Associazione « Dédomé » Amici di don Franck – Vezia /Svizzera – Atakpamé/ Togo
Rapporto d’attività 2008 Attività del comitato I membri di comitato si sono riuniti sei volte nel corso dell’anno alfine di valutare il raggiungimento degli obiettivi fissati per i singoli progetti, definire le priorità in Ticino e in Togo, valutare e aggiornare la situazione finanziaria, organizzare le manifestazioni per la raccolta di fondi e preparare i viaggi in Togo delle delegazioni ticinesi (agosto e dicembre). Il presidente, don Franck, ha mantenuto e sollecitato contatti con varie persone, enti e istituzioni alfine di far conoscere l’associazione e raccogliere fondi per i diversi progetti. Il dr. Genini si è impegnato anche nel 2008, per la ricerca di materiale utile per il centro e cassiera ha seguito l’andamento contabile, ha redatto i due giornalini annuali e ha instaurato medico sociale. La segretaria i contatti con il Dipartimento Sanità della Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI), alfine di creare le condizioni necessarie affinché degli studenti infermieri possano recarsi a Dédomé per uno stage. La signora Prati ha promosso con particolare impegno e con successo, il progetto delle adozioni, ha mantenuto i contatti con le famiglie adottive in Ticino e con i membri di comitato responsabili delle adozioni in Togo. Ha pure coordinato, insieme alla signora Rathey, il lavoro di diverse persone volontarie che si prestano per organizzare il materiale che arriva per i nostri progetti (vestiti, materiale sanitario, computer, …). Viaggio in Togo delle delegazioni ticinesi i mesi di agosto e dicembre Nove persone, tra le quali tre membri di comitato, hanno accompagnato in Togo don Franck, dal 26 luglio al 9 agosto. Due persone scoprivano per la prima volta la realtà togolese. Per tutti è stata l’occasione, dopo la visita alle diverse autorità e l’accoglienza ufficiale al villaggio (sempre densa di emozioni), di vedere con i propri occhi i risultati degli sforzi intrapresi dall’associazione per promuovere lo sviluppo locale in collaborazione con la popolazione. I membri di comitato hanno analizzato in modo particolare la gestione del centro medico sociale e del progetto delle adozioni a distanza. Come per tutti i progetti con obiettivi di medio e lungo periodo, vi sono, infatti, momenti nei quali è importante fare delle verifiche, apportare qualche correttivo e soprattutto rimotivare le persone coinvolte, che potrebbero accontentarsi dei risultati parziali raggiunti. I membri di comitato si sono resi conto della serietà del lavoro svolto: infatti, la situazione a Dédomé, soprattutto per l’aspetto sanitario e scolastico, è notevolmente migliorata. Il lavoro svolto sul posto dai membri del Comitato locale, l’attenersi a criteri chiari e condivisi nel portare avanti i progetti, il coinvolgimento nei diversi stadi delle autorità locali e nazionali ha consentito di cogliere i frutti sperati e le basi gettate lasciano ben sperare per il futuro. I progetti lanciati e il miglioramento della situazione hanno dato una certa rinomanza all’ONG in tutto il Togo. Questo anche perché l’Associazione in passato si è mossa per sostenere progetti in campo sanitario e formativo non solo nella prefettura di Amlamé dove c’è il villaggio di Dédomé, ma in altre regioni del paese, soprattutto nel Nord dove la vita è più difficile, vista la scarsità di piogge. Così sono giunte a don F ranck diverse richieste di sostegno da parte di altri villaggi. Fra le tante richieste, i membri della delegazione si sono recati in visita ai dispensari di Adjassiwéwé e Nyilé, villaggi dell’entroterra distanti un paio d’ore di pista da Dédomé. In entrambi villaggi esistono già dei dispensari medici, chiusi o poco operativi a causa della mancanza di fondi iniziali per l’acquisto dello stock di medicinali di base. Il mancato funzionamento di questi dispensari, che coprono aree relativamente vaste, ha come conseguenza un’alta mortalità della popolazione rurale in seguito a ferite accidentali nel lavoro dei campi, morsi di serpenti ecc. Le autorità locali hanno chiesto il sostegno dell’Associazione per far ripartire le strutture e la delegazione ticinese, rilevando l’essenzialità dell’impegno locale nel garantire in modo duraturo la gestione e la presenza di personale qualificato, si è dichiarata pronta a valutare le due situazioni. Sempre in questa direzione, il gruppo di volontari si è impegnato con le suore del Centro medico di Aledjo a fornire ogni anno quaranta scatole di latte in polvere Al 110 contro la diarrea, che consente loro di salvare tante piccole vite. Come gli anni scorsi, il passaggio ad Aledjo ha lasciato il segno in ognuno dei partecipanti che si sono confrontati con una realtà di estrema povertà, di precarietà fisica, ma anche di grande forza morale e di speranza. La delegazione svizzera ha incontrato i rappresentanti dei contadini e ha potuto rendersi conto di quanto sia importante il lavoro svolto dalle cooperative agricole .
1