Il mio Ciclomotore

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CICLOMOTORE

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Corso di formazione per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori

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COPYR|GHT - O SAPIGNOLI - Via Molino Vigne, 2, - 47825Toniana (RN) - Tel. 05411675264 - Fax 05411675382 Vietata la riproduzione, anche parziale, senza auto(izzazione scritta dell'editore.


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PROVINCIA DI ROMA

Fare in modo che i più giovani abbiano a disposizione uno strumento valido, semplice e utile per conoscere le regole di comportamento stradale e i fattori a rischio legati alla guida. E' lo scopo di questo volume, giunto alla seconda edizione, e dell'iniziativa che ha già coinvolto 11.000 ragazze e ragazzi in corsi di formazione sulla sicurezza stradale. (Jn tema che ha bisogno del sostegno di tutte e tutti e sul quale la Provincia di Roma intende proseguire con sempre maggiore decisione il proprio impegno. Questo manuale vuole offrire una panoramica completa delle norme e promuoverne la conoscenza attraverso un linguaggio semplice ed fficace, perché una corretta educazione stradale è garanzia di sicurezza e, dunque, interesse di tutta la nostra comunità. Conoscere le regole, e rispettarle, vuol dire maturare la consapevolezza del rispetto reciproco e di un senso civico che le istituzioni hanno il compito di promuovere attivamente e rafforzare, specie tra i più giovani.

Il Presidente della Provincia di Roma On.le Nicola Zingaretti


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Il presente volume testimonia la volontò dell'Amministrazione Provinciale di porre ulteriormente l' attenZione sulle problematiche inerenti la sicureZZa stradale e conferma la nostra fiducia nei confronti di una fficace campagna di sensibilizzazione e di informazione rivolta ai giovani sui temi della guida sicura e consapevole. Troppo spesso la mancanza di perizia alla guida e la disattenZione dovute alla scarsa preparaZione in materia sono causa di gravi incidenti stradali. La conoscenza del Codice della Strada e delle norme di comportamento da seguire quando si è alla guida di un ciclomotore è I' obiettivo di questa pubblicazione. Chi infrange le regole attenta all'incolumità ed alla serenitò proprie e contestualmente di tutte le persone che circondano le rispettive sfere affettive. Metterci alla guida di un ciclomotore è senz'altro divertente, ma non è mai e non può mai divenire un gioco.Il rispetto delle regole, la responsabilità di guida ci aiutano a vivere meglio con noi stessi e nel rispetto degli altri. Con la speranza che questa pubblicazione giovane, moderna, dinamica, rivista ed aggiornata, contribuisca a rafforzare il senso civico nei partecipanti al corso, ma anche nelle loro famiglie: buona lettura! UAssessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile Ezio Paluzzi


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PROVINCIA DI ROMA

Nel panorama attuale, la percezione della Sicurezza assume un'importanza inimmaginabile fino pochi anni fa. I-a cittadinanza awerte la necessità di un vivere comune più "sicuro", nonostante confortanti dati che riportano un calo vertiginoso di comportamenti antisociali storicamente reputati i più gravi, ed a ragione, quali quelli derivanti da fenomeni di natura mafiosa ed associativa o il terrorismo di matrice politica. In questo quadro, la Polizia Locale viene chiamata ad assumere ruolo di primaria importanza, essendo proprio in ambito locale che si

ingenerano fenomeni che portano la febbre di sicurezza a toccare i gradi più alti; si pensi alla criminalità di strada o alle baby-gang, o

ai reati ambientali, senla parlare poi della circolazione stradale con tutti i problemi annessi. E proprio queste sono nella percezione della gente comune le cartine tornasole della sicurezza. Ma proprio queste sono anche le principali aree tematiche in cui la Polizia Locale si trova ad operare: - controllo territoriale locale; - ambiente; - viabilità locale. Anche la Polizia Provinciale di Roma si trova il gravoso compito di rispondere a queste esigenze, agendo ove necessario in modo repressivo e ove possibile in modo preventivo. Da anni il Corpo, all'impegno di controllo su strada e di contestazione di illeciti ffianca una serie di interventi mirati ad introdurre sul territorio una "Cultura" della Sicurezza Stradale.


Ci si è resi conto infatti della scarsa fficacia del momento repressivo qualora non esista a monte una convinta condivisione delle regole ed un reciproco rispetto. Entrare negli Istituti scolastici con il "Corso per il patentino" rappresenta per noi una grande opportunità: provare a costruire la Cultura della Sicurezza Stradale insieme al Futuro, i nostri ragazzi. Gli operatori della Polizia Provinciale che esponSono il Corso sono tutti dotati di una forte motivazione in tal senso, convinti che quello che si riesce a creare nelle poche ore a disposiZione sia comunque un valore aggiunto che i nostri ragaZZi porteranno con loro per il resto della vita. Bisogna però essere coscienti che questo non può bastare a scongiurare incidenti e conseguenze drammatiche. L'impegno per costruire unavera SicureZZa Stradale deve essere costante e soprattutto comune: tutti ci dobbiamo impegnare per porre fine alle patologie delle nostre strade. L'appello quindi è per voi insegnanti e genitori: siate di esempio ai vostri figli nella quotidianitò, rinfrescando assieme a loro le regole del Codice della Strada e considerando una guida che sicuramente potrò trovare margini di miglioramento nell'attenzione, nella responsabilitò, e magari nella maggiore tolleranza per il conducente del veicolo accanto. Provinciale di Roma è un Corpo recentissimo, la cui origine è datata 1997, con la confluenza delle guardie venatoriali e di quelle ittiche, da vari decenni impegnate nel controllo e nella salvaguardia dei Parchi e delle Aree naturali protette

In Polizia

della Provincia di Roma.

Investita di numerose funzioni, quali ad esempio quelle di Polizia Giudiziaria, Amministrativa e Ausiliaria di Pubblica Sicurezza, nonché di vari compiti istituzionali, svolge servizi di vigilanza e di controllo mirati alla salvaguardia dell'ambiente, alla diftsa del suolo, al vincolo idrogeologico, aL controllo amministrativo delle agenzie di viag' gi e di agriturismo, alla vigilanza sulla caccia e sulla pesca e al controllo della navigazione nelle acque interne.

Net 2002 la Polizia Provinciale è stata inoltre inserita nell'art. 12 del nuovo Codice della Strada e svolge quindi a tutti gli effetti funzioni di Polizia Stradale.

della Polizia Provinciale Dott. Luca Odovaine

I1 Comandante


INDICE Parte Prima - Il mio motorino

Il

mio ciclomotore Le caratteristiche costruttive e funzionali La cura del motorino

ll t2 t2

Parte seconda - La strada La lettura della strada Segnaletica orizzontale Segnali luminosi e manuali... La segnaletica stradale Campo di applicazione............. Caratteristiche dei segnali Suddivisione dei segnali stradali..... Pannelli integrativi Segnali di divieto Segnali di prescrizione ............... Le violazioni della segnaletica stradale Documenti personali e requisiti Come si guida il motorino Lapaftenza Come affrontare le curve...... La frenata La guida in condizioni di viabilità negative

2t 2t 26 JJ JJ JJ JJ 34 35 35 36 56 56 57 57

s9 60

Parte terza - Le regole di comportamento che tutti devono conoscere e rispettare Pericolo e intralcio Velocità

Divieto di gareggiare in velocità Limiti di velocità Limiti massimi generali di velocità Posizione sulla carreggiata ............ Circolazione per file parallele Precedenza Passaggi a livello Sorpasso

Distanza di sicurezza Incrocio tra veicoli nei passaggi ingombrati..................

Dispositivi visivi e di illuminazione ........... Cambiamento di direzione o di corsia Uso dei dispositivi acustici e limitazione dei rumori ................ Arresto, fermata e sosta........

61 68 69 70 70 70

t3 t3 75 76 78 19 79 80 81

83


Trasporto di persone e di oggetti sui motocicli o ciclomotori Uso del casco protettivo ............. L uso del telefonino e di altri apparecchi I documenti da esibire Circolazione dei velocipedi ........... Comportamento dei pedoni Obbligo di conducenti verso i pedoni

Guida in stato diebbrezza alcolica Obblighi in caso di incidente Obblighi verso funzionari - Ufficiali e agenti Obblighi assicurativi

84 85 88 92

92 93

94 94 95

96 97

Parte quarta - Le cause degli incidenti stradali e come evitarli Che cos'è l'incidente stradale La velocità come fattore primario Velocità e spazio di arresto Lo spazio dì frenata....

103 103

104 104

sicure22a................ Le condizioni negative di viabilità.. L efficienza del veicolo Le condizioni psicofisiche del conducente L'alcool e le sostanze stupefacenti................. L'affaticamento psicofisiéo.............. Gli stati emotivi....... I diritti e gli obblighi comportamentali..'...'... Gli aìtri fattori della

109 113 115

116 116

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118

120

Parte quinta - La cultura della sicurezza e i valori che la realizzano

L'autotutela Il rispetto degli altri

127 127

Comè riconoicere gli errori a1trui.......... Come riconoscere lconducenti pericolosi

128 129

Parte sesta - Nozioni di primo soccorso Nozioni di primo

soccorso

133

Appendice

Il

programma dei corsi e le proòeìure

d'esame'

Curiosità Le norme di comportamento: cenni storici Le infrazioni del ciclomotorista Tipologia patenti

139

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PARTE PRIMA

IL MIO MOTORINO



IL MIO CICLOMOTORE Possedere un motorino è il sogno di ogni ragazzo che si avvicina ai quattordici anni. E' questa l'età per guidalo e non bisogna avere fretta di anticiparla. Nell'attesa ci si prepara imparan{o le regole richieste per circolare con sictrezza e per conseguire il certificato di idoneità che è stato reso obbligatorio dal 1" luglio 2004, e per acquisire i principi della sictxezza stradale, e che per tutta la vita resteranno validi e basilari. La sicurezzarinfattirè una cultura, un modo di pensare e di agire, non è solo conoscenzà di regole e capacità di guida. Per prepararsi, è utile osservare, mentre si è ancora a piedi, gli errori degli altri e certe bravate che spesso sono compiute da qualche giovane in motorino. Non va infine dimenticato che, così come per ogni altro veicolo, il possesso del motorino comporterà l'obbligo della manutenzione necessaria per mantenerlo sempre in perfetta efficienza a garanzia della propria e dell' altrui sictrezza.

Le prime regole Disporre di un motorino significa poter più agevolmente andare a scuola, dagli amici, fare sport, ecc., cose che sono quantomento difficili per chi va a piedi e per chi ha solo la bicicletta. Affinché queste cose belle restino tali, e non siano mai occasione di tragedia che mettano in pericolo la vita, sono necessarie alcune precauzioni come: . Conoscere il proprio veicolo . Conoscere ed osservare le regole della circolazione . Conoscere ed osservare la segnaletica stradale . Sapersi difendere dagli errori altrui tollerandoli senza imitarli

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LE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E FUNZIONALI Il motorino, tecnicamente chiamato ciclomotore, è un veicolo a motore a due o tre ruote avente le seguenti caratteristiche: . Motore di cilindrata non superiore a 50 cm:, se termico (motore a scoppio) . Capacità di sviluppare su strada oizzontale una velocità fino a 45 km/h Secondo una Direttiva dell'Unione Europea sono considerati ciclomotori anche i veicoli chiamati "quadricicli leggeri", che abbiano: r Quattro ruote . Peso a vuoto inferiore a 350 kg . Potenza sino 4 kw per motori diversi da quelli termici . Velocità massima consentita di 45 km/h Le caratteristiche del ciclomotore devono restare tali e non vanno alterate, ricorrendo a trucchi più o meno noti per il solo fine di aumentarne la velocità e, d consegtJenza, anche la pericolosità. Truccare un motorino significa andare incontro a sanzioni gravissime ed al sequestro dello stesso che non sarà più restituito, oltre alla pericolosità conseguente alle modifiche apportate. Il motorino è accompagnato da un libretto di manutenzione ove sono riportati tutti i dati tecnici ed il funzionamento; prima di guidarlo è bene conoscerlo attraverso la lettura attenta della scheda riportante tutte le caratteristiche costruttive e funzionale, che non vanno mai alterate, né sostituite con altre "alla moda". Vanno poi rispettati i controlli periodici sullo stato d'uso e tutte le istruzioni di manutenzione. Solo così il motorino godrà sempre di buona salute e non tradirà mai.

LA CURA DEL MOTORINO

Il motorino va curato affinché non tradisca proprio nei momenti di bisogno. Vanno perciò periodicamente controllati: . Stato di usura dei battistrada . Gonfiaggio delle ruote . Condizioni di usura dei freni . Condizioni dei dispositivi visivi e di illuminazione. L'eccessiva usura dei battistrada determina la perdita di aderenza sul bagnato, nelle curve e sull'asfalto che presenta ghiaino, polvere, fango o altre sostanze. La pressione delle gomme inferiore a quella prevista comporta una 12


Attacchi passeggero

13


eccessiva deformazione del pneumatico con surriscaldamento dello stesso e possibile perdita di equilibrio, specie nelle curve. Anche il gonfiaggio eccessivo è pericoloso perché viene ridotta la deformabilità e l'area d'impronta sul terreno. Lo stato di usura dei freni va verificato frequentemente perché il cattivo funzionamento degli stessi è quanto di più pericoloso possa esserci. Un freno che funziona poco significa che lo spazio necessario per fermarsi aumenta enorTnemente e, in caso di emergenza, non basterà ad evitare l'incidente. I dispositivi di illuminazione sono indispensabili per essere visti e per vedere gli altri. Per tali ragioni, il motorino deve avere le luci anabbaglianti sempre accese, anche di giorno. Le luci abbaglianti vanno ttilizzate solo fuori dai centri abitati, nelle gallerie e di notte quando la illuminazione pubblica manchi o sia insufficiente. I dispositivi direzionali (frecce) svolgono una funzione di sicurezza fondamentale perché comunicano agli altri l'intenzione del ciclomotorista di svoltare o spostarsi dalla linea mi marcia. I dispositivi non vanno modificati nelle forme e nei colori, né vanno aggiunti fari e luci non previste. Queste iniziative sono pericolose e vietate.

1) Per mantenere i freni efficienti ci controlli:

è necessario

sottopome a periodi-

1) la struttura del pneumatico 2) la corsa della leva

3)

il livello dell'olio dei freni

2) Al fine di evitare

il prodursi di incidenti stradali, il

controllerà spesso: 1) lo spessore del battistrada degli pneumatici

2) il livello del liquido contenuto nella batteria 3) l'efficienza del clacson e delle luci

14

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3) Per ridurre

il rumore emesso dai ciclomotori

è necessario:

vF eliminare la marmitta per migliorare il rendimento del motore n n 2) far controllare i freni, se stridono n tr 3) far sostituire la marmitta deteriorata con altra di tipo approvato per lo stesso veicolo tr tr l)

4) Per garantire la sicurezza della circolazione ed evitare incidenti è necessario, fra l'altro: vF 1) far controllare periodicamente, ad un meccanico,l'efficienza del ciclomotore u tr 2) tenere le luci spente durante il giorno n T 3) effettuare le revisioni periodiche del ciclomotore previste dalla

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legge

Il proprietario di un ciclomotore ha l'obbligo revisione periodica aI proprio veicolo: 5)

di effettuare la

1) ogni due anni successivamente alla prima revisione 2) a qtattro anni dalla immissione in circolazione 3) ogni anno

6)

I pneumatici

che presentano lesioni sui fianchi:

1) possono essere usati a basse velocitĂ 2) possono sgonfiarsi improvvisamente 3) possono essere usati senza problemi

7) Per ridurre iI rumore emesso dai ciclomotori è necessario: 1) far verificare che e sia di tipo

il dispositivo

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silenziatore funzioni bene

approvato

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2)far controllare i freni, se stridono 3) sostituire il dispositivo silenziatore, se inefficiente, con altro

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15


8) Per la propria sicurezza è necessario:

l)

vF tr tr

non pulire mai la visiera del casco 2) sostituire la visiera del casco quando comincia ad essere igata n n tr tr 3) sostituire la visiera del casco rotta o graffiata

9) Per limitare i consumi di carburante del ciclomotore: 1) conviene evitare percorsi pianeggiantr 2) si devono mantenere elevate velocità 3) è necessario curare la manutenzione del

v

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l0) Gli specchietti rerovisori del ciclomotore si devono regolare:

v

1) prima di partire 2) dopo che si è indossato

3) prima di togliere

il

casco

il cavalletto

Soluzioni: Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 2: l) Y - 2) F - 3) V Quesito 3: 1) F - 2) V - 3) V Quesito 4: 1) V - 2) F - 3) V Quesito 5: l) V - 2) Y - 3) F Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 7: 1) V - 2) Y - 3) F Quesito 8: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 9: 1) F - 2) F - 3) V Quesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

16

F tr tr tr u

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PARTE SECONDA

LA STRADA



CARREGGIATA: è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli CORSIA: è la parte della carreggiata destinata alla marcia direzionale dei veicoli. Entrambe queste parti della strada sono, in genere, pavimentate e delimitate da strisce (di margine e/o di mezzeia). MARCIAPIEDE: è la parte della strada, esterna alla carreggiata,ialzata o delimitatae protetta, in cui possono camminare i pedoni. INTERSEZIONE: è l'area di incrocio di più strade dove si inconffano correnti di traffico. Questa nell'immagine è un'intersezione A RASO (o a livello), e cioè dove le strade che si incrociano sono sullo stesso piano. Esistono anche intersezioni a livelli sfalsati, grazie ai ponti o ai sottopassi.

STRADA: tutto ciò che abbiamo visto fin'ora...ma non solo! BANCIIINA: è la parte della strada compresa tra il margine de1la calreggiata ed il più vicino altro elemento della strada stessa (es: marciapiede, spartitraffico)

19


La CORSIA è generalmente detta corsia di marcia. Ma esistono anche altre specifiche per la corsia: coRSrA Dr ACCELERAZTONE: è la corsia destinata ai veicoli che si vogliono immettere nella carreg giata. coRSIA Dr DECELERAZTONE: è la corsia destinata ai veicoli in uscita da una carreggiata. CORSIADI EMERGENZA: è la corsia, adiacente alla careggiata, destinata alla sosta di emergenza ed al transito dei veicoli di emergenza. coRSrA SPECIALIzzNA,z è la corsia destinata ai veicoli che si accingono ad effettuare determinate manovre, quali decelerazione o accelerazione (le abbiamo già viste), svolta, attraversamento, manovra per la sosta, sorpasso, per veicoli a bassa velocità o altro. CORSIA RISERVATA: è la corsia destinata alla circolazione esclusiva di una o alcune categorie di veicoli (autobus, taxi, ecc). Le strade poi si suddividono a seconda di cosa uniscono, dove sono costruite e come sono costruite in: AUTOSTRADE: sono strade particolari che servono agli spostamenti

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veloci. Uniscono centri abitati anche molti distanti tra loro ed hanno caratteristiche costruttive che le rendono facilmente riconoscibili. STRADE EXTRAURBANE PRINCIPALI E SECONDARIE: SONO strade che corrono fuori i centri abitati. STRADE URBANE: sono le strade che conosciamo meglio, quelle che ci circondano nei centri abitati.

LA LETTURA DELLA STRADA La strada, come noi la conosciamo, è come un foglio scritto. Infatti, sulla sua superficie, tutti noi possiamo vedere segni che qualcuno ha posto per indicarci come bisogna muoversi. Questi segni vanno però interpretati, per poter adeguare il nostro comportamento al loro messaggio segreto.

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l Fiqura ll 425 Art. '139 STRISCE DI SEPARAZIONE OEI SENSI DI MARCIA Sono affìancate nelle zone di awicinamento alle intersezioni: continua in approccio, discontinua in uscita,

salvo casi particolari od eccezioni.

STRISCE DI SEPABAZIONE DEI SENSI DI MARCIA D] CORSIA E DI MARGINE ln zona di preselezione le strisce di corsia sono

dis@ntinue e consentono il (mbio di corsia. ln zona di attestamento le strisce dr corsia sono conlinue ed i veicoli devono seguire le direzioni indicate dalle frecce orizontali.

Fioura ll 434 Art. '145 AIIRAVERSAMENTI PEDOI{ALI Strisce bianche parallele all'asse stradale urbano ed extraurbano sulle quali i pedoni sono tenuti ad attraversare e sulle quali godono del diritto di precedenza.

21


Figura ll 437 Art. 146 AIIRAVERSAMENII CICLABTLI Gli attraversamenti ciclabili servono a garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione e sono evidenziati sulla carreggiata mediante due strisce bianche discontinue trasversali od obliquò.

Fiourall 427/a A'It. 14O STRISCE CHE DELIMTTANO CORSIE RISERVATE Le corsie riseryate ai veicoli di pubblico tra-

sporto sono individuate da una striscia

gialla di spessore maggiorato, affiancata ad

una bianca, ambedue continue e longitudinali.L'esempio si riferisce a coreie risàruate agli autobus con il simbolo BUS in gialto

ripetuto periodicamente lungo la corsia riseryata. E' vietato ai veicoli non autoriuti percorre, re le corsie riseryate o soslare su di esse.

Fiourall 427/b

An 14o

§TRISCE CHE DELIMITANO

PISTE CICLABILI Le piste ciclabili sono delimitate da una striscia gialla di spessore maggiora'to, affiancata ad una bianm, ambedue continue e longitudinali, nonché dal simbolo della bicicletta in giallo ripetuto periodicamente lungo la pista.

Su tali piste possono circolare velocipedi

auloizali.

Fiqura ll 436 Art. 145 VISIBILITA' DEGLI ATTRA. VERSAMENTI PEDOiIALI Una striscia gialla a zig-zag che precede, nel verso e lato

di marcia dei veicoli, un'attraversamento pedonale, presegnala ai conducenti la presenza delle slrisce zebra-

te e consente una migliore visibilità reciproca pedone/veicolo ai flni della sicu-

leza.

Fiqura ll 435 Art. 145 ATTRAVERSAMEI{TO PEDONALE ARRETBATO ln presenza del segnale 'FERMARS| E DAFE LA PRECEDENZA", l'attraversamento pedona-

le, se esiste, deve essere tracciato a monte della linea di arresto, lasciando uno spazio libero di almeno 5 m; in tal caso i pedoni devo-

no essere incanalati verso l'attraversamento pedonale mediante opportuni sistemi di prote-

zone.

22


550

1)

In una strada del tipo rappresentato in fig.550:

f inversione del senso di marcia 2) si può iniziare il sorpasso anche se il conducente che segue 1) non è consentita

n tr tr n

ha iniziato la stessa manovra 3) si può sorpassare anche in curva

2) Lasegnaletica orizzontale rappresenta in fig. 531:

l) invita i conducenti

ad usare la massima prudenza 2) indica un passaggio a livello a 150 m 3) preavvisa un incrocio tra due strade

tr tr tr n tr tr

3) Le frecce direzionali segnate sulla carreggiata (Iig.547):

1) permettono di scegliere la corsia, se le strisce sono tratteggiate 2) segnalano le direzioni permesse 3) comprendono la sola freccia diritta quando è possibile svoltare

tr tr tr tr

anche a destra e sinistra

tr n

4) Ladoppia striscia longitudinale continua (fie. 509):

v marcia unico oltrepassarla

1) non permette l'inversione del senso di 2) delimita le corsie nelle strade a senso 3) permette il sorpasso, se consentito, senza

F

tr n tr n tr tr

23


5) In presenza di un dosso si può sorpassare: 1) sulle strade a due carreggiate separate 2) sul tratto di discesa, salvo diversa segnalazione

3) sempre, sul tratto in salita 6) La fermata è vietata:

v

tr tr n tr tr tr

v

1) in presenza dell'apposito segnale 2) nello spazio riservato alla fermata degli autobus

3) sulle strisce pedonali

F

F

tr tr tr n tr tr

7) Causa frequente di incidenti dovuti alle condizioni della strada può essere: vF tr tr 1) una buona illuminazrone tr tr 2) presenza di olio sull'asfalto tr tr 3) fondo asfaltato ruvido 8) Quando un pedone attraversa la strada fuori dalle strisce pedonali è necessario:

VF

1) nelle ore notturne, procedere con

gli abbaglianti accesi

noi

così che possa accorgersi di 2) ridurre la velocità ed eventualmente

fermarsi 3) proseguire comunque perché abbiamo la precedenza s

l)

tr tr tr

v

F

9) La segnaletica orizzontale in fig. 546:

lndlca una zona nella quale i ciclomotori possono sostare 2) vieta la sosta da 15 m prima a 15 m dopo i suoi limiti 3) indica una zona per la fermata degli autobus in servizio pubblico

24

tr tr tr

tr T tr tr tr tr


10) La striscia trasversale continua sulla pavimentazione stradale (fig. 563) indica:

VF 1) che siamo in prossimitĂ di un incrocio con segnale di

DARE PRECEDENZA 2) il punto in cui dobbiamo fermarci ad un incrocio anche

nn

se non regolato

nn

3) il punto di arresto, se integrata con f iscrizione STOP e il relativo segnale verticale

!n

Soluzioni: Quesito 1: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 2: l)Y - 2)F - 3) F Quesito 3: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 4: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 6: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 8: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 9: 1) F - 2)F - 3) V Quesito 10: 1) F - 2) F - 3) V

25


tiDl

l8 Figura ll 449 Ar1. 159 LANTERNA SEMAFORICA VEICOLARE NORMALE Durante il periodo dr accensione della luce rossa i veicoli non devono superare la striscia di arresto; rn mancanza dr tale str'scE non devoqo impegna

Flgurq ll 452 Art-101 LANTERNE SEMAFORICHE PER VEICOLI DI TRASPORTO PUBBLICO

re l'area di intersezione, nè l'attraversamento

Le lanterne semaforiche per i veicoli di traspor-

pedonale, nè oltrepassare il segnale. Durante il periodo di accensione della iuce verde i veicoli possono procedere verso tutte le direzioni consentite dalla segnaletica verticale ed orizontale. Durante il periodo di accensione della luce gialla i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l'aresto a meno che si lrovino così prossimi, al momento dell'accensione della luce gialla. che non possano piJ arestarsi.

to pubblico sono destinate esclusivamente a tale tipo di veicoli e vanno usate solo quando le lanterne veicolari normali di corsia possono ingenerare confusione all'avanzamento delle varie correnti di traffico veicolare. La luce a forma di barra bianca orizontale su fondo nero ha signifìcato di arresto; quella in vedicale o inclinata a destra o sinistra ha signi-

ficato di via libera rispettivamenle dritio, a destra o a sinìstra; il lriangolo giallo su fondo nero ha significato di preawiso di arresto.

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tigura ll 450 Art. 160 LANTERNE SEMAFORICHE VEICOLARI DI CORSIA Le luci delle lanterne semaforiche veicolari di corsia sono a forma di freccia colorata su fondo nero. I colori delle luci ed il loro significato sono identici a quelli delle luci della Fig.ll 449 ma limitatamente ai veicoli che devono proseguire nella direzione indicata dalla freccia.

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DIMENSIONI E POSSIBILI ANGOLA;ZIONI DELLE FRECCE DI UNA LANIERNA VEICO. LARE DI CORSIA Dlm€nsionè in mm LENTE

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Flgura ll 453 Art.

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Figura ll 454 Art. 162

LANTERNE SEMAFORICHE PEDONALI Le luci delle lanterne semaforiche pedonali sono a forma di pedone colorato su fondo nero. La luce rossa, col simbolo del pedone in atteggiamento di attesa, ha signifìcato di arres'to e non consente di effettuare l'attraversamenlo, nè di impegnare la carreggiata; la luce di attesa, ha significato di sgombero dell'attraversamento pedonale da parle dei pedoni che lo hanno già impegnato ed impedisce a quelli

Didensioni in mm

..arc

o 200 mm

o o o gialla, col simbolo del pedone in atteggiamento

161

DIMENSIONI DEI SIMBOLI DELLE LANTERNE SEMAFORICHE PER I VEICOLI DI TRASPORTO PUBBLICO

LENTE

u 30 115

35

160

che si trovano sul marciapiede l'attraversamen-

tot la luce verde, col simbolo del pedone in atteggiamento di movimento, ha significa'to di via libera e consente ai pedoni l'atlraversamen to della carreggiata nella sola direzione consen'tita dalla luce verde.

140

27


o

o @ o

@ @

Figura ll 456 Art, '163

LAI{TERNE SEMAFORICHE PER VELO. CIPIEDI Le luci delle lanterne semaforiche per velocipiedi sono a forma di biccletta colorata su fondo nero. I coori delle iuci ed il loro significato sono identici a quelli di Fig. li 449 ma limitatamente ai velocipiedi provenienti da una pista ciclabile.

Egllrq ll {60 Art. 1 65 LANTERNE SEMAFORICHE GIALLE LAMPEGGIANTI Le luci semaforiche gialle lampeggianti indicano che i conducenti possono procedere solo a moderata velocitĂ e con particolare prudenza. Se ,ntegrate dai simooli di pedole ,n movimen io o di bicicletta, e sono affiancate ad una normale lanterna semaforica veicolare incolore,

lndicano al conducente in svolta a destra la possibile presenza di pedoni o ciclisti sugli attraversamenti, ai quali deve dare preceden74.

loool I

lo

I

lell or I

l

Figura ll 458 Ar1. 164

I

C

LANIERNE SEMAFORICHE PER CORSIE REVERSIBILI E'vietato impegnare il varco e percorrere la corsia sotlostante la luce rossa a forma di X. La luce verde a forma di freccia verticale con la punta diretta verso il basso significa consenso

ad impegnare il varco sottostante la luce ed a percorrere la corsia. Nel caso di carreggiate suddivise in tre o piĂš corsie, di cui quelle centrali reversibili, le due luci a forma di frecce gialle oblique, indicano al conducente l'obbligo di abbandonare la corsia in cui si trova spostandosi verso la corsia adiacente indicata dalla freccia

28

o o

Figura ll 455 Art. 162.

E

DIMENSIONI

FORMA DEI SIMBOLI

DELLE LANTERNE

SEMAFORICHE

PEDONALI Dimensioni in mm LENTE

...-L!

o 200 mm

76A 72

q 160

D 9,


LA SEGNALETICA DEGLI AGENTI PREPOSTI AL TRAFFICO

Gli agenti preposti al controllo e vigilanza del traffico usano dei segnali convenzionali aventi il significato appresso indicato: Braccia distese orizzontalmente lungo la direzione di marcia

Consente il passaggio (corrispondente al verde del semaforo) Braccia distese orizzontalmente

in

direzione

normale a quella di marcia

Vieta il passaggio (corrispondente al rosso del semaforo) Braccio alzato verticalmente

Vieta il passaggio, a meno che il veicolo non si trovi cosĂŹ vicino alla linea di iuresto che non possa fermarsi in condizioni di sicurezza (corrisponde al giallo del semaforo) Braccia distese orizzontalmente e perpendicolarmente tra loro

E' un segnale che consente il deflusso della corrente di traffico di svolta a sinistra. Consente perciò di proseguire alla corrente interessata a tale svolta. Intimazione di alt

Gli agenti addetti al controllo del traffico, allorchĂŠ vogliono intimare ad un veicolo di arrestarsi, mostrano la paletta di segnalazione. E' sufficiente l'esibizione dell'apposito distintivo (paletta) per obbligare il veicolo a fermarsi. Normalmente I'agente assume una posizione con il braccio destro disteso orizzontalmente e recante il distintivo (paletta); l'altro braccio, in posizione obliqua, indica al veicolo il luogo ove deve arrestarsi.

29


Uobbligo di fermarsi sussiste anche di fronte ad intimazioni espresse in maniera inequivocabile da agenti in divisa. Non fermarsi all'ALI costituisce infrazione al Codice della Strada (art. I92), per cui si è soggetti al pagamento di una somma di denaro ed alla impossibilità di estinguere il fatto commesso pagando la relativa sanzione amministrativa pecuniaria. Anche l'infrazione minima diventa in questo caso più "complicata" nel senso che, pur volendo pagare, non si può estinguere il fatto. Bisognerà attendere che altri organi si pronuncino sulla o sulle infrazioni commesse e stabiliscano la somma da pagare.

Gli agenti in divisa possono intimare I'ALI al veicolo anche facendo uso dell'apposito FISCHIETTO o con un segnale MANUALE. Anche in questa ipotesi è fatto obbligo di fermarsi, così come quando è esibita la paletta. Gli agenti possono poi compiere ALTRI SEGNALI attraverso una diversa posizione delle braccia. Questi segnali indicano di rallentare, accelerare o deviare verso una certa direzione. Le posizioni assunte sono manifestamente indicative della manovra da compiere.

30


Ol;a lCl

ol olo ol o1.

1) Nei semafori di fig. 155 le frecce accese indicano:

v

1) se gialla lampeggianti, di fermarci in ogni caso 2) se rosse, che non possiamo proseguire in quelle direzioni 3) se verdi,le direzioni verso le quali si può proseguire '*

| _

o

prudenzaerallentando

I ..

o

n I tr tr

2) Incontrando il semaforo a tre luci (fig. 15a) è permesso il passaggio quando:

1) il semaforo è spento, usando la massima prudenza 2) si accende il giallo, se non ci si può fermare in condizioni di sicurezza prima dell'incrocio 3) è acceso il giallo lampeggiante, usando però la massima

'"

F tr tr

VF tr

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n

n

tr

tr

il semaforo emette luce verde nella nostra direzione (fig.154): 3) Quando

VF

l)

possiamo svoltare a sinistra, ma dando la precedenza ai veicoli provenienti di fronte 2) possiamo svoltare solo se la strada è divisa in corsie 3) possiamo svoltare a sinistra solo quando compare il giallo

tl I I

tr

n n

4) Pur essendo accesa la luce verde del semaforo, non bisogna impegnare l'incrocio:

VF 1) quando è presente anche il segnale DARE PRECEDENZA n I 2) quando si trova il segnale di STOP tr tr 3) quando si sente la sirena di un mezzo di soccorso tr tr

31


tr iial n ol lol lol ol iol lol

5) Nei semafori di fig. 155Ie frecce accese indicano:

1) se verdi, le direzioni verso le quali si può proseguire 2) se rosse, che non possiamo proseguire in quelle direzioni 3) se rosse, di svoltare a destra ma con prudenza

Soluzioni: Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 2: l)Y - 2)Y - 3) V

Quesito3:1)V-2)F-3F) Quesito 4: 1) F - 2)F - 3) V Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) F

32

VF

trn trtr

nn


LA SEGNALETICA STRADALE Svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza e completa la strada, nel senso che senza di essa questa non acquisterebbe il ruolo che ha e chi la percorresse si troverebbe sma:rito. La segnaletica ci aiuta a capire dove siamo, dove stiamo andando e come dobbiamo comportarci. La segnaletica stradale si divide in: Segnaletica verticale: è costituita dai cartelli stradali. Segnaletica manuale: è costituita dai segnali degli agenti preposti al controllo del traffico. Segnaletica luminosa: è costituita dai segnali emessi dai semafori. Segnaletica oizzontale: è costituita dai segnali impressi sul manto stradale.

Segnali

CAMPO DI APPLICAZIONE La segnaletica stradale è apposta su tutte le strade pubbliche, le autostrade, le strade comprese nelle aree di porti, degli aeroporti, degli autoparchi, delle università, degli ospedali, dei cimiteri, dei mercati, delle caserne, dei campi militari e nelle aree demaniali aperte al pubblico transito. I segnali stradali sono obbligatori anche su tutte le aree private aperte al pubblico. sulle strade private, non aperte al pubblico,l'installazione dei segnali è facoltativa ma, se usati, devono essere conformi a quelli regolamentari.

CARATTERISTICHE DEI SEGNALI Le dimensioni ed i colori dei segnali stradali devono essere quelli previsti nelle norne regolamentari. Previa autoizzazione del Ministro dèlle infrastrutture e dei trasporti,le dimensioni possono essere variate in relazione alle velocità consentite ed all'ampiezza della sede stradale.

SUDDIVISIONE DEI SEGNALI STRADALI

I segnali stradali si dividono in: segnali di pericolo: hanno la funzione di avvertire gli utenti della pre-

33 I I i

t


di un pericolo, indicandone anche la natura. Hanno la forma del triangolo equilatero con un vertice diretto verso l'alto. senza

Segnali di prescrizione: indicano ai conducenti le limitazioni, gli obblighi e i divieti che devono essere osservati; essi si distinguono in: - Segnali di precedenza - Segnali di divieto - Segnali di obbligo. Segnali di indicazione: forniscono agli utenti utili informazioni per una guida sicura; essi si dividono in:

- Segnali di preavviso - Segnali di direzione - Segnali di identificazione di strade o di itinerari - Segnali di località - Segnali di conferma - Segnali di nome-strade - Segnali turistici e territorio - Segnali che danno informazioni utili per la guida dei veicoli o per gli altri utenti - Segnali che indicano installazione o servizi. Il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada ha recepito anche la segnaletica di indicazione uniformata in campo internazionale.

PANNELLI INTEGRATIVI Per meglio definire 1o spazio di validità di un segnale, per precisarne o limitarne l'efficacia,la nuova segnaletica ha previsto pan-

il significato

nelli integrativi. I pannelli hanno forma rettangolare e contengono simboli o iscrizioni esplicative. Sono previsti i seguenti pannelli integrativi: - Per le'distanze: in?icano'la distanza ira il segnale e l'inizio del punto di pericolo dove si applica la prescrizione. - Per le estese: indicano lalunghezza del tratto stradale ove vige la prescrizione o il pericolo. - Per il tempo di validità: indicano il periodo di tempo in cui vige la prescrizione. - Per le eccezioni o limitazioni: indicano una deroga alle prescrizioni per una o più categorie di utenti ovvero ne limitano la validità.

34


Quando la prescrizione è limitata ad una o più categorie, i relativi simboli sono riportati in nero su fondo bianco. Per indicare la deroga alle prescrizioni per una o più categorie, i relativi simboli neri, su fondo bianco, sono preceduti dalla parola ECCETTO. - Per indicare l'inizio, la continuazione o la fine: indicano rispettivamente l'inizio, la continuazione o la fine di una prescrizione o di un pericolo. - Per esplicitazioni o indicazioni: indicano, mediante simboli o iscrizioni concise,l'esatto significato del segnale principale, ovvero aggiungono utili inform azioni, e splicitandone il contenuto. - Per indicare l'andamento della strada principale: indicano, mediante una striscia più larga rispetto a quelle confluenti,l'andamento della strada che gode della precedenza rispetto alle altre.

SEGNALI DI DIVIETO Hanno forma circolare e vietano agli utenti il transito, determinate direzioni ovvero particolari manovre. Essi si dividono in generici e specifici. I primi si riferiscono a tutti i veicoli; i secondi solo a determinate categorie o a particolari categorie di utenti. Si segnalano le seguenti particolarità: - Divieto di sorpasso. Il segnale , contrassegnato dalla figura n. 48, pur essendo incluso nei segnali generali, indica il divieto di sorpassare veicoli a motore diversi dai ciclomotori e dai motocicli a due ruote anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata con o senza la striscia continua. Il divieto non concerne il sorpasso di velocipedi, di veicoli a braccia o atrazione animale. Il segnale di divieto di sorpasso, contrassegnato dalla figura n.52,è compreso tra i segnali specifici ed indica il divieto di sorpasso per i veicoli di massa a pieno carico superiore a3,5 t., non adibiti al traspono di persone. La massa può essere diversamente definita dall'ente proprietario della strada e, in tal caso, il segnale deve essere dotato di pannello integrativo che ne riporta il diverso valore.

SEGNALI DI PRESCRIZIONE

I segnali di prescrizione sono posti ove inizia il divieto o l'obbligo. Possono essere ripetuti anche in formato ridotto munito

di pannello inte-

35


grativo. Salvo i casi dei segnali per i quali è previsto specifico cartello che ne indica la fine, il termine delle prescrizioni o degli obblighi è indicato con lo stesso segnale, munito di pannello integrativo. Accanto ai segnali di fine limitazione di velocità e fine divieto di sorpasso è prevista f installazione di un nuovo segnale denominato VIA LIBERA. Questo segnale indica il punto ove tutte le prescizioni precedentemente indicate cessano di essere valide.

LE VIOLAZIONT DELLA SEGNALETICA STRADALE

I comportamenti

imposti dalla segnaletica stradale sono obbligatori per tutti gii utenti. Le violazioni della segnaletica manuale degli a€enti preposti al traffico, della segnaletica oizzontale e di quella semaforica ionb punite ai sensi dell'art. 146, secondo comma, che prevede anche la decurtazione di due punti sulla patente. Se la violazione si concretizzanel proseguire la marcia quando la segnalazione semaforica o dell'agente preposto al traffico lo vietano, sono previste sanzioni più gravi. In proposito, va ricordato che il significato delle segnalazioni semaforiche è il seguente: - Luce rossa: vieta il passaggio; - Luce gialla: vieta il passaggio a meno che i veicoli si trovino così prossimi alla linea di arresto che non sia possibile arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; - Luce verde: consente il passaggio. Le violazioni più gravi sono quelle che si concretizzano nell'attraversare l'incrocio quando il semaforo emette luce rossa o gialla (sanzione pecuniaria da Euro 138,00 a Euro 550,00 e decurtazione di 6 punti dei20 disponibili ai fini della validità della patente.

36


Fioura

A

ll 1 Art. 85

STRADA DEFORMATA Presegnala un tratto di strada in cattivo stato pavimentazione irregolare.

Fiqura ll

3

Fiqura ll

o

DOSSO con

Art. 85

CUNETTA

Presegnala una anomalia altimetrica concava della

strada.

A A A

2 Art. 85

Presegnala una anomalia altimetrica convessa della strada.

Fioura ll

4

Art. 86

CURVA A DESTRA Presegnala una curva pericolosa a destra, per caratteristiche planimetriche della strada o per insufficiente visibilitĂ .

A

Figura ll

5 Art. 86

CURVA A SINISTRA Presegnala una curva pericolosa a sinistra, per caratteristiche planimetriche della strada o per insufficiente visibilitĂ .

Fiqura ll

7

A

Art. 86

DOPPIA CURVA, LA PRIMA A SINISTBA Presegnala una serie di curve pericolose in successione, di cui la prima a sinistra.

Figura ll

6

Art. 86

DOPPIA CURVA, LA PRIMA A DESTRA Presegnala una serie di curve pericolose in successione, di cui la prima a destra.

Fiqura ll

I

Art. 87

PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE

Presegnala un attraversamento ferroviario munito di

barriereo semibarriere.

37


Fioura ll

I

A

><Fiqura ll 10/a Art. 87

Art. 87

PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIEBE

un attraversamento terroviario senza bar[resegnala

CROCE DI S. ANDREA Seonala l'immediata vicinanza di un attraversamento feri6viario senza barriere ad 1 binario, ed indica l'obbligo di {ermarsi in corrispondenza della striscia di arresto.

_l _

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,,q\,,z2,

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I

+ Figura

Fiqura ll 10/c Art. 87

ll 10/b Art.87

^

DOPPIA CROCE DI S. ANDREA Segnala l'immediata vicinanza di un attraversamento ferroviario senza barriere, a 2 o pi첫 binari, ed indica I'obbligo di lermarsi in corrispondenza della striscia di

CROCE DI

S. ANDREA

INSTALLATA VERTICAL-

MENTE Stesso significato del segnale fig. ll 10/a installato verticalmente per mancanza di spazio.

arresto.

-i+

ii ll i

Fiqura ll 10/d Art. 87 DOPPIA CHOCE DI S. ANDREA INSTALLATA VEHTICALMENTE Stesso significato del segnale fig. ll 10/b inslallato verticalmente per mancanza di spazio

-l-

+

/ L

I

Fiqura ll 11/a Art. 87 1

" PANNELLO DISTANZIOMETBICO

Primo segnale supplementare, con tre barre oblique rosse, posto sotto i segnali fig. ll 8 e fig. ll 9.

38

Fioura ll 1llb Art. 87

Fiqura ll 11/c Art. 87

2" PANNELLO DISTANZIOMETRICO

3" PANNELLO DISTANZIOMETRICO Terzo segnale supplementare, con 'l una barra obliqua rossa, posto ad /3 della distanza fra la linea ferroviaria ed il 1" pannello distanziometrico.

Secondo segnale supplementare, con due barre oblique rosse, posto a 2/3 della distanza lra la linea ferroviaria ed

il

1" pannello distanziometrico.


Figura ll 12 Art.88

Fioura ll 13 Art. 88

ATTRAVERSAMENTO TRAMVIARIO Presegnala fuori e dentro i centri abitati, una linea tramviaria, non regolata da semafori, che interseca, interferisce o riduce la carreggiata stradale.

ATTRAVEBSAMENTO PEDONALE Presegnala un attraversamenlo pedonale contraddistin-

to da appositi segni sulla carreggiata, sulle strade

extraurbane e su quelle urbane con limite di velocità superiore a quello stabilito dall'articolo 142, comma 1, del codice.

Figura ll 14 Art. 88

Fioura ll 15 Art. 89

ATTHAVERSAMENTO CICLABILE

DISCESA PERICOLOSA Presegnala una discesa pericolosa in conseguenza di fattori locali particolarmente sfavorevoli. La pendenza è espressa in percentuale.

Presegnala un attraversamento ciclabile contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata, sulle strade extraur-

3T,""fiil.:Hf; lSJi?elÌ.s",Jl'E:?31H9ìTi:ifft""#

Figura

A

ll 16 Art. 89

SALITA RIPIDA

Presegnala una salita ripida pericolosa in conseouenza di fattori locali particolarmente sfavorevoli. La peòdenza è espressa in percentuale.

A

Fioura ll 17 Art. 90

STRETTOIA SIMMETRICA Presegnala un restringimento pericoloso della carreggiata su ambedue i lati.

Fioura ll 18 Art. 90

Fioura ll 19 Art. 90

STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRA

STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA

Presegnala un.restringimento pericoloso della carreggiata posto sul lato sinistro.

Presegnala un restringimento pericoloso della carreg. giata posto sul lato destro.

39


Fioura ll

A

20 Art. 91

PONTE MOBILE Presegnala un ponte mobile comunque manovrabile.

Fioura ll

22 Art. 93

STRADA SDHUCCIOLEVOLE Presegnala un tratto di carreggiata che, in particolari condizioni, può presentare una superficie pericolosa-

Fioura ll 21 Art. 92 BANCHINA PERICOLOSA Presegnala un tratto di strada con banchina cedevole o non praticabile o una cunetta profonda.

Fioura ll 23 Art. 94 BAMBINI Presegnala luoghi frequentati da bambini, come le scuole, i giardini pubblici, i campi di gioco e simili.

mente sdrucciolevole.

A

Fiqura ll 24 Art. 95

Fioura ll 25 Art. 95

ANIMALI DOMESTICI VAGANTI Presegnala un tratto di strada con probabile presenza od attraversamento di animali domestici.

ANIMALI SELVATICI VAGANTI Presegnala un tratto di strada con probabile atlraversamento, anche improwiso, di animali selvatici.

Fioura ll 26 Art. 96 DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Presegnala un tratto di strada con doppio senso di circolazione sulla stessa carreggiata, quando nel tratto precedente era a senso unico.

40

Fioura ll 27 Art. 96 CIRCOLAZIONE HOTATORIA Presegnala sulle strade extraurbane una intersezione regolata con circolazione rotatoria.


Figura ll 28 Art. 97 SBOCCO SU MOLO O SU ARGINE Presegnala che la strada sbocca su un molo o su un argine di fiume o di canale, con pericolo di caduta in acqua.

A

Figura ll 30/a Art. 98 CADUTA MASSI

Presegnala un tratto di strada ove esiste il oericolo. a seguito di caduta di pietre da sinistra, di predenza delle medesime sulla carreggiata.

Figura ll 31

/a Art. 99

SEMAFORO Presegnala un impianto semaforico con disposizione delle lanterne in verticale.

Figura Il

32 Art. 100

AEBOMOBILI Presegnala la possibilitĂ di improwisi e forti rumori od abbagliamenti dovuti ad aeromobili a bassa quota.

Fioura ll 29 Art. 98 MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA Presegnala la presenza sulla pavimentazione di ghiaia,

pietrisco, graniglia, od altro materiale instabile clie può diminuire pericolosamente l'aderenza del veicolo od essere proiettato a distanza.

Fiqura ll 30/b Art. 98 CADUTA MASSI

Presegnala un tratto di strada ove esiste il pericolo, a seguito di caduta di pietre da destra, di presenza delle medesime sulla carreggiata.

Figura ll 31/b Art. 99 SEMAFORO Presegnala un impianto semalorico con disposizione delle lanterne in orizzontale.

Fiqura ll 33 Art. 101 FORTE VENTO LATERALE Presegnala un tratto di strada soggetto a possibili forti raffiche di vento, come su viadotti, uscite di gallerie, fine trincee, e situazioni simili.

41


Fioura ll

Fiorrra ll

34 Art. 102

PERICOLO DI INCENDIO Richiama l'attenzione sul pericolo di inJiammabilità di zone boschive o la vicinania di luoghi ad alto rischio di incendio contigui alla strada.

Fioura ll

35 Art. 103

ALTRI PERICOLI Preseonala un oericolo diverso da quelli indicati negli altri seionali di pèricolo. E'obbligatorio un pannello inteorativo-modellò ll 6 recante un simbolo od una iscrizioie che precisi la natura del pericolo.

Fiqura ll 37 Art. 107

36 Art. 106

DARE PRECEDENZA lndica l'obblioo di dare la precedenza ai veicoli che circolano nei dul sensi sulla strada sulla quale ci si immet' te o che si va ad atlraversare.

FEBMARSI E DABE PRECEDENZA lndica l'obbliqo di fermarsi in corrispondenza della striscia trasversàle di arresto e dare la precedenza prima di inoltrarsi nell'area della intersezione.

Fioura ll 38 Art. 108

Fiqura ll 39 Art. 108

PREAWTSO DI DARE PRECEDENZA

Preseonala

la successiva presenza di un

DARd PRECEDENZA. indibando

anche

la

segnale distanza

dall'intersezione.

PREAVVISO DI FERMARSI E DARE PRECEDENZA Preseonala la successiva presenza di un segnale FER-

MARSJ

E DARE PRECÉDENZA (STOP )

iNdiCANdO

anche la distanza dall' intersezione.

Fioura ll 41 Art. 110 Fioura ll

40 Art. 109

INTERSEZIONE CON PRECEDENZA A DESTRA Presegnala una intersezione in cui vige la regola generale di dare la precedenza a destra.

42

DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI lndica l'obblioo di dare la precedenza alla corrente di traffico orovèniente in seàso inverso, nelle strettoie nelle quàli è stato istituito il senso unico alternato.


Figura ll 42 Art.

111

Fiqvall 43/a

Art.

f2

FINE DEL DIRITTO DI PRECEDENZA lndica che la strada non gode più del diritto di precedenza.

INTERSEZIONE CON DIRITTO DI PRECEDENZA Presegnala un'intersezione nella quale il conducente ha la precedenza sui veicoli provenienti dalle strade subordinate.

Figura ll 43/b Art. 112

Fiqura ll 43/c Art. 112

INTERSEZIONEA'7' CON DIRITTO DI PRECEDENZA Presegnala un'intersezione a "T" con una strada subordinata che si immette dalla destra.

INTERSEZIONE A'T' CON DIBITTO DI PBECEDENZA Presegnala un'intersezione a "T" con una strada subordinata che si immette dalla sinistra.

Figura ll 43/d Art. 112

Fiqura ll

CONFLUENZA A DESTRA

CONFLUENZA A SINISTRA

Presegnala una immissione siradale con corsia di accelerazione posta sulla destra.

43le Art. 112

Presegnala una immissione stradale con corsia di accelerazione posta sulla sinistra.

Fioura ll 45 Art. 114 Fiqura ll

44 Art.

113

DIRITTO DI PRECEDENZA lndica che il tratto gode del diritto di precedenza

DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI lndica che il conducente ha la precedenza di passaggio

rispetto alla corrente di haffiòo proveniente in sejrio

inverso nelle strettoie nelle quali è stato istituito il senso unico alternato.

43


Fioura ll

46

Art. 116

DIVIETO DI TRANSITO Vieta di entrare in una strada sulla quale e vietala la circolazione nei due sensi.

Fioura ll

48

@

Art. 116

DIVIETO DI SORPASSO Vieta di sorpassare i veicoli a motore, eccetto i ciclomotori e i motbcicli, anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata con o senza striscia continua.

Fioura ll

50

Art. 116

LIMITE MASSIMO Dl VELOCITA'.... Km / h Vieta di superare la velocità indicata in km/ora, salvo limiti inferioii imposti a particolari categorie di veicoli.

Fioura ll

47

Art. 116

SENSO VIETATO Vieta di entrare in una strada accessibile invece dall'al' tra parte, in quanto a senso unico.

Fioura ll

49

Art. 116

DISTANZIAMENTO MINIMO OBBLIGATORIO DI .... METRI Vieta di seguire il veicolo che precede ad una distanza inferiore a [uella indicata in metri sul segnale

Fioura ll

51

Art. 116

DIVIETO DI SEGNALAZIONI ACUSTICHE Vieta, salvo casi di pericolo immediato, l'uso di awisatori acustici.

@ Fiqura ll

52 Art.

117

DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA A PIENO CABICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE Vieta il sorpasso di veicoli a motore da parte di veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t, non adibiti a trasporto di persone.

44

Fioura ll

53

Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A TRAZIONE ANI. MALE Vietalo il transito ai veicoli a trazione animale.


Fioura ll

54

Art. 117

TRANSITO VIETATO AI PEDONI Vieta il transito ai pedoni.

Fiqura ll

56

Art. 117

TBANSITO VIETATO AI MOTOCICLI Vieta il transito ai motocicli.

Fiqura ll

55

Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VELOCIPEDI Vieta il transito ai velocipedi.

Fiqura ll

57

Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A BRACCIA Vieta il transito ai veicoli a braccia.

@ Figura ll

58

Art. 117

TBANSITO VIETATO ATUTTI GLI AUTOVEICOLI

Vieia il transito a tutti gli autoveicoli, compresi i motovei-

coli a tre ruote e i quadricicli a motore.

Fiqura ll

59

Art. 117

TRANSITO VIETATO AGLI AUTOBUS Vieta il transito agli autobus.

@

Fiqura ll Figura ll

60/a Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI OI MASSAA PIENO CARICO SUPEHIORE A 3,5 TONNELLATE Vieta il transito ai veicoli di massa a oieno carico suoeriore a 3,5 t non adibiti al trasporto di persone.

60/b Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE 4.... TONNELLATE Una cifra bianca entro il simbolo nero indica il valore massimo della massa a pieno carico dei veicoli ammes-

si al transito diverso da quello attribuito dalla Fig.

ll

60/a.

45


Fiqura ll

61

@ Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A MOTORE TRAI. NANTI UN RIMOFCHIO Vieta il transito a tutti i veicoli a motore trainanti un

Fiqura ll

62

Art. l 17

TRANSITO VIETATO ALLE MACCHINE AGRICOLE Vieta il transito alle macchine agricole.

rimorchio.

@ Fioura ll

53

Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA.

NO MERCI PERICOLOSE

Vieta il transito ai veicoli che trasportano merci pericolose.

Fiqura ll

64/b Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA. NO PRODOTTI SUSCETTIBILI DI CONTAMINARE L'ACOUA

Vieta

il

lransito ai veicoli che trasportano prodotti

Fioura ll

64/a Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA. NO ESPLOSIVI O PRODOTTI FACILMENTE INFIAM. MABILI Vieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi o prodotti lacilmente infiammabili.

Fioura ll

65

Art. 118

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI LARGHEZZA SUPERIORE 4.... METRI Vieta il transito ai veicoli dilarghezza superiore a quella indicata.

suscettibili di contaminare l'acqua.

@ Fioura ll

66

Fioura ll Art. 118

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI ALTEZZA SUPEBIORE

A..., METRI

Vieta il transito ai veicoli di altezza superiore a quella indicata.

46

@ 67

Art. 118

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI, O COMPLESSI DI VEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE A .... METRI Vieta il transito ai veicoli isolati, od a complessi di veicoli che superano la lunghezza indicata.


Fioura ll

68

Fioura ll 69 Art. 118

Art- 118

AI

MASSA SUPERIORE A... TONNELLATE Vieta il transito ai veicoli aventi una massa superiore a quella indicata.

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI MASSA PER ASSE SUPERIORE A.... TONNELLATE Vieta il transito ai veicoli aventi sull'asse più caricato una massa superiore a quella indicata.

Fiqura ll 70 Art. 119

Fioura ll

VIA LIBERA lndica la fine di tutte le prescrizioni precedentemente imposte. (ll filo nero interno alla cornice serve solo per

FINE LIMITAZIONE DI VELOCITA' lndica il ripristino dei limiti generali di velocità vigenti in quel tipo di strada.

TBANSITO VIETATO

VEICOLI AVENTI UNA

71

Art. 119

costruzione).

@ Fioura ll

72

Art. 119

FINE DEL DIVIETO DI SOHPASSO lndica la fine del divieto di sorpasso per tutti i veicoli

Fioura ll

73

Art. 119

FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TON-

NELLATE

lndica la fine del divieto di sorpasso per

i

veicoli di

massa a pieno carico superiore a 3,5 t, non adibiti al trasporto di persone.

Fioura ll

74 Art. l2O

DIVIETO DI SOSTA

lndica

i

luoghi dove la sosta è vietala, in aggiunta a per regola generale, vige il divieto. ln

quelli dove,

Fioura ll

assenza di iscrizioni integrative il divieto è permanente

nelle 24 ore lungo le strade extraurbane. Su quelle urbane, in assenza di iscrizioni integrative, il divieto vige dalle 8,00 alle 20,00. Pannelli integrativi con cifre, simboli o brevi iscrizioni possono limitare la portata del divieto.

75

Art. 120

DIVIETO DI FERMATA

la sosta e la fermata o comunque qualsiasi momentaneo arresto volontario del veicolo. ln assenza

Vieta

di iscrizioni integrative il divieto è permanente. E'sempre disposta la rimozione coatta del veicolo.

47


Fioura ll

76

B rTffi

Art. 120

PARCHEGGIO

lndica un'area organizzata ed attrezzata per sostare a tempo indeterminato. Mediante pannelli integralivi sonò eventualmente indicati con valore prescrittivo: - limitazioni di tempo - tariffe per la sosta a pagamento - schema della disposizione dei veicoli ( sosta parallela, obliqua, ortogonale) - categorie ammesse od escluse.

Fioura ll

77

Art. 120

PREAWISO DI PABCHEGGIO Mediante lrecce opportunamente orientate indica la direzione verso aree o infrastrutture di parcheggio.

Denominazione dell'Ente proprietario della strada.

Numero e anno del rilascio dell'autorizzazione. Fiorrra ll

78

Art. 120

PASSO CABRABILE

ll segnale indica la zona per l'accesso dei veicoli alle propiieta laterali, in corrispondenza della quale vige il divieto di sosta.

Fioura ll

79/a Art. 120

SOSTA CONSENTITA A PARTICOLARI CATEGORIE Sosta consentita ai veicoli al servizio di persone invalide munite dell'apposito contrassegno.

48

Fioura ll

79lb Art. 120

SOSTA CONSENTITA A PARTICOLAFI CATEGOBIE Sosta consentita ai veicoli adibiti al pronto soccorso.


tMt

rNi lle nll [ [

Fioura ll

79/c Art.

-.---_.-..----...--.

I

120

SOSTA CONSENTITA A PAFTICOLARI CATEGORIE

Seonala l'eccezione al divieto di sosta disposta per i veiéoli delle Forze Armate. della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale ed altri servizi di oubblico interesse e di soccorso. Médiante simboli eio iscrizioni nella parte inleriore del pannello è indicata la categoria esclusa dal divieto

Fioura ll

80/a Art.

122

DIREZIONE OBBLIGATORIA DIRITTO lndica l'obbligo di proseguire diritto.

Fiqura ll

80/c Art. 122

DIBEZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA lndica l'obbligo di voltare a destra.

O

Fioura ll

80/e Art.

,[P,i;]d,

.---__.---__..-.,--._.,,. I

122

PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA

Preawisa l'obbligo di voltare a sinistra.

Fioura ll

79ld Art. 120

BEGOLAZIONE FLESSIBILE DELLA SOSTA IN CENTRO ABITATO Esempio di segnale composito che consente la sosta in alcune ore, la vieta in altre

Fioura ll 80/lc Art. 122 DIBEZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA lndica l'obbligo di voltare a sinistra.

Fioura ll

80/d Art. 122

PREAVVISO

DI

DIREZIONE OBBLIGATORIA A

DESTRA

Preawisa l'obbligo di voltare a destra.

Fioura ll

81/a Art. 122

DIREZIONI CONSENTITE DESTBA E SINISTRA lndica I'impossibilità o il divieto di proseguire diritto

49


Figura ll

81h

Art.

P2

Figura ll

81/c Art. 122

DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E DESTRA lndica l'impossibilità o il divieto di voltare a sinistra.

DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E SINISTRA lndica l'impossibilità o il divieto di voltare a destra.

Figwall gAa Nt 122

Figura ll

PASSAGGIO OBBLIGATOHIO A SINISTRA Obbliga i conducenti a passare a sinistra di un ostacolo, un'isola, un salvagente, un cantiere stradale, uno sparlitraffico. ecc.

PASSAGGIO OBBLIGATORIO A DESTRA Obbliga i conducenti a passare a destra di un ostacolo, un'is.ola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spartitraflico, ecc.

82lb

Ar1. 122

@ Figura ll

83

Art. 122

PASSAGGI CONSENTITI

Consente ai conducenti di passare sia a destra che a sinistra di. un ostacolo, un'isola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spartitraffico, ecc.

Figura ll

85

84

Art. 122

ROTATOBIA

lndica la presenza di una intersezione, un,area, una pia7a.a, ecc. nella quale la circolazione è regolàta a rotatoria secondo il éenso indicato dalle frecce]

Art.122

LIMITE MINIMO DI VELOCITA' Obbliga iveicoli a mantenere la velocità minima indicata e ne vieta il transito ove non siano in grado di osservare tale prescrizione.

50

Figura ll

Figura ll

86

Art. 122

FINE DEL LIMITE MINIMO DI VELOCITA' lndica la fine della prescrizione del segnale Fig. ll 85.


Fiourall

ST

Fioura ll

Ar1. 122

CATENE PEB NEVE OBBLIGATORIE

Obblioa a circolare, a partire dal punto di installazione del ségnale, con caterie da neve o con pneumatici da neve.

Fiorrra ll

89

Art. 122

PERCORSO PEDONALE indica l'inizio di un percorso, un itinerario, un viale, un'aiéa oèOonate, riservata ai soli pedoni. ll segnale.implica il divieto di transito per tutte le altre categorie dl utenll della strada.

Figura ll

Art. 122

88

90

Art. 122

FINE DEL PERCORSO PEDONALE lndica la fine di un percorso, un itinerario, un viale, un'area pedonale, riservati ai soli pedoni.

PISTA CICLABILE lndica l'inizio, od il proseguimento, di una pista, una corsia, un percorso, un itinerario, riservato al soll veloclpedi.

@

6D

91

Fioura ll

Fiourallg2la

Art. 122

FINE PISTA CICLABILE

lndica la fine di una pista, una corsia, un percorso, un itinerario, riservato ai soli velocipedi.

Art. 122

PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE indica l'inizio od il proseguimento di una pista o corsia, riservata ai velocir;edi, còntigua e parallela ad un marciaDiede o comunàue ad un percorso riservato ai pedo-

ni.'i iiÀnoii oossòno esser'e invertiti per indicare

la

reale disposiiione della pista e del marciapiede.

Fioura ll

Figura ll

92/b Art. 122

CICLABILE itiùft;ijinrl;ì;ài ddò-

PERCORSO PEDONALE E inoiòà t'i'niiiò od il proseguimento di un percorso, un nerario, od un viale, riservaro nied ai

velocipecti.

93/a Art. 122

FINE DELLA PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MAB-

CIAPIEDE Éoicala fine di una pista ciclabile contigua al marciaPiede'

51


Figura ll

93lb

@ Ad. 122

FINE DEL PERCOHSO PEDONALE E CICLABILE lndica la_tine di una sede, percorso, o itinerario, riservato promiscuamente ai pedoni ed ai velocipedi.

Figura ll

95 Art. 122

FINE DEL PERCORSO BISERVATO AI OUADRUPEDI DA SOMA O DA SELLA lndica la fine della pista o del passaggio riservato ai quadrupedi da soma o da sella.

Figwa ll

94

Arl. 122

PERCORSO BISEBVATO

AI

QUADRUPEDI DA

SOMA O DA SELLA lndica I'inizio di una pisla o di un passaggio particolare riservato ai soli quadrupedi da soma o da sella e vielato ai veicoli.

Figura ll

96

Art. 123

ALT. OOGANA Segnala un varco doganale presso la fronliera con paese conlinante non facente parle della Comunità Europea al quale è obbligatorio fèrmarsi.

ElFigura ll

97la Art.

123

CONFINE DI STATO TBA PAESI DELLA COMUNITA'

EUROPEA lndica la frontiera di Stato con paese confinante facenindicate sono riferite alle strade extrauròane. Sullé autostrade il lato del quadrato è uguale a 1SO cm.

te parte della. Comunità Euroilea. Le quote

Figura ll

97lb Art.

123

PREAVVISO DI CONFINE DI STATO TRA PAESI DELLA COMUNITA' EUROPEA ll segnale Fig. ll 97 / a, integrato dal pannello modello ll 1, presegnala la frontiera di Stato con paese confinante

facente parte della Comunità Europèa. Sulle strade

extraurbane il pannello integrativo misura 120 x 40 cm. Sulle autostrade misura 150 x 50 cm.

@ fuura ll 98 Art.

123

ALT. POLIZIA lndica l'obbligo di arresto ad un posto di blocco stradale istituito dagli organi di Polizia.

52

Figura ll

99

Art. 123

ALT. STAZIONE Presegnala l'obbligo di arresto presso accessi autostradali controllati, per operazioni di pedaggio.


l) In

presenza del segnale n. 15 è necessario:

1) suonare se vi sono pedoni che attraversano sulle strisce 2) non sostare o fermarsi sopra le strisce pedonali 3) tenere presente che i pedoni debbono dare la precedenza

ai veicoli

2)

n tr tr tr tr n n tr

II segnale n.41:

v 1) obbliga ad arrestarsi soltanto in caso di incrocio con altri veicoli 2) obbliga ad arrestarsi per dare la precedenza solo ai veicoli provenienti da destra

tr

tr n 3) è utilizzato, di norrna, negli incroci di particolare pericolosità tr tr 3)

Il segnale n.63:

v 1) permette

il transito ai ciclomotori

2) vieta il transito ai ciclisti 3) vieta il trasporto ai ciclomotori

1(} l)

4)

Il segnale n.1L4:

vieta 1'accesso ai pedoni e alle biciclette

2) indica la fine dell'obbligo di passare con biciclette condotte a mano 3) indica la fine del percorso pedonale affiancato ad una pista ciclabile

tr n tr n tr tr

v tr n

I n

53


5) In presenza del segnale n. 16 è necessario:

v 1) regolare la velocitĂ

in modo da non costituire pericolo per la

sicurezza dei ciclisti

2) rallentare per essere pronti a fermarsi per dare la precedenza ai ciclisti 3) suonare se vi sono ciclisti che stanno per iniziare l' attraversamento delle strisce

''o

6)

tr tr

I

tr

tr tr

Il segnale n. 100:

v 1) non permette la svolta a destra 2) permette di sorpassare a sinistra lo spartitraffico 3) indica che è permesso soltanto svoltare a sinistra

7)

Il

tr tr tr T E

I

segnale n.56:

v di sorpassare qualsiasi veicolo 2) indica che la corsia di destra è riservata ai veicoli lenti 3) permette ad un ciclomotore di sorpassare un,autovettura 1) vieta

'[)

8) It segnate n. to8:

1) indica l'inizio di un viale pedonale 2) è un divieto di transito ai pedoni 3) non permette il transito ai veicoli

54

T T tr tr tr n

v

trtr

xtr tl

t-r-


9)

Il

segnale n.55:

VF 1) permette I'accesso ai ciclomotori 2) è posto su una strada a doppio senso di circolazione 3) vale anche per i tricicli e i quadricicli a motore

10)

trtr trtr

trn

In presenza del segnale n.25rè necessario:

VF 1) non sorpassare veicoli che si sono fermati per fare attraversare la strada ai bambini 2) fare particolare attenzione ai movimenti improvvisi

dei bambini 3) fare attenzione ai bambini sulla carreggtata e non a quelli sul marciapiede

trn trtr trtr

Soluzioni: Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 2: l)F - 2)F - 3) V Quesito 3: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 4: 1) F - 2)F - 3) V Quesito 5: l) V - 2)Y - 3) F Quesito 6: 1) V - 2)F - 3) F Quesito 7: 1) F - 2)F - 3) F Quesito 8: 1) V - 2) F - 3) V Quesito 9: 1) F - 2)F - 3) V Quesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

55


DOCUMENTI PERSONALI E REQUISITI

il motorino è necessario che il conducente: Abbia compiuto 1114'anno di età Non sia affetto da malattie o menomazioni che gli impediscano di circolare in condizioni di sicurezza. eueste condiiioni nìgative possono essere anche occasionali come un braccio ingessato o un occÈio bendato. oltre alla certificazione del medico, aitestante la mancanza di malattie incompatibili, è necessario che il conducente mantenga sempre una condizione fisica e psichica in grado di consentirgli uni guida sicura Abbia.conseguito il certificato di idoneità alla guida, più noto come patentino, che si differenzia dalla patente per auto e moto solo per il programma di formazione più breve. Può pertanto, se scaduto divalidità, essere ritirato dagli operatori di polizia e riconsegnato all'ufficio competente qualora si sia conseguita la patente; diventando titolari di patente, infatti, non si ha più bisogno del patentino

Per poter guidare

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COME SI GUIDA IL MOTORINO Fare un giro in motorino, significa immettersi nel flusso della circolazione stradale, effettuare sorpassi ed essere sorpassato, cambiare direzione e corsie, fermarsi, ripartire e compiere tutte ie manovre che la circolazione richiede. Tutte. queste manovre sono svolte con gli automatismi raggiunti a seguito di una specifica formazione. Automaiismi che sono condizionati innanzitutto da una corretta posizione di guida, indispensabile per raggiungere quella perfetta armonia conduceìte-motoriò, che coitituisòe fattore primario di sicurezza. La sicurezza e la bellezza della guida del motorino iniziano perciò assumendo quella posizione correttà che dà "padronanza" del veicolo e che consentè di fare con naturalezza tutte le manovre richieste.

56


w4,

.'/

1,/ La posizione corretta è quella che consente piena padronanza_del vcic,olo. Le gambe-_non devòno uscire al di fuori àella sagoma del veicolo e le mani e le braccia devono essere libere da qualsiasi impedimento.

LA PARTENZA Quasi tutti i motorini di fabbricazione attuale sono capaci di buone accelérazioni. Per poter utilizzare con sicurezza queste potenzialità tecniche sono necessariè buone capacità di guida e gradualità di accelerazione. Le acceler azioni repentine si riflettono negativamente sulla stabilità del veicolo e comportano sbandamenti Nella marcia ordinaria la gradualità è o'torture meccaniche" richiesta anchè dalla necessità di evitare al veicolo inutili e dannose per 1'efficienza degli organi meccanici. Per poter ùtllizzare l'accelerazione di cui il motorino è capace, è necessario imparare a riconoscere i coefficiente di aderenza della strada. Quando Itasfalto è di colore grigio-scuro, ed opaco, non bagnato e in buono stato di manutenzione, è possibile ottenere buone accelerazioni senza pericolosi pattinamenti della ruota posteriore. Se l'asfalto è lucido, usurato o bagnato, offre poca aderenza e 1'acceleratore va usato con cautela, al pari del freni, perché può provocare sbandamenti e cadute.

COME AFFRONTARE LE CURVE A seconda delle caratteristiche della strada e della velocità di marcia variano le modalità con le quali vanno affrontate le curve. diventano rilevanti l'andamento altimetrico e planimetrico della strada le condizioni

57


dell'asfalto, il raggio della curva. E' evidente che percorrere una curva molto ampia su una strada larga ed in buono stato di manutenzione è molto diverso che affrontarne una molto stretta, in discesa, con manto stradale dissestato ed a velocità sostenuta.

Più sono rilevanti la curvatura della strada e la velocità di marcia, più è necessario impostare correttamente la traiettoria ed adeguare la posizio-

ne di guida. In proposito vanno tenute presenti le regole che seguiranno. La velocità di marcia deve essere ridotta frenando prima di iniziare il tratto curvilineo. La frenata deve essere graduale ma decisa utilizzando maggiormente (se le condizioni dell'asfalto sono buone) il freno anteriore.

I leggeri movimenti in curva vanno fatti con perfetto automatismo e sono coordinati con l'azione delle mani sul manubrio. La mano interna infatti forzerà sul manubrio all'atto dell'entrata in curva, mentre quella esterna lo farà all'uscita. La traiettoria da impostare dipende dal senso della curva, dal raggio di curvatura e dalla velocità. Per le curve destrorse, vanno evitate traiettorie troppo vicine al margine della strada perché sovente nel punto di ma-egior curvatura si trovano pietre chilometriche, altri ostacoli fissi o ghiaino sulla parte terminale della carreggiata. E' bene perciò percorere una traiettoria che passi a 50 - 60 cm dal bordo interno. Una traiettoria troppo esterna invece comporta il rischio di dover curvare in uno spazio limitato e con la possibilità di finire fuori strada. Per le curve sinistrorse, la traiettoria migliore è quella che anche nel punto di maggiore curvatura resti sempre nella propria corsia senza spostarsi molto verso il centro della strada. Va tenuto sempre presente il pericolo che dal senso opposto giungano

Nel percon'ere le curve il ciclorrobrista deve tenersi più a destra possibile e non -raregrlirrre altri veicolì o con se stesso.

58

c,rrr


veicoli che vadano ad occupare gli spazi interessati alle traiettorie. In

merito, va ricordato che, secòndo il Codice della Strada, nelle curve si ha l'obbligo di procedere strettamente a sinistra.

LA FRBNATA Al pari dell'accelerazione,la manovra di frenata deve essere graduale.Frenàre bruscamente significa andare incontro a sbandamenti anche sensibili, che possono mettere in grave pericolo l'equilibrio del veicolo'

Contrariairente alle autovetture, i motorini hanno due comandi dei freni, quello anteriore e quello posteriore. Il freno dautrbzzarsiin via principale in situazioni ordinarie, quando l'asfalto è asciutto e assicura buona adetenza, è quello anteriore. Questo è il freno che va azionato in via primaria, seguito immediatamente da quello posteriore. Clò reahzza una oitimale azione frenante, senza riflessi sulla stabilità. Nel caso l'asfalto sia scivoloso per usura o perché bagnato è opportuno sfruttare al meglio il freno posteriore aiutato da una leggera pressione sulla leva del freno anteriore. Bisogna tener presente che ci sono buone possibilità di controllare il motorino quando in frenata si blocca la ruota posteriore. Quando si blocca la ruota anteriore, questa possibilità è quasi nulla. La frenata di emeigenzaèlamanovrà più complessa e che evidenzia la capacità di guida del ciclomotorista. Chi è esperto, anche di fronte ad una situazione di pericolo grave ed improvviso, attua manovre razionah, scegliendo la soluZione migliore o la meno pericolosa; il conducente inesperto, al contrario, si irrigidisce sul motorino, frena bloccando le ruote, sin a perdere l'equilibrio e cadere. S?ruttando le ridotte dimensioni del motorino è bene frenare ma ricercare anche spazi di fugase necessario, anche con accelerazioni che portino il motorino oltre il punto critico.

La frenata nelle curve

Una regola fondamentale della sicurezza vuole che si freni prima di entrare in curva e non durante. Ciò vale soprattutto per i motorini e specialmente sul bagnato. Non è possibile percoffere una curva tenendo azionato il freno, specie quello della ruota anteriore. Nella curva i freni si toccano solo in situazioni di emergenza o per coffeggere errori. E' importante ricordare che quando si deve frenare energic.amente mentre si percorre una curva, si deve prima riportare il motorino_in posizione verticale. Frenare mentre si è inclinati verso il centro della curva significa cadere sicuramente.

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Frenare sul bagnato La frenata sul bagnato deve essere molto dolce, al pari delle altre manovre. Essendo minore l'aderenza, è bene frenare più energicamente con la ruota posteriore per cercare di capire "il limite di frenata" per poter agire poi sul freno anteriore al massimo delle possibilità offerte dalle condizioni della strada. Se in questa fase tende a bloccarsi la ruota posteriore, il controllo del motorino si può riprendere rilasciando il freno, cosa quasi impossibile da ottenere con la ruota anteriore che, oltre alla funzione d'equilibrio ha anche quella della direzione e, una volta bloccata, si perdono l'uno e l'alffa.

LA GUIDA IN CONDIZIONI DI VIABILIT,À. NEGATIVA In presenza di condizioni atmosferiche avverse come pioggia, neve o ghiaccio, la guida del motorino deve essere particolarmente prudente in quanto l'aderenza scende oltre certi limiti di sicurezza ed è necessario procedere a velocità ridotta e con particolare attenzione. Altra condizione di poca aderenza è quella relativa ai passaggi pedonali ottenuti mediante verniciatura dell'asfalto. La vernice realizza una pellicola che offre pochissima aderenza, Specie se bagnata, la parte di carreggiata con strisce pedonali può costituire un vero e proprio pericolo per i veicoli a due ruote. Per ridurre al minimo tali rischi è necessario diminuire la velocità di marcia e non compiere manovre repentine di accelerazione, frenata o cambiamenti di direzione.

60


1)

In

caso

di nebbia fitta è opportuno:

1) procedere ad una velocità adeguata alla visibilità 2) se la visibilità è troppo ridotta, fermarsi, se necessario, fuori dalla caneggiata 3) entrare velocemente nel banco di nebbia, per poterne uscire al più presto

VF n tr I

tr

tl !

2) Se su una strada si nota la presenza di un cedimento del fondo stradale o un tombino scoperchiato, occorre:

VF 1) avvisare le autorità solo se si tratta di un tombino di gas,

luceeacqua

utenti conduce

2) avvisare del possibile pericolo gli altri 3) ridurre la velocità del veicolo che si

tr tr

n

tr tr tr

v

F

3) Lo spazio di frenatura di un ciclomotore:

1) diminuisce se si frena sterzando

I n

2) aumenta se il battistrada degli pneumatici è consumato 3) non dipende dalle condizioni degli pneumatici

tr tr

4) In caso di pioggia occorre: 1) manovrare con prudenza il manubrio 2) impiegare con prudenza gli indicatori di direzione 3) ridurre la velocità

n n

v

F

n tr tr n n tr

61


5) Lo spazio totale di arresto:

v 1) aumenta se aumenta la velocità del veicolo 2) aumenta se il conducente è distratto 3) dipende anche dal tempo di reazione del conducente

6) Se il ciclomotore in fase di frenatura tende a sbandare, cente deve:

F

tr tr tr tr n tr

il condu-

VF 1) mantenerlo frenato a fondo e controllarne l'andamento

con rapide sterzate 2) procedere con cautela e portarlo in officina per la messa a

tl

punto

3) lasciare bruscamente

7)

tr ! tr

tr I

I'acceleratore

Il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore:

VF 1) non è necessario se si guida un quadriciclo leggero a motore

minorenni

e si è 2) è necessario, per i minorenni, per poter condurre qualsiasi

tipo di

ciclomotore

3) non è necessario se si è titolari della patente

Al

tr r tr [ tr [

8) Per assicurare stabilità al ciclomotore in curva è opportuno:

1) percorrere la curva, se ad ampio raggio, con leggermente in

il

tiro

2) aumentare la velocità nella parte iniziale della 3) evitare di sterzare bruscamente

62

v

F

I I

r-

motore

curva

tr

tr tr


9)

Il certificato di idoneitĂ per la guida del ciclomotore:

VF 1) consente di condurre anche motocicli fino a 125 cmz

di cilindrata 2) serve solo per trasportare un passeggero sul ciclomotore 3) viene rilasciato dopo aver sostenuto un esame

trtr trtr tr!

10) Per mantenere i freni efficienti è necessario sottoporre a periodici controlli:

VF 1)

il livello dell'olio dei freni

2) la composizione chimica del liquido idraulico dei freni 3) il consumo degli elementi frenanti

ntr

trtr Etr

Soluzioni: Quesito 1: 1) V - 2)V - 3) F Quesito 2: l)F - 2)Y - 3) V Quesito 3: l) F - 2)Y - 3) F Quesito 4: 1) V - 2) F - 3) V Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) V Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 8: l) V - 2) F - 3) V Quesito 9: 1) F - 2) F - 3) V Quesito l0: 1) Y - 2) F - 3) V

63



PARTE TERZA

LE REGOLE DI COMPORTAMENTO CHE TUTTI DEVONO CONOSCERE E RISPETTARE



La circolazione stradale, al pari di ogni altro settore della vita sociale, ha bisogno di regole che ne consentano la rcalizzazione entro i limiti di sicurezza. Queste regole sono di due ordini; quelle ricordate dalla segnaletica stradale e quelle ogni conducente deve conoscere ed osservare senza che nessun segnale glielo ricordi. Con la segnaletica stradale verticale, oizzontale, semaforica o manuale, si impongono determinati comportamenti o si vietano certe manovre. La segnaletica assolve perciò una funzione importantissima per la circolazione stradale, essendo indispensabile per la fluidità e la sicurezza del traffico. Le norme di comportamento costituiscono la disciplina primaria del Codice della Strada e regolano tutte le manovre che ordinariamente la circolazione comporta. Di queste manovre, quelle più strettamente connesse alla siclrezza della circolazione sono: la velocità, la mano da tenere, la precedenza, il sorpasso,le distanze di sicurezza, il cambiamento di direzione e di corsia, la fermata e la sosta,l'uso di dispositivi di illuminazione e acustici. Ogni incidente stradale, infatti, è il risultato di una o più violazioni di queste norrne del codice. La sicurezza è il risultato della cortesia e dell'educazione, e dell'osservanza di regole giuridiche.

PERICOLO E INTRALCIO Art. 140 Gli utenti della strada debbono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione, ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale. Il pericolo e l'intralcio sono due situazioni che influiscono negativamente sulla sicurezza della circolazione. In ogni incidente stradale, i protagonisti, sicuramente, non hanno rispettato questa regola. Per far sì che queste situazioni non si verifichino, è necessario soddisfare le seguenti condizioni: . Conoscenza del veicolo che si guida e suo funzionamento; . Conoscenza e rispetto di tutte le regole di comportamento e degli obblighi imposti della segnaletica; . Rispetto delle regole di precedenza, cortesia ed educazione che contraddistinguono le persone dotate di elevato senso civico. . Il conducente di un veicolo o il pedone, che durante la circolazione non osservino anche una delle condizioni elencate, certamente

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.

determineranno o si troveranno attivamente coinvolti in situazioni di "intralcio o pericolo", che costituiscono la fase antecedente dell'incidente stradale. Non costituire pericolo o intralcio con manovre vietate o poco corrette, costituisce un obbligo per ogni conducente.

VELOCITÀ

Art.l4l E'obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che sia evitato ogni pericolo per lasicwezzadelle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura..Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sictrezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinnanzi e qualsiasi ostacolo prevedibile. In particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell'attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici. Il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo anche fermarsi, quando riesce malagevole l'incrocio con altri veicoli, in prossimità degli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni di spavento.

I conducente non deve gareggiare in velocità. Uinosservanza di questa prescrizione è punita penalmente per i conducenti di veicoli a motore. I1 conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione. In ultimo, è bene ricordare che la velocità è causa di tantissimi incidenti stradali con conseguenze estremamente gravi. Nella quasi totalità degli incidenti, i danni alle persone ed alle cose sono strettamente legati alla velocità dei veicoli coinvolti.

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La velocità, anche quando non costituisce la causa primaria dell'incidente, è certamente quella che ne determina la gravità.

DIVIETO DI GAREGGIARE IN VELOCITA - Artt. 9-bis e 9-ter -

Il continuo diffondersi di comportamenti criminali che si materializzano nell'organizzare, promuovere o partecipare a competizioni sportive sulla strada con veicoli a motore che gareggiano in velocità nel disprezzo più assoluto di qualsiasi principio giuridico ed etico, visto che a volte determinano conseguenze gravi o mortali anche per gli altri utenti che si trovano coinvolti in incidenti, ha portato alla emanazione di una legislazione penale molto severa. Chiunque organizza,promuove, dirige, agevola o partecipa a gare clandestine di auto, moto e ciclomotori che si sfidano in velocità va incontro alla pena della reclusione da uno a tre anni ed alla multa da venticinquemila a centomila euro. Se dalla gara clandestina deriva la morte la reclusione va da sei a dodici anni. Se ne derivano lesioni la pena va da tre a sei anni. Anche il solo scommettere su queste corse clandestine costituisce reato, previsto con la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa da cinquemila a venticinquemila euro. Ai partecipanti alla gara è sospesa la patente e sequestrato per sempre il veicolo. Questa particolare severità è giustificata dalla eccezionale pericolosità che ha portato anche alla introduzione di una norma (art 9-ter) che punisce con Ia reclusione da sei mesi ad un anno e con la multa da cinquemila a ventimila euro, chi anche senza preventiva organizzazione, gareggia in velocità con veicoli a motore. Capita a volte che conducenti poco educati e affatto adusi a rispettare le regole imposte, intraprendono tacite o espresse sfide tra di loro, che magari cominciano con uno sguardo significativo durante il sorpasso. Anche per questi comportamenti sono previsto aumenti di pena rilevantissimi se portano alla morte o a lesioni gravi o gravissime, alla sospensione della patente e al sequestro per sempre del veicolo.

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LIMITI DI VELOCITÀ Art.I42 L'art.lLZ è dedicato alla disciplina dei limiti massimi generali di velocità per tutte le categorie di veicoli. Questi limiti non sono segnalati dalla cartellonistica stradale e valgono in assenza di diversa e più restrittiva indicazione. Se su una strada è posto il limite di velocità con cartello stradale, è questo limite che va rispettato, mentre i veicoli delle categorie per le quali sono previsti limiti inferiori, sono tenuti ad osservare questi ultimi. Va ricordato che questi limiti sono ipotizzati per situazioni di traffico ottimali. Se ricorrono le condizioni particolari già illustrate, la velocità deve commisurarsi a queste situazioni per far sì che non sia pericolosa. Le sanzioni sono di diversa entità a seconda che si superino:

. . .

I limiti massimi di velocità di non oltre 10 km/h, Di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h, e di non oltre 60 km/h Di oltre 60 km/h i limiti di velocità.

LIMITI MASSIMI GENERALI DI VELOCITÀ Art.142 I"COMMA _ LIMITI MASSIMI GENERALI

. Autostrade.......... . Strade extraurbane principali................ . Strade extraurbane secondarie e locali . Strade urbane di scorrimento............ . Centri urbani

..............130 km/h ...............110 km/h 90 km/h ...70 km/h ....50 km/h

I ciclomotori non possono mai superare il limite massimo di 45 km/h. Se sulla strada sono posti cartelli con limiti inferiori, vanno rispettati questi ultimi. POSIZIONE SULLA CARREGGIATA Art.143 I veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera.

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I veicoli sprovvisti di motore

e

gli animali devono

essere tenuti

il più

vicino possibile al margine destro della carreggiata. Questa disposizione si applica anche agli altri veicoli quando si incrociano ovvero percorono una curva o un raccordo convesso, a meno che circolino su strade a due carreggiate separate o su una caneggrata ad almeno due corsie per ogni senso di marcia o su carreggiataa senso unico di circolazione. Quando una strada è divisa in due ca:reggiate separate, si deve percorrere quella di destra; quando è divisa in tre carreggiate separate, si può percorrere quella di destra o quella centrale, salvo diversa segnalazione. Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve perconere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso. All'interno dei centri abitati, salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia libera più a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso. Tuttavia i conducenti, qualunque sia l'intensità del traffico, possono impegnare la corsia più opportunainrelazione alla direzione che essi intendono prendere alla successiva intersezione; i conducenti stessi non possono cambiare corsia se non per predisporsi a svoltare a destra o a sinistra, o per fermarsi, in conformità delle nofine che regolano queste manovre, ovvero per effettuare la manovra di sorpasso che in tale ipotesi è consentita anche a destra. Nelle strade con binari tramviari a raso, i veicoli possono procedere sui binari stessi purché, compatibilmente con le esigenze della circolazione, non ostacolino o rallentino la marcia dei tram, salva diversa segnalazione. In Italia la "mano da tenere" è la destra; unica eccezione è costituita dalla circolazione dei pedoni, che possono marciare a sinistra. Per osservare questa regola, non è sufficiente circolare sulla parte destra della strada, ma è necessario farlo in prossimità del margine della stessa. Il concetto non va inteso in senso estremo perché, circolare rasentando il margine della strada, può costituire pericolo per il conducente e per gli eventuali pedoni o per altri ostacoli presenti. Per i veicoli sprovvisti di motore, come la bicicletta, questo obbligo è ancor più rigoroso. E' previsto, infatti, che le biciclette circolino il più vicino possibile al margine destro. Con ciò si vuol indicare che questo veicolo, più lento di quelli motoizzati, deve tenersi più a destra, senza per questo dover rasentare questo limite. Va osservato poi che la propulsione stessa della bicicletta, che è fornita dai muscoli del conducente, fa sì che durante la marcia sia difficile seguire una linea perfettamente retta.

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L'andamento tipico del ciclista è leggermente oscillatorio, per cui, nel calcolo dello spazio da occuparsi, il conducente deve tener conto di tale particolarità. Anche il ciclomotorista deve circolare a destra ma, essendo motorizzato, non è obbligato a tenersi "il più possibile vicino al margine

destro".

()r), : 7't-f "

Durante la marcia il ciclomotorista deve occupare la parte destra della strada, avendo cura di non intralciare la circolazione di ar.rto e moto più veloci e di disporre sempre di uno spazio di sicurezza verso chi cammina a piedi.

I conducenti di autovetture devono tener conto, specie nel traffico urbano, della presenza di veicoli a due ruote che, per la loro maneggevolezza, si spostano repentinamente e non sempre in maniera ortodossa. E' necessaria perciò particolare prudenza nell'effettuare manovre a velocità sostenute nel traffico eterogeneo che vede la presenza di pedoni, ciclisti o motociclisti. I cambiamenti di direzione o di corsia vanno segnalati tempestivamente al fine di consentire agli altri utenti di rendersi conto della manovra che si vuole effettuare. La svolta a sinistra va effettuata dando la precedenza ai veicoli provenienti dall'opposto senso di marcia ed assicurandosi che non ci siano conducenti che sopraggiungano in sorpasso. 72


CIRCOLAZIONE PER FILE PARALLELE

Art.l44

sulle strade urbane, a causa dell'elevatissima densità di traffico,la circolazione per file parallele è sempre più frequente. In presenza dr incolonnamenti sono frequenti comportamenti scorretti con continui cambiamenti di corsia e di fastidiose furbizie che vanno decisamente contrastate. La circolazione per file parallele è ammessa, nelle carreggiate ad almeno due corsie per ogni senso di marcia, quando la densità del traffico sia tale che i veicoli occupino tutta la parte della carreggiata riservata al loro senso di marcia e si muovano ad una velocità condizionata da quella dei veicoli che precedono, ovvero in tutti i casi in cui gli agenti del traffico la autorizzano. E' ammessa, altresì, lungo il tronco stradale adducente a una intersezione controllata da segnali luminosi o manuali: in tal caso, al segnale di via libera, essa deve continuare anche nell'area di manovra dell' interse zione stessa. Nella circolazione per file parallele è consentito ai conducenti di veicoli, esclusi i veicoli non a motore ed i ciclomotori, di non mantenersi presso il margine della carreggiata, pur rimanendo in ogni caso nella corsia prescelta. Il passaggio da una corsia all'altra è consentito, previa la necessaria segnalazione, soltanto quando si debba raggiungere la prima corsia di destra per svoltare a destra, o l'ultima corsia di sinistra per svoltare a sinistra ovvero per effettuare una riduzione di velocità o una volontaria sospensione della marcia al margine della carreg giata, quando ciò non sia vietato. I conducenti che si trovino nella prima corsia di destra possono inoltre spostarsi da detta corsia, quando devono superare un veicolo senza motore o comunque assai lento, sempre previa la necessaria segnalazione.

PRECEDENZA Art.145

I conducenti, approssimandosi ad una intersezione (incrocio) devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti. Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, si ha l'obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra. Dare la precedenza significa consentire ad altri di impegnare e percorrere per primi lo spazio stradale interessato. Va ricordato che, pur vigendo la regola che la precedenza spetti a chi proviene da destra, è richiesto però a tutti i conducenti (anche a coloro che provengono da destra), di usare la

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E'chiaro perciò, che non esiste il diritto di pretendere la precedenza,ma solo l'obbligo di cederla. Anche in assenza di segnali che ne ricordino l'obbligo, nelle seguenti situazioni occorre dare la precedenza: . A coloro che provengono da destra, quando nel crocevia non esistano segnali di precedenza (es. STOP); . Quando, uscendo da un passo carraio, ci si immette nel traffico; massima prudenza.

.

Prima di immettersi nella corrente di traffico, partendo da una posizione di sosta; . Ai veicoli circolanti su rotaie (tram); . Quando si effettua f inversione di marcia o la retromarcia; . Ai veicoli in servizio di emergenza o di Polizia con il dispositivo acustico (sirena) in funzione (ambulanze, vigili del Fuoco, Polizia, ecc.); . Quando si effettua la svolta a sinistra; . Ai pedoni che attraversano la strada servendosi degli appositi passaggi pedonali; . A gruppi di persone che occupano la strada per cortei, manifestazioni, processioni, ecc; . Ai pedoni che tardano a liberare la strada; . Ai ciechi muniti di bastone bianco e ad altri invalidi. Oltre a tali obblighi, previsti per legge, è consigliabile cedere la precedenza,senza indugi, agli utenti pericolosi che la "pretendono".

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'\-\ \

La segnaletica della precedenza va [ispettata senĂŹprc c senza superarc la Iinea che indica il punto dove fermarsi.

PASSAGGI A LIVELLO

Art.l4l

Gli utenti della strada, approssimandosi ad un passaggio a livello, devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti e devono seguire attentamente le segnalazioni semaforiche ed acustiche previste. Prima di impegnare un passaggio a Iivello senza barriere o semibariere, gli utenti della strada devono assicurarsi, in prossimitĂ delle segnalazioni previste nel regolamento di cui all'art. 44, comma 3, che nessun treno sia in vista e, in caso affermativo, attraversare rapidamente i binari; in caso contrario devono fermarsi senza impegnarli. Gli utenti della strada non devono attraversare un passaggio a livello quando:

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a) b) c)

siano chiuse o stiano per chiudersi le barriere o le semibarriere; siano in movimento di apertura le semibarriere; siano in funzione i dispositivi di segnalazione luminosa o acustica previsti; d) siano in funzione i mezzi sostitutivi delle barriere o semibarriere, previsti dal medesimo articolo". La pericolosità delle manovre di attraversamento di un passaggio a livello giustifica la prescrizione di condotte di guida improntate alla "massima prudenza"e alla scrupolosa osservanza delle segnalazioni. In corrispondenza dei passaggi a livello con barriere può essere collocato, a destra della strada, un dispositivo a luce rossa fissa che avverte in tempo utile della chiusura delle barriere, integrato da altro dispositivo acustico. Nei passaggi a livello con semibarriere deve essere collocato a destra della strada, un dispositivo luminoso a due luci rosse,lampeggianti alternativamente, aventi l'analoga funzione di avvertire in tempo utile della chiusura, integrato da dispositivo acustico. L'attraversamento, nei casi consentiti, deve essere sollecito; in caso di arresto forzato del veicolo il conducente deve portarlo fuori dai binari e, se impossibilitato ad adempiere a tale prescrizione, deve adoperarsi per segnalare la presenza del veicolo stesso ai conducenti dei veicoli su rotaie. Le violazioni alle prescrizioni suddette oltre alla sanzione pecuniaria, comportano la sospensione della patente di guida alla seconda infrazione in un biennio.

SORPASSO

Art.

148

Il conducente che sorpassa un veicolo o altro utente della strada che lo precede sulla stessa corsia, dopo aver fatto l'apposita segnalazione, deve portarsi sulla sinistra dello stesso, superarlo rapidamente tenendosi da questo ad una adeguata distanza laterale e riportarsi a destra appena possibile, senza creare pericolo o intralcio. Se la carreggiata o semicarreggiata sono suddivise in piÚ corsie, il sorpasso deve essere effettuato sulla corsia immediatamente alla sinistra del veicolo che si intende superare. L'utente che viene sorpassato deve agevolare la manovra e non accelerare. Nelle strade ad una corsia per senso di marcia,lo stesso utente deve tenersi il piÚ vicino possibile al margine destro della carreggiata. Il sorpasso costituisce una delle manovre maggiormente ricorrenti negli incidenti stradali, specie quelli con danni gravi o gravissimi. Per effettuarlo in situazioni di sicurezza, è necessario che il conducente si assicuri della contemporanea esistenza di quattro condizioni:

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a)

che la visibilità sia tale da consentirgli di iniziare, eseguire ed

ulti-

mare la manovra, senza pericolo alcuno; b) che il conducente che lo precede nella stessa corsia non abbia segnalato di voler compiere analoga manovra; c) che lo spazio a sua disposizione sia sufficiente per tutte le fasi della manovra; d) che nessun altro conducente, proveniente da tergo, abbia iniziato analoga manovra nei suoi confronti. I conducenti di biciclette, ciclomotori e motocicli vanno sorpassati con particolare attenzione. Essi Sono portati, per la natura SteSSa del veicolo condotto, ad eseguire repentini cambiamenti di direzione, senza interessarsi di coloro che, provenienti da tergo, abbiano iniziato il sorpasso nei loro confronti. Il sorpasso è vietato, oltre che in presenza dei relativi segnali stradali, anche nelle seguenti situazioni: o in prossimità o in corrispondenza delle curve, dei dossi ed in ogni situazione di scarsa visibilità; o del veicolo che ne stia sorpassando un altro; o dei veicoli fermi ai passaggi a livello, ai semafori o per interruzione del traffico, allorché sia necessario portarsi sulla parte sinistra della carreggtata:. o in prossimità o in corrispondenza dei crocevia o dei passaggi a livello senza barriere; o dei veicoli fermi per consentire ai pedoni di attraversare la caffeggrata. Il sorpasso è una manovra pericolosa che si attua sempre con cambiamenti di direzione di acceleraziont.

II sorpasso non deve creare pericolo o allarme per il veicolo sorpassato.

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DISTANZA DI SICUR.EZZA ArI".l49 Ogni veicolo, durante la marcia, deve tenersi ad una distanza di sicurezza dal veicolo che lo precede. Questa distanza non è possibile determinarla in metri, ma va "calcolata" tenendo presente le seguenti condizioni: o velocità di marcia del veicolo; o prontezza di riflessi del conducente; o condizioni del traffico e della strada: . condizioni atmosferiche; o efficienza del sistema frenante del veicolo. Lo spazio necessario per arrestare un veicolo dipende innanzitutto dalla velocità di marcia. Più è elevata Ia velocità, maggiore è lo spazio necessario. Lo spazio richiesto per fermarsi aumenta in ragione del quadrato della velocità. Quando si procede a velocità elevata, seguendo altri veicoli, è assolutamente necessario tenere una distanza superiore allo spazio che si percorre nell'intervallo psicotecnico. Questo spazio sarà quello che impedirà di venire a collisione con il veicolo che precede, se quest'ultimo effettuerà una improvvisa frenata. La manovra, infatti, sarà percepita, dal conducente che segue, dopo che la stessa ha avuto inizio e l'improvvisa decelerazione del veicolo che precede ridurrà repentinamente l'intervallo con quello che segue e che, per tale ragione, può tamponarlo.

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Durante la marciit ò necessario procedere ad una distanzil cli sicurezza idonea ad evitarc tamponanienti anche in presenza di amesto improvvist'r clel veicolo chc precede.

7B


INCROCIO TRA VEICOLI NEI PASSAGGI INGOMBRATI Art. 150 Quando la carreggiata stradale presenta ostacoli o restringimenti, dovuti anche a veicoli fermi, e la manovra di incrocio tra due veicoli in movimento, che percolTono la strada con direzioni opposte non sia possibile, il conducente sul cui senso di marcia è presente l'ostacolo deve arrestarsi e lasciare il passo al veicolo proveniente in senso inverso.

DISPOSITIVI VISIVI E DI ILLUMINAZIONE Arlt.152 - 153 - Condizioni di uso Fuori dai centri abitati, è obbligatorio per tutti i veicoli a motore l'uso delle luci di posizione, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte, delle luci della targa e delle luci d'ingombro. Durante la marcia, per i ciclomotori ed i motocicli è obbligatorio l'uso dei predetti dispositivi anche nei centri abitati. I dispositivi di illuminazione hanno la funzione di illuminare la sede stradale e permettere al conducente di osservare chiaramente lo spazio che lo circonda e gli eventuali ostacoli che si presentano. L'uso di tali dispositivi è obbligatorio, non solo quindi nelle ore notturne, ma in ogni situazione di scarsa visibilità. Particolare rilievo, ai fini della sicurezza, acqtistano tali dispositivi per i velocipedi, ciclomotori e motocicli. E'assolutamente necessario "farsi vedere" dagli altri utenti. Da ciò la necessità che i conducenti dei veicoli a due ruote si assicurino delI'efficienza dei dispositivi, compresi quelli a luce riflessa (catarifrangenti) che svolgono la funzione importantissima di rifrangere la luce proiettata dagli altri veicoli ed aiutare i conducenti di questi ad avvistare "l'ostaco-

lo". Quali dispositivi utilizzare Centri abitati: i ciclomotori ed i motocicli devono tenere sempre in funzione le luci di posizione, della targa e i dispositivi anabbaglianti. Fuori dai centri abitati; Gli autoveicoli, i rimorchi, i motocicli, i ciclomotori e tutti gli altri veicoli a motore devono tenere sempre in funzione le luci di posizione, di targa e i dispositivi anabbaglianti. Inoltre: I proiettori di profondità fuori dai centri abitati quando l'illuminazione esterna manchi o sia insufficiente.

I conducenti devono spegnere i proiettori di profondità passando a

quelli anabbaglianti nei seguenti casi:

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per incrociare altri veicoli, effettuando la commutazione delle luci alla distanza necessaria affinché i conducenti dei veicoli incrociati possano continuare le loro marcia agevolmente e senza pericolo; b. Quando seguono altro veicolo a breve distanza, salvo che l'uso dei proiettori di profondità avvenga brevemente in modo intermittente per segnalare al veicolo che precede l'intenzione di sorpassare; c. In qualsiasi altracircostanza se vi sia pericolo di abbagliare gli altri utenti della strada ovvero i conducenti dei veicoli circolanti su binari, su corsi d'acqua o su altre strade contigue. a. Quando stanno

CAMBIAMENTO DI DIREZIONE O DI CORSIA Art. 154 1. I conducenti che intendono cambiare direzione o corsia, invenire il senso di marcia, fare retromarcia, voltare a destra o sinistra, immettersi in un luogo non soggetto a pubblico passaggio, o fermarsi, devono:

a. Assicurarsi di poter effettuare la manovra senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada, tenendo conto della posizione, distanza, direzione di essi; b. Segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione. 2. Le segnalaziom delle manovre devono essere effettuate servendosi degli appositi indicatori luminosi di direzione (frecce). Tali segnalazioni devono continuare per tutta la durata della manovra e devono cessare allorché esse è stata completata. Con gli stessi dispositivi deve essere segnalata anche l'intenzione di rallentare per fermarsi. Quando i detti dispositivi manchino, il conducente deve effettuare le segnalazioni a mano, alzando verticalmente il braccio qualora intenda fermarsi e sporgendo, lateralmente il braccio destro o quello sinistro, qualora intenda voltare. 3. E'vietato usare impropriamente le segnalazioni di cambiamento di direzione. 4. Nell'esecuzione delle manovre i conducenti non devono eseguire brusche frenate o rallentare improvvisamente. 5. L'inversione del senso di marcia è vietata in prossimità o in corrispondenza delle intersezioni, delle curve o dei dossi.

I cambiamenti di corsia e la precedenza I cambiamenti di direzione o di corsia, poiché portano il veicolo ad occupare spazi diversi da quelli ipotizzabili del normale prolungamento

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dell'originaria traiettoria di marcia, comportano l'obbligo di cedere la precedenza a coloro che già impegnano la corsia interessata.

I cambiamenti di direzione e la precedenza La manovra del cambiamento di direzione, oltre alla

preventiva segnalazione, richiede obblighi specifici e modalità diverse a seconda della natura della strada che si va ad impegnare. La svolta a sinistra, per imboccare una strada, va effettuata portandosi al centro della carreggiata e dando la precedenza ai veicoli provenienti dalla opposta direzione di marcia; chi intende svoltare a destra deve tenersi il più possibile vicino al margine destro e non allargare la traiettoria per effettuare la manovra più agevolmente. La svolta a sinistra, per imboccare un PASSO PRIVATO, anche se possibile, va effettuata controllando preventivamente che non sopraggiungano altri veicoli che stiano sorpassando.

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n Per svoltare a sinistra è necessario accertarsi che nessun veicolo stiii sorpassando c chre Ia pre-ceclenza ii

chi proviene clall'opposto senso di marcizt.

USO DEI DISPOSITIVI ACUSTICI E LIMITAZIONE DEI RUMORI Artt. 155 - I56 Durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione Stessa.

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Il dispositivo silenziatore (marmitta), deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato. L'aumento sempre crescente del numero dei veicoli ha fatti sì che, specie nei centri urbani, la salvaguardia della salute e dell'ambiente passi anche attraverso la limitazione dei rumori. Il dispositivo di segnalazione acustica (clacson) deve essere usato con la massima moderazione e solamente per ragioni di sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile. Fuori dai centri abitati l'uso del clacson è consentito ogni qual volta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Il segnale acustico può essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante i proiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato. Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo nei casi di effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segnalazioni acustiche, è consentito l'uso dei proiettori di profondità a bieve intermitten za (art. 156) . Non va dimenticato, infatti, che accanto all'obbligo di non utilizzare il clacson, se non per motivi eccezionali, si accompagna quella di non arrecare molestia alle persone, a causa del cattivo stato del tubo di scarico, del modo di guidare o del volume troppo alto della propria radio.

II rispetto dell'ambiente e della salute propria e altrui si realizza anche con Ia limitazione dei rumori inutili o molesti.

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ARRESTO, FERMATA E SOSTA

tut.

157

Ai sensi del Codice della Strada: a) per arresto si intende l'intemrzione della marcia del veicolo dovuta ad esigenze della circolazione; b) per fermata si intende la temporanea sospensione della marcia anche sè in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, che non deve comunque arecare intralcio alla circolazione,il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia; c) per Sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel témpo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente; d) pei sosta di emergenza si intende f intemrzione della marcia nel caso in cui il veicolo è inutilizzabile per avaria ovvero deve arrestarsi per malessere fisico del conducente o di un passeggero. Salvo diversa segnalazione, in caso di fermata o di sosta il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia. Qualora non esista marciapiede rialzato deve essere lasciato uno spazio sufficiente per il transito dei pedoni comunque non inferiore ad un metro. Fuori dei centri abitati, i veicoli in sosta o in fermata devono essere collocati fuori della carreggiata, ma non sulle piste per velocipedi né, salvo che non sia appositamente segnalato, sulle banchine. In caso di impossibilità, la fermata e la sosta devono essere effettuate il più vicino poisibile al margine destro della carre ggiata, parallelamente ad esso e iecondo il senso di marcia. Sulle carreggiate delle strade con precedenza la sosta è vietata. Nelle strade urbane a senso unico di marcia la sosta è consentita anche lungo il margine sinistro della carreggiata, purché rimanga spazio sufficiente al transito almeno di una fila di veicoli e comunque non inferiore a tre metri drlarghezza. Nelle zone di sosta all'uopo predisposte i veicoli devono essere collocati nel modo prescritto dalla segnaletica. Uintemrzione momentanea della marcia è sempre consentita purché sia fatta lungo il margine destro della strada e non costituisca pericolo o intralcio. Anche la fermata, quindi, diventa rilevante ai fini della sicurezzadella circolazione ed è una delle manovre più sintomatiche della educazione dei conducenti. Molto spesso si assiste, specie nei centri abitati, a situazioni di rallen-

B3


tamenti di traffico dovuti a veicoli fermi sulle corsie di scorrimento, magaconducente a bordo che, con estrema indifferenza, assiste allo spettacolo delle imprecazioni degli automobilisti costretti, per sua colpa, a manovre difficoltose. La prima regola da osservare, perché la fermata non produca intralcio o pericolo, è quella di effettuarla negli spazi siti al di fuori delle corsie di scorrimento. Altra manovra che sovente è causa di incidente per i ciclomotoristi, con conseguenze gravi, è l'apertura della portiera verso la parte centrale della strada da parte degli automobilisti.In proposito una norrna del nuovo Codice della Strada così recita: (7o comma - afi.157) "È fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della

ri con il

strada.>>

Nonostante il divieto, questa abitudine di aprire la portiera è consoliil ciclomotorista farà bene a tenerne conto e non avvicinarsi troppo alle auto ferme. data e

L'apertura improvvisa della portiera, anche se vietata, è un errore prevedibile, che può essere causa

di incidenti gravi per il ciclomotorista.

TRASPORTO DI PERSONE E DI OGGETTI SUI MOTOCICLI E SUI CICLOMOTORI

An.

170

Il conducente dei ciclomotori e di motocicli deve avere ribero l,uso delle braccia e reggere il manubrio con due mani; solo in caso di necessità per le prescritte segnalazioni, è possibile togliere una mano dal manu84


brio. E'vietato procedere sollevando la ruota anteriore. Sul ciclomotore è possibile trasportare altri passeggeri, solo se il conducente sia maggiorenne ed il veicolo omologato per due posti. Sia sui ciclomotori che sui motocicli è vietato trasportare oggetti che non siano solidamente assicurati e/o che Sporgano lateralmente, rispetto all'asse del veicolo, di oltre 50 cm.; stesso limite vige per le sporgenze longitudinali rispetto alla sagoma del veicolo.

Trasportare oggetti voluminosi sui ciclomotori e sui motocicli è vietato e pericoloso.

USO DEL CASCO PROTETTIVO Art. 171

In caso di sinistro i motociclisti e ciclomotoristi hanno elevate probabilità di riportare pericolosi traumi alla testa. Per ridurre i rischi connessi ai possibili sinistri è previsto l'obbligo del casco, e del corretto uso dello stesso.

rispetto di questa norma è condizione essenziale di sicurezza propria e di rispetto per gli altri. Il casco è un dispositivo di sicurezza "passivo" in quanto serve a limitare i danni in caso di incidente e non a prevenire il rischio di incidenti. I suoi principali elementi costitutivi sono: . Lacalotta esterna, realizzatacon vari materiali (resina termoplastica o rinforzata con fibra di vetro, carbonio, kevlar), è quella che riceve l'urto ne assorbe una parte e lo distribuisce su una superficie più ampia rispetto a quello d'impatto; . La calotta interna, di polistirolo espanso ricoperta con tessuto tra-

Il

85


spirante per la parte a contatto con la testa, è destinata ad assorbire ulteriormente l'urto; La visiera, di policarbonato serva a protezione della zona visiva e per garantire la visibilità; il cinturino che, fissato alla calotta esterna serve a trattenere correttamente il casco anche in fase di caduta.

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L'obbligo del casco è esteso anche ai passeggeri dei motocicli e dei ciclomotori.

Esistono tre tipi di casco: Leggero (o demi-jet): Piccolo e con visiera immobile, lascia scoperta la parte anteriore del viso ed è usato prevalentemente da chi guida ciclomotori e scooter con cui compie piccoli tragitti. Aperto (o 'Jet"): E' leggermente più grande di quello leggero, ha una visiera semimobile, protegge guance e la zona inferiore della nuca ed è usato prevalentemente da chi guida moto di media cilindrata con cui compie medi tragitti. Integrale: Grande in modo tale da coprire tutta la testa (e quindi protegge anche mandibole, mascelle e denti), presenta visiera mobile capace di coprire interamente gli organi visivi. E il più sicuro dei tre ed è generalmente usato da chi guida moto di grande cilindrata e da chi compie lunghi viaggi con il motoveicolo. ultimamente sono comparsi caschi c.d.

86


"modulari" a mentoniera mobile in quanto si può sollevare sulla fronte (operazione sconsigliata durante la marcia). La scelta del casco, al di là di ogni valutazione estetica, va fatta in relazione al tipo di utilizzo del casco itesso e soprattutto sulla base della preventiva ptòuu e verifica di portabilità (deve aderire bene alla testa i"rru eccesiiva costrizione); in ogni caso, il casco deve essere "conforme ai tipi omologati". Le no.me europee in materia di omologazione dei caschi, che sono in continua evoluzionè, sono contenute nel regolamento ECE/ONU n' 22 che fissa i parametri minimi di sicurezza per la commercializzazione. Il marchio di omologazione internazionale,stampato su una targhetta all'interno del casco, è composto come il seguente:

054716tP -l 057801 Emendamento Numero di ECE/ONU 22-95 omologazione

Numero di serie Progresslvo di costruzione del casco Numero distintivo che identifica il oaese che ha rilasciato l'omo'logazione ( I = Cermania; 2 =Francia;3 = Italia; 4 = Olanda; 6 = Belgio ...)

proI numeri di omologazione dei caschi sono seguiti da un codice che indica il livello di tezione offerto dalla mentoniera: /J = nel caso di caschi jet o demi-jet privi di mentoniera .o, menioniera asportabile NON PROTETTIVA 711p = nel caso di "ur"Éiintegrali o modulariìon nìentoniera PROTETTIVA. 7p = ,;i ;"* di caschi

Per concludere, il casco va conservato secondo le indicazioni e prescrizioni contenute nelle istruzioni del costruttore non dimenticando, soprattutto, che il casco invecchia e, quindi, dopo quattro o cinque anni, anàrebbe sostituito anche se non ha subito urti. A tale riguardo va anche considerato che dopo ogni urto il casco andrebbe precauzionalmente sostituito in quanto ta calòtta interna potrebbe essersi deformata anche in assenza di deformazione di quella esterna.

87 I

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L'USO DEL TELEFONINO E DI ALTRI APPARECCHI

{rt. n3

Durante la guida è vietato far uso del telefonino. E'consentito l'utllizzo di apparecchi a viva voce che non richiedono l'uso delle mani e quelli con auricolare a condizioni che non si soffra di malattie dell'udito. sono vietati altresì gli apparecchi radiotelefonici e le cuffie in quanto impediscono o rendono difficoltose le percezioni di eventuali segnalazioni acustiche o di emergenza. A parte la distrazione che consegue al parlare al telefono, diventano pericolose le decelerazioni improvvise che il conducente, istintivamente, attua quando sente squillare il proprio telefonino. In queste ipotesi, il tamponamento diventa molto probabile. Le squilla del telefonino, l'ansi di rispondere non devono assolutamente condizionare la guida, né portare a manovre repentine ed imprevedibili. ci si fermerà quando e dove possibile, si controllerà chi ha chiamato ed eventualmente si telefonerà.

88


1)

E'vietato il sorpasso:

1) nelle ore

VF tr n

notturne

2) nelle curve, su strade con due corsie e a doppio senso di

circolazione

3) di veicoli fermi al semaforo quando si deve superare la linea

continua

n

tr

tr n

2)La fermata di un veicolo: 1) non deve comunque causare intralcio alla circolazione 2) non è consentita sulle strisce pedonali 3) è consentita, di norma,lungo il margine destro della caneggiata

3)

Il sorpasso

V F n tr T tr

n n

è vietato quando:

v il veicolo che ci precede è uno dei mezzi di soccorso con il lampeggiante giallo acceso 2) il veicolo che segue abbia già segnalato l'intenzione

F

1)

di effettuare analoga manovra 3) un veicolo si è fermato per consentire ai pedoni di attraversare la strada 4)

Atla guida di un ciclomotore:

1) è obbligatorio indossare

il

casco

2) è vietato parlare al telefono cellulare senza l'auricolare 3) si possono usare le cuffie per sentire la radio

tr n

tr tr

I n

v

F

T tr n tr tr u

B9


5) Su un ciclomotore,

il carico trasportato:

v

F

1) non deve sporgere troppo, in quanto potrebbe causare

tr u

la perdita di controllo del veicolo 2) non deve strisciare a terra nelle curve 3) non deve ostacolarel'azionamento dei comandi

tr tr D T

6)

Il casco

deve essere allacciato:

v ) non obbligatoriamente 2) in modo che non scivoli 3) in modo che sia ben stretto sulla testa 1

F

tr I tr tr n tr

7)Le fermata di un veicolo:

v 1) può avere la durata massima di cinque minuti 2) è consentita, di norma,lungo il margine destro della carreggiata

3) non deve comunque causare intralcio alla circolazione

8)

I conducenti di ciclomotori:

F

!

T n tr tr tr

v

1) possono procedere sollevando la ruota anteriore durante

il

sorpasso

2) possono viaggiare affiancati sulla stessa corsia 3) possono essere imputabili per reati, avendo compiuto 14 anni

9) La sosta in doppia fila: 1) nei centri abitati è sempre vietata ai ciclomotori a due ruote 2) ò consentita al quadricicli leggeri a motore 3) è consentita solo per pochi minuti ai quadricicli leggeri a motore

90

tr tr tr n tr T

v

F

tr tr tr T tr T


10) Se sul ciclomotore non funzionano

gli indicatori di direzione:

VF 1) si può proseguire sporgendo lateralmente il braccio prima

di svoltare 2) bisogna prowedere alla riparazione 3) non si deve proseguire in nessun caso

trtr

tru trn

Soluzioni: Quesito 1: 1) F - 2)v - 3) V Quesito 2: l)Y - 2)Y - 3) V Quesito 3: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 4: l) V - 2)Y - 3) F Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) V Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 8: 1) F - 2)F - 3) V Quesito 9: 1) F - 2)F - 3) F Quesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

91


I DOCUMENTI DA ESIBIRE Art.

180-181

I conducenti dei veicoli a motore hanno l'obbligo di esibire, agli organi di polizia incaricati dei controlli stradali, la documentazione propria e del veicolo. I ciclomotoristi devono esibire: . Il certificato del ciclomotore * . Il certificato di idoneità alla guida (patentino) . Il certificato di assicurazione . Il documento di riconoscimento Sul ciclomotore non devono essere esposti contrassegni ma, in caso di controllo, il conducente dovrà esibire: . Il contrassegno dell'assicurazione . Il contrassegno del pagamento della tassa DI CIRCOLAZIONE (bollo) La mancanza di questi documenti e dei contrassegni comporta l'obbligo del pagamento di una sanzione pecuniaria e della successiva esibizione degli stessi presso gli uffici di polizia.

CIRCOLAZIONE DEI VELOCIPEDI Art. 182 Accanto agli obblighi di procedere su una sola fila e mai comunque affiancati in numero superiore a due, di avere libero l'uso delle braccia e delle mani, onde condurre il veicolo con sicurezza,e al divieto di trainare e farsi trainare, per i ciclisti è prescritto di condurre a mano il veicolo quando "sono di intralcio o di pericolo per i pedoni".In questa ultima ipotesi, risolvendo dispute dottrinali e giurisprudenziali, il legislatore ha previsto che i ciclisti siano "assimilati ai pedoni". E'vietato portare sulla bici altre persone, tranne il caso del conducente maggiorenne che può trasportare un bambino fino a otto anni, assicurato con le attrezzature regolamentari. Se la strada percorsa presenta piste ciclabili, è fatto obbligo di impegnarla. Sui velocipedi costruiti ed omologati per il trasporto di più persone è vietato comunque averne a bordo più di quattro adulti e due bambini. (*) Per le nuove immatricolazioni, il certificato di circolazione oppure il certificato di idoneità tecnica.

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c-:-=:-:2

I ciclisti devono mirrciare in fila e, specic nclle curve, mai affiancati.

COMPORTAMENTO DEI PEDONI Art. 190 Le prescrizioni per la circolazione dei pedoni sono riconducibili ai seguenti principi generali: . obbligo di impegnare gli spazi riservati (marciapiedi, banchine, viali); . possibilitĂ di marciare sulla caffeggiata quando questi manchino, siano insufficienti o non percorribili; o fuori dei centri abitati vige l'obbligo di marciare in senso contrario a quello dei veicoli sulle strade ad unica calreggiata e doppio senso di circolazione; sulle carreggiate a senso unico devono marciare a

o

destra;

obbligo di procedere su unica fila nella circolazione fuori dei centri abitati sulle strade prive di illuminazione pubblica; o obbligo di servirsi dei passaggi pedonali o dei sottopassi per l'attraversamento della carreggiata. Quando questi manchino o siano a distanze superiori a 100 metri, possibilitĂ di attraversarela carreggiata in senso perpendicolare e dando la precedenza ai veicoli; o divieto di attraversarepiazze e larghi al di fuori dei passaggi pedonali qualora esistano anche a distanze superiori ai 100 metri. Divieto di effettuare attraversamenti stradali passando anteriormente agli autobus, ai filobus e ai tram in sosta alle fermate.

93


OBBLIGO DEI CONDUCENTI VERSO I PEDONI Art. 191 Tutti i conducenti dei veicoli a motore devono rispettare i pedoni, i ciclisti e le persone portatrici di handicap che si muovono sulla strada con velocità diverse ed inferiori alle macchine, alle moto o ai ciclomotori. Chi si muove su un veicolo a motore deve facilitare tutte le manovre dei pedoni, comprese quelle irregolari, come l'attraversamento fuori dalle strisce. Se le persone sono affette da handicap l'obbligo è ancora più forte e se necessario occorrerà fermarsi per facilitarne la manovra. Analogo obbligo vige verso i bambini e gli anziani che spesso si muovono irregolarmente e repentinamente.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZAALCOLICA Art. 186 L'alcool e le droghe sono pericolosissimi per la guida. Gli effetti che essi producono sono la causa di moltissimi incidenti che vedono coinvolti i giovani specie nei fine settimana. Le ragioni di tale pericolosità vanno ricercate negli effetti negativi che producono sulle capacità dei conducenti di osservare esattamente la realtà che lo circonda e di attuare le giuste manovre di guida. L'alcool, infatti, produce una particolare euforia che fa sentire il conducente come un pilota in grado drrealizzare manovre azzardate e spettacolari. In verità chi guida dopo aver bevuto non è in grado di: - valutare le distanze - vedere lateralmente - decidere subito cosa fare di fronte a un ostacolo improvviso. Queste condizioni negative, accompagnate dall'euforica consapevolezza di essere in grado di fare cose eccezionali non può che finire male. Peggio ancora è la guida in condizioni di alterazioni commesse all'uso di sostanze stupefacenti che determinano tutte, anche quelle cosiddette leggere, situazioni di obnubilamento, terminologia che indica esattamente quella situazione mentale di fuga dalla realtà e di approdo in un'area in cui sogno e realtà si confondono in modo più o meno totale. In queste condizioni,la guida, che richiede sicura padronanza delle proprie capacità psicofisiche, non può che costituire pericolo estremo. Ogni volta che la polizia abbia il sospetto che un conducente si trovi in queste condizioni può disporre specifici accertamenti. E per tutti coloro che sono coinvolti in incidenti stradali in qualità di conducente,l'ospedale che presta le cure farà anche accertamenti sull'alcool e sulle droghe dandone i risultati alla polizia.

94


L'euforia dell'alcool o di altre sostanze può essere causa di gravissimi pericoli

OBBLIGHI IN CASO DI INCIDENTE Art. 189 L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l'obbligo di fermarsi e di prestare l'assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano Subito danni alla persona. Le persone coinvolte in un incidente devono poffe in atto ogni misura idonea a salvaguardare la sicurezza della circolazione e, compatibilmente con tale esigenza, adoperarsi affinché non venga modificato lo stato dei luoghi e disperse le tracce utili per 1'accertamento delle responsabilità. Ove dall'incidente siano derivati danni alle sole cose, i conducenti e ogni altro utente della strada coinvolto devono inoltre, ove possibile, evitare intralcio alla circolazione. Gli agenti in servizio di polizia stradale, in tali casi, dispongono l'immediata rimozione di ogni intralcio alla circolazione, salva soltanto l'esecuzione, con assolutaurgenza, degli eventuali rilievi necessari per appurare le modalità delf incidente. In ogni caso, i conducenti devono altresì fornire le proprie generalità, nonché le altre informazioni utili anche ai fini risarcitori, alle persone danneggiate o, se queste non sono presenti, comunicare loro nei modi possibili gli elementi sopraindicati. Accanto all'obbligo di fermarsi e prestare assistenza alle persone che

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abbiano subito danni sono prescritti i seguenti adempimenti: a) predisporre misure idonee alla salvaguardia della sicure zza della circolazione e adoperarsi perché non venga modificato lo stato dei luoghi; b) se dal sinistro sono derivati solo danni alle cose, ove possibilel va evitato intralcio alla circolazione,rimuovendo i veicoli e liberando la strada; c) fornire le proprie generalità e le altre notizie utili alle azioni di risarcimento. Nel caso di violazioni delle regole imposte, sono previste sanzioni diverse a seconda delle conseguenze del sinistro Per i sinistri con soli danni a cose, l'inosservanza dell'obbligo di fermarsi è punito con la sanzione amministrativa e se sono derivàti danni gravi ai veicoli, anche con la sospensione della patente. Se dal sinistro sono derivate lesioni di qualsiasi entità,I'eventuale inottemperanzaall'obbligo di fermarsi è punito penalmente con possibilità di arresto da parte della Polizia e con gravissime sanzioni sulla patente (sospensione fino a cinque anni). Al contrario, il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza, mettendosi a disposizione degli organi di polizia, non è passibile di arresto neanche nel caso di omicidio colposo. L'omissione df soccorso è punita penalmente ed ò di competenza del Tribunale. circa i soggetti responsabili, anche se è usata la dizione "utente" anziché "conducente" è da tener presente che quello di fermarsi è un obbligo che_grava sicuramente su quest'ultimo. I trasportati possono rispondere-a titolo di concorso se hanno contribuito a deierminare il comportamento antigiuridico. uobbligo di fermarsi ricorre anche per i condìcenti non coinvolti direttamente nella collisione ma la cui presenza e le manovre compiute siano anche indirettamente collegabili all'evento. prestare soccorso a chi si trova in condizioni di pericolo o di necessità non è solo un obbligo giuridico ma anche e soprattutto un dovere morale a cui non è possibile sottrarsi.

OBBLIGHI VERSO FUNZIONARI . UFFICIALI E AGENTI

Art.l92

Coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all'invito dei funzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l'espletamento dei servizi di q9li.zi1 stradale, quando siano in uniforme o muniti dell'apposito segnale distintivo. I conducenti dei veicoli sono tenuti ad esibire, a richiesta dei funzionari, ufficiali e agenti incaricati, il documento di circolazione e la patente di guida, se prescritti, e ogni altro documento che, ai sensi delle norme in materia di circolazione stradale.

96


OBBLIGHI ASSICURATIVI

4fi.

193

Prima di circolare sulla strada, il motorino va assicurato. In caso di incidente, solo una valida copertura assicurativa eviterà sacrifici economici rilevantissimi per poter risarcire i danneggiati. Chi omette di stipulare il preventivo contratto di assicurazione, in caso di controllo dovrà pagare una un'elevata sanzione amministrativa pecuniaria e si vedrà sequestrare il motorino, che potrà essere rirttilizzato solo dopo aver pagato la sanzione stessa ed assolto a quanto prescritto.

97


1) Può essere causa di incidente:

v 1) affrontare una curva a velocità eccessiva

2) 1o stato psicofisico alterato 3) la sfortuna

F

tr tr tr tr tr tr

2) Quando un pedone attraversa Ia strada fuori dalle strisce pedo' nali è necessario:

fermarsi

1) ridurre la velocità ed eventualmente 2) cercare di richiamare la sua attenzione con qualsiasi mezzo,

perché ci dia la precedenza 3) Rallentare e avvisare il pedone con un breve colpo di clacson, in caso di pericolo immediato

3) In caso di incidente

il soccorritore

tr

tr

tr

tr

v

F

deve:

1) segnalare come meglio può l'incidente

2) valutare la situazione per scongiurare ulteriori pericoli 3) chiamare i soccorsi e rimanere fino all'arrivo degli agenti 4) Può essere causa di incidente: 1) lo stato psicofisico alterato 2) affrontare una curva a velocità eccessiva 3) l'uso del casco integrale

9B

VF nI

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v

F tr T

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5) Conducendo un ciclomotore:

1) bisogna essere tolleranti di fronte ai comportamenti

errati

VF tr

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degli altri utenti 2) bisogna leggere con attenzione i cartelloni pubblicitari 3) bisogna evitare di fumare perché impedisce una presa sicura del manubrio

tr n tr

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6) Lo stato di ebbrezza durante la guida:

v 1) provoca pericolo grave per la circolazione

2) è punito con l'arresto e con il pagamento di una somma in denaro 3) è vietato solo nel fine settimana

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II fl

7) L'assunzione di stupefacenti influisce sulla guida perché:

v 1) migliora l'autocontrollo 2) altera le percezioni (vista, udito, riflessi) 3) migliora la capacità visiva

8) Può essere causa di incidente: 1) lo stato psicofisico alterato

2) la sfortuna 3) affrontare una curva a velocità eccessiva

9) Si è tenuti a regolare la velocità in base: 1) alla velocità dei veicoli che ci seguono 2) alle caratteristiche della strada 3) al tipo di forcella del ciclomotore

F

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F

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99


10) Se guidando un ciclomotore si urta un veicolo in sosta:

VF l)

bisogna fare in modo di lasciare i propri dati 2) è meglio allontanarsi subito per non farsi incolpare di danni maggiore 3) non si ha alcuna responsabilità se si è minorenne

Soluzioni: Quesito 1: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 2: l)Y - 2)F - 3) V Quesito 3: 1) V - 2)Y - 3) V Quesito 4: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 5: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 6: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 8: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 9: 1) F - 2)Y - 3) F Quesito 10): 1) Y - 2) F - 3) F

100

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PARTE QUARIA

LE CAUSE DEGLI INCIDENTI STRADALI E COME EVITARLI

-

La velocitĂ come fattore primario Gli altri fattori della sicurezza stradale



CHE COS'E L'INCIDENTE STRADALE? «Un batter d'occhio, un pensiero, un'ala d'angelo; che cosa era abbastanza veloce per inserirsi nello spazio fra la domanda e la risposta, sepa-

rando l'una dall'altra? La luce non segue le proprie orme più istantaneamente di quanto il nostro arrivo non facesse nei confronti del calesse che tentava di salvarsi.» In un saggio della letteratura inglese de11'800, intitolato The English Mail Coach (Il postale inglese) di Thomas De Quincey, l'autore descrive un suo viaggio notturno sul postale, trainato da due cavalli giganteschi condotti da un cocchiere addormentato. L'autore si accorge che i cavalli, non controllati, coffono occupando la destra delle strada ed alf improvviso vede apparire in fondo alla via dritta e alberata un calessino fragilissimo che procede regolarmente sulla sua sinistra e che inevitabilmente sarà travolto dal grande calro postale, lanciato alla grande velocità di tredici miglia all'ora! L'autore, resosi conto dell'imminente tragedia, cerca di evitarla richiamando l'attenzione del giovanotto che guidava il calessino; lancia un urlo e fa questa riflessione: <<io avevo compiuto il primo passo; il secondo spettava al giovanotto; il terzo a Dio. La catastrofe infatti si sarebbe consumata <<in un batter d'occhio, un pensiero, un'ala d'angelo>> e, in quell'istante che precede l'incidente, <<fra loro e l'eternità, secondo ogni calcolo umano, c'è si e no un minuto e mezzo>>* Queste riflessioni esprimono in maniera significativa la tragedia, il tempo in cui si consuma e la possibilità di evitarla che, spesse volte, dipende anche da cause non controllabili. Per queste ragioni, bisogna assolutamente evitare di trovarsi nelle condizioni in cui <<tra loro e l'eternità» passi uno spazio e un tempo così piccoli da non poter essere controllati. Ed oggi, i tempi non sono più di <<si e no un minuto emezzo>>,ma solo di qualche secondo a causa della aumentata velocità. * L episodio

è tratlo da «Lezioni americane>> di Italo Calvino - Pag. 664.

LA VELOCITÀ COME FATTORE PRIMARIO La velocità è il fattore di rischio maggiore perché spesse volte costituisce la causa primaria delf incidente. Altre volte, pur non rivestendo tale funzione ne determina le conseglenze più o meno gravi. Ma la velocità che cos'è?

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rapporto che passa tra lo spazio percorso e il tempo necessario a percorrerlo. Un ciclomotore che procede a 45 km/h (velocità massima consentita) in un'ora percorrerà 45 chilometri. Ma più che il tempo necessario per andare da un luogo all'altro, della velocità è rilevante lo spazio necessario per fermarsi di fronte ad eventuali ed improvvisi ostacoli o pericoli.

La velocità è

il

VELOCIT,À. N SPN.ZIO DI ARRESTO

La rclazione che intercorre tra la velocità e lo spazio necessario per arrestarsi è da sola sufficiente a rendere evidente il nesso che lega velocità pericolosa e incidenti stradali. Lo spazio di arresto di un veicolo equivale alla distanza percorsa dallo stesso dal momento in cui il conducente avverte la necessità di fermarsi, fino al raggiungimento dello stato di quiete. Fermare un veicolo, significa azzerarne l'energia cinetica posseduta.

Sotto l'azione frenante, il moto del veicolo diventa uniformemente ritardato, per cui, lo spazio necessario è proporzionale al quadrato della velocità, che è determinante ai fini dell'energia cinetica da dissipare. Questo spazio, percorso dal veicolo sotto l'azione frenante, si chiama spazio di frenata. La sua estensione è sempre minore dello spazio di arresto, perché quest'ultimo comprende anche quello percorso dal veicolo dal momento in cui il conducente avverte la necessità di eseguire l'azione frenante, fino a quando il dispositivo relativo espleta la sua funzione. Questo spazio si chiama spazio psicotecnico, perché la sua dimensione dipende dalle capacità psicomotorie del conducente e dall'attenzione di guida. E' ovvio infatti che una guida distratta porta a rendersi conto dei pericoli con un ritardo spesse volte fatale. Al contrario, guidare con attenzione significa accorgersi in tempo di eventuali pericoli e reagire prontamente.

Spazio di frenata Sotto l'azione frenante, il moto del veicolo diventa uniformemente ritardato, per cui percoffe spazi proporzionali al quadrato della velocità posseduta.

Per i veicoli a motore,la decelerazione massima possibile in frenata, è uguale al prodotto fra il coefficiente di aderenza, che in questo caso rappresenta il massimo della forza frenante che le ruote possono trasmettere al veicolo, e l'accelerazione di gravità (9,81 m/s2).Infatti, se la forza frenante trasmessa alle ruote è superiore o uguale al coefficiente aderenza provocherà il bloccaggio delle ruote, con conseguente sostituzione del

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coefficiente di attrito (attrito radente) al coefficiente di aderenza (attrito volvente). Frenare significa dissipare energia e la decelerazione rappresenta proprio la quantità di energia dissipata. La realtà dimostra che un' effi cienza valutabile intorno al 60 17 07o, plò ottenere una decelerazione pari a 6 o 7 m/sec2. Queste decelerazioni sono quasi ottimali e coincidono con il limite oltre il quale si ha il bloccaggio delle ruote. Decelerazioni maggiori, infatti, comportano sicuramente il bloccaggio delle ruote, con aumento degli spazi necessari. Fattore rilevante è il grado di efficienza dei freni. In merito, va sottolineato che I'efficienzadi un freno non supera mai il l0-80%o del suo massimo rendimento. L'efficienza dei freni è importante quando si operi una frenata graduale, senza bloccaggio delle ruote. Se invece l'azione frenante comporta il bloccaggio delle ruote, il grado di efficienza dei freni diventa irrilevante, perché l'attrito radente, che si genera tra ruota e piano viabile, è uguale a prescindere dal grado di efficienza del freno. Lo spazio percorso dal momento in cui il conducente avverte la necessità di dover arrestare il veicolo, sino al raggiungimento di tale obiettivo, comprende anche lo spazio psicotecnico. Cronologicamente, questo spazio viene prima di quello relativo alla frenata e con esso completa lo spazio di arresto. Ne abbiamo posticipato l'illustrazione per favorire l'approccio a queste tematiche di sicurezza conosciute solo superficialmente o, addirittura, ritenute inutili.

L'intervallo psicotecnico Lo spazio psicotecnico è quello percorso dal motorino dal momento in cui il conducente percepisce la situazione di pericolo, fino a quando le sue capacità psicomotorie riescono ad azionare i freni. In esso sono individuabili due momenti distinti, che corrispondono ad altrettanti spazi percorsi. L'entità di questi spazi è direttamente proporzionale alla velocità ed al tempo psicotecnico, cioè quello impiegato dal cervello del conducente a decidere cosa fare e a dare il conseguente impulso muscolare, per azionare il comando meccanico. L'intervallo consta di due tempi, uno psichico ed uno tecnico. Il primo comprende la percezione del pericolo e la conseguente reazione, che può essere razionale e cosciente, o istintiva. Il secondo comprende invece il tempo della reazione muscolare (capacità psicomotoria) e l'azionamento del meccanismo, fino al raggiungimento di un livello ottimale di efficienza dello stesso. Nel momento psichico si ha la sola percezione della situazione peri-

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colosa e la reazione a tale percezione.Lareazione matura dopo aver vinto l'inerziamentale, che può essere più o meno lunga, a seconda delle capacità psichiche dell'interessato e del suo stato psicofisico. La distrazione, una òondotta di guida particolarmente rilassata o situazioni di particolare stanchezzafisica, influiscono su questo tempo psichico, allungandolo e, di conseguenza, aumentano lo spazio che il veicolo percolTe mentre il conducente "decide" cosa fare. Lareazione, a volte, è di natura istintiva, come quella di azionare energicamente il freno Senza interessarsi d'altro. La possibilità di porre in essere risposte razionali, anziché istintive, risiede nelle capacità e nelle attitudini del conducente. Un ciclomotorista non particolarmente attento, ha tempi di reazione psichica intorno a 1 secondo, e il motorino che viaggia a 45lkm.lh, in questo tempo percolre circa 12 metri. Se è distratto,lo spazio, già rilevante, aumenta ancora. Allo stesso modo acquista rtlevanza la capacità di porre in essere risposte razionali, in grado di superare, nei limiti del possibile,la situazione di pericolo o di ridurne al minimo le conseguenze. Tutto questo presuppone un' adeguat a preparazione alla conduzione del motorino. Quando la risposta è stata elaborata dal cervello e trasmessa al muscolo che dovrà azionare il dispositivo, si rientra nel campo dell'intervallo tecnico. L'estensione dello spazio percorso, per far sì che il dispositivo raggiunga un livello di efficienza ottimale ed arresti il motorino in un certo Àpario, è riconducibile al campo della responsabilità, perché il tutto fa cupo a norrne specifiche, che impongono determinati comportamenti. L'entità dell'intervallo psicotecnico e del relativo spazio percorso dal veicolo, dipende, perciò, da diversi fattori e in particolare: - capac:ità psicofisiche del conducente. Percepire situazioni di pericolo ed attuare una risposta razionale entro un certo tempo, è un fattore che varia da persona a persona; c'è chi ha riflessi prontissimi e chi meno e questa prontezza è un dato tipico di ogni persona. - Conoscenza di una situazione di pericolo 0, almeno, della probabilità che essa si verifichi. È ovvio che, qualora il conducente sia a conoscenza che su un tratto di strada incontrerà una situazione di pericolo, o che la stessa, molto probabilmente si verificherà, condurrà ii veicolo con maggiore attenzione e prudenza. Al contrario,le situazioni che maturano improvvisamente sono quelle che influiscono negativamente sul tempo di percezione.

Attenzione con la quale il ciclomotorista guida il motorino. L'attenzione è la capacità di concentrare l'interesse della mente Su un argomelto o su un oggetto. Quella relativa alla conduzione di veicoli deve essere <<diffusa>>, nel senso che non deve soffermarsi Su un solo oggetto,

-

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La velocità nelle curve A volte la curva, proprio per le difficoltà che comporta, è scelta come prova da superare per gare di velocità tra amici o per misurare le proprie capacità di guida. Capita spesso però che, anche al di fuori delle suddette gare di stupidità, proprio nelle curve si verifichino incidenti dovuti a fuoriuscita dalla sede stradale o a sbandamento con conseguente collisione. Tutto ciò è dovuto alla non conoscenza delle difficoltà fisiche che il veicolo incontra nel dover percorrere una traiettoria curvilinea e che esistono limiti di velocità oltre i quali una curva non potrà essere percorsa regolarmente. Un veicolo, muovendosi con una traiettoria curvilinea, è sottoposto a due forze, quella centripeta e quella centrifuga. La prima, diretta verso il centro della curva, lo porta a percoffere la traiettoria curvilinea, la seconda tende invece a spingerlo verso l'esterno. Quest'ultima forza è proporzionale alla velocità del veicolo ed alla sua massa ed inversamente proporzionale al raggio della curva. La percorribilità della curva, seguendo il suo normale andamento e senza invadere corsie di pertinenza di altri veicoli, è possibile sino a quando la forza di aderenza che tiene il veicolo "attaccato" alla strada,è superiore o pari alla forza centrifuga. Quando quest'ultima è superiore alla prima, di sicuro il veicolo subirà uno sbandamento. La velocità non prudenziale, cioè non commisurata alle condizioni della strada e del traffico, né idonea a superare con sicurezza prevedibili eventi negativi, costituisce la causa primaria di molti sinistri stradali che si verificano proprio nelle curve. E doverosa pertanto un'opera di profonda educazione dei giovani conducenti affinché improntino la loro condotta di guida a principi di prudenza e sicurezza. Rischiare nelle curve non significa dimostrare di essere bravo ma solo incosciente.

GLI ALTRI FATTORI DELLA SICUREZZA Guidare con sicurezza significa osservare le condizioni della strada e del traffico e adeguare la velocità di marcia in modo da non trovarsi mai in situazioni di pericolo. Una delle prime norrne di comportamento (art. l4l), dedicata alla velocità, iniz\a con l'enunciazione del principio fondamentale della sicurezza sttadale. "È obbligo del conducente regolare la velocità dei veicoli in modo che tenute presenti le eventuali limitazioni, avuto riguardo al loro tipo, siste-

i

I

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ma di frenatura e peso, alle caratteristiche e condizioni delle strade e del traffico e ad altre speciali circostanze di qualsiasi natura, essa non costituisca pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e causa di disordine o intralcio per la circolazione". Non a caso, la norna dedicata alla velocità (art. 141) segue quella dedicata alla enunciazione dell'obbligo, per tutti gli utenti, di "non costituire pericolo o intralcio per la circolazione". Le condizioni negative, che mettono a repentaglio la sicurezza, sono indicate nell'intralcio e nel pericolo. L'intralcio è una condizione negativa perché costituisce ostacolo alla necessaria fluidità e si manifesta con una condotta di guida non improntata al rispetto degli altri utenti. Costituiscono intralcio: la sosta negli spazi dedicati al movimento che costringe gli altri utenti a vaiazioni di velocità e di traiettorie; il cambiare corsia per scegliersi quella più comoda; non stare incolonnati durante le soste; fermarsi in punti ove l'avvistamento del veicolo fermo è difficoltoso o tardivo. Si genera pericolo ogni volta che si attuano manovre improvvise e repentine, non segnalate tempestivamente e, soprattutto, con velocità di marcia che non consentono l'arresto del veicolo entro gli spazi liberamente osservati. La velocità, infatti, è quella più interessata alla sicurezza. Secondo l'art. l4l, perché una velocità non sia pericolosa, è necessario che essa sia commisurata alle: - Condizioni della strada e del traffico; - Caratteristiche e stato d'uso del veicolo; - Condizioni del conducente.

Le Condizioni della strada La strada è il luogo ove si svolge la circolazione e, di questa, costituisce fattore essenziale di sicurezza. La sua conformazione è varia e dipende da molteplici fattori, quali lo stato dei luoghi ove essa scorre, la tecnica usata per la costruzione, il tipo di traffico che è chiamata a sopportare. I mezzi tecnici a disposizione hanno perrnesso di vincere ostacoli naturali mediante infrastrutture, quali ponti, gallerie, ecc.; le stesse tecniche permettono oggi di costruire strade con composti chimici in grado di assicurare buona aderenza, addolcire pendenze notevoli del terreno o la tortuosità degli itinerari. Correlativamente alle tecniche di costruzione, si sono predisposti strumenti normativi e tecnici, idonei a determinare o consigliare il modo migliore di "usare" la strada. Ai primi fanno capo tutte le norme

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che disciplinano la circolazione stradale, determinando concretamente condotte di guida, comportamenti in genere e relative sanzioni in caso di violazioni; ai secondi,la segnaletica stradale, che impone o consiglia 1'utente circa il modo in cui deve regolare la sua condotta di guida. La strada difficilmente costituisce causa determinante di un incidente stradale. Essa, infatti, anche quando presenta anomalie di costruzione, dovute a vetustà o ad eventi particolari, può essere chiamata in causa, quale fat-

tore preponderante del verificarsi del sinistro, solo se l'utente non poteva conoscere il suo stato. Il cartello indicatore, che avvisa il conducente della pericolosità della strada, "dovrebbe" eliminare il pericolo, in quanto questi "dovrebbe" adeguare, conseguentemente, la sua condotta, di guida al pericolo segnalato. Purtroppo, non sempre ciò avviene, ed allora I'incidente si manifesta in tutta la sua gravità.. Ma, oltre alle anomalie segnalate o segnalabili, ogni strada ha delle caratteristiche proprie che richiedono condotte di guida adeguate. Tra le caratteristiche più immediatamente connesse alla sicurezza stradale, vanno annotate la qualità del manto stradale e l'aderenza che esso offre alle ruote del veicolo, anche in relazione alle condizioni atmosferiche.

L'aderenza Rappresenta la massima forza di propulsione o di frenatura che le ruote possono trasmettere al veicolo. L'aderenza è una condizione indispensabile al regolare procedere dei veicoli. Questi ultimi, per avanzare, necessitano, infatti, di punti di contatto tra il piano viabile e le ruote e di una superficie idonea a trasformare l'energia generata, in avanzamento. Per ottenere l'avanzamento, da un punto all'altro del piano stradale, è necessario che la forza di propulsione trasmessa sia superiore alle resistenze che si oppongono al movimento. Se l'aderenza scende al di sotto di certi limiti, oppure la superficie di contatto non è in grado di trasformare l'energia, ad essa trasmessa, in forza di trazione,le ruote non avanzeranno, ma gireranno intorno al loro asse, slittando. È questa una situazione che si verifica quando il piano stradale è cosparso di uno strato che non offre aderenza (ghiaccio, olio, ecc.) oppure nelle partenze in cui il conducente fa "pattinare" le ruote, cioè fa in modo che ad esse venga trasmessa, non gradatamente, l'energia generata dal motore.

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Uattrito Le ruote di un veicolo, nel normale rotolamento, subiscono delle deformazioni nelle zone di contatto. Queste deformazioni assorbono una certa energia meccanica, che non restituiscono completamente. Il cessare della deformazione della superficie di contatto non restituisce tutta l'energia assorbita nella deformazione dal pneumatico, perché questo non è perfettamente elastico. La quantità di energia assorbita dalla deformazione, con conseguente attrito molecolare, costituisce una delle principali resistenze passive al rotolamento del veicolo. L'attrito, in generale, può definirsi come la resistenza che due corpi a contatto generano tra loro. Quando i due corpi offrono al contatto due superfici piane,l'attrito si chiama radente. Nel caso della ruota, che offre al contatto una superficie continuamente diversa, a causa del rotolamento della stessa su una superficie piana, l'attrito si chiama volvente. Nell'area di contatto tra pneumatico e piano, si verifica una rilevante deformazione del primo, mentre quella del secondo è di valore trascurabile. Il pneumatico, nella sua deformazione, genera degli scorrimenti localizzatr trala zona esterna, interessata al contatto, e la superficie d'appoggio del piano viabile. Questi scorrimenti generano l'attrito. Nel movimento, il veicolo può essere interessato da attrito longitudinale o radiale. Il primo è quello che si genera nel normale movimento, secondo la direzione di moto del veicolo; il secondo si genera nelle curve, nelle deviazioni laterali o a seguito di scorrimento trasversale. Nel percoffere i tratti di curva, la forza centrifuga comporta una differente distribuzione del peso del veicolo, che viene a gravare maggiormente sui pneumatici del lato esterno del veicolo. Questo spostamento laterale del carico comporta un conseguente attrito molecolare tra il battistrada e l'area di appoggio. L'attrito è reso visibile, in caso di frenata, dalla maggiore larghezza dell'impronta esterna, rispetto a quella interna. La maggiore ampiezza è dovuta all'aumento dell'area di contatto del pneumatico, sollecitato da una spinta centrifuga e dal maggiore peso. Al pari del coefficiente di aderenza, quello di attrito è determinato sperimentalmente in laboratorio ed è influenzato dagli stessi fattori. Esso, infatti, aumenta con la ruvidità del piano viabile e diminuisce a causa dell'umidità dello stesso o con la presenza di fanghiglia, di breccino sparso, ecc. L'usura dei battistrada e l'aumento della velocità agiscono ugualmente in maniera negativa, così come visto per l'aderenza.I valori medi del coefficiente di attrito, che sintetizzano l'entità delle resistenze passive che si generano al contatto tra ruota e piano, sono quelli appresso riportati, suddivisi a seconda delle caratteristiche e condizioni della strada.

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LE CONDIZIONI NEGATIVE DI VIABILITA

In pioggia

e l'aquaplaning

Tra i fattori che possono alterare l'adercnza del veicolo durante la marcia, vanno considerati l'aquaplaning ed il vento. L aquaplaning è un fenomeno pericolosissimo che comporta la totale perdita di aderenza delle ruote con il piano viabile. Si verifica quando un veicolo percolre, a velocità sostenuta, un tratto di strada coperto da uno strato d'acqua, di spessore tale da non essere completamente smaltita dal battistrada. Già in posizione statica, l'aderenza tra ruota e superficie stradale, quando questa è bagnata, è inferiore a quella su superficie asciutta, a causa dell'azione lubrificante esercitata dall'acqua. Se il veicolo si muove su una superficie bagnata, le ruote devono penetrare in velocità 1o strato d'acqua, per venire a contatto con il piano stradale. Aumentando la velocità, cresce il lavoro del pneumatico, destinato all'eliminazione dell'acqua, attraverso la scalfittura del battistrada, per assicurare il contatto con la superficie stradale. In queste condizioni, può verificarsi che, il disegno del battistrada, non riesca ad assicurare il drenaggio dell'acqua, ed una parte di essa rimanga sotto I'area di impronta dello stesso, impedendo il materiale contatto tra la ruota ed il piano stradale. Nasce così il fenomeno di aquaplaning che identifica, non solo la perdita di aderenza delle ruote, ma anche laparziale perdita di contatto tra ruote e piano stradale. Esso, infatti, non si verifica improvvisamente, ma gradualmente, partendo da situazioni di parziale perdita di aderenza di una ruota o di parte di essa. Considerati i fattori che lo determinano, alla formazione dell'aquaplaning concorrono: - Le condizioni del piano stradale allagato; - Gli pneumatici; - La velocità. Quanto più è alto lo spessore di acqua sull'asfalto, tanto maggiore è il rischio del fenomeno; più alta è la velocità e più drenaggio di acqua deve assicurare il battistrada del pneumatico. Quanto più usurato sarà quest'ultimo, tanto meno acqua riuscirà a far defluire attraverso i suoi disegni scolpiti; i pericoli di perdita di aderenza e di stabilità del veicolo in tali condizioni, saliranno vertiginosamente.

Il

vento

Oltre certi limiti,

il

vento cessa di essere una situazione trascurabile

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per divenire fattore di attenta valutazione di guida. A tal fine, vanno valutate direzione ed entità. Se la direzione del vento è contraria al moto, è ovvio che esso aumenta la resistenza che il veicolo deve vincere; al contrario, se è favorevole al moto, diventa un fattore positivo perl'avanzamento. Nel campo della sicurezza stradale, assume particolare importanza il vento laterale. Questo, infatti, comporta una spinta laterale che tende a spostare il veicolo dalla sua traiettoria. Alla spinta laterale del vento si oppone l'aderenza dei pneumatici, che tendono a mantenere la traiettoria di marcia. Sull'entità della spinta laterale, e del possibile sbandamento, influiscono le caratteristiche tecniche del veicolo,la sua forma,la velocità e la forza del vento. È ovvio, che il conducente nulla può su quest'ultimo fattore, mentre può influire in maniera determinante sugli altri due, cioè la velocità e la forma del veicolo. Per il primo è da tener presente che più forte è il vento più bisogna ridurre la velocità onde consentire all'aderenza dei pneumatici di vincere la spinta laterale. I-laderenza è un fattore essenziale per la stabilità della marcia e tende a diminuire con l'aumento della velocità. Nel caso di vento laterale, il conducente deve tener presente che il veicolo ha bisogno di una maggiore aderenza,necessaria a vincere la spinta laterale che tende a portarlo fuori dalla traiettoria di marcia. Per quanto concerne la forma, è necessario innanzitutto non alterare la sagoma del veicolo, su cui il vento esercita la spinta, con pacchi o altri oggetti riposti sul portapacchi. Questi oggetti, aumentano la sezione del veicolo, che si oppone al vento, ed alzano il baricentro dello stesso, accentuando la instabilità sotto l'azione di spinta laterale ricevuta. Il vento laterale è particolarmente pericoloso nell'attraversamento delle gole di montagna, sui ponti sospesi e all'uscita delle gallerie. Il conducente, che percorre una galleria, perde la sensazione del vento ed, all'uscita della stessa, si troverà ad affrontarlo in maniera improvvisa ed impreparata con sbandamenti e possibile perdita di controllo di guida.

La nebbia La nebbia è una condizione negativa di visibilità che genera situazioni di estremo pericolo. La ridotta visibilità è accompagnata dalle difficoltà di valutare le distanze osservate e dalla impossibilità di distinguere un corpo fermo da uno in movimento. Per questa ragione, l'incidente stradale più frequente, in presenza di nebbia, è il tamponamento a catena. Non basta mettersi nella scfa di un altro veicolo per sentirsi sicuri. In

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caso di tamponamento, si rischia Comunque di restarne coinvolti. Per migliorare i margini di sicurezza è necessario aumentare la distanza con i veilcoH che precJdono e preoccuparsi anche di quelli che seguono. È preferibile, inoitre, tenere un'andatura regolare, Senza brusche accelerazioni e frenate.

Il ghiaccio dei pneuQuando il manto stradale è coperto di ghiaccio,l'adetenza maticì scende al di sotto dei livelli minimi di sictxezza. Ma,la condizione peggiore, non è quella della strada ricoperta da uno spesso strato di gfriàcài"o, perché, in tàle situazione, tutti sono obbligati a muoversi a velocità ridottissime. La situazione più pericolosa è quella costituita da uno strato leggerissimo di ghiaccio cfre si forma solo in alcuni punti della strada, perché non esposti al sole o perché interessati dallo scolo delle acque. Il veicolo che pròcede, sicuro di avere la necessarra adetenza, perde all'improvviso stabilità di traiettoria, con conseguenze gravissime. Diventa perciò necessario prevenire questi pericoli, adottando una condotta Oi guiOa più prudente, che tenga conto di tali prevedibili eventi' invernale, si deve Quando si percorrono itrade di montagna, nella stagione probabile l'incontro con strati improvvisi e limitati di À"n"."

-àlto

ghiaccio sull' asfalto. Un sintomo evidente della formazione di ghiaccio sull'asfalto è offerto dal luccichfo prodotto dai tanti cristalli formatisi sul manto stradale, a causa della rigidìtà della temperatura, quando sono colpiti dal fascio di luce dei fari dell'auto o della moto' Una volta rilevata la presenza di questi cristalli, è evidente che il manto stradale offre una ideterra limitata, che richiede una immediata riduzione della velocità ed una maggiore attenzione nella guida intesa ad avvistare tempestivamente strati di ghiaccio diffuso.

L'EFFICIENZA DEL VEICOLO Anche se le tecniche costruttive dei veicoli oggi hanno raggiunto standard eccezionali, assicurando ottimi livelli di sicurezza, il ciclomotorista deve tener conto delle caratteristiche e delle condizioni del proprio motorino. Ogni veicolo, infatti, ha delle caratteristiche che lo differenziano da

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altri di diverso tipo. Oltre alle caratteristiche tecniche, va valutato il livello di efficienza, determinato dallo stato d'uso e dalla manutenzione a cui sono stati sottogogti i dispositivi del veicolo. Troppe volte, i guasti improvvisi sono attribuibili solo a incuria del conducente che non ha osservàto neanche le prescrizioni della casa costruttrice che imponeva le sostituzioni o il contrbllo di determinati meccanismi. Si rende necessario, periodicamente un accurato controllo del veicolo e provvedere alla rimessa in efficienza dei dispositivi, specialmente quelli indispensabili ai fini della sictrezzacome freni, pneumatici e dispositivi di segnalazione ed illuminazione.

LE CONDIZIONI PSICOFISICHE DEL CONDUCENTE La stessa norna dedicata all'età (art. ll5) si occupa delle condizioni di idoneità psicofisica dei conducenti. I e condizioni psicofisiche ostative alla guida di veicoli sono di due ordini, patologiche e occasionali. T e condizioni patologiche, che determinano la inidoneità psicofisica. sono le malattie del corpo e della mente. Nel primo gruppo sono comprese tutte re malattie che influiscono negativamente sulle capacità psicomotorie e percettive, la cui esistenza è accertata in sede di preventivo esame medico per il conseguimento della patente di guida. Tra le malattie della mente vanno inclusJtutte le alterazioni patologiche che determinano squilibri comportamentali o peggio. _ Esistono poi delle situazioni di impedimentioccasionali, détefrinati da.eventi particolari, che influiscono ìegativamente sulle possibilità di guida. Rientrano in questa casistica tutte le malattie o impedimenti fisici che influiscono negativamente sulle capacità psicomotorie e percettive.

come un arto ingessato, un occhio temporaneamente bendato, un orecchio occluso, ecc. - In queste condizioni, determinate a volte anche da scelte del conducente, come chi ascolta la musica con le cuffie e non è in grado di percepire.segnalazioni acustiche esterne, la guida è pericolosa pJrché, di fronte a situazioni improvvise,lereazioni dàl conducente saranno tardive o inadeguate.

L'ALCOOL E LE SOSTANZE STUPEFACENTI Tra le patologie che impediscono di conseguire e di rinnovare la patente per auto e per moto sono comprese l'alcolismo e la dipendenza

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dalle sostanze stupefacenti o psicotrope. Oltre ai casi ài malattie vere e pioprie, che si configurano quando il soggetto si trova in uno stato avanzato di dipendenza, si possono rPotizza.rel-ituazioni pericolose di guida dovute ad ebbtezza causata dall'ingerimento occasiònale di alcool o di sostanze stupefacenti. L'ebbrezzaalcolica è una condizione di particolare euforia del conducente che lo porta a sopravvalutare le sue capacità di guida e fargli ritenere tutto possibil". Queita particolare euforia è più pericolosa della ubriachezza tòtale. Chi è totalmente ubriaco, infatti, se riesce a partire, percorsi poche centinaia di metri, probabilmente terminerà il viaggio nel fossato èhe fiancheggia la strada, mentre il conducente in stato di ebbrezza, non solo sarà in grido di partire, ma si riterrà capace di guidare con una sicurezza che 1o porterà inevitabilmente all'ospedale, o peggio. Per combattere questa pericolosa abitudine che a volte è seguita anche dai giovani, il codice ha previsto sanzioni rilevantissime, illustrate nelle regole di comportamento. Anche per le SOSTANZE STUPEFACENTI vale quanto detto per l'ebbrezza àlcolica. È noto, infatti, che le sostanze stupefacenti, ingerite anche occasionalmente, portano ad una situazione di ebbtezza che si palesa come particolare euforia del soggetto. Il conducente che viene trovato a guidare in queste condizioni di sicuro pericolo Plr 9é e per.gli altri, andrà iniontro alle sanzioni penali prima citate e all'obbligo di rifare gli esami per la patente di guida. Per pòter sostenere di nuovo gli esami, dovrà prouur., ion apposiia certificaZione medica, di non essere in condizioni di dipendenza Oìtte sostanze stupefacenti, altrimenti non potrà più conseguire la patente di guida. L' AFFATICAMENTO PSICOFISICO Guidare con sicurezza, significa non solo conoscere e rispettare tutte le norme previste, ma anche, e soprattutto, mettere in atto risposte-adeguate alle situazioni di traffico in cui ci si muove. Per avere la possibilità di osservare con precisione l'ambiente esterno, ed attuare le manovre opportune, il conduiente deve trovarsi in una situazione di pieno possesso delle sue capacità psicomotorie. Perciò non è possibile guidare dopo aver passato troppe ore a sentire musica a decibel elevatissimi.

Altre condizioni p sic ofisiche

ne

gativ e

sono influenti le malattie del corpo e della mente appena illustrate, ma anche quelle leggere indisposizioni che

Ai fini della sicurezza,non solo

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tuttavia consentono di muoversi. Rientrano in questa casistica tutti quegli stati morbosi che consentono di svolgere, seppure a ritmi ridotti, tutte le attività ordinarie, come raffreddori, influenze, dolori di testa, allergie, reumatismi articolari e simili, piccoli impedimenti fisici agli arti, ecc. In presenza di queste situazioni, normalmente, si prende un farmaco, ci si mette in macchina e via. Eppure le condizioni psicofisiche certamente non sono ottimali. I tempi di percezione di eventuali pericoli e le conseguenti decisioni sono molto più lunghi del solito. Senza contare poi che alcuni farmaci, come gli antistaminici che portano sonnolenza e gli antibiotici che affievoliscono le capacità percettive, sono particolarmente controindicati per la guida. E necessario, perciò, che il conducente che guida in condizioni di salute non ottimali, tenga una condotta particolarmente attenta e non richieda al suo fisico impegni eccessivamente pesanti. Anche gli stati emotivi incidono in maniera rilevante sulla sicurezza guida di e, a volte, sono più pericolosi degli impedimenti, perché difficilmente controllabili. Lafuetta per un impegno importante o un grave turbamento, dovuto a lite o ad altro, portano il conducente a guidare senza la necessaria attenzione e serenità. Aumentano di molto le probabilità di errori e la tendenza a rischiare manovre azzardate e pericolose. In presenza di tali stati emotivi, chi guida dovrebbe avere la capacità di autocontrollo necessaria a riacquistare la dovuta serenità.

GLI STATI EMOTIVI Poiché i percorsi stradali non sono altro che l'intervallo tra due impegni, capita spesso che la guida è influenzata dalle condizioni emotive del conducente. Un impegno importante a cui non vuole mancare genera ansia nel conducente, che non può far tardi. Altre volte una lite o discussione avuta con un amico o con una persona cata genera una situazione di sicura irascibilità. Tutte queste circostanze, che sono purtroppo ordinarie e ricorrenti, alterano la percezione e la valutazione dell'ambiente e delle situazioni osservate e inducono a mettere in atto azioni pericolose e sconsiderate. Per verificarela veridicità di tali concetti, basta pensare a quando si circola nel traffico urbano, avendo fretta di arrivare ad un appuntamento. Tutti i veicoli che precedono sembra che vadano pianissimo; tutte le condizioni negative di traffico sembrano essersi concentrate lungo il percorso

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interessato e questa convinzione aumenta enormemente 1o stato di ansia o

di inquietudine del conducente, che si arrovella per trovare una soluzione alternativa. Succede allora che l'automobilista arrabbiato finisce col litigare con tutti, mentre il ciclomotorista comincia ad infilarsi da tutte le parti, a salire sul marciapiedi e a zig-zagare tra le macchine ferme' Tutte queĂŹte situazioni spesso portano a liti o ad incidenti veri e propri'

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I DIRITTI E GLI OBBLIGHI COMPORTAMENTALI Le norme che disciplinano la circolazione stradale sicuramente sono quelle più invocate ed applicate dell'intero ordinamento giuridico. Esse sono le sole che prevedono la patente che, nella convinzione più diffusa, è anche un attestato di competenza giuridica in materia. Esistòno sì altre patenti, come quella nautica e quella per la conduzione di aeromobili, ma sono limitate a pochi addetti e non di generale diffusione, come quella automobilistica. Questa premessa si rende necessaria per spiegare come alcune convinzioni siano così estese e pericolose. Molti pateniati, forti di questo titolo "abilitativo", ripetono con convinzione alcuni concetti errati circa il "diritto" di fare una certa cosa o la presunzione che il pedone "ha sempre ragione,,. Per chi si appresta a diventare conducente di ciclomòtore é poi di moto ed auto, è bene acquisire l'esatta conoscenza dei principi fondàmentali che regolano la circolazione, il primo dei quali a ène in materia non esistono diritti, ma solo obblighi! Contrariamente a quanto si crede, non esiste il "diritto di precedenza,,, inteso come pretesa giuridica di attraversare un crocevia prima degli altri. Esiste, al contrario, l'obbligo di cedere la precedenza. eùesta.,illògicità,' dell'esistenza di obblighi senza diritti còrrispondenti, non è frutto di capricci del legislatore, ma è la pietra fondamentale su cui poggia tutta la sictrezza stradale. A chi sembri strana lamancanza dei diritti, provi ad immaginare cosa sarebbe la circolazione se il legislatore avesse pievisto dei diritii soggettivi che potevano essere invocati come causa di giustific azioneper deìàrminati eventi. così, percorrendo una strada con diritto di precedenza sarebbe legittimato non preoccuparsi minimamente degli eventuali errori altrui. perché coperti da questa pretesa, giuridicamente invocabile! Giustamente, il legislatore ha previsto gli obblighi che ogni conducente deve osservare e i cosiddetti "diritti" non sono attro ctre delle facoltà. che non possono essere invocate come pretese. Perciò, nel caso non vengano rispettati gri obbtighi, i conducenti che godevano dei corrispondenti 6'diritti', hanno anch-,essi l,obbligo di evitare incidenti. In caso di incidente, infatti, ogni conducente deve dimostrare non solo di aver rispettato Ie norme imposte, ma anche di aver fatto tutto il possibile per evitarlo. oltre agli obblighi verso gli altri utenti, i conducenti devono osservare le seguenti prescrizioni: - Fermarsi all'alt intimato dagli agenti preposti al traffico in uniforme, o muniti di berretto uniforme o altro distintivo (paletta);

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-

Esibire i documenti di circolazione; Fermarsi in caso di incidente stradale; Prestare soccorso alle persone ferite. I primi due obblighi sono previsti dall'art. 192 del Codice della Strada e si rivolgono a tutti gli utenti. In caso di inosservanza, sono previste sanzioni pecuniarie e la impossibilità di effettuare il pagamento in misura ridotta delle infrazioni commesse. La violazione verrà verbalizzata e non potrà essere definita se non dopo la decisione dell'autorità amministrativa (prefetto), che determinerà, in concreto,la somma da pagare e potrà anche disporre la revisione della patente di guida, che consiste nel dover rifare

gli esami. Gli obblighi di fermarsi

e di prestare soccorso alle persone ferite sono

previsti per i conducenti ed i trasportati dei veicoli coinvolti in incidenti stradali. L'inosservanza di questi obblighi, che non sono solo di natura giuridica, ma anche morale, comporta la configurazione di due reati: fuga e omissione di soccorso. L'art.189 del Codice è espressamente dedicato agli obblighi in caso di investimento e prevede le ipotesi del reato di fuga qualora il conducente coinvolto non si fermi, e quello di omissione di soccorso, per non essersi adoperato ad aiutare le persone ferite. Al contrario, chi si ferma e presta soccorso, non potrà mai essere arrestato e tutte le eventuali pene, inflittegli per l'incidente, saranno diminuite in modo rilevante perché si è effettivamente adoperato per diminuire le infauste conseguenze del sinistro. Solo nel caso di pericolo per f incolumità del conducente, è possibile che I'investitore, dopo essersi fermato e chiesto soccorso, si allontani dal luogo del sinistro, solo per presentarsi immediatamente al più vicino posto di Polizia.

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1) Si deve tenere una velocità:

v

F

la sicurezza della circolazione tr tr T I 3) adeguata alle condizioni della strada tr tr 1) che non costituisca pericolo per 2) sempre superiore a 40 km/h

2)

Alla guida di un ciclomotore, in caso di pioggia:

v 1) è necessario aumentarela velocità per evitare slittamenti

2) occorre far attenzione alle rotaie e ai tombini 3) si deve ridurre l'andatura evitando le manovre brusche

F

T tr tr tr T T

3) Si è tenuti a regolare la velocità in base:

VF 1) alla visibilità

2) alla velocità dei veicoli che ci seguono 3) al tipo di forcella del ciclomotore 4) In caso di pioggia occorre: 1) impiegare con prudenza gli indicatori di direzione

2) manovrare con prudenza il manubrio 3) aumentare la distanza di sictxezza

tr. trIr-

VF tr ff-

5) L'uso di droghe, anche se fatto una sola volta, è pericoloso perché:

VF

1) può causare disturbi dell'attenzione e della concentrazione

2) può causare imprudenza nella guida 3) aumenta la capacità di giudizio e il senso di sicurezza

122

trtr. II


6) In caso di

forti piogge il conducente deve:

v forti discese con il freno semprc azionato 2) evitare di frenare in modo improvviso e brusco 1) percorrere le

3) percorrere le curve a velocità ridotta

7) In caso di traffico intenso

il conducente

F

tr n tr tr tr n

deve:

VF 1) adeguarsi alla velocità del traffico che scorre sulla corsia su cui sta 2) occupare anche le corsie riservate alla marcia dei veicoli

viaggiando

in servizio pubblico

tr

tr

tr tr

3) mantenere sempre la distanza di sicurezza dal veicolo che

lo

precede

tr

tr

8) La responsabilità penale derivante da incidente stradale:

VF 1) ricade sempre nei confronti del genitore, nel caso in cui il conducente sia

minorenne

2) sorge qualora esso provochi lesioni di qualsiasi entità 3) sorge allorché vengano violate norrne contemplate dal codice

penale 9) Marciando ad una velocità di 45 kmÀ:

l)

si è al limite delle prestazioni consentite ad un ciclomotore 2) il ciclomotore si arresta in 30 m 3) in un secondo viene percorso circa 1 m

n tr

tr tr

tr

tr

v

F

tr

f

x tr tr tr

123


10) Gli effetti dell'alcool sul sistema nervoso vengono amplificati:

VF 1) se assunto insieme ad antidolorifici o calmanti 2) se subito dopo si beve un bicchiere d'acqua non gassata 3) se assunto insieme a sonniferi

Soluzioni: Quesito 1: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 2: l)F - 2)Y - 3) V Quesito 3: 1) V - 2)F - 3) F Quesito 4: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) F Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) V Quesito 7: 1) V - 2)F - 3) V Quesito 8: 1) F - 2) F - 3) V Quesito 9: 1) V - 2) F - 3) F Quesito 10: 1) Y - 2) F - 3) V

124

ntr

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PARTE QUINTA

LA CULTURA DELLA SICUREZZAE I VALORI CHE LA REALIZZANO

-

Iiautotutela

Il rispetto degli altri e dell'ambiente Come riconoscere gli errori altrui Come riconoscere i conducenti pericolosi



L'AUTOTUTELA Non si può dare per scontato che tutti rispettino le regole. Sulla strada si muovono tutti, anche chi le regole non le conosce, chi non vuole rispettarle, chi le ha dimenticate, e chi non può rispettarle perché troppo piccolo o troppo anziano o perché affetto da impedimenti occasionali o permanenti. E'necessario allora sapersi autotutelare avendo comportamenti che consentono di neutralizzare con sictrezza gli errori altrui.

Guidare con attenzione significa anche avvedersi per tempo di eventuali pericoli e superarli in sicurezza.

IL RISPETTO DEGLI ALTRI La vita sociale realizza una serie di rapporti diretti o indiretti tra le persone ed è possibile solo alla condizione che ognuno rispetti gli altri. Non si intende solo riconoscere i diritti altrui e rispettarli ma anche, e soprattutto, tenere comportamenti che non offendano mai quei valori di civiltà che costituiscono il vero tessuto che unisce tante persone , le une diverse dalle altre. Sulla strada diventa importante rispettare i diritti altrui attraverso l'osservanza delle regole di circolazione, tollerando anche gli eventuali errori e aiutando tutti coloro che si muovono con difficoltà o con minore celerità come: . Gli anziani, che, a onor del vero, a volte rallentano il passo spedito dei più giovani. . Le persone portatrici di handicap, che si muovono con grande difficoltà a causa della loro condizione. . I bambini, che nei loro giochi spesse volte invadono la strada o che si staccano improvvisamente dai genitori per attraversare. Alla loro

127


i conducenti i conducenti di veicoli a motore devono rallentare ed osservarli attentamente per essere pronti a superare con sictrezza questi errori prevedibili; I pedoni, poiché tutti i conducenti di veicoli a motore sono e restano anche pedoni. ....e basterebbe ricordarsi delle tante volte che da pedoni abbiamo inveito contro qualche ciclomotorista che ci ha sfiorato. presenza

.

?

Il rispetto verso gli anziani, i bambini e coloro che si muovono con difficoltà è un dovere civico prima che imposto dal codice.

COME RICONOSCERE GLI ERRORI ALTRUI Molto spesso, gli incidenti sono determinati da errori di uno dei protagonisti con il concorso dell'altro, che non ha fatto tutto ciò che era possibile per evitare l'evento, o almeno non ha tenuto una condotta di guida adeguata alle condizioni obiettive della strada, del traffico e agli errori. ragionevolmente prevedibili, degli altri conducenti. Ma molti errori degli altri sono prevedibili. È prevedibile, l'atiraversamento improvviso di un bambino che rincorre la palla o del pedone che cammina leggendo il giornale. E'prevedibile che le auto ferme stiano consentendo l'attraversamento di un pedone anche al di fuori delle strisce pedonali. E'prevedibile che davanti o dietro uno scuolabus, un bambino sbuchi all'improvviso. Questi ed altri fatti che costituiscono cause primarie di tanti incidenti vanno previsti.

128


COME RICONOSCERE I CONDUCENTI PERICOLOSI Una delle condizioni indispensabili per muoversi con sicurezza sulla strada è quella di sapersi difendere dai conducenti pericolosi. Per potersi difendere, è necessario riconoscere questi utenti che manifestano le loro particolari "qualità". E sufficiente allora osservarne alcuni comportamenti inconfondibili. - Guidano in modo rumoroso e fracassone, con continuo uso del clacson, magari personalizzato con suoni particolari; - Procedono in modo irregolare con continue accelerazioni e brusche frenate; - Sono sempre attaccati al veicolo che li precede fino ad infastidirne il conducente che ne avverte la fastidiosa presenza; - Non stanno mai regolarmente in colonna tra veicoli disposti in fila. Poiché l'ordine e le regole imposte sono mal sopportate, zigzagando qua e là, cambiano continuamente posizione, fino a creare un'altra fila; Quando effèttuano il sorpasso scelgono sempre la traiettoria e il momento più rischiosi e sfiorano il veicolo superato sino a generare panico tra gli occupanti di quest'ultimo; - Non danno mai la precedenza nel punto indicato, ma occupano sempre spazi che ostacolano la marcia degli altri;

'A^

tud rì -l

.o

I conducenti pericolosi si riconoscono subito e da nroìto lontano

129


-

Quando godono del "diritto" di precedenza, lo pretendono sino a minacciare chi ha osato intralciare, anche per pochi centimetri,le loro traiettorie. Molto spesso,le cause di questi comportamenti pericolosi sono patologie riscontrabili in personalità deviate. Tra le patologie comportamentali, più frequenti nella guida pericolosa, vanno annotate l'aggressività, il rifiuto delle regole etiche e sociali, la mancanza del senso di colpa e di responsabilità, l'esibizionismo e la competizione esasperata. L'aggressività è la più pericolosa perché il conducente che ne è affetto utrlizza la strada per dare libero sfogo agli istinti di violenza e di prevaricazione. Specie se guidano veicoli di grosse dimensioni e di elevate prestazioni, i conducenti che ne sono affetti rappresentano un pericolo costante. Il rifiuto delle regole etiche e sociali è riscontrabile in soggetti che non sopportano le regole imposte, né riconoscono gerarchie di sorta. Alla guida di veicoli manifestano condotte che tengono conto solo delle loro considerazioni e non rispettano né la segnaletica, né le norme di comportamento. Per questi conducenti è lecito e sicuro tutto ciò che è loro possibile. ln mancanza di senso di responsabilità e di colpa è, purtroppo, frequente in molti conducenti che, non avendo una coscienzactytca della circolazione, sono portati a considerare gli incidenti, da loro stessi causati, come eventi fortuiti o da addebitarsi a sfortunate coincidenze. L'esibizionismo di chi ha bisogno di sentirsi sempre al centro dell'attenzione e dell'ammirazione di tutti per sentirsi realizzato- Questo modello comportamentale è diffuso tra gli adulti che considerano la propria auto o moto come strumenti per esibirsi in pubblico. A1 di là degli aspetti etici, va sottolineatala pericolosità di tali conducenti che, avendo un rapporto patologico con il proprio veicolo, finiscono per avere condotte di guida regolate dalle proprie convinzioni. Così, ad esempio, si ritengono offesi se sorpassati da un veicolo che ritengono di classe inferiore e, perciò, reagiscono immediatamente ostacolandone la manovra. L'esibizionismo, coffelato al proprio veicolo, sia esso costituito da auto, moto o motorino, è un comportamento emotivamente infantile, non va imitato, ma tollerato con noncuranza.

l-a competizione come impronta costante è riscontrabile in quei conducenti, che considerano la strada come il luogo ove realizzare e vincere sfide infernali. Questi conducenti vanno alla costante ricerca di qualcuno con cui gareggiare e, spesse volte, finiscono col competere solo con se stessi o con avversari immaginari sino a restare vittime della loro fragilità emotiva. Per sentirsi sicuri non c'è bisogno di gare, né di vittorie fondate sul rischio inutile e pericoloso. E'sufficiente poter affermare di non aver mai avuto incidenti e di essere certi di averne evitati molti.

130


PARTE SESTA NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO



NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO Gli incidenti sono eventi purtroppo ricorrenti nella circolazione stradale. E' possibile, perciò, imbattersi in sinistri ove persone ferite siano ancora sul posto. In merito, va ricordato che prestare soccorso a persone che presentano lesioni ed hanno bisogno di aiuto, non ò solo un inderogabile obbligo morale, ma risponde anche chiare prescrizioni di legge, contenute nel Codice Penale (art. 593) e nel Codice della Strada (art. 189). La più importante operazione di soccorso è quella di richiedere l'intervento degli organi preposti, sia sanitari che di Polizia Stradale. Già questo può essere considerato sufficiente per evitare l'omissione. In attesa dell'arrivo degli addetti al soccorso, poi, le persone che presentano lesioni potrebbero essere aiutate e soccorse, con le dovute cautele, attenendosi alla seguente metodologia: Rassicurare la persona ferita La persona ferita ha bisogno di essere rassicurata sulle sue condizioni va oppressa con la presenza ravvicinata di più persone, perché questo provoca scoraggiamento. Spesso il ferito ha freddo e va coperto con indumenti o coperte. e

sull'arivo imminente dei soccorsi. Non

N on somministrare

alcool

Alla persona ferita non vanno mai somministrate bevande e, in particolare, gli alcolici.

133


Non spostare ilferito Se la persona giace sull'asfalto non va spostata, a meno che non ci siano ragioni urgenti e pericoli di incidenti, come possibilitĂ di incendio o di contaminazione di sostanze pericolose.

C

orrezione di posizione

Chi ha subito lesioni non va mai messo in posizione seduta. La posizione corretta, in attesa di soccorsi, è quella sdraiata, con le gambe sollevate rispetto al livello del corpo. Le parti del vestiario che stringono vanno slacciate (cravatte, cinture, ecc.).

134


Lesioni con perdite di sangue di sangue dal per permettere la naso o della gola, l'incidentato va adagiato su un fianco fuoriuscita del liquido ematico. Prima di procedere a tale operazione, è necessario pulire la bocca per eliminare grumi di sangue o residui di cibi che potrebbero provocare il soffocamento. Se le ferite hanno provocato lesioni interne, con perdite

ATTENZIONE!! NON TOCCARE MAI CON LE MANI NUDE CHI PRESENTI PERDITE DI SANGUE. E' IMPORTANTE AIUTARE GLI ALTRI, MA E' ALTRETTANTO IMPORTANTE SALVA. GUARDARE LA NOSTRA SALUTE!!!

Emorragie Se il ferito perde sangue da un braccio o da una gamba, in attesa dei soccorsi, si deve intervenire con un laccio emostatico o con un semplice fazzoletto, stringendoli al di sopra del gomito o del ginocchio.

135


Ustioni Se le persone, coinvolte nell'incidente, presentano bruciature della pelle dovute al fuoco o a sostanze chimiche, bisogna innanzitutto eliminare la causa che le ha prodotte. Allontanare subito i feriti dalle fonti di calore o dalle sostanze chimiche. Se i vestiti hanno preso fuoco, vanno spenti, coprendoli con una coperta spessa. Se l'incendio è provocato dalla benzina non usare acqua per spegnerlo. Non toccare con le mani le parti ferite. Non applicare oli o unguenti grassi. Se è disponibile, si può usare acqua fredda e pulita, che favorisce l'intemrzione dell'azione del calore. Non dare da bere alcolici.

Trauma cranico È una lesione molto frequente a seguito di incidente stradale. Chi soccorre I'infortunato deve innanzitutto verificare se l'infortunato presenta infossamenti del cranio o lesioni evidenti con fuoriuscita di sangue o materia cerebrale. Se esce sangue dal naso, dalla bocca o dalle orecchie, o se gli occhi sono pieni di sangue, quasi certamente l'infortunato ha subito la frattura del cranio. Altra sintomatologia delle lesioni cerebrali sono il vomito, il movimento degli occhi a pendolo, da un lato all'altro, fissi nel vuoto o orientati su direzione divergente (strabismo), respiro irregolare. In queste condizioni, la testa dell'infortunato non va mossa e non va fermata l'emorragia al naso, alle orecchie o agli occhi. Sollecitare il più possibile l'arrivo dei soccorsi sanitari.

Fratture Sono le lesioni di più frequente riscontro. Lafrattwa può essere composta, scomposta o esposta. In presenza di tali lesioni, il migliore intervento è quello di rassicurare l'infortunato sull'arrivo dei soccorsi, che sono

stati richiesti. Nel caso che i soccorsi non possano arrivare, se non dopo molto tempo, si può adagiare la parte infortunata su una base morbida, più piar ta possibile. Se c'è pericolo di lesioni alla colonna vertebrale,l'infortunato non va assolutamente mosso e ne vanno impediti i movimenti.

136


APPENDICE

-

Programma di corsi e procedure d,esame



DECRETO 30 giugno 2003 Programma dei corsi e procedure d'esame per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori.

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Visto l'art. 116 del nuovo codice della strada, così come modificato dall'art. 6 del decreto legislativo 15 gennaio 2002,n.9; Considerata l'esigenza di stabilire le direttive, le modalità ed i programmi dei corsi e degli esami per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida di ciclomotori; Considerata altresì l'esigenza stabilire, in via transitoria, una durata diversificata dei corsi che si svolgono nelle scuole, fino alla completa realizzazione delI'insegnamento dell'educazione stradale di cui all'art.23O del codice della strada; Considerata in particolare l'esigenza che il corso svolto nelle scuole sia integrato da più approfondite nozioni di educazione alla legalità, soprattutto in ordine ai comportamenti da tenere sulle strade, al fine di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione, come previsto dall'art. 230 del nuovo codice della strada; Sentito il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; Decreta:

Art.

1

Programma dei

d) segnali di indicazione e pannel-

corsi

li integrativi;

del certificato di idoneità per la guida dei l. I corsi per il

conseguimento

e) norme sulla precedenza; f) norme di comportamento;

g) segnali luminosi, segnali orizciclomotori secondo quanto previsto zontali; dal comma l-bis dell'art. 116, del h) fermata, sosta e definizioni decreto legislativo 30 aprile 1992, n. stradali; 285, introdotto dall'art. 6 del decreto i) cause di incidenti e comportalegislativo 15 gennaio 2002,n.9 sono menti dopo gli incidenti, svolti presso le scuole, ovvero presso assicurazione; le autoscuole. l) elementi del ciclomotore e loro 2. l.Le conoscenze richieste per uso; conseguire l'attestato per la guida dei m) comportamenti alla guida del ciclomotori vertono sui seguenti argo- ciclomotore e uso del casco;

menti:

a) segnali di pericolo e segnali

precedenza; b) segnali di divieto; c) segnali di obbligo;

di

n) valore e necessità della regola o) rispetto della vita e comportamento solidale;

p) la salute; q) rispetto dell'ambiente.

139


Art.2 Svolgimento dei corsi 1.

I corsi per il conseguimento del

certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori svolti presso le scuole a titolo gratuito hanno durata di 20 ore, così ripartite: a) 4 ore da destinare alle norme di comportamento; b) 6 ore da destinare alla segnaletica e altre norme di circolazione; c) 2 ore da destinare all'educazione al rispetto della legge: d) 8 ore ulteriori di educazione alla convivenza civile. 2.I corsi per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori svolti presso le autoscuole hanno durata di 12 ore, così ripartite: a) 4 ore da destinare alle norme di comportamento; b) 6 ore da destinare alla segnaletica e altre norme di circolazione; c) 2 ore da destinare all'educazione al rispetto della legge.

3. La partecipazione alle lezioni deve essere annotata in appositi registri conformi al modello previsto nell'allegato 1, custoditi dalle scuole o dalle autoscuole che effettuano i corsi.

Art.3 Esame

l. Il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori è rilasciato a coloro che dimostrino, previo superamento di esame, la conoscenza degli argomenti elencati all'art. 1 Per essere ammessi all'esame, i candidati devono aver partecipato ad un corso svolto presso le scuole o presso le autoscuole. Non sono consentite più di tre ore 140

di assenza complessive con riferimento alle ore di lezione di cui all'art. 2, commi 1 e 2, punti a), b) e c); nel caso si superasse detto limite, il corso deve essere sostenuto nuovamente, ai fini dell'ammissione all'esame. Non sono ammessi all'esame candidati che hanno terminato i corsi da più di un anno. Trascorso tale periodo,

i

candi-

dati dovranno frequentare un nuovo corso per essere ammessi all'esame. 2. L ammissione all'esame è subordinato all'assenso scritto di un tutore del candidato. 3. La richiesta di ammissione agli esami deve essere redatta sul modello di cui all'allegato 2 al presente decreto. Alla richiesta devono essere allega-

te le attestazioni dei versamenti su conto corrente relative a:

a) tariffa di cui al punto

I

della

tabella 3 (esami per conducenti di veicoli a motore) della legge 1' dicembre 1986, n. 870:

b) tariffa di cui ai punti 3 e 4 del decreto del Ministro delle finanze del 20 agosto 1992 (assolvimento dell'imposta di bollo relativa alla domanda ed

al certificato rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri). 4. L'esame consiste in una prova teorica svolta tramite questionario e attiene agli argomenti di cui all'art. 1. I candidati dovranno barrare, in corrispondenza di ogni risposta, la lettera "V" o "F" a seconda che considerano quella proposizione vera o falsa. La prova ha durata di trenta minuti e si intende superata se il numero di risposte errate è, al massimo di quattro. 5. L'esame dei candidati che hanno effettuato corsi presso istituti scolastici è espletato da un funzionario del Dipartimento per i trasporti terrestri già abilitato ad effettuare esami di


idoneità per il conseguimento delle patenti di guida almeno delle categorie A e B, secondo quanto previsto dalla tabella IV-1 allegata al regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada, ovvero da un dipendente appartenente all'area B, posizione eco-

nizzato dal Dipartimento dei trasporti terrestri. (*)

nomica 82, in possesso almeno della

Art.4

patente di guida della categoria A o B,

Questionari d'esame

abilitato a svolgere

(*) Commi così sostituiti dal D.M. 1811212003.

gli esami per il

conseguimento del certificato di abilitazione alla guida dei ciclomotori, previa frequenza di apposito corso orga-

Le schede contenenti le domande d'esame sono stampate, mediante elaborazione meccanografica, da un

nizzato dal Dipartimento dei trasporti terrestri.In entrambi i casi, i funzionari del Dipartimento dei trasporti terrestri svolgono I'esame congiuntamente all'operatore responsabile della gestione dei corsi. (*)

"database" predisposto dal Dipartimento per i trasporti terrestri e per i sistemi informativi e statistici, secondo un metodo di casualità elaborato dall'Istituto Poligrafico dello Stato, che provvede anche alla stampa delle schede. Ogni scheda contiene dieci domande, ognuna con tre risposte che

6.

L'esame dei candidati che

hanno effettuato corsi presso le autoscuole è espletato da un funzionario del dipartimento per i trasporti terrestri già abilitato ad effettuare esami di idoneità per il conseguimento delle patenti di guida almeno delle categorie A e B, secondo quanto previsto dalla tabella IV-l allegata al regolamento di esecuzione e di atttazione del codice della strada, ovvero da un dipendente appartenente all'area B, posizione economica 82, in possesso almeno della patente di guida della categoria A o B,

abilitato a svolgere gli esami per il conseguimento del certificato di abilitazione alla guida dei ciclomotori, pre-

via frequenza di apposito corso orga-

1.

possono essere: tutte e tre vere; due vere e una falsa; una vera e due false; tutte e tre false. 2.Laprova si intende superata se il numero delle risposte errate è al massimo pari a quattro; il quinto erro-

re determina l'esito negativo dell'esame.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma,30 giugno 2003 Il Ministro: Lunardi

141

I

I


MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione Roma, 15 dicembre 2004

OGGETTO: Conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori. In vista dell'entrata in vigore,

a partire

dal 1' luglio 2005, dell'obbligo, per

i maggiorenni che non siano già titolari della patente di guida, di conseguire il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, si forniscono le istruzioni in ordine alle procedure da applicare per detti candidati. Con l'occasione, al fine di agevolare la lettura di tutte le disposizioni in materia di esami per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, si ripropongono nella presente circolare, tutte le istruzioni già fornite con le circolari 4985 del 16 dicembre 2003,2198 del24 giugno 2004 e3627 del16 settembre 2004 che, dalla data della presente circolare devono intendersi abrogate. Premessa Come è

noto,l'art.6 del d.lgs. 15 gennaio 2002,n.9 e successive modificazioni, ha introdotto il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori. Detto certificato, obbligatorio dal 1' luglio 2004 per i conducenti minorenni che non siano già titolari della patente di guida della sottocategoria Al, sarà obbligatorio, a decorrere dal l" luglio 2005, anche per i maggiorenni che non siano titolari di patente di guida.

Tali certificati sono conseguiti previo superamento di specifico esame di idoneità che consiste in una prova teorica svolta tramite questionario ed attiene agli argomenti di cui all'art. l, comma 2, del D.M. 30 giugno 2003, pubblicato sulla G.U. dell'8 luglio 2003. Nei successivi paragrafi sono distintamente specificate le procedure d'esame per i candidati minorenni e per i candidati maggiorenni. 1. Esami dei candidati minorenni Per accedere agli esami i candidati minorenni devono obbligatoriamente frequentare apposito corso presso un istituto scolastico oppure presso un'autoscuo-

la.

Istituti scolastici ed autoscuole possono richiedere sedute d'esame presso la loro sede o presso la sede dell'Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri presentando, all'Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri,le domande di ammissione all'esame dei candidati redatte sulla base del modello previsto dal citato D.M. 30 giugno 2003, nonché un elenco dei nominativi dei candidati presentati. Sulle domande d'esame deve essere indicato, oltre all'istituto scolastico o all'autoscuola presso cui si è frequentato il corso, la data in cui detto corso è terminato ed il codice fiscale del candidato.

142


Inoltre, alle domande devono essere allegate le attestazioni dei versamenti su conto corrente relative a:

a) tariffa di cui al punto

I

della tabella 3 (esami per conducenti di veicoli a motore) della legge l' dicembre 1986, n. 870; b) due imposte di bollo di cui ai punti 3 e 4 del decreto del Ministro delle Finanze del 20 agosto 1992 (assolvimento dell'imposta di bollo relativa alla domanda ed al certificato rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri); c) copia del documento di un genitore che esercita la patria potestà o del tutore che firma la richiesta di ammissione all'esame. Può presentare domanda di partecipazione all'esame solo chi ha la residenza in Italia. 1.1 Esami svolti presso le scuole

Possono accedere agli esami svolti in ambito scolastico i candidati che hanno frequentato il corso previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 30 giugno 2003 presso un istituto scolastico o presso un'autoscuola. non sono ammessi agli esami candidati che hanno terminato il corso da oltre un anno. La prova finale dei corsi organizzati in ambito scolastico è espletata da un funzionario del Dipartimento per i trasporti terrestri con l'ausilio dell'operatore responsabile della gestione dei corsi. Gli esami sono svolti durante l'ordinario orario di servizio del personale esaminatore, tenuto conto delle esigenze degli Uffici periferici e degli istituti scolastici, sulla base degli accordi presi in sede locale; le trasferte sono a carico di questa Amministrazione. Per quanto riguarda il nastro operativo, l'esaminatore valuterà, ogni novanta minuti, un numero di candidati non inferiore a 24 candidati e non superiore a 30. L'identificazione del candidati sarà attestata per conoscenza diretta dal responsabile del corso che, a tal fine, apporrà una sua sigla sul verbale d'esame accanto al nome di ogni candidato esaminato. Sul verbale, d'esame, il responsabile del corso dovrà anche dichiarare di aver informato i candidati sulla corretta procedura della prova d'esame, secondo le istruzioni allegate alla presente circolare. Per esigenze organizzative degli Uffici periferici, le sedute d'esame saranno di norma concesse per un numero minimo di 48 candidati. Questo numero potrà essere raggiunto anche cumulando gli allievi provenienti da scuole ubicate nello stesso comune o in comuni vicini. Nel caso in cui si impiegassero più esaminatori, il suddetto numero deve essere proporzionalmente aumentato. I candidati che hanno frequentato il corso presso un istituto scolastico ma che non hanno potuto svolgere l'esame presso detta struttura possono sostenere 1'esame presso un'autoscuola ovvero presso un Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri, previa presentazione della domanda e dei relativi versamenti, nonché della documentazione che attesti la frequenza del corso redatta sul modello di cui all'allegato 2.

143


1.2 Esami svolti presso le sedi delle autoscuole I candidati possono sostenere gli esami presso le sedi delle autoscuole solo a condizione di aver concluso, da meno di un anno, il corso previsto dal decreto

del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 30 giugno 2o03 presso un'autoscuola ovvero presso un istituto scolastico. Gli esami per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori presso le sedi delle autoscuole possono svolgersi durante una ordinaria seduta d'esame di teoria per il conseguimento delle patenti di guida delle categorie A e B, a condizione che la seduta sia complessivamente non inferiore a tre ore, che i turni dei candidati al conseguimento della patente di guida e dei candidati al conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori siano distinti, che i candidati al conseguimento della patente di guida siano non meno di ventiquattro e che sia rispettato il limite di dodici candidati per ogni singolo turno della seduta. Le sedute d'esame possono essere richieste sia in orario antimeridiano che pomeridiano. Eventuali trasferte del funzionario esaminatore o trasferte in orario straordinario sono a carico dell' autoscuola richiedente. L identificazione dei candidati non in possesso di un documento di identità può avvenire anche a mezzo di fotografia autenticata. 2. Esami dei candidati maggiorenni Per quel che concerne gli esami dei candidati maggiorenni, bisogna preliminarmente considerare che, dalla lettura coordinata dei commi 1 -bis, I -ter e 1 1 -bis dell'art. 116 del codice della strada, non deriva l'obbligo per i maggiorenni non muniti di patente di guida, che intendono conseguire il suddetto certificato, di frequentare alcun corso. Il comma l1-bis citato, infatti, nel dettare la disciplina dello svolgimento dei corsi, rinvia esclusivamente al comma l-bis e non anche al comma l-ter dell'art. 116. conseguentemente, pur non escludendo la possibilità che i candidati maggiorenni possano conseguire il certificato di idoneità alla

guida dei ciclomotori con le modalità previste dal comma l1-bis dell'art. 116, secondo i programmi stabiliti dal D.M. 30 giugno 2003, si ritiene che gli stessi possano accedere agli esami direttamente presso gli Uffici provinciali del Dipartimento dei trasporti terrestri senza obbligo di seguire il corso. Gli esami presso gli Uffici provinciali sono svolti secondo la programmazione stabilita dal Direttore dell'Ufficio, rispettando il limite di dodici candidati per ogni singolo turno della seduta. Gli esami degli allievi delle autoscuole si svolgono secondo le modalità già indicate al paragrafo 1.2. I candidati presentati dalle autoscuole, anche se non hanno seguito il corso, devono, in ogni caso, essere iscritti nel registro di iscrizione.

I candidati maggiorenni che frequentano un corso presso un istituto scolastico, potranno sostenere I'esame secondo le modalità previste dal paragrafo I .l . Per quanto attiene le modalità di presentazione della domanda ed i relativi versamenti valgono le istruzioni fornite al paragrafo I con l'eccezione che, in luogo della copia del documento del genitore, devono presentare copia del pro-

144


prio documento di identità e devono essi stessi sottoscrivere la domanda. Può presentare domanda di partecipazione all'esame solo chì ha la residenza in ltalia. Per i cittadini stranieri maggiorenni valgono le regole generali in materia di permesso

di soggiorno e di carta di soggiorno.

3. Esami orali In considerazione delle difficoltà di ordine linguistico o di natura psicofisica di alcuni candidati, possono sostenere I'esame con il metodo orale, esclusivamente presso l'Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri, colo-

ro che:

a) non hanno conseguito il titolo di studio relativo alla licenza di scuola media inferiore; b) non abbiano la cittadinanza italiana e dichiarino di non conoscere la lingua italiana nella forma scritta; c) siano affetti da sordomutismo. Nell'ipotesi di cui alle lettere a) e b) la richiesta per essere ammesso a sostenere I'esaàe orale deve essere corredata da apposita autocertificazione; nell'ipotesi di cui al punto c) alla domanda deve essere allegato un certificato medico che attesti la patologia. L esàme oràle consiste in un colloquio che consente I'oggettiva valutazione della preparazione del candidato. Uesaminatore seguirà, come traccia, una scheda quiz. 4. Esami dei candidati affetti da dislessia Numerosi istituti scolastici ed alcune sedi provinciali dell'Associazione italiana dislessia, hanno rappresentato le difficoltà incontrate da candidati affetti da dislessia, per svolgere l-'èsame per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori. Ér"ro atto della problematica posta ed acquisito il parere della competente Direzione Generale dèl Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca scientifica, si ritiene opportuno prevedere per i candidati affetti da dislessia, che presentano certificato medico attestante la patologia,le procedure d'esame che di seguito si indicano. Per quanto attiene gli esami svolti in ambito scolastico, sulla base dell'esperienza acquisita e delle segnalazioni prevenute da parte di numerosi uffici provinciali, si ritiene che la piocedura d'esame da seguire per i candidati dislessici sia da modificare nel modo seguente: il responsabile del corso, contestualmente alla prova d'esame degli altri candidati che seguono la procedura ordinaria, leggerà al candidato le domande contenute nella scheda quiz (senza commentare né ésplicare in alcun modo le proposizioni); il candidato annoterà, sulla scheda d'esame, la risposta che reputa corretta. Nel veibale d'esame dovrà essere fatta menzione, accanto al nominativo del candidato, che lo stesso ha sostenuto l'esame secondo la procedura indicata nella presente circolare.

145


I candidati affetti da dislessia che effettuano I'esame presso la sede dell'Ufficio provinciale saranno esaminati singolarmente dall'esaminatore.

Questi leggerà le domande contenute nella schedà quiz (senza commentare né esplicare in alcun modo le proposizioni) al candidato, che annoterà sulla scheda d'esame la risposta che reputa corretta. 5. Esiti degli esami

L'esito della prova d'esame dovrà essere comunicato direttamente dall,esaminatore al candidato alla fine di ogni singolo turno d'esame. Nel caso in cui il candidato abbia sostenuto la prova con esito positivo gli verrà rilasciato, alla fine della sessione d'esami, il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori preventivamente predisposto dall'Ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri. Nel caso di esito negativo, i candidati minorenni potranno, entro un anno dal termine del corso richiedere, senza limitazioni, di partecipare ad altre sedute d'esami presso le scuole ovvero presso le autoscuole, orverò presso un ufficio provinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri, previa pre*ènarione dell'attestato di cui all'allegato 2. In caso di esito negativo da parte di candidati maggiorenni, non è previsto alcun limite alla partecipazione ad altre sedute d'esaÀè, previa presentazione della domanda di cui al punto l Ai candidati respinti, deve essere restituita solo l'attestazione di versamento di cui al punto 4 del D.M.20 agosto 1992,in quanto il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori non viene loro rilasciaio. Ai candidati assenti, invece, è consentito prenotare un nuovo esame sulla base della domanda e dei versamenti già presentati. Sono abrogate le seguenti circolari: Prot. MOT3l4985lM350 del 16 dicembre 2003 Prot. MOT3l2798lM350 del24 giugno 2004 Prot. MOT313627lM350 del t6 settembre 2004

Allegato

I

alla circolare prot. n. MoT/34391-4374/M350 det 15.12.2004

ISTRUZIONI ED AVVERTENZE PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI TEORIA PER IL CONSEGUIMENTO DEL CERTIFICATO DI ABILITAZIONE ALLA GUIDA DEI CICLOMOTORI

A)

Al candidato viene

consegnato:

1. un questionario;

2. dte pieghevoli dalle copertine verde e viola; A fine seduta i pieghevoli dovranno essere riconsegnati senza che sui medesimi siano riportate scritte o annotazioni.

146


B) Prima di iniziare la prova il candidato deve apporre negli appositi spazi preC)

D)

E) F) G)

visti nella testata della scheda: 1. la propria firma leggibile; 2. le prime nove lettere del cognome e la prima del nome; Il questionario contiene dieci domande ciascuna con tre risposte che potranno essere: tutte e tre vere; due vere ed una falsa; una vera e due false; tutte e tre false. Il candidato dovrà barrare esclusivamente con una croce, in corrispondenza di ogni risposta, la lettera "V" o "F" a seconda che consideri quella proposizione vera o falsa. La compilazione dei questionari deve essere effettuata esclusivamente con penne a sfera con inchiostro blu o nero. Non saranno fornite spiegazioni circa il significato di termini o locuzioni contenuti nelle proposizioni delle domande. La risposta verrà considerata effata nei seguenti casi: l. croce apposta in modo non chiaro ed inequivocabile; 2. croce mancante; 3. croce apposta su entrambe le lettere "V" ed "F". Durante lo svolgimento della prova non è consentito: 1. consultare testi, fogli o manoscritti; 2. comunicare con gli altri candidati; 3.ulilizzare matite o penne ad inchiostro simpatico o cancellabile;

4.utilizzare altri fogli al di fuori della scheda fornita; 5. allontanarsi dall'aula prima del termine del turno d'esame. In ogni caso, nell'aula degli esami devono rimanere almeno tre candidati partecipanti ad ogni turno d'esame. Una volta consegnata la scheda all'esaminatore non è più possibile richiederla prima della sua correzione; 6. utilizzare o comunque tenere attivati telefoni cellulari, radio ricetrasmittenti e apparecchiature di comunicazione. In particolare i telefoni cellulari devono essere posti dal candidato, spenti, sul banco assegnatogli per la prova. saranno allontanati dall'aula e considerati respinti alla prova d'esame. Non sono assolutamente ammesse correzioni sul questionario; pertanto i candidati, prima di marcare la risposta, devono ponderare con attenzione i quesiti da risolvere, ogni eventuale correzione sarà considerata errore. Il tempo concesso per la compilazione del questionario è di trenta minuti. La prova si intende superata se il numero delle risposte errate è al massimo pari a quattro; il quinto elrore determina l'esito negativo dell'esame.

I candidati colti in flagrante violazione di tali disposizioni

H)

D L)

AVVERTENZE PER L'ESAMINATORE L'esaminatore, all'atto del ritiro della scheda quiz compilata dal candidato deve verificare che la stessa sia stata firmata nell'apposito spazio; qualora l'esaminatore si accorgesse che essa è priva della firma del candidato, dovrà invitare il candidato ad adempiere a tale formalità.

147


Allegato 2 alla circolare prot. n. MoT/34391-4374/M350 det 15.12.2004

ATTESTATO DI FREQUENZA AL CORSO DI PREPARAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DEL CERTIFICATO di cui all'art. 116, comma l-bis det C.d.S.

Il

sottoscritto quale responsabile del corso di preparazione per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori, che si è svolto presso la scuola/autoscuo-

la* via

sita in

nel periodo compreso tra il _ ed il per un totale di ore visto il registro delle frequenze al corso di preparazione, previsto dall'art. 2 comma 3 del decreto 30106120O3: che il candidato codice fiscale

-

ATTESTA

residente in

nato

il

_

a

via

iscritto nel registro delle frequenze con il numero ha frequentato il corso di preparazione di cui sopra presso questo istituto scolastico/autoscuola*: In conseguenza di ciò, ricorrendo le suddette condizioni, è possibile che il candidato svolga l'esame per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori, purché venga espletato entro un anno dal data di chiusura dell'ultimo corso frequentato. I1 responsabile del corso Data Timbro della scuola/ auto s c uola*

Il firmatario della presente attestazione

si assume tutte le responsabilità giuridiche, ai sensi delle nonne vigenti, in ordine a quanto dichiarato. *

depennare

148

il

caso che non ricorre


CURIOSITA

-

Le norme di comportamento: cenni storici Le infrazioni del ciclomotorista Tipologia delle patenti



LE NORME DI COMPORTAMENTO: CENNI STORICI La prima legge scritta, in materia di circolazione, che la storia ci ha tramandata, O tiiBX IULIA MUNICIPALIS, emanata da Giulio Cesare nel45 a.C. Essa vietava l'accesso nelle ore diurne all'interno della città per i carri, eccetto quelli destinati a determinati trasporti, quali materiali per la costruzione di edifici dedicati al culto o comunque edifici pubblici. Gli Imperatori succeduti a Cesare estesero l'applicazione di questa legge anchà ad altre città fino a consentirne l'accesso alle mura urbane solo a piedi. Nell'antica Roma la strada rappresentò lo strumento di coesione tra i diversi popoli conquistati, pelTnettendo collegamen i rapidissimi e rapporti economico-culiurali unici a quell'epoca. Significativo a tal fine fu i'emanazione di uno dei più importanti editti dell'imperatore Augusto che fissò nell' aureum miliarum o colonna dorata,l'unità metrica per la misurazionedella distanzaftale diverse parti dell'Impero, ripresa poi dal poeta Giovanni Pascoli in una celebre ode: <<Era vicino al tempio del Dio Saturno, dio seminatore e falciatore, un grande cippo d'oro di lì per I'orbe tutto lanciò Roma le strade sue di duro sasso e duro suono' Di lì, dal cippo d'oro, sette vie quattro volte si lanciarono oltre ai quattro venti, e prima ffa sepolcri moveano, o pir' di tumuli e cipressi sotto la citata ombra funerale pòt rio per verdi campi e per deserti, dritte come solchi, e via tra rupi tagliate da scalpelli, e via per selve profonde, mute,-solo allor ferite dal ferro ignoto, e via sopra veloci fiumi aggiocati con eterni ponti, e via per l'Alpi, che vincean con giri blandi, le irate. Da quel sasso, a forza ruppero un tempo tante vie sul mondo. Paiea che un luminoso Sagittario via via volgesse a tutti i venti il grande arco fatale, e saettasse intorno intorno, itante nel bel mezzo il cielo. Le dure suole e i cerchi delle ruote fecero i solchi in queste vie, battute dalle coorti che movean le insegne contro i terestri'» con la caduta dell'Impero Romano, i traffici scemarono e i viaggi divennero avventurosi per io stato di abbandono delle strade e per la presenza di predoni di ogni sorta, che assalivano gli audaci viaggiatorl In tempi relativamente recenti, quando si sono via via intensificati i trasporti p", to sviluppo dei rapporti sociali ed economici,la circolazione è ciesciuia di intensità e si è sentita la necessità di regolamentarla.

151


così, già all'inizio del secolo scorso cominciavano ad essere emanate norrne che disciplinavano l'uso della bicicletta. Con il diffondersi dei veicoli a motore venivano dettate nuove regole sino ad arrivare alla stesura di codici della strada, costituiti da raccolte organiche di regole di circolazione stradale. L'attuale codice della strada italiano è stato emanato nel1992 ed è in vigore dal 1o gennaio 1993. La legislazione attuale delle strade è particolarmente complessa perché deve disciplinare tutti i comportamenti di chi, per ragioni, diverse le percoffe. oggi le strade costituiscono un bene primario per la società sempre più dipendente dalla possibilità di muoversi rapidamente da un luogo all'altro. Questa condizione impone la necessità di regole conosciute, co-ndivise ed osservate da tutti perché il traffico possa realizzarsiin sicurezza. Per questa ragione le regole vengono continuamente aggiornate ed in que-

sta ottica si inserisce l'introduzione del patentino per ciclomotori è la patente a_punti per i motociclisti e gli automobilisti. Novità queste che hanno le finalità di migliorare i livelli di sicurezza stradale attraverso comportamenti di guida più virtuosi e con regole più severe per contrastare le condotte di guida pericolose che, nonostante tutto, ancora sono presenti sulle nostre strade.

152


LE INFRAZIONI DEL CICLOMOTORISTA E LE SANZIONI PREVISTE DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

SANZIONI PREVISTE

Fabbricare o commercializzare ciclomotori che sviluppano una velocità superiore a 45 km/h o di cilindrata superiore a 50 cm3 - art.

Sanzione amministrativa pecuniaria

da Euro 78,00 a 311,00 e confisca dei ciclomotori

97, comma 5o

Circolare con ciclomotore alterato perché sviluppa una velocità superiore a 45 km/h o di cilindrata superiore a 50 cm3 (Motorino truccato) - art.97, comma 6o (*) Circolare con un ciclomotore per il quale non è stato ancora rilasciato il certificato di circolazione (sino alla emanazione di un decreto che ne stabilisce le procedure) è sufficiente il certificato di idoneità tecnica) - art.9l , comma 7o Circolare con un ciclomotore sprovvisto della prescritta targa - art. 97, comma 8o

Sanzione amministrativa pecuniaria

da Euro 3890 a 155,00 e fermo amministrativo del ciclomotore per 60 giorni Sanzione ammini strativa pecuniaria da Euro 143,00 a 57090 e confisca

del ciclomotore

Sanzione amministrativa pecuniaria

da Euro 70O0 a Euro 28590

e

fermo amministrativo del ciclomotore per 30 giorni Circolare con un ciclomotore munito di targa non propria - afi.91 , comma 9o

Sanzione amministrativa pecuniaria

a6.l4I §0 e fermo amministrativo del ciclomotore per

da Euro 1.685,00

giorni 30 Circolare con un ciclomotore avente Ia targa non chiaramente leggibile e visibile - art. 97, comma

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 2390 a Euro 9200

10o

Fabbricare o vendere targhe irregolari per ciclomotori - art.97, comma llo Circolare con un ciclomotore avente cato di circolazione non aggiornato comma 12o

il certifi-

- art.9l,

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.685,00 a Euro 6.741,00 Sanzione amministrativa pecuniaria

da Euro 356,00 a Euro 142690

e

ritiro del certificato

(*) Oltre a tali sanzioni il ciclomotorista risponderà della violazione di guida senza patente (art. I l61 13") perché il ciclomotore truccato è considerato motociclo, per la cui guida sono previsti minimo 16 anni e la patente per motociclo. In caso di incidente i danni procurati dovranno essere risarciti in proprio o dai genitori, perché I'assicurazione stipulata non sarà valida

153


DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

SANZIONI PREVISTE

Omettere di comunicare all'ufficio provinciale

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 356,00 a Euro 1.426§0 e ritiro del certificato

del Dip. dei trasporti terrestri la

cessazione

dalla circolazione del proprio ciclomotore - art. 9J,comma 12" Omettere di denunciare entro 48 ore lo smarrimento, la sottrazione o la distruzione del certificato di circolazione o della targa - art. 91,

comma

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 7000 a Euro 285,00

13o

Omettere

di

richiedere entro tre giomi dalla

denuncia di smarrimento, sottrazione o distru-

zione del certificato o della targa, degli stessi - art.9l , comma l3o

il

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 7000 a Euro 285,00

duplicato

Sanzione amministrativa da Euro

Guidare un ciclomotore senza aver compiuto 14 anni - art. I15, comma 3"

78,00

Minorenne non munito di patente, che guida un ciclomotore senza essere titolare del certificato di idoneità per la guida - art. 116, comma

Sanzione amministrativa da Euro 542,00 a Euro 2.168,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 60

a Euro 31 I ,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 30

l3'-bis Ciclomotorista minorenne che trasporta altro

Sanzione amministrativa da Euro

passeggero sul veicolo - art. I15, comma 4o

38,00

a Euro 155,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 30

Trasportare su un ciclomotore a tre ruote pas-

Sanzione amministrativa pecuniaria

seggeri non consentito dalla carta di circolazione - art. 169, comma 2o.

da Euro I 55 ,00 a 624 §0 . Si applica

anche il sequestro del ciclomotore per la successiva confisca.

Sanzione amministrativa da Euro

Guidare il ciclomotore senza avere libero I'uso della braccia, delle mani e delle gambe - art. 170, comma l"

14

Trasportare altro passeggero sul ciclomotore non omologato per tale possibilità - art. 170, comma 20

74,00

,00 a Euro 299 ,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 60 Sanzione amministrativa da Euro

a Euro 299,00 e

fermo

amm.vo del veicolo per giorni 60

solo se commessa da conducente minorenne.

154


DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

SANZIONI PREVISTE

Trasportare sul ciclomotore un passeggero non seduto in maniera stabile ed equilibrata - art.

Sanzione amministrativa da Euro 74ยง0 a Euro 29900

170, comma

3'

Ciclomotorista che si fa trainare da altro veicolo o che traina veicoli - art. 170, comma 4o

Sanzione amministrativa da Euro 74ยง0 a Euro 29990

Trasportare oggetti sul ciclomotore che: - non siano ancorati in modo solido

Sanzione amministrativa da Euro 14ยง0 a Euro 29900

-

sporgano lateralmente o longitudinalmente oltre l'asse del veicolo di oltre 50 cm. - ovvero trasportare animali non custoditi in gabbie o contenitori - art. 170, comma 6o

Ciclomotorista privo comma

di

casco

- art. l7l,

1o

Trasportare sul ciclomotore un passeggero privo di casco - aft. 17l, comma 1o

Far uso di casco: - non allacciato regolarmente - non omologato art. 17 l, comma lo

Ciclomotorista che non fa uso delle luci posizione, della targa e anabbaglianti -

Sanzione amministrativa da Euro

7490 a Euro 299,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa da Euro

a Euro 299,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 60

74,00

Sanzione amministrativa da Euro

a Euro 299,00 e fermo amm.vo del veicolo per giorni 60

14,00

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 38,00 a Euro 15500

152, comma lo

Guidare un ciclomotore privo: - dei dispositivi visivi e di illuminazione (luci) - del dispositivo silenziatore (marmitta) - del dispositivo di segnalazione acustica - specchietti retrovisori - pneumatici - art.'72,comma lo

Sanzione amministrativa da Euro 78O0 a Euro 3l I 00

155


DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

SANZIONI PREVISTE

Guidare un ciclomotore con dispositivi sopra descritti inefficienti o alterati - art.79, comma 4" Ciclomotorista che non ha al seguito: - il certificato del veicolo - documento di riconoscimento - certificato di assicurazione - art. 180, comma 6" Condurre un ciclomotore privo: - contrassegno di assicurazione - ricevuta del pagamento della tassa automobilistica - art. 181 , comma 3o Non rispettare gli obblighi imposti dalla segnaletica orizzontale - art. 146, comma 2o

Sanzione amministrativa da Euro 78,00 a Euro 31100

Sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 23,00 a Euro 92,00 e con

I'obbligo di portate

in

visione i

documenti di cui è sprovvisro

Sanzione amministrativa pecuniaria

da Euro 23,00 a Euro 9200 e con

l'obbligo di portate

in

visione

i

documenti di cui è sprovvisto

Sanzione amministrativa da Euro 38,00 a Euro 15500

Proseguire la marcia quando il semaforo emette luce rossa o gialla - art. 146,comma 3o

Sanzione amministrativa da Euro

il vigile lo vieta -

Sanzione amministrativa da Euro

Proseguire la marcia quando arr. 146, comma 3o

Non osservare gli obblighi della precedenza

150,00 a Euro 599,00

150,00 a Euro 599,00 -

Sanzione amministrativa da Euro

art. 145

150,00 a Euro 599,00

Non fermarsi all'ordine impartito dall'agente -

Sanzione amministrativa da Euro 7800 a Euro 311,00

art.192

156


TIPOLOGIA PATENTI

:Ă€t'..,r

. i!i:

r'j

:l:.'

La Patente "A1", conseguita (a 16 o 17 anni) fino al30109199,abilita alla guida dimezzifino a I25 crf e con potenza massima di 11 kW e senza passeggero.

Compiuti i 18 anni si possono guidare moto con potenza massima di 25 kW e con passeggero.

Dopo due anni non limitazioni.

ci

sono piĂš

La Patente toAlu, conseguita (a 16 o a 17 anni) a pafiire dal0lll0l99, abilita alla guida dr mezzi fino a 125 cm3, con potenza massima di 11 kW e senza passeggero. Compiuti i 18 anni si possono guidare moto con potenza massima di 25 kW; in ogni caso bisogna sostenere un nuovo esame pratico.

Dopo due anni dal nuovo esame pratico non ci sono piĂš limiti di potenza (Patente A3).

157



vtq

FrNrro or sTAMpARE NEL MESn »r csNNnro 2009



SOFTWARE

,,LAPATENTE PER IL MOTORINO"

Guida all'uso

'ĂŠ, -.,*'1

-3

SAPIGNOLI s.r.l. - Via Molino Vigne, 2 - 47825Torriana (RN) - Tel. 054116752(/ -Fax0541t675382 www.snpignoli.it e-mail info@sapignoli.it


INTRODUZIONE

Patenti è un'applicazione che consente di creare in modo semplice e rapido schede per I'esame della patente di servizio. Le funzioni disponibili sono le seguenti:

I

Creazione nuove schede d'esame. Ogni scheda generata è diversa da tutte le altre in quanto creata con sequeDze completarnente casuali.

I

Memorizzazione schede.

r

Richiamo delle schede già generate.

r

Starnpa delle schede cornplete dei segnali e all'occorrenza una sc'heda con solo iugranditi.

I

Con'ezione elettronica delle schecle risolte. È possibile risolvere la scheda a video, utilizzando il PC come strumento d'esame o d'esercitazione.

r

Prolezione delle schede: la soluzione della scheda è accessibile solo tramite password.

i

segnali

CREAZIONE DI UNA NUOVA SCHEDA Pet'creare ulla nuova scheda occorre selezionare nel menu Scheda esame Ia voce Nuova Scheda. A[ termine della generazione sarà chiesto se si vuole salvare la scheda. Se si scegtie di salvare la scheda, questa sarà aggiunta nell'archivio schede con un mrmero progressivo e la dala del giomo. Se si sceglie di non salvare la sc'heda, sarà possibile eseguire I'esercilazione, stampale la scheda, ma non sar'à possibile in seguito richiamare la scheda.

UTILIZZO DI SCHEDE IVIEMORIZZATE Pel richiamare una scheda già rnemorizzata occorre selezionare nel menu Scheda esame la voce Apri scheda. Sarà visualizzal.a una griglia con elencate tul.Le le schecle (numero e data). Per selezionare la scheda da richiarnare, fare doppio clic sulla riga corrispondente oppure selezionare la scheda con i lasti freccia su e giù e premere INVIO. La scheda selezionata sarà visualizzata nelle pagine d'esercitazione. Se non si vuole richiamare nessuna scheda fare clic sul pulsante Annulla.

CANCELLAZIONE DI SCHEDE MENIORIZZAI'E Per cancellare rtna scheda memorizzata dall'archivio schede occone selezionare nel menu Schetla esanre la voce Arrri scheda. Fare clic sul pulsante Cancella Scheda.

Apparirà sulla sinistra della griglia una barra di selezione. Fare clic sulla barra di selezione in corrispondenza delÌa scheda che si vuole cancellare.

La riga con la scheda da cancellare sarà evidenziata. Se si vuole cancellare Ia scheda premere il tasto CANC (DEL nelle tastiere inglesi).


Sarà chiesta un'ulteriore conferma per la cancellazione della scheda. Se si fa clic sul Si.la schecla sarà cancellata. Se si fa clic sul No o su Annr-rlla, l'azione sarà interrolta.

SVOLGINIENTO DELL'ESERCITAZIONE Una volta generata o richiamata una scheda, è ltossibile eseguire I'esercitazione. Per iniziare I'esercilazione, occoffe selezionare nel menu Scheda esarne la voc'e Esercitaziotg.

Apparirà la prima pagina dell'esercitazione. Per rispondert alÌe afl'ennazioni fare clic sulle caselle V (vero) o F (falso), secondo la risposta che si vuole dare. Un'affermazione senza risposta è considerata come una risposta erralrì. Per visualizzare meglio i segnali fare clic sul segnale che s'ingrandirà sullo schemto. Per lir torrrare il segnale alle dimensioni iniziali fare clic sul segnale stesso. Per passare alle pagine successive occorre fare clic sul pulsante Pagina Successiva. Per tornare alla finestra principale fare clic sul pulsante Uscita. Una volta teminata l'esercitazione delle plime due pagine, è possibile verificare gli erori facendo clic sul pulsante Soluzione nella seconda pagina. Apparirà un riquaclro dove inserire la passrvord. Digitando INECI e pretneudo il taslo INVIO sarà risolta la scheda: sarà visualizzata una finestra clove sru'à inclicato il nutnero di risposte esatte e il nurnero di risposte sbagliate. Le risposle sbagliate saranno evidenziate con un colore blu. Nella terza pagina tlell'esercitazione sono presenti due domande liberc alle quali è possibile rispouderc facendo clic sulla finestra solto la domancla e digitando la risposla.

STAMPA DI UNA SCIIEDA Una scheda può essere stampata anche se non viene memorizzata. Per stampare una scheda, occorre selezionare nella finestra principale dal menu Scheda esanre la voce Stampa, oppure occorre selezionare nelle finestle d'esercitazione dal menu Funzioni la voce Starnpir. Appaiono tre possibili soluzioni di stampa:

l) Stampa scheda: sarà slampata la scheda corl tutte le dotnande ed i segnall in miniatura. 2) Stampa scheda + segnali: sarà slarnpara la scheda con tutle le dornande ed i segnali in miniatura e un foglio colltenente solamente i segnalì, prcsenti nella scheda, ingrandili. 3) Stampa segnali: sarà stampata un foglio che contiene solalrente i segnali, presenti nellx scheda, ingranditi.

IN,IPOSTAZIONE DELLA STANIPANTE Per impostare il tipo di stampanle su cui effettuare la starnpa, occorre selezionare nella finestra principale dal menu Scheda esame la voce Imposta Slampante, oppure occorre selezionarc nelle finestre <1'esercitazione daÌ rnenu Funzioni la voce Lnposla§lampanlg. Appare una finestra di dialogo su cui selezionare i vari parametri di starrpa e la slampante. Se la stampante su cui si vuole slarnpare non è quella predefinita da Wintlows, per selezion:rre la stampanre (r.ra quelte già installate su Windows) lare clic sulla freccia a desta della casella sotro lir voce Srarnparite specifica. Saranno visualizzate tulte le stampanti già installate, tra le quali è possibile scegliere quella su cui eflettuare la starnpa. Una volta selezionata la slarnpante fare clic su OK per confernrarc [a scelta, oppure clic su Annulla per tolrare alla finestra di partenza senza modificare la stantpante


VTTLL7 T,O

DELUAPPLICAZIONE COME CORRETTORE

Il plogramma può essere utilizzato anche come correttore. Su ogni scheda stampata, è indicato il numero della scheda. Una volta risolta la scheda dal caudidato, se ne può verificare I'esattezza, richiamando dal programma la scheda relativa, inserendo le risposte date dal candidato e verificando l'esito della soluzione.

m

Per aprire la scheda seguire le istruzioni del paragrafo "Utilizzo di schede '. Per inserire le risposte e verificare la soluzione seguire le istruzioni del paragrafo 'Syalginaeutodellb-

sercitazione".

USCI'IA DALL'APPLTCAZIONE Per .uscire dall'applicazione e tornare menu Scheda esarne 1a voce Uscita.

in Windows, occon'e selezionare nella finestra principale dal



" P o t iz i

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