Valter Trevisiol

Page 1

Valter Trevisiol

ARTE - FATTO FATTO ad ARTE



Walter Trevisiol ARTE - FATTO ARTE - FATTO ad ARTE


Associazione Culturale “la roggia� - Pordenone

Sacile Palazzo Ragazzoni Sala del Caminetto 11 agosto - 3 settembre 2017 Orari di apertura: venerdĂŹ e sabato 15.30-19.00 domenica e festivi 10.00-12.00 e 15.30-19.00


Un talento delle nostre terre capace di coniugare Arte e mestiere . Grazie alla Pro Sacile e all’Ass. Cult. “ La Roggia” che, in nome di una consolidata e di Valter Trevisiol, in occasione della 744ª edizione della “Sagra dei Osei”. Il pordenonese è divenuto Provincia dopo la “rivoluzione” che ha spostato l’asse dell’economia dalla coltivazione della terra all’industria. La “Man

-

cato, non è mancata di esprimere protagonisti capaci di elevare la lettura dei fenomeni della vita oltre l’ordinario, e quindi di saper produrre Arte. Le espressioni sono le più disparate, tra i diversi artisti, a testimonianza della ricchezza di linguaggi e delle molteplici capacità di cui dispongono. Guardare l’opera di Trevisiol, però, oltre alla piacevolezza della com posizione e dei cromatismi, mi ha provocato una suggestione. Se la sua arte è capace di andar oltre il prodotto, dobbiamo esser capa ci anche noi – tutti insieme – di saper andar oltre al temuto “ritorno Salvaguardare l’identità dei territori indipendentemente dai contenitori attori protagonisti contemporanei – per essere davvero ricordati come tali – non possono sottrarsi. Viva Sacile. Roberto Ceraolo Sindaco di Sacile



Questa nuova esperienza di collaborazione tra la Pro Sacile e “la roggia” di Pordenone segna un nuovo momento di interrelazione rivelatasi già interessante e che nello specifico affronta un tema di grande fascino, la moda e l’arte nelle loro relazioni. Infatti, la mostra “Arte – Fatto / Fatto ad Arte” offre la possibilità di una campionatura del grande interesse che, nonostante i momenti di crisi, si anima intorno all’Artigianato d’Arte. E il ruolo della Pro Sacile si trova ad essere esaltato dalla opportunità che si presenta di riflettere, anche in termini di analisi critica, sui rapporti tra la società dei consumi e la creatività pura. Per questo, la scelta di collocare l’iniziativa in palazzo Ragazzoni e di aprire un dibattito intorno al tema è un elemento di grande rilevanza per le iniziative istituzionali della Pro Sacile e per la specificità del tema in una occasione importante come la 744ª edizione della “Sagra dei Osei”. Franca Busetto Presidente Associazione Pro Sacile



“Talento” e “manualità” sono senz’altro i pilastri su cui deve fondare qualunque tipo di creatività. Quando a prevalere è il talento, il prodotto si sposta per naturale necessità nella direzione dell’Arte che cerca nella manualità solo il percorso per esprimersi. Quando invece è la manualità a prendere il sopravvento, il prodotto oscilla decisamente verso una forma di artigianato d’Arte che possiede tutti i caratteri dell’artisticità anche se per sua stessa natura tende alla produzioni di “oggetti” che conservano intatto il senso dell’estetica. Nel campo dell’abbigliamento è indiscutibile il primato degli stilisti italiani e la loro capacità di esprimere un “talento al servizio della manualità” che consente di creare prodotti universali e, in qualche caso, eterni. Su un altro versante, ci sono anche molti esempi di materiali ed oggetti prodotti che hanno trovato – giustamente – ospitalità in grandi Musei internazionali per la qualità artistica riconosciuta e significativa. In una dimensione più evidentemente “di nicchia”, questo modello mantiene intatta la sua validità, anche se – per ovvi motivi – le dimensioni e i risultati si riducono. Gli abiti proposti da Valter Trevisiol si attestano decisamente sul versante della creatività sorretta da un naturale talento che si serve di esperienze e materiali già affidati alle certezze dell’Arte per proporre un linguaggio personale e interessante.


Quando l’operatività si sposta dal piano dello stilismo a quello della pittura, emergono molti riferimenti che la storia ha già documentato, dal recupero di materiali usati (proprio dell’Arte Povera) all’assemblaggio di elementi per consonanza di forma e di linee (come è nella tradizione dell’Arte Analitica) fino alle “provocazioni” proprie dell’Arte Concettuale. Da questo magma di esperienze – per la maggior parte déjà vu – emerge un senso della pittura strutturalmente formale che ben si presta a sostenere l’impegno nell’elaborazione di modelli d’abbigliamento. L’insieme suggerisce, in fondo, l’idea di una vitalità della “provincia” che tiene in valido conto le esperienze storiche della ricerca visiva ma che riesce elegantemente a piegarle alle esigenze della produzione. Per un altro verso, propone un “bello da indossare” che offre un’alternativa – già praticata ma decisamente vivace – alla mera esposizione e carica, in qualche modo, la pittura della responsabilità di quella “società dell’estetica” abbozzata mezzo secolo fa e mai enunciata formalmente che però trova nel concreto la vera testimonianza. Enzo di Grazia


In una società in cui il tempo è divenuto merce sempre piu preziosa, riconoscere il valore della lentezza significa considerare il lavoro nella sua dimensione umana. Ed è questo lavoro paziente e meticoloso che caratterizza le opere di Valter Trevisiol: la sua arte è sintesi di ispirazione e lavoro manuale, capacità di dare forma all’idea creativa che nasce e si sviluppa insieme all’incanto della realizzazione. “Devo ascoltare ciò che mi dice il materiale per sapere dove andare” diceva Robert Rauschenberg. La ripetizione accurata e sapiente del gesto manuale nell’arrotolare strisce di tessuto, nella stesura della resina, nella cura del comporre le pieghe, nell’intreccio di fili e stoffe plasmano la materia conferendole un’interessante e originale slancio artistico. I materiali utilizzati da Valter Trevisiol vanno dallo scarto della produzione sartoriale, ai rami secchi, dalle infiorescenze di saggina di una vecchia scopa, alle piume, ai pezzi di ferro; ciò che dovrebbe essere ormai inutile, viene portato a nuova vita e composto in nuove forme dal continuo susseguirsi di reinvenzioni e reinterpretazioni molto distanti dalle finalità di utilizzo originali. La mostra svela così il doppio valore di Valter Trevisiol: da un lato l’artigiano pienamente inserito nella realtà produttiva della città, dall’altro l’artista attento a perseguire una personale cifra stilistica attraverso l’uso di mezzi e materiali che fanno parte della sua quotidianità

Claudio Cattaruzza



Opere















Moda




Valter Trevisiol Valter Trevisiol è un artista pordenonese che opera da anni nel settore tessile. Nasce nella “contea” di Cordenons (come a lui piace definirla) il 22 agosto 1949. Si proclama “cittadino del mondo” anche se è legatissimo alla sua terra, alle grave, alla campagna, ai paesaggi dei dintorni di Pordenone. Ormai da diversi anni è riemersa la sua antica passione per il disegno e la pittura: dalla consapevolezza di “avere tra le mani dei piccoli tesori” nasce l’idea di sfruttare scarti della sua produzione sartoriale per creare opere originali da cui traspare grande manualità e creatività. Un’arte che ormai, al pari della sua creatività nel campo della moda, ha trovato un suo pubblico e l’attenzione di critici e designer d’interni, stando alle mostre ormai numerose che l’hanno visto protagonista in regione ma anche a Milano, Parigi e altre città.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.