Arcicaccia Informa n.2

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Progettotempod'arcicaccia2014bisnuovo:tempod'arcicaccia2014luglioagosto 07/08/2014 23:54 Pagina 1

In Italia correttamente europei

L’animalismo che vuole condizionare il Paese

Il segreto del polpo

Game Fair sotto il segno della cinofilia

Gran Galà della cinofilia sportiva

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Pace in Medio Oriente

N. 2 Luglio/Agosto 2014

Pace in Medio Oriente

Pace in Medio Oriente

Pace in Medio Oriente

Pace in Medio Oriente

Vigilia di una nuova stagione di caccia, sarà anche l’occasione per scegliere l’Associazione Venatoria e non più solo l’assicurazione

2014. Non solo annunciazioni ed allucinazioni

Accendiamo i fari sull’unità, quella realizzabile ora e subito. Per farla c’è bisogno di trasparenza e coerenza Siamo alle “emozioni”, che precedono la “pre-apertura” e poi … l’“Apertura”. Anche per la “crisi” siamo un pò meno a rinnovare la licenza. Quest’anno, rispetto al passato, sarà anche l’occasione per scegliere l’Associazione venatoria e non più solo l’“assicurazione”. Noi vogliamo provare a segnalare le “novità” e le “criticità” che si ripropongono per fornire elementi per decidere la “tessera”. Dobbiamo certo continuare a preoccuparci per un, ancora marcato, nostro “isolamento” ricercato dagli animalisti, ma alimentato da una strategia fallimentare delle Associazioni venatorie che hanno cercato di sopravvivere, grazie al “quante gliene abbiamo dette” e nascondendo ai soci l’emarginazione dalla società e, in particolare, dalle nuove generazioni. L’analisi delle responsabilità del mondo venatorio le ha fatte la Ricerca del Prof. Finzi che ha indicato come “guarire”: raccogliere le critiche che vengono dall’area dei cittadini attenti all’ambiente, agli animali ma che non esprimono l’“animalismo” anti-umano e anti-italiano. Il mondo venatorio e quello degli imprenditori delle armi, hanno condiviso il “Finzi pensiero” e si sono messi a lavorare finalmente per costruire una rete di relazioni con la Società. Questo ha permesso di riaprire anche un tavolo unitario tra le Associazioni venatorie che dobbiamo offrire agli agricoltori e presto. E’ finito su un binario morto, ormai da tempi biblici, il treno aperto dalla FIdC che doveva far salire l’ANUU e il CPA sotto la sigla della FIC (così nominata la Federazione al suo sorgere) senza che alcuno dei sopra citati sia “salito”. L’“opzione” delle altre Associazioni venatorie nazionali è parcheggiata in FACE, e da tempo. Vivaddio, malgrado quanto detto, comunque c’è stato un “sussulto unitario” che ha iniziato ha dare risposte

con le Federazioni e le Confederazioni, etc… nate nelle Regioni. Nazionalmente i tempi sono diversi e lunghi, purtroppo. Si è fatta una prima riunione: presenti ANLC, Arci Caccia, Enalcaccia e FIdC, si è iniziato almeno a “picchettare” il futuro indicando tutti l’esigenza di dotarci di uno “statuto” per regolare i rapporti democratici (Federazione, Confederazione, Unione, ecc…) che fosse valido per gli anni futuri. Al Tavolo nessuna obiezione; però non si va avanti malgrado, e va detto, che Enalcaccia ed Arci Caccia abbiano scritto proposte da discutere. Attendiamo i “ritardatari”. Qualche danno le prime “allucinazioni” sull’idea di “annessione”, li hanno prodotti. Nei territori, invece di valorizzare le intese, alcuni si

sono presentati con il “sogno dell’unità” con rapporti subalterni. Così rimarranno soli ed inutili. Purtroppo l’“incoscienza” porta ad inseguire le “tessere” “cannibalizzando” le esigenze delle varie forme di caccia: talvolta si è solo cinghialai, beccacciai, migratoristi; qualche “imbecille” propone i giorni di “passo” fissi per la migratoria per lasciare il campo – immagino - al chilo di carne di cinghiale. Dimentichiamo che, prima di tutto, siamo cacciatori e la prevaricazione di un tipo di “caccia” sull’altra è mortale. L’importante, nelle difficoltà, però è che si è tornati a discutere… molto più frequentemente. Così anche altri fatti utili sono maturati: FIdC – Arci Caccia – AnuuMigratoristi, per la prima volta hanno un “solo” Pro-

gramma Assicurativo che ha consentito di migliorare e qualificare il servizio del “sistema assicurativo” unico e per i numeri che raccoglie e per la qualità dei “Marchi” delle “Compagnie” messe insieme e già sperimentate. Così, per la prima volta, quanti sceglieranno questo “pacchetto comune” non rischieranno per “l’assicurazione”: franchigie, condizioni furbesche e ci iscriveremo pensando al lavoro che compete alle Associazioni.

Probabilmente non siamo consapevoli del “nuovo inizio” per il quale le Associazioni venatorie dovranno essere più “portatori d’interesse” all’europea, più “gestori”, che “assicuratori”. Nasceranno gruppi dirigenti all’altezza? Tutto da dimostrare. Ma è urgente, se pensiamo a cosa dovrà seguire alle Province, muoversi subito. Bisognerà creare le regole già nella Confederazione delle Associazioni venatorie nazionali perché si possano eleggere rappresentanze per il merito delle persone senza ricorrere a “trucchetti” (dall’Ekoclub a quant’altro…) per un posto in più “a tavola”! Altrimenti non ci sarà organismo, unico o federato, che tenga. C’è un altro “accadimento” che se “vivrà” sarà portatore di cultura positiva per la caccia. E’ nato il “Tavolo di lavoro” tra FIdC, Arci Caccia, AnuuMigratoristi e Legambiente per rispondere alle esigenze del Paese per una caccia utile. Dovremo applicarci perché “caccia” sia gestione, cultura rurale, ma anche alimentazione sana, etc.., così come chiesto da chi vuol bene all’Italia. Lavorare come hanno fatto ANUU, ANLC e FIdC ieri per una positiva Convenzione con l’Ispra per investire 55.000,00 (derivanti dai soldi dei soci) e oggi senza che dopo nulla sia cambiato, gridare all’“ENTE INUTILE”, non va nella Direzione del “rilancio”. Per non parlare dell’importanza data all’ISPRA e da tutti apprezzata nel “Decreto” sui richiami. Accendiamo i fari sull’unità, quella realizzabile ora e subito. Per farla c’è bisogno di trasparenza e coerenza … tanta, tanta. Cerchiamola nelle tessere 2014. Siamo già meno soli. Osvaldo Veneziano

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