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Da Locarno al Togo per mettersi a disposizione delle persone bisognose
Giacomo Martinoni: medico e pensionato con una gran voglia di fare del bene «Appena vado in pensione mi metto a viaggiare, mi concedo tutto quello che non ho potuto fare a causa degli impegni della vita»: Questo è quello che sento spesso dire a chi si avvicina al momento della pensione. Con il dott. Giacomo Martinoni è stato diverso. Una sera lo incontrai nel posteggio dei nostri studi alla fine di una giornata di lavoro: ci scambiammo qualche impressione sulla giornata di lavoro appena terminata. Io ero appena rientrata da un viaggio a Calcutta a visitare le opere di Dominique Lapierre e facemmo qualche considerazione sulle miserie e sulle bellezze dell’India e sulle contraddizioni di questo mondo lontano. Quella sera il dott. Martinoni mi confessò che a mesi avrebbe cessato l’attività nel suo studio medico, ma che non voleva smettere di lavorare. Desiderava continuare la sua professione di chirurgo, magari in Africa, e mi chiese se conoscessi qualche organizzazione che operava laggiù. Gli promisi di pensarci e qualche tempo dopo gli parlai di don Franck Koffi Essih, vicario a Pregassona che con mio marito Claudio incontravamo a Mogno quando sale d’estate con i ragazzi della colonia di
Nella foto in alto il dottore «subito al lavoro». Nella foto sopra l’Ospedale San Gottardo realizzato in Togo dall’Associazione «Dédomé».