Accordo tra Movimento dei Consumatori ed Arci Caccia a pag. 11 Stop Omofobia
N.1 Gennaio/Marzo 2014
Gli Italiani e la caccia. Indagine AstraRicerche a pag. 12
Fare certezza sulla stesura dei calendari venatori a pag. 11
Stop Omofobia
Stop Omofobia
Accordo Fidasc, Arci Caccia, Work Csaa
Comitato Bioetica a sostegno della ricerca
a pag. 8
a pag. 22
Stop Omofobia
Stop Omofobia
Al lavoro per trasformare tanta passione in ricchezza collettiva per il Paese e solidarietà concreta verso gli agricoltori
Caccia, amore infinito
L’Amore per la caccia è per noi amore infinito. Siamo orgogliosi, gelosi di questo sentimento “sacro”. La chiusura della stagione venatoria porta con se le luci e le ombre di un “calendario venatorio” trascorso, con le delusioni talvolta anche forti, ma anche con le piccole e grandi emozioni vissute, quelle che poi ci aiutano a superare ogni tentazione a “divorziare” dall’ars venandi. Troppo spesso ci avventuriamo sul terreno “scivoloso” di dare un giudizio globale sulla “stagione venatoria” trascorsa, infilandoci in uno di quei tentativi non sempre “fecondi” di portare a “sintesi” sociale quanto ha invece un grande margine di sensazioni ed emozioni individuali. Il rapporto con il proprio cane da caccia, la cura dei “richiami” hanno qualcosa che va oltre il carniere: sono un valore a prescindere. Così come “valore assoluto” anche esso “a prescindere” è l’impegno dei volontari nelle “catture” negli interventi di controllo, nei servizi di vigilanza volontaria, o nel lavoro di quanti organizzano già in queste ore la “cinofilia” sportiva venatoria, le “esposizioni”, le gare di tiro, le feste per stare insieme. Con convincimento diciamo con toni “forti” e parole chiare che a scatenare le nostre “passioni” ci sono di
Atc, protagonista della biodiversità e della gestione del territorio
10, 100, 1000 Fa.Re.Na.It Importante convegno a Giugliano in Campania a pag. 5
certo anche e giustamente il numero dei cinghiali abbattuti, quello delle lepri, dei fagiani, dei tordi, delle beccacce, delle allodole, o l’andamento del passo e quant’altro. Anche i “carnieri” corrispondono vivaddio a considerazioni oggettive sulla presenza di “selvaggina” da leggere però con le con le variabili soggettive del pensare di ciascuno di noi. Quanto esposto propone una ulteriore riflessione su quanto è necessario cambiare nel nostro essere associazione venatoria per intercettare il sentimento individuale, per superare il limite di una certa frigidità burocratica dell’associazionismo venatorio. Sintetizzando anche molto schematicamente, ad oggi, l’associazione venatoria è “servita” per l’”assicurazione obbligatoria” e poi siamo rappresentanti negli ATC e nei C.A., siamo quelli delle “leggi” nazionali, regionali, dei regolamenti, quelli delle polemiche che ci hanno emarginato dalla società, un po’ quelli della “politica” o di qualche festa o manifestazione per “promuovere” cinofilia, tiro. Forse questo aspetto associativo promozionale è andato un po’ scemando. Al calo della “domanda” di socializzare conseguente alla diminuzione dei cacciatori ab-
osvaldo veneziano biamo risposto, sbagliando, con il “calo” dell’offerta di iniziative per stare insieme. Abbiamo smarrito il fondamentale ruolo di associare anche per rinnovare anche il radicamento nella società, in particolare in tutti quei territori fuori dei confini delle grandi “metropoli”. Dal 2014 alcune cose saranno semplificate e “serviremo” maggiore assistenza. ANUU – ARCI Caccia e FIdC hanno una proposta assicurativa comune/identica, si consolideranno federazioni e confederazioni unitarie nelle Regioni, si collaborerà di più
per l’attività sportiva ad iniziare dai rapporti con la FIDASC. Ciò è utile ma è ancora insufficiente. Il tema è: come l’”Amore” individuale, alla “caccia” ed il relativo approccio di sentimenti, di idee, di valori di ciascuno, espressione della complessità umana, incontri, canali autorevoli di ricomposizione per affinità, sinergie, affetti che determinino “vicinanza “e “energia positiva”. Dobbiamo trasformare “l’amore” in ricchezza “collettiva” traducendolo in sostegno, solidarietà “concreta” verso gli agricoltori per i quali la “campagna” è affezione ma
è anche opportunità di vita. Ci domandiamo per conseguenza come dare “calore vitale” agli ATC ed ai C.A., come farne “fattrici” di vita animale selvatica per il bene degli italiani e per il “carniere”. Sono questi interessi che possono convivere positivamente, in “barba” all’animalismo “razzista” che vorrebbe vedere morti, anche di fame, allevatori, consumatori, esportatori, ristoratori, pescatori, cacciatori ecc. ecc…, insomma una bella fetta di donne e uomini, di lavoratrici e lavoratori. Osvaldo Veneziano
Progetto Cinofilia Arci Caccia Csaa, tanti SI dal convegno di Norcia
In Toscana, Emilia Romagna, Veneto prendono corpo strutture unitarie del mondo venatorio
Il pregiudizio è una minaccia per l’ambiente e per la fauna
Polizza assicurativa comune per Fidc, Arci Caccia e Anuu
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All’interno
Forse nessuno è felice come un cacciatore che ha davanti a sè una giornata nuova, eccitante, imprevedibile
Ernest Hemingway