Programma 2006

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consecutivi per il primo lancio della palla, che è in legno e ha un diametro di circa 15 centimetri. Poi proseguono ripartendo dal punto in cui è arrivata la loro palla. Vince la coppia che per prima arriva a totalizzare 31 punti esatti. Attenzione però, chi supera i 31 punti viene retrocesso a 25 (tra le inevitabili urla) e deve continuare fino a quando qualcuno arriva a 31 esatti. A cura di: Ajuntamiento de Monreal del Campo, Teruel

BOLO PALMA Giardini Lombroso

Cantabria SABATO/DOMENICA 10.00-18.30

E’ diffuso in Cantabria e nella parte orientale delle Asturie. Bolo Palma, praticato già nel secolo XVI, è considerato un erede del gioco dei birilli, nato nei monasteri in Germania E’ arrivato nella penisola Iberica grazie ai pellegrini di Santiago di Compostela e con il passare del tempo ogni valle ha elaborato regole del gioco con diverse modalità. Il primo riferimento scritto ai birilli in Cantabria è il Bando Publicado por el Ayuntamiento de Santander en 1627: “Si proclama che nessuna persona osi giocare ai birilli in nessuna via della città, pena 200 maravedì”. A Santander si continua a giocare al di fuori delle mura cittadine in campi da gioco detti boleras. Nel 1722 si registra un bando simile nella città di Ampuero e in altre, ma nonostante questi divieti il gioco si diffonde in altre zone, anche grazie alla presenza attiva delle donne. Nel sec. XIX il gioco si svolge in genere nella piazza principale della città, vicino alla chiesa: la campana segnava la fine della messa e l’inizio del gioco. Verso fine secolo le boleras vengono costruite vicino alle taverne poiché i locandieri vedono la possibilità di guadagno. Alcuni documenti attestano che re Alfonso XII gioca a birilli, si creano i primi regolamenti scritti, le prime boleras coperte e i primi concorsi, le prime scommesse, le prime società ludiche. Con l’inizio sec. XX nascono federazioni ludiche che cercano di regolamentare il gioco. In Spagna, finita la guerra, rinasce l’interesse nel gioco e nel 1941 viene costituita la Federación Cantabra e si organizza il primo campionato provinciale e nazionale. Nel 1958 il primo torneo. Il successo fa nascere numerose squadre e i concorsi si moltiplicano, nascono scuole, libri e video. Il gioco Bolo Palma oggi è uno sport molto praticato, l’ obiettivo è abbattere con le palle il maggior numero di birilli e riuscire a fare “emboque” A cura di: Federacion Cantabra de Bolos, Santander

BOLO SERRANO Fosso Forte di San Giorgio

Andalucía SABATO/DOMENICA 10.00-18.30

Appartiene alla grande famiglia dei birilli ed è tuttora molto vitale il gioco del Bolo Serrano. Sembra abbia avuto origine nel sec. XIII nella località cantabra di Soba Ampuero (Santander), nella regione della Sierra de Segura si giocava durante il periodo di Filippo II (sec. XVI). Il gioco ha continuato a essere popolare e nel 1950, a Segura de la Sierra, si praticava in un luogo frequentato come “la puerta nueva”. Allora le palle (che pesano tra i 3 e i 6 kg) erano rigorosamente di legno di acero e ginepro, mentre oggi si fanno anche di leccio o in materiali artificiali. Successivamente il gioco viene praticato di meno e la tradizione permane solo nei paesi di Santiago de la Espada, Pontones y Segura de la Sierra. Nel 1969 la città di Orcera si fa pioniera nella resurrezione di questo sport. Si svolge il 1° Campeonato Comarcal (Campionato Regionale) di questo sport autoctono serrano. Nel 1981 il Comune di Segura organizza il 1° Campeonato Comarcal in forma di lega cui partecipano 250 boleros (lanciatori di bolas, palle) nelle due modalità che si praticano nei diversi nuclei nella regione Andalusa, nominate di “Alta Montaña” e “Valle”. A cura di: Club de Bolos Serranos Los Reales, Beas de Segura, Jean

CALVA Giardini Piazza Indipendenza

Castilla y León SABATO/DOMENICA 10.00-18.30

Il gioco della Calva ha origine nelle attuali province di Avila, Salamanca e Zamora e veniva praticato già all’epoca dei Celti e degli Iberi. Era giocato dai pastori, che per passare il tempo lanciavano una pietra a un corno di vacca. Col passare del tempo il corno venne sostituito con un pezzo di legno (calva) e la pietra con un cilindro di ferro o acciaio (marro). Il nome deriva dal luogo dove originariamente si praticava, un terreno libero da erbacce e pietre: il calvero (radura). Oggi si gioca soprattutto a Castiglia e León, Salamanca , Zamorae Vizcaya, ma è diffuso anche a Barcellona, Madrid e nei Paesi Baschi. Mentre una volta si giocava praticamente tutte le domeniche e durante le feste di precetto, oggi, al di fuori di competizioni e campionati, si gioca in genere una volta all’anno, il giorno di Santa Quiteria (22 maggio). Una volta la calva era riservata agli uomini. Attualmente ha trovato una nuova vitalità, e si è imposta anche come sport. Tuttora

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