Architettiverona 112

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STORIA & PROGETTO

21. Vista complessiva dell’impianto in un “rendering” d’altri tempi (siglato Sgrelli in basso a destra). 22. Immagine d’epoca del fronte sud: sulla sinistra la sala macchine con il tamponamento poi demolito per consentirne il raddoppio. 23. L’esterno della sala macchine con le tubazioni che la collegavano alla caldaia del primo impianto. 24. Veduta dall’interno di una delle “logge” che creano uno stacco tra la parte basamentale rivestita in lastre di Silipol e quella superiore in U-glass. 21

ad esempio per la centrale di cogenerazione di Bressanone (Modus Architects), o entrando a far parte di un territorio generando rapporti di scala, orientamento, gerarchizzazione e rilettura delle attività dell’area, come nel caso della centrale termoelettrica di Termoli (ScandurraStudio, Umberto Riva). L’evoluzione della produzione dell’energia elettrica, incentivata da diversi fattori (dall’avvento delle rinnovabili all’ammodernamento dei sistemi di produzione) apre così una straordinaria opportunità progettuale. In questo senso la riqualificazione della ciminiera di Ponti sul Mincio, promossa dal concorso che sta percorrendo il suo iter, diventa l’inizio di un nuovo “racconto urbanistico”, simile a quello che gli architetti italiani degli anni ‘60, tra cui Sgrelli trova un posto d’onore, dovettero affrontare nel ridisegnare un panorama produttivo che ha rifondato il paesaggio italiano. 22

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2018 #01


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