Associazione « Dédomé » Amici di don Franck – Vezia /Svizzera – Atakpamé/ Togo
Rapporto d’attività 2009 Attività del comitato I membri di comitato si sono riuniti sei volte nel corso dell’anno alfine di definire i progetti da promuovere, gli obiettivi da raggiungere e il loro grado di realizzazione, elaborare i preventivi finanziari, analizzare periodicamente i consuntivi, definire le priorità in Ticino e in Togo, valutare le proposte di manifestazioni per la raccolta di fondi e preparare i viaggi in Togo delle delegazioni ticinesi (agosto e dicembre), degli studenti della Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI) e di quattro volontari. Il presidente, don Franck, ha mantenuto e sollecitato contatti con varie persone, enti e istituzioni alfine di far conoscere l’associazione e raccogliere fondi per i diversi progetti. Il dr. Genini si è impegnato per la ricerca di materiale per l’ospedale, la segretaria e cassiera ha seguito l’andamento contabile coadiuvata dal signor Gallucci, ha redatto i due giornalini annuali e ha mantenuto i contatti con il Dipartimento Sanità della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), per elaborare il progetto di stage di quattro studentesse. La signora Prati ha fatto conoscere e ha gestito il progetto della scolarizzazione dei bambini e dei ragazzi attraverso le adozioni a distanza, mantenendo i contatti con le famiglie in Ticino e con i membri di comitato responsabili delle adozioni in Togo. Ha pure coordinato, insieme alla signora Rathey, il lavoro di diverse persone volontarie che si prestano per organizzare il materiale che arriva per i nostri progetti (vestiti, materiale sanitario, computer, …) . L’avvocato Sutter si è adoperato per risolvere le pratiche amministrative correnti e consigliare il comitato dal punto di vista giuridico. Viaggio in Togo delle delegazioni ticinesi i mesi di agosto e dicembre Dal 30 luglio al 13 agosto, due famiglie, ognuna con tre figli, hanno scoperto il Togo insieme a don Franck, alla segretaria e a un’altra giovane che ha trascorso la sua seconda estate nel paese africano. Le emozioni sono state tante, specialmente per chi scopriva il Togo: dal primo impatto nella capitale con i suoi rumori e il suo inquinamento, all’accoglienza nel villaggio di Dédomé, alla visita ai dispensari che non dispongono neanche del minimo indispensabile per eseguire le cure di base (Nyiélé e Adjassiwoewoe) o dove le suore si prodigano incessantemente per tentare di salvare la vita a bambini denutriti e/o malati (Aledjo). La consegna di cinquecento gilet di sicurezza alla polizia e alla gendarmeria togolese, attraverso il Ministro degli Interni, è stata l’occasione di capire quanto le autorità apprezzino e sostengano le attività e i progetti dell’associazione. Questa valutazione positiva si è tradotta nel rinnovo dell’Accord Programme, stilato dal Ministero delle Cooperazione e dello Sviluppo e valido tre anni. Per tutti è stata l’occasione, dopo la visita alle diverse autorità, di vedere con i propri occhi i risultati degli sforzi intrapresi dall’associazione per promuovere lo sviluppo locale in collaborazione con la popolazione. Il presidente e la segretaria hanno analizzato in modo particolare la gestione dell’ospedale e il progetto delle adozioni a distanza. Il lavoro svolto sul posto dai membri del Comitato locale, il coinvolgimento nei diversi stadi delle autorità locali e nazionali consente di cogliere i frutti sperati e le basi gettate lasciano ben sperare per il futuro. Le promesse fatte lo scorso anno alle autorità dei villaggi di Adjassiwoewoe e Nyiélé sono state mantenute: sono stati consegnati medicinali generici di base per i dispensari e la scolarizzazione dei bambini è sostenuta grazie ad alcune adozioni a distanza. Queste azioni hanno avuto un riscontro insperato sul territorio: i capi villaggio che avevano dei contenziosi tra loro, si sono ritrovati per definire degli obiettivi comuni in favore della popolazione della regione. Alle suore del dispensario di Aledjo sono state consegnate sessanta scatole di latte in polvere contro la diarrea: questo dono rappresenta un sostegno importante, che il personale utilizza con parsimonia e secondo criteri ben definiti, per dare una possibilità di vita ai neonati e ai bambini denutriti. Un gesto che è stato particolarmente mediatizzato è stato la consegna di 500 gilet di sicurezza alla polizia e alla gendarmeria togolese. Nel corso dei precedenti viaggi, i volontari avevano osservato che i poliziotti e gli agenti operavano in condizioni di sicurezza molto precarie, mettendo spesso in pericolo la loro vita. In seguito a discussioni con le autorità locali è nata l’idea di offrire una parte di materiale che potesse garantire un’attività più sicura. I gilet sono stati consegnati al Ministro degli Interni e ai responsabili dei due corpi, alla presenza di tutta la delegazione ticinese. Dal 29 dicembre al 12 gennaio, i signori Severino Bronner e Franco Notari, due tecnici che si occupano degli impianti elettrici e sanitari, sono andati in Togo per la terza volta. La loro conoscenza della situazione li ha portati a lavorare per rendere operativi gli impianti delle sale operatorie dell’ospedale, oltre che per verificare le installazioni già presenti. Un aspetto molto positivo e apprezzato a Dédomé, è la funzione 1