LA FILIERA CORTA STRUTTURATA L’idea nasce dalla constatazione che nel settore dell’agro-alimentare la speculazione di soggetti che intervengono nella filiera produttori-consumatori è notevole e questo genera due effetti negativi: 1) dal lato del produttore la realizzazione di prezzi bassi e quindi produzione di redditi minimi o comunque non remunerativi degli investimenti e i costi di produzione; 2) dal lato del consumatore, la non tracciabilità del prodotto e prezzi di acquisto molto alti. L’esigenza di ottenere prodotti agro-alimentari sempre più sicuri, coltivati in maniera naturale (biologica) ed esenti da prodotti chimici ed a prezzi accessibili, è da sempre una richiesta sempre più pressante da parte dei consumatori e dei piccoli produttori rappresenta la tendenza in atto con molteplici iniziative in tutta Europa, dai GAS (gruppi di acquisto solidali) il cui intento è quello di avvicinare i consumatori per acquisti all’ingrosso di prodotti agro-alimentari stagionali, ai Farmer’s market dove il produttore vende direttamente i prodotti aziendali al consumatore a prezzi più accessibili rispetto alla GDO (filiera corta) in particolari mercati organizzati in diverse località. Tutti gli approcci finora tentati costituiscono per lo più una specie di esercizio dell’emergenza anziché una vera e propria nuova forma di commercializzazione dei prodotti. Un nuovo modello di business in tal senso non è stato ancora sperimentato. Questo progetto ha lo scopo di inventarne e sperimentarne uno nuovo che tiene conto delle tendenze in atto e che però utilizzerà per affermarsi tutte le tecnologie disponibili, ad iniziare dalla strategia di marketing competitivo finalizzata all’acquisizione e fidelizzazione del cliente per giungere alla strategia di espansione e replicazione dell’iniziativa Nel recente passato sono state consumate parecchie esperienze, come la filiera corta, chilometro zero, gas, ecc. In alcuni casi vi sono risultati soddisfacenti, ma in ogni caso la spontaneità, l’improvvisazione, l’incostanza nell’offerta, non sortiscono gli effetti desiderati e il raggiungimento degli obiettivi che tutti auspichiamo: redditi più alti per i produttori che li stimolano a reinvestire in agricoltura, tracciabilità del prodotto, prezzi al consumo più bassi. Pertanto, si tenta con questa idea di perseguire tale obiettivo che ha il duplice effetto di essere un progetto economico e al contempo un progetto sociopolitico di sviluppo del territorio, di promozione della cooperazione al fine di creare sinergie necessarie ed utili per accrescere i redditi da impresa agricola. E’ anche un’occasione di lavoro e di creazione di nuovi posti di lavoro per i tanti servizi che dovranno essere resi, affinché il prodotto raccolto nelle campagne arrivi sulle tavole dei siciliani. Anche il modo di concepire la distribuzione dei prodotti creerà la nascita di piccole imprese a gestione familiare, le quali, insediate nei quartieri delle città e dei comuni, ritorna ad essere un modo alternativo di concepire la distribuzione. Progetto a cura di Dott. Agr. ANTONIO MEGNA – Via Cairoli n. 71 – 97100 RAGUSA – tel. 334-6853374 – E-mail: antonio@megna.it
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