42 Professione Immobiliare Aprile Maggio Giugno 2023

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P oste Italiane Spasped. abb. postale DL.353/ 2003 (conv In. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1,DCB Milano Anno 17 n. 42 - Aprile Maggio Giugno 2023 APAC: Milano Modena Torino Lecce Monza Pescara Busto A. Intelligenza artificiale (in condominio) 2023: Amministratori di condominio: - Convegni di aggiornamento - Corso di formazione iniziale - E-Learning Consulta Nazionale delle Associazioni degli Amministratori di Condominio Convocare o non convocare: questo è il problema Intervista al Presidente ANAMMI Prof. Giuseppe Bica
INFORMAZIONI e pre-Iscrizioni Tutte le località www.apacitalia.it Tutte le sedi 340 8070232 Modena 059 3966552 - 351 8725565 Amministratori di Condominio Si segnalano ai condomini i nominativi di Amministratori presenti nelle rispettive aree Lavoro autonomo Docenti professionisti Corso basato sulla norma UNI 10801 Diventa un professionista certificato MASTER GRATUITI PER I SOCI Nuovi Moduli: Tutor del Condominio Riforma del Condominio Lezioni 1 giorno alla settimana dalle 18.00 alle 21.00 Il TUO condominio ha un Amministratore competente? apacmilano@yahoo.it apacitalia@gmail.com www.apacitalia.it Corso di Formazione Presenti a: Per ricevere ulteriore documentazione invia una e-mail oppure consulta il nostro sito web MODENA MILANO 10/17 Ottobre Info su www.eureos.it Corso ai sensi del DM 13 8 2014 n.140 Tutoraggio e Aggiornamento Costante dei Soci Amministratori Milano – Monza – Legnano – Busto Arsizio Corsico, Roma, Torino, Reggio Calabria, Benevento, Padova, Bologna www.apacitalia.it Associazione iscritta nell’elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano Attestato di Qualità dei Servizi (Ministero Sviluppo Economico) 20/27 Aprile 12/19 Ottobre TORINO BUSTO ARSIZIO

EDITORIALE 4

Intelligenza Artificiale in condominio

USCIREMO DAL TUNNEL? (21)

PROFESSIONE IMMOBILIARE

Pubblicazione trimestrale Direttore Responsabile: Ing. Stefano Milanesi

Editore APAC

sito web: www.apacitalia.it

Composizione Promozione e Sviluppo Eureos srl. segreteria@eureos.it

Grafica e Stampa presso Tipografia Il Punto Rosso Services S.r.l. Via Ambrogio Alciati, 5 – 20146 Milano info@ilpuntorossoservices.com

Al numero 42 di Professione Immobiliare Aprile Maggio Giugno 2023

hanno collaborato:

Stefano Milanesi, Marco Ognibene, Nives Castenetto, Valentino Giola, Licia Albertazzi, Marco Panizza. Claudio Coda, Matteo Bignami.

Registrazione Tribunale di Milano

n. 187 del 20 marzo 2007

Testata iscritta al Registro Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n. 15634

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In copertina: foto: Condominio

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SOMMARIO
Evoluzione sistema Auto elettriche in Italia 5 La manutenzione e la governance del condominio nel post 110 8 Iniziative - GOLDEN APAC 10 Verso il mercato libero dell’energia. Affidati a Conhive per un passaggio sicuro e conveniente 11 Assemblea di condominio:c’è un limite alle deleghe? 13 I pagamenti all’amministratore: compensi, rimborsi, liquidazioni extra 15 Convocare o non convocare: questo è il problema 16 APAC MODENA: Si è concluso il primo Corso di Formazione Iniziale a Modena 18 APAC TORINO: Grande fermento e attività continua 21 Cybersecurity 4: Alcuni suggerimenti per proteggersi dalle frodi bancarie e non 23 Problemi legati alla installazione e ricarica di veicoli elettrici in Italia rispetto all’europa 25 INFORMATICA - Bignamino del Condominio 28 ATTIVITA’ EUREOS 2023 30 NOTIZIE 31 RECENSIONI 32 LE AZIENDE INFORMANO - CONVENZIONI 33

Intelligenza Artificiale in condominio

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha avuto un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana, migliorando molti aspetti del modo in cui viviamo e lavoriamo. Una delle aree in cui l’intelligenza artificiale sta mostrando un grande potenziale è nel settore immobiliare, in particolare nell’ambito della gestione condominiale. In questo articolo, esploreremo come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per migliorare l’efficienza e la sicurezza di un condominio.

Gestione delle emergenze

Uno dei modi in cui l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in un condominio è nella gestione delle emergenze. I sistemi di sicurezza tradizionali, come le telecamere di sorveglianza e gli allarmi antincendio, possono essere migliorati e integrati con l’intelligenza artificiale per garantire una risposta più rapida e più efficace in caso di emergenze.

Ad esempio, un sistema di riconoscimento facciale potrebbe essere utilizzato per identificare gli inquilini che entrano ed

escono dal condominio, in modo che in caso di emergenza, sia possibile sapere immediatamente chi si trova all’interno del complesso. Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare i dati provenienti dai sensori di movimento e di fumo, in modo da individuare e prevenire potenziali pericoli.

Gestione delle spese

Un’altra area in cui l’intelligenza artificiale può essere utilizzata in un condominio è nella gestione delle spese. I software di gestione condominiale tradizionali possono essere limitati nella loro capacità di prevedere e monitorare le spese in tempo reale. Tuttavia, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare i dati finanziari e di spesa del condominio in modo da identificare le aree in cui si stanno verificando le maggiori spese e suggerire soluzioni per ridurle.

Ad esempio, un sistema di intelligenza artificiale potrebbe analizzare le bollette delle utenze come l’acqua, la luce, il gas e l’elettricità e suggerire azioni per

ridurre i costi. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe analizzare i dati sulla manutenzione degli edifici per identificare i problemi che richiedono interventi costosi e suggerire azioni preventive per evitare tali problemi in futuro.

Gestione dei servizi

L’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche per la gestione dei servizi offerti ai residenti del condominio. Ad esempio, i chatbot intelligenti possono essere utilizzati per rispondere alle domande degli inquilini e fornire informazioni sui servizi del condominio, come ad esempio le regole di utilizzo dei servizi comuni come piscina, palestra, sale ricreative, e così via. Inoltre, i chatbot possono essere utilizzati per gestire le prenotazioni dei servizi comuni.

In conclusione, l’intelligenza artificiale può essere un’aggiunta preziosa alla gestione delle attività di gestione condominiali.

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EDITORIALE

USCIREMO DAL TUNNEL? (21)

“Evoluzione sistema Auto elettriche in Italia”

Il settore delle auto elettriche è in costante evoluzione, e l’Italia non fa eccezione. Negli ultimi anni, il paese ha visto una crescita significativa del numero di veicoli elettrici in circolazione, nonostante le difficoltà legate alla diffusione di una rete di ricarica adeguata e alla mancanza di incentivi sufficienti.

In particolare, la normativa italiana prevede una serie di agevolazioni fiscali e contributi per l’acquisto di auto elettriche, anche se questi incentivi sono stati criticati da alcune parti per la loro inefficacia. Nonostante ciò, la popolarità delle auto elettriche sta crescendo in Italia, soprattutto grazie alla sempre maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica sull’importanza della sostenibilità e della riduzione delle emissioni inquinanti.

Inoltre, anche l’industria automo-

bilistica italiana sta investendo sempre di più nella produzione di veicoli elettrici, con molti marchi che hanno annunciato l’intenzione di lanciare modelli completamente elettrici nei prossimi anni. Questo è un segnale della crescente importanza del mercato delle auto elettriche, non solo in Italia ma a livello globale.

Tuttavia, ci sono ancora alcuni ostacoli da superare per una maggiore diffusione delle auto elettriche in Italia. In primo luo-

go, la rete di ricarica deve essere ulteriormente sviluppata, con la costruzione di stazioni di ricarica rapide e affidabili su tutto il territorio. Inoltre, la produzione di auto elettriche deve diventare sempre più accessibile dal punto di vista dei costi per rendere queste vetture più appetibili per il grande pubblico.

In conclusione, l’Italia sta facendo passi avanti nella transizione verso la mobilità sostenibile, ma c’è ancora molto lavoro da fare per rendere le auto elettriche una scelta reale per un numero sempre maggiore di consumatori. L’industria automobilistica italiana, insieme alle istituzioni e agli enti preposti, dovrà lavorare insieme per rimuovere gli ostacoli e creare un mercato solido per le auto elettriche in Italia e nel mondo.

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Burocrazia e cecità
?

Consulta Nazionale delle Associazioni di Amministratori di Condominio:

Intervista al Prof. Giuseppe Bica Presidente ANAMMI

Lei rappresenta con l’ANAMMI la più importante associazione di Amministratori di Condominio in Italia. Negli ultimi tempi si è parlato sempre più spesso di istituire un elenco di amministratori di condominio. Qual è la posizione della Sua Associazione al riguardo?

L’ANAMMI è nettamente contraria. Creare un ordine per gli amministratori significherebbe obbligare i professionisti ad iscriversi all’albo, perché diversamente non potrebbero esercitare la loro attività. Ma questa istituzione non aggiungerebbe alcun vantaggio rispetto all’attuale sistema, al contrario tutto si risolverebbe nell’ennesimo aggravio di costi, che sicuramente si scaricherebbe sui condòmini.

molto seria e stringente, grazie ad un’apposita riforma (L. 220 del 2012), e al DM 140 del 2014. Sono iscritto ad un collegio professionale da cinquant’anni e, come ben sanno tutti i professionisti aderenti ad un albo, per legge queste strutture regolano l’accesso alla professione. Questo significa consentire l’ingresso in un club ristretto, quello dei professionisti ordinistici. L’ordine, tuttavia, non può intervenire su tutta una serie di materie essenziali, che invece le associazioni gestiscono direttamente e in maniera efficace, come le consulenze specialistiche, l’aggiornamento professionale ed il rapporto con gli utenti finali. Alla fine, una volta ottenuto l’accesso alla professione, si paga la tassa dovuta all’ordine di appartenenza, e tutto finisce lì. Quindi, cosa fa pensare che con un albo degli amministratori le cose andrebbero diversamente? Proprio nulla. www.consultaamministratoricondominio.it/ info@consultaamministratoricondominio.it

E’ bene ricordare che il controllo dei requisiti professionali di legge e la formazione, di base e specialistica, associazioni come l’ANAMMI lo hanno sempre effettuato e qualcuno farebbe bene a ricordare che abbiamo lottato per anni perché lo si imponesse per legge. Per giunta, gli amministratori di condominio possono contare su un’impalcatura normativa

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CONSULTA
NAZIONALE

In Piemonte si è fatto qualche passo avanti in più creando un elenco regionale. Cosa ne pensa di questa soluzione?

Si tratta di un Elenco al quale ci si iscrive per via facoltativa, con un mero obiettivo pubblicistico. In pratica, se faccio l’amministratore di condominio in Piemonte, mi posso iscrivere e, in questo modo, il mio nome compare in un pubblico elenco. Dal punto di vista della tutela, sia del professionisti sia dell’utente finale, ovvero il condomino, non c’è alcun vantaggio.

Ma l’albo non era già stato a suo tempo oggetto di discussione, per poi essere escluso?

Sono decenni che il tema torna di moda, per poi finire nuovamente nell’oblio. L’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato con il Provvedimento 2550/1994 ha del tutto escluso la possibilità, per le associazioni del condominio, di adottare o anche soltanto consigliare tariffari minimi per i propri iscritti, sottolineando la “presenza di professionisti esercenti continuativamente ed esclusivamente tale attività”. E con la sentenza 355 del 2005, la Corte Costituzionale ha bocciato la proposta di un registro regionale degli amministratori di condominio, affermando che tale professione non può essere in alcun modo ricondotta all’ambito degli Ordini Professionali.

Nella Relazione Annuale dell’Antitrust, presentata al Senato della Repubblica il 12 luglio 2018,

si definisce “non opportuna” la nascita di nuovi Ordini o Albi, per una chiara problematica di costi. Creare una struttura costosa come un albo in tempi di inflazione ci sembra davvero una pessima idea. Nello stesso anno, il sottosegretario alla Giustizia, On. Jacopo Morrone, provò ad affrontare la questione, proponendo un registro, che si traduceva in un balzello sugli iscritti. Per nostra fortuna non se n’è fatto nulla.

L’Europa non ha mai avallato simili soluzioni, né tantomeno favorito questo genere di iniziative. Chi afferma che la famosa Legge 4 del 2013 sui senz’albo nasca per tutelare gli utenti, non ha forse compreso che il primo obiettivo

per fare clamore. I problemi della categoria sono davvero tanti, e non hanno nulla a che fare con albi e dintorni: basti pensare alla vicenda del Superbonus, ben lungi dall’aver trovato soluzione, che pesa fortemente sui bilanci condominiali. Negli ultimi mesi, l’ANAMMI si è più volte espressa al riguardo, auspicando il coinvolgimento degli amministratori al tavolo del Governo. Finora, purtroppo, ci si è militati a convocare i costruttori. Senza nulla togliere a chi opera in edilizia, i cantieri fermi e le lamentele delle imprese edili rimaste senza compenso sono il nostro calvario quotidiano, sarebbe ora di ascoltarci.

La Consulta intende muoversi sul tema albo?

degli albi è sempre la protezione degli interessi del cittadino, non del professionista. In realtà, questa norma detta regole precise anche sui professionisti e fornisce un importante riconoscimento ai professionisti esterni agli ordini.

In sintesi come pensa di agire la Sua associazione per portare avanti la Sua posizione?

Laddove necessario, combatteremo la proposta in tutte le sedi. Abbiamo però l’impressione che il tema serva più che altro

www.consultaamministratoricondominio.it/

A differenza di altri, al nostro interno nessuno si arroga il potere di parlare per tutti. Ne discuteremo, come sempre facciamo su ogni argomento. Per quanto ci riguarda, l’ANAMMI porterà avanti la sua posizione anche in questo ambito. La principale preoccupazione dei componenti della Consulta è quella di valorizzare la figura dell’amministratore: ormai siamo il punto di riferimento del condominio, dialoghiamo con le realtà del territorio e interveniamo su problemi concreti come il decoro urbano. Anche noi contribuiamo al Pil di questo Paese, eppure non ci viene accordata l’attenzione che meritiamo. L’auspicio è che con la Consulta si riesca ad abbattere questo muro di indifferenza.

info@consultaamministratoricondominio.it

7 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
NAZIONALE
CONSULTA

GOLDEN APAC

Apartire da Maggio 2023 sarà disponibile sul sito www.eureos.it il bando per la partecipazione al Golden APAC 2023 destinato a tutti gli amministratori di condominio che esercitano la propria attività alla data del 1 Gennaio 2023.

Come previsto il giorno 17 Aprile 2023, in occasione di un incontro di aggiornamento con i Soci, si costituirà la commissione destinata a fissare gli elementi su cui basare la

valutazione dei candidati.

A seguito del lavoro della commissione, si imposterà una procedura (la più semplice possibile), che consenta alle due categorie di amministratori (APAC e non) di potere accedere al percorso di valutazione ed entrare nella short list finale.

Come già anticipato, il risultato finale sarà la premiazione che avverrà durante uno specifico evento destinato a

tutti, durante il quale saranno consegnati i Golden APAC per ogni categoria di partecipanti.

Nel prossimo numero di Professione Immobiliare (43) verranno pubblicati gli aggiornamenti.

Nello stesso tempo il sito www,eureos.it conterrà le indicazioni dettagliate per potere accedere al percorso di valutazione e quindi alla eventuale premiazione finale.

10 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 INIZIATIVE

Verso il mercato libero dell’energia.

Affidati a Conhive per un passaggio sicuro e conveniente

Dall’ipotesi alla realtà. Dal primo aprile 2023 il mercato tutelato dell’energia negli edifici condominiali cederà il passo al mercato libero.

Nonostante in questi mesi si sia molto discusso circa gli aumenti in bolletta - talvolta insostenibili per i condòmini – il Governo ha bocciato il Decreto Milleproroghe, il quale prevedeva il passaggio al mercato

energetico libero a partire dal 2024.

La ratio alla base di tale passaggio consiste nel fatto che i consumi concernenti le parti comuni dei condomini sono assimilabili alle microimprese, ossia imprese con meno di dieci dipendenti e fatturato sotto a due milioni euro.

Cosa cambia in concreto?

Partiamo innanzitutto dalla differenza tra mercato tutelato e mercato libero.

Nel mercato tutelato i prezzi dell’energia elettrica e del gas sono stabiliti dall’Autorità dell’Energia, per cui il prezzo può variare esclusivamente al variare del valore della materia prima.

Nel mercato libero, invece, il

11 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
TECNOLOGIA

prezzo viene stabilito dalle società elettriche private.

Di conseguenza, nel caso specifico del condominio, l’illuminazione delle parti comuni dell’edificio (cortili, pianerottoli, garage) e l’elettricità per i dispositivi elettrici condominiali (ascensori, porte, cancelli) saranno gestite da operatori privati. Pertanto, l’utente – in questo caso l’amministratore di condominio - si troverà a scegliere

arbitrariamente l’offerta migliore sul mercato.

Se non verrà stipulato un nuovo contratto energetico entro il 1° aprile, le bollette dei condomini saranno soggette al regolamento del Servizio a Tutele Graduali con un conseguente ed inevitabile aumento dei prezzi. Soprattutto nel caso di condomini dotati di ascensore, tali aumenti potrebbero essere maggiormente consistenti.

Al fine di evitare quest’ultimo scenario e affrontare il passaggio verso il mercato libero in maniera semplice e conveniente, è bene affidarsi a una società specializzata che sia in grado di rendere quanto più scorrevoli le procedure necessarie.

Conhive, società che da oltre 15 anni rappresenta un unico partner per l’amministratore di condominio offrendo servizi a 360 gradi, saprà guidarvi in maniera efficiente e professionale in questo percorso verso il mercato libero dell’energia, offrendovi la migliore soluzione.

Per richiedere informazioni, basterà chiamare il centralino Conhive al numero 02 9443 2410 o mandare una email all’indirizzo info@ conhive.it

Sarete subito messi in contatto con il consulente di zona che vi fornirà un’analisi totalmente gratuita. Per richiederla, potete anche compilare il form dedicato, al sito www. conhive.it

12 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
TECNOLOGIA

Dott.ssa Licia Albertazzi – abilitata all’esercizio della professione forense, dottoranda di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Pavia, specializzata in diritto delle assicurazioni. Autrice di articoli giuridici per web e non, tra cui Studio Cataldi e La Legge per Tutti.

Assemblea di condominio:

c’è un limite alle deleghe?

E’ prassi consolidata l’uso di delegare un soggetto, spesso un altro condomino – che magari ha maggiori competenze tecniche e maggiori disponibilità orarie – a rappresentarci nelle assemblee di condominio.

Tale possibilità è prevista nel Codice civile e, affinchè la stessa sia efficace, il rappresentato deve fornire al rappresentante delega

scritta.

Per effetto di questo meccanismo, tuttavia, potrebbero verificarsi situazioni in cui in capo ad un singolo delegato si concentrino quantità rilevanti di “potere decisionale”.

E’ possibile che ad un unico soggetto facciano riferimento importanti quote di proprietà condominiale o esiste un limite alla “raccolta” di deleghe?

La legge, all’art. 67 disp. att. cod. civ., pone un limite alla quantità di deleghe che un singolo soggetto può acquisire. Tale intervento ha lo scopo di apporre una “garanzia minima”, tuttavia espandibile dal regolamento condominiale che può prevederne uno ancora più stringente. La legge stabilisce che nei condomini con più di venti aventi diritto ogni delegato non può

13 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 QUESTIONI TECNICO GIURIDICHE

QUESTIONI TECNICO GIURIDICHE

rappresentare più di un quinto delle deleghe totali, calcolate sia per individuo che per quota millesimale di proprietà.

Ciò significa che, in ogni caso, le deleghe complessivamente detenute da un soggetto non possono superare il valore corrispettivo di duecento millesimi di proprietà, senza tuttavia sommare al totale la quota dello stesso delegato, se anch’egli è un condomino.

Dal punto di vista normativo nessun limite è invece previsto per gli stabili con meno di venti condomini. Eventuali limiti possono essere apposti dal regolamento condominiale.

La verifica del rispetto di questa

regola è rimessa al Presidente che, in sede di apertura dell’assemblea, è tenuto a fare un controllo. In caso di violazione, quali conseguenze sono previste?

Giurisprudenza recente ha confermato che la delibera condominiale adottata in violazione del limite di delega è annullabile, anche se il voto espresso dal o dai delegati “irregolari” non è stata determinante ai fini della decisione.

Un numero di deleghe eccessivo viola infatti il principio di collegialità delle decisioni condominiali, criterio ribadito nella riforma del 2013.

Tale criterio è inderogabile, in quanto elaborato al fine di

consentire l’effettività del dibattito, a garanzia del comune interesse dei partecipanti (in questo senso anche Cassazione Civile, sentenza 8015/2017). Il termine di impugnazione della delibera viziata è di trenta giorni che decorrono, per i presenti, dalla data dell’assemblea e, per gli assenti, dal giorno di ricezione del verbale.

In caso di accertata violazione del limite alle deleghe l’interessato può dunque impugnare la delibera viziata, nei termini previsti, innanzi al Tribunale territorialmente competente.

14 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
vecteezy.com
Dott.ssa Licia Albertazzi

I pagamenti all’amministratore: compensi, rimborsi, liquidazioni

La normativa è chiara sul punto: l’atto di nomina dell’amministratore adottato dall’assemblea deve contenere sia l’incarico che le specifiche del compenso (anche allegando il preventivo). Una eventuale carenza in tal senso comporterebbe la nullità della delibera.

Se sul tema del compenso la legge non dà adito a interpretazioni fantasiose, come funziona in tutti gli altri casi in cui l’amministratore percepisce un pagamento non classificabile come compenso?

L’amministratore ha diritto al rimborso delle spese anticipate per conto del condominio?

Sicuramente sì, purchè la richiesta sia accompagnata da prova documentale che attesti che la spesa sia stata effettivamente sostenuta per necessità del condominio (ricevute e quietanze di pagamento).

Si pensi al caso in cui l’amministratore anticipi somme dovute da condomini morosi per il

pagamento dei fornitori (impresa di pulizie, manutenzione del verde, ecc…). L’onere della prova, secondo le regole del contratto di mandato, è a carico dell’amministratore.

L’amministratore può chiedere compensi extra?

Può capitare che l’amministratore debba effettuare lavoro extra, come convocare più assemblee, deliberare circa lavori urgenti, provvedere entro tempi brevi

per questioni non rinviabili. In tutti questi casi, debitamente documentati, ha diritto ad un compenso extra?

E’possibile liquidare un compenso aggiuntivo all’amministratore solo se lo stesso sia stato previsto al momento del conferimento dell’incarico. In ogni caso l’amministratore non potrà avanzare alcuna richiesta extra salvo che la stessa sia stata deliberata dal condominio, anche in un momento successivo.

L’amministratore può svolgere la propria attività gratuitamente? Non vi è nessuna norma che lo vieti. E’ possibile, a patto che tale circostanza sia specificata nell’atto di nomina.

Si pensi al caso del c.d. “amministratore interno”, scelto tra i proprietari delle unità abitative, che ben potrebbe prestare le proprie competenze e la propria attività per il condominio a titolo gratuito.

15 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
QUESTIONI GIURIDICHE

CONVOCARE O NON CONVOCARE, QUESTO È IL PROBLEMA

Una recente ordinanza della Cassazione sembra aver modificato l’orientamento precedente, riguardante la possibilità di un condòmino in conflitto di interessi di partecipare all’assemblea condominiale e di esprimere il proprio voto.

L’ordinanza afferma quanto segue: In ipotesi di deliberazione assembleare volta ad approvare il promovimento o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il Condominio e un singolo condòmino, venendosi la compagine condominiale a scindere di fronte al particolare oggetto della lite in base ai contrapposti interessi, non sussiste il diritto del singolo (in quanto portatore unicamente di un interesse contrario a quello rimesso alla gestione collegiale) a partecipare all’assemblea, né, quindi, la legittimazione dello stesso a domandare l’annullamento della delibera per omessa, tardiva o incompleta convocazione. Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 02/02/2023, n. 3192.

In seguito a questa ordinanza ci sono stati diversi commenti dottrinali che hanno elogiato il suo contenuto e che ne hanno elevato il valore ad una quasi totale rivoluzione nell’ambito pratico della gestione dell’assemblea.

In realtà, leggendo il testo completo della sentenza, ci si accorge che il caso esaminato dalla Corte è una fattispecie ben definita (e se volgiamo non frequentissima), ovvero il caso in cui l’assemblea condominiale sia chiamata a deliberare se resistere o meno ad un’azione promossa da un condòmino.

Come sappiamo, la necessità di richiedere l’autorizzazione assembleare per potersi costituire in giudizio è un’ipotesi piuttosto residuale, rientrando infatti nei poteri ordinari dell’amministratore quello di difendere in giudizio il Condominio nella maggior parte dei casi, come per esempio l’opposizione a decreto ingiuntivo promossa da un condòmino o l’impugnazione di una delibera

assembleare; in questi casi, infatti, l’amministratore, non solo può, ma deve costituirsi in giudizio senza chiedere alcuna autorizzazione ai condòmini avendo egli solamente l’obbligo di informarli della pendenza della lite.

Se, pertanto, confiniamo il valore di questa ordinanza al caso oggetto di esame della Corte di Cassazione la sua portata sarà piuttosto limitata; va anche detto, inoltre, che in casi del genere, ovvero qualora fosse necessario costituirsi in una causa promossa da un condòmino, era già piuttosto chiaro che la maggioranza che avrebbe dovuto esprimersi non dovesse comprendere il condòmino attore; ugualmente era chiaro e pacifico che in caso di soccombenza del Condominio, il condòmino promotore dell’azione non avrebbe partecipato alla ripartizione delle spese legali della controparte.

Quindi, tutto sommato, la portata innovativa di questa ordinanza non sembra così importante come all’inizio da molti ritenuto.

16 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 LA PAROLA ALL’ AVVOCATO

Ricordiamo infatti che secondo la Cassazione il condòmino in conflitto di interessi può astenersi dalla votazione riguardante il suddetto conflitto ma non ne ha alcun obbligo.

In tema di Condominio, le maggioranze necessarie per approvare le delibere sono inderogabilmente quelle previste dalla legge in rapporto a tutti i partecipanti ed al valore dell’intero edificio, sia ai fini del “quorum” costitutivo sia di quello deliberativo,

compresi i condomini in potenziale conflitto di interesse con il Condominio, i quali possono (e non debbono) astenersi dall’esercitare il diritto di voto, ferma la possibilità per ciascun partecipante di ricorrere all’autorità giudiziaria in caso di mancato raggiungimento della maggioranza necessaria per impossibilità di funzionamento del collegio. Cass. civ., Sez. II, Sentenza, 28/09/2015, n. 19131.

Possiamo concludere affermando che la portata della recente sentenza

della Cassazione avrà sicuramente applicazione nel caso in cui sia necessario deliberare se resistere o meno in un giudizio promosso da un condòmino; in tutti gli altri casi quali, per esempio, transazioni in corso di causa o di mediazione o semplici delibere che abbiano comunque attinenza ad un’eventuale potenziale conflitto di interessi con un singolo condòmino, ci si dovrà rifare alle precedenti pronunce della Suprema Corte.

17 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 LA PAROLA ALL’ AVVOCATO Corso di Aggiornamento: Auto elettriche in condominio Per informazioni apacmilano@yahoo.it
Avv.Valentino Giola
18 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 CORSO ONLINEE-LEARNING FORMAZIONE INIZIALE per AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO con tutoraggio Per informazioni apacmilano@yahoo.it

APAC MODENA

Rag. OGNIBENE MARCO

Presidente della Provincia di Modena

APAC Associazione Professionale Amministratori Condominio n° 2230

Via Palladio 8 Carpi (MO)Tel - 41012 Carpi MO - Tel. +39 0593966552

Via Vittorio Veneto 1/B - 41016 Novi MO - Tel. +39 059/580 0 590

Via Giardini 456/C - 41124 Modena - Tel/Fax 059/39 66 55 2 presso gli uffici di PMI Italia sede provinciale di Modena

E-mail: amministratoreognibene@gmail.com

MODENA: Si è concluso il primo Corso di Formazione Iniziale a Modena

Cari colleghi, come anticipato nel numero scorso, la Sede di Modena ha svolto attività di formazione e aggiornamento in modo costante.

Si sono pertanto portati a termini molti interventi di aggiornamento, ma si è in particolare svolto il primo Corso di formazione iniziale in presenza.

Abbiamo quindi i primi amministratori APAC formati interamente a Modena!

Il Corso di Formazione Iniziale è stato erogato regolarmente in presenza, e, per il 2023 si prevede di dare il via ad un secondo Corso di Formazione Iniziale.

Tale scelta consentirà di arricchire

ripresa e crescita di interesse rispetto a questa attività che si dimostra sempre varia ed interessante soprattutto per le fasce più giovani della società.

Il mestiere di amministratore si dimostra una valido strumento per chi è in cerca di lavoro.

ulteriormente le possibilità e i numeri di un gruppo ormai importante.

La tendenza è quindi quella di una nuova

Ribadisco infine l’invito rivolto a tutti a seguire il programma Convegni e Corsi sul sito www.eureos.it.

Rag.

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APAC MODENA

20 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
Sede di MODENA Sede di CARPI

SEDE APAC TORINO

APAC TORINO Grande fermento e attività continua

Gli amministratori di condominio hanno il compito di gestire la vita condominiale e di assicurarsi che tutto funzioni in modo corretto e soddisfacente per tutti i condomìni amministrati. Per fare ciò, al di là di quanto comunque prescrive il DM140, è importante che siano costantemente aggiornati su tutte le novità e le normative che riguardano il mondo condominiale.

Per ottenere questo risultato è necessario:

- Partecipazione a corsi e seminari: è importante che gli amministratori partecipino a corsi e seminari di formazione specifici per amministratori di condominio. In questo modo, possono mantenersi aggiornati sulle ultime novità normative e tecniche per gestire al meglio il condominio.

- Lettura di riviste specializzate: esistono molte riviste specializzate nel settore condominiale (e Professione Immobiliare

ne è un esempio) che pubblicano articoli su argomenti di interesse per gli amministratori. Leggere queste riviste, può essere molto utile per rimanere aggiornati su temi come la manutenzione, la gestione delle spese condominiali, la sicurezza e tanto altro ancora.

- Partecipazione a gruppi di discussione online: esistono molti gruppi di discussione online in cui gli amministratori di condominio possono scambiarsi informazioni e consigli. Partecipare a questi gruppi può essere molto utile per avere un feedback sulla gestione del condominio e per scambiare idee con colleghi di altre zone.

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- Collaborazione con professionisti del settore: gli amministratori di condominio possono collaborare con professionisti del settore, come avvocati, ingegneri o geometri, per avere maggiori informazioni su argomenti specifici e per risolvere eventuali problematiche condominiali.

- Aggiornamento continuo sui cambiamenti normativi: gli amministratori di condominio devono essere costantemente aggiornati sui cambiamenti normativi che riguardano il settore condominiale. Per fare ciò, possono seguire le news online.

In conclusione, per tenere aggiornati gli amministratori di condominio è importante che si impegnino in attività di formazione continua e collaborazione con professionisti del settore, e che siano sempre attenti alle novità normative e di mercato. Solo in questo modo possono garantire un servizio professionale e di qualità ai propri clienti.

Ed è proprio questo tipo di attività che il gruppo di Torino, in coordinamento con la Sede Nazionale, mette in atto con costaza per rendere il migliore servizio ai propri Soci.

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CONDOMINIO con tutoraggio Per informazioni informa@apacmilano.it
APAC TORINO CORSO ONLINE - E-LEARNING FORMAZIONE INIZIALE per AMMINISTRATORI DI

QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA

Cybersecurity (4): Pillole su come difendersi dai pericoli e dalle frodi online.

Alcuni suggerimenti per proteggersi dalle frodi bancarie e non

Suggerimenti per proteggersi dalle frodi mancarie

Il presente articolo fa parte di una serie di scritti volti a migliorare l’approccio nei confronti dei sistemi informatici garantendosi forti miglioramenti nella sicurezza dei propri asset.

In questo caso vogliamo sensibilizzare in merito ai tentativi di frode volti a indurre a effettuare trasferimenti di denaro e a carpire le informazioni di sicurezza, personali o finanziarie del proprio conto.

Le frodi stanno diventando sempre più sfidanti e avanzate e per poterle riconoscere occorre prestare sempre maggiore attenzione a telefonate, messaggi WhatsApp, SMS e mail che si possono ricevere da finti operatori delle società che

custodiscono e amministrano i nostri risparmi e che contengono richieste sospette.

Ad esempio, potremmo essere contattato da sedicenti operatori per segnalarle una violazione dei codici di accesso al conto a seguito della quale sono state disposte operazioni fraudolente e potremmo essere invitati ad effettuare l’attivazione di servizi o la scansione di QR code, inviati tramite

WhatsApp, per compensare o annullare precedenti trasferimenti di denaro.

Per proteggerci è necessario seguire alcuni semplici accorgimenti ricordando che le banche e gli altri attori non contattano mai per chiederle i dati, i codici di accesso o di confermare disposizioni in uscita dal conto comunicando telefonicamente codici OTP ricevuti via SMS o di confermare notifiche ricevute su APP.

Pertanto, in sintesi, si indicano di seguito alcuni suggerimenti importanti.

NON COMUNICARE I PROPRI DATI

Non fornire mai le proprie credenziali: codice utente, password, pin dispositivo e codici temporanei ricevuti via SMS. Non comunicare

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QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA

mai i dati della carta di credito o debito.

NON TRASFERIRE DENARO SU RICHIESTA

Diffidare da qualunque richiesta di trasferimento di denaro.

ATTENZIONE AI MESSAGGI SOSPETTI

Non cliccate mai su link, allegati o immagini che ricevete tramite SMS o WhatsApp. Spesso i truffatori riescono a fingere una identità di una Banca o altro e i messaggi sembrano provenire dal proprio fornitore di servizi bancari, ma bisogn leggere bene il contenuto dei messaggi e quello che viene richiesto di fare. Le banche non chiederanno mai di fornire le credenziali tramite link contenuti in SMS o messaggistica istantanea.

ATTENZIONE

ALLE CHIAMATE SOSPETTE

Non bisogna dare seguito a telefonate in cui viene richiesto di fornire dati personali, codici di accesso

o di confermare disposizioni in uscita comunicando codici o inquadrando QR code. In caso di dubbi, riagganciate e ricontattate direttamente e autonomamente il Customer Care del fornitore dei servizi.

UTILIZZARE SOLO LE APP UFFICIALI

Scaricate e utilizzate solo le app ufficiali e solo dagli store ufficiali e prima di accedere all’area riservata del sito accertatevi sempre di essere sull’indirizzo legittimo

Tutti i tentativi di truffa hanno la caratteristica di essere massivi (vengono cioè attuati su una massa enorme di persone al fine di colpirne qualcuna).

Una tipica caratteristica è quella di colpire fasce di popolazione deboli (persone anziane) o persone che hanno fretta o ansia.

Questi due ultimi elementi sono spesso utilizzati durante le telefonate di questi falsi operatori per fare compiere azioni che poi si ritorcono su chi le compie.

Pertanto si consiglia di chiudere la telefonata immediatamente ove si comprendesse che ci si sta imbattendo in una truffa, prendere nota del numero di telefono, della data e dell’orario della stessa.

Una ulteriore cautela consiste nello stampare periodicamente il proprio estratto conto.

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Ing. Stefano Milanesi

AUTO ELETTRICHE

L’Italia sta affrontando diverse sfide nella promozione e nell’adozione dei veicoli elettrici, soprattutto in termini di installazione e ricarica delle auto elettriche, rispetto ad altri paesi europei. In primo luogo, l’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche in Italia è ancora molto limitata, soprattutto se confrontata con altri paesi europei come la Norvegia, dove la rete di ricarica è ben sviluppata e diffusa sul territorio. In Italia, infatti, la maggior parte delle stazioni di ricarica sono concentrate in alcune aree urbane, mentre le zone rurali e le autostrade sono ancora poco servite.

Questo crea una serie di ostacoli per i proprietari di veicoli elettrici, che spesso devono pianificare con attenzione i loro spostamenti per poter trovare una stazione di ricarica disponibile.

Inoltre, l’installazione di stazioni di ricarica è spesso soggetta a normative e regolamenti locali, il che rende

più difficile la realizzazione di una rete di ricarica uniforme e omogenea su tutto il territorio. Inoltre, le norme di sicurezza e le autorizzazioni richieste per l’installazione di colonnine di ricarica sono spesso diverse da regione a regione, creando ulteriori difficoltà per le aziende che vogliono investire in questo settore.

Un altro problema legato alla diffusione dei veicoli elettrici in Italia riguarda i costi di installazione e utilizzo delle stazioni di ricarica. Sebbene il governo italiano abbia introdotto incentivi per promuovere l’acquisto di auto elettriche, gli investimenti nella rete di ricarica sono ancora limitati. Inoltre, i costi per la ricarica sono spesso

molto elevati, soprattutto in assenza di una tariffazione uniforme a livello nazionale. Infine, va sottolineato che la diffusione dei veicoli elettrici in Italia è anche limitata dalla mancanza di una cultura dell’auto elettrica e dalla diffidenza dei consumatori nei confronti di questa tecnologia. Molti automobilisti italiani sono ancora scettici sull’autonomia delle auto elettriche e sulle prestazioni dei veicoli elettrici rispetto ai modelli tradizionali.

In conclusione, l’Italia ha ancora molto lavoro da fare per promuovere la diffusione dei veicoli elettrici e per garantire una rete di ricarica adeguata e uniforme su tutto il territorio. Tuttavia, con gli investimenti adeguati e una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, l’Italia potrebbe raggiungere rapidamente gli standard europei in questo ambito e diventare un leader nella transizione verso la mobilità elettrica.

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Problemi legati alla installazione e ricarica di veicoli elettrici in Italia rispetto all’europa

BIGNAMINO DEL CONDOMINIO Cybersecurity

Attacco hacker in tutto il mondo, colpita l’Italia: «Ransomware, migliaia di sistemi compromessi» (corriere.it, 06/02/2023)

Aerei Usa a terra per ore dopo guasto informatico. Scali in tilt, migliaia di voli in ritardo (ilsole24ore.com, 11/01/2023)

Libero Mail e Virgilio sono down, impossibile l’accesso alla posta elettronica (repubblica.it, 23/01/2023)

L’esigenza della cybersecurity nasce nel 1971 con Creeper, il primo innocuo virus informatico nato su ARPANET. Il primo virus che ha fatto danni seri è stato il trojan PC-Write nel 1986, anno in cui è stato anche scoperto Marcus Hess, l’hacker tedesco che rubava dati dalle reti americane per rivenderli al KGB.

Un fenomeno non nuovo, dunque, ma sempre più cruciale nell’operatività di ogni realtà professionale.

La teoria di base della cybersecurity, in continua evoluzione, fa riferimento alla cosiddetta triade CIA:

• Confidentiality: accesso solo alle persone autorizzate. Tutti i sistemi che impediscono l’accesso ai nostri dati, come ad esempio un muro con delle porte sorvegliate o la cassaforte di un supermercato;

• Integrity: l’informazione non viene persa o modificata senza autorizzazione. Tutti i sistemi che impedisco-

no che i nostri dati, una volta presi, siano utilizzati, come ad esempio l’inchiostro indelebile sulle banconote;

• Availability: l’informazione è utilizzabile in qualsiasi momento. Tutti i sistemi che impediscono interruzioni di lavoro a seguito di un Data Breach, come ad esempio una ruota di scorta.

Sulla scorta della triade, il garante nel GDPR indica come violazione dei dati personali:

12 ) La violazione di sicurezza che comporta accidentalmen-

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INFORMATICA

INFORMATICA

te o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati; (C85) Presupposto per tutte le valutazioni in capo all’amministratore sul tema della cybersecurity è la consapevolezza di non essere proprietario ma custode dei dati a lui affidati, siano essi sensibili o meno. Risponde ai condòmini della custodia di tutti i dati, dunque. Ne deriva che la scelta tra le diverse tipologie di software dei programmi di contabilità (cloud, web-based e CLIENT-SERVER), assume il rango di scelta strategica. Pro e contro di ciascuna tipologia sono ormai noti. Certo è che, rispetto alle altre, l’infrastruttura con software in loco con server dedicato presenta una serie di caratteristiche degne di attenzione nell’ambito della gestione in sicurezza e quindi della protezione dai rischi di perdite dati o attacchi informatici:

• Proprietà del dato, in quanto l’amministratore di condominio è un custode di dati di terzi

• Accesso delocalizzato tramite VPN

• Possibilità di lavorare in loco in caso di assenza di rete

• Backup garantiti on line per il mantenimento dei dati

Guardiamo più in profondità questi e altri aspetti in relazione alla “triade” di cui sopra: Per quanto riguarda la Confidentiality, quali sono le azioni e gli strumenti che ci possono permettere di ridurre al minimo l’accesso ai dati da parte di terzi?

- Una VPN (Virtual Private Network) è una rete privata virtuale che garantisce privacy, anonimato e sicurezza attraverso un canale di comunicazione logicamente riservato – il tunnel - e creato sopra un’infrastruttura di rete pubblica.

- Un firewall è un dispositivo per la sicurezza della rete che

permette di monitorare il traffico in entrata e in uscita utilizzando una serie predefinita di regole di sicurezza per consentire o bloccare gli eventi.

- Un sistema di autentificazione, cioè il processo attraverso il quale un sistema, un utente o un programma tenta di confermare la sua identità ad un altro sistema o applicazione e un sistema di autorizzazione, che è il processo di definizione dei privilegi, ruoli e permessi di un utente su un sistema o un’applicazione. Il concetto di Integrity, invece, fa capo a diversi tipi di attacchi dall’esterno:

- Il ransomware, un programma informatico dannoso che può “infettare” un dispositivo digitale bloccando l’accesso a tutti o ad alcuni dei suoi contenuti per poi chiedere un riscatto (in inglese, “ransom”) da pagare per “liberarli”.

- Il phishing, una tecnica illecita utilizzata per appropriarsi di informazioni riservate relative a una persona con l’intento di compiere operazioni

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fraudolente. Come può un amministratore evitare di soccombere a queste minacce?

Backup ben gestiti in primis, ma anche la fatturazione elettronica con un gestionale collegato all’AdE, ad esempio, risulta abbattere significativamente i rischi. Si pensi

ad esempio alla “man in the mail”, una frode molto comune che si basa sulla sostituzione dell’Iban nei documenti commerciali: con i file xml risulta molto più complessa da mettere a segno. Per concludere con l’Availability, una buona soluzione è certamente rappresentata da

un client server con backup in loco: garantisce la conservazione dei dati perchè in caso di corruzione o distruzione del server in remoto questi sono immediatamente ricostruibili in sede e successivamente trasferibili su altro server.

Per saperne di più puoi scrivere a corsi@condominiosicuro.info o puoi accedere alla pagina https://www.

condominiosicuro.info/il-bignamino-del-condominio/

Per richiedere il gestionale GeCoMAX grazie alla convenzione stipulata con APAC clicca qui https:// convenzioni.mbitsrl.com/convenzione-apac oppure scansiona il QR code con il tuo smartphone.

29 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 INFORMATICA
30 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
ATTIVITA’ EUREOS 2023

Confermate in APAC anche per il 2023

Con la delibera del Consiglio DIrettivo di Settembre 2022 si sono confermate tutte le basi progressivamente costruite nel tempo dalla nostra Associazione.

Si sono pertanto confermate le quote di ingresso e quelle annue per i nostri soci.

Il tutto in un contesto che vede tutti i prezzi aumentare adeguandosi alle condizioni di inflazione nelle quali ci troviamo. Tale scelta sarà coperta con risorse proprie.

Sono state anche confermate le quote destinate ai nuovo Soci Ordinario Senior e ai nuovi amministratori che si iscrivono ad APAC possedendo, al momento della propria iscrizione, i re quisiti richiesti dal DM 140.

Tali requisiti andranno preventivamente dimostrati con la idonea documentazione. Resta solo a Suo carico l’esame di ammissione a Socio Ordinario la cui quota è quella deliberata per tutti i Soci, esame che può essere affrontato in occasione delle sessioni proposte.

La quota di ingresso per questa categoria sarà pertanto di 200 euro e la quota annua di 125 euro per il primo anno, mentre per gli anni successivi rimane di 250 euro. A questa categoria di soci non possono accedere gli ex Soci APAC. Restano fermi gli obblighi associativi derivanti dallo Statuto, dal Regolamento e dal Codice Deontologico.

Potrà quindi accedere a:

- tutti gli interventi di aggiornamento APAC e delle società / Enti che hanno accordi di reciprocità con APAC, - tutti i video degli aggiornamenti sin qui svolti

- tutti i corsi di formazione iniziale APAC

31 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42 PROGETTAZIONE: Restauro conservativo NOTIZIE
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le quote e le agevolazioni per agli amministratori che desiderano entrare in APAC e per i familiari di Soci APAC.

RECENSIONI

Libri Federico Rampini: Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori

Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale.

Un libro fondamentale per comprendere al meglio i fenomeni in corso spiegati da chi, avendo vissuto in diverse parti del mondo, è in grado di capire e spiegare i meccanismi.

LIMES numero 12/22, dedicato all’uso geopolitico dell’intelligenza artificiale.

Il numero di Limes di Gennaio 2023 affronta il tema dell’Intelligenza Artificiale in modo trasversale affrontando aspetti meno noti e popolari.

Vengono illustrati a 360 gradi tutti i tempi più spinosi di un tema che normalmente si associa a poche ed entusiasmanti applicazioni civili.

La lettura consente di avvicinarsi alla delicatezza del tema anche dal punto di vista militare e geopolitico e consente di comprendere megli i fenomeni in corso e le scelte dei governi

GEDI Periodici, 230 pagine Gennaio 2023, 15 €

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32 PROFESSIONE IMMOBILIARE 2023/ n.42
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