n. 47 LDA Priore Luglio 2012 - Marzo 2013

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Arciconfraternita del Santo

Organo dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

Ecce crucem Domini fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda radix David, Alleluja!

Anno LXXIX n. 47 LDA Priore - Luglio 2012 - Marzo 2013

1263-2013 750° anniversario della lingua incorrotta Del santo

O Lingua benedicta, quae Dominum semper benedixisti, et alios benedicere fecisti: nunc manifeste apparet quanti meriti exstitisti apud Deum.


In questo numero:

La redazione è disponibile a valutare articoli per la pubblicazione e invita i lettori a inviare le proprie domande su questioni di carattere ecclesiale al Cappellano o al Direttore, che risponderanno su queste pagine per gli argomenti di interesse più generale.

750° anniversario del ritrovamento della Lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova di Leonardo Di Ascenzo

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Calendario delle attività confraternali dal marzo 2013 al febbraio 2014

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Il Santino: sant’Antonio e il Pane dei Poveri 8

con il contributo di Claudio Zoccarato

Opere Assistenziali: Gioco e Benessere in pediatria con il contributo di Carlo Moretti

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Missioni antoniane: Modena

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Notizie dal 39° Premio della Bontà sant’Antonio di Padova in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea”

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Missioni antoniane: Bitetto

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Pellegrinaggio confraternale 2012: Rimini e Loreto

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Vita confraternale 21 Varie 21 Sante Messe richieste al P. Cappellano

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I benefattori

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Omaggio a Papa Benedetto XVI

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In copertina: Particolare del reliquiario della Lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova.

Contributi - Elemosine - Pagamenti Per far giungere un proprio contributo economico all’Arciconfraternita del Santo i versamenti potranno essere effettuati a mezzo: 1. Conto Corrente Poste Italiane n. 60584075 intestato a: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova P.zza del Santo, 11 - 35123 Padova IBAN: IT 96 W076 0112 1000 0006 0584 075 BIC: BPPIITRRXXX 2. Bonifico Bancario Banca Antonveneta - Gruppo Montepaschi “Agenzia Santo” in Padova IBAN: IT 49 N 05040 12197 000000173864 BIC: ANTBIT21202 3. PayPal Con carte di credito o carte prepagate accedendo direttamente al sistema ed usando come mail di destinazione segreteria@arciconfraternitasantantonio.org 4. Versamento Diretto Presso la nostra sede: Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - Padova il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00, la mattina di ogni prima domenica del mese dalle ore 9.00 alle ore 13.15 o previo appuntamento Si ricorda a tutti che l’Arciconfraternita può ricevere Lasciti ereditari per i quali è necessario specificare come destinatario: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova con sede in Piazza del Santo,11 - 35123 Padova Cod. Fisc. 92150090287.

Arciconfraternita del Santo

Periodico dell’Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova

Contiene inserto redazionale. Si ringrazia per le foto del reliquiario della Lingua di sant’Antonio, dell’affresco raffigurante la predica ai pesci di Pietro Annigoni e di quello raffigurante il miracolo del cibo avvelenato del Tessari, la Fototeca del Messaggero di sant’Antonio, titolare dei diritti. In relazione alla normativa sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali (legge 31/12/1996 n. 675), ci è gradito comunicarLe che il Suo nome è stato inserito nel nostro indirizzario esclusivamente allo scopo di informarLa sulle iniziative dell’Arciconfraternita e garantiamo che tali dati sono utilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni inerenti le nostre opere e sono trattati con la massima riservatezza. Qualora queste comunicazioni non fossero di Suo gradimento è Sua facoltà richiedere la cancellazione dei dati relativi alla Sua persona dal nostro indirizzario.

Direzione, Redazione, Amministrazione: Arciconfraternita di sant’Antonio di Padova c/o Scoletta del Santo - P.zza del Santo, 11 - 35123 Padova Tel. +39-049/8755235 - Fax +39-049/2050013 E-mail: segreteria@arciconfraternitasantantonio.org Direttore Responsabile: Di Ascenzo dott. Leonardo Impaginazione e Stampa: Villaggio Grafica srl - 35027 Noventa Padovana (PD) Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 DCB - PADOVA Registrato presso il Tribunale di Padova il 2 marzo 1972 con il n. 427 Chi non desiderasse ricevere la pubblicazione lo comunichi alla redazione. Contiene I.R.

Ricordati di visitare regolarmente il sito web associativo:

www.arciconfraternitasantantonio.org

750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di Sant’antonio di Padova Rivive nella Basilica antoniana lo stupore di San Bonaventura

L’

8 aprile dell’anno 1263, quando Padova era stata ormai liberata dal giogo tirannico di Ezzelino da Romano, l’Ordine minoritico si poté radunare a Padova in Capitolo Generale. In tale occasione si decise di procedere alla prima delle due ricognizioni canoniche delle spoglie mortali di sant’Antonio di Padova, che aveva reso l’anima a Dio il venerdì 13 giugno 1231 ed era stato sepolto nella Chiesa di Sancta Maria Mater Domini il martedì successivo, il 17 giugno. All’apertura della sepoltura avvenne il fatto inatteso e sicuramente miracoloso del ritrovamento della Lingua incorrotta di sant’Antonio. Alla vista di un tale prodigio il Ministro Generale dell’Ordine - frà Bonaventura da Bagnoregio (poi Vescovo, Cardinale e Santo) proruppe nella preghiera: O Lingua benedetta, che sempre benedicesti il Signore, e lo facesti benedire dagli altri: ora appare manifesto quanti meriti avesti presso Dio. In questo 2013 cade dunque il 750° anniversario di quell’evento che fa ancora oggi Padova meta quotidiana del pellegrinaggio di milioni di cattolici provenienti sempre più da tutto il Mondo. Con queste premesse anche la nostra realtà associativa che cammina al fianco dei Frati fin dal primo statuto del 1334 desidera offrire alla città di Padova un programma celebrativo articolato in quattro diverse iniziative, che presenteremo nel corso dell’anno: I. Alla scoperta della Scoletta del Santo: cinque visite storico-devozionali della nostra sede storica la Scoletta del Santo ove i visitatori saranno accolti dal Priore (3 marzo, 7 aprile, 2 e 16 giugno ore 11, 19 maggio ore 16 – per le modalità di partecipazione si visiti il sito WEB confraternale); II. Padova a Festa per il Santo: realizzazione di drappi per l’abbellimento di balconi, terrazze e vetrine delle strade attraversate dalla processione del Santo il 13 giugno;

III. Festa della Nogara: benedizione e distribuzione delle noci la domenica infra l’ottava della Festa di sant’Antonio ovvero domenica 16 giugno, oggi come fino a fine ‘700; IV. Elevazione musicale “O lingua benedicta”: concerto della Cappella musicale del Santo arricchita da elementi strumentali sabato 21 settembre, con un repertorio antoniano e francescano.

L’attuale reliquiario della lingua è un’opera di oreficeria realizzata tra il 1434 e il 1436 attribuita a Giuliano da Firenze. Si tratta di un manufatto in argento dorato alto 81 cm, poggiato su un piede esagonale con lo stemma di Antonio Ovetari, che fu l’offerente (lo stesso dell’omonima famosa cappella affrescata dal Mantegna nella Chiesa degli Eremitani a Padova). La parte centrale del fusto è arricchita da edicole e cupoline che proteggono statuine di santi. La parte più alta e preziosa è circondata da angeli, cupole e archi, a sottolineare l’importanza della reliquia in essa contenuta. Sulla sommità è stata infine posta, successivamente, una statuetta dorata di sant’Antonio.

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Calendario delle attività sodali dal marzo 2013 al febbraio 2014

Tutti gli appuntamenti dell’Arciconfraternia per consorelle, confratelli ma anche per devote e devoti del Santo dei Miracoli L’assemblea ordinaria degli ascritti di domenica 17 febbraio 2013, su proposta del Consiglio Direttivo, ha approvato il programma generale delle attività dal marzo 2013 al febbraio 2014. Si precisa che altre eventuali attività che dovessero essere proposte e organizzate troveranno divulgazione attraverso il sito web confraternale e la pagina Facebook sodale, che si invita a visitare con regolarità.

Domenica 24 – Le Palme ore 9 benedizione privata dell’ulivo nel cortiletto della Scoletta del Santo e sua distribuzione pubblica; ore 10:30 Benedizione solenne dell’ulivo con processione di ingresso in Basilica per la S. Messa delle ore 11; ore 12:15 - 13:15 continua la distribuzione dell’Ulivo benedetto (mantello e medaglione). Venerdì 29 – Venerdì Santo dalle ore 15:00 alla chiusura serale Santo Sepolcro nell’Oratorio della Scoletta del Santo con venerazione del Cristo Morto (mantello e medaglione). Sabato 30 – Sabato Santo Dall’apertura del mattino fino alle ore 12:30 Santo Sepolcro nell’Oratorio della Scoletta del Santo con venerazione del Cristo Morto (mantello e medaglione).

Maggio 2013 Venerdì, 3 - Sabato, 4 - Domenica, 5 – Incontro internazionale del Santo Padre con le Confraternite e la Pietà popolare in occasione dell’Anno della Fede Pellegrinaggio confraternale ad Assisi e Roma. È sospesa la prima domenica del mese in Padova. Domenica 19 – Cerimonia Conclusiva del 39° Premio della Bontà sant’Antonio di Padova sul tema “I Santi patroni dei nostri paesi. Storie di donne e uomini, devozioni, tradizioni, arte e architettura” ore 11 S. Messa solenne in Basilica (ascritti in Presbiterio); ore 12 Cerimonia di consegna dei premi nella Sala dello Studio Teologico; a seguire, per gli ascritti e invitati, ricevimento confraternale nei chiostri della Basilica (mantello e medaglione). ore 16:00 in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova, visita guidata storico-devozionale della Scoletta del Santo. Animazione del Santo rosario serale ore 21:00 nei Chiostri della Basilica, in due serate, le cui date saranno successivamente comunicate a mezzo WEB (corona antoniana, foulard e medaglione confraternali).

Corona antoniana del rosario. Richiedibile con un’offerta di € 18 per la copertura delle spese di produzione, imballo e spedizione.

Scorcio della Piazza del Santo a Padova con a destra la Scoletta del Santo, sede secolare dell’Arciconfraternita di sant’Antonio.

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Marzo 2013

Aprile 2013

Domenica 3 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto di sant’Antonio (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 2 marzo nella cancelleria della Scoletta del Santo. ore 11:00 in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova, visita guidata storico/devozionale della Scoletta del Santo.

Domenica 7 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto di sant’Antonio (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 6 aprile nella cancelleria della Scoletta del Santo. ore 11:00 in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova, visita guidata storico-devozionale della Scoletta del Santo.

Giugno 2013 Domenica 2 - Tredicina in onore del Santo ore 9:00 Benedizione del Pane alle porte della Scoletta del Santo e sua distribuzione fino alle ore 13:15 (polo confraternale); ore 11:00 in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova, visita guidata storico/devozionale della Scoletta del Santo; ore 16:30 Assemblea ordinaria degli ascritti con Ordine del Giorno che sarà successivamente pubblicato nel sito WEB confraternale; ore 18:00 S.

Messa in Basilica con dono della Lampada Votiva (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di venerdì 1 giugno nella Scoletta del Santo. Mercoledì 12 – Rievocazione storica del Transito di sant’Antonio Secondo un nuovo programma che sarà successivamente reso noto a mezzo WEB (mantello e medaglione). Giovedì 13 - Festa di sant’Antonio di Padova con Indulgenza plenaria ore 9:00 Benedizione del Pane alle porte della Scoletta del Santo e distribuzione fino alle ore 16 (gli ascritti si turneranno nel servizio di distribuzione per cui sarà bene manifestare la propria disponibilità d’orario); ore 16:00 ritrovo degli ascritti nella Scoletta del Santo e ingresso processionale in Basilica; ore 17:00 S. Messa solenne in Basilica con a seguire Processione cittadina che si concluderà con un incontro conviviale nella sala priorale della Scoletta del Santo (mantello e medaglione). N.B.: La preparazione del Pane avrà luogo lunedì 10, martedì 11 e mercoledì 12 nelle fasce orarie 10:00 – 12:30 e 14:30 – 16:00 nella cancelleria della Scoletta del Santo (con aria condizionata).

Scoletta del Santo, Loggia delle Benedizioni, anonimo, XVII secolo, Sant’Antonio di Padova sul noce a Camposampiero intento alla scrittura dei sermoni, ispirato dallo Spirito Santo in forma di colomba; sullo sfondo da sinistra la Basilica antoniana a Padova, il massiccio del Grappa e la facciata dell’Oratorio della Scoletta del Santo (IR).

Domenica, 16 – Festa della Nogara ore 9:00 Benedizione solenne delle noci in onore di sant’Antonio di Padova; a seguire e fino alle ore 13:15 distribuzione delle noci benedette (polo confraternale);

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ore 11:00 in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova, visita guidata storico/devozionale della Scoletta del Santo.

La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 5 ottobre nella cancelleria della Scoletta del Santo. Festa di S. Francesco – secondo il programma basilicale.

Luglio 2013

Novembre 2013

Domenica 7 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto di sant’Antonio (polo confraternale). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 6 luglio nella cancelleria della Scoletta del Santo.

Domenica 3 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 2 novembre nella cancelleria della Scoletta del Santo.

Agosto 2013 Domenica, 4 – Prima domenica del mese, in forma privata.

Gennaio 2014 Domenica 5 – Prima Domenica del mese con canto del Veni Creator ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 4 gennaio nella cancelleria della Scoletta del Santo.

Febbraio 2014 Domenica 2 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 1 febbraio nella cancelleria della Scoletta del Santo.

Giovedì, 15 – Assunzione della Beata sempre Vergine Maria, in forma privata con Indulgenza plenaria.

Settembre 2013 Domenica 1 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (polo confraternale). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 31 agosto nella cancelleria della Scoletta del Santo. Martedì 17 – Impressione delle Stimmate a S. Francesco d’Assisi con Indulgenza Plenaria ore 18:30 S. Messa nell’Oratorio della Scoletta del Santo presieduta dal Rev. P. Cappellano (mantello e medaglione).

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Sabato, 21– Elevazione musicale con la Cappella musicale della Basilica antoniana in Basilica, in occasione del 750° anniversario del ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio di Padova.

Ottobre 2013 Domenica 6 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (mantello e medaglione).

Domenica 8 – Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata sempre Vergine Maria con Indulgenza plenaria ore 17:00 S. Messa solenne in Basilica con a seguire Processione interna alla Basilica; a conclusione incontro conviviale di scambio degli auguri nella sala priorale della Scoletta del Santo (mantello e medaglione).

Eletto nell’Assemblea degli iscritti dell’8 dicembre 2010 e approvato con provvedimento del Delegato Pontificio per la Basilica di sant’Antonio in Padova il 23 dicembre 2010 e atti conseguenti, in carica fino al dicembre 2014. Moderatore: M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv. quale Rettore della Pontificia Basilica di sant’Antonio in Padova, Cappellano: Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv., Priore: dott. Leonardo Di Ascenzo, Segretario: dott. Giuseppe Bianchi, Amministratore: dott.ssa Rosa Milone Cassin, Responsabile Opera Assistenziale Maschile: Cav. Luciano Borso, Responsabile Opera Assistenziale Femminile: Avv. Carla Bianchi Di Ascenzo, Consiglieri: dott.ssa Michela Bortoli, dott. Enrico Cassin, Cav. Nereo Mei, dott.ssa Maria Valeria Morani, prof.ssa Maria Pia Olivieri Di Blasi, sig. Mirko Tura, dott. Giancarlo Rampi, dott.ssa Antonietta Sambin de Norcen, sig. Sergio Tamiazzo, prof. Flavio Toderini.

Presidente: dott. Sergio Prenna Membri titolari: dott. Francesco Zanato, sig. Claudio Zoccarato, Membro supplente: dott. Giuliano Guerreschi.

Dicembre 2013

Animazione del Santo Rosario nella Novena all’Immacolata A conclusione della S. Messa delle ore 17:00 in Basilica in una data che sarà successivamente pubblicata nel sito WEB confraternale (corona antoniana del rosario, foulard e medaglione).

Consiglio Direttivo

Collegio dei Revisori dei Conti

Basilica del Santo in Padova, settembre 2008, Concerto del Coro della Diocesi di Roma diretto dal M.o Mons. Mario Frisina.

Domenica 1 – Prima Domenica del mese ore 9 catechesi nell’Oratorio della Scoletta del Santo; ore 10 S. Messa confraternale in Basilica con la Benedizione del Pane; ore 11-13:15 Distribuzione del Pane Benedetto (mantello e medaglione). La preparazione del pane avrà luogo dalle ore 10 di sabato 30 novembre nella cancelleria della Scoletta del Santo.

Assetto istituzionale pro-tempore dell’Arciconfraternita del Santo

Scoletta del Santo, domenica 17 febbraio 2013, foto di gruppo al termine della Cerimonia di Vestizione.

Domenica 16 – Festa della Traslazione di sant’Antonio di Padova con Indulgenza plenaria ore 14:30 Assemblea ordinaria degli ascritti nella sala priorale della Scoletta del Santo (l’Ordine del Giorno sarà successivamente pubblicato nel sito WEB confraternale); ore 15:30 Cerimonia di Vestizione dei nuovi ascritti nella sala priorale della Scoletta del Santo (prenotazione preventiva obbligatoria); ore 17:00 S. Messa in Basilica con processione interna; a conclusione cena confraternale su prenotazione in ristorante limitrofo alla Basilica del Santo (prenotazione obbligatoria) (mantello e medaglione).

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Il M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv. – Moderatore dell’Arciconfraternita benedice i medaglioni confraternali sull’altare della Scoletta del Santo, in occasione dell’annuale cerimonia di vestizione dei nuovi ascritti, assistito dal Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. – Cappellano.


Il santino: Sant’antonio e il pane dei poveri

Opere assistenziali: Gioco e Benessere in Pediatria

Il Santo di Padova è da sempre invocato quale patrono dei poveri e dei sofferenti e le opere assistenziali legate al pane benedetto in suo onore traggono origine dal miracolo del piccolo Tommasino

A ispirare l’opera assistenziale straordinaria 2013 è la tradizione di affidare i bambini all’amorevole protezione del Santo, che si rinnoverà grazie alla collaborazione con l’Associazione Gioco e Benessere della Pediatria di Padova

con il contributo di Claudio Zoccarato

L

a vita del Santo di Padova viene spesso descritta come costantemente vissuta in difesa dei poveri e degli emarginati contro violenza e soprusi. Dopo il suo Pio Transito al cielo schiere crescenti di devoti hanno continuato ad affidarsi alla sua potente intercessione anche offrendo in cambio, come voto, pane o frumento per i più poveri. Questa forma devozionale di affidamento affonda le sue origini in un evento miracoloso attribuito al Santo ovvero la resuscitazione del piccolo Tomassino, annegato, per il quale Antonio riottenne la vita per le preghiere della madre, che fece voto di distribuire ai poveri tanto grano quanto era il peso del figliolo, se questo gli fosse stato ridato vivo. Questo miracolo ebbe una forte risonanza pure in Francia ove i genitori invocavano la benedizione sui loro figli per intercessione di sant’Antonio, donando ai poveri tanto pane o grano quanto era il peso dei bimbi medesimi.

Santino n. 1: rifiniture dorate in stampa cromolitografica. Editore anonimo , nazionalità italiana. Nel retro manoscritto in ricordo dell’offerta per una messa perpetua da celebrarsi all’altare di S. Antonio di Padova nella Cappella dell’Istituto di Sant’Apollinare in Ravenna il 23 settembre 1898.

Santino n. 2: in stampa cromolitografica a bordi fustellati. Editore Santa Lega Eucaristica, Milano. Primi anni del XX sec.

Molte sono le opere assistenziali, sorte e poste sotto il patronato del Santo di Padova, che si richiamano al Pane dei Poveri. Tra queste l’ Opera del Pane dei Poveri fondata in Padova da Don Antonio Locatelli nel 1887 per non parlare della Caritas Antoniana, braccio operativo dell’Ordine dei Minori Conventuali per molte opere di assistenza, missione e carità in Italia e nel Mondo.

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A questa devozione particolare sono ispirati i santini di questo numero, che ci offrono diverse declinazioni dello spirito assistenziale e caritativo antoniano: santino n. 1: qui Antonio distribuisce il pane prendendolo da un cesto tenuto dallo stesso Gesù bambino, che amorevolmente accomodato sulle gambe del Santo, benedice il pane e coloro che lo stanno ricevendo; santino n. 2: sant’Antonio con in braccio il bimbo Gesù offre a bambini e poveri il pane; santino n. 3: sotto la statua del Santo un frate continua l’opera di Antonio distribuendo il pane a vecchi, donne e giovani.

Santino n. 3: in stampa cromolitografica con proli dorati. Di nazionalità straniera (paesi dell’est). XX secolo, prima metà.

con il contributo di Carlo Moretti

Logo dell’Associazione Gioco e Benessere in Pediatria, operante preso il dipartimento di pediatria dell’Azienda Ospedale Università di Padova.

La pediatria di Padova: Il Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedale Università di Padova è l’ospedale pediatrico più importante del Nord Est d’Italia e un centro di riferimento nazionale per la cura di molte fra le più gravi patologie dell’età pediatrica: dai tumori ai trapianti d’organo, dall’AIDS alle malattie rare e più di 200 bambini, provenienti da tutta Italia e non solo, risultano degenti ogni giorno.

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egli ultimi mesi del 2012 è apparso sulla stampa locale un allarmante articolo, che annunciava il rischio di sospensione delle attività di assistenza ludico/educativa ai bambini degenti presso la pediatria dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Una tale penosa evenienza era dovuta alla carenza di fondi dell’Associazione Gioco e Benessere in Pediatria, che si fa carico dell’intero servizio dal 2009. Prontamente, rifacendoci al tradizionale affidamento dei bambini al Santo di Padova, siamo intervenuti con un primo contributo straordinario di € 1.400, che sono serviti per coprire lo stipendio mensile di uno degli educatori impegnati in prima linea. L’iniziativa è stata così ben accolta dal Consiglio Direttivo dell’Arciconfraternita del Santo, riunitosi nel gennaio u.s., che lo stesso organo ha deliberato di intervenire anche durante il corrente anno 2013 sostenendo le spese stipendiali di un educatore a quadrimestre. La possibilità di tener fede all’impegno assunto dipenderà anche dalla generosità di consorelle e confratelli, che vorranno far giungere un proprio generoso contributo certi che un regalo fatto a un bisognoso è un Prestito fatto a Dio.

Terapia del sorriso: Ogni bambino per poter guarire completamente dalla sua patologia necessita di essere aiutato ad affrontare le cure e a superare il trauma psicologico che malattia e ricovero hanno provocato in lui. Con questi scopi già dal 1995 uno staff di educatori e psicologi specializzati e organizzati nel Servizio per il Gioco e il Benessere, mediante tecniche d’avanguardia basate sul gioco e sulla creatività (terapia del sorriso), si prendono cura del benessere psicologico e relazionale dei bambini ricoverati, aiutandoli ad affrontare nel modo più adatto alle loro età e alle loro capacità il percorso di malattia, cura e guarigione. Molteplici e variopinte sono le attività in cui vengono coinvolti: dalla pet therapy ai laboratori di pasticceria, dall’atelier di pittura ai laboratori di musicoterapia, dal laboratorio di cartonnage alla lettura animata del libro e molte altre ancora.

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Missioni antoniane: modena Il 50° anniversario di istituzione della Parrocchia di sant’Antonio di Padova “in Cittadella”

Questo tipo di attività sono riconosciute dal mondo medico come un valido aiuto per il bambino ricoverato perché, preservandone la sua parte sana, gli consentono di restare “bambino” nonostante la malattia, che lo proietta prematuramente in un mondo “da grandi”.

anche dalle diverse attività di raccolta fondi appositamente poste in essere dai circa 80 volontari legati all’associazione. … a servizio della fantasia dei bambini…. Con questo motto vogliamo rivolgere ai lettori l’invito a sostenere l’opera assistenziale straordinaria per l’anno 2013 in onore del nostro patrono Antonio di Padova, che saprà proteggere i bambini degenti ma anche quelli delle nostre famiglie. Chi volesse saperne di più sull’Associazione Gioco e Benessere potrà visitarne il sito: www.giocoebenessere.it

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Sebbene l’attività di Terapia del sorriso abbia ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, dal 2008 il servizio non ha più potuto contare su risorse istituzionali. Non poter più disporre dell’aiuto che questo servizio garantisce ai bambini malati avrebbe costituito una grave perdita nella qualità delle cure ma anche nel rispetto dei diritti dei minori e per questo motivo l’Associazione Gioco e Benessere ONLUS si è fatta carico di sostenere integralmente sul piano economico ma anche organizzativo tutta l’attività del Servizio dai compensi ai professionisti (3 educatori e 3 psicologi) alle spese per materiali di consumo e organizzazione di laboratori e attività. Un impegno così gravoso necessita costantemente di risorse che provengono da benefattori ma

Nel 2012, ricorrendo dunque il 50° anniversario di fondazione della Parrocchia si è dato luogo ad un programma celebrativo che ha visto nei giorni 29 e 30 settembre il Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. su incarico del M. Rev. P. Rettore della Basilica antoniana condurre una Missione con una Ven. Reliquia del Santo di Padova. Alla missione ha preso parte anche una delegazione dell’Arciconfraternita composta dal Priore Leonardo Di Ascenzo, dalla consigliera Consorella Antonietta Sambin de Norçen e dal Confratello Leone Leonelli. Modena, Santuario della Madonna del Murazzo, già Parrocchia di San Cataldo e già sede di un convento minoritico.

A

partire dagli anni ’50 e definitivamente dal 1962 la Parrocchia di San Cataldo poi santuario della Madonna del Murazzo in Modena, venutasi a trovare troppo lontano dagli insediamenti abitativi più recenti dai quali fu separata da due linee ferroviarie, venne spostata nel ricostruendo rione detto “la Cittadella”. La “Cittadella” fino all’ultima Guerra fu sede di presidio militare già voluto dai duchi di Modena nella prima metà del XVII secolo nella zona a Nord-Ovest ai margini della città storica. Con il trasferimento di sede della parrocchia nella nuova chiesa parrocchiale si decise anche di cambiarle il titolo in Sant’Antonio di Padova, rifacendosi all’esistenza di una cappella in loco già a lui dedicata.

Chiesa Parrocchiale di sant’Antonio di Padova “in Cittadella”, Simulacro del Santo con bassorilievi raffiguranti momenti della sua vita terrena, opera di P. Romano Volpari.

I numeri della carità

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Alla data della messa in stampa del presente notiziario dal I gennaio 2013 sono stati erogati 19 interventi assistenziali verso 18 tra nuclei familiari o associazioni per un valore complessivo di € 2.480. Chi desiderasse sostenere le tradizionali Opere assistenziali antoniane dell’Arciconfraternita del Santo, potrà versare il proprio contributo a mezzo di una delle modalità indicate nel retrocopertina.

Immagine venerata sotto il titolo di Madonna del Murazzo.

Chiesa parrocchiale di sant’Antonio di Padova “in Cittadella”.

Il culmine della missione è stata la processione che ha condotto oltre all’immagine della Madonna del Murazzo anche la Ven. Reliquia del Santo dalla precedente sede parrocchiale all’attuale.


La processione, pregata e partecipata, è stata fortemente voluta dai parrocchiani e si è conclusa con una S. Messa solenne presieduta da S.E. Rev. ma Mons. Giuseppe Verrucchi – Arcivescovo em. di Ravenna-Cervia, molto amato in città.

Il Patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana: “la devozione ai Santi patroni costituisce l’espressione matura e autentica di una religiosità popolare”. Il Rev. P. Alessandro Ratti, OFM Conv. tiene una conferenza su sant’Antonio di Padova all’interno della Chiesa parrocchiale con alle spalle il bel mosaico absidale opera del Prof. Favaro e con sulla destra la Ven. Reliquia del Santo portata da Padova.

La due giorni è stata un momento importante di fraternità e devozione, che ha testimoniato la forza e la coesione di una comunità cristiana parrocchiale, che ancora ha il desiderio di manifestarsi pubblicamente nei propri valori e di trasmetterli ai più giovani come testimonia la mostra di disegni opera dei frequentanti le classi del catechismo.

Gentile Priore, sono lieto di comunicarLe che la Conferenza Episcopale Italiana concede il suo patrocinio alla 39° Edizione del Premio della Bontà S. Antonio di Padova in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea”, dedicato a “I Santi patroni dei nostri Paesi. Storie di uomini e donne, devozioni, tradizioni, arte e architettura”. L’orizzonte della santità da voi scelto, che illumina il cammino del credente e si confronta con la vita di tanti uomini e donne che hanno saputo custodire e portare a pienezza il dono ricevuto nel Battesimo, caratterizza l’attenzione pastorale della Chiesa in Italia. Sotto questo profilo, la devozione ai Santi patroni costituisce l’espressione matura e autentica di una religiosità popolare che, nella sua peculiarità, rappresenta un insieme di valori distinti da saggezza cristiana e attesa spirituale. Quando tali manifestazioni si traducono in espressioni sociali, artistiche, identitarie, diventano testimonianza gioiosa della fede da proporre all’attenzione dei più giovani, oltre che uno stimolo ulteriore per quanti ripongono la loro fiducia, ogni giorno, nella presenza costante di Dio accanto al proprio vivere. A Lei, a quanti hanno contribuito alla riuscita di tale iniziativa, così come agli studenti che vi aderiranno, giunga dunque la mia piena condivisione e il più cordiale augurio. Mons. Mariano Crociata Vescovo em. di Noto, Segretario Generale

12 La mostra di disegni eseguiti dai frequentanti il catechismo.

Il successo di partecipazione della breve ma intensa missione ha colpito non tanto i parrocchiani ma soprattutto il Sig. Parroco Rev. P. Gianni Tescaro della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, visibilmente commosso al momento del congedo.

Missioni antoniane: bitetto

Notizie dal 39° Premio della Bontà sant’Antonio di Padova in memoria di “Andrea Alfano d’Andrea”

Mons. Mariano Crociata, Vescovo em. di Noto, attuale Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

I 10 anni del dono di una Venerabile Reliquia di sant’Antonio di Padova Bitetto in breve: Il comune di Bitetto si sviluppa nella provincia barese e conta più di 11.000 abitanti. Nota come terra dell’“Oliva Termite” dolce da mensa, con un’economia ancora molto legata alle tipiche produzioni agricole, ha ricevuto il titolo di città nel 2007. Fu sede vescovile effettiva fino al 1818 e ancora oggi conserva la Cattedrale, che dedicata a San Michele Arcangelo rappresenta uno degli esempi più puri del romanico pugliese. Il territorio parrocchiale è oggi collocato sotto la giurisdizione ecclesiastica dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, retta da S.E. Rev. ma Mons. Francesco Cacucci. Della sede vescovile rimane il titolo.

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ronaca della Missione. Sabato 13 e domenica 14 ottobre 2012 una delegazione dell’Arciconfraternita è volata a Bitetto per solennizzare il decimo anniversario del dono di una Ven. Reliquia del Santo da parte dei Frati Minori Conventuali alla locale Pia Unione antoniana (P.U.S.A.). Il gruppo, guidato dal Priore Leonardo Di Ascenzo, si componeva anche dell’Amministratore Rosa Milone Cassin e dei Consiglieri Enrico Cassin e Mirko Tura. La due giorni si è aperta con una fraterna accoglienza nella Chiesa di Santa Maria Annunziata detta “La Veterana” accordataci dalla Presidente della Pia Unione la Consorella Maria Demarco unitamente al Sig. Sindaco dott. Stefano Occhiogrosso e a numerose consorelle bitettesi, appositamente convenute.

Esterno della Cattedrale di San Michele Arcangelo.

Il magnifico portale della Cattedrale, che sviluppa alcune delle scene essenziali del ciclo cristologico, con ai lati due maestosi leoni accasciati su mensole, il tutto a rappresentare l’eterna lotta tra il bene e il male.

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Sig. Sindaco insieme al Comandante della Polizia Municipale. La processione ha ricondotto la Ven. Reliquia del Santo nella Chiesa de “La Veterana” ove i numerosissimi presenti si sono infine accostati singolarmente al bacio della reliquia in un’ulteriore interminabile processione di buona umanità. Chiesa di S. Maria la Veterana: da sinistra il Sig. Sindaco di Bitetto Stefano Occhiogrosso, Don Ennio Grossi e il Priore dell’Arciconfraternita Leonardo Di Ascenzo.

La delegazione dell’Arciconfraternita del Santo – Rosa Milone, Cassin, Mirko Tura ed Enrico Cassin durante la processione con il gonfalone femminile in onore della P.U.S.A.

La S. Messa, che è seguita, è stata occasione per re-incontrare il Confratello Rev. Don Ennio Grossi Cancellerie della Diocesi di Avezzano, giunto anch’egli a Bitetto per predicare il Triduo, che ha preceduto e preparato le celebrazioni decennali. Avventuroso è seguito il fortunoso trasporto della Reliquia antoniana nella chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo ove è stata accolta e intronizzata dal Rev. Sig. Parroco don Nicola Pascazio. Il “passaggio” si sarebbe dovuto svolgere con una fiaccolata notturna ma la pioggia, peraltro attesa da mesi nella circostante campagna per la prossima raccolta delle olive, l’ha resa impraticabile.

La Pia Unione. La P.U.S.A., che quest’anno ha compiuto i suoi primi sessant’anni, si compone esclusivamente di più di 500 donne ed è aggregata all’Arciconfraternita dal 2007. Attiva con varie iniziative durante tutto l’anno è particolarmente solerte nel solennizzare il periodo antoniano con l’organizzazione di numerosi momenti religiosi ma anche civili: dalla processione eucaristica con la partecipazione degli ammalati alle preghiere spontanee al Santo da parte dei bambini e il volo dei palloncini bianchi, dall’affidamento della comunità a sant’Antonio il 2 giugno – Festa della Repubblica issando e sventolando il tricolore all’offerta degli ori “ex voto”.

La consegna del distintivo dorato da benemeriti dell’Arciconfraternita a Maria Demarco – Presidente della Pia Unione di sant’Antonio di Padova di Bitetto.

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La serata del sabato si è quindi conclusa con una veglia di preghiera nella stessa chiesa parrocchiale, già cattedrale e oggi solo sede titolare (titolo appartenente a S.E. Rev. Mons. Leo Boccardi – Arcivescovo, nunzio apostolico). L’indomani, domenica, al termine della S. Messa delle dieci si è svolta la tradizionale benedizione di più di un quintale di pane in onore di sant’Antonio e a favore delle opere caritative. Il culmine delle celebrazioni si è avuto in serata quando dopo la S. Messa solenne presieduta dal Parroco in una Chiesa gremita, anche alla presenza di una delegazione della Confraternita antoniana di Molfetta, si è svolta la grande processione cittadina, con le consorelle bitettesi nel proprio saio, presenti ancora il

Duomo parrocchiale dedicato a San Michele Arcangelo. La delegazione patavina con il Rev. Parroco, il Sindaco e la Presidente P.U.S.A.

L’entrata della Ven. Reliquia del Santo di Padova nel Duomo Parrocchiale di San Michele Arcangelo, portata in spalla dalle Consorelle della P.U.S.A.

In quest’anno 2012, poi, è stato organizzato, per la prima volta, il 12 giugno, analogamente a quanto avviene a Padova nel quartiere dell’Arcella, un corteo storico rievocativo del pio transito del Santo, che ha recato per le vie cittadine una sua antica immagine adagiata su un ricco carretto trainato a braccia. La P.U.S.A. ha sede presso la Chiesa di Santa Maria “La Veterana”, ove svolge le attività ordinarie.

L’entrata della Chiesa di Santa Maria Annunziata, detta “La Veterana”, sede della P.U.S.A., con il grande manifesto delle celebrazioni decennali.

Le consorelle bitettesi portano a spalla il fercolo processionale con la Ven. Reliquia di sant’Antonio di Padova.

L’altare centrale della Chiesa di Santa Maria “La Veterana”.

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La testa della processione cittadina con la Ven. Reliquia di sant’Antonio di Padova.

Le tipiche pagnotte bitettesi benedette in onore del Santo.

Anche la missione bitettese è stata un’occasione straordinaria per rinsaldare rapporti fraterni sotto la guida di un Santo, che a distanza di otto secoli, anche presente solo in un piccolo frammento di reliquia, continua a evangelizzarci per il tramite della Chiesa di oggi facendoci volgere lo sguardo, in comunione ecclesiale, verso Cristo suo e nostro Signore.


Un commento appassionato della Consorella Rosa Milone Cassin

Il beato Giacomo Varingez In Bitetto, nel convento dei Frati Minori, si venerano le reliquie del Beato Giacomo, frate laico originario della Dalmazia, verosimilmente Zara che morì intorno al 1485-90. In una data imprecisata partì dalla terra natia e approdò a Bari, dove sostò per qualche tempo nel convento di S. Pietro, ora distrutto. Non si conosce esattamente la ragione che lo spinse a lasciare la terra dei padri e neppure quella che lo convinse a rimanere in Puglia tra vari eremi e conventi. A Bitetto arrivò già in età avanzata. Non era sacerdote e probabilmente non aveva titoli di studio. Si esercitò umilmente in tutti gli uffici manuali (questuante, ortolano, cuciniere) e quanto più cercava di nascondersi e sfuggire a ogni attenzione tanto più la sua santità richiamava la gente. Il Beato è stato protagonista di due spaventose epidemie di peste; nella prima, del 1482, fu consolatore instancabile degli appestati; nella seconda, del 1656, fu salvatore della città di Bitetto, che allora, per gratitudine, lo elesse suo compatrono e protettore. La sua fama di santità si accese una ventina di anni dopo la sua morte, quando il suo corpo fu trovato, nel sepolcro comune dei frati, ancora colorito, flessibile e incorrotto. La causa di canonizzazione, iniziata nel 1629, dal vescovo locale Michele Masserotti, fu ripresa e conclusa dal vescovo Onofrio Odierna. Nel 1700, Clemente XI lo proclamò Beato in considerazione del suo culto immemorabile.

Stemma di S.S. Papa Clemente XI, che beatificò nel 1700 Frà Giacomo Varingez di Bitetto.

Facciata della Chiesa del Convento di san Francesco dell’O.F.M. in Bitetto, santuario del Beato Giacomo.

Il corpo incorrotto è conservato nella Chiesa conventuale all’interno di un’urna in vetro e bronzo dorato realizzata dall’architetto bitontino Luigi Sylos nel 1913, dopo la ricognizione canonica del 15 maggio. I chiostri del convento, visitabili, presentano numerose illustrazioni di fatti prodigiosi della vita del Beato. Il Convento fu fondato nel 1432. Per circa due secoli lo abitarono i Frati Minori Osservanti, che nel 1625 lo cedettero ai Frati Minori Riformati, che vi rimasero fino alle soppressioni degli Ordini religiosi del 1866. Nei decenni successivi a gestire i locali fu la Confraternita del purgatorio mentre i frati vi fecero ritorno solo nel 1908. A proposito delle reliquie del Beato Giacomo si narra un aneddoto nel contempo macabro e simpatico. Nel 1619 la duchessa di Gravina si fece aprire l’urna per venerare il Beato. Colse l’occasione per amputargli con un morso un dito per potersi così procurare una reliquia personale. Un terribile fortunale si abbatté tuttavia su Bitetto impedendole di ripartire. Letto l’evento come un monito dal cielo confessò il suo misfatto e restituì il dito unendolo a un reliquiario in argento. Ancora oggi quel dito è conservato separatamente dal resto del corpo e viene condotto in processione per le vie cittadine in occasione della festa del Beato il 27 aprile.

L’accoglienza che ci è stata riservata è stata veramente calorosa e noi ci siamo sentiti come in una grande famiglia. Una grande occasione per poter condividere questo anniversario con la Pia Unione di Bitetto. Penso che l’esperienza della missione sia una delle più belle per un confratello o una consorella. Oltre che vivere con la tua confraternita, fai unione con altre realtà che fanno crescere umanamente e spiritualmente e si può vedere come la devozione a S. Antonio è ancora viva e sentita. La Pia Unione conta di 500 iscritti (tutte donne). Ha avuto il dono di poter lucrare della presenza di una Reliquia di S. Antonio che continua ad esercitare una forte influenza su migliaia di persone. Ancora un grazie a tutte le consorelle per l’affettuosa disponibilità e per l’ottima organizzazione della festa. Un arrivederci a Padova.

Chiesa di S. Maria Annunziata detta “La Veterana”

Altare dedicato all’Immacolata con attorno alcuni degli affreschi parietali rimasti. Si notino le figure di San Francesco d’Assisi a sinistra e di Sant’Antonio di Padova a destra in ambito conventuale.

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Corpo incorrotto del Beato Giacomo Varingez

Sede della P.U.S.A. e della Confraternita di Maria SS. Annunziata è situata in fondo al Corso Garibaldi fuori dalle mura della vecchia Bitetto. Si tratta del più antico insediamento cittadino dedicato al culto della Beata Sempre Vergine Maria, già chiesa di un antico casale fortificato lungo la via verso Grumo Appula. Lo stemma incassato nella facciata, se realmente appartenne a Mons. Marino Scicutella, permetterebbe di datare la ricostruzione della chiesa agli anni del suo episco-

Don Ennio Grossi, che ha presieduto le cerimonie del decennale, offre al popolo la Ven. Reliquia del Santo per il tradizionale bacio, nella Chiesa di Santa Maria “la Veterana”.

pato che vanno dal 1294 al 1300. Nel 1585, con l’approvazione del Papa Sisto V, la chiesa venne ceduta ai padri conventuali ma nel 1652, con bolla di Papa Innocenzo X, il convento venne soppresso. Solo più tardi, nel 1713, fatti eseguire alcuni lavori di consolidamento, i conventuali tornarono ancora per sessanta anni in quel convento di cui oggi si sono perse le tracce. L’interno è arricchito da tre cicli di affreschi uno a tema mariano, uno cristologico e il Giudizio giunti ai nostri giorni solo parzialmente ma ancora di grande suggestione e valore pastorale. Meritevoli di menzione sono anche gli altari in legno, preziosamente intagliati, dipinti di verdeazzurro e ricoperti con foglia oro. Un ampio servizio fotografico della cerimonia è disponibile nel profilo facebook “Arciconfraternita del Santo” accessibile anche dalla sezione “Gallerie fotografiche”del sito WEB confraternale. Ciclo affrescato del Giudizio Universale, particolare “L’inferno”, prima metà del XV sec.

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Pellegrinaggio confraternale 2012 I miracoli riminesi del Santo e la Santa Casa di Loreto

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ei giorni sabato 15 e domenica 16 settembre 2013 si è svolto un pellegrinaggio dell’Arciconfraternita del Santo presso le città di Rimini e Loreto. Rimini: La città di Rimini è stata scelta perché fu meta della predicazione di sant’Antonio nell’anno 1222 (lo stesso della fondazione dell’Università di Padova), quando operò tre miracoli con i quali contribuì ad estirpare l’eresia catara, che si era diffusa anche in quelle terre della penisola italiana. Il primo miracolo operato dal Santo fu la predica ai pesci, che soli offrirono orecchie alla sua predicazione. Il clima di quei tempi in citta era infatti alquanto di diffidenza e ostilità e il popolo riservava scarsa o nulla attenzione alle parole del Santo. Fu così che amareggiato egli se ne andò sulla riva del mare Adriatico, alla foce del fiume Marecchia e rivolgendosi ai pesci disse “Udite la parola di Dio voi, pesci del mare e del fiume, dappoi che gl’infedeli eretici schifano d’udire”. Così detto una grande moltitudine di pesci accorse ad ascoltarlo fino a spingere fuori dall’acqua le teste, i più piccoli di taglia davanti fino ai più grandi più dietro dove l’acqua era più profonda. Attirati dal prodigio anche gli uomini allora accorsero in gran numero e ascoltarono così la predicazione evangelica. Oggi il luogo del miracolo è ricordato solo da una lapide murata.

Pontificia Basilica di sant’Antonio in Padova, androne della sacrestia, di Girolamo Tessari, detto dal Santo, la predica di sant’Antonio ai pesci a Rimini.

Il secondo miracolo riminese fu la sfida lanciata all’eretico Bonovillo, che non credeva alla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. La sua mula venne tenuta a digiuno per più giorni e quindi fu portata in pubblica piazza di fronte a biada, fieno e all’Ostia consacrata tenuta dal Santo. L’animale non si rivolse al cibo ma si prosternò, piegando i garretti ad adorare Cristo presente nell’Eucaristia fino al cenno di Antonio che la congedava.

Grazie a questo evento prodigioso gli eretici ebbero un’ulteriore prova della Verità del messaggio evangelico, si convertirono e credettero. Questi due miracoli antoniani sono gli unici che, per quanto risulta, hanno come tramite gli animali nel perfetto stile francescano e forse anche per questo sono tanto famosi. Ma c’è un terzo miracolo (affrescato nel santuario del noce a Camposampiero Padova), meno conosciuto, che diversi storici dicono essere avvenuto a Rimini, Il Santo viene invitato a pranzo o a cena, non si sa, e gli viene offerta una pietanza avvelenata per ucciderlo. Illuminato da Dio, Antonio si accorge dell’inganno e, dopo aver pregato e fatto il segno della croce, mangia ugualmente a dimostrazione che a Dio è davvero tutto possibile. Come è facile immaginare seguono conversioni e pentimenti. Nessun luogo in Rimini è rimasto a memoria di questo evento prodigioso.

Il tempietto di sant’Antonio

I pellegrini di fronte al tempietto in Piazza Tre Martiri a Rimini ove avvenne il miracolo eucaristico della mula.

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Il ponte riminese di Augusto e Tiberio edificato in pietra d’Istria tra il 14 e il 21 d.C. sul fiume Marecchia.

Il tempietto commemora il luogo ove sant’Antonio convertì, con il miracolo della mula, l’eretico Bonovillo, che non credeva nella Santissima Eucaristia. Sorge in quella che oggi è chiamata Piazza Tre Martiri già appellata nel passato piazza grande o maggiore, del marcato, sant’Antonio, Giulio Cesare. Si tratta del prosieguo storico del foro di epoca romana, che ivi si sviluppava e da sempre è il centro della vita dei riminesi, più popolana e ciarliera della borghese piazza della Fontana, così vicina ai centri del potere. Il piccolo edificio fu costruito su iniziativa di Pietro Ricciardelli allora “sindico” del convento

Santuario del Noce a Camposampiero (PD), di Girolamo Tessari: sant’Antonio annienta il veleno nel cibo offertogli facendovi sopra un segno di croce.

di san Francesco, tra il 1518 e il 1532 per conservare la pietra (un tronco di colonna) che il Santo usò come improvvisato pulpito nelle sue predicazioni. La pietra sormontata da una seconda su cui sono rozzamente scolpiti un pesce e un quadrupede a ricordare i miracoli riminesi del Santo è conservata sotto l’altare, realizzato nel 1930 su disegno di Gino Ravaioli. La costruzione fu più volte rivista e rimaneggiata tra Cinquecento e Seicento e fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1672. Nel 1678 fu ricoperta di marmi d’Istria assumendo l’aspetto attuale. Nel XVI secolo ad avere in custodia il tempietto era una della due confraternite antoniane riminesi, in particolare quella dei “linaroli”. Fu proprio questa confraternita nel 1599 a chiedere l’inserimento di sant’Antonio fra i protettori della città (la Madonna, san Gaudenzio, san Giuliano, santa Colomba e santa Innocenza). Dietro al tempietto sorge il moderno santuario di sant’Antonio, retto dai Padri minimi conventuali di San Francesco da Paola, noti come “Paolotti”.

19 L’interno del tempietto con sotto l’altare la pietra ove la mula si prosternò di fronte all’Ostia consacrata, facendo così convertire il suo proprietario Bonovillo.


La facciata del santuario della Santa Casa di Loreto visto dall’ingresso della piazza sotto il palazzo apostolico.

Loreto: La serata del sabato e l’intera domenica sono invece state dedicate al Santuario della Santa Casa di Loreto, ove i pellegrini si sono raccolti in preghiera tra quelle mura nelle quali il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Il Santuario di Loreto conserva, secondo un’antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa nazaretana della Madonna. La dimora terrena di Maria a Nazaret era costituita da due parti: da una grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell’Annunciazione a Nazaret e da una camera in muratura antistante, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta. Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate “per ministero angelico”, prima in Illiria a Tersatto e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294). Oggi, in base a nuove indicazioni documentali, ai risultati degli scavi archeologici a Nazaret e nel sottosuolo della Santa Casa (196265) e a studi filologici e iconografici, si va sempre più confermando l’ipotesi secondo cui le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull’Epiro.

La Santa Casa, nel suo nucleo originario è costituita solo da tre pareti perché la parte orientale, ove sorge l’altare, era aperta verso la grotta. Le tre pareti originarie - senza fondamenta proprie e poggianti su un’antica via - si innalzano da terra per tre metri appena. Il materiale sovrastante, costituito da mattoni locali, è stato aggiunto in seguito, compresa la volta (1536), per rendere l’ambiente più adatto al culto. Il rivestimento marmoreo, che avvolge le pareti della Santa Casa, fu voluto da Giulio II e fu realizzato su disegno del Bramante (1507 circa) da rinomati artisti del Rinascimento italiano. L’insigne reliquia della Santa Casa di Maria è per il pellegrino occasione e invito per meditare gli alti messaggi teologici e spirituali legati al mistero dell’Incarnazione e all’annuncio della Salvezza.

Vita confraternale Nascite, lutti, Ss. Messe, benemerenze, accoglienze, vestizioni: uno sguardo sulle attività dell’Arciconfraternita Cerimonia di Vestizione 2013 Domenica 17 febbraio 2013, in occasione della Festa della Traslazione delle Venerabili Reliquie del Corpo di Sant’Antonio, si è svolta l’annuale cerimonia di vestizione dei nuovi ascritti nella Sala Priorale della Scoletta del Santo. Il 2013 ha visto l’ingresso nel sodalizio della prima Consorella proveniente dal continente africano, Lawrita Duruemezuo, nata in Nigeria, oggi residente in Padova con marito e figli. Come consuetudine al termine dell’imposizione dei medaglioni sono stati conferiti anche i distintivi dorati agli ascritti benemeriti: Gabriela Andreetta, Vicenzo D’Aria, Leone Leonelli, Maria Pia Olivieri Di Blasi, Antonietta Sambin de Norçen e Mirko Tura.

- sabato 13 e domenica 14 ottobre 2012 le Consorelle Antonietta Sambin de Norcen, Maria Pia Olivieri Di Blasi, Carla Vernier e Gabriella Vecchio e il Confratello Romeo Florettini hanno accolto a Camposampiero, Arcella e Padova l’annuale pellegrinaggio della Confraternita antoniana di Arpino (FR).

La foto di gruppo della Confraternita antoniana di Arpino (Frosinone) al termine del pellegrinaggio a Padova, il primo da sinistra Fabio Sili – Priore.

I pellegrini posano in gruppo sulla fontana della piazza del santuario della Santa Casa di Loreto, con alle spalle il palazzo apostolico.

Il Priore Leonardo Di Ascenzo consegna alla Consorella Lawrita Duruemezuo, prima consorella proveniente dal continente africano, il diploma di ascrizione durante l’annuale cerimonia di vestizione nella Sala Priorale della Scoletta del Santo.

- domenica 21 ottobre 2012 il Priore ha accolto e illustrato la Scoletta del Santo a un gruppo di pellegrini, invitati dai frati per una due giorni antoniana. - domenica 11 novembre 2012 è giunta a Padova in Pellegrinaggio una delegazione della Confraternita antoniana di Capizzi (ME).

Velletri – Nuovo Direttivo Un ampio servizio fotografico della cerimonia è disponibile nel profilo facebook “Arciconfraternita del Santo” accessibile anche dalla sezione “Gallerie fotografiche”del sito WEB confraternale.

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Il rivestimento marmoreo della Santa Casa di Loreto, voluto da papa Giulio II nel XVI secolo.

Suggestiva visione del promontorio del Monte Conero sul mare Adriatico, visto dai camminamenti di ronda della Basilica, recentemente aperti al pubblico e percorsi anche dai nostri pellegrini. Un ampio servizio fotografico della cerimonia è disponibile nel profilo facebook “Arciconfraternita del Santo” accessibile anche dalla sezione “Gallerie fotografiche”del sito WEB confraternale.

Accoglienza - sabato 6 ottobre 2012 il Priore ha accolto il Pellegrinaggio della Parrocchia di Carsoli (AQ) accompagnandoli per una visita storico-artisticodevozionale della Basilica del Santo, dell’Oratorio di San Giorgio e della Scoletta del Santo.

Nel pomeriggio di Sabato 20 ottobre 2012, presso la Chiesa Rettoria di San Lorenzo Martire, i Confratelli e le Consorelle della Confraternita di Sant’Antonio di Padova di Velletri aggregata all’Arciconfraternita del Santo, sono stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo Direttivo per il prossimo triennio. Dopo le votazioni si è svolto lo scrutinio con il seguente risultato: Priore - Antonietta Lenci, Vice Priore - Primo Di Stazio, Cassiere - Maria Luisa Cellitti, Cassiere - Antonella Bastianelli, Consiglieri Anna Maria Lenci, Nadia Lenci, Michele Di Stazio, Filippo Pontecorvi, Segretario - Cinzia Di Stazio.

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La confraternita è stata accolta a Padova in occasione dell’annuale pellegrinaggio nei giorni 16 e 17 marzo 2013.

Nascite Sabato 26 gennaio 2013 la casa del Priore Leonardo Di Ascenzo e della consoret la Consorella Carla Bianchi Di Ascenzo è stata allietata dalla nascita della secondogenita, alla quale è stato imposto il nome di Anna Maria, Rita, Antonia, Francesca.

La foto di gruppo al termine della S. Messa di domenica 17 marzo 2013, durante la quale è stato intonato anche il Te Deum di ringraziamento per l’elezione di S.S. Papa Francesco.

Esequie Il 10 gennaio 2013 è tornata alla Casa del Padre la Consorella Ines De Marco Tognacci, nata il 4 febbraio 1914, ascritta all’Arciconfraternita dal 17 gennaio 1981. Ai Funerali, celebrati nella Chiesa di San Tommaso Becket di Padova, ha preso parte una rappresentanza ufficiale di Consorelle e Confratelli con mantello e medaglione. Alla famiglia rivolgiamo le nostre condoglianze nella certezza che la devota Consorella gode della visione di Dio Padre.

Anna Maria riceve il Battesimo dal M. Rev. P. Enzo Maria Poiana, OFM Conv., durante la veglia pasquale in Basilica di sabato 30 marzo 2013.

Suffragio Lunedì 11 marzo 2013 il Rev. P. Cappellano ha officiato nell’Oratorio della Scoletta del Santo una partecipata S. Messa in suffragio del defunto Confratello Roberto Scatolini a un anno dal suo ritorno alla Casa del Padre.

SS. Messe richieste al P. Cappellano e dallo stesso celebrate Beati mortui qui in domino moriuntur!

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Il P. Cappellano, al quale su delega del Moderatore spetta assistere i Confratelli nelle loro necessità spirituali, ha celebrato, a norme di canone, le seguenti Sante Messe (tra parentesi il numero delle Ss. Messe), qui elencate dall’ultima pubblicazione del notiziario: di suffragio - (3) della defunta Consorella Margherita Vignato, ascritta dal 19.X.’65, notizia del cui ritorno alla Casa del Padre ci è giunta nel settembre 2012, - (3) del Confratello Giuseppe Dal Pian di Padova, ascritto dal 20.XII.’82, tornato alla Casa del Padre, - (3) della Consorella Ines De Marco Tognacci di Padova, ascritta dal 17.I.’81 e tornata alla Casa del Padre il 10.I.’13, - (3) della Consorella Lucia Mariani di Roma, nata il 25.III.’30, ascritta dal 22.VII.’65 e tornata alla Casa del Padre il 25.II’13, - (1) dei cari defunti della Consorella Onorina Perusin di Torviscosa (UD), - (3) della defunta benefattrice Carla Parolin di Padova, tornata alla Casa del Padre il 21.VII.’12,

- (13) per volontà di Marilena e Giancarlo Zanotelli per i defunti Maddalena Aliprandi, Carlo Zanotelli, Danilo Rossi, Maria Anna Winkler, defunti della amiglia Aliprandi, defunti della famiglia Zanotelli; - (1) della defunta Anna Maria Tiso Di Ascenzo per volontà del figlio il Confratello Leonardo Di Ascenzo di Padova, - (2) dei defunti Gen. Nicola Casadonte, Giuseppe e Anna Panagia per volontà della Consorella Gabriella Casadonte Panagia di Padova, - (2) dei defunti Antonino Merletto e Giuseppe Loiacono Pezzino per volontà di Giacomo Antonino Merletto di Capizzi (ME), - (1) del defunto Mario Tiso per volontà della moglie Teresina Campagnaro di Selvazzano Dentro (PD), - (2) del defunto Lorenzo Tusset per volontà di Gianfranco Tusset di Padova, - (1) del Prof. Petronio Gatti, tornato alla Casa del Padre a 55 anni dopo dolorosa malattia per volontà del confratello Mirko Tura di Asiago, - (5) del defunto Cesare Sguazzo per volontà del figlio il Confratello Raffaele Sguazzo di Salerno, - (2) dei defunti Domenica Maltoni e Mario Tombaccini per volontà del figlio il Confratello Mauro Tombaccini di Cesena,

- (1) dei familiari defunti della Consorella Graziella Grassi di Sarnico, - (3) del defunto Alfredo Di Lascio secondo le intenzioni del Condominio Autonomo di Via Togliatti in Torino, - (4) dei defunti Olindo Tozzi, Clementina, Giovannina e Antonio secondo le intenzioni della Consorella Giovanna Tozzi di Benevento, - (3) dei defunti Vito, Rosa Annese e Giovanni, Giovanni Giacovelli per volontà di Antonia Annese di Loco Rotondo (BA), - (1) della defunta Vittoria Nunziata in Avallone di Taranto, premio della bontà 2007, tornata alla Casa del Padre il 21.XI.’12, - (8) dei defunti Rosalia e Arturo Sassone per volontà di Rosella Sassone di Solaro, - (1) dei defunti Carmela Zappalà e Angelo Corsaro per volontà della Consorella Lucia Corsaro di Paternò (CT), - (1) della defunta Rosanna per volontà del Confratello Giancarlo Rampi di Padova, - (1) della defunta Delia Rusticani per volontà del figlio il Confratello Riccardo Chiodini di S. Bernardino (RA), - (1) dei defunti delle famiglie Grigolato e Padovan per volontà della Consorella Ines Grigolato Padovan di Padova, - (4) dei defunti delle famiglie Zago e Beltrame per volontà della Consorella Antonina Zago di Padova, - (1) del defunto Marcello Pegolo di Fontanafredda; altre - (1) secondo le intenzioni di Mariagrazia Guida di Roma, - (1) secondo le intenzioni della Consorella Maria Giovanna Crivelli di Morbio Inferiore, - (1) secondo le intenzioni della Consorella Bruna Rossato di Thiene (VI), - (1) per i cari della Consorella Onorina Perusin di Torviscosa (UD).

Grazie

e

Benedizioni ai Benefattori!

La devozione, che ha ispirato loro tanta comprensione e generosità, gli meriterà la benevolenza particolare del nostro Santo. Giuseppa Musumeci – Aidone (EN), Tommasa Valenti, Maria Santoro e Antonio Tirinnanzi – Anzio (RM), Bagarolo Filippo – Arre (PD), Mirko e Matteo Tura – Asiago (VI), Antonia Del Core Turturro – Bari, Virginia Giardina – Basilò (ME), Silvia Serafino – Beinasco (TO), Grazia Iacovelli – Bitetto (BA), Enrico Ragni – Bologna, Elena Riva (preghiera per Matteo Andreacchio) – Bosisio Parini, Giovanna Corradi – Brescia, Vincenzo Lionello – Cadoneghe (PD), Magdalena Buczak – Maria Enzersdort (Austria), Claudio Gugliotti – Castellaneta (TA), Secondo Conti – Castelnuovo Bormida, Gaetano Prati – Castelnuovo del Garda (VR), Don Paolo Pataro – Castelsaraceno (PZ), Alessandra Lamanna - Castelsilano (KR), Pietro Augugliaro e Franca Dell’Aria – Catania, Filomena Cimino – Catanzaro, Alberto Dossetto – Chiaverano (TO), Alvise Renier – Chioggia (VE), Giuseppe Falchetti – Codogno (Lodi), Marco Michelini – Concordia (MO), Angelina Marcon ved. Zanella – Conegliano (TV), Anna Antiga – Cornuda (TV), Antonio Bamonte Centanni – Corsico Milanese, Antonio D’Elia e Francesco Bodulic – Cosenza, Anna Maria Del Giudice - Crispiano, Susanna Mattoccia – Ferentino, Rosamaria Rizzi – Firenze, Fam. Di Foggia – Foggia, Salvatore Casale e Giulietta Morassutti – Gradisca d’Isonzo (GO), Maria Giandolfo – Gualtieri Sicaminò, Confraternita di sant’Antonio di Padova (nella persona della Priora Loredana Brizio) – Imperia, Antonio Maglione - Lacedonia (AV), Pietro Locuoco – Marina di Ginosa (TA), Pietro Montanaro

e Vincenzo D’Aria – Martina Franca (TA), Antonio Cesare Guzzon – Mezzogoro (RA), Camillo Mastrodicasa, Nicola Buono, Rosamaria Mussi, Andrea Bert e Sabatina Martinelli – Milano, Claudio Ceccaroni – Montegrimano, Gianna Barosso – Montoggio (GE), Maria Giovanna Crivelli – Morbio Inferiore, Confraternita di sant’Antonio di Padova – Mottola (TA), Paola Santaniello – Napoli, Giacomo Salmeri – Oglianico, Maria Antonietta Chessa – Olbia, Luigi Dainese, Fam. Carollo Bortoli, Fam. Cassin Milone, Luciano Borso, Lina Bortoletto, Zita Zago, Luisa Erminia Braida Bello, Luciana Martin, Nereo Mei, Giancarlo Rampi, Antonietta Zago, Daniele Cavaggion, Teresa Tellatin, Antonietta Paccagnella, Maria Antonietta Rampi, Maria Josè Fracanzani, Angelo Schiavon, Giorgio Ponchia, Raffaello Bonfiglioli, Giliola Secco, Clara ed Eugenio Varotto Impellizzeri, Leonardo con Carla e Giovanni Maria Di Ascenzo (per protezione in parto di Anna Maria), Liliana Tomba, Sergio Tamiazzo, Lina Bortoletto, Giuseppe Manno, Ugo Benettolo, Massimo Tonello, Giovanni Milone, Carla e Maria Parolin, Maria Pia Olivieri Di Blasi, Carla Parolin (pro Cristo Morto) e Daniele Scuccato – Padova, Silvana Lopes, Adriana Picciolo, Angela Riina, Lidia Enardù, Vincenzo Mazzola e Emanuela Sampino – Palermo (per grazia ricevuta), Eugenia Vidale – Palmanova (UD), Stefano Donati – Perignano di Lari, Angiolina De Cillis – Pescopagano, Convento / Parrocchia S. Francesco – Pistoia, Giuseppe Garavello - Pontecchio Polesine (RO), Ennio D’Ancona, Maria Di Michele, Susanna Rovere, Gina Citton Renucci, Amalia Spagnolo, Mariagrazia Guida, Maria Sole Pagliari, Giacomo Antonio Scrugli, Guido e Carla Porporati Gatti – Roma, Katia Brandoni – Romagnano Sesia, Guglielmo Cavalli – Rovato (BS), Donato Di Ascenzo – Selvazzano Dentro (PD), Ricado Chiodini – San Bernardino (RA), Rachele Villano Rauso – S. Maria Capua Vetere, Giorgio Giustiniani – San Pietro Viminario (PD), Giovanna Coccaro – Sassano (SA), Alfeo Tamagnini – Scandiano, Antonio Velo – Schio (VI), Bruno Badii – Sinalunga (SI), Clara Papa – Spinea (VE), Salvatore Laudadio – Teverola (CE), Bruna Rossato – Thiene (VI), Santina Masoero, Giuseppe Nicaso, Francesco Barranca, Condominio Autonomo di Via Togliatti e Giovanni Grego Gambino – Torino, Onorina Perusin – Torviscosa (UD), Caterina Rosa e Andrea Colombaro – Trani, Emanuela Merlo Bruni e Bruno Bruni – Trento, Maria Bruna Mattarollo – Treviso, Mauro Temperini – Trieste, Alba Franzi e Ines Grigolato Padovan – Varese, Arturo Moroni – Vercelli, Roberto Chinese – Vicenza, Bruno Battaglia – Vigevano, Don Oliviero Faustinoni – Villa Carcina (BS). Per le donazioni tramite bonifico bancario, Vi preghiamo di segnalare il Vostro indirizzo sulla causale per poterVi inviare il nostro grazie! Gli ascritti con familiari e benefattori che desiderassero affidarsi alle cure pastorali del P. Cappellano richiedendo la celebrazione di una S. Messa potranno farlo inviando un’offerta minima di € 10 per celebrazione, avendo cura di indicare chiaramente nella causale del versamento le intenzioni specifiche. Quanto inviato verrà consegnato, a norma canonica, al Rev. Padre con la specifica delle intenzioni per le dovute officiature.

AVVISO IMPORTANTE agli ASCRITTI! Quota sociale per l’anno 2013: a 15,00

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Omaggio a S.S. il Papa emerito Benedetto XVI La rinuncia all’ufficio petrino di governo ma non all’ufficio petrino di preghiera! Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo Inizio pontificato: 19 aprile 2005

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Termine pontificato: 28 febbraio 2013


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