Arpa Campania n. 1_2022

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ARPAC

“La Trasparenza evolutiva” Principi e sviluppi Viaggio nei principi di Trasparenza della Pubblica Amministrazione

di Cristina Uccello

ARPA CAMPANIA AMBIENTE ANNO XVIII, N. 1 - GENNAIO 2022

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Negli ultimi anni, il principio di trasparenza è diventato un canone di diritto comune applicabile sia all’attività pubblicistica che a quella privatistica delle Amministrazioni Pubbliche con la conseguenza che, oggi, esso rappresenta ormai un criterio cogente in grado di conformare la relazione tra soggetti pubblici e privati, attribuendo a quest’ultimi un potere di valutazione della legalità dell’azione amministrativa. Prima dell’emanazione della Legge 7 agosto 1990, n. 241, nel nostro ordinamento mancava una disciplina organica sul procedimento amministrativo: l’introduzione di una accezione formale del procedimento ha innovato l’ordinamento individuando una serie di principi e criteri direttivi che, ricollegandosi alle previsioni espresse nella Carta Costituzionale, devono, oggi, improntare l’azione della Pubblica Amministrazione ai canoni della buona amministrazione e del giusto procedimento. A suddetti principi sono informati in particolare i criteri fondamentali della Legge n. 241/1990 tra cui quello della trasparenza inteso come immediata e facile controllabilità di tutti i momenti e di tutti i passaggi in cui si esplica l’attività amministrativa al fine di garantirne un esercizio imparziale ed equidistante dagli interessi pubblici e privati. Tra l’altro, con l’emanazione della Legge n. 241/1990 (e le sue successive modifiche) si è gradualmente consolidata una concezione garantistica del procedimento amministrativo che può definirsi come quella sede privilegiata (rispetto al provvedimento amministrativo) in cui ai privati destinatari della sua azione è assicurata la rappresentazione e la tutela dei propri interessi, incisi dai pubblici poteri. Il procedimento amministrativo è inteso come forma della funzione amministrativa quale sede deputata ad una corretta ponderazione degli interessi pubblici e privati, compresenti e confliggenti, così come il processo è la forma della funzione giurisdizionale e il procedimento è la forma della funzione legislativa.

La necessaria conoscibilità dell’azione pubblica – ovvero, l’idea di una Amministrazione Pubblica intesa sempre più come “casa di vetro” – e i successivi tentativi di riforma, hanno accompagnato il dibattito politico degli ultimi anni realizzando un mutamento delle prospettive, dei modelli e il necessario rispetto degli strumenti chiamati di volta in volta ad assicurarla. Alla Legge n. 241/1990 è riconducibile un obbligo della Pubblica Amministrazione di pubblicazione di determinate informazioni relative ad atti di natura pubblica e privatistica, incidenti sulla spesa pubblica, riconoscendo a “chiunque” un diritto di accesso civile alle informazioni. Con lo strumento dell’accesso civico, introdotto dal Decreto Legislativo n. 33/2013, “chiunque ha il poter di controllare democraticamente la conformità dell’attività dell’Amministrazione” (cfr. Circolare Funzione Pubblica n. 3/2013).


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