TerrAmica Num. 12 - 2020

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Bacche di Chiltepin Amarillo lari del clima, della vegetazione e del suolo nelle zone di ritrovamento dei peperoncini selvatici ci fanno capire che in molti casi la causa principale degli insuccessi nella loro coltivazione è forse la tendenza ad equipararle alle specie domesticate. Queste piante selvatiche infatti richiedono poche concimazioni, acqua con moderazione e collocazione in posizioni ombreggiate. Alcune specie hanno bisogno di un lungo periodo di crescita per raggiungere la maturità necessaria per la fruttificazione (che è spesso molto limitata), mentre la germinazione dei semi non è regolare e molto lenta in alcuni casi. Eppure queste difficoltà non spaventano i veri collezionisti. Numerose sono le specie scoperte e classificate, anche se ancora moltissime piante si trovano in zone poco accessibili ed inesplorate fino ad adesso; purtroppo molti esemplari sono in pericolo di estinzione a causa dei cambiamenti climatici, urbanizzazione, costruzione di strade, aumento dei campi coltivati e delle aree di pascolo. Per soddisfare la nostra curiosità e il desiderio di ammirare ed assaporare, almeno in parte e a casa propria, la natura selvatica, possiamo coltivare le seguenti

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Bacche di piante "Ulupica"

specie del genere Capsicum della famiglia delle Solanaceae: Capsicum annuum var. glabriusculum, C. frutescens, C. baccatum var. baccatum, C. chinense, C. rhomboideum, C. lanceolatum, C. praetermissum, C. tovarii, C. eximium, C. cardenasii, C. chacoense, C. flexuosum, C. galapagoense. Ogni specie ha il fiore diverso, come lo sono anche i loro frutti per non parlare dei sapori inconfondibili. Non si può immaginare la cucina messicana, peruviana, cilena (e molte altre) senza la presenza del peperoncino. Alcuni peperoncini selvatici ne fanno parte da sempre, sono molto ricercati e costosi. Uno di loro è il Capsicum annuum var. glabriusculum, una specie diffusa in Colombia, in Messico e negli Stati Uniti e conosciuta con nomi locali diversi: chiltepin, chile piquin, pequin, flea chile, indian pepper, chilpaya e molti altri. Viene ampiamente raccolto a mano dalle piante selvatiche in Texas e nel deserto di Sonora. In Bolivia, invece, possiamo trovare i peperoncini selvatici localmente chiamati “Arivivi” e “Ulupica”. Gli Arivivi sono quelli caratterizzati da piccoli frutti rossi o arancioni dalla forma ellittica (come quelli di Capsicum chacoense e Capsicum baccatum

TerrAmica | N. 12 - Gennaio 2020

var. baccatum). Gli Ulupica sono invece i peperoncini dalla forma sferica, con frutto piccolo e rosso; generalmente i frutti vanno raccolti ancora verdi o nelle prime fasi di maturazione, dato che i peperoncini maturi diventano succosi e fragili. Generalmente si usa il nome Ulupica per i frutti delle specie Capsicum eximium e Capsicum cardenasii che fanno parte del complesso C. pubescens e si ibridano tra loro molto facilmente, generando piante con fiori molto belli; questa è una delle caratteristiche più affascinanti dei capsicum wild. Creando la propria collezione delle varie specie del genere Capsicum, è possibile unire insieme i loro colori, aromi, sapori e piccantezze dando ampio spazio alla propria fantasia. Sperando di aver stuzzicato un pò la vostra curiosità, nel prossimo articolo vi racconterò la mia esperienza nella coltivazione di queste belle e affascinanti piante. Ilona Stankyavychene Moderatrice Sez. Piante Ornamentali Forumdiagraria.org

Coltivazioni


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