Francesco Bossio_Fondamenti di pedagogia interculturale

Page 28

l’identità, che anzitutto è emancipazione dal collettivo e dai luoghi comuni, dalle dimensioni fatue e polimorfiche del sociale. Purtroppo nell’epoca che noi viviamo dominata, come abbiamo visto, dalla globalizzazione, dalla reificazione e dal nichilismo tutto è consumo, merce in vendita da comprare, res, non è concesso alcuno spazio per gli aspetti squisitamente umani della persona, come l’anelito educativo e pedagogico insopprimibile a coltivare se stessi, epimeleisthai heautou di cui ci parla Platone nell’Alcibade primo38. Per i greci il prendersi cura di se stessi era un anelito fondamentale dell’esistenza personale ma anche sociale, si pensi al ruolo della persona nella polis. Questo precetto, epimeleisthai heautou, si coniugava con quello delfico ghnōthi sauton, in quanto la conoscenza di sé è disgiungibile dalla coltivazione di se stessi, dal prendersi, autenticamente, cura della propria interiorità e della persona nel suo insieme. Così nell’Eutifrone Socrate sottolinea la necessità di “prendersi cura dei giovani, affinché crescano nel miglior modo possibile”39. La cura a cui Socrate auspica è l’azione educativa e maieutica che porti il soggetto ad ascendere alla verità di se stesso, allo svelamento della propria natura più autentica, alla conoscenza della propria identità. Così come accade anche nel mondo delle idee: “Zeus, il grande sovrano che sta in cielo, conducendo il carro alato, è il primo a procedere, ordina tutte quante le cose e ha cura di esse”40. Analogamente, l’uomo deve ristabilire un ordine nel caos originario della propria vita, emancipandosi dalle dimensioni totalizzanti e polimorfiche del viluppo originario, come abbiamo già sottolineato in precedenza, del suo stato di natura ed evolversi attraverso un consapevole percorso educativo di progettualità e di senso. “L’esserci dell’uomo – scrive Romano Guardini – è plasmato da diverse esperienze, in primo luogo dal modo in cui diviene consapevole della realtà del mondo e dal tipo di realtà interiore che entra in gioco nel 38

In questo dialogo platonico Alcibiade manifestando la volontà di intraprendere una vita politica, sente la necessità di imparare a parlare in pubblico in modo convincente ed assertivo. Socrate dopo avergli dichiarato il suo amore lo invita ad evolversi e acquisire una dimensione adulta, perché ciò possa compiersi, suggerisce Socrate, è necessario ascendere alla conoscenza delle regole della legge, della giustizia e della concordia. Purtroppo Alcibiade non è stato educato in queste direzioni, allora Socrate suggerisce di acquisire la technē, l’educazione a prendersi cura di se stesso, attraverso la cura dell’anima. Vedi Platone, Alcibiade primo, Alcibiade secondo, trad. it. di D. Puliga, Rizzoli, Milano, 2000, 127e. 39 Platone, Eutifrone, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano, 2001, 2d. 40 Platone, Fedro, trad. it. di M. Bonazzi, Einaudi, Torino, 2011, 346e.

33


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.