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CONSIDERAZIONI

USCIREMO DAL TUNNEL? (9)

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ono importanti le buone idee. Come pure se decidessimo di condurre uno stile di vita più ecologico saremmo poi in grado (con gli strumenti che abbiamo e la situazione in essere) di potere effettivamente dare un segnale chiaro di svolta per la protezione dell’ambiente? queste sono le domande che ci siamo posti quando abbiamo voluto fare un ragionamento sulla possibilità di cambiare abitudini relativamente alla nostra spesa quotidiana e alla presenza ormai ingombrante ed eccessiva di tutti gli imballaggi sia di carta che di plastica. Negli ultimi tempi sono spariti tutti i sacchetti di plastica e sono stati sostituiti da nuovi sacchetti bio o bor-

PROFESSIONE IMMOBILIARE

se che hanno cambiato in parte le nostre abitudini: i primi vengono utilizzati per l’umido mentre i secondi vengono riutilizzati molte volte prima di essere scartati. Quando però ci addentriamo nel tema relativo alla plastica e alla carta utilizzata per l’imballaggio dei prodotti che si consumano quotidianamente come pane, latte, frutta, carne, formaggio e sapone, è impressionante la massa dei rifiuti che, anche senza volere, creiamo. Cercare di fare una spesa “plastic free” o “paper free” risulta una impresa assolutamente difficile. Ancora oggi risulta molto arduo il riutilizzo integrale anche dello stesso vetro (che storicamente si ricicla da molto più tempo rispetto agli al-

tri materiali) che comporta meno problemi. I vetri sono separati dal resto e vengono riciclati con la plastica e la carta, ma per poterli riutilizzare così come sono non se ne parla. Un tempo c’era il vetro a rendere che ormai ha una posizione di nicchia molto particolare e che dovrebbero riprendere il volo anche considerando il fatto che i mezzi che trasportano tali prodotti tornano vuoti. Quindi si tratta di un tema di carattere organizzativo oltre che di igiene e ristrutturazione del processo. Altra cosa riguarda la possibilità di potere utilizzare imballaggi propri nel momento in cui mi rivolgo a un supermercato perché questa organizzazione investirebbe sia la catena dei supermercati sia aspetti di carattere igienico sanitario. Un altro campo dove si può agire pesantemente può essere quello della creazione di imballaggi in cui esista il modo di separare le etichette di carta dalla plastica a cui sono associate. in questo modo si potrebbe separare la plastica dalla carta e far finire nel riciclabile un prodotto di imballaggio che finirebbe altrimenti nell’indifferenziata. Altro tema è il volume di questi rifiuti che impatta pesantemente nella gestione condominiale dei rifiuti. è chiaro che ognuno di noi può agire riducendo il volume medesimo degli imballaggi ad esempio schiacciando e ritappando le bottiglie di plastica. Ma è anche vero che se si inserisce all’interno dei locali immondizia dei compattatori micro si potrebbero ottenere notevoli risultati in termini di riduzione degli spazi destinati allo scopo. Un po’ di numeri Ogni persona ogni anno mediamente butta via circa 100 kg di plastica Un impiegato medio getta via circa 100 kg di carta riciclabile di alta qualità ogni anno

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