato all’Aviosuperficie “Dominio di Bagnoli” a Bagnoli di Sopra (Padova), che ospita anche la sede dell’HAG. Partecipanti e pubblico hanno raggiunto l’aviosuperficie per ammirare a terra e in volo numerosi gioielli del passato. Da YAK-52 al Cessna L-19 Bird Dog, dai vari Piper J3/PA18/Comanche/PA28 al Fiat G46, dal WACO a ben 3 Pitts Special (2 S2B e 1 S1S), oltre a tre Falco F8L, un Piaggio P149D, due CAP10, e molto altro, arrivando alla vera “star” di questa edizione: Soko Galeb G2, jet utilizzato dall’Aeronautica Militare della ex Jugoslavia.
Nel pomeriggio della prima giornata si sono alternati display in volo e momenti di relax, arrivando alla cena e alla serata con il dj set. Nel corso della mattinata successiva (dopo l’alza bandiera con passaggio di L19 e Boredom) si sono susseguiti i display, dagli acrobatici Pitts di Francesco Fullin e Maurizio Costa, al Corby di Giuliano Ignoto, al Fiat G46 che ha dimostrato la sua manovrabilità durante passaggi e manovre acrobatiche. Non è mancata l’esibizione di Andrea Rossetto, che con il suo L19 ha messo in atto una rievocazione di missione ai tempi del Vietnam, con tanto di rievocatori storici con le divise dell’epoca. In tarda mattinata è arrivato il momento che tutti stavano aspettando. Il sibilo della turbina Rolls-Royce Viper 11 Mk 226 ha rotto il silenzio ed ha liberato il cielo per il volo del Galeb. Il proprietario Eduard Kovacic, accompagnato da Antonino Vivona, ha dato spettacolo con looping, tonneau, virate strette e passaggi dove il pubblico ha potuto ammirare la livrea e le caratteristiche di volo di questo addestratore della guerra fredda. Una macchina facile da pilotare, che tollerava gli errori degli allievi piloti e che vantava un’elevata efficienza grazie alla facile manutenzione.
Il Summer Jamboree di Senigallia, festival internazionale della musica e della cultura americana degli anni ’40 e ’50, si è riconfermato un appuntamento imperdibile anche per l’Automotoclub Storico Italiano, che dal 5 al 7 agosto è stato presente con due iniziative.
La prima riguardava una mostra tematica allestita nel Foro Annonario di Senigallia, dove è stata esposta una speciale selezione di vetture “made in USA” provenienti dalla prestigiosa Collezione Bulgari: dieci
“star” come la Buick 61 Sedan (1934), la Buick 41 Sedan (1938), la Packard Super Eight Touring Sedan (1939), la De Soto S20 Business Coupé (1940), la Cadillac Serie 61 Coupé (1941), la Oldsmobile Serie 98 (1941), la Nash Serie 4269 Ambassador (1942), la Buick 76C Roadmaster (1947), la Studebaker Champion De Luxe (1948) e la Buick 79 Roadmaster (1951).
Quella di Nicola Bulgari è una collezione unica al mondo, nata dalla sua passione per l’industria automobilistica americana, in particolare sulla produzione degli anni ’30 e ‘40, dal crack di Wall Street alla seconda guerra mondiale. Le sue auto sono dislocate in tre diverse sedi. Quella più grande, battezzata NB Center for American Automotive Heritage,
dIecI eSempLarI deLLa coLLezIone BuLgarI Sono StatI eSpoStI aL foro annonarIo dI SenIgaLLIa: La BuIck 61 Sedan (1934), La BuIck 41 Sedan (1938), La packard Super eIght tourIng Sedan (1939), La de Soto S20 BuSIneSS coupé (1940), La cadILLac SerIe 61 coupé (1941), La oLdSmoBILe SerIe 98 (1941), La naSh SerIe 4269 amBaSSador (1942), La BuIck 76c roadmaSter (1947), La StudeBaker champIon de Luxe (1948) e La BuIck 79 roadmaSter (1951).
si trova ad Allentown, in Pennsylvania (USA), e ospita 150 esemplari. Le altre due sono in Italia: una a Roma, dove trovano posto le auto di produzione americana appartenute ai Papi, e l’altra in Toscana, a Sarteano.
Contestualmente al Summer Jamboree, la Commissione ASI Giovani ha organizzato l’ASI Giovani Cup Riviera del Conero, con il ritrovo a Fermo. Per la seconda giornata erano previste le tappe a Corinaldo (con la visita ai trattori storici della Collezione Bugugnoli), a Ostra e quindi a Senigallia per vivere l’atmosfera unica del Summer Jamboree. Domenica 7 agosto, infine, l’evento si è spostato ad Ancona. “La prima auto storica made in USA che ho acquistato nel 1961 - ha ricordato Bulgari - è stata una Buick del 1937. Da quel momento ho capito che le vetture di quegli anni andavano recuperate e preservate. Dalla metà degli anni Cinquanta l’industria automobilistica americana è cambiata radicalmente, con un eccessivo aumento delle dimensioni e una sorta di follia per le pinne: questo ha portato a una degenerazione del design e della qualità, lasciando libero il terreno a costruttori europei e asiatici che si sono concentrati su vetture più razionali”.
IL centro StorIco dI fermo (mc) ha oSpItato Le verIfIche e La partenza deLL’aSI gIovanI cup rIvIera deL conero.
La futuristica concept-car Autobianchi Runabout del 1969 proveniente dalla Collezione ASI Bertone ha conquistato il prestigioso Trofeo Gran Turismo nell’ambito del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, svoltosi domenica 21 agosto sulla costa californiana di Monterey, USA. Il Presidente dell’ASI, Alberto Scuro, ha condotto la vettura sulla passerella più importante del mondo ed ha ritirato il premio visibilmente emozionato per il significativo riconoscimento ottenuto.
In queSte pagIne, La futurIStIca Bertone runaBout deL 1969 (quI Sopra con IL preSIdente aSI aLBerto Scuro) è voLata oLtreoceano per partecIpare aL concorSo d’eLeganza dI peBBLe Beach, In caLIfornIa: Lo StILe ItaLIano fIrmato da marceLLo gandInI ha trIonfato ancora una voLta, conquIStando IL trofeo gran turISmo.
“Sono tre volte orgoglioso – ha dichiarato Scuro al termine della premiazione – prima come Presidente ASI, poi come appassionato di motorismo storico e naturalmente come italiano. ASI si è fatto nuovamente portabandiera della cultura motoristica italiana di fronte al gotha mondiale del collezionismo e degli esperti di settore. La Runabout è stata selezionata per partecipare al Concorso di Pebble Beach grazie alle sue peculiarità stilistiche e alla sua unicità, le stesse caratteristiche che hanno portato alla sua tutela e protezione da parte del Ministero della Cultura, così come per tutti gli altri esemplari della Collezione Bertone acquisita dall’ASI nel 2015”.
La Collezione ASI Bertone si è riconfermata attrazione di interesse mondiale e gli esemplari unici che la compongono vengono sempre più richiesti dagli eventi più esclusivi, come il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, che per la 71^ edizione ha inserito la Bertone Runabout nella categoria “Postwar Preservation” dedicata alle auto del dopoguerra conservate.
La Bertone Runabout - esposta insieme agli altri 78 esemplari della Collezione ASI Bertone presso il Museo Volandia di Malpensa – venne presentata al Salone dell’Automobile di Torino del 1969 nello stand della Carrozzeria Bertone. Si trattò di un esercizio di stile ad opera del designer Marcello Gandini che non rimase fine a se stesso, perché da questa “concept car” sarebbe nata, tre anni dopo, la piccola sportiva Fiat X1/9.
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dall’Automobile Club d’Italia contro la sentenza del TAR del Lazio che nel 2018 si era espresso positivamente sulla competenza dell’Automotoclub Storico Italiano nel poter organizzare manifestazioni motoristiche di regolarità senza sottostare ad alcun parere preventivo di altri Enti. La sentenza del Consiglio di Stato – pubblicata ieri, 25 agosto 2022 - riconosce l’ASI come Federazione di riferimento nell’organizzazione di eventi di regolarità anche in base all’accordo FIA-FIVA del 26 giugno 2019, secondo il quale “le manifestazioni di auto storiche di natura sportiva restano di competenza esclusiva della FIA e dei suoi membri e le manifestazioni di regolarità continuano a poter utilizzare l’uno o l’altro dei regolamenti FIA o FIVA”. È stato definitivamente chiarito che in base all’art. 9 del Codice della Strada non spetta al CONI né a sue affiliate rilasciare un parere preventivo sullo svolgimento delle manifestazioni di regolarità per veicoli storici. La FIVA, Federazione riconosciuta dall’ordinamento sportivo nazionale e internazionale cui l’ASI è affiliata, identificata come Federazione competente, è titolare di un accordo con la FIA che le consente espressamente di adottare norme tecniche che gli organizzatori possono scegliere per organizzare le manifestazioni.
Doppio appuntamento dell’Automotoclub Storico Italiano sul Lago di Garda con il tradizionale ASI Nautic Show e con la seconda tappa dell’ASI Giovani Cup, per un connubio in perfetto stile “dolce vita” grazie all’incontro tra gli iconici motoscafi Riva e le auto storiche: tutti insieme per celebrare il centenario della nascita di Carlo Riva e gli anniversari dei celebri modelli Sebino, Florida, Rudy e Aquarama.
Riva Society Italia - insieme a Riva Historical Society, Riva Club Lago di Garda e alla Commissione Motonautica e Aeronautica dell’ASI - ha messo a punto un intenso programma di attività a partire dal 7 settembre, quando una ventina di preziosi motoscafi Riva provenienti da tutta Europa sono arrivati a Pacengo di Lazise presso la Marina della Nautica Casarola. Il giorno successivo hanno navigato verso Sirmione e Malerba per poi ormeggiare a Padenghe. Venerdì 9 settembre, ancora a Lazise, erano previste le prove di abilità marinaresca e nel pomeriggio, a Gardone
Riviera, si è svolto l’incontro con gli equipaggi dell’ASI Giovani Cup (a loro volta partiti dal Museo 1000 Miglia di Brescia) per la visita al Vittoriale degli Italiani, con il suo parco monumentale e la collezione di auto possedute da Gabriele D’Annunzio. Sabato 10, l’ASI Nautic Show ha raggiunto l’Isola dell’Olivo e poi Desenzano per ammirare dall’acqua l’esibizione della Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori. L’ASI Giovani Cup, invece, ha fatto rotta su Clusane (Lago di Iseo) con la visita alla Riva Vintage Collection della Nautica Bellini. I due eventi si sono riuniti la sera a Pozzolengo per le premiazioni della Coppa Carlo Riva dedicata ai motoscafi conservati in maniera più conforme all’originale. Infine, domenica 11 settembre, i motoscafi hanno navigato in parata verso Punta San Vigilio per il Concorso d’Eleganza e da qui si sono spostati a Bardolino per l’ormeggio finale, incontrando nuovamente i giovani equipaggi con le auto storiche e concludere l’evento tutti insieme. un connuBIo che ha funzIonato, queLLo degLI StorIcI e IconIcI motoScafI rIva e deLLe auto StorIche che gLI equIpaggI dI aSI gIovane hanno portato SuLLe rIve deI LaghI dI garda e dI ISeo unendoSI aI partecIpantI deLL’aSI nautIc Show In onore deI cento annI dI carLo rIva, fondatore degLI omonImI cantIerI.
L’8 settembre hanno preso il via le Giornate Mondiali Guzzi e il Motoraduno Internazionale a Mandello del Lario (Lecco), città che ospita la sede storica dello stabilimento dove da cento anni vengono costruite le Moto Guzzi. Un appuntamento irrinunciabile per ogni fan del marchio dell’Aquila e per ogni amante del motociclismo e delle belle moto. Moto Guzzi rappresenta un patrimonio di storia, tecnologia, stile e fascino che non ha eguali, in grado di coinvolgere ed emozionare trasversalmente ogni generazione.
In via Parodi 57, proprio di fronte all’ingresso principale della Moto Guzzi, c’era lo stand ufficiale dell’Automotoclub Storico Italiano, che ha accolto tutti gli appassionati con alcuni straordinari pezzi in esposizione, come la Sport 14 del 1929 e la Sport 15 del 1933 che furono in uso ai Carabinieri e alla Polizia Municipale di Firenze, la “500” prototipo da competizione del 1951 (con soluzioni tecniche prese dal Dondolino e dal Gambalunga) e la più recente Daytona 1000 “4 valvole” del 1997.
a cauSa deLLa pandemIa, neL 2021 non era Stato poSSIBILe feSteggIare I cento annI deLLa moto guzzI a mandeLLo deL LarIo: L’appuntamento è Stato rImandato aL 2022 ma L’atteSa ha portato ad un evento dI grande SucceSSo, con decIne dI mIgLIaIa motocIcLIStI che hanno raggIunto La StorIca faBBrIca.
ASI, sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1966, ha sempre promosso e divulgato un preciso messaggio legato al restauro dei veicoli storici, basato sul rispetto dell’autenticità che ogni cultore, collezionista o professionista del settore ha il dovere di portare verso ogni singolo esemplare.
Tanto il relitto di un veicolo storico quanto il frammento di una scultura classica costituiscono, ciascuno nel proprio campo, un bene culturale, cioè una testimonianza dell’opera dell’uomo nell’epoca in cui l’ha creato: devono quindi essere oggetto di pari rispetto, studio e valorizzazione. Sono questi i concetti chiave che hanno portato alla stesura della “Carta di Torino” emanata dalla FIVA (la Federazione Mondiale dei Veicoli Storici) e adottata da ASI per mettere in pratica i criteri corretti nel rilascio delle certificazioni e per formare adeguatamente i professionisti della filiera artigianale.
Questi argomenti sono stati trattati sul palco dello stand ASI a Modena Motor Gallery in diversi appuntamenti che hanno coinvolto le Commissioni Tecniche della Federazione, i collezionisti, gli operatori e le Università di Modena, Reggio Emilia e Ferrara con le quali ASI collabora localmente per la realizzazione di corsi di formazione professionale dedicati al restauro della meccanica e della carrozzeria. Nello stand ASI, inoltre, è stato possibile assistere a dimostrazioni pratiche di quell’affascinante attività che sta sul confine tra l’artigianato e l’arte: la battitura della lamiera.
Sul versante dei veicoli storici da competizione, in occasione di Modena Motor Gallery è stata presentata in anteprima la nuova manifestazione “ASI in Pista” del 12 novembre all’Autodromo di Varano de’ Melegari con la formula del “track day” non competitivo abbinato ad una speciale sessione di omologazione dedicata esclusivamente alle auto storiche da competizione, sulla quale la Commissione Tecnica ASI vuole puntare i riflettori affinché il passato sportivo rimanga una traccia indelebile nella storia.
La ScuoLa... In fIera!
gLI StudentI deI corSI dI reStauro promoSSI da aSI InSIeme aLLe unIverSItà dI modena, reggIo emILIa e ferrara hanno traScorSo due gIornate neLLo Stand deLLa federazIone a modena motor gaLLerY eSeguendo dImoStrazIonI pratIche deLLa BattItura deLLa LamIera.
La storia dei veicoli utilitari è tornata sulle strade con l’undicesima edizione dello spettacolare “ASI Transport Show”, evento unico in Italia con la partecipazione di autocarri, autobus, mezzi commerciali e ricreazionali di tutti i generi che sabato 1° e domenica 2 ottobre si sono dati appuntamento al Museo Nazionale del Motociclo di Rimini per poi raggiungere la Repubblica di San Marino. “ASI Transport Show”, ritornato dopo l’ultima edizione organizzata nel 2019, ha mostrato al grande pubblico i veicoli che hanno segnato importanti tappe nell’evoluzione del trasporto delle merci e delle persone. Sono i mezzi che, almeno quanto l’auto, sono stati i protagonisti dello sviluppo industriale, economico e sociale nel XX secolo. Sin dai primi anni del ‘900, infatti, autocarri e “omnibus” (antesignani dei moderni pullman) hanno iniziato a circolare sulle
arterie nazionali dapprima con propulsione a vapore, poi con primordiali ma efficaci sistemi elettrici, quindi con motori endotermici fino alla definitiva affermazione del più efficiente ed economico Diesel. L’industria italiana si è sempre distinta in questo strategico settore, raggiungendo e superando nuovi traguardi tecnologici decennio dopo decennio. Con il “Transport Show”, l’Automotoclub Storico Italiano ha riportato alla ribalta un mondo composto da veicoli rigorosamente conservati o restaurati con gli stessi criteri utilizzati per le auto più prestigiose, tanto da rappresentare un “unicum” a livello internazionale. A Rimini sono arrivati 57 esemplari e in carovana hanno “conquistato” il Monte Titano per poi formare una colorata esposizione sul piazzale della stazione ferroviaria della Repubblica di San Marino grazie alla collaborazione del locale Automobile Club. I partecipanti hanno
IL pIazzaLe deLLa StazIone dI San marIno ha oSpItato gLI oLtre 50 veIcoLI utILItarI e rIcreazIonaLI che hanno partecIpato ad aSI tranSport Show 2022.
aSI tranSport Show 2022
SI è SvoLto tra rImInI e La repuBBLIca dI San marIno, con un traSferImento che ha permeSSo dI ammIrare In movImento I veIcoLI che hanno ScrItto La StorIa deL traSporto
potuto dedicarsi alle visite dell’antica ferrovia che un tempo collegava il piccolo Stato con Rimini, alla Collezione Temeroli di mezzi militari e al Parco Tematico Museo dell’Aviazione. Quella di “ASI Transport Show” è stata una colonna variopinta e multiforme, con gli esemplari più datati che risalivano agli anni ’30 del secolo scorso, come il Fiat 618 del 1936 e il Lancia 3Ro del 1939 in rappresentanza dei caratteristici “musoni” con cabina arretrata. Per gli anni ’40, invece, ecco un iconico modello a cabina avanzata, l’Alfa Romeo 430 del 1947; salendo agli anni ’50, si può ricordare l’OM Super Taurus del 1954 di media portata e con generoso motore da 5,8 litri di cilindrata. Gli anni ’60 e ’70 sono stati sicuramente i più rappresentati con un’ampia gamma di modelli e dimensioni per gli usi più disparati, dai piccoli autocarri alle “corriere” da turismo, dagli autoarticolati ai camper. Tra i mezzi più recenti ma che hanno già conquistato un posto nella storia non poteva mancare l’Iveco Turbostar, il “re” delle autostrade negli anni ’90.
La prima edizione di “ASI Transport Show” risale al 2006 per i festeggiamenti, a Torino, dei 40 anni dell’Automotoclub Storico Italiano. La manifestazione è tornata nel 2011, sempre a Torino, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e si è ripetuta senza interruzioni fino al 2019 con tappe a Varese, Lanciano, Verona, Jesi, Torino (2016, 50° dell’ASI), Arezzo, Vittorio Veneto e Piacenza.
Fiat 508 Camioncino (1936), Luca Isoardi
Fiat 618 Ardita (1936), Alfonso Di Fonzo
Fiat 642 (1956), Massimo Scatozza
Alfa Romeo Romeo 2 (1958), Mauro Tani OM Tigrotto M3L (1966), Gino Carretti
Lancia 3Ro (1939), Giovanni Gazzola
Alfa Romeo 430 (1947), Cristiano Politi Lancia Esatau (1954), Franco Cattadori OM Tigre (1960), Renzo Gaydou Lancia Jolly (1962), Mario Santarelli
Fiat 691N (1972), Sebastiano Amato
Fiat 691N (1972), Salvatore Bordieri
Iveco Eurostar 440 (1999), Antonino Leotta
ASI AutoShow è il grande evento che da giovedì 6 a domenica 9 ottobre ha attraversato la Puglia con un vero museo a cielo aperto composto da 130 auto storiche provenienti da tutta Italia, testimoni di un secolo di produzione automobilistica mondiale. Dopo il prologo a Matera, Gravina in Puglia e Trani, ASI AutoShow ha fatto tappa a Lecce, Castellana Grotte e Taranto per concludersi con lo spettacolare arrivo sul Molo San Nicola di Bari. La manifestazione organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano ha riunito vetture storiche provenienti da tutta Italia e testimoni di un secolo di produzione automobilistica mondiale. Tutti esemplari certificati ASI e in rappresentanza di 20 differenti marchi nazionali ed esteri: dall’Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 alla Toyota MR2 del
2001, spaziando dalle piccole fuoriserie realizzate sulla base della popolare Fiat 600 alle iconiche granturismo come la Jaguar E-Type, dalle esclusive berline di casa Mercedes alle sportive purosangue come la Ferrari Testarossa.
ASI AutoShow rientra a pieno titolo tra le iniziative previste dal protocollo d’intesa rinnovato da ANCI e ASI proprio a Bari, in occasione della presentazione ufficiale della rassegna, avvenuta mercoledì 5 ottobre. L’evento consolida la rete di collegamento tra le realità locali e gli appassionati di veicoli storici, che hanno la possibilità di conoscere, apprezzare e vivere i territori cogliendone le bellezze storiche e naturali con un turismo di tipo lento e consapevole. D’altra parte, iniziative di ASI come l’AutoShow continueranno a fare da volano allo sviluppo dell’indotto generato dal motorismo storico a giovamento della filiera professionale e del comparto turistico. Dopo il prologo iniziale dedicato alla scoperta di Matera, Gravina in Puglia e Trani, il programma di ASI AutoShow è entrato nel vivo venerdì 7 ottobre con la tappa a Lecce, dove le auto sono rimaste
quI Sopra, antonIo decaro (preSIdente ancI e SIndaco dI BarI) con aLBerto Scuro (preSIdente aSI) per IL rInnovo deL protocoLLo dI InteSa tra L’aSSocIazIone nazIonaLe deI comunI ItaLIanI e L’automotocLuB StorIco ItaLIano fInaLIzzato a conSoLIdare La rete dI coLLegamento tra Le reaLtà LocaLI e gLI appaSSIonatI dI veIcoLI StorIcI.
esposte in Piazza Sant’Oronzo mentre i partecipanti hanno vissuto un’esperienza immersiva alla scoperta della città, con tanto di esibizione dedicata alla “pizzica”, la celebre danza popolare salentina. Sabato 8 ottobre si è andati alla volta di Castellana Grotte, con la visita al suo ineguagliabile scrigno sotterraneo, e di Taranto, con una crociera tra i due mari che si abbracciano nel golfo dell’antica capitale della Magna Grecia. Come da tradizione, ASI AutoShow ha portato la storia dell’auto tra le bellezze paesaggistiche e architettoniche, in un connubio perfetto tra la cultura dei motori e il territorio per la massima espressione del turismo lento che valorizza le località coinvolte abbinandole all’evoluzione tecnico-stilistica dell’automobile. Per chiudere la manifestazione con un pizzico di brio gli equipaggi hanno affrontato una serie di prove di abilità che hanno permesso di premiare le migliori dieci prestazioni. Sono saliti sul podio RosetoCatalemo (Alfa Romeo Giulia SS del 1964), De Marco-D’Alesio (Lancia Aurelia B24 del 1959) e Casali-Morosini (Alfa Romeo 1900
In queSte pagIne, aLcune deLLe tappe pIù SuggeStIve dI aSI autoShow 2022 SuLLe Strade deLLa pugLIa: Lecce, BarI, caSteLLana grotte, poLIgnano a mare, moLa dI BarI.
Touring Coupé SS del 1954). Alle premiazioni finali erano presenti anche le istituzioni baresi con l’Assessore allo Sviluppo Economico, Carla Palone, con il Dirigente ed il Comandante della Polizia Municipale, Gianni Corsi e Michele Palumbo.
L’organizzazione di ASI AutoShow da parte della Commissione Manifestazioni Auto dell’ASI è stata coadiuvata dai tanti Club Federati presenti in Puglia, ognuno per competenza territoriale: il Rombo Arcaico di Gravina, la Scuderia Fieramosca di Trani, l’Archivio Storico Motociclistico Salentino di Lecce (con il supporto della Scuderia Il Tacco e del Messapia Automotoclub Storico), del Veteran Car Club Valle d’Itria, dell’Automotoclub Aste e Bilancieri di Bitonto, del Club Jonico I Delfini di Taranto e dell’Old Cars Club di Bari.
ASI Solidale ha promosso una nuova iniziativa sociale in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro - associazione per bambini disabili punto di riferimento nazionale sin dal 1964 per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali - che ha sfruttato tutta la “potenza” dei motori storici per regalare emozioni a chi ne ha più bisogno. Sabato 15 ottobre decine di sidecar storici hanno raggiunto i Centri Residenziali e le Sedi Territoriali della Lega del Filo d’Oro in tutta Italia grazie all’entusiasmo dei Club Federati ASI e dei loro soci, sempre pronti a… mettersi in moto per la solidarietà. L’iniziativa, che rientrava nella campagna “Un mondo di sì” promossa dalla Lega del Filo d’Oro, è stata battezzata “SideCare” per evidenziare l’assonanza del termine sidecar, che identifica le moto dotate di carrozzino laterale per trasportare un passeggero con maggiore comodità, con “care”, ovvero “cura” in inglese. Anche i motori, in particolare quelli storici, sono capaci di trasmettere emozioni e sensazioni positive, proiettando la persona disabile in una dimensione nuova e stimolante.
Gli incontri di “SideCare” si sono tenuti nei Centri Residenziali di Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA) e Termini Imerese (PA), e nelle Sedi Territoriali di Roma, Montegrotto Terme (PD) e Pisa.
Domenica 16 ottobre è stata celebrata in tutta Italia la “Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca”, iniziativa promossa da ASI sin dal 2018 per promuovere sul territorio il patrimonio storico, tecnologico e culturale rappresentato dal motorismo storico.
L’ASI è il riferimento nazionale per il settore e con la “Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca” mobilita gli appassionati per creare decine di opportunità sociali e di intrattenimento.
I Club Federati ASI di tutta Italia hanno organizzato raduni, esposizioni, mostre tematiche e convegni per raccontare la storia del motorismo in un clima di festa e di condivisione.
Mantova è stata il fulcro delle celebrazioni grazie al “Nuvolari Day”, evento organizzato dall’Associazione Mantovana Auto Moto Storiche “Tazio Nuvolari” e dedicato ai 130 anni della nascita dell’indimenticabile “mantovano volante” (16 novembre 1892).
La giornata è stata caratterizzata da un tour sulle strade del “Nivola”, con il ritrovo dei veicoli storici a Mantova, nella splendida cornice di Palazzo Te, e successiva tappa a Villa Favorita di Porto Mantovano dove alle 11.30 si è tenuta una conferenza dedicata a Tazio Nuvolari. Da qui si è ripartiti in direzione Castel d’Ario, paese natio del grande pilota, dove i veicoli sono rimasti esposti in Piazza Castello. Il “Nuvolari Day” ha visto il coinvolgimento di tutti i Club Federati ASI della Lombardia.
quI Sopra, La ferrarI 500 mondIaL deL 1964 eSpoSta neLLo Stand aSI. neLLa pagIna a deStra, daLL ’aLto: tIddo BreSterS (preSIdente fIva), marIo theISSen (SenIor vIcepreSIdent fIva), ceSare fIorIo, paoLo pInInfarIna.
L’Automotoclub Storico Italiano ha partecipato alla 39^ edizione del salone “Auto e Moto d’Epoca” (Padova, 20-23 ottobre) con il grande e animato “ASI Village”, che durante l’intera rassegna ha vissuto all’insegna della passione, della condivisione, dell’informazione e della valorizzazione dell’eccellenza italiana chiamata “motorismo storico”.
Insieme alla Federazione Mondiale sono stati consegnati i prestigiosi riconoscimenti “FIVA Heritage Hall of Fame” a Cesare Fiorio e a Paolo Pininfarina alla memoria del nonno Battista,
fondatore dell’omonima Carrozzeria oggi portabandiera del design italiano nel mondo. Sempre con la FIVA, è stato organizzato un talk intitolato “Il motorismo storico europeo verso il 2035: obiettivi, strategie, opportunità”. Come è noto, infatti, nel 2035 prenderà il via il “Fit for 55” del Green Deal, ovvero il bando delle auto diesel e benzina: FIVA e federazioni nazionali si stanno preparando per condividere e promuovere leggi che hanno lo scopo di favorire e armonizzare la tutela del patrimonio culturale e tecnologico che rappresentiamo. Lo hanno ribadito Tiddo Bresters, Presidente FIVA, e Mario Theissen, Senior Vicepresident FIVA, sottolineando come le soluzioni tecniche per far continuare a circolare i veicoli storici con motore endotermico ci sono già e sono rappresentate dai cosiddetti “E-fuels”. Sarà una sfida da giocare su più fronti, cercando di ottenere normative sovranazionali, magari creando all’interno del Parlamento Europeo un intergruppo come quello già esistente in Italia, che si preoccupa di difendere un patrimonio culturale testimone di una parte della storia che ha profondamente modificato la vita dell’uomo, rendendo possibile la mobilità individuale. Altra importante premiazione ha visto protagonista il “mitomondiale” Giacomo Agostini, al quale ASI ha assegnato il Premio Nazionale per il Motorismo Storico 2022: il 15 volte campione iridato - su MV Agusta e Yamaha - è ancora oggi un fondamentale testimonial della storia e della cultura motoristica italiana nel mondo.
ASI, inoltre, ha celebrato i 170 anni della Polizia di Stato con il privilegio di certificare i veicoli storici dell’Autocentro di Padova. Nello stand ASI erano esposte la Jeep Willys Reparto Celere del 1943 e la Moto Guzzi V7 Sidecar del 1971, due degli otto veicoli cui sono andate le “targhe oro” che il Presidente dell’ASI, Alberto Scuro,
gIacomo agoStInI, 15 voLte campIone deL mondo dI motocIcLISmo, ha rIcevuto IL premIo aSI per IL motorISmo StorIco 2022 quaLe perSonaLItà dI SpIcco che contrIBuISce aLLo SvILuppo e aLLa promozIone deL Settore. La conSegna deL rIconoScImento è avvenuta aL SaLone dI padova davantI ad aL puBBLIco deLLe grandI occaSIonI, che ha potuto aScoLtare daLLa vIva voce deL pILota aneddotI e StorIe IrrIpetIBILI. neLLa pagIna a deStra, La conSegna deLLe “targhe oro” aI veIcoLI StorIcI deLL ’autocentro deLLa poLIzIa dI padova certIfIcatI daLL ’aSI: IL preSIdente Scuro con IL queStore deLLa provIncIa dI padova, antonIo SBordone, e Sotto, da SInIStra, Stefano chImIneLLI, vIttorIo vaLBoneSI, crIStIano BagateLLo, SImone moreLLo, Scuro, SBordone, mIno faraLLI e Stefano antonIazzI.
ha consegnato al Direttore dell’Autocentro di Padova, Primo Dirigente Tecnico Cristiano Bagatello, insieme al Questore della Provincia di Padova, Antonio Sbordone, al Prefetto e al Sindaco della città, Raffaele Grassi e Sergio Giordani.
Grande interesse per gli incontri che hanno informato gli appassionati sulle più recenti novità, anche in ambito normativo. Ad esempio, con la Commissione Legale dell’ASI presieduta da Giuseppe Dell’Aversano e con l’intervento dell’avvocato costituzionalista Gino Scaccia è stata illustrata la recente sentenza del Consiglio di Stato che si è
neLLa pagIna a deStra, daLL ’aLto In SenSo orarIo, IL taLk per ILLuStrare Le attIvItà 2022 promoSSe e coordInate da aSI SoLIdaLe; L ’Incontro con I rappreSentantI dI ancI, cIttà deI motorI, StatI generaLI deL patromonIo ItaLIano; IL nuovo LIBro “La prIma auto a cIrcoLare In ItaLIa”; La conSegna deLLe targhe “aSI muSeI” aLLe reaLtà meSSe In rete daLLa federazIone.
espresso in maniera chiara e definitiva sulla libertà di circolazione dei veicoli storici e sulla legittimità di ASI nell’organizzare manifestazioni di regolarità. Ancora, con i rappresentanti di ANCI (Elisa Venturini, Vicepresidente ANCI Veneto), Città dei Motori (Luigi Zironi, Presidente) e Stati Generali del Patrimonio Italiano (Ivan Drogo Inglese, Presidente) è stata fatta una interessante disamina sul potenziale propulsivo del motorismo storico abbinato al turismo e alle attività produttive del Paese.
Sul palco dell’ASI Village - grande spazio condiviso con numerosi Club Federati - sono state presentate nuove pubblicazioni come “La strada dei Musei”: un’opera curata dalla Commissione ASI Storia e Musei che illustra le realtà espositive motoristiche presenti sull’intero territorio nazionale. Una guida composta da oltre 250 destinazioni (suddivise per regione) censite e messe in rete dall’Automotoclub Storico Italiano. Il valore dell’opera è stato sottolineato dal patrocinio che il Ministero della Cultura ha concesso per la sua presentazione al salone di Padova.
Il lungo weekend è proseguito con le premiazioni “ASI Giovane Passione” e “Passione di Famiglia” a cura della Commissione ASI Giovani per i partecipanti più assidui agli aventi. Riconoscimenti assegnati a Sara Caglieri, Serena Morico, Maria Laura Clementi,
Gabriele Sclano, Riccardo Paglicci Reattelli ed ai fratelli Nicolò e Andrea Gregori. Infine, ampio spazio alle attività sociali coordinate da ASI Solidale, come il progetto “Classica e Accessibile” con la testimonianza di Tomaso Colini, pilota e istruttore FISAPS diversamente abile, e la più recente iniziativa “SideCare” in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, che ha sfruttato tutta la “potenza” dei motori storici per regalare emozioni a chi ne ha più bisogno. I sidecar storici, infatti, sono stati protagonisti nei Centri Residenziali di Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA) e Termini Imerese (PA), e nelle Sedi Territoriali di Roma, Montegrotto Terme (PD) e Pisa.
neLLa pagIna a deStra, daLL ’aLto, L ’aLfa romeo tonaLe vIncItrIce deL premIo uIga auto europa 2023”; IL premIo aSI InStant cLaSSIc conSegnato daL preSIdente aSI aLBerto Scuro a marco freSchI (uffIcIo Stampa cItroën) con IL preSIdente uIga gaetano ceSarano; La cItroën c5 x eLetta “InStant cLaSSIc” per aver Interpretato In chIave moderna I temI cLaSSIcI deL marchIo franceSe
Alfa Romeo Tonale è stata eletta “Auto Europa 2023” dai soci dell’Unione Italiana Giornalisti Automotive, riuniti a Torino per scegliere la migliore vettura prodotta e commercializzate nel Vecchio Continente. L’Automotoclub Storico Italiano, partner dell’iniziativa, ha assegnato il “Premio Instant Classic” alla Citroën C5 X.
A incoronare il nuovo SUV del Biscione, in una cerimonia di premiazione presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, sono stati anche i voti espressi online dalla giuria popolare e dagli opinion leader interpellati da UIGA. È interessante notare come questi ultimi abbiano confermato Tonale come regina delle quattro ruote, mentre i voti del pubblico sono andati prevalentemente a Suzuki S-Cross, l’unica giapponese tra le sette finaliste del premio insieme a BMW X1, Citroën C5 X, DS4 E-Tense, Kia Sportage e Renault Megane E-Tech.
“Il premio Auto Europa assegnato ad Alfa Romeo Tonale - dichiara il presidente dell’UIGA, Gaetano Cesarano - dimostra l’indissolubile legame passionale degli italiani con l’automobile, che trova il giusto punto di sintesi con l’innovazione, la ricerca stilistica e gli alti standard di sostenibilità e sicurezza che l’industria sfoggia sul mercato. Tutte le auto concorrenti al premio rappresentano il meglio che le Case propongono oggi agli automobilisti nei rispettivi segmenti, declinato in tutte le alimentazioni nel percorso di transizione energetica della mobilità”.
“Dopo aver festeggiato il 35° anniversario del Premio Auto Europa nel 2022 – commenta il
presidente ASI, Alberto Scuro – quest’anno abbiamo istituito il Premio Instant Classic per proiettarci verso il collezionismo del futuro. La scelta è caduta sul modello che si inserisce perfettamente nel solco della tradizione Citroën delle grandi berline da turismo. La linea ci porta alle progenitrici CX e XM, senza dimenticare l’iconica DS che in tempi più recenti ha dato vita ad un vero e proprio marchio distintivo. In un’epoca automobilistica contraddistinta da SUV e Crossover, Citroen C5 X ci fa riscoprire il bello della berlina votata al confort di marcia e al piacere del viaggio: attributi che non passeranno mai di moda”. Nell’incontro con i giornalisti dell’automotive è stato affrontato il tema del futuro dei veicoli storici con un focus sugli “efuels” come carburanti che ne garantiranno un uso sempre più ecofriendly. Gli “efuels” sono combustibili di origine sintetica, prodotti tramite processi energivori alimentati da energia elettrica rinnovabile. Tutte le filiere di produzione degli “efuels” iniziano con un processo di elettrolisi dell’acqua alimentato da energia elettrica rinnovabile, che permette di ottenere, ad esempio, l’efuel più semplice da produrre: l’idrogeno.
L’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari (Parma) ha ospitato la prima edizione di “ASI in Pista”, speciale track day organizzato dall’Automotoclub Storico Italiano riservato auto storiche sportive e da competizione al quale hanno partecipato oltre 150 vetture in rappresentanza dei più blasonati modelli che hanno scritto la storia mondiale del motorsport.
La giornata si è conclusa con l’incoronazione di due bellissime regine a quattro ruote, entrambe portacolori del mitico tridente Maserati. Il premio “Best in Show” è stato assegnato alla Tipo 61 “Birdcage” carrozzata Drogo che nelle stagioni sportive 1961, 1962 e 1963 fu protagonista di corse quali, ad esempio, la 12 Ore di Sebring, la 1000 Km del Nurburgring, i Gran Premi di Rouen e di Reims. Ultimo dei 22 esemplari costruiti con il particolare telaio a traliccio di tubi (da qui il soprannome inglese che significa “gabbia di uccello”) fa parte della preziosa Collezione Panini di Modena. Il numeroso pubblico che ha riempito l’autodromo di Varano ha premiato come vettura “Più bella del paddock” la Maserati 6CM del 1938, monoposto della Collezione Sculco che all’epoca rappresentava il Tridente nelle competizioni della massima serie.
neL rIquadro, La maSeratI tIpo 61 “BIrdcage” eLetta BeSt In Show ad aSI In pISta 2022. In BaSSo, La parata fInaLe SuL traccIato dI varano de’ meLegarI.
neL rIquadro neLLa pagIna a SInIStra, aLcune vetture StorIche da competIzIone aLLa SpecIaLe SeSSIone dI omoLogazIone aSI.
quI Sopra, La conSegna deLLa targa oro aSI aLLa daLLara IcSunonove: da SInIStra, vIttorIo vaLBoneSI (preSIdente commISSIone tecnIca auto aSI), gIampaoLo daLLara, aLBerto Scuro (preSIdente aSI), andrea BergamInI (referente aSI veIcoLI da competIzIone). neLLa pagIna a deStra, Le faSI deLLa SeSSIone SpecIaLe dI omoLogazIone aSI dedIcata aLLe auto StorIche da corSa.
Altri riconoscimenti speciali sono stati attribuiti dall’ASI alla Abarth 1000 Sport Prototipo del 1964 portata da Sebastiano Morello, alla Ford Cortina Lotus del 1966 condotta da Massimiliano Buccioni e alla Audi RS2 Avant del 1995 di Marco Martellucci. Il Circolo della Biella federato ASI, che ha nel suo DNA la passione per il motorsport, ha consegnato il suo premio alla Abarth 2000 Sport Prototipo del 1968 portata in pista da Edoardo Magnone, presidente del Registro Fiat Italiano. Nel corso della giornata si sono susseguiti turni di giri liberi in pista e una sessione speciale di omologazione ASI finalizzata al rilascio dei Certificati di Rilevanza Storica e dei Certificati di Identità alle auto da competizione con più di vent’anni, che rappresentano un segmento estremamente variegato e prezioso nel panorama del motorismo storico. E’ stato possibile assistere al lavoro della Commissione Tecnica ASI impegnata nell’esame approfondito di ogni singola vettura che ambisce alla prestigiosa “Targa Oro”, il riconoscimento dell’Automotoclub Storico Italiano abbinato al rilascio del Certificato di Identità. Tale documento, realizzato per ogni
singolo esemplare, contiene le fotografie, la datazione, gli elementi identificativi, la descrizione dello stato di conservazione o dell’avvenuto restauro secondo le norme del Codice Tecnico Internazionale FIVA.
In questo contesto è stata consegnata la “Targhe Oro” alla Dallara Icsunonove custodita nel Museo ufficiale della factory. Il presidente ASI, Alberto Scuro, e il presidente della Commissione Tecnica Auto dell’ASI, Vittorio Valbonesi, l’hanno consegnata direttamente nelle mani del patron Giampaolo Dallara
porSche 904 deL 1965 e porSche 911 carrera rS. neLLa pagIna a deStra, In aLto, La maSeratI 6cm deL 1938; In BaSSo, IL gruppo deLLe YoungtImer SportIve.
celebrando un doppio 50° anniversario: quello dell’azienda e quello della Fiat X1/9, modello sul quale venne sviluppata, nel 1975, la speciale versione Dallara destinata alle competizioni.
“E’ stata una giornata meravigliosa - ha sottolineato il presidente ASI, Alberto Scuro - perché la vita di paddock permette di condividere appieno la nostra passione. Le auto storiche sportive e da competizione trasmettono emozioni e danno adrenalina e con ASI in Pista è stato possibile ammirarne una varietà incredibile. Credo che per il pubblico sia stata una bella occasione per vedere all’opera la nostra Commissione Tecnica nelle fasi più delicate che compongono l’iter certificativo che quotidianamente portiamo avanti per la tutela futura dei veicoli storici”.
La 12^ edizione di Milano AutoClassica, che si è svolta negli ampi e moderni padiglioni di Fiera Milano dal 18 al 20 novembre 2022, ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico (quasi 80.000 visitatori!) ed ha offerto contenuti di interesse per tutti gli appassionati. L’ASI Village è stato il vero cuore pulsante della rassegna grazie ai numerosi Club Federati presenti e alle esposizioni tematiche proposte. Ad iniziare dai sei “Cavallini da sogno” per celebrare i 75 anni della Ferrari con esemplari coupé granturismo con motore anteriore a 12 cilindri: la 250 GT del 1963, la 275 GTB del 1965, la 365 GTB/4 Daytona del 1970, la 456 GT del 1994, la 575 del 2002 (appena entrata nel novero delle storiche) e, non ultima, la 275 GTB del 1966 appartenuta alla star di Hollywood Clint Eastwood. Lanciata al Salone di Parigi del 1964, la 275 GTB (Gran Turismo
Berlinetta) derivava dalla mitica 250 GTO nata per le corse. Il suo stile porta la firma di Pininfarina ed è stata prodotta fino al 1968. L’esemplare appartenuto a Clint Eastwood venne acquistato nel 1966 da Dino De Laurentiis. In origine era di colore “Grigio Notte” ma l’attore, una volta portata negli Stati Uniti, la fece subito personalizzare dallo specialista George Barris, il più amato “customizzatore” delle star hollywoodiane. La sportiva di Clint Eastwood –all’epoca re indiscusso degli “Spaghetti Western” - venne riverniciata nell’attuale verde scuro e ulteriormente accessoriata. Rimase negli States fino all’inizio degli anni ’80, per poi tornare nel Vecchio Continente e trovare posto nel Museo dell’Automobile di Muriaux, in Svizzera. Fece ancora un passaggio in Sudamerica, negli anni ’90, per poi rientrare in Europa ed infine in Italia, dove si trova tuttora. Altro anniversario festeggiato nell’ASI Village è stato quello della Fiat X1/9 che ha compiuto 50 anni. Per questa popolare “Sportiva per tutti” abbiamo esposto alcuni rari prototipi della Collezione
Sopra, IL rIcordo dI mauro forghIerI con, da SInIStra, danILo caSteLLarIn (preSIdente commISSIone aSI StorIa e muSeI), margherIta freddI BandInI e gIampaoLo daLLara.
quI Sopra, La moStra tematIca SuLLe moto coStruIte In LomBardIa. neLLa pagIna a deStra, In aLto, La daLLara IcSunonove; In BaSSo, I gIovanI StudentI deL poLItecnIco deL commercIo e deL turISmo dI mILano con IL quaLe aSI coLLaBora per I corSI dI formazIone SuL reStauro deI veIcoLI StorIcI.
ASI Bertone: la concept Runabout del 1969, musa ispiratrice della X1/9 e premiata nell’estate scorsa al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, e gli esemplari unici di X1/9 “Allungata” (1981), “Spider” (1987) e “Superlight” (1988). Insieme a loro, alle “belle di Bertone”, c’è anche la “bestia di Dallara”: la “Icsunonove” realizzata nel 1975 per le competizioni di più alto livello. L’esemplare esposto proviene direttamente dal Museo Dallara di Varano de’ Melegari ed ha appena ottenuto la certificazione ASI con tanto di “Targa Oro”. Sempre nell’ASI Village, gli appassionati e il pubblico hanno potuto ammirare anche un antico e rarissimo triciclo “4HP” costruito dalla inglese National Motor Company nel 1904, un elicottero sperimentale Agusta A.104 del 1960, uno scafo racer L24 del 1948 e 13 esemplari di motociclette costruite in Lombardia dagli anni ’30 agli anni ’80, in rappresentanza di celebri marchi come Moto Guzzi, Sertum, Gilera, MV Agusta e Innocenti.
Il palco dello stand ASI ha ospitato un ricco programma di appuntamenti, già a partire da venerdì 18 novembre con le presentazioni di “ASI Circuito Tricolore 2023” - la serie di eventi che valorizza l’abbinamento tra motorismo storico e territori - e del nuovo libro “1948: come si disegnò la leggenda”, nel quale l’autore e illustratore Massimo Grandi ha ripercorso la nascita di due coeve
icone dell’automobilismo: la Ferrari 166 e la Porsche 356.
Sabato 19 novembre, dopo l’inaugurazione ufficiale di “ASI Village” con il Presidente Alberto Scuro e l’organizzatore di Milano AutoClassica Andrea Martini, si è tenuto l’incontro dedicato alla Fiat X1/9 con gli interventi di Lorenzo Morello (Commissione ASI Cultura), del Club Nazionale X1/9 e di Barbara Bertone, figlia di Nuccio Bertone. A questo appuntamento è seguito lo spazio “ASI Giovani”, con il diciannovenne Luca Francinelli che in sella ad una moto Gilera del 1938 ha percorso quasi 4000 chilometri attraversando la Francia. Nel pomeriggio è stata illustrata la ricerca scientifica promossa da ASI insieme all’Istituto Superiore di Sanità finalizzata alla definizione del reale impatto ambientale dei veicoli storici: il ricercatore dell’IIS Gaetano Settimo ne ha esposto i primi risultati su tre città-campione: Torino, Milano e Roma. Ne è uscito un quadro chiaro che, in estrema sintesi, evidenzia un dato a favore dei veicoli storici: questi, infatti,
a deStra, IL preSIdente aSI, aLBerto Scuro, con fILIppo de BeLLIS (conSIgLIere munIcIpIo 5 comune dI mILano), L ’onorevoLe ISaBeLLa tovagLIerI (europarLamentare) e L ’onorevoLe andrea dara.
quI Sopra, IL profeSSor gaetano SettImo, rIcercatore deLL’IStItuto SuperIore dI SanItà, ha ILLuStrato I rISuLtatI deLLo StudIo SuLL ’effettIvo Impatto amBIentaLe ImputaBILe aI veIcoLI StorIcI certIfIcatI.
dovrebbero essere numericamente più del doppio del normale parco circolante per uguagliare le emissioni di CO prodotte quotidianamente da quest’ultimo. Domenica 20 novembre, infine, si è parlato della “Modernità del design Jaguar” con il Jaguar Club Italia insieme al designer Mike Robinson e allo storico dell’automobile Marco Makaus, poi dell’inesauribile confronto a due ruote tra i miti di Vespa e Lambretta (con Vittorio Tessera, fondatore del Museo dello Scooter, e Marco Caloi, presidente del Registro Italiano Vespa) e infine dei corsi di restauro promossi da ASI con il Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano, che durante la rassegna milanese ha tenuto le lezioni “live” nel proprio stand.
Il 19 novembre si è svolta a Sofia, in Bulgaria, l’Assemblea Generale della FIVA (Federazione Internazionale dei Veicoli Storici). “Trasmettere la cultura del motorismo storico alle giovani generazioni è l’obiettivo primario del nostro settore”, ha sottolineato il neorieletto Presidente Tiddo Bresters. “Attirare gli appassionati più giovani può sembrare una sfida difficile, tuttavia ci sono almeno due fattori che hanno contribuito a dare il via ad un cambiamento estremamente gradito. In primo luogo, con i social media abbiamo potuto accogliere un significativo abbassamento dell’età media degli appassionati che partecipano ai nostri eventi.
Secondariamente, siamo lieti di vedere i cosiddetti Paesi emergenti della comunità internazionale dei veicoli storici portare un’intera fascia di giovani, spesso donne.”
Tra i circa 200 rappresentanti che si sono riuniti a Sofia (di persona e online da remoto) la grande maggioranza proveniente da Marocco, Turchia, Messico, India, Europa centrale e orientale aveva meno di 50 anni, molti tra 30 e 40 anni. Le federazioni nazionali di Turchia, Romania e Cipro, inoltre, hanno presidenti donne. In Iran, la rapida espansione del movimento dei veicoli storici è guidata da Instagram, grazie soprattutto alla dedizione di una giovane donna esperta e altamente motivata. Nell’ambito dell’Assemblea sono stati rieletti, oltre al Presidente Tiddo Bresters, il Senior Vice President Peter Edqvist, i Vice President Lars Genild (presidente Commissione Legislativa), Malcolm Grubb (presidente Commissione Eventi); tra i nuovi eletti figurano i Vice President Gabriela Magureanu (presidente Commissione Club e Affiliazioni) e Laurent Heriou (presidente Commissione Tecnica). Proseguono il loro naturale mandato l’altro Senior Vice President Mario Theissen e gli altri Vice President Nataša G. Jerina (presidente Commissione Cultura e Giovani), Gautam Sen (Comunicazione) e Jos Theuns (Finanza).
Tra i rappresentanti ASI inseriti nelle Commissioni troviamo Stefano Bendandi (Tecnica), Giuseppe Genchi (Cultura e Giovani), Giuseppe Dell’Aversano (Legislativa), Palmino Poli e Fabio Maina (Moto), Cristiano Politi (Utilitari).
neLLa pagIna a SInIStra, In aLto, IL neo-rIeLetto preSIdente fIva tIddo BreSterS durante L’aSSemBLea generaLe dI SofIa; In BaSSo, La fIva oSpIte deLL’aSI vILLage aL SaLone dI padova “auto e moto d’epoca” con, da SInIStra, gIuSeppe deLL’averSano, marIo theISSen, aLBerto Scuro, tIddo BreSterS, maLcoLm gruBB. quI Sopra, BreSterS e Scuro.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto all’apertura ufficiale della 39^ Assemblea ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) svoltasi alla Fiera di Bergamo dal 22 al 24 novembre. I saluti istituzionali di Mauro Guerra (Presidente ANCI Lombardia), Pasquale Gandolfi (Presidente Provincia di Bergamo), Giorgio Gori (Sindaco di Bergamo) e di Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia) hanno anticipato la relazione di Antonio Decaro (Presidente ANCI e Sindaco di Bari).
“Per tre giorni – ha sottolineato Decaro di fronte agli oltre 2200 amministratori locali presenti - discuteremo del futuro del Paese
e ci confronteremo sulle nostre idee e sui nostri progetti con il nuovo governo, con le altre istituzioni, con i soggetti sociali ed economici, sempre animati da spirito di collaborazione e da un approccio pragmatico ai problemi dell’Italia”. I sindaci sono la voce del Paese e delle comunità locali con cui si trovano ad affrontare sfide future che sono già presenti: è questo il filo conduttore della 39^ Assemblea ANCI intitolata “La voce del Paese. La parola alle nostre comunità”. Nelle comunità opera anche l’Automotoclub Storico Italiano, presente per il terzo anno all’Assemblea ANCI in virtù del protocollo di intesa siglato con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Nell’ambito di ANCI Expo, esposizione collaterale ai lavori dell’Assemblea, l’Automotoclub Storico Italiano promuove la terza edizione della serie intitolata “ASI Circuito Tricolore”, format che promuove la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso il motorismo storico dinamico, abbinato a ciò che tutto il mondo ci invidia: quell’impareggiabile mix composto da eccellenze del
In queSta pagIna, IL preSIdente deLLa repuBBLIca SergIo mattareLLa e IL preSIdente ancI antonIo decaro. neLLa pagIna a deStra, IncontrI IStItuzIonaLI con IL mInIStro deLL’amBIente gILBerto pIchetto fratIn, con IL SIndaco dI torIno Stefano Lo ruSSo, con IL SIndaco dI verona damIano tommaSI e con IL mInIStro affarI europeI, Sud, Le poLItIche dI coeSIone e IL pnrr raffaeLe fItto.
made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere. L’Assise dei sindaci italiani prevedeva una serie di panel tematici dedicati alle principali questioni che riguardano i Comuni e gli amministratori locali: dall’attuazione del Pnrr alla mobilità sostenibile, dall’innovazione e digitalizzazione alla salute e al welfare, per poi dedicare specifici focus alla crisi energetica e all’ “abbraccio” dei sindaci italiani al popolo ucraino.
“ASI – ha evidenziato il presidente Alberto Scuro – prosegue con coerenza e concretezza nel suo percorso virtuoso in ambito sociale e culturale al servizio delle istituzioni. Il motorismo storico non è solo passione ma è un settore che offre grandi opportunità per lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi dei comuni italiani, i nostri primi interlocutori sul territorio. ASI Circuito Tricolore rientra a pieno titolo tra le iniziative previste dal protocollo d’intesa di ASI e ANCI. Grazie ad ANCI, infatti, si consolida la rete di collegamento tra le realità locali e gli appassionati di veicoli storici, che hanno la possibilità di conoscere, apprezzare e vivere i territori cogliendone le bellezze storiche e naturali con un turismo di tipo lento e consapevole. Le iniziative di ASI continueranno a fare da volano allo sviluppo dell’indotto generato dal motorismo storico a giovamento della filiera professionale e del comparto turistico. ASI e ANCI, inoltre, lavorano fianco a fianco su provvedimenti legislativi e normativi che tutelino la conservazione e l’utilizzo responsabile dei veicoli storici”.