Angolo della sicurezza 01

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L’angolo della Imperizia, negligenza e stupidità sono la causa di tutti gli di Gianfranco incidenti con le armi Peletti da fuoco. Iniziamo con questo numero una rubrica nella quale, mensilmente, tratteremo il tema della sicurezza. Analizzeremo alcuni argomenti, tra i quali maneggio, manipolazioni, porto, trasporto, custodia e detenzione, affrontandoli in modo molto semplice da un punto di vista pratico con l’intento di essere utili ai nostri lettori. Partiamo dalle armi corte ome abbiamo anticipato nel sommario, la prima delle cause degli incidenti con le armi da fuoco è l’imperizia, perché purtroppo l’addestramento è sempre troppo breve e spesso superficiale in quanto non tiene conto delle condizioni di stress a cui è sottoposta una persona quando deve affrontare una situazione pericolosa con un’arma in pugno. In particolare si nota che, nel maneggio e nelle manipolazioni delle armi, corte e lunghe, non vi è una istintività del gesto nel rispetto delle norme di sicurezza. Inizieremo pertanto dai fondamentali della sicurezza, le quattro regole d’oro che gli americani chiamano “golden rules” (regole d’oro). Questo lavoro di ricerca, codifica e metodologia l’ho iniziato circa 15 anni fa con l’amico Marte Zanette (che purtroppo ci ha lasciato) e ho continuato lo sviluppo con l’addestramento degli operatori della Polizia locale.

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Le norme di sicurezza Vengono comunemente definite “norme di sicurezza” tutta una serie di accorgimenti e precauzioni, codificate o meno, che devono sempre essere messe in atto quando si impiega un’arma da fuoco, al fine di evitare il verificarsi di malaugurati incidenti, che sono, purtroppo quasi sem-

Manipolazioni dell’arma corta Per effettuare la verifica in sicurezza dell’arma, l’operatore deve seguire queste prescrizioni.

Impugnare l’arma in modo corretto

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Dirigere la volata della stessa in una direzione sicura e, se l’arma ne è dotata, attivare i congegni di sicurezza

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Togliere il caricatore azionando l’apposito congegno e posizionarlo fra il mignolo e l’anulare della mano che impugna l’arma, con le cartucce in alto e rivolte in avanti

pre, ad esito mortale. Tali norme devono sempre accompagnare ogni attività legata all’utilizzo delle armi da fuoco e, con il tempo, devono diventare un “riflesso condizionato” in ogni tiratore. Quante volte, purtroppo, si è dovuto leggere sui quotidiani notizie drammatiche a riguarARMI&SICUREZZA

do Tali incidenti sono stati determinati dalla superficialità con la quale vengono in genere manipolate le armi da fuoco e dalla “incosciente” violazione di ben precise “norme di sicurezza”. L’abile e corretta manipolazione dell’arma da parte di chi la maneggia deve essere sempre un’attività


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sicurezza 4

Aprire il carrello e accertarsi visivamente o in modo tattile (in caso di luce insufficiente) che la camera di cartuccia sia vuota

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In caso di revolver, ribaltare il tamburo verso l’esterno e controllare che le camere del tamburo siano vuote

“tecnico-professionale” che bisogna assimilare ed attuare con assoluta padronanza fisica e mentale. L’arma da fuoco diventa un oggetto estremamente pericoloso in mani inesperte e, chi non è in grado di maneggiarle con sicurezza, non dovrebbe nemmeno toccarle. È impensabile che

sussista questa lacuna in un operatore della sicurezza che convive quotidianamente con le armi da fuoco. La precisa applicazione delle “norme o massime di sicurezza” deve diventare, come già detto, un “riflesso condizionato” per ogni utilizzatore e soprattutto per l’operatore di polizia.

Le 4 regole d’oro Non esistono armi scariche. Un’arma è sempre carica fino a che non ci accertiamo del contrario! Qualunque arma da fuoco deve sempre essere trattata con attenzione e deve sempre essere considerata carica, fino a quando con una corretta manipolazione non abbiamo verificato che sia scarica. Mai puntare l’arma verso quello che non è un bersaglio. Abituarsi a considerare tutto quello che si trova davanti alla volata dell’arma un bersaglio e conseguentemente qualcosa da colpire e distruggere. Mettere il dito sul grilletto solo quando si deve sparare. Tutte le operazioni di maneggio, manipolazioni e quant’altro vanno fatte mantenendo il dito al di fuori della guardia del grilletto, idealmente parallelo al carrello e appoggiato al fusto dell’arma. Se l’arma è dotata di congegni di sicurezza abbatticane, azionarli sempre, prima di iniziare le manipolazioni. Essere sempre sicuri del proprio bersaglio, di cosa c’è dietro e ai lati dello stesso. La certezza di corretta identificazione del bersaglio e soprattutto di quello che c’è dietro o nelle sue immediate vicinanze è estremamente importante. Non bisogna mai dimenticare la potenza e la capacità di penetrazione dell’arma e tenere presente che, al di là di quello che per noi è un bersaglio, si svolge la normale vita cittadina di tutti i giorni e che le persone si muovono ignare del pericolo, mentre la paura e lo stress tendono a fare concentrare l’operatore solamente sulla minaccia, escludendo otticamente e acusticamente il mondo che lo circonda (effetto tunnel). Sono solamente quattro regole, ma se un operatore le assimila e le mette in pratica può essere sicuro di non avere e causare incidenti con l’arma da fuoco. Aggiungendo le corrette manipolazioni di verifica, caricamento e scaricamento dell’arma, l’operatore raggiunge il 100% della sicurezza. Il modo migliore per imparare le regole è quello di metterlo in pratica per cui, se ci si vuole impratichire, il modo migliore è quello di fare dell’addestramento cosiddetto “in bianco”, praticabile dovunque in assoluta sicurezza. Nella prossima puntata parleremo e faremo vedere le manipolazioni LM in sicurezza delle armi lunghe. D I D AT T I C A


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