ANUSCA Informa 2016 - 01 - Gen, Feb, Mar

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Anno XXVI - n. 1 - Gennaio/Febbraio/Marzo 2016 Editore A.N.U.S.C.A. srl Castel S. Pietro Terme (BO) Stampa Tip. F.lli Cava - Castel S. Pietro Terme (BO) Trib. BO n. 5865 il 20/06/1990 - Direttore Resp. Paride Gullini

Crediti formativi: l’aggiornamento ha un valore in più di Silvia Zini - Ufficio Stampa ANUSCA

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all’inizio del suo percorso, ANUSCA ha avuto come principale obiettivo la valorizzazione dell’impegno degli operatori nella formazione e nell’aggiornamento professionali, intesi come un valore e uno strumento di promozione del loro ruolo. È possibile affermare che, ormai, a trentasei anni di distanza questa opera assidua dell’Associazione sta riportando i suoi frutti: negli operatori demografici è sempre più presente la consapevolezza che un costante aggiornamento professionale sia un momento di fondamentale importanza della loro vita professionale, soprattutto in una fase in cui il Legislatore li designa attori principali di una fase nuova sia per l’anagrafe sia per lo stato civile. Nuovi adempimenti certo, ma anche un maggiore spessore professionale per queste figure che si staccano definitivamente dalla dimensione di “produttori di certificati”, per vestire i panni di veri e propri operatori del diritto. Questi nuovi profili richiedono indubbiamente una conoscenza solida della normativa. I numeri riportati dalle iniziative organizzate dall’Associazione in Accademia e sull’intero territorio nazionale la dicono lunga sul fabbisogno formativo espresso dagli operatori di tutto il Paese. Un atteggiamento certo meritorio che ANUSCA cerca di premiare con tante iniziative gratuite per i propri iscritti e dal 2016 con una valorizzazione in più: il registro dei crediti formativi. Il riconoscimento da parte degli Enti dell’impegno dei propri dipendenti nell’aggiornamento professionale della Funzione Pubblica è sancito ufficialmente nella circolare n. (continua a pag. 2)

Aderisci e tutelati con l’assicurazione professionale ANUSCA

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di S. Z.

ltimamente il Legislatore ha attribuito nuove competenze e nuovo spessore alla professionalità degli operatori demografici che sicuramente ne qualificano ulteriormente il ruolo nell’ambito della macchina statale e comunale. Indubbiamente però aumentano anche le responsabilità e i margini di rischio – errore a fronte di normative sempre più complesse e delicate. Per questa ragione diviene ogni giorno più importante tutelarsi rispetto ad eventuali errori commessi nell’adempimento delle pratiche quotidiane e gli operatori demografici

hanno ben compreso questa necessità: oggi 9 iscritti individuali su 10 all’Associazione scelgono la quota comprensiva di polizza assicurativa (declinata secondo i vari massimali previsti) che assicura la tranquillità di poter contare sull’Assicurazione in caso di richieste dirette del cittadino di risarcimento per danni cagionati anche con colpa grave, su un piano civilistico. La polizza copre anche la responsabilità amministrativa in caso di danno erariale, a seguito del giudizio della Corte dei Conti che condanni l’Operatore al (continua a pag. 3)


(continua da pag. 1: Crediti formativi...)

10/2010, in tema di valutazione delle performance, valorizzazione del merito ed incentivazione dell’impegno dei dipendenti pubblici. ANUSCA in questo quadro ha ritenuto che i tempi fossero maturi per attivare un riconoscimento ufficiale dell’impegno nella formazione da parte degli operatori, con il riconoscimento di crediti formativi legati alla partecipazione ad eventi di aggiornamento e qualificazione professionale. L’obiettivo cui mira l’Associazione è quello di creare le basi per un riconoscimento da parte dello Stato, segnatamente il Ministero dell’Interno, dell’impegno da parte degli operatori, nell’alveo di una normativa che disciplini soggetti, attività e limiti. Nel frattempo però, forte di un ruolo riconosciutole già dal DPR 396/2000, che la qualifica “associazione nazionale di categoria degli ufficiali di stato civile”, ANUSCA, con questa iniziativa, apre la strada e getta le basi di un sistema che è già perfettamente operativo per tante categorie professionali. Il regolamento varato da ANUSCA prevede che, a partire dal gennaio 2016, la partecipazione ad eventi di varia durata assicuri l’attribuzione di crediti formativi nella misura indicata nella brochure dell’iniziativa, a tutti coloro che sono in regola con il tesseramento individuale dell’anno. Per il conseguimento dei crediti è indispensabile che la partecipazione sia documentata con firma sui registri e riguardi l’intera durata dell’evento, che ogni socio può scegliere nell’ambito di tutte le iniziative, gratuite o a pagamento, promosse o organizzate dall’Associazione su tutto il territorio nazionale. Ma gli operatori cosa pensano di questa opera di valorizzazione del loro impegno nella formazione? Abbiamo raccolto alcuni pareri durante il primo seminario dell’anno in Accademia, il 19 e 20 gennaio, sull’attualissimo tema dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente che ha inagurato non solo il registro dei crediti formativi, ma anche il programma didattico ANUSCA per l’anno 2016. Cominciamo dalla voce di Annalisa

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Magri del Comune di Vezzano sul Crostolo: “Accade molto spesso che i dipendenti comunali vengano destinati agli Uffici dei Servizi Demografici ricoprendo il ruolo di Ufficiali di Anagrafe e/o di Stato Civile senza la dovuta preparazione e senza un adeguato affiancamento da parte di colleghi esperti nel settore. Trascurando le molteplici ragioni per cui ciò si verifica, si deve restare al dato di fatto; tanti Ufficiali di Anagrafe e di Stato Civile intraprendono la propria carriera privi dell’adeguata formazione ma con il piccolo o grande bagaglio di responsabilità che le funzioni delegate comportano. Solo la grande disponibilità di colleghi di altri Comuni spesso colma

le inevitabili lacune. Senz’altro, però, resta fondamentale il ruolo di ANUSCA nella preparazione, formazione e costante aggiornamento degli operatori nelle materia di Stato Civile, Anagrafe, Elettorale e di recente anche su ANPR. Di grande supporto, nel concreto lavoro quotidiano di front e back office, sono le indicazioni degli esperti e del materiale di approfondimento. L’introduzione dei crediti formativi e del relativo Regolamento ritengo sia un vero valore aggiunto per chi tiene alla propria formazione e all’accrescimento della propria professionalità che può essere conteggiato così da termini oggettivi, valutabile e “spendibili” all’interno del proprio ente in fase di definizione del fondo di produttività o in occasione di una mobilità“. Le fa eco Sandra Di Galante del Comune di Altopascio: “Grazie ANUSCA! L’istituzione del registro per l’attribuzione di crediti formativi mira a riconoscere e valorizzare la nostra professionalità. Inoltre

equipara la categoria degli Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale ad altri ordini professionali”. “È anche un modo – ha aggiunto Paola Grillini di Calvi dell’Umbria - per gratificare i partecipanti ai corsi, che si vedono così riconosciuto il loro impegno e la loro dedizione ad affrontare le problematiche nell’espletare il lavoro quotidiano”. E ancora, abbiamo raccolto il parere di Cinzia Biolcati di Mesola: “Partecipare a questo seminario è stato come ritornare in famiglia, un luogo sicuro e capace di darti risposte e nuovi stimoli per portare il nostro lavoro a livelli qualitativi eccellenti. L’iniziativa dei crediti la trovo veramente valida, anche in un contesto di un riconoscimento a livello contrattuale, visto il costante impegno che tutti gli operatori sono chiamati a dare”. Sulla stessa lunghezza d’onda, infine, Cristina Diegoli del Comune di Sant’Agostino che ha ringraziato ANUSCA non solo per l’organizzazione di seminari e giornate di studio utili a migliorare la qualità del lavoro degli operatori dei servizi demografici, ma anche perché si fa portavoce e si prodiga per il riconoscimento della formazione a livello statale. A beneficio di tutti ricordiamo che per i soci ANUSCA è disponibile nel sito www.anusca.it un’area riservata accessibile tramite i propri dati di account dove sarà possibile visualizzare l’ammontare dei crediti maturati fino a quel momento nelle varie materie, nonché tutti gli eventi cui si è partecipato da gennaio in poi. ANUSCA nel regolamento ha previsto inoltre che al raggiungimento di vari livelli di crediti formativi si raggiungano step di preparazione codificati come “base” (50 crediti), “intermedio” (75 crediti) e “avanzato” (100 crediti) per ogni materia. L’Associazione naturalmente certificherà il raggiungimento di questi livelli, ad ulteriore riconoscimento dell’impegno nell’attività di aggiornamento professionale.

ATTENZIONE!!!

PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI È NECESSARIO FIRMARE IL REGISTRO PRESENZE DELL’EVENTO FORMATIVO


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(continua da pag. 1: Aderisci e tutelati...)

risarcimento di un danno alla Pubblica Amministrazione. È importante ricordare che, a prescindere dal momento della sottoscrizione, la polizza ha validità per l’anno solare quindi scade ogni 31 dicembre: per dare continuità alla tutela è quanto mai importante rinnovare prima della scadenza. Se infatti la richiesta di risarcimento fosse formalizzata prima della sottoscrizione della polizza assicurativa, la tutela prevista non opererebbe. Uno dei vantaggi più apprezzati della proposta assicurativa di ANUSCA è anche rappresentato dalla disponibilità dell’ufficio Tesseramento a seguire i sinistri dalla notifica della richiesta di risarcimento fino alla liquidazione del quantum. In questo modo l’assicurato è sollevato da tutti gli adempimenti burocratici fino all’esito della vicenda. Ad oggi sono molti i casi in cui l’Assicurazione è intervenuta a tutela di associati cui è stato richiesto il risarcimento del danno per errori compiuti nel corso di pratiche allo sportello e non solo per importi di modesta entità. Si sono verificati casi in cui l’assicurato ha visto l’intervento dell’assicurazione anche per diverse decine di migliaia di euro (pensiamo ad una sanzione del Garante della Privacy per indebita pubblicazione di dati sensibili, o ancora, ad una omessa annotazione di fondo patrimoniale).

La proposta di ANUSCA dunque si caratterizza per affidabilità ed efficacia, aspetti che gli operatori hanno mostrato di cogliere ed apprezzare, fin dall’avvio di questa campagna. Addirittura, è indicativo ricordarlo, l’Associazione, in questo, ha precorso gli obblighi imposti da diversi ordini professionali. Nel caso degli operatori demografici è al momento una opportunità che però, alla luce degli ultimi eventi legislativi, è da valutare attentamente a garanzia della propria tranquillità nel lavoro quotidiano. L’ “ombrello assicurativo” si è allargato ulteriormente con la tutela legale promossa da ANUSCA per coprire onorari e competenze del legale liberamente scelto dall’assicurato,

spese giudiziarie e processuali, onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal giudice, spese di transizione e di soccombenza, in caso di difesa penale per delitti colposi o contravvenzione per fatti o atti direttamente connessi ai doveri d’ufficio, ma anche per giudizi sul dolo, salvo l’ipotesi in cui termini con giudizio di colpevolezza. Questa polizza può essere attivata nel caso in cui si sia già scelta la copertura rispetto a responsabilità civile e amministrativa. Anche questa opportunità, fin dall’inizio, ha riscontrato un alto gradimento degli associati: oggi il 30% opta per la tutela delle due polizze abbinate, per una sicurezza a 360 gradi.

L’UFFICIO TESSERAMENTO È SEMPRE A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI CHIARIMENTO O DUBBIO SULL’ATTIVAZIONE DELLA POLIZZA E SULLA SUA OPERATIVITÀ. Tel. 051944268 tesseramento@anusca.it


DALL’AFFIDO FAMILIARE ALL’ADOZIONE

Adozioni, più facili dopo l’affido?

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di Mariangela Remondini - Funzionario Servizi Sociali Comune di Mantova

sultano le associazioni e le famiglie che aspirano all’adozione. Il 13 novembre è entrata in vigore la legge 19 ottobre 2015, n. 173, recante “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare”. Il provvedimento, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 252 del 29/10/2015, si compone di soli quattro articoli, che vanno ad aggiungere un robusto tassello alla nuova concezione di minore, che, nel solco della riforma sulla filiazione operata dalla legge 219/2012, passa da soggetto debole a soggetto consapevole. È infatti sulla cornice di affetti del minore che nasce l’impianto dell’importante novella in commento. Il minore va “ascoltato”, a partire dai dodici anni di età e anche prima, se capace di discernimento, da parte del giudice, che tiene conto anche delle valutazioni documentate dei servizi sociali. Ma passiamo alla disamina puntuale del dispositivo. L’articolo 1 della nuova norma recita testualmente: “Qualora, durante un prolungato periodo di affidamento, il minore sia dichiarato adottabile ai sensi delle disposizioni del capo II del titolo II (della legge 184/1983) e qualora, sussistendo i requisiti previsti dall’articolo 6, la famiglia affidataria chieda di poterlo adottare, il tribunale per i minorenni, nel decidere sull’adozione, tiene conto dei legami affettivi significativi e del rapporto stabile e duraturo consolidatosi tra il minore e la famiglia affidataria”. Siamo così di fronte a una faticosa conquista, non ad un automatismo; la famiglia affidataria, da sempre reclutata tra coloro che non avevano aspirazioni adottive, diventa canale preferenziale con più condizioni sospensive: che chieda di poter adottare, che il minore sia dichiarato adottabile, che il contesto rappresenti un affidamento di lungo periodo, che possa dirsi stabile e duraturo il rapporto tra il minore destinatario

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del provvedimento e il quadro familiare affidatario. Il successivo comma percorre la medesima filosofia: “Qualora, a seguito di un periodo di affidamento, il minore faccia ritorno nella famiglia di origine o sia dato in affidamento ad altra famiglia o sia adottato da altra famiglia, è comunque tutelata, se rispondente all’interesse del minore, la continuità delle positive relazioni socio-affettive consolidatesi durante l’affidamento”. Qui il principio è allentato, quasi sfumato, ma garantito: alla famiglia affidataria cui

famiglia affidataria, assume un ruolo di prim’ordine: va necessariamente convocata, e può in tale contesto presentare memorie scritte a corredo della propria testimonianza e nell’interesse del minore, in tutti gli iter procedimentali e civili in materia di responsabilità genitoriale, affidamento, adottabilità inerenti il minore affidato. Una legge importante che pone al centro il diritto dei bambini affidati a vedersi garantita una “continuità affettiva”. Misura che sembrerebbe in netto contrasto, quantomeno lessicale,

il minore venga sottratto per rientro nel nucleo originario, o per nuovo affido o per adozione in altro contesto familiare, viene riservata una certa continuità di relazioni socio-affettive, sempre nell’esclusivo e preminente interesse del minore. L’articolo 2 recita “L’affidatario o l’eventuale famiglia collocataria devono essere convocati, a pena di nullità, nei procedimenti civili in materia di responsabilità genitoriale, di affidamento e di adottabilità relativi al minore affidato ed hanno facoltà di presentare memorie scritte nell’interesse del minore”. La famiglia collocataria, finalmente, al pari della

con la legge 149 del 2001, che fissa in 24 mesi la durata massima dell’affido familiare (come misura necessariamente temporanea e finalizzata al ritorno nella famiglia naturale). La nuova norma, invece, parte dal dato oggettivo statistico secondo il quale circa un terzo degli oltre tredicimila bambini e ragazzi accolti in affido vi si trova da oltre 4 anni, il 25% da 24 a 48 mesi. Carla Forcolin, fondatrice e Presidente dell’Associazione “La Gabbianella e altri animali”, esperta di affido familiare, scrittrice, accoglie con favore il via libera alla nuova legge sulla continuità (continua a pag. 5)


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Ancora sul Registro della Cremazione

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a manifestazione della volontà ai fini della cremazione o della dispersione delle ceneri è materia che offre sempre spunti di interpretazione, di confronto e persino di discussione, a causa della molteplicità e varietà di norme sia statali che regionali. L’art. 79 del D.P.R. n. 285/1990 e la legge n. 130/2001, all’art. 3, comma 1, individua le modalità con cui può essere manifestata la volontà cremazionista sia da parte degli interessati, sia, post mortem, da parte dei familiari. Per quanto riguarda invece la dispersione delle ceneri, l’art. 2 della stessa legge n. 130/2001 si limita a disporre che la dispersione può essere autorizzata “sulla base di espressa volontà del defunto”, senza precisarne la forma; secondo alcuni possono valere anche per la dispersione le forme previste per la cremazione. Nessuna delle forme previste offre all’interessato l’assoluta certezza che la sua volontà sarà soddisfatta alla sua morte. Ne discende che alcune Regioni hanno inteso offrire ai cittadini orientati verso questa scelta una opzione in più, con la possibilità che qualcuno alla sua morte si preoccupi di far emergere, di far valere questa stessa scelta. A questo scopo è stato concepito ed istituito il “registro della cremazione”, ovvero un registro tenuto (continua da pag. 4: Adozioni...)

degli affetti con evidente soddisfazione. «È un traguardo che aspettavamo da 15 anni – spiega - sulla continuità affettiva avevamo già lanciato due petizioni, la prima nel 2007 e la seconda nel 2010, con una raccolta di firme che aveva avuto grande riscontro, sia tra il pubblico sia tra gli esperti». «Poi – prosegue Forcolin – è arrivata la proposta della senatrice Puglisi che oggi è finalmente legge e che compie importanti passi avanti: salvaguarda la relazione affettiva nata nell’affido, impone che gli affidatari vengano ascoltati dal giudice nel procedimento, impone l’ascolto del minore, ed equipara, finalmente, le famiglie collocatarie, finora rimaste

di Graziano Pelizzaro - Esperto ANUSCA

dal Comune di residenza, nel quale è possibile iscriversi, facendo annotare la propria scelta cremazionista, oltre alla eventuale scelta riguardante la dispersione o l’affidamento delle ceneri. Ora su questi registri necessita ribadire alcune considerazioni, dal momento che da parte di qualcuno si è inteso ritenere che questa registrazione possa avere essa stessa il valore proprio, autonomo e bastevole di espressione della volontà cremazionista. Il 19 dicembre 2010 è stata emanata dai Ministri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute, una direttiva interministeriale che forniva opportuni chiarimenti circa la possibilità

di istituire, presso i Comuni, i registri per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di volontà, per i trattamenti medici che ciascun cittadino intendesse ricevere o rifiutare nelle situazioni in cui perda la capacità di esprimere una propria volontà. La direttiva affermava che “i registri istituiti presso le Pubbliche Amministrazioni rispondono a preminenti finalità di attribuire certezza giuridica a specifiche situazioni (provenienza e data deposito di un determinato documento, dati identificativi di una persona,

anonime, a quelle affidatarie» (cfr B. Verrini, www.iodonna.it). Ennesima delusione, invece, per single e coppie omosessuali, definitivamente escluse dal provvedimento in parola (con la locuzione “sussistendo i requisiti dell’articolo 6”, che riserva l’accesso alle sole coppie sposate), dopo un acceso dibattito in aula. Il confronto parlamentare ha infatti avuto un’accelerazione nel momento in cui si è rinunciato a estendere la misura ai single. Alcune forze politiche, infatti, avevano intravisto nella possibilità di passare dall’affido all’adozione, offerta anche ai single, una scorciatoia per le coppie omosessuali, all’interno delle quali uno dei due componenti avesse avuto da solo, e da tempo, un bimbo

in affido, di aggirare il divieto e consentirne l’adozione (cfr A. Baccaro, La via breve per «stabilizzare» chi è in affido diventa legge. Single esclusi). Basterebbe che un giudice giudicasse incostituzionale l’esclusione dei single dall’applicazione della normativa sull’affido? Un escamotage affidato ancora una volta all’iniziativa della magistratura che farebbe saltare i paletti imposti dall’apparato legislativo? Ai posteri...l’ardua sentenza. Nel frattempo ai colleghi dei servizi demografici ricordiamo che a maggior attenzione sul minore corrisponde la consueta, quando non rafforzata, attenzione in materia di tutela della riservatezza, annotazioni et similia.

(continua a pag. 6)


Il regolamento di Polizia Mortuaria necessita di un aggiornamento? Chiedi aiuto ad ANUSCA (continua da pag. 5: Ancora sul Registro...)

ecc..). Il compito di disciplinare la materia delle certezze giuridiche, implicando rilevanti effetti che possono condizionare l’esercizio di diritti fondamentali, è sempre stato riservato allo Stato, al quale spetta stabilire gli effetti probatori degli atti conservati da pubblici ufficiali (si vedano, ad esempio, gli articoli da 449 a 455 del codice civile per quanto riguarda lo stato civile)”. La direttiva proseguiva: “Tale attribuzione è stata confermata dall’articolo 117 della Costituzione, il quale assegna alla competenza esclusiva dello Stato in via generale l’ordinamento civile e specificatamente le materie, tra l’altro, dello stato civile e anagrafi”. Ma se non è possibile registrare le volontà personali riguardati le dichiarazioni anticipate di trattamento, è legittima la registrazione della volontà riguardante la cremazione? Parrebbe di si, purché non si attribuisca all’iscrizione nel registro il valore che non ha, ma solo la funzione di attribuire certezza a specifiche situazioni, quali la provenienza e la data di deposito di un determinato documento. Assumendo alcune argomentazioni contenute nella direttiva interministeriale, occorre ricordare nuovamente che “la materia del “fine vita” rientra nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale” e che “il compito di disciplinare la materia delle certezze giuridiche,

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Normative nazionali e regionali, FAQ, modulistica (anche su misura) a portata di clic!

implicando rilevanti effetti che possono anche condizionare l’esercizio di diritti fondamentali, è sempre stato riservato allo Stato, al quale spetta di stabilire quali siano gli effetti probanti degli atti conservati da pubblici ufficiali”, mentre “ulteriori funzioni amministrative per i servizi di competenza statale possono essere affidate ai Comuni dalla legge”. In conclusione, “i registri istituiti presso Pubbliche Amministrazioni rispondono alla preminente finalità di attribuire certezza giuridica a specifiche situazioni”. Nessun dubbio, quindi, sulla legittimità dei registri della cremazione come luogo dove annotare l’avvenuta manifestazione della volontà cremazionista, espressa nelle forme ammesse dalla normativa nazionale, ovvero dall’art. 3, comma 1, lett. b), n. 1 e 2, della legge 130/2001 e prima dall’art. 79 del D.P.R. n. 285/1990. Da qui a ritenere che la semplice iscrizione nel registro della cremazione costituisca, da sola, autonoma e valida espressione di volontà, il passo è troppo lungo, anzi, inammissibile. La volontà cremazionista va espressa nelle forme ammesse e previste dalla legge nazionale. È vero che l’art. 3, comma 1, lettera b, n. 3, della legge 130/2001 fa riferimento anche a “qualsiasi altra espressione di volontà”, ma riteniamo che ciò non autorizzi le Regioni, né tantomeno i Comuni, ad inserirvi altre forme a piacimento. Cosa si debba intendere con “qualsiasi altra forma di volontà”

lo può dire solo lo Stato, dal momento che non siamo nell’ambito della tutela della salute, ma dell’esercizio dei diritti personali. La stessa Direzione Sanità della Regione Piemonte, ad esempio, con nota del 10.06.2013 ribadiva che “gli atti di disposizione del proprio corpo e le relative manifestazioni di volontà rientrano inequivocabilmente, come affermato dalla Corte Costituzionale (da ultimo, sentenza n. 253/2006) nella esclusiva potestà legislativa dello Stato”. E nessuna norma statale attribuisce valore di scelta cremazionista alla semplice iscrizione nel registro della cremazione.

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La Pagina dei Quesiti Risolti Minore non iscritta in anagrafe per mancanza di documenti Sono a richiedere la procedura da seguire relativamente a una bambina che siamo stati impossibilitati ad iscrivere in APR, in quanto nata in Sudamerica e i genitori (padre di cittadinanza italiana, madre cittadina straniera), non hanno mai voluto presentare a questo ufficio i certificati di nascita tradotti e legalizzati. Nell’anno 2013 i genitori hanno effettuato la richiesta di iscrizione anagrafica per tutto il nucleo familiare con provenienza da altro Comune. Al momento della nostra richiesta di cancellazione, il Comune risponde cancellando soltanto n. 3 individui, in quanto la bambina non è mai stata registrata neanche da loro, nonostante i continui solleciti [ ]. Ad oggi, nonostante le reiterate richieste da parte di questo ufficio, non è pervenuta alcun tipo di documentazione, pertanto, la bambina risulta essere ancora presente nel territorio, ma inesistente anagraficamente. Di quanto sopra ne è venuta a conoscenza la locale Stazione dei Carabinieri, che sta sollecitando per avere una segnalazione scritta da parte di questo ufficio. [ ] Risponde l’esperto ANUSCA Andrea Antognoni

status, derivante dall’atto di nascita, è indefinito, perché non è stata resa alcuna dichiarazione agli organi competenti (Consolato o Ufficio dello Stato Civile) né è stata mai portata alcuna documentazione relativa all’eventuale atto di nascita formato all’estero. L’ufficiale d’anagrafe, in questa singolare situazione, una volta ravvisata la stabile presenza della minore nella famiglia, può certamente agire, tenendo conto della sua posizione di pubblico ufficiale e della necessaria cautela in simili situazioni. In primo luogo, rispondendo alla richiesta dei carabinieri, sarà possibile preparare una nota scritta, in cui molto semplicemente si espongono i fatti per come a vostra conoscenza, e si fa rilevare la presenza della minore per cui mancano sia documenti sia un atto di nascita, facendo magari comprendere la rilevanza dell’atto di nascita ai fini del riconoscimento della capacità, dello status e dell’esistenza giuridica della persona. Per quanto attiene all’omessa dichiarazione di nascita, le sole strade da intraprendere sono quelle di interpellare, ancora una volta, i genitori, nonché il Consolato territorialmente competente. Ai primi occorrerà chiarire, in modo perentorio, che o si attivano per produrre la documentazione necessaria per la trascrizione dell’atto di nascita prevista dall’art. 15 del Dpr n. 396/2000

o si dovrà segnalare l’accaduto alla Procura della Repubblica, ravvisando l’ipotesi di omissione di dichiarazione di nascita come prescrive l’art. 32 del Regolamento (segnalazione che potrebbe comportare conseguenze anche gravi per i genitori). Ritengo ragionevole assegnare un termine breve, diciamo 15 giorni, entro i quali i genitori dovranno presentare la documentazione necessaria, in mancanza della quale non si potrà fare altro che procedere con la segnalazione al Procuratore, descrivendo semplicemente i fatti per come a conoscenza dell’ufficiale d’anagrafe in base alla documentazione raccolta. Naturalmente anche il Consolato italiano potrà essere coinvolto al fine di trasmettere l’eventuale copia dell’eventuale atto di nascita formato in quel Paese. Una volta formato l’atto di nascita si potrà procedere a iscrizione anagrafica per altri motivi con decorrenza dalla data di presentazione della domanda o eventualmente dalla data del provvedimento d’ufficio dell’ufficiale d’anagrafe (non si potrà più invece procedere a iscrizione per nascita essendo passato ben più di un anno dalla nascita stessa, come previsto da Istat Metodi e Norme serie B n. 29 anno 1992).

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Gli elementi raccolti dall’ufficiale d’anagrafe forniscono un quadro abbastanza chiaro della situazione. Si è in presenza di minore, presente sul territorio in modo stabile, del tutto priva di qualsiasi documento e il cui

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Dalla Calabria a Chianciano: pullman, poster e amicizia di Giosito Ciampa

Il XXXV Convegno Nazionale di Chianciano Terme ha rappresentato per la Calabria un evento importantissimo e di grande rilevanza. Sempre più consapevoli dell’importanza di aggiornarsi continuamente per tenere il passo con le novità legislative, i soci ANUSCA della Calabria hanno raccolto l’invito ad essere presenti e a non perdere l’ennesima occasione di formazione sulle nuove competenze e sull’ormai sempre più imminente novità dell’ANPR. L’organizzazione per la partenza è iniziata con largo anticipo, sollecitata puntualmente in maniera autorevole dal cav. Domenico Linarello, Vice Presidente nazionale dell’Associazione. Oltre alle numerose sollecitazioni telefoniche e verbali, avanzate nel corso delle riunioni dei comitati provinciali e, in maniera più incisiva, nell’ultimo convegno regionale di Vibo Valentia, è stata realizzata una giornata di organizzazione per la trasferta di Chianciano, tenutasi a Santa Caterina dello Jonio, durante la quale sono stati raccolti anche numerosi rinnovi di tessere sia individuali che di Comuni. Da subito si è colta la straordinarietà dell’evento che, alla fine, ha visto la partenza di un pullman di soci calabresi, oltre ai numerosi altri che sono intervenuti al convegno con mezzi propri, in treno e in aereo. Esaminando alcuni numeri del raduno, la Calabria si è assestata al quinto posto, dietro regioni di gran lunga più popolose, nella classifica del numero di soci partecipanti. Il dato riveste un’importanza notevole se si pensa, tra l’altro, ai non pochi chilometri che la dividono dall’amena stazione termale toscana. La proposta del pullman ha riscosso immediatamente grandi consensi tanto che qualcuno, preso dall’entusiasmo dell’iniziativa, ha pensato di realizzare delle creazioni fotografiche (continua a pag. 9)

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di grande interesse. Molto originale, per esempio, è stato il manifesto disegnato e attaccato ai finestrini del pullman che raffigurava il tragitto e dava risalto all’evento, indicandone il periodo ed il luogo di svolgimento, con un peperoncino rosso sullo sfondo. Degni di nota in quanto molto originali e pieni di significato e di tappe storiche, sono state due realizzazioni fotografiche. Una realizzata da Vincenzo Serrao, socio da diversi lustri, dove viene messo in risalto il lavoro di “costruzione” operato dall’ANUSCA e le città italiane che hanno ospitato, dall’origine sino ad oggi, i convegni nazionali che si sono succeduti; l’altro del figlio del nostro Vice Presidente nazionale, Domenico Linarello, raffigurante un grande albero con i nomi di tutte le regioni italiane ed il numero di Comuni e di soci individuali con sullo sfondo alcune immagini emblematiche e rappresentative dell’attuale sede dell’Accademia, in Castel San Pietro Terme. Tali stampe sono state donate, in uno dei momenti di relax del convegno, da una nutrita delegazione di soci calabresi, al Presidente Gullini, che ha molto gradito e apprezzato sia l’originalità delle creazioni che il gesto. Particolarmente indovinata, è stata la decisione organizzativa di fare alloggiare tutti i “calabresi” nello stesso albergo; si è rafforzato quel clima di amicizia e di famiglia tra gli intervenuti. Nel corso dei pasti, sono state raccolte parecchie quote associative che sono state, poi, consegnate alla dott.ssa Silvia Odorici; i simpatici e graditi omaggi per i rinnovi delle tessere sono stati consegnati al Vice Presidente Linarello che, successivamente, ha provveduto personalmente a distribuirli ai neo tesserati. Per una moltitudine di aspetti, quello di quest’anno è stato, per le ragioni sopra indicate, senza ombra dubbio un convegno che rimarrà nella storia della Calabria. È auspicabile che, anche per gli anni a venire, si possa contare su un numero sempre crescente di partecipanti, essendosi ormai radicata in tutti l’importanza che riveste il Convegno Nazionale.

Giornata di Studio di successo a Locri A Locri, il 2 febbraio, si è tenuta una giornata di studio che ha raggiunto apprezzabili risultati. Il Presidente del Comitato Giovanni Capogreco ha riferito con soddisfazione di 54 presenze al seminario e, sul versante tesseramento, della sottoscrizione di 36 tessere individuali e del passaggio di 3 Comuni dalla quota B alla D, nonchè la conferma della quota D da parte dei Comuni di Locri e di Reggio Calabria. Piacevole sorpresa il relatore della giornata, Angelo Dima, che ha saputo tenere alta l’attenzione dei partecipanti con elevata capacità e professionalità: sicuramente messa a frutto l’ esperienza, se pur breve ma intensa, acquisita il 7 e l’8 gennaio nella riunione degli esperti a Castel S. Pietro. Una piacevole nota: era presente a Locri quasi tutto il gruppo del pullman organizzato per Chianciano 2015.


In Accademia un seminario di successo su emergenza immigrazione

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ei giorni 11 e 12 febbraio si è svolto presso l’Accademia degli ufficiali di stato civile un interessante seminario che, per gli argomenti in programma, ha ottenuto un notevole successo di partecipazione: alla proposta di affrontare il tema “L’ufficiale di stato civile e d’anagrafe alle prese con l’emergenza immigrazione” hanno risposto più di 120 operatori particolarmente interessati, attenti e coinvolti, tanto da non far mancare interventi con quesiti, casi particolari o richieste di approfondimento. Noemi Masotti e Renzo Calvigioni sono i relatori che hanno curato l’esposizione, seguendo la scaletta del programma, mantenendo viva l’attenzione dei presenti e sollecitando il dibattito sulle diverse problematiche. Nella prima giornata si è affrontato l’argomento del programma dal punto di vista dello stato civile, partendo dagli eventi imprevisti, fino ad arrivare agli eventi programmati: ricordando che è compito dell’ufficiale dello stato civile registrare gli eventi, si è partiti dalla nascita da genitori profughi, rifugiati o privi di documenti per cercare di comprendere le diverse procedure che consentano la registrazione della nascita, pur in presenza di carenze informative e documentali. Naturalmente, trattandosi di nascita

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in Italia di cittadini stranieri, è stata esaminata anche la possibilità del riconoscimento di filiazione da parte del genitore straniero, sia contestualmente alla nascita che dopo la formazione dell’atto di nascita, valutando le possibili soluzioni in applicazione della legge dello Stato di appartenenza, o secondo quanto previsto dal nostro ordinamento, qualora il riconoscimento non fosse stato considerato ammissibile secondo la normativa straniera. Nella seconda parte della mattinata è stato affrontato l’esame di un evento programmabile quale il matrimonio, sempre dal punto di vista dell’ufficiale di stato civile, ed avente come parte direttamente interessata almeno un cittadino straniero: sono state esaminate le diverse ipotesi del matrimonio di stranieri, compresi, ovviamente, profughi, rifugiati ed apolidi, oltre a coloro che si trovano stabilmente in Italia quali immigrati regolari. Una parte del pomeriggio è stata dedicata ad approfondire gli aspetti della nuova disciplina di separazione e divorzio introdotta dalla legge 162/2014, con particolare riferimento ai cittadini stranieri che volessero utilizzare tali recenti norme per far venire meno il proprio vincolo coniugale. La mattinata del secondo giorno è stata invece interamente dedicata alla trattazione dell’emergenza immigrazione dal punto di vista dell’ufficiale d’anagrafe. Sono

state precisate le differenze sostanziali esistenti, sia a livello terminologico che più strettamente giuridico, tra le diverse categorie di migranti: dal richiedente asilo, al rifugiato politico, dal titolare di protezione sussidiaria allo straniero beneficiario della protezione umanitaria. Si è quindi proceduto con l’analisi delle problematiche che l’ufficiale d’anagrafe può trovarsi ad affrontare nella gestione anagrafica di queste categorie di cittadini stranieri, dall’iscrizione presso i centri di accoglienza alla cancellazione anagrafica. Si è quindi passati ad affrontare le problematiche legate all’iscrizione anagrafica dei cittadini beneficiari della protezione internazionale, partendo dall’analisi del sistema territoriale dell’accoglienza così come si configura oggi a seguito del recepimento delle direttive comunitarie: dai Centri di Identificazione alle strutture dello SPRAR. Particolare interesse ha suscitato l’approfondimento delle nuove disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 142/2015, entrato in vigore il 30/09/2015, che ha recepito le direttive comunitarie n. 2013/33/UE e n. 2013/32/UE. Il seminario si è così chiuso all’insegna della massima soddisfazione, sia per i relatori che per gli operatori, una volta ancora stimolati ad arricchire e accrescere la propria professionalità, tramite l’aggiornamento e la formazione continua garantita da ANUSCA.


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Agenda Digitale e Servizi Demografici: se ne è parlato a Nardò

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di Giuseppe Leopizzi - Segretario Generale Comune di Nardò

l 2 febbraio si è svolto a Nardò, con il patrocinio del Comune, che ha messo a disposizione il Chiostro dei Carmelitani, un convegno organizzato da ANUSCA dedicato all’Agenda Digitale applicata ai servizi demografici; è stato un’occasione di confronto sull’applicazione dell’informatica ai documenti amministrativi in particolare alle copie conformi di documenti informatici e alla firma digitale. Tale convegno, proposto dal Comitato Provinciale, ha voluto fornire un aggiornamento sulle tematiche applicative del prossimo futuro con cui inevitabilmente gli uffici comunali saranno chiamati a confrontarsi e si inserisce nelle giornate di aggiornamento che ANUSCA offre agli Enti Associati. Relatore è stato Alessandro Francioni, dirigente dei Servizi informatici del Comune di Cesena, uno degli Enti sperimentatori dell’ANPR, destinata a subentrare alle anagrafi di ciascun Comune. Fra le autorità era presente il delegato del Prefetto, dott. Paolo Gentilucci, dirigente area II UTG di Lecce; presenti inoltre altri funzionari della Prefettura riguardando l’argomento i servizi di competenza statale.

Il rappresentante del Governo ha sottolineato le prospettive future dell’ANPR nell’ottica dei servizi al cittadino. L’assessore del Comune di Nardò, Giuseppe Tarantino ha rimarcato l’attenzione dell’Amministrazione Comunale alla formazione continua del personale che si traduce in efficienza dei servizi. La relazione preceduta da una breve introduzione del Presidente del Comitato che ha enunciato i dati relativi agli iscritti e l’importanza dei

crediti formativi, toccando tutti argomenti di attualità applicati ai servizi demografici e non solo. La normativa tecnica, infatti, ha fatto presente il relatore, richiede conoscenze e competenze riferite a tutti gli ambiti comunali e un aggiornamento del manuale di gestione; non sono mancati gli spunti dal pubblico relativi alla certezza da attribuire nel tempo ai documenti firmati digitalmente.

ANPR NEXT È un portale web per la verifica e la validazione dei dati anagrafici del Comune e della loro compatibilità con le strutture e le logiche di ANPR. Il software ANPR Next è erogato in modalità Software as a Service (SaaS) e sarà fruibile mediante l’utilizzo di un comune browser. Il sistema per l’erogazione del servizio SaaS è gestito in Cloud da Dedagroup spa nel pieno rispetto delle prescrizioni e indicazioni in merito al trattamento dei dati personali. A chi è rivolto? Tale strumento è stato ideato per supportare gli Enti che desiderano bonificare la propria base dati di anagrafe residenti allineandola, al contempo, con le logiche di controllo implementate da ANPR. Maggiori informazioni su modalità e costi del servizio su www. anusca.it

FOTONOTIZIA: Concluso il ciclo dei “Pomeriggi di Studio - 2015” a Ferrara Si è concluso il 16 dicembre a Ferrara il ciclo dei “Pomeriggi di Studio” 2015, organizzato da ANUSCA, in collaborazione con il Comitato Provinciale, i Comuni della Provincia e la Prefettura di Ferrara.

I lavori del pomeriggio, cui hanno partecipato oltre 50 operatori, coordinati dal Dott. Carpanelli, Presidente del Comitato Provinciale ANUSCA, hanno visto, oltre che la presenza del Vice-Prefetto Dott. Martorano, anche il gradito intervento in aula del Prefetto di Ferrara Dott. Tortora.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI 2016 IL 5° POMERIGGIO DI STUDIO 30 MARZO - QUESITI DI ANAGRAFE ED ELETTORALE SARÀ ORGANIZZATO DALLA 18 MAGGIO - ANPR PREFETTURA DI FERRARA IN 28 SETTEMBRE - CITTADINANZE E STATO CIVILE COLLABORAZIONE CON ANUSCA 12 OTTOBRE - POLIZIA MORTUARIA


Trofarello (TO) 50 partecipanti al 1° Pomeriggio di Studio di Enza Augelli - Resp. Servizi Demografici e Generali Comune di Collegno

Il 24 febbraio sono iniziati, con il patrocinio del Comune di Trofarello ed in collaborazione con il Comitato Provinciale di Torino, i pomeriggi di studio rivolti agli operatori dei Servizi Demografici su tematiche di attualità in materia di Anagrafe e Stato Civile. I pomeriggi di studio complessivi saranno 6 e termineranno il prossimo mese di novembre, toccando argomenti diversi ed attuali sia in materia anagrafica che di stato civile. Nello specifico l’esperta Nadia Patriarca, con grande capacità di coinvolgimento ha illustrato con chiarezza, la normativa relativa alla gestione dei profughi, dei rifugiati, dei richiedenti asilo e protezione, nonchè dei minori stranieri sia dal punto di vista anagrafico che da quello di stato civile. I tanti colleghi presenti hanno ascoltato con estrema attenzione gli argomenti trattati, e durante l’esposizione non sono mancati quesiti interessanti ed attuali, con esposizione di casi e problematiche presentatesi agli sportelli degli uffici demografici. È stato importante avere chiara la differenza tra gli status posseduti dagli stranieri presenti sul territorio, perché essere un “rifugiato” anziché un “richiedente asilo” o un “migrante” implica l’attivazione di procedure diverse. Il pomeriggio di studio è stato un successo sotto tutti i punti di vista, infatti, i colleghi e le colleghe presenti in sala hanno espresso tutto il loro apprezzamento con uno scrosciante applauso alla fine del corso.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI TROFARELLO 13 APRILE 2016 16 MARZO 2016 4 MAGGIO 2016

14 SETTEMBRE 2016

16 NOVEMBRE 2016 E ANCORA...

il Convegno Regionale del Piemonte SALUZZO - OTTOBRE

Soddisfazione per la formazione a Desana Piena soddisfazione per la riuscita del pomeriggio di studio organizzato dall’ANUSCA a Desana. Il Sindaco Roberto Ferrarotti, che si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione, ha introdotto i lavori portando anche i graditi saluti del Presidente Nazionale dell’ANUSCA Paride Gullini. È poi intervenuto il Vice Prefetto Vicario Reggente Dott.ssa Raffaella Atianese che, con la propria presenza, ha così voluto sottolineare la valenza dell’evento. Dopo l’introduzione del vicepresidente provinciale Claudio Fecchio, il relatore Roberto Gimigliano ha iniziato la trattazione del tema all’ordine del giorno, ossia l’ANPR: il subentro dei Comuni e gli adempimenti degli ufficiali d’anagrafe. Il docente ha esaurientemente fornito precisi ragguagli circa tempistica, modalità e problematiche che tutti operatori anagrafici dovranno affrontare per poter giungere, entro la fine dell’anno corrente, alla trasmigrazione delle anagrafi locali in ANPR. L’iniziativa ha dimostrato da un lato la grande disponibilità degli operatori comunali a rispondere professionalmente alle nuove sfide che li attendono e, dall’altro, la necessità di una continuativa offerta formativa al fine di farsi trovare pronti. In questo senso, un plauso va alle Amministrazioni Comunali che – non senza sforzo – hanno consentito ai propri dipendenti di partecipare al corso.

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Novità di anagrafe & stato civile a Biancavilla

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rande partecipazione anche alla giornata di studio organizzata dall’ANUSCA con il patrocinio del Comune di Biancavilla che si è svolta giovedi 3 dicembre 2015 presso la Villa delle Favare, una bellissima residenza signorile del settecento, nel centro storico della città di Biancavilla, sede della biblioteca Comunale. In questa cornice suggestiva si è parlato di separazione, divorzio di fronte all’ufficiale di Stato Civile, di abusivismo abitativo e accertamenti anagrafici. L’apertura dei lavori è stata affidata al saluto dell’Assessore del Comune di Biancavilla Francesca Grigorio, e del vice Presidente Nazionale ANUSCA Corrado Zaccaria e dal Presidente Provinciale del Comitato ANUSCA Lina Lizzio che ha ringraziato pubblicamente il direttore dei Servizi Demografici del Comune di Biancavilla Salvatore Leonardi per la collaborazione nell’organizzazione della giornata. La giornata di studio, durante la quale ha relazionato l’esperta ANUSCA Giuseppa Mantineo, ha lasciato tutti soddisfatti. Come sempre la docente, durante la sua relazione, ha coinvolto la platea con dovizia di particolari ed esempi pratici.

Un momento dei saluti di apertura e sotto, foto di gruppo dei corsisti

L’ANUSCA di Messina elegge il suo Presidente La giornata di Studio organizzata dall’ANUSCA nel Comune di Villafranca Tirrena in data 16 Dicembre 2015 in provincia di Messina è stata l’occasione per riunire i Componenti del Comitato Provinciale di Messina, eletti il 28 Maggio 2015 a Librizzi (ME), ed eleggere il Presidente e il Vice Presidente. Alla presenza del Vice Presidente Nazionale Corrado Zaccaria, che ha ricordato il profilo umano e organizzativo del predecessore Domenico Giunta, i membri del Comitato provinciale: Nicola Barca, Rosario Campione, Antonino Colloca, Giaquinta Costantino, Carmela La Fauci del Comune di Messina, Antonietta Castelluzzo (librizzi), Cateno Chillemi (Roccafiorita), Agatino Furnari (Merì), Antonino Giuffrè (Brolo), Catena Patti (S. Stefano di C.), Pietro Piscitello (Pettineo), Alfia Puglisi (Villafranca T.), hanno provveduto alla suddetta nomina e sono risultati eletti all’unanimità dei presenti Pietro Mostaccio (Presidente) e Antonino Smedile (vice Presidente).

Comitato di Redazione Lorenzo Cioni, Sceila Gasperini, Alessandro Mengoli Direttore Resp.le Silvia Odorici, Bianca Severi, Silvia Zini Paride Gullini Servizi Fotografici Vice Direttore Primo Lorenzo Cioni, Gabriele Lanzoni Mingozzi Impaginazione e Grafica Redazione Sceila Gasperini Silvia Zini

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ANUSCA e i Servizi Demografici di Raffaele Giuliano - Socio ANUSCA

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Servizi Demografici costituiscono la nascita e il funzionamento di un Comune. Le attività di anagrafe, Stato Civile, Leva Militare ed Elettorale sono svolte dai Comuni per conto dello Stato. L’art. 54 TU 267 del 18/8/2000 stabilisce che per tali attività il Sindaco è Ufficiale di Governo ed è da ritenersi che ai suoi delegati derivino tali funzioni. La normativa demografica e i predetti uffici che l’applicano uniformemente in tutti i Comuni italiani, anche se di Regioni diverse, rappresentano realmente l’unità di Italia, minata particolarmente negli anni Ottanta. La nascita di ANUSCA agevolata proprio in tale periodo dai Ministeri competenti è riuscita indirettamente a collaborare per la salvaguardia della predetta unità. Infatti la professionale ANUSCA, senza scopi né sindacali, né politici, ha unito personalmente e professionalmente

gli addetti agli Uffici demografici di tutta Italia. Essi, nel conoscersi nei riusciti convegni professionali, locali e nazionali, organizzati dall’ANUSCA sotto l’egida delle Autorità competenti, hanno abolito quella illogica distanza del “Lei” imposta dalla burocrazia. Gli operatori demografici, a vantaggio dell’utenza, hanno tradotto in efficienza

dei servizi questi rapporti interpersonali instauratisi con i “colleghi” di tutta la Nazione. Nello stesso tempo non si sono fatti abbagliare da sete di potere o distruttivi protagonismi imponendosi di non creare altre analoghe Associazioni di facile realizzazione, ma che avrebbero incrinato quell’unità di cui si è fieri. L’ANUSCA è da ringraziare per quanto detto, per aver agevolato con i pubblici dibattiti, il miglioramento e l’unificazione dei procedimenti burocratici, per aver organizzato corsi professionali qualificanti per un giusto riconoscimento delle categorie interessate. In qualità di socio fondatore dell’ANUSCA il sottoscritto si sente in dovere di ringraziare certamente a nome di tutte le persone e gli enti che negli anni si sono avvicendati per il buon “cammino fatto e da farsi” guidata dal mitico Presidente Cav. Paride Gullini che certo curerà il necessario proseguo di questa benemerita Associazione.

Legnano: l’identità del neo cittadino

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di Antonino Priolo - Funzionario Stato Civile Comune di Legnano

unedì 15 febbraio 2016 a Legnano (Mi), presso la sala conferenze “Leone da Perego” si è svolto un corso dal titolo “Identità del nuovo cittadino: dubbi, difficoltà e soluzioni”, tenuto dalla docente ANUSCA Nadia Patriarca alla presenza di circa 70 colleghi dello stato civile e di anagrafe di diversi Comuni della provincia di Milano e Varese, oltre a due colleghe che, per l’interesse dell’argomento trattato, sono arrivate da un Comune in provincia di Vicenza. Si è parlato della normativa interna e internazionale che disciplina la materia del diritto al nome e cognome, analizzando le criticità e i dubbi nel caso della nascita in Italia e all’estero di un italiano e quella in Italia dello straniero, delle modalità con cui identifichiamo negli uffici di stato civile e di anagrafe il cittadino non italiano, di come si deve procedere in caso di cambio delle generalità dello straniero che è nostro residente ovvero titolare di alcuni atti dello stato civile iscritti o trascritti nei nostri registri. E ancora, del cambio delle generalità del

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cittadino italiano all’estero, del cambio delle generalità dei cittadini stranieri che acquistano la cittadinanza italiana per decreto (cosidetta naturalizzazione) e, quindi, della circolare del Ministero dell’Interno n. 14424 del 23/12/2013, indirizzata alle Prefetture, che ha risolto il problema del cambio delle generalità dei neo cittadini, subito dall’applicazione della legge italiana, ma ne ha creati dei nuovi come quello del cambio delle sue attuali generalità

se sono diverse perché cambiate nel tempo rispetto a quelle attribuite nell’atto di nascita al momento della sua formazione. Ci si è soffermati inoltre sulla procedura corretta per notificare il decreto di cittadinanza, individuare e identificare l’interessato che deve rendere il giuramento di cittadinanza su come trascrivere il decreto, l’atto di nascita, quello di matrimonio, sui controlli formali sugli atti da trascrivere e le comunicazioni successive. Insomma un argomento sempre attuale e di estremo interesse, reso ancor di più interessante e coinvolgente dalla passione con cui Nadia Patriarca ha spiegato ai colleghi la normativa, la giurisprudenza, la dottrina ed anche la sua esperienza professionale in materia. L’incontro cui ho avuto il piacere di partecipare ha ottenuto un riscontro molto positivo da parte dell’intera platea e sono sicuro che le colleghe di Vicenza non abbiano fatto tanti chilometri per nulla. Arrivederci alla prossima occasione di aggiornamento professionale che sarà organizzata nella città di Legnano.


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Documenti falsi? Un seminario ad hoc a Lissone

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di Antonia De Luca - Responsabile Stato Civile Comune di Lissone

ell’accogliente Sala Consiliare del Comune di Lissone è stato avviato il primo pomeriggio di studio previsto dal calendario degli incontri della provincia di Monza e della Brianza. I lavori sono stati aperti dalla dottoressa Giulia D’Onofrio, Vicario della Prefettura di Monza, che non fa mai mancare il Suo supporto alle iniziative che ANUSCA propone agli operatori dei Servizi Demografici e alla quale rivolgiamo in nostro più caro ringraziamento per la fiducia e l’onore che ci riserva, unitamente all’Amministrazione Comunale che ci ospita sempre con grande interesse e disponibilità. Il team di relatori, presentato dalla dott.ssa Mariagrazia Ronzoni, Dirigente del Settore SSDD, era formato dai dr. Flavio Rosa e Davide Capsoni della Polizia Locare di Milano, Ufficio falso documentale, e da Antonia De Luca relatrice ANUSCA oltre alla gradita presenza del Comandate della Locale Polizia di Lissone dr. Ferdinando Longobardo e del Vice Comandante dr. Stefano Lanna. L’argomento proposto ha trattato del valore aggiunto che è possibile apportare al nostro lavoro quando si sviluppano e si strutturano sinergie con l’Ufficio di Polizia Locale e che permettono di avvalersi di quel professionale supporto integrativo al fine di valutare l’originalità dei documenti prodotti da italiani e non, all’atto delle svariate istanze rivolte alla Pubblica Amministrazione. Abbiamo analizzato con particolare approfondimento l’affidabilità dei documenti propedeutici all’iscrizione anagrafica. L’accertamento dell’identità della persona, infatti, sancito dall’art. 6, comma 3, del d.P.R. n. 223/1989, prevede l’obbligo, per tutti coloro che rendono le dichiarazioni anagrafiche, di comprovare la propria identità mediante l’esibizione di un documento di riconoscimento. Gli eventi di cronaca fanno emergere sempre più la necessità di concentrare la nostra attenzione sui documenti allegati alle istanze di iscrizioni e devono diventare il primo accertamento dell’Ufficiale d’Anagrafe, parallelo a qualunque altra valutazione di fatto e di diritto del procedimento di iscrizione.

Il fenomeno della contraffazione dei documenti ha raggiunto un alto livello di sofisticazione e la capillare distribuzione, favorita dalle attuali innovazioni di mercato tecnologico, ci rende vulnerabili nella nostra attività d’ufficio. Solo migliorando la nostra competenza e professionalità possiamo evitare di essere strumentalizzati della micro e macro criminalità ed evitare di essere coinvolti come garanti di una falsa identità, recepita come autentica in fase di iscrizione anagrafica e confermata mediante l’emissione di una carta d’identità. La presenza di Rosa e Capsoni ci ha permesso di conoscere, compatibilmente con la disponibilità dei tempi, alcune caratteristiche di originalità dei documenti di identità e degli atti provenienti dall’estero per poi apprendere le procedure da intraprendersi in caso di rilevata contraffazione così da innestare quella

auspicata sinergia affinché possano scattare le attività Polizia Giudiziaria che ci sollevano dalla questione e ci proteggono da coinvolgimenti di false identità. Per aiutarci nell’acquisizione di queste abilità, i colleghi hanno realizzato un apposito software che permetterà di verificare immediatamente l’affidabilità dei documenti presentati e che metteranno a disposizione di tutti i partecipanti del corso oltre a fornirci tecniche e strategie utili al nostro obiettivo. Un grande ringraziamento a tutti i partecipanti per una presenza contrassegnata da una partecipazione ai lavori attenta e costruttiva, ricca di interventi critici e mirati che hanno contribuito ad innalzare il livello di analisi e discussione dell’argomento. Un ringraziamento in ultimo, ma non per ultimo, allo splendido staff di ANUSCA per la cura e il supporto dedicato all’iniziativa.

La carica dei cento a Silea di Silvano Fadel - Responsabile SS.DD. Comune di Oderzo

Un brillante Romano Minardi ha affabilmente intrattenuto i 100 colleghi intervenuti giovedì 28 gennaio 2016 a Silea per sentirlo relazionare in merito all’avvio di ANPR, delle operazioni preliminari e sentire l’esperienza del suo Comune, pilota nel subentro. Il relatore ha confermato quali sono gli adempimenti preliminari tranquillizzando gli operatori presenti circa la mole di “posizioni errate” in INA. Ha Illustrato le modifiche al regolamento anagrafico per adattarlo all’ANPR, ha parlato delle sua potenzialità, ma anche delle criticità riscontrate nel sistema precisando che dovranno essere risolte man mano che il progetto prende forma. Ha parlato anche delle CIE, dell’interconnessione con lo stato civile. Ha saputo instillare fiducia in tutti noi da sempre abituati a rimboccarci le maniche anche di fronte alle nuove incombenze, coscienti di essere protagonisti di questo nuovo punto cardine dell’ammodernamento della P.A. Il pomeriggio è volato, le oltre quattro ore di relazione sono trascorse in un baleno e alla fine un meritato applauso ha chiuso la riunione.


A Marino formazione & vita associativa

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l 28 gennaio si è svolta, nella splendida sala del consiglio del Comune di Marino un interessantissimo corso di formazione e con l’occasione anche il rinnovo del Comitato Regionale del Lazio. Il corso è stato organizzato sotto l’egida del Comune e fortemente voluto dal Commissario straordinario dell’ente locale vice prefetto dott.ssa Enza Caporale e dal subcommissario vice prefetto dott.ssa Serafina Mascolo che hanno anche contribuito alla scelta degli argomenti oggetto di approfondimento in materie delegate al Sindaco ma di estrema delicatezza ed importanza per tutti i cittadini quali quella elettorale ed anagrafica. Il corso si è svolto con la partecipazione del bravissimo esperto in materia elettorale, Sergio Santi la

mattina e la tenace esperta di anagrafe Lorella Capezzali il pomeriggio, i quali hanno tenuto alta l’attenzione della platea. Il confronto è stato continuo grazie all’analisi di casi pratici posti all’attenzione anche dalla platea che ha partecipato attivamente sollevando questioni di carattere applicativo connesse all’applicazione della complessa normativa. Tra la prima e la seconda parte della giornata, quindi, si è svolto anche il rinnovo del Comitato a norma del regolamento degli organismi regionali dell’Associazione. Il Presidente uscente dott.ssa Schiavella ha invitato coloro che avevano già comunicato la loro candidatura a raggiungere il centro della sala e tutti gli altri desiderosi di partecipare a fare altrettanto. Hanno quindi espresso il voto 167 associati,

Panoramica della Sala del Consiglio di Marino Foto di gruppo dei neo eletti del Comitato Regionale

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di cui 59 con delega, ed è stato eletto un nuovo Comitato Regionale che ben rappresenta il territorio sia perché costituito da Comuni di ogni provincia del Lazio sia riferibile a diverse realtà territoriali.

I nuovi membri del Comitato Regionale sono: Antonella Bernabei (Tarquinia), Giovanna Borriello (Colleferro), Patrizia Bruno (Viterbo), Graziella Cecconi (Consigliere Nazionale ANUSCA), Ercole Cerilli (Roccagorga), Lucia D’Angelo (Pomezia), Francesca De Angelis (Marino), Adele De Paolis (Roma), Gaspare Di Bernardo (Terracina), Giovanni Di Rocco (Consigliere Nazionale ANUSCA), Maria Rosaria Durante (Velletri), Cristina Festuccia (Rieti), Franco Frasca (Valmontone), Eder Luzi (Rieti), Ester Caterina Mancini (Tivoli), Andrea Manzo (Itri), Giuseppina Mignemi (Rieti), Caterina Morelli (Anagni), Roberto Palombo (Grottaferrata), Stefano Pucci (Tarquinia), Luca Refrigeri (Paliano), Teresa Ricotta (Latina), Fabiola Schiavella (Frascati), Giovanna Stazi (Rieti), Daniela Terenzi (Monte Porzio Catone), Antonio Vigilante (Fondi), Alessandro Zeppilli (Fiano Romano). Nella stessa sede, il neo comitato ha anche eletto i suoi rappresentanti confermando Fabiola Schiavella (Comune di Frascati) quale Presidente e nominando vicepresidente Ester Caterina Mancini (Comune di Tivoli) e Segretario Daniela Terenzi (Comune di Monteporzio). Buon lavoro a tutti!!


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VITA DI COMITATO... Qui Lecco: si rinnovano i membri ll 3 dicembre 2015 si è svolta l’elezione dei nuovi membri anche del Comitato Provinciale di Lecco. Il Presidente ha aperto la votazione, ribadendo l’obbligatorietà dell’iscrizione personale all’ANUSCA per ogni candidato. A seguito delle votazioni sono stati eletti quali componenti del Comitato Provinciale ANUSCA di Lecco per il biennio Angelo Falbo (Comune di Lecco), Bruna Pansa (Pescate), Paolo Colombo (Ello), Matteo Bonacina (Airuno), Marisa Cantoni (Mandello), Rosangela Balatti (Lierna), Ivana Pozzi (Lecco), Annunciata Acquistapace (Cortenova), Giuseppina Brambilla (Verderio), Giovanni Melesi (Ballabio), Stefania Nasta (Barzago), Magda Marchesi (Torre de’ Busi). Viene poi nominato all’unanimità come Presidente del direttivo provinciale il Sig. Falbo Angelo del Comune di Lecco. È stato altresì stabilito che faranno parte anche di questo comitato, in qualità di collaboratori-gruppo lavoro: Mariarosa Riva (Casatenovo), Ornella Frigerio (Dolzago), Antonella Meregalli (Castello Brianza) e Giovanna Porsenna (Lecco). Nella stessa occasione, viene concordata la partecipazione al Comitato Provinciale della Dott.sa Michela Rignanese, in rappresentanza della Prefettura di Lecco.

Dal Comitato provinciale di Siracusa: “Un’esperienza riuscita” Poco prima della pausa estiva, nel mese di luglio, ci siamo chiesti quali idee e nuove formule potessimo mettere in campo per raggiungere meglio i nostri iscritti disseminati per tutta la provincia e come riuscire a raggiungere anche gli altri che iscritti ancora non sono: un po’ annoiati, un po’ demotivati, un po’ sconfortati in questo non incoraggiante panorama generale. Ci siamo detti che non era necessario escogitare alcuna formula magica e che sarebbe bastato avvicinare i colleghi, i compagni di cordata, riunendo ogni tanto la famiglia come si fa in occasione del pranzo della domenica. La decisione è stata quindi di rispolverare una formula che avevamo già testato in passato con grande fortuna. Abbiamo stabilito tre appuntamenti, tre incontri pomeridiani, di mercoledì in orario non lavorativo, nei locali dei Servizi Demografici del Comune capoluogo. È stato un bel ritrovarsi in modo più intimo e meno formale che durante una giornata di studio; è stato come sedersi in salotto e fare quattro chiacchiere tra vecchi amici. La partecipazione è stata straordinariamente sentita e si sono fatte avanti tante facce nuove. Già, perché nel frattempo tanti colleghi hanno raggiunto il traguardo della pensione e, davvero a piccole dosi, sono stati sostituiti da personale più giovane anche se talvolta non ancora contrattualizzato o comunque non a tempo pieno. Per questi colleghi, che provengono spesso da altri settori dell’Ente, i Servizi Demografici sono stati una vera scoperta: nessuno di loro avrebbe mai immaginato che lavorare allo Stato Civile, Anagrafe, Elettorale avrebbe disvelato un tale sconfinato mondo fatto di tanto interesse, tante novità, tante curiosità, coniugate con tanta professionalità e responsabilità. I tre affollatissimi incontri sono stati incentrati su materie di stato civile il primo, d’anagrafe il secondo e sulle novità riportate dal XXXV Convegno nazionale il terzo. Ci si è dati ora la giusta pausa per le feste natalizie, ma già nel sentirci telefonicamente per motivi di lavoro, si avverte forte la richiesta di nuove occasioni di incontro e scambio. In questi giorni il comitato ha infatti allo studio il programma degli incontri per il primo semestre e si attende la disponibilità dei Comuni ad ospitare le giornate di formazione. È inoltre allo studio ... la ricerca di una buona pizzeria, e da noi non mancano di certo, in cui incontrarci una sera perché a tavola si impara a conoscersi meglio. Stare insieme, confrontarsi e a volte anche confortarsi, offrire ai colleghi la soluzione ad un particolare quesito, suggerire ad un altro come è stato affrontato un problema, è uno dei modi migliori per fare squadra e per accrescere, noi ci crediamo profondamente, il legame con ANUSCA. E ora sotto con il tesseramento...nella certezza che insieme contiamo di più e che l’ANUSCA è la casa di tutti gli operatori dei Servizi Demografici.

Rinnovato il Comitato di Biella Lo scorso settembre gli operatori della provincia di Biella si sono riuniti nel capoluogo per procedere al rinnovo del Comitato, di cui entrano a far parte Cinzia Baldi (Comune di Andorno Micca), Salvatore Curvà (Biella), Nadia Gubernati (Vigliano Biellese), Angela Lavecchia (Ponderano), Chiara Marangon (Verrone), Maria Motta (Candelo), Luca Oliviero (Benna), Monica Prata (Villanova Biellese), Pier Antonio Rasolo (Borriana), Vittoria Verna (Cossato). Il neo costituito Comitato si è riunito successivamente per procedere all’elezione del Presidente e delle altre cariche: Monica Prata viene votata all’unanimità alla guida del Comitato. Vice Presidente Nadia Gubernati e Segretario Pier Antonio Rasolo.


ANUSCA TI RISOLVE LA PRATICA IL SERVIZIO GARANTISCE LA POSSIBILITÀ DI ESSERE SEGUITI DA UN ESPERTO ANUSCA IN TUTTE LE FASI DI UN CASO COMPLICATO FINO ALLA SUA CONCLUSIONE, PER LA FORNITURA DI INDICAZIONI TECNICO PROFESSIONALI, L’ INVIO DI MODULISTICA E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DI ATTI E COMUNICAZIONI Come si svolge il servizio: Chi ha acquistato il servizio e necessita dell’intervento di un esperto deve compilare il modulo scaricabile nella sezione dedicata del sito www.anusca.it fornendo tutte le informazioni richieste. Successivamente verrà contattato dal nostro esperto per avviare l’iter di risoluzione della fattispecie, fino alla sua conclusione. ANUSCA per il tramite dei suoi esperti potrà compiere queste attività a seconda di quanto richiesto dal caso:  Teoria e normativa  Iter procedimentale con modulistica standard  Correzione di comunicazioni già predisposte dall’associato, redazione di risposte ad hoc (es. ad avvocati in caso di intimazione ad adempiere) I casi possono riguardare NASCITE:  La dichiarazione di nascita di cittadino straniero che non conosce la lingua italiana  Il riconoscimento di filiazione di bambino straniero da cittadino italiano  L’adozione internazionale: adempimenti  L’adozione particolare art. 44  l’adozione di maggiorenne straniero MATRIMONI  Il procedimento di pubblicazione  Il matrimonio di un cittadino straniero in Italia  Il matrimonio di un cittadino italiano nel consolato all’estero  Il matrimonio in Italia di due cittadini stranieri non residenti

DIVORZI  Trascrizione delle sentenza dall’estero (comunitarie ed extracomunitarie)  Art. 6 legge 162/2014: trascrizione negoziazione assistita  Art. 12 legge 162/2014: separazione e divorzio di fronte all’ufficiale di stato civile CITTADINANZA  L’acquisto della cittadinanza italiana da parte di minore convivente con genitore che l’acquistata  acquisto della cittadinanza per decreto  jure sanguinis: procedimento di riconoscimento di cittadinanza di discendente da cittadino italiano  riacquisto della cittadinanza

TRASCRIZIONI  trascrizioni di atti dall’estero  formazione di atti distrutti omessi o non registrati Come si attiva il servizio: Per attivare il servizio occorre inviare copia della determina/impegno di spesa o copia della ricevuta di versamento a quesiti@anusca.it unitamente al modello di richiesta di attivazione del servizio debitamente compilato scaricabile sul sito www.anusca.it Costi del servizio: ENTE/OPERATORE ISCRITTO ANUSCA ANNO 2016

ENTE/ OPERATORE NON ISCRITTO ANUSCA ANNO 2016

n. 1 pratica

Euro 150,00 + IVA

Euro 200,00 + IVA

n. 3 pratiche (pacchetto)

Euro 350,00 + IVA

Euro 500,00 + IVA

SERVIZIO

• PER CASI CHE ESULANO DALLE FATTISPECIE ELENCATE, ANUSCA SI RISERVA UN PREVENTIVO AD HOC

18 ANUSCA INFORMA


19 ANUSCA

Buona Pensione Angelo Pio! di Anna Argenzio Presidente Comitato ANUSCA Taranto

Il rag. Angelo Pio Matichecchia, Ufficiale di Anagrafe e di Stato Civile del Comune di Monteiasi (TA), dove è stato assunto il 23 aprile 1972, lascia il suo ufficio dopo 43 anni di onorato servizio. In un Comune di circa 6.000 abitanti, dove ci si conosce tutti personalmente, dove i rapporti sono immediati, Angelo Pio Matichecchia è stato non solo l’Ufficiale di Anagrafe e di Stato Civile, ma il riferimento di tutta la popolazione per i rapporti con l’Ente Locale. Andare in Municipio significava per i monteiasini andare da Angelo Pio e andare da questi significava andare in Municipio, dove trovare il funzionario pronto, puntuale, diligente, disponibile, competente, a cui rivolgersi, senza defatiganti attese, per richiedere e ottenere documenti, per avere informazioni, per trovare il consiglio opportuno e l’ascolto sempre attento e paziente. La disponibilità del rag. Angelo Pio non conosceva i limiti formali degli orari d’ufficio, essendo pronto, in ogni momento e in ogni caso in cui il suo servizio era necessario per l’Amministrazione comunale e, soprattutto, per la cittadinanza. Quanti interventi, anche al di fuori dell’orario di lavoro, per certificazioni, adempimenti e pratiche urgenti, per le richieste all’ultimo minuto! Il rag. Angelo Pio, con la sua pronta sensibilità nei riguardi della popolazione, con la sua garbata e cordiale affabilità, con la immancabile gentilezza e cortesia, ha fatto sentire sempre il Comune come la casa accogliente di tutti e di ciascuno, l’istituzione sempre accanto e dalla parte del cittadino. Una vita da funzionario integerrimo, competente e sempre disponibile, arricchita dal calore della famiglia, con l’amore sempre premuroso della moglie Sissy e l’affetto devoto delle due figlie, Jole e Rosy. È stato uno dei pionieri dell’ANUSCA della provincia di Taranto, fondata dall’indimenticabile Francesco Fontana, partecipando attivamente alla vita dell’Associazione e alle tante iniziative di aggiornamento promosse a favore degli iscritti di terra jonica.

INFORMA

Ci scrivono...

Riceviamo e volentieri pubblichiamo note di alcuni operatori che in procinto di andare in pensione hanno dedicato un pensiero all’Associazione

Partiamo da Alda Marini di San Giovanni Valdarno: “Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff di ANUSCA per la professionalità e la collaborazione fornita a me ed ai miei collaboratori nei cinque anni in cui sono stata responsabile dei servizi demografici del Comune di San Giovanni Valdarno. Tutti abbiamo partecipato ai corsi abilitanti per ufficiali di anagrafe e stato civile, un bel privilegio, e agli innumerevoli seminari di formazione e aggiornamento, che hanno rappresentato un aiuto fondamentale per il nostro lavoro. Ci ha dato la possibilità di incontrare colleghi con cui confrontarci e docenti a cui chiedere aiuto nei tanti momenti di difficoltà e questo ha certamente contribuito a migliorare il nostro lavoro e ci ha arricchito di esperienze positive”. Paola Benfenati di Bologna pone l’accento sui benefici della polizza assicurativa: “Ringrazio l’Associazione per avermi dato l’opportunità tramite la sua polizza assicurativa di aver lavorato in tutta serenità e tranquillità”. Infine Rosalba Cloriti di Galbiate scrive a Nadia Patriarca, rivolgendo un pensiero ad ANUSCA: “Cara Nadia, sono le persone come te che in questi ultimi anni hanno aiutato me ed altri colleghi ad affrontare le tante difficoltà nel nostro lavoro con maggiore tranquillità e sicurezza. Ringrazio tramite te la grande ANUSCA, costituita da persone splendide, sempre pronte a risolvere gli innumerevoli quesiti che giornalmente formuliamo”.

I Soci che volessero inviare riflessioni sulla vita associativa o sui temi più attuali possono scrivere a ufficiostampa@anusca.it

A Monteiasi, nei suoi 43 anni di servizio, sono cambiate tantissime Amministrazioni comunali, con

maggioranze di diverso orientamento politico, ma per tutte il rag. Angelo Pio Matichecchia è stato un esempio di correttezza, di lealtà, di elevato senso dell’istituzione e di responsabilità professionale, sapendo presentare un’immagine positiva dell’attività del Comune di Monteiasi. In occasione del pensionamento, nel corso di un’affollata manifestazione nell’aula consiliare del Municipio di Monteiasi, come segno di stima e di gratitudine, è stato insignito del premio “Fructus Arboris” 2015 per aver svolto il sevizio “lodevolmente, con solerzia, umanità, discrezione, tolleranza”: un esempio per quanti sono impegnati a continuare al meglio il lavoro nella Pubblica Amministrazione e, in particolare, negli Enti locali.



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