Architectural Portfolio_Part2_Valentina Ferri

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WS MAGNA GRECIA

Questo progetto consisteva nella riprogettazione del sistema di visita e di promozione culturale dell’Isola di Mozia nel Comune di Marsala. L’intera isola è un grande parco archeologico di un’antica colonia fenicia risalente al IV sec. a.C. ed è in continua trasformazione. I numerosi resti ritrovati vengono poi conservati in un piccolo museo collocato nel centro dell’isola gestito dalla fondazione Whitaker che vanta unavasta collezione di anfore ed utensili oltre alla celebre statua greca del “Giovanetto di Mozia”. Altre peculiarità dell’isola sono la produzione di vino, attualmente prodotto da una cantina di Marsala ma coltivato sull’isola tra le antiche rovine, una particolare costruzione rinvenuta sul lato meridionale dell’isola denominato kothon che presenta una grande vasca ed un muro circolare che entra nel mare e la presenza di un’antica strada attualmente sommersa che collegava direttamente l’isola alla terraferma ancora visibile sul lato settentrionale. In questo particolare contesto il nostro progetto ripropone le geometrie circolari leggibili dai resti attraverso la costruzione di un nuovo sistema di percorsi, attualmente non individuabili sull’isola, portando ad esplorare gli scavi e le rovine oltre che le meraviglie naturali dell’isola. Per quanto riguarda la produzione del vino e la necessità di un rinnovamento dell’edificio contenente la collezione, si è pensato di unire questi elementi nei pressi delle rovine della “casa delle anfore” costruendo un edificio simmetrico geometricamente ai resti. Questa nuova costruzione è in grado di fungere da nuovo museo ed inoltre ospitare eventi e degustazioni legate alla produzione del vino generando un nuovo flusso turistico ed attrattivo per l’isola.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Alba Pizzorni, Maria Pizzorni, Erica Caridi, Lisa Regazzoni, Mihaela Pricopi 05
Isola di Mozia, 19-25 Settembre 2020 Progetto Master itinerante, Tappa 01
p.27 La nuova Mothia

I nuovi interventi sull’uso del suolo ed i nuovi percorsi del vino e delle memorie

Re-branding del logo del parco archeologico dell’Isola di Mozia e applicazione su una locandina di un evento

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Pianta, sezione e vista della casa delle anfore, il nuovo museo in grado di ospitare gli eventi legati al Vino

Progetto di Architettura del Legno, Prof. A. Frattari

MTI WA FAMILIA

Trento, Gennaio 2020 - Giugno 2020

Concorso internazionale Archstorming: African house design competition

Questo progetto è stato realizzato in occasione della partecipazione ad un concorso internazionale indetto da Archstorming, piattaforma che si occupa di progetti umanitari per le aree più povere del mondo. La richiesta consisteva nella creazione di un’abitazione per la famiglia Jorejick in Tanzania attualmente composta da 15 persone ma in costante aumento. Il budget era limitato e la realizzazione doveva essere il più semplice possibile utilizzando materiali locali, inoltre era necessario progettare un sistema di raccolta e depurazione dell’acqua piovana non essendo disponibile ne l’acqua corrente ne quella proveniente dai pozzi. La nostra scelta progettuale è quindi ricaduta sulla scelta dell’uso del legno essendo facilmente reperibile oltre che sull’autocostruzione utilizzando elementi semplici e ripetitivi. Sono stati studiati i venti per collocare i servizi igienici ed il bestiame mentre per la composizione architettonica delle unità abitative sono stati studiati gli usi e costumi locali. La scelta è ricaduta su una disposizione collocata nei pressi dell’unica vegetazione presente nel lotto e circolarmente attorno ad un bracere fisso richiamando la preesistente distribuzione delle tende in cui viveva la famiglia. Inoltre per un motivo igienico e sempre in riferimento alla loro cultura gli ambienti sono stati spezzati in diversi moduli all’interno dei quali non vi sono setti interni ma unicamente arredi trasformabili realizzati con i materiali di scarto della costruzione che permettano di evolvere insieme alle necessità della famiglia stessa. La parte esterna è stata poi ultimata con degli elementi lignei frangisole evocando un nido che abbraccia la famiglia oltre che essere funzionale limitando il surriscaldamento dei moduli nel periodo estivo.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Cecilia Martello
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Il guscio del nido

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Vista del nucleo abitativo di moduli in legno e processo di elaborazione del concept

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Planimetria di progetto, schemi funzionali e disposizione dell’arredo degli spazi interni

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Progettazione dell’arredo con gli scarti del materiale da costruzione e vista di una camera da letto arredata

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Pianta, prospetto e sezione del nucleo abitativo e computo metrico dell’opera suddiviso per fasi costruttive

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TRENTINO THERMAL THREAD

Trento, 19-25 Settembre 2020

Progetto Branding4Resilience (PRIN 2017 - Linea Giovani)

Biennale Session: Emerging Resilience, Landscape Day

Questo lavoro fa parte di un progetto di ricerca sviluppato da diverse università italiane con il fine di esplorare le potenzialità di sviluppo resiliente di territori appartenenti alle aree interne. Il nostro progetto ha sviluppato una strategia di recupero delle località termali dell’intera regione attraverso un intervento ad ampia scala di collegamento tramite una rete di mobilità lenta ed uno a scala ridotta progettando interventi nelle singole località. Sono state quindi individuate le problematicità delle singole aree termali ritrovando molte caratteristiche comuni, per questo sono state sviluppate strategie generali che poi possono essere declinate ed inserite nel contesto specifico andando però a differenziare l’offerta di ogni luogo. Stessa strategia è stata applicata per la creazione del network individuando il sistema ciclabile esistente ed ampliandolo tramite risarciture che caratterizzano diversi interventi a seconda dell’ostacolo da superare o dell’infrastruttura da realizzare. Sono state quindi analizzate due località specifiche (Pejo e Sant’Orsola) calando gli interventi individuati nelle specificità di quei territori. La nuova rete termale non permette solamente di rivitalizzare i singoli punti in cui vi sono le fonti termali della regione ma genera nuove opportunità per tutti i territori che attraversa creando un nuovo flusso turistico legato alle bellezze del paesaggio trentino ed al relax e la cura del corpo.

Valentina Ferri, Bertè Martina, Cecilia Martello, Federico Zaffoni
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Progetto Paesaggio, Prof.ssa S. Favargiotti
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Reti termali p.37

Interventi di ricucitura da realizzare lungo i tratti del network

Abaco delle tipologie di interventi localizzati nelle località termali

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Masterplan che mostra l’intreccio blu ed il patrimonio naturale e culturale del territorio che attraversa

p.41 Focus percorso tra Sant’Orsola e Pejo e masterplan delle singole località

TAPE VILLAGE

Trento, Settembre 2019 - Giugno 2020

Questo progetto consisteva in una sopraelevazione in legno di un edifcio di edilizia agevolata risalente agli anni ‘80 in un quartiere periferico di Vienna. Le richieste del bando di concorso indetto dalla proHolz comprendevano oltre all’aggiunta del maggior numero possibile di abitazioni di diverse metrature anche rendere visitabile alle persone con disabilità la nuova costruzione andando ad intervenire sull’edificio esistente senza modificare le singole abitazioni. Per questo il progetto ha compreso oltre alla progettazione della sopraelevazione dell’edificio anche la creazione di una nuova controfacciata che andasse a contenere il nuovo corpo scala e migliorasse il comfort abitativo aumentando la metratura calpestabile degli appartamenti esistenti. La sopraelevazione è invece stata concepita come l’accostamento di diverse unità abitative duplex ma che racchiudono una particolare sezione a nastro che plasma gli spazi attraverso pieghe e tagli. La tecnica dell’origami è quindi stata utilizzata per modellare diverse tipologie di appartamenti e pensata funzionalmente per sfruttare la planarità del pannello in x-lam. E’ stata quindi concepita la cantierizzazione e la prefabbricazione dell’intervento realizzabile in brevi tempi e senza la necessità di impedire agli attuali residenti di accedere alle loro unità abitative. Una relazione di calcolo strutturale ha accompagnato questo progetto prendendo in analisi un’unità abitativa significativa. Un’altra parte di questo corso ha previsto una progettazione individuale di un’unità abitativa minima focalizzata sull’utilizzo dello spazio ed alla sua possibile trasformazione mediante l’utilizzo di particolari pareti attrezzate e arredo trasformabile.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Cecilia Martello, Federico Zaffoni
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Progetto Composizione Architettonica, Prof.ssa C. Battaino e Costruzioni in Legno, Prof. M. Piazza Concorso internazionale proHolz Student Trophy: Light Up!

Il

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nuovo volto di Brunnweg

Concept sopraelevazione e creazione della nuova contro-facciata ed abaco degli origami

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Schematizzazione della cantierizzazione del progetto ed elaborazione di dettagli costruttivi

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Planimetria, prospetto e sezione del progetto e vista del plastico di studio

Progetto individuale: Alloggio minimo

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LA CATTEDRALE DELL’ENERGIA

Il progetto di restauro è stato realizzato sulla centrale idroelettrica di Mori, cuore pulsante della vasto stabilimento industriale abbandonato della Montecatini (ex Alumetal) per la realizzazione di lastre di alluminio. Il recupero di questo grande edificio realizzato nel 1927 dal grande pregio artistico e portatore di una memoria collettiva di tutta la popolazione della Bassa Vallagarina è un tema sentito anche dalle amministra-zioni che da anni stanno programmando un recupero dell’area abbandonata. Il rappor-to con l’acqua è ancora molto forte essendo il canale di deiezione dell’Adige ancora aperto e scorrendo lateralmente ed inferiormente all’edificio, ma la mancanza delle turbine rende questo luogo particolarmente spoglio e di difficile comprensione per chi si appresta a visitarlo. Le particolarità di questo progetto di restauro sono state; la configurazione tipologica dell’architettura simile ad un vero e proprio luogo di culto dell’energia e la presenza di numerosi graffiti molti dei quali di innegabile valore artistico. Per questo nell’intervento di conservazione delle superfici molti sono stati conservati oltre ad aver ripristinato alcuni motivi originali ad affresco della centrale. Successivamente all’analisi dei dissesti e all’elaborazione di alcuni interventi strutturali è stata realizzata una proposta progettuale di recupero dell’edificio. L’idea progettuale consisteva nella creazione della “Biblioteca dell’Acqua” un centro polivalente che fungesse da luogo di studio e aggregazione per i giovani delle città limitrofe ma che contenesse al contempo un percorso museale che ripercorresse i luoghi di produzione dell’energia quali la sala turbine sotterranea ed il centro di controllo al piano superiore.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Cecilia Martello, Federico Zaffoni
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Trento, Settembre 2019 - Dicembre 2019 Progetto Restauro Architettonico, Prof.ssa A. Quendolo
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Scorci e frammenti
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Il ciclo ed i danni dell’acqua nella centrale idroelettirca
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materica prospetti interni parete interna Ovest e Nord

Interventi di conservazione delle superfici su parete interna Ovest e Nord

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Visualizzazione dello scenario progettuale rispetto allo stato attuale

Nuovo scenario dei fori delle turbine

PIANO TERRA

Nuove planimetrie della Biblioteca dell’acqua e dei percorsi di visita della centrale

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PIANO PRIMO

AX[E]S

Questo progetto è stato realizzato in associazione con il Comune di Tolmezzo ed è incentrato sul recupero del rapporto tra la città, il fiume ed il monte. Per questo è stato concepito un asse trasversale che congiunge direttamente questi tre poli e diventa la linea direttrice d’intervento. Una lettura a scala urbana e territoriale ha permesso di mettere in luce numerosi problemi legati principalmente alla viabilità e alla necessità di risarcire numerose aree del tessuto urbano in parte degradate a causa della presenza di numerosi lotti inutilizzati in prossimità del centro storico. Successivamente sono stati sviluppati numerosi interventi tra cui la sistemazione dell’argine e la creazione di un grande sistema ciclo-pedonale di connessione lenta e sostenibile che connettesse il centro con il fiume oltre che interventi per portare il verde in città sfruttando le aree attualmente abbandonate ed inutilizzate. Anche l’acqua è un elemento che viene riportato nel centro storico andando a rivelare i canali esistenti ed attualmente parzialmente sotterranei che caratterizzano la particolare configurazione del centro storico. Tra gli interventi realizzati nel centro storico vi è la creazione di un centro polifunzionale, una zona ristoro per i ciclisti ed i visitatori, la creazione di un nuovo parcheggio sotterraneo al fine di rendere il nucleo storico area pedonale, un parco giochi per bambini e l’inserimento di infopoint per favorire il turismo.

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Valentina Ferri, Bertè Martina, Dalila Gasperi, Federico Zaffoni
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Tolmezzo, Settembre 2018 - Dicembre 2018 Progetto Urbanistica, Prof. G.P. Scaglione

Il fiume, la città e la montagna

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p.54 Programma degli interventi localizzati e a grande scala

LEGENDA

PROJECT’S FOCUS POINTS

23 stazioni progetto BC green

Percorsi ciclabili

Nuovi percorsi naturalistici

Green Kindergarten BudHub BC green bar

Nuova piazza verde

Infopoint Tolmezzo Nuova via completamente ciclabile Nuovo parcheggio esterno e interno con nuovi percorsi naturalistici sul Monte Strabut

Nuovo percorso ciclabile verde

Isola verde con nuovi canali

Ponte ciclabile su SS52bis

Inizio ciclabile ed entrata Tagliamento

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Concept 1 3 4
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Progetto workshop-concorso in area archeologica

WS VILLA ADRIANA

Tivoli, 23 Agosto 2019 - 5 Settembre 2019

Primo posto Piranesi Prix de Rome

Seminario LaTe: Architetture d'acqua e paesaggio archeologico

Questo progetto, realizzato nel corso di un workshop di due settimane, consisteva nella realizzazione di un padiglione termale all’interno del parco archeologico di Villa Adriana, la sistemazione di una frazione della bufferzone protettiva che circonda il sito e la progettazione di una nuova immagine coordinata per il parco declinabile su merchandising di vario tipo. Il padiglione termale e museale è stato realizzato seguendo il complicato reticolo di geometrie e proporzioni che regola il posizionamento di tutti gli edifici di Villa Adriana. Il nuovo punto si trova in prossimità dell’attuale accesso al parco e si presenta quindi l’occasione di creare un edificio che fungesse anche da ingresso e da filtro prima dell’immersione tra le antiche rovine. La bufferzone è stata invece ripensata come un grande intreccio di percorsi naturalistici che funge da collegamento diretto con le grandi cave di marmo di Tivoli, molte attualmente in disuso, ricalcando il grande legame del materiale utilizzato per la costruzione della Villa e la Villa stessa. Questo nuovo polo è pensato come un grande museo a cielo aperto in grado di sfruttare la geometria squadrata del marmo per creare delle sedute da cui osservare l’esposizione ed eventuali esibizioni sopese sull’acqua. L’acqua è infatti presente in tutte le cave perchè integrante nel processo di taglio del marmo e si caratterizza per il particolare colore turchese acceso dato dalla polvere del materiale e dalla riflettività del fondale. Il percorso che porta il visitatore dalla Villa alle cave si caratterizza da numerose piantumazioni e zone di sosta oltre che la presenza dei tre materiali intrecciati che legano l’intero progetto; l’acqua, il marmo ed il verde.

Valentina Ferri, Bertè Martina, Dalpiaz Ingrid, Valentini Anthea, Esses Marianne
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cave
Le
dell’antichità

Planimetria del nuovo complesso termale ed espositivo, pianta, sezione e prospetto del padiglione

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Viste degli interni del padiglione espositivo di ingresso e degli ambienti termali

Masterplan del nuovo sistema di percorsi della bufferzone e vista degli intrecci di materiali

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Immagine coordinata del parco archeologico ed alcune declinazioni su diversi prodotti

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Progetto workshop autocostruzione

WS AGORHUB

Trento, 17 Settembre 2018 - 23 Settembre 2018

Valentina Ferri, Bertè Martina, Antolini Anna, Constandoiu Vladut Vasile, Fabroni Elisabetta, Filippini Damiano, Luini Luca, Martinis Mario, Meriano Chiara, Ozturk Berk, Poli Erika, Rangoni

Gargano Elena, Taufer Angela, Tomasi Marika, Zatta Elisa

Coordinatori: Campomarzio, FAKT, orizzontale, Arch. Sara Favargiotti

BigSee WoodAward 2019 (https://bigsee.eu/agorhub-chiasma812926-by-acropoli-trento-italy/)

Archello: https://archello.com/project/chiasma812926

Archilovers: https://www.archilovers.com/projects/243117/chiasma-812926.html

Questo progetto consiste nella realizzazione di una zona attrezzata con sedute e strutture ombreggianti all’interno di un parcheggio per i lavoratori della impresa di coworking ImpactHUB nel quartiere “Le albere”a Trento. Il parcheggio è stato reinterpretato partendo dal concetto dello storico circo romano, creando uno spazio celebrativo dove gli elementi che ne definiscono la composizione sono tre: la Rotonda, l’Obelisco e le Carriole. La Rotonda è l’elemento più esterno, una struttura a pianta centrale con 8 lati e due accessi. Si configura come un piacevole spazio all’interno della quale riposarsi e confrontarsi grazie anche all’ombra fornita dal paracadute che funge da copertura. L’Obelisco si oppone alla Rotonda sull’altro estremo del piazzale, simbolico e svettante verso il cielo con i suoi 5 metri di altezza. Si tratta di uno spazio più intimo e protetto. Le Carriole sono invece elementi mobili che, ruotati, possono assumere diversi usi e configurazioni, quali ampie poltroncine e tavolini. Tutti questi elementi sono stati poi arricchiti da un particolare floor design geometrico, per distinguere l’area ricreativa dedicata da quella utilizzata per il trasito delle auto, e l’inserimento del verde, scelto valutando la sua variazione cromatica e le necessità di manutenzione.

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L’obelisco ligneo

Viste del complesso di AgorHub e della costruzione della struttura del padiglione

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Viste dell’inserimento del verde realizzando degli elementi di contenimento e costruzione sedute trasformabili le “cariole”

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ALTRI PROGETTI

Esperienze progettuali

Nuovo ospedale Narni-Amelia

Progetto di Ergotecnica, Prof. M. Costantini, 2019

Behind the wall,behind the scene

Progetto di Composizione Architettonica, Prof. M. Ricci, 2018

Vaneze is popular

Progetto di Disegno Automatico, Prof.ssa G. Massari, 2018

Doss Trento: acropoli della smart city

Progetto di Tecnica Urbanistica, Prof. B. Zanon e Prof. A. Franceschini , 2017

La ex caserma Damiano Chiesa

Progetto di Rilievo Architettonico, Prof.ssa G. Massari, 2016

La Ziggurat

Progetto di Composizione Architettonica, Prof. M. Scagnol, Prof.ssa S. Attia, 2016

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Elaborati del progetto di Ergotecnica, 2019

Elaborati del progetto di Composizione Architettonica, 2018

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Elaborazioni del progetto di Rilievo Architettonico, 2016

Elaborazioni del progetto di Tecnica Urbanistica, 2017

Elaborazioni del progetto di Rilievo Architettonico, 2016

Data 15/07/18 Spaccato assonometrico Scala Disegno Spaccato assonometrico modello geometrico Spaccato assonometrico modello renderizzato
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Elaborazioni del progetto di Composizione Architettonica, 2016

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Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel Portfolio ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 30 giugno 2003 n. 196 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 13 GDPR 679/16 - “Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”

Progetti ed elaborazioni aggiornati in data: 25.10.22

Biodegradable

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