Architectural Portfolio_Part1_Valentina Ferri

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FERRI Dott.ssa in Architettura ed Ingegneria Edile VALENTINA PORTFOLIO Selected projects 2015-2022 +39 366 3162416 arch.ing.valentinaferri@gmail.com

Progetto Master itinerante, Tappa 04

WS Magna Grecia

Progetto Master itinerante, Tappa 01

INDICE Prof ilo Valentina Ferri p.4 p.2 p.12 p.18 p.22 p.26 01 Castrum
Vallum Tesi di laurea Magistrale ciclo unico
02 03 04 05 06 07 08 Athena Echoes
et
WS Via dei Fori Imperiali Progetto Master itinerante, Tappa 03
Tesi di Master itinerante WS L’Isola dei musei
p.30
Mti Wa Familia Progetto di Architettura del Legno p.36
Trentino Thermal Thread Progetto di Paesaggio p.42 La Magna Grecia Progetto di Composizione Architettonica e Costruzioni in Legno
p.52 p.46 p.56 p.62 p.66 La cattedrale dell’energia Progetto di Restauro WS Agorhub Progetto di workshop di autocostruzione Ax[e]s Progetto di Urbanistica WS Villa Adriana Progetto di workshop in area archeologica Altri progetti Esperienze progettuali 09 10 11 12
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PROFILO

Ho 26 anni e sono neolaureata in ingegneria edile-architettura, per il mio percorso di studi ho scelto Trento perchè mi sono innamorata della città e della montagna e volevo provare ad essere indipendente allontanandomi da Mantova, la mia città. Sono contentissima della scelta che ho fatto perchè mi ha permesso di stringere legami fortissimi con alcune persone del mio corso e mi ha garantito un’alta formazione professionale e personale grazie all’esperienza universitaria molto impegnativa e dura da affrontare ma che mi ha regalato grandi soddisfazioni. Sono appassionata di Arte e Fotografia sin da molto piccola e ho compreso che l’Architettura poteva essere la mia strada alle superiori poichè mi piaceva disegnare e leggere di storia dell’arte e dell’architettura. Adoro visitare musei e architetture antiche e apprezzo in particolar modo la grafica ed il design contemporaneo. Da queste passioni nasce il mio interesse per il Restauro architettonico portandomi ad approfondire il tema all’interno della ricerca tesi e a frequentare un workshop a Villa Adriana che poi mi ha permesso di iscrivermi ad un master specifico. Anche la progettazione ex novo e la sfida di accostare una nuova costruzione con il contesto e le preesistenze mi ha sempre affascinato e mi ha accompagnato in tutto il mio percorso di studi. In particolar modo hanno catturato il mio interesse le costruzioni in legno che ho approfondito all’interno di due corsi universitari a scelta ed ho potuto toccare direttamente tramite un workshop promosso da un’associazione universitaria.

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Valentina Ferri
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Tesi di laurea magistrale ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura

CASTRUM ET VALLUM

Trento, Marzo 2021 - Giugno 2022

Relatori: Prof.ssa Arch. Alessandra Quendolo e Prof. Ing. Antonio Frattari

Correlatrice: Prof.ssa Arch. Sara Favargiotti

La mia tesi intitolata “Castrum et Vallum di Chizzola: Progetto di Restauro e Ri-uso del vasto complesso stratificato di castello medievale e di sistema trincerato della Grande Guerra nella Bassa Vallagarina” ha come obiettivo preservare la memoria e la capacità narrante di questi monumenti curandone le fragilità e valorizzandoli dando un nuovo uso a questa area. La sfida principale è tenere insieme questi sistemi complessi in tensione che convivono nei medesimi luoghi, intreccio che appare in molte altre aree del trentino. Letti a scala più ampia è infatti possibile notare che i punti strategici scelti per la costruzione dei castelli spesso coincidono con le posizioni scelte per la guerra di trincea incentivati anche dalla possibilità di poter utilizzare il rudere medievale come fonte di approvvigionamento di materiale da costruzione. L’ampio lavoro effettuato sul caso studio ha seguito un particolare iter di lavoro adattandolo alle peculiarità tipologiche delle architetture:

- Approfondita ricerca storica e fotografica sull’area della Bassa Vallagarina

- Rilievo mediante fotogrammetria dello stato attuale del castello medievale rivelazione del castello ricoperto da un fitto manto di edera mediante la realizzazione di fotomosaicature di fotografie storiche d’archivio

- Elaborazione planimetria del sistema trincerato mediante la sovrapposizione di un rilievo parziale, cartografia storica ed estrapolazione da dtm

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Valentina Ferri
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- Analisi materico-stratigrafica sul castello e di rischio di perdita sui trinceramenti

- Comprensione dell’evoluzione delle architetture nel tempo, dei metodi costruttivi per realizzarli e lettura dei segni del territorio

- Elaborazione degli interventi conservativi sui monumenti

- Analisi sui meccanismi di colasso ed individuazione delle fragilità.

- Progettazione architettonica di interventi diffusi nell’area con il fine di mettere in sicurezza i monumenti, proteggerli e favorire la visita creando un ampio museo diffuso

- Progettazione tecnologica di dettaglio dell’intervento in legno realizzato a ridosso del castello medievale rievocando il volume mancante e gli impalcati medievali

- Lettura a scala territoriale e paesaggistica del progetto ed elaborazione di interventi paesaggistici nell’area favorendo la biodiversità locale

- Individuazione degli effetti dell’intervento sul turismo e sull’economia locale.

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Risultato della fotogrammetria e della fotomosaicatura storica ed analisi materico-stratigrafiche

Numerose sono le tematiche trattate all’interno di questa ricerca tra cui; il tema della rivelazione a causa della fitta vegetazione che cela entrambi i monumenti, il tema dell’assenza e della complessità conseguenza dell’intreccio dei sistemi a diverse quote e di diverse epoche, il tema della fragilità per lo stato in cui vertono attualmente i monumento e il tema dell’accessibilità a causa dell’asprezza del terreno roccioso e terrazzato anticamente adibito a vigneto.

Planimetria del sistema trincerato ed analisi tipologica dei diversi ambienti

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Analisi statiche sulla stabilità del solido murario e scelta della soluzione ibrida tra struttura a contrafforte e tiranti

Nuove prospettive

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Visualizzazione degli interventi conservativi e di rimozione strategica dell’edera e delle nuove costruzioni in legno

Dettagli costruttivi della centina della particolare volta d’accesso e dettaglio di aggancio della struttura alla muratura

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Vista del passaggio medievale recuperato e dettagli costruttivi del nodo interno alla struttura e dell’attacco a terra

Vista e dettagli su alcuni interventi museografici e strutturali all’interno delle trincee e torri alte

Vista e dettagli dello studio sul paesaggio e dei nuovi percorsi

Tesi di master itinerante in Museografia, Architettura e Archeologia

ATHENA ECHOES

Atene, Novembre 2021 - Dicembre 2021

Valentina Ferri, Bertè Martina, Ingrid Dalpiaz, Lisa Regazzoni, Mihaela Pricopi, Katia Bruno, Fabrizio Morra

Menzione d’onore Premio Paola Mattioli

Finalità principale del progetto è quella di facilitare la lettura e comprensione dei monumenti dell’Acropoli, sia dal punto di vista fisico, secondo le relazioni di prossimità tra questi, sia dal punto di vista culturale, riproponendo la narrazione di Atena all’interno del complesso archeologico.

La lettura del sito avviene per echi dal passato e reinterpretazioni degli stessi attraverso i rimandi a quelli che furono elementi certi nelle immagini storiche della Rocca Sacra e grazie a nuove intenzionalità progettuali in rapporto diretto con questi punti. Iniziando dalla ricomposizione del Peripatos questo riprende il suo carattere di continumm circolare alla base dell’altura, specchio esterno di ciò che il percorso archeologico propone all’interno delle mura. L’accesso dai Propilei viene mantenuto enfatizzando la monumentalità tipica della sua condizione classica e la Via Sacra, che nasce da questo ingresso, riproposta come percorso principale.

La realizzazione di nuovi salti di quota all’interno delle mura è un formale richiamo ai terrazzamenti che un tempo definirono le aree di pertinenza dei singoli monumenti.

Il riposizionamento di Atena, ieri Promachos e oggi Echoes, nello spazio originario è il punto di incontro tra intervento invisibile e volontà ricostruttiva. Da qui inizia la narrazione della dea secondo le caratteristiche di Parthenos (genesi), Atritonia (vittoria), Promachos (guerra) e Polias (protezione), che raccontano il mito classico attraverso la scoperta dei monumenti a lei dedicati sull’Acropoli. Questa visita, in analogia con il racconto lungo la base dell’Altura, avviene attraverso un percorso circolare, concentrico

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Il richiamo di Atena

rispetto al precedente, che mette in comunicazione tutti gli edifici oggetto della narrazione.

Al fine di migliorare la percezione visiva d’insieme del sito il progetto prevede lo spostamento delle attività laboratoriali legate agli interventi di restauro in uno spazio ipogeo ricavavato alla base del Partenone nei pressi della colmata persiana. Questa operazione di sottrazione di volume viene realizzata anche per la creazione di una nuova discesa verso il Peripatos. Infine un intervento allestitivo all’interno della cella del Partenone conclude il racconto mitologico di Atena ricollegandosi alla genesi della Dea nata dalla testa del padre Zeus.

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Gli echi di Atena e le sue diverse caratteristiche espresse mediante simboli rappresentativi

Planivolumetrico di progetto e sezione longitudinale in cui sono evidenti i percorsi e le nuove installazioni

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Planimetria e sezione longitudinale del nuovo museo dell’acropoli ipogeo in prossimità della Colmata Persiana

Viste di alcuni interventi progettuali quali il nuovo museo, la discesa ipogea attraverso l’Odeion e l’istallazione della cella

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WS L’ISOLA DEI MUSEI

L’area di progetto comprendeva i due fronti opposti del fiume Sprea in prossimità del Berliner Schloss, recentemente ricostruito da Franco Stella, e della Piazza di Schinkel nella parte terminale dell’isola dei musei. Obiettivo era riconnettere questi due fronti in passato in stretto dialogo attraverso due edifici andati distrutti nel corso dei conflitti mondiali la Bauakademie di Schinkel ed un particolare edificio in stile barocco che completava la facciata del castello. La proposta è stata quindi quella di rievocare questi due poli ricostruendo l’assenza volumetricamente; la Bauakademie diventa un parco pubblico in cui sono inserite delle nicchie espositive che raccontano la storia dell’edificio ed altre opere dell’architetto mentre sul fronte opposto viene riproposto il volume originario dell’edificio ricreando una Stoà che accogliesse il visitatore dalla strada principale che attraversa l’isola dei musei, sino all’ingresso principale del castello mettendo in evidenza il forte rapporto tra queste due architetture scomparse. Anche all’interno di quest’ultima architettura vi è un istallazione museale analoga a quella presente nel nuovo parco della Bauakademie che racconta le numerose evoluzioni di quella particolare area della città. Ad unire questi due monumenti vi è il disegno della pavimentazione ed in particolare il verde inserito sotto forma di giardino barocco nei punti di giunzione degli edifici con la strada principale.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Lisa Regazzoni, Mihaela Pricopi, Erica Caridi, Alba Pizzorni, Maria Pizzorni, Alexandru Florea, Lia Grafita 03
Berlino, 18-25 Settembre 2021 Progetto Master itinerante, Tappa 04

La Bauakademie di Architettura realizzata da Schinkel andata distrutta e di cui attualmente hanno ricostruito un angolata

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WS VIA DEI FORI IMPERIALI

Questo progetto consisteva in un’approfondita comprensione della stratigrafia e dei diversi sistemi presenti nell’area archeologica ed una proposta progettuale per l’intera area dei fori imperiali. Dopo aver compreso le geometrie nascoste delle diverse epoche ed aver individuato le problematiche relative alla percorrenza dell’area ed il suo intricato percorso di visita sono state selezionate le aree non più percepibili. Tra questi vi è il Tempio della Pace che si collocava nell’attuale punto strategico di immissione delle strade secondarie alla Via dei Fori Imperiali, per questo si è deciso di estruderlo creando una piazza di sosta esattamente al centro della via. Altro punto che rende difficile la lettura dei resti romani è l’area in cui vi sono i resti medievali che creano confusione al visitatore interpretandoli come appartenenti al periodo imperiale, per questo si è deciso di mantenerli ma inglobarli all’interno di volumi che creano altre aree di sosta e punti panoramici alla quota stradale. Inoltre sono stati individuati altri particolari segni alla quota degli scavi andati perduti che rendevano molto più chiara la successione dei diversi fori e gli aspetti tipologici delle architetture, per questo si è deciso di estrudere alcuni elementi geometricamente semplici ma significativi per mettere in luce il disegno originario. Uno di questi elementi coincidente con l’abside del Foro di Traiano viene estruso sino alla quota stradale diventando elemento di collegamento verticale che funge da uscita dal percorso di visita del parco archeologico mettendo in comunicazione diretta le diverse epoche.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Ingrid Dalpiaz, Lisa Regazzoni, Adriano Amenta, Diletta Gianfranceschi 04
Roma, 5-12 Giugno 2021 Progetto Master itinerante, Tappa 03

BasilicaUlpiaForodiTraiano ForodiAugusto ForodiNerva Tempiodella Pace FormaUrbis

ForodiCesare

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Le nuove geometrie: direzione Altare della Patria

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Le nuove geometrie: direzione Colosseo

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