N39

NUMERO

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ANNO X OTTOBRE 2002

Perabbattereilmurodell’indifferenzaedarealiallacreatività

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Editoriale “Tanti auguri a NOI, tanti auguri a NOI, tanti auguri a Caterpillar, tanti auguri a NOOOI!!!”

Vi starete chiedendo il perché di quanto scritto sopra, ebbene quest’anno il nostro giornale scolastico compie 10 anni!!!

In questo lungo arco di tempo le sue pagine hanno ospitato i pensieri e le opinioni di tanti ragazzi e continuerà a farlo negli anni a venire...

Siamo tutti grati per la possibilità dataci di entrare a far parte di questa grande famiglia; infatti oltre a permetterci di maturare e di proporre agli altri le nostre idee, le ore trascorse insieme tra le quattro mura dell’aula di informatica dei professori ci hanno dato modo di instaurare bellissime amicizie.

Non possiamo fare altro che augurare ancora anni e anni di “meritato” successo giornalistico al nostro Guru Battista, che segue questo progetto sin dai suoi primi vagiti sempre con la stessa voglia di fare!!!

Sigh sigh... (Momento di commozione cerebrale...emh generale...)

Ma veniamo a noi! Questo numero sarà sicuramente fantastico...anche perché testiamo per la prima volta il nuovo impaginatore!

Troverete articoli di tutti i generi, pronti a soddisfare i gusti anche dei più difficili, la nostra rubrica musicale (ormai sempre più Beh ora vi lascio alla lettura...HAVE FUN! Silvia C. 5^F P.S. Per favore, portateci i vostri disegni direttamente in redazione! Grazie.

P.P.S. Naturalmente cerchiamo nuovi collaboratori! Vi aspettiamooooooooooo!!!

Può sembrare una cosa difficile da credere... Nella nostra scuola, esattamente nella classe 4^H (modestamente la NOSTRA...), gioca al fantacalcio, indifferentemente dalla presenza o meno dei professori, un CAMPIONE MONDIALE di KARATE... Il mese scorso dopo svariati giorni d’assenza si è presentato in classe “sfoggiando” (ben nascoste nello zaino) ben 2 medaglie d’oro (o meglio color oro). Ora vi chiederete perché 2... Ebbene oltre che lui, ha vinto anche tutta la squadra... che squadra!!! Purtroppo il diretto interessato ha rifiutato con fermezza l’idea del prof Verzeri di farsi intervistare da noi (o da chiunque altro...) e quindi non vi diremo qual è il suo nome... Così impara a non volersi fare pubblicità gratuita!!!

Barbara&Irene 4^H

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Dal Mondo...

Nel quadro internazionale sconvolto dalla paura e dalla guerra al terrorismo islamico, si affaccia un altro groviglio di ferocia giuridica e di rispetto formale delle regole, religiose e politiche, che è un carattere dominante dell’islamismo odierno.

A distanza di sei mesi dalla questione sollevata a livello mondiale per fermare le mani che avrebbero lapidato Safiya, sembra che nulla sia cambiato. Un’altra giovane donna sarà giustiziata con l’accusa di aver avuto una figlia dopo il divorzio. Amina Lawal è stata condannata da una corte islamica di Bakori, nello stato di Katsina, dove vige la Sharia.

L’uomo che vive a pochi metri da lei nel villag-

International chiede al governo nigeriano di assicurare che Amina Lawal possa godere di tutti i suoi diritti per una regolare richiesta di appello, nei confronti della decisione del giudice, ad una corte imparziale e indipendente, in accordo con gli obblighi internazionali tra cui l’articolo 6 del Patto. Anche l’ONU ha inviato un appello per la moratoria dell’esecuzione.

Adesso tocca all’occidente opporsi ad una legge tanto cruenta e anacronistica, sollevare la propria voce (com’era stato efficacemente fatto per Safiya grazie alla pressione dell’opinione pubblica) all’ambasciata nigeriana a Roma. L’intervento è tutt’altro che inutile. In Nigeria (il paese più popolato dell’Africa con il 50% di abitanti

gio, le aveva promesso di sposarla convincendola a concedersi. Durante il processo ha negato la paternità e i giudici lo hanno prosciolto, condannando invece la donna.

L’unico punto a favore della povera donna è il tempo: la sentenza non sarà eseguita fino al 2004 per consentire di allattare la bambina fino allo svezzamento. Tempo che Amina dovrà trascorrere facendo i conti con la morte e con la vicinanza di quell’uomo che vigliaccamente l’ha mandata al patibolo.

Amnesty International è estremamente preoccupata per la decisione della corte d’appello della Sharia. Questa decisione è incompatibile con la costituzione nigeriana, con gli impegni internazionali per la difesa dei diritti umani firmati dalla Nigeria stessa e con la Carta africana dei diritti umani e dei popoli. La pratica della condanna a morte per lapidazione è una delle peggiori forme di punizione, è proibita dal Patto internazionale sui diritti civili e politici e dalla Convenzione dell’ONU contro la tortura. Amnesty

musulmani) solo 12 Stati su 37 applicano ancora la Sharia. Il presidente Obusanjo, che è un moderato, un cristiano e sostiene l’abolizione della pena di morte, ma è ostacolato dalle corti islamiche di stampo fondamentalista, si potrebbe avvantaggiare del sostegno internazionale.

Per chiunque volesse contribuire il numero per inviare un fax all’ambasciata nigeriana a Roma è 06-6832528 o l’e-mail: embassy@nigerian.it.

Cedere all’omissione e all’indifferenza sarebbe come approvare. Il disinteresse per qualcosa che sembra così lontano ed irraggiungibile da non riguardarci dovrebbe ferire la nostra coscienza.

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Silvia V. 5^F

...edall’Italia

Tagli alla scuola? Questo articolo vuole sottolineare l’assurdità della cosa (nonché la stupidità).

Punto primo: la mia classe. Abbiamo il soffitto scrostato (con conseguente pioggia di calcinacci su studenti e professori).

Punto secondo: l’aula magna. Abbiamo (anzi “avevamo”) un impianto di migliaia di Euro per la proiezione dal computer e di film sul telo. Non si può usare, è guasto.

Punto terzo: ala vecchia. Avete presente l’area sicura dell’ala vecchia, quella in parte al cantiere? Anche lì cadono calcinacci (ma non semplice intonaco, piuttosto pezzi di cornicione, vedere per credere)... area sicura?

Punto quarto: ala vecchia (non so se succede anche in ala nuova, riferisco solo quello di cui sono sicuro). C’è una sola lavagna luminosa per ogni piano. Se serve nella stessa ora in più classi, si fa a turno: oggi io, domani te, sabato l’altro...

Punto quinto: l’allagamento del laboratorio di chimica. La povera pompa non scarica più l’acqua (anche se per colpa della bas) e intanto non facciamo più esperimenti.

Sembra che prossimamente tutto si sistemerà, ma una rapida occhiata al calendario mi conferma che oggi è il 23 ottobre, e la scuola è iniziata l’11 settembre.

Punto sesto: gli ostacoli architettonici in ala vecchia (si chiamano così? Sono talmente ignorante...); ovvero: sfido un disabile a salire al primo piano dell’ala vecchia. Aspettiamo ancora l’ascensore...

Punto settimo: la gita. D’ora in poi pagheremo il 5% in più per le gite (direte è solo il 5%, chi se ne frega... fate il 5% di 200 Euro, poi ne riparliamo) e gli insegnanti non avranno più i pranzi pagati dalla scuola. Morale della favola: non faremo più gite, perché costeranno di più, e perché un insegnante, oltre ad allontanarsi per uno o più giorni da casa, e avere gli studenti sotto la propria responsabilità, deve anche pagarsi i pranzi... bello vero?

Punto ottavo: i corsi pomeridiani (ricordiamo che la frequenza a questi corsi, dalla 3° in poi, assicura un punto credito all’anno). Da quest’anno sono a pagamento (se non sbaglio 15 Euro). (parentesi: il prof Mattina, che saluto cordialmente, è afflitto perché ormai nessuno si iscriverà al suo meraviglioso corso di meccanica quantistica).

Tutto questo mentre è in atto la costruzione del nuovo corpo tra ala vecchia ed ala nuova. É giusto allora costruire un nuovo edificio, invece di sistemare quelli già esistenti e renderli efficienti e funzionali?

Questo non costituisce un attacco al preside, il nostro “manager”, ma ad un’altra persona, che dice che facciamo schifo in matematica, e poi taglia i fondi per istruzione e ricerca (ah, nell’istruzione e nella ricerca siamo quelli che spendono di meno in tutta Europa: siamo sotto la Grecia, con tutto il rispetto per i greci).

Mrx (si, sono quello dell’uomo tigre).

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Viaggi

Pochi minuti fa hanno trasmesso alla radio “In My place”, una canzone particolare per me. Le prime volte che l’ho sentita mi trovavo a Londra con Nicola, ed è per questo che ora quando la riascolto subito mi vengono in mente le avventure che abbiamo passato in questa splendida (ma costosa) città.

Era metà luglio.Felici e rilassati, l’incubo che ogni anno caratterizza i sogni dei più “vecchi” del liceo, il temibile esame di maturità, l’avevamo ormai alle spalle. Il giugno 2002 è stato forse il mese più lungo e stressante della mia vita, caratterizzato dalla continua tensione, da un caldo atroce e da notti insonni. “Passiamo alla correzione degli scritti”: quando senti questa frase capisci di essere finalmente vicino al traguardo ed improvvisamente ti senti felice, incominci a sorridere senza nemmeno accorgertene ed una volta uscito dalla classe, dopo aver salutato tutti i profe, provi una bellissima sensazione: la LIBERTA’!! Io e Nicola non vedevamo ormai l’ora di partire per l’avventura di 3 settimane a Londra.I propositi erano ottimi: fare una vacanza-lavoro per pagarci quindi un po’ i costi. Per far ciò non siamo andati “allo sbaraglio” ma c’eravamo affidati ad un’agenzia.Purtroppo però si è rilevata una scelta sbagliata, perché per vari disguidi non è riuscita a procurarcelo. Ci siamo resi conto (ma troppo tardi) che forse la cosa migliore era cercarselo da soli: prima o poi chiedendo qua e là l’avremmo trovato, perché d’estate è pieno dirichieste!

Ogni volta che penso a Londra provo quasi una certa “malinconia”: la prima volta che l’ho visitata è stata 2 anni fa e, pur essendoci stato solamente tre giorni, mi aveva già conquistato.

Questa volta però è stata tutt’altra cosa.Passando con Nicola tre settimane per le strade Londinesi del centro, che ormai possiamo dire di conoscere abbastanza bene, ci eravamo quasi abituati alla vita frenetica inglese. All’inizio abbiamo dovuto ambientarci perchè come potete ben immaginare la nostra amata Bergamo è piuttosto diversa dalla capitale inglese, e di questo ce ne siamo subito accorti al nostro ritorno. Il primo giorno è stato forse il più “traumatico”: 10 minuti dopo il nostro arrivo, ci eravamo già persi! Diciamo che una certa dose di sfortuna l’abbiamo avuta visto che proprio in quella giornata, per la prima volta dopo vent’anni la metropolitana era in sciopero! Perciò finiti inconsapevolmente in “zona 6” (Wembley) e tornati subito indietro ci siamo ritrovati in una mega via (che poi abbiamo scoperto essere Oxford Street) senza sapere dove diavolo fosse la sede dell’agenzia. Eravamo persi in questa metropoli con il carico delle valigie.Solo “un intervento divino”ci ha aiutato e come per miracolo abbiamo prima raggiunto l’agenzia, e poi il nostro ostello,”Brooke Hall”, situato in una zona che,tanto per darvi l’idea, noi abbiamo chiamato “Bronx londinese”.La stanza era una tripla veramente piccola, che abbiamo dovuto condividere con un ragazzo napo-venezuelano, che parlava un mix di italiano, napoletano e venezuelano e con cui abbiamo avuto diverse discussioni a causa del nostro rientro troppo tardivo: insomma sembrava un genitore! L’alloggio non era il massimo, però ci siamo adottati essendo per la maggior parte del tempo a “spasso”. Abbiamo conosciuto diversi spagnoli, francesi, ed italiani tra i quali spiccava un trio molto particolare e pericoloso guidato da un certo “Ragusa”.... Nella prima settimana abbiamo fatto alcuni colloqui di lavoro che però non ci sono serviti molto: il nostro periodo di permanenza era ormai troppo breve. I nostri bei propositi di lavoro erano andati all’aria e siamo quindi stati costretti e richiedere un aiuto finanziario ai nostri genitori. Saremmo falsi se dicessimo di aver sofferto molto per non aver trovato un posto di lavoro ma un po’ ci è dispiaciuto perché avremmo voluto dimostrare di

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Viaggi sapercela cavare da soli...vabbè. Abbiamo quindi avuto tre intere settimane per spassarcela! La nostra giornata era così suddivisa. Mattino, sveglia tassativamente da mezzogiorno in poi.Pranzo generalmente preparato da due fantastici cuochi italiani “ L&N”(ovvero noi) e quasi sempre a base di pasta, tranne due o tre volte in cui, rischiando di incendiare l’ostello, abbiamo preparato dei fantastici “Fish and Chips”. Il pomeriggio lo passavamo sempre in giro, per poi fare una partitina a Xbox o Play2 all’HMV e poi cenare immancabilmente a Leicester Square, o al Burger King, dove oramai eravamo di casa ed avevamo pure conosciuto le cassiere italiane, oppure seduti sulle panchine della piazza con in mano l’immancabile fetta di “pizza”. Come ogni buon turista abbiamo visitato la National Gallery, il British Museum ed il Museum of Natural History, che posso dire essere fantastici, enormi (ci siamo stati per più giorni) ed a differenza dei musei italiani, pure gratis!!! In pochi giorni siamo riusciti ad entrare nello spirito delle vita londinese: ormai ci destreggiavamo facilmente tra la folla come la gente d’affari inglese; la metropolitana ed i bus non erano più un problema e non avevamo nemmeno paura di perderci, cosa che una volta ci è capitata, ma ci siamo trovati casualmente dopo 2 ore ad una fermata.. Come è piccola Londra eh?!?! Non c’è niente da dire: Londra mi piace troppo. Pur essendo molto caotica, ma soprattutto costosa (questo è il suo vero punto debole), è affascinante ed è molto diversa da città come Milano. E’ bella perché è varia, multietnica e puoi fare di tutto. Puoi scendere nella famosa Oxford Street e fare un giretto tra i negozi pieni di gente; da lì puoi decidere di andare a Piccadilly Circus per fare una visita al Trocadero (se non volete spendere soldi NON entrateci, FIDATEVI) oppure per cercare un cd, un DVD o un videogame ai vari HMV, Virgin o Tower Records! Vuoi vedere un film? Da Piccadilly si va allora verso Leicester square una piazza piena di mega sale cinematografiche tra cui spicca l’Odeon (dove abbiamo visto MIB2), ma anche affollata dagli artisti di strada, dal tipo simile a Lenny Kravitz che si cimentava con la chitarra, allo scozzese fornito di cornamusa e kilt che doveva stare attento alle folate di vento. Sei stanco?

Allora andiamo verso Hyde Park, per sdraiarci e rilassarci un po’.Insomma avete capito! Abbiamo visitato parecchi posti ma c’e n’erano alcuni che preferivo. Nei giorni soleggiati ( a proposito il tempo era meglio che in Italia, strano ma vero) mi piaceva andare ad Hyde Park, sdraiarmi, ed osservare il cielo con le sue strane nuvole, ascoltando Coldplay, Jeff Buckley, U2 , Sigur Ros ed Oasis:era veramente rilassante e sembrava di essere in un posto totalmente diverso dall’affollata Londra.Qui abbiamo anche sfoggiato la nostra bravura calcistica di fede interista, giocando a calcio prima con due bimbi inglesi e poi sfidando altri italiani in una partitella giocata in “trasferta”.Altri fantastici posti Notthing Hill, dove abbiamo disperatamente cercato i luoghi in cui era ambientato l’ononimo film, Piccadilly Circus, Leicester square, Trafalgar square (che bei ricordi...) ed Oxford Street. Ma non c’era niente di più spettacolare che vedere Londra di sera lungo il Tamigi: una volta abbiamo fatto una mega passeggiata, per la verità un po’ ventilata lungo il fiume partendo dal London Bridge fino ad arrivare al Parlamento. Che serata! Ma la cosa che preferivo era osservare in silenzio il Big Ben illuminato sentendo magari i suoi famosi rintocchi, dal Millenium Bridge:qui, notando quanto fosse bella Londra di notte, pensavo spesso a cosa stavano combinando gli altri miei amici in Italy comunicando via sms con loro e soprattutto “salutavo”, come promesso, una persona che avevo conosciuto proprio in terra inglese ( e che saluto anche ora se per caso stesse leggendo!). Le tre settimane sono per così dire “volate”: l’ultima sera abbiamo fatto un mega giro per tutte le strade di Londra, rivedendo tutti i posti più significativi della nostra vacanza e con un po’ di tristezza, con la speranza di poter tornare un giorno (lo spero vivamente), verso le 5 di notte siamo tornati a Brooke Hall. Hyde Park, Flodden Road, Big Ben, Notthing Hill, Back in black, Odeon, Trafalgar square, “o perbacco”.. tutte queste cose rimarranno sempre nelle nostre menti segno di una vacanza unica ed indimenticabile ed anche fra un pò quando ci ripenseremo potremo parlarne col sorrisosullelabbra! theFly Dedicato a Nicola (grazie per avere condiviso quest’esperienza fantastica, ma soprattutto per avermi sopportato!) e a Daniele (l’anno prox ci sarai pure tu!)

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Viaggi

Quattro ottobre, ore 4:45 del mattino. Il dramma annunciato del suono della sveglia!

Ore 5:30 appuntamento allo stadio, si parte alla volta di Milano-Malpensa. (Spiegateci perché siamo arrivati quattro ore prima dell’imbarco!) Ancora assonnati e storditi (qualcuno anche di più) ci trasciniamo per l’aeroporto... sinceramente non eravamo molto entusiasti di questo viaggio, ma avremmo presto cambiato idea! Ad Helsinki, causa la coincidenza con il secondo aereo, ci aspettavano altre cinque interminabili ore in aeroporto. Dopo averlo studiato a memoria ed esplorato utilizzando i suoi magnifici monopattini in dotazione solo al personale, ormai esausti all’alba delle 19:00 si riparte, questa volta per Kajaani (e un caldo lettuccio).

Eccoci arrivati! Dopo aver rivisto volti già conosciuti ed alcuni nuovi (tutte ragazze...MANNAGGIA!) ed aver sentito sulla nostra pelle il freddo polare, non ci resta che avviarci ognuno verso la sua dispersissima casa (per qualcuno distante anche a 25 km...comodo Andre, eh?!).

Ore 22:00, rigenerati. Appuntamento in un pub (e già nascono i primi problemi per l’età anche se non tutti sono stati beccati...vero Ely?!) e poi in disco fino alle 03:00...il cervellino smette di connettere dopo 24 ore in piedi! Nessuno ci svegli prima delle 14:00 del giorno dopo!!! Ah che pace!

Ci aspettava un intero week-end con le famiglie, che le ragazze avevano organizzato in modo ineccepibile...sabato mattina (che poi a causa del sonno è diventato primo pomeriggio) ci siamo ritrovati (pochi ma buoni) nel centro del paesino per un primo tour turistico, poi...non mi ricordo cosa abbiamo fatto durante il pomeriggio...la sera l’abbiamo passata in un bar soprannominato da me (Elisa) e Vale “Bar-sciallo-Friends”, perché come potete immaginare dal nome c’era un divano comodissimo...

La domenica rigenerati da un lungo sonno (qualcuno, Marco, ha “preferito” la caccia all’alce) siamo partiti entusiasti per un pomeriggio nel cottage di una delle ragazze, in riva ad uno degli innumerevoli laghi gelidi. Per arrivarci abbiamo usufruito delle neo-patentate. Nella macchina di Cerone (Così chiamata per il trucco “essenziale”), l’unica in grado di passare dalla 1^ alla 4^ in curva, veniamo ostacolati da un imprevisto: la ruota posteriore si squarcia (nessuno ancora sa perché, ma è immaginabile!).

Per fortuna ci raggiungono Andrea e Luca (meccanici provetti) che si cimentano nel cambio della ruota (noi per prudenza abbiamo cambiato macchina). Finalmente eccoci al piccolo e tipico cottage di legno. Anche il suo bagno era mooolto tipico, bisognerebbe vederlo perché la descrizione non rende, ma ci proveremo ugualmente: avete presente quei bagni che ci sono nei vecchi film western? In poche parole un asse di legno con in mezzo un buco e sotto una bacinella...inoltre il tutto visto dall’esterno non era per niente allettante, era pure al buio, così la sera siamo state

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Viaggi costrette ad usare gli accendini come fonte di luce...

Il pomeriggio è volato andando all’esplorazione della foresta e dei prati circostanti, di lago in lago, ammirando i magnifici colori autunnali di una natura spettacolare. Cala la notte ed è l’ora della sauna! Alcuni l’avevano già fatta prima, io (Silvia) ed altri temerari avevamo l’intenzione di goderci i vapori della sauna per poi buttarci selvaggiamente nel lago congelato (ma abbiamo avuto qualche problema nell’accendere la stufa a legna, circa mezz’ora, e poi a trovare la scaletta per risalire dal lago all’oscuro...).E’ stato incredibile, un po’ traumatico, ma molto Finnish!

Con il lunedì è iniziata anche la settimana organizzata dalla scuola. Puntuale ogni giorno c’era il pranzo in mensa, regolarmente alle 11:00, pranzo che la maggioranza dopo il primo giorno ha boicottato alla ricerca di qualcosa di più commestibile. Ma non tutti hanno voluto fare la figura dei soliti italiani e così hanno degustato la cucina finlandese... ok, al terzo pranzo ci siamo diretti spediti chi verso la pizzeria, chi al ristorante cinese, chi a farsi un mega Beef Burger!

Il martedì è passato più velocemente del lunedì, soprattutto il pomeriggio che abbiamo trascorso alle fantastiche terme di Katinkulta. Mille piccole piscine d’acqua calda, tiepida, fredda e gelata con idromassaggi, cascate e scivoli, una grotta con musiche e luci colorate, ma soprattutto una piscina esterna collegata con quelle interne. La cosa più bella di questo paradiso erano le saune miste...che in Finlandia vanno fatte rigorosamente NUDI! Nel sauna world ti rilassavi tra diversi profumi, vapori avvolgenti, acque rigeneranti.

Alcuni di noi, i più temerari, hanno provato anche questo (come Silvia... raccontaci le tue impressioni...”Non ho visto niente! Non ho visto niente!! E tu Battista?). Altri invece dopo poco non hanno resistito e sono scappati (come Elisa per la prima volta nella sua vita contenta di avere la pressione bassa) ed altri ancora troppo pudichi non hanno nemmeno messo il naso oltre la porta (come l’altra Silvia).

La giornata successiva era quella dedicata alla gita fuori porta che nel nostro caso era la visita della città universitaria di Oulu, in cui dopo tour dell’ateneo abbiamo potuto fare un po’ di shopping e tra una foto ricordo e l’altra (e che ricordi!!) il tempo è volato, non avevamo mai un minuto libero. Tra una gita ed una discoteca ci siamo ritrovati all’ultima sera, in cui la scuola aveva organizzato un piccolo spettacolo d’addio...

Dovete sapere che i Finlandesi, tra loro, sono abbastanza tristi e freddini, anche se nessuno può mettere in dubbio la loro gentilezza e ospitalità, soltanto il venerdì sera (che corrisponde al nostro sabato) si trasformano grazie all’aiuto di qualche birra... quindi essendo lo spettacolo di giovedì non c’era molto furore ed entusiasmo, per cui ci abbiamo pensato noi a dare una botta di vita al tutto (Rischiando quasi di risultare maleducati come nostro solito).

La nostra esibizione è state la migliore, modestia a parte. Dovendo improvvisare abbiamo deciso di ballare sulle note di una canzone “poco conosciuta”: Asereje (sottolineamo che loro non ne conoscono la coreografia).

Avevamo saggiamente deciso di insegnarglielo, ma qualcosa, non sappiamo cosa è andato storto!

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Viaggi Così alla fine ci siamo ritrovati con delle sedie in mezzo al palco, con gente che passava leggendo il giornale ed altri che dirigevano il tutto a mo’ di maestro d’orchestra. Ma la cosa più bella è che proprio per la sua spontaneità e piaciuto moltissimo!

Venerdì mattina era prevista la nostra partenza per Helsinki alle 07:50, quindi dovevamo (Elisa e Silvia) uscire alle 06:30 ed intelligentemente avevamo pensato di svegliarci alle 05:45...invece qualcosa non ha funzionato... o meglio la sveglia non ha funzionato...o meglio ancora noi non abbiamo sentito la sveglia (dovete capirci eravamo in deficit di sonno..). Fatto sta che ci siamo “puntualmente” svegliate alle 06:25... ed era un po’ impossibile lavarsi, vestirsi, chiudere le valigie, fare un’abbondante colazione, i debiti ringraziamenti e saluti alla famiglia! Siamo arrivate con un notevole ritardo in aeroporto, ma il bello è che non eravamo le ultime!!!

Arrivati a Helsinki abbiamo avuto 4 ore per un velocissimo giro nella capitale. Città bellissima, pensate che i suoi abitanti sono troppo avanti: stanno addirittura riscaldando le strade principali in modo tale da rendere le passeggiate invernali più piacevoli. Peccato che a causa della nostra stanchezza spesso dormivamo in pullman invece di ascoltare la guida.

Siamo arrivati esausti sull’ultimo aereo che ci avrebbe riportato in Italia, un volo tranquillissimo (quasi per tutti, vero Luca?), di cui non ricordiamo molto perché dormivamo...

A Milano ci ha accolto una ventata di caldo e smog, uno di quei momenti in cui capisci quanto ami la tua patria...eh beh! Già ci assale la nostalgia delle foreste, dei colori, dei laghi... ma soprattutto della compagnia!

Tristi e stanchi siamo arrivati a Bg dove con i genitori ci aspettava la cara e vecchia routine...

L’esperienza è stata davvero bellissima e non possiamo fare a meno di consigliarla a tutti!!!

Un grazie enorme al prof. Panseri e alla prof.ssa Rossetti che hanno condiviso con questa esperienza.

Silvy, Ely, Silvy 5^F Per vedere tutte le foto http://digilander.iol.it/shreq/animalansku.html

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Viaggi Rompereaccidentalmenteunpiccolooggetto,lasciatocadereaterradaun mensola,raccoglierneifrantumieaccorgersichenonsitrattadiuninsignificantesoprammobileetantomenodiunsouvenirqualunque,madiunamicroscopicaparticellad’Irlanda,cheportandoacasahairesotua,producein teunaconfusamoltitudinedisensazionieunaleggeravelaturaagliocchi.

Inizicosìaviaggiareconlamenteeaperdertiinnostalgiciricordichevorrestirivivere,machepurtroppoappartengonoaquellaindimenticabilevacanza inIrlanda,che,conentusiasmoeallegria,harubatotresettimanedellatua estate,trasformandoleinunsogno.

Noi,ventiragazzidelMascheroni,catapultatiinunpaesestranieroesconosciuto,siamoriuscitigiornopergiorno,nonostanteleinizialipaureetitubanze, a crescere insieme, regalandoci ognuno emozioni ed esperienze insostituibili,immortalatedafotografieecartoline,masoprattuttodallanostraamicizia.

Questaènatanellemattineirlandesipungentieventose,quandoancoraaddormentatimagiàintirizzitidalfreddo,ciritroviamoallafermataperprendereilpullman,cheinpochiminuticiavrebbeportatiascuola,doveperquattro oresaremmodiventatideiperfetti“EnglishStudents”,checantandoegiocando,hannofinalmenteimparatol’inglese.

E’cresciutanelleoredipranzo,quando,accampativicinoalporto,offrivamo i“deliziosi”sandwichespreparatidallenostrefamiglieagliaffamatipiccioni chevolavanosoprainostrizaini.Continuavapoineipomeriggitrascorsiin piscinaosullaspiaggia,pernondimenticarcinonostantelasciarpaelagiaccaaventocheciaccompagnavanocostantemente,cheinfondoeraluglioe chemeritavamoquindiqualchetuffooperlomenodibagnareipiedinellegelideacquedell’oceano.Sièrafforzatanellelungheseratepassatesdraiatinel parcomentre,bevendotazzecaldediNescapèprese(gratis)dallamacchinettadelsupermarketemangiandomeleebiscottidigestiviperrimediareil risoalcurrydatociacena,chiaccheravamoeridevamofinoatardi.Infineci haresoinseparabilidurantel’ultimanotteinaereoporto,incuialle4.30del mattinoaccasciatieaccovacciatisullenostravaligie,davantiaunbuongelato,cisiamopromessidinoncambiaremai,dirimanderesemprenoistessi.

Chiara&Michela3^D

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Viaggi

MièstatochiestodiscrivereunarticolosullamiaesperienzaaTaizè...nonhomai scrittosulCaterpillaresonosicurachenonriusciròaspiegareveramentecosavuol direperunragazzo“essereaTaizè”(omeglio“essereTaizè”)...mavoglioprovarci.

Dunque...TaizèsitrovainFrancia,èunacomunitàdifratichevengonodatuttoil mondo,fondatadaFrèreRoger,che,daglianni’60circa,ospitachiunquevoglia vivereunesperienza...unasettimanaopiùdicondivisione,diassolutasemplicità, diriflessione,diaperturamentale,dipace.

E’ilsecondoannoormaiche,versolafinedellevacanze,zainoinspalla,tendaepochecoseindispensabili,ioeimieiamicipartiamoperTaizè.

FinoadoraTaizèhasignificatopermemoltecose:mihafattocapirel’importanzadellasemplicità,delsilenzioedella riflessione;èun“isolafelice”incuidavverosiètuttiuguali ancheseprovenientidatuttaEuropa,peresempiotutti (compresiifrati)mangianolestessebrodaglie,tutti(compresiifrati)svolgonoun lavoroperlacomunità,dalpulireicessiallavorareneicampi,tutti(compresii frati) sonolìperimpararequalcosa.

ATaizèhoconosciutounsaccodiragazzi,stranierieitaliani,horafforzatoleamiciziecheavevogià,equestecosesonoinevitabiliperchémangiando,lavorando,dormendo,discutendoinsieme24oresu24siimparaarispettarsieaconoscersidavvero .........epoicisidiverteuncasino!

Misembrachesisiacapitochenonèun“villaggiovacanze”...anzi,bisognaalzarsi alle8,lavorare,andareingirolerciebagnatiperchéiltempoèquellocheèelatenda èbucata,accontentarsidiuncibonontroppoappetitosoemangiaresedutisullepanchesenzaitavoli...maiopensochequestosiailbello:fregarsenesenonsièlindi, profumatiefirmati,senonsihaillettocomodoecaldo,senoncisonoletreportate delristoranteosenonc’èlatvolaplaystation...nonsonoquestelecoseimportanti, ebisognaimparareognitantoastaccarsidaesse,anonessereingoiatidauna societàchecorre,perdedivistaqualisonoivaloridavveroimportantienonti dàiltempoperpensare.

Marghe 4^D

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Sport

Grande vittoria della 5^F! In realtà a pari merito con la 5^G, ma vogliamo sottolineare che grazie alla favolosa prestazione degli staffettisti (arrivati terzi): Elisa (non io), Andrea, Valentina e Marcello abbiamo conquistato il primo posto!Soprattutto grazie alle velociste (orgoglio della nostra classe) Vale ed Ely che hanno corso i 100m classificandosi ben terzultima e penultima (Almeno loro hanno colto lo spirito sportivo della giornata, non come me che sono stata 5 ore seduta sugli spalti a far nulla).NOn dimentichiamo che gran parte del merito per la nostra gloriosa vittoria va a Silvia,partecipante al salto in alto.Con un grandissimo salto di ben 120cm è riuscita a battere tutte le altre “numerose” gareggianti...

Importante ricordare anche la vittoria del già citato Andrea nel lancio del peso, i secondi posti di Luca nel salto in alto, Marcello nei 100m, Luca (un altro) nei 1000m ed il terzo posto di Alessandro nel salto in lungo.Naturalmente bisogna anche far notare la prova nel getto del peso di Roberta e il caloroso tifo del resto della classe che non ha fatto un emerito c....!

Se non l’avete notato abbiamo tentato di rigirare il dito nella piaga a tutti gli altri partecipanti, dovete scusarci ma abbiamo le nostre motivazione:dopotutto è il quinto anno che partecipiamo al trofeo (ma và?!?siamo in 5^..) comunque commenti a parte è la prima volta che vinciamo, per quattro anni siamo sempre arrivati secondi...

Sono da sottolineare inoltre le esaltanti gare di: Roberto che ha vinto i 100m, Capa d’angelo per gli amici (Roberto per gli altri) che ha trionfato nei 1000m ed inoltre la strabiliante ed unica (per fortuna) prestazione dell’acclamato con fischi e sfottò da tutte le tribune “Tutina” (avoicapirechisia!).

Ora dopo aver riportato fedelmente ogni momento della mattinata il nostro compito sembra finito..purtroppo...nella speranza che quando l’anno prossimo ritornerete al campo C.O.N.I. per un’altra edizione del Trofeo noi non ci saremo...

Ely & Vale 5^F

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Sport

Avete mai pensato di trascorrere 5 giorni in pieno contatto con la natura?

Cooo...sa? Non ci avete mai pensato?

Paolo e Federico, due ragazzi di quarta del nostro liceo lo hanno fatto e ci hanno raccontato la loro avventura vissuta durante il tragitto Roma-Perugia in bicicletta.

Navigando distrattamente sul sito internet della Fiab (fondazione italiana amici della bici ... www.bicitalia.org ) il nostro amico Paolo ha letto la testimonianza di un uomo che ha percorso lo stesso tragitto ( ok, lo ammettiamo... era molto più lungo... Roma-Venezia): nasce così l’idea di Paolo di partire alla volta di Roma con alcuni suoi amici.

Il viaggio ha avuto inizio la seconda settimana di Giugno ( che bei tempi...!) dalla stazione dei treni di Bergamo: dopo che hanno caricato biciclette, tende ed equipaggiamento, il treno è partito e giungerà a Roma 9 ore dopo.

A loro parere una delle più belle esperienze vissute in quell’escursione è stato il primo giorno in cui hanno visitato la capitale e, a pomeriggio inoltrato, si sono accampati con la loro tenda in un campeggio nel pressi della città.

Il giorno seguente, la prima biciclettata li avrebbe condotti attraverso una splendida oasi naturale del Tevere fino a Fiano Romano, un paese a 50 Km da Roma.

Il terzo giorno i nostri amici hanno affrontato l’impegnativo tragitto che li avrebbe portati prima a Orte e nel tardo pomeriggio ad Attiliano, ben 100 Km di irte salite... Mica bau-bau, micio-micio!!!!

Il giorno successivo da Attiliano a Baschi, un paesino in Umbria (dove immancabilmente Paolo e i suoi amici si sono fermati a tifare la nostra Italia che affrontava il Messico).

Le ultime due tappe sono state: Baschi-Todi, Todi-Perugia (vi raccomandiamo una visitina di Todi e della campagna umbra, davvero meravigliose!).

Infine abbiamo chiesto loro quale fosse stato il momento più “pericoloso” del loro viaggio e ci hanno risposto che, appena usciti da Roma, il Raccordo Anulare era veramente molto trafficato e in bicicletta si rischiava di essere investiti o addirittura spiaccicati sull’asfalto.

Come se non bastasse, Paolo & Co. hanno anche sbagliato strada e fatto inversione per tornare indietro un paio di chilometri come indicato da un poliziotto che faceva la siesta da un porchettaro.

Un altro momento critico è stata la ripidissima discesa di Todi percorsa a grande velocità e con terreno scivoloso... Non vi preoccupate, sono ancora tutti vivi!

In conclusione l’esperienza è stata splendida ed è consigliata a tutti gli amanti della natura.

Mary & Fede IV F

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Ville!

La musica dei My Vitriol fa parte di quel filone tipico degli ultimissimi anni ’90 ed indefinibile che tenta in ogni maniera di non venire etichettato in un preciso genere musicale, quella sorta di brand new rock che si rinnova di anno in anno e non permette mai che gli si dia una forma canonica... “Between the Lines”: questo il titolo del loro ultimo (secondo) album uscito proprio quest’estate, una raccolta delle B-side dei primi singoli più alcune versioni live ed acustiche di pezzi dell’opera prima, “Finelines”. Londinesi, belli quanto basta (parlo del cantante e della bassista, batterista e chitarrista sono inguardabili), traggono il loro nome da un romanzo di Graham Greene, “Brighton Rock”, il cui protagonista è un diciassettenne impotente, figura alienata, che usa una fiala di vetriolo come arma per difendersi dai nemici nel mondo ostile, criminale e corrotto, della tranquilla cittadina di Brighton. Letture consigliate a parte, un primo ascolto lo meritano senz’altro, se non altro perché certe canzoni sono decisamente orecchiabili, anche se alla lunga è proprio questo il loro limite: stancano. Naturalmente questo non vale per tutte. In un certo senso alcuni brani hanno la facoltà di farmi rivivere alcuni episodi della mia vita trascorsa recente con sereno distacco, come se quella colonna sonora mi fornisse la password per archiviare i miei ricordi più belli e guardare avanti, lasciandomi credere “ma allora va così per tutti!”. Odio maturare, ed odio ancor più quando ti vengono a dire “è stato bello, ma è tempo di cambiar pagina”… C’è chi accosta la voce del cantante, Som, a quella di Cobain e c’è sempre qualche ignorante che sostiene l’incapacità in entrambi, mediamente dotati, di sfruttare metodicamente l’ugola anziché urlare come dei forsennati.

Il sound è metallico, distorto, una mirabile compenetrazione tra organico e inorganico, ferro e circuiti con brandelli di carne e sangue ancora pulsanti, ed ogni assolo è un sentimento misto di timore e libertà, fastidio e rammarico; le linee sono la successione in flash-back dei momenti trascorsi e degli amori più fulgenti ma che ormai non ci sono più. E non torneranno. Bittersweet melodies, grida angoscianti ed una fantastica distorsione delle chitarre che ricorda molto da vicino i Foo Fighters e il loro cantante, Dave, già drummer per i Nirvana. Richiami di Smashing Pumpkins (agli esordi però), Blur, Cure. E pure i Verdena in qualche modo.

Il quartetto londinese è una novità semi-assoluta nel panorama italiano, non già in quello europeo dove si sono fatti conoscere grazie al loro primo singolo, la bellissima “Always: Your Way”, che ha preparato la strada per futuri successi d’oltremanica. Sono ipnotici, questi tipi, dei suonatori poco virtuosi ma molto passionali, la loro musica è “sporca”, “contaminata”, rock decisamente innovativo amalgamato ai filoni grunge e noise anni Novanta, un cocktail accattivante ed originale; le reminiscenze di un’adolescenza ormai trascorsa ma perennemente presente nelle loro lyrics. Perdita dell’innocenza, realismo, amori tragici, lui l’amante (quasi) sempre deluso e sperduto, lei (quasi) sempre forte, figa e indipendente, si lascia indietro tutto, e senza rimpianti. Con tutti i pacchi e le gioie connessi. Ecco che l’uomo-cantante-Som si dispera, predica, minaccia, si compiange, trascende dalla sfera sensibile e s’immerge in un immaginario dalle tinte poeiane, ma stranamente non è preda di droghe ed oppiacei, ma dei propri umori e degli stati d’animo. Illanguidito, attonito, violento verso la propria persona. Il bilico non è tra reale ed irreale, ma tra occasioni perdute e realtà insoddisfacenti, tra gesti comuni e desideri inespressi e repressi. Un mondo popolato da donne fatali, presenti o passate che siano; i sensi cedono il campo alle sensazioni ed alle impressioni ed alle riflessioni e alle idee dell’io cantante-protagonistamalato che grazie ad esse amplifica ed espande il proprio cosmo percettivo. Volo pindarico e il background si fa concreto, e familiare: vi torneranno alla mente la panchina dove ci si ritrovava con la compa, le feste-devasto a casa degli amici, le ciocche, la tipa figa che non ci stava, il cessetto con l’apparecchio che ci stava e che col tempo si è fatta carina, soprattutto da quando ha tolto l’apparecchio… Alla fine, un tipo di musica che a mio avviso va bene fino ad una certa età, perché poi non ti dà più nulla, un po’ come per chi legge Hesse dopo i vent’anni.

Su MTV, ‘sto covo di Tartufi, il video di “Moodswings”, ultimo singolo dei My Vitriol ed una delle più belle canzoni dai tempi di Nevermind, lo si becca solo su Brand:New. Un vero peccato, dal momento che anziché favorire nuove e dotate band emergenti viene dato spazio alle solite puttanelle lolitesche che vendono (chissà poi come fanno) milioni di dischi e che solo perché hanno una bella voce ci tocca sorbircele una dozzina di volte a settimana sulle TV specializzate…

VILLE myhikaru@inwind.it

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Se io cresco divento adulta, responsabile, indipendente ... e chi mi assicura che può essere positivo? ... non mi prenderò più cotte che terminano nel momento in cui iniziano e mi fa paura pensare che la confusione, i dubbi, i problemi che colorano e scombussolano i mie giorni finiranno prima o poi.

Non voglio crescere, voglio continuare a vivere così, nel caos ... Spero di diventare GRANDE e conservare le mie lentiggini ... lo so che tanto il tempo non si comanda e ... che quindi ... fra 5 anni sarò all’università, fra 10 mi starò laureando, fra 20 starò impazzendo con il mio primo bambino perché vorrà usare il phono per scaldare il pesciolino freddo ... fra 30, oh mamma, avrò l’età di mia madre ... e il mio bambino sarà un asino e il playboy delle elementari ... fra 50, bah, mi diletterò con la maglia ... e così via ...

Bello però pensare alle mille cose che mi devono ancora succedere, le centomila esperienze che devo ancora intraprendere ... RINGRAZIO MIO PADRE E MIA MADRE PER AVERMI FATTO IL DONO DELLA VITA. Ale 3^D

Nellabiscacan-destinadiunquartierediNewYorkshire,quattropastori,abbandonatidailoropadroni,giocanoacocker!

L’orologiosegnalecinquedelmastino.Stannogiocandodalevrierisera.Tuttiquanti conlecarteinmaremmano,unsigarofralelabrador,eunbicchieredibirraalla spinonedavanti.

E’gentesemplice,terra-terrier.Ilsilenzioèrottosolodalrumoredeisoldiche cadononelpiato:rin!Tin!Tin!Rin!Tin!Tin! L’ariaègelida,dallafinestraapertaentraunfreddocane!

Ilpastoresiberianostarnutisce:“Eccocì!Eccì!E’cimurro!”.

Sisoffiailtartufoebrontola:“Basta,iononsegugiopiùagiocare,misonorotweiler diperdere.MoviLassieemenevado!

Ilpastorebelgasiallisciailbarboneeabbaia:“Iohotrisdibass-otto,voiche pointerteneteinmano?”.Ilpastoretedesco,chespitzgioiadatuttiipori,esulta:“ Ilpiattoèmio,hofulldisetter”.

“PerBracco”replicailbelga.”StaseraotieniqualcheSanBernardochetiprotegge, otienipropriol’alanosfondato!”.L’abruzzese,chesiègiocatopureiboxer,lo guardaincagnescoeringhia:“No,èunbastardo!NonmiFido,volevafareilvolpino connoimal’hobeccatoconl’ossonellamanica!”.

Iltedesco,allora,cercadiscappareconlacodatralegambe,mal’abruzzese,piùlesto,loaccalappiaelocolpiscesulla museruolaconunabottigliadiamarolu-cano!Fucosìcheiltedescopreseduecani-nieunmolare.

MOLAREDELLAFAVOLA:Primaodobermanchiècan...agliavienescoperto!

Pumavelox

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Una domanda affligge da generazioni gli studenti dei licei scientifici: a che diavolo serve studiare il latino?

Probabilmente molti di voi si sono posti questa stessa domanda e coloro che dicono di non essersela mai posta mentono bellamente. Questa domanda è infatti una spontanea reazione all’incredibile noiosità delle lezioni di letteratura latina, per non parlare di quelle di grammatica!!!

Bene, con questo articolo intendiamo dirimere ogni dubbio circa l’inutilità del latino a scuola per convincere anche i più svogliati studenti ad affrontare questa antica e desueta materia con tutto un altro spirito. Attraverso un processo socratico intendiamo dimostrare l’infondatezza di alcune affermazioni che negano l’utilità del latino. In primis (vedete, se non facevamo latino non potevamo usare questa espressione) conoscendo questa lingua “morta” possiamo fare gli sboroni quando, entrando in una chiesa, troviamo delle iscrizioni latine e facciamo finta di saperle tradurre. Nella vita quotidiana invece una reminiscenza platonica di quanto studiato potrebbe sempre aiutarci nella soluzione di quiz come “Chi vuol esser milionario?” o “Passaparola”. Altrimenti immaginatevi lo stupore e la meraviglia di un panettiere che vi udirà pronunciare solennemente: tres panes mihi des (ossia, mi dia tre panini, almeno crediamo si dica così anche se sembra più bergamasco che latino).

Pensate infine alla virtù consolatrice che il latino avrà nella vostra senilità, quando il vostro nipotino vi chiederà “Chi erano Minucio Felice e Tertulliano?” e voi orgogliosamente risponderete: “Ebbene, figliuolo, erano due apologeti”. Quanto vi gratificherà in quei casi l’aver studiato latino!

C’è però da dire che per tradurre sbagliando qualche rigetta striminzita abbiamo perduto un’eternità, per non parlare dei pomeriggi buttati al vento cercando di digerire le declinazioni e relativi contorni. E, come dice Seneca, “multum tempum perdidimus” (per non farvi perder tempo ve lo traduciamo noi: “molto tempo abbiamo perso”). Bisogna però guardare il lato positivo delle cose: il tempo dedicato alla cultura non è mai tempo perso, e se anche siete coscienti del fatto che conoscere il latino serve solo per avere una cultura più ampia, studiatelo lo stesso, potrete sempre dire di essere poliglotti. Peccato solo che conoscerete una lingua che non si usa più, ma questa è tutta un’altra storia,nonfatecicaso...

Con ciò cosa volevamo dire? Non lo sappiamo, però abbiamo ragione... e i fatti ci cosano! Pertanto sfruttiamo l’occasione per salutare il nostro caro amico ed assessore di Roncofritto Palmiro Cangini, e ci scusiamo per il plagio!

Dario & Colle 5^E

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Alt, non allarmatevi! Non è un articolo paccoso.....semplicemente è un po’ Diverso dal solito.

Accendo la radio: sempre la stessa canzone.”All the things she said”, delle T.A.T.U..Ormai mi esce dalla testa.Non posso dire di andare matto per questa canzone, anzi diciamo che si discosta di mooolto da ciò che di solito ascolto.Mi è piaciuta però l’idea del produttore, idea che gli frutterà un bel po’ di soldoni.

Diciamo che una canzone interpretata da due collegiali che si fingono omosessuali, che si baciano sotto la pioggia, in contrapposizione con una interpretata da un vecchio e ormai stereotipato belloccio con chitarra appresso, provoca un POCHINO di più la mente di noi maschietti.

Immaginatevi di essere là, in quella specie di prigione del video, insieme a ‘ste due che sono cariche a mille....

Ma non era di questo che volevo parlare, era solo un esempio per introdurre il discorso.

Volevo fare un discorso più generale, forse anche un poco banale.Penso che esso sia già stato trattato da persone prima di me, forse anche grandi filosofi, ma non chiedetemi se e quando ciò è successo.Le mie letture al di fuori del campo scolastico si fermano a Topolino e In Sella (Ok, lo ammetto, dal dottore leggo anche Donna Moderna, ma è l’unica rivista disponibile).

Chi è il diverso?Esistono persone diverse?

Se non ricordo male questa domanda viene pure posta a tutti coloro che intendono ricevere una borsa di studio con Intercultura, durante il test psicologico.

Voi cosa rispondereste?

Sì, esiste il diverso.Diverso è il frocio, l’albanese, lo zingaro, il tossicomane, la prostituta, il barbone, il compagno di banco sfigato....

Raga, se uno di voi mi rispondesse così, io mi sentirei offeso.Non per il fatto che faccio parte di una delle categorie appena citate, ma per il fatto che se non sono diverso, allora sono uguale.Se non uguale, allora simile.

E non voglio essere simile. A nessuno.Io sono io, non può esserci nessuno (per fortuna vostra) come me.

Ecco allora che vengo a chiedermi, se tutti sono se stessi, cosa vuol dire diverso?

Ok, ci sono. Diverso rispetto ad uno standard, fissato dalla nostra Storia. Se anni e anni di sondaggi ISTAT hanno stabilito che lo sport del maschio italiano è il calcio, allora io che gioco a pallavolo sono diverso?

Stereotipi?No, parola grossa.Non penso di essere l’unico al mondo (limitiamoci anche solo al Mascheroni) che pratica uno sport diverso.

E così via in tutto.Serata con pizza, coca e cassetta di Blockbuster dagli amici? Mmm, no,

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Articolipersonali preferisco Sofficini, acqua tonica e passeggiata in città alta con la compagnia.

Capita a volte invece di voler fare qualcosa di diverso.Diverso da cosa?Diverso dal solito. E qui già la parola Diverso mi suona già meglio.

Diverso mi suona bene, anche meglio, in una frase del tipo: “Perché con me, che sono la tua tipa, preferisci stare a casa mia mentre quando ci sono i tuoi amici uscite sempre e andate a divertirvi?”-”Ma dai amore, è diverso”.

Sì insomma, a volte è una parola che fa molto comodo.

E le scarpe regalate dalla zia (il fantastico mocassino blu di pelle) è diverso dai nostri desideri (un bel paio di Nike Blu e Argento).

E la strada indicata dall’abitante del luogo è diversa da quella che abbiamo preso (cazzo che coglioni che siamo, ci siamo persi).

E il lavaggio del bianco è diverso dal colorato (basta mutande rosa!!!).

E un’ora di Arte è diversa da una di Matematica (non per me... eheheheh).

E un cd dei Punkreas è diverso da quello di Giorgia (per fortuna!).

DIVERSO: non sopporto quando viene usato per le persone.

Odio.

Riprendendo il discorso iniziale.

Nessuno è diverso, nessuno è uguale.Già il mondo va male così. Immaginatevi voi se ci fossero persone uguali o molto molto simili.

Argh che orrore!

Avremmo due Medioman!I Gazosa sarebbero otto, le Lollipop addirittura dieci.

Ovviamente ci sarebbero anche i lati positivi. Avreste due ragazze,

invece che una.Sarebbero uguali, però almeno quando una finisce le pile abbiamo l’altra. E immaginatevi l’altro voi stesso che va a scuola per voi....

E pensate che casino in classe!Due professori insieme che interrogano e non riescono.Già fanno caos da soli, immaginate in due (vedi IPSE DIXIT).

Eppure ....Diverso....Che tristezza.

Se non sono diverso, sono Uguale.Ancora più triste.

Cosa posso concludere?

Nessuno è diverso, nessuno è uguale.Siamo tutti unici.

Preferisco così, preferisco sapere che tutte le volte che parlerò con uno di voi dovrò fare una fatica assurda per capire come rapportarmi.

Preferisco pensare e parlare ogni volta in un modo diverso.

Preferisco avere solo io i miei pensieri.Altrimenti il giorno che invento la macchina del Tempo, della Giovinezza, della Forza, dell’Intelligenza (e fa pure le patatine), magari scopro che qualcuno l’ha brevettata prima di me.

Preferisco avere un solo migliore amico, non due uguali.Se ne avessi due uguali, non esisterebbe il migliore amico.

Preferisco avere una ragazza Unica.

E sapere che nessuno di voialtri potrà averla, o almeno rapportarsi con lei come lo faccio io (.....!)

Preferisco pane, nutella e funghi.

E via discorrendo.

Forse le mie idee sono diverse dalle vostre.Come lo sono io.

Meglio così.Voglio essere UNICO. E voi?

Chi o cosa è “il diverso”?

P.S. Ma la campanella del segnale di evacuazione è diversa da quella dell’intervallo? :)

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Puma Veloce pumavelox@libero.it

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Nel vero senso della parola. LA VITA E’ UNA SOLA. Dio mi ha dato una sola possibilità di stare in questo mondo. Pensaci, davvero, ho a disposizione una sola possibilità per fare ciò che voglio, divertirmi. SENZA BIS ALCUNO. E’ spaventoso: gli anni fino ad ora sono passati veloci e ho paura che sia lo stesso per quelli che mi mancano. VOGLIO ARRIVARE A 80 ANNI FELICE PER QUELLO CHE HO FATTO, PER COME MI SONO COMPORTATA. Voglio sorridere ripensandoci. Voglio cogliere l’attimo, fare ciò per me importante. Uscire, studiare, diventare quello che desidero,amare, andare al cinema, fare la cretina in corridoio, fare sport, nuotare, visitare Londra, stare sei mesi in Usa, baciare uno sconosciuto, guardare mille film in tv, fare colazione con un panino al prosciutto e merenda con crackers e formaggio, innamorarmi alla follia di qualcuno ed essere ricambiata, andare sulle giostre, istruirmi, giocare al pallone sotto l’acqua, non avere più paura delle meduse, avere ottimi voti, diventare un capo del Caterpillar, passare serate sui muri in Città Alta a guardare le stelle e il cielo, leggere 300 libri a proposito di argomenti diversi, diventare la groupes dei Punkreas, andare in Africa con Gino Strada, in Australia.

Vorrei ringraziare tutti i miei amici in quanto tali ed andarmene via, da sola, unicamente con i miei angeli. Vorrei pilotare un aereo per poter sempre guardare il sole e il cielo azzurro oltre le nuvole.

Vorrei far capire a tutte le persone che ho conosciuto che voglio loro un mondo di bene. Se non me lo dovessi ricordare, ricordamelo tu, che la vita è una sola. L’unica possibilità che ci viene offerta.

Voglio arrivare a 80 anni e ringraziare Dio. Ale 3^D

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E’ iniziato il campionato di basket da un paio di settimane (sto scrivendo a inizio ottobre), tutto come da programma: bene. Il Benetton Treviso e il Montepaschi Siena si contendono il titolo, come previsto: bene. L’Olimpia Milano sembra tornata ai livelli che le competono data la sua storia: bene. Hanno menato Carlton Myers: lo sapevo... Era troppo bella la situazione per essere vera, puro sport senza contaminazioni d’altro genere, solo basket giocato; e invece no, ecco puntualmente la brutta notizia, attesa neanche troppo segretamente da molti sportivi: la violenza. So che molti di quelli che leggeranno questo articolo non capiscono un’acca di basket, e non gli interessa capirlo, ma esserne appassionati e conoscere quella tal squadra o quel tal giocatore non è assolutamente necessario per capire quello che sto dicendo. In ballo c’è una questione semplicissima, che tutti possono intuire: lo sport è ormai un campo di battaglia. Non solo il basket, ma anche e soprattutto il calcio e gli altri sport.

Sono ormai all’ordine del giorno (prima della domenica e del lunedì, oggi sempre) fatti di cronaca nera, incidenti tra tifoserie, presidenti che si danno alle mani e agli insulti, giocatori che fanno risse in campo. Di questo passo dove andremo a finire? E’ una domanda banalissima, stupida oserei dire, ma basta rifletterci un attimo e diventa importantissima, dieci anni fa il basket non era così: un giocatore, ex capitano della nazionale azzurra cestista e portabandiera alle Olimpiadi di Sidney 2000 picchiato da un gruppo di vandali-ultrà

appena dopo la partita giocata la sera del 23 settembre e vinta dalla Virtus Roma contro il Metis Varese sotto gli occhi di un suo amico col quale se ne stava andando in auto. E’ dovuta intervenire l’intera squadra con il pullman societario per mandar via la teppaglia. La notizia è questa, e in sé è già drammatica. Ma se pensiamo che è da più di 10 anni che nel calcio succedono cose di questo genere e da 2-3 anni anche nel basket, nella pallavolo, in ogni sport cominciano a manifestarsi certi fenomeni allora è meglio girarci o chiudere gli occhi. Perché se ogni benedetta domenica pochi hooligan del momento (perché ci sono anche i veri tifosi, quelli che tifano la loro squadra e non fanno a botte con gli altri per il gusto di farlo) si mettono a spaccare tutto allora io che ci vado a fare allo stadio? Perché pratico uno sport? E se poi mi menano come Myers anche se ho giocato una partita scapoliammogliati all’oratorio? Perché dobbiamo fare tutto questo? Ecco che la domanda di prima, dove andremo a finire, ha un senso, una ragione per poter continuare a essere proposta, ad esistere; per poter metterci in guardia, per fare in modo che si possa andare a vedere una partita di qualunque sport senza temere di essere centrati da un razzo come a Catania, o di vederci piovere addosso un motorino come a Milano, o di essere di colore e vedere striscioni razzisti ovunque. La Lega Calcio e la Rai hanno discusso sul prezzo del campionato di calcio, miliardi e miliardi di vecchie lire, i ricchissimi d’Italia a decidere “il futuro del campionato” si è detto. Secondo me no; sarà la gente normale che va a vedersi ogni benedetta domenica la partita allo stadio o alla tv che deciderà le sorte di tutto lo

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Giuoco!!! sport, e non solo di un semplice campionato, perché senza tifosi, una squadra che fa? E’ inutile predicare al vento dicendo di tornare ad uno sport in cui nessuno si mena, perché sarebbe solo fiato sprecato, non ci sono riuscite le forze dell’ordine e tutti gli altri, io che cavolo dovrei riuscire a combinare? Questo articoletto di dubbia fattura è solo un mio personale sfogo, il mio modo di pensare ad uno sport che ormai invita a rimanerne fuori e a starci alla larga.

Albe, III F

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NellaRete

Caso 1: Stai navigando in un sito qualunque, e all’improvviso, mentre scarichi delle immagini, si apre un pop-up (ovvero una finestra contenente un’altra pagina internet che salta fuori senza che tu lo voglia) piuttosto grosso con un grafica accattivante, che ti propone, di iscriverti ad un concorso per vincere un televisore al plasma.

(L’anno scorso la stessa ditta proponeva la vincita di una Playstation 2). Guardi il regolamento, pare tutto ok, ma quando guardi l’iscrizione beh... meraviglia delle meraviglie: ti viene chiesto l’indirizzo E-Mail, il nome e l’età... ma non l’indirizzo di casa, niente numero di telefono....

Perché?

Ebbene, la risposta è piuttosto semplice: tu entri in un sito di un determinato argomento, lasci il nome, per cui sesso, e poi età e indirizzo E-Mail... grazie a questi dati, un’azienda o un gruppo di persone può creare una lista di utenti, suddividerli per interesse (il sito visitato basta e avanza per definirlo) e usarla per scopi di qualsiasi tipo.

Infatti vende la lista ad agenzie pubblicitarie, che la pagano oro e che utilizzano gli indirizzi contenuti all’interno per fare il cosiddetto Spamming, ovvero il bombardamento degli stessi con messaggi E-mail pubblicitari.

Questo è illegale.

Oltre a ciò beh, probabilmente il concorso non esiste....

Caso 2: Ricevi, per un caso di spamming come da esempio precedente, E-Mail dall’oggetto e dal contenuto molto invitante: si spazia da metodi per il calcolo delle probabilità giocando al Lotto per avere vincite sicure, ai modi per capire le azioni di borsa, passando per perdita di peso e ritrovo della forma fisica in poco tempo, aumento delle dimensioni del tuo membro virile (per i fortunati possessori), guadagni facili lavorando

poco, ecc...

Anche qui indubbiamente gli obbiettivi proposti sono davvero allettanti (nonostante quello piuttosto discutibile del membro virile), ma, logicamente, c’è puzza di bruciato...

Cosa propongono queste mail?

Una volta catturata la tua attenzione ti chiedono di mandare soldi a determinati indirizzi di posta: ciò ti consente di diventare socio di aziende, di prendere parte a un gruppo di vendita, di ricevere materiale informativo a casa... poi, con vari raggiri, come falsi fallimenti di ditte mai esistite, transazioni di danaro in banca andate male, il tuo denaro... puf... scompare! O meglio, viene fatto scomparire!

Inutile chiedersi come... è successo! Ed ogni truffa ha una sua storia.....

Caso 3: navighi in un sito internet con contenuto realtivo all’illegalità (Crackz, Warez) o alla pornografia e salta fuori qualche pop-up, o, ancora meglio, ti giunge una mail, che ti propone meravigliose e sensuali chiacchierate in videochat con ragazze disinibite dai nomi indubbiamente significativi, per passare in loro compagnia meravigliose notti di passione, o ancora, foto e filmati hard,ecc..: sotto a tutta la manfrina di immagini e frasi relative al magico mondo del sesso, spunta il link (collegamento), che ti invita a cliccarci sopra... basta un secondo e, ZAC! Sul PC viene installato un programma di collegamento internet, in gergo “dialer”, che fa cadere la tua connessione attuale, e tenta di comporre un numero di telefono che, come si legge sui pop-up “vi permetterà di accedere al nostro archivio, pieno di foto hard, filmati osè, ragazze porche...ecc... ecc... “ La fregatura qui? Beh, in genere il numero di telefono è un 166 o un più attuale 899, o magari un numero internazionale... e il risultato è garantito: sui siti che offrono non si trova un accidente, solo tanta pubblicità, e la bolletta diventa

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NellaRete anche a tre zeri... (ora si ragiona in euro, un tempo tre zeri non facevano per niente effetto)...

La stessa cosa succede per i siti di loghi e suonerie per cellulari... è l’ultima trovata imprenditoriale della grande rete: fino all’anno scorso erano gratuiti e si mandavano via SMS... oggi?

Oggi viene chiesto o di chiamare un numero ( anche quello della tipologia dei sopraelencati) e digitare il codice corrispondete al logo o alla suoneria desiderata, oppure di scaricare il dialer e... collegarsi, di nuovo, al loro meraviglioso

archivio pieno di immondizia... e regalargli tanti soldini! Il divertente è che in genere c’è pure scritto “E’ gratuito! Paghi solo la connessione!”... è vero... peccato che la stessa sia, in media, un € al minuto!!!!!

Grande risorsa di informazioni, megalopoli di testi e multimedialità pronta a darci tutto quello che vogliamo, enorme città, opportunità e fortuna, luogo di fama e guadagno, chimera dorata da tutti inseguita. Questa è internet, la grande rete. Ma come può donarci gioia e semplificare la nostra vita, dietro all’angolo può farci trovare brutte sorprese.

I tre sopra citati sono solo alcuni tra gli esempi più recenti e comuni di truffa telematica, ed oltre a quelli potremmo annoverare carte di credito clonate, agenzie immobiliari fittizie, finti premi come vacanze o lussuose autovetture... un quaderno interno non basterebbe per parlare di quanti rischi corre il navigatore meno esperto e “accorto” del web, e questo articolo è atto a sensibilizzare gli utenti della magna rete ad usarla con cautela.

Nessuno ci regala nulla e c’è sempre qualcuno pronto a guadagnare e sfruttare l’ingenuità della gente: per non cascarci insomma, l’unico rimedio è utilizzare il buonsenso e non addentrarsi in situazioni rischiose, per evitare così spiacevoli inconvenienti.

Oltre a questo, se proprio dovesse accadere qualcosa di spiacevole, ba-

sta denunciare il tutto alle autorità competenti.

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Notiziedell’ultimaora

ESTRATTO DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 29 OTTOBRE 2002 IL CONGRESSO MONDIALE SULLA CECENIA IN CORSO A COPENAGHEN «Il commando stava per liberare gli ostaggi»: Il vicepremier ceceno Akhmed Zakaev: la crisi era a un passo dalla soluzione pacifica ma Putin ha voluto l’intervento!

COPENAGHEN (Danimarca) - Venerdì sera, alla vigilia del blitz russo nel teatro Dubrovka, l’ex presidente ceceno Zelimkhan Yandarbiev riesce a mettersi in contatto con il commando di terroristi. «Liberiamo gli ostaggi domani mattina alle 11 - gli assicurano - aspettiamo solo l’incontro con Kazantsev (inviato plenipotenziario di Putin nel Distretto federale Sud, ndr )». La crisi appare a un passo dalla soluzione pacifica, ma i servizi russi intercettano la telefonata e, non si capisce il perché, Decidono di agire nella notte.

VICEPREMIER - La rivelazione è di fonte cecena e a raccontarla nel corso di una conferenza stampa è stato ieri pomeriggio Akhmed Zakaev, vice primo ministro della Repubblica caucasica e inviato dal presidente Maskhadov al Congresso mondiale ceceno 2002 in corso a Copenaghen. Un appuntamento in calendario da tempo, che casca al culmine della crisi tra Mosca e Grozny e che ha aperto una forte polemica tra il numero uno russo Vladimir Putin e il governo danese titolare della presidenza di turno Ue. La Russia ha chiesto a Copenaghen di impedire la conferenza, perché la ritiene un covo di terroristi, minacciando in caso contrario di far saltare il vertice Russia-Ue in programma sempre qui per l’11 novembre. La risposta è stata un garbato no: impossibile per noi bloccare un’iniziativa di organizzazioni private.

RASMUSSEN - Anders Fogh Rasmussen, primo ministro danese, ha poi deciso di spostare a Bruxelles il summit Ue della discordia e Putin si è detto disponibile, annullando comunque ogni visita ufficiale a Copenaghen. «Non siamo terroristi, sono i russi a volerci dipingere così», ha ribadito Zakaev, accolto con un lungo applauso dagli esuli presenti nella sala dell’Hotel Radisson. Poco più di un centinaio di persone, militanti, insegnanti, qualche pensionato, studenti, giornalisti della diaspora cecena, assediati dalle troupe televisive di tutto il mondo. Nella hall antistante la sala del congresso gli organizzatori hanno appeso fotografie degli orrori di Grozny, bimbi mutilati, cadaveri bruciati, catene di profughi. Esuli, interpreti per l’occasione, si sono prodigati nel tradurre e far capire ai giornalisti il messaggio da far arrivare nelle capitali europee e americane. «Siamo pronti a trattare per la pace, dipende solo dai russi» dichiara Zakaev.

KHASBULATOV - «Il Consiglio di sicurezza dell’Onu è debole, non ha mai preso una posizione decisa sulla questione cecena» è l’opinione di Ruslan Khasbulatov, primo presidente del Parlamento russo, leader della rivolta contro Boris Eltsin nell’ottobre 1993 (finì in carcere e fu poi amnistiato), «Putin rifiuta qualsiasi trattativa».

Khasbulatov, 55 anni, è di origini cecene e ha preso parte alla trattativa con i terroristi del teatro. Poteva esserci un’altra soluzione? «Gli alti comandi dell’Armata russa - sostiene - dovevano farsi vedere, i generali avrebbero dovuto parlare con i terroristi, spiegare loro che la guerra finirà». Insomma Putin «non è stato all’altezza del compito». Ma era a conoscenza, minuto per minuto, di quello che stava accadendo? Il professore sorride e risponde «sì», poi fa una pausa e aggiunge: «Non posso dirlo con certezza». Ignorare il problema, avverte, può portare a conseguenze ancora più pesanti, può spingere tutte le regioni caucasiche a battersi per abbandonare la Russia.

GENOCIDIO - Qualcuno, dal palco del Congresso, paragona Putin a Hitler. «Sta compiendo un genocidio, come fecero i nazisti con gli ebrei». Lo stesso vice primo ministro Zakaev non cerca mezze misure e nella conferenza stampa, ancora a proposito del blitz notturno, sostiene che «i russi non hanno trovato il nostro codice genetico, altrimenti avrebbero messo a punto un gas anticeceno», senza far del male agli altri. Le espressioni di Zakaev sono dure, trapela un odio profondo per il nemico di Mosca, responsabile del massacro nel teatro. Hanno raccontato solo bugie, dice, non è vero che il commando intendeva uccidere gli ostaggi uno a uno, come hanno annunciato i russi per giustificare il blitz. La trattativa, ribadisce, si poteva concludere positivamente, come è possibile che gli uomini uccidano donne addormentate? Mosca non fa differenza tra i guerriglieri e il governo regolarmente eletto nel 1997, in uno dei pochi periodi di pace vissuti nella tormentata Repubblica cecena. Sono tutti uguali.

TERRORISMO - Ma anche Zakaev mette più o meno sullo stesso piano i terroristi, «con i quali non è assolutamente d’accordo», e i russi, espressione del «terrorismo di Stato». Nega, senza indugi, ogni legame con Al Qaeda, come invece denunciato a più riprese da Putin. Dice di non essere in grado di controllare i gesti di singoli, le scelte disperate di chi si sente colpito dalle misure repressive degli occupanti. Come dire, l’azione della scorsa settimana non sarà probabilmente l’ultima. «Il blitz non avrà alcun impatto sui rapporti, perché da noi non è cambiato nulla, la guerra continua, i morti aumentano giorno dopo giorno». «Ci risulta che i russi stiano arrestando ceceni ovunque - conclude -, solo a Mosca ne hanno presi negli ultimissimi giorni 1500».

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Claudio Lindner clindner@corriere.it

Anniversario

Come ormai tutti sanno, quest'anno il Caterpillar compie dieci anni: l'evento merita di essere celebrato degnamente e, in attesa di organizzare sontuose cerimonie e ricchi festeggiamenti in suo onore (quindi preparatevi a mettere mano al vostro gonfio portafoglio), siamo andati ad intervistarlo.

"Buongiorno, signor Caterpillar". "Buongiorno". "Prima di tutto, auguri. È emozionato?". "Sì, molto, perché dieci anni si compiono una volta sola nella vita. Mi sembra che il primo numero sia uscito soltanto ieri, e invece è passato così tanto tempo! Fa un certo effetto pensare che sono nato nel secolo scorso...".

"Veramente un po' decrepito lo è. Comunque ci dica, cos'è il Caterpillar? Chi è lei?". "Ma come si permette? Sono molto più giovane di quanto possa sembrare! Tornando alla sua domanda, io sono uno spazio aperto, una pagina bianca che aspetta solo di essere riempita: tutti voi potete partecipare attivamente, scrivendo articoli di qualsiasi genere o anche solo dandomi un consiglio o un'idea. Cerco sempre di fare del mio meglio e di mettere d'accordo tutti. So bene che la perfezione non si può raggiungere, ma io viaggio sempre in quella direzione. Anche se in realtà quelli che fanno sempre del loro meglio per accontentare i lettori sono quelle quattro, cinque persone che ogni settimana si trovano, si impegnano e sudano per creare il Caterpillar: creare, proprio come un'opera d'arte. In cambio hanno il permesso di definirsi "redazione" e di scrivere i loro nomi in ultima pagina". "Mi sembra di notare che ci sia qualcosa di ironico nelle sue parole: forse non stima più di tanto questi audaci redattori, non ha fiducia in loro?". "No, semplicemente li considero degli inguaribili fannulloni perdigiorno. Se non fosse per il fatto che lavorano gratis in condizioni pietose, li avrei già cacciati!". "Quali sono i suoi argomenti preferiti?" "Presto sempre particolare attenzione a tutto quello che accade nel mondo della scuola e nell'universo Mascheroni. Poi c'è sempre spazio per chi ha vissuto una particolare esperienza e vuole raccontarla. Naturalmente non manca mai la recensione di un buon libro o di un bel film. La musica e lo sport sono inesauribili fonti di ispirazione. Se per quanto riguarda un argomento ci sono più punti di vista o opinioni differenti, lascio parlare tutti. Infine non mancano, per fortuna, articoli di altro genere: poco seri, spiritosi, ironici, divertenti, ma non idioti o demenziali, come qualcuno continua ad insinuare. Guai a chi osa infangare il mio nome!". "A proposito di nome, complimenti per il suo motto. È una luce che squarcia le tenebre che avvolgono le menti di tutti". "Qui l'unica mente annebbiata è la sua, perché "Per abbattere il muro dell'indifferenza e dare ali alla creatività" non è affatto il mio motto, ma è solo il mio cognome". "Mi scusi.

Secondo lei, cosa piace di più del Caterpillar?". "Sicuramente una cosa: la messaggeria. Anche se a volte mi offendo quando qualcuno legge solo le due pagine dei messaggi e con le altre ventisei costruisce aerei che solcano i cieli delle aule". "Se domani si andasse alle urne, chi voterebbe?". "Ho solo dieci anni e non ho ancora diritto di voto". "Ma in questi anni si sarà fatto un'idea, avrà un'opinione...". "È bene mettere subito in chiaro alcune cose: io volutamente non ho nessun orientamento politico, perché il mio scopo non è politico, ma solo culturale. Io cerco sempre di allinearmi il meno possibile, senza però rimanere estraneo a ciò che succede intorno a me. Bisogna avere uno spirito critico". "In questi dieci anni sono accadute innumerevoli cose: quanti ricordi ha?". "Tantissimi. Ci vorrebbe un intero numero di Caterpillar per ripercorrere tutti quei momenti". "Come festeggerà il decennale?". "Se vuole offrirmi una lauta cena...". "Purtroppo scrivere sul Caterpillar non mi garantisce ancora uno stipendio...forse un'altra volta.

Grazie per la disponibilità e di nuovo auguri". "È stato un vero piacere: per i miei lettori, questo ed altro ancora". CATERPILLAR: DI TUTTO, DI PIÙ.

Emanuele 5^C

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Musica

STAY YOUNG! LEADING A SHAMELESS LIFE INSTRUCTIONS FOR USE (BUT USE NO CAUTIONS AT ALL) La canzone tormentone di quest’autunno? Dopo gli Ark che hanno furoreggiato nell’estate 2001, ecco che dalla Russia arrivano le Tatu, una coppia di accattivanti adolescenti presumibilmente lesbiche che con la loro “All the Things She Said” hanno scalato le classifiche di tutta Europa. Ora, non m’interessa qui disquisire sui generi musicali o sul massiccio supporto commerciale che ha accompagnato l’uscita di singolo e album; bensì su ciò che ai miei occhi è il significato della canzone, degli atteggiamenti delle due ragazzine diciassettenni sul palco, del fatto che vestano in una maniera così sexy, con questa divisa alla marinara che tanto ci riporta alla mente Sailor Moon e tutti gli attributi fisici, annessi e connessi. Nell’immaginario collettivo credo che le Tatu rappresentino l’incarnazione di tutta una vita che l’adolescente medio vorrebbe condurre: libertà di gestire la propria persona e il proprio tempo nella maniera più aggradante, ribellione, casino, sesso e calore, gusto dello scandalo.

Una vera e propria manna per tutti… Io sostengo che le due tipe lì, gay o meno, facciano benissimo a baciarsi in pubblico, a svalutare certi sentimenti che taluni credono inviolabili, o più semplicemente a fregarsene di come certa gente la pensa in merito all’amore, soprattutto se tra adolescenti, soprattutto se omosessuale. La provocazione gratuita, la mera esibizione d’amore saffico che scandalizza i benpensanti, i loro abiti succinti che lasciano ben poco spazio all’immaginazione: questo rappresentano le Tatu, nuova e fecondissima icona del neomovimento d’emancipazione della sessualità giovanile che in Russia (un paese dove l’ortodossia religiosa esercita sempre meno attrazione verso le ultime generazioni) va prendendo sempre più piede e che poco alla volta sta abbassando i limiti d’età per la “deflorazione” culturale dei teenager, arrivando nel caso nostro a mostrare in pubblico due fanciulle (una decisamente più carina dell’altra, ma non fa nulla) assai giovani baciarsi e sfiorarsi in una maniera tanto goffa ed innaturale quanto dolce, quasi infantile: pensateci bene, per quelli di voi che sono in quarta potrebbe trattarsi della compagna di banco, della vicina di casa, della fidanzata del migliore amico… Abbastanza flashante come cosa… Amate chi vi pare, e amate sempre, e sentitevi liberi di farlo.

Concedetevi a chi vi pare, e concedetevi sempre, e sentitevi liberi di farlo. Nessuna inibizione. Non accontentatevi e pensate sempre “this is not enough!”. Nel dubbio siate liberi di spingervi all’eccesso, non siatene intimoriti: maggiore è il rischio maggiore è il livello di piacere raggiunto. La voluttà va intesa come completa assenza di calcolo delle conseguenze, imponetevi come individui-sovrani e verrete posti, inevitabilmente, alla luce dei riflettori. Nel bene e nel male. Vivete, anzi, nel male.

Sprecate le vostre energie in attività torbide ed oziose, piccanti e malviste; non disdegnate la voluttà e non privatevi dei molli piaceri che una blanda ed acerba vita sessuale, a quest’età, può comunque darvi.

L’acerbità stessa è sintomo di freschezza e fantasie che attendono solo di essere tramutate in realtà.

Certo, la considerazione affettiva di una persona nel vostro immaginario può contrapporsi alla sua mera riduzione a oggetto di piacere, ma questo è un altro discorso…

Ville myhikaru@inwind.it

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Musica ALL THE THINGS SHE SAID

TUTTE LE COSE CHE HA DETTO

All the things she said running through my head

Tutte le cose che ha detto che mi violentano nella mente

This is not enough Questo non è abbastanza I’m in serious shit, I feel totally lost If I’m asking for help it’s only because Being with you has opened my eyes Could I ever believe such a perfect surprise?

I keep asking myself, wondering how I keep closing my eyes but I can’t block you out Wanna fly to a place where it’s just you and me Nobody else so we can be free And I’m all mixed up, feeling cornered and rushed They say it’s my fault but I want her so much Wanna fly her away where the sun and rain Come in over my face, wash away all the shame When they stop and stare - Don’t worry me ‘Cause I’m feeling for her what she’s feeling for me I can try to pretend, I can try to forget But it’s driving me mad, going out of my head Mother looking at me Tell me what do you see?

Yes, I’ve lost my mind Daddy looking at me Will I ever be free?

Have I crossed the line?

Sono seria dannazione, mi sento completamente disorientata Se chiedo aiuto è solo perché Lo star con te mi ha aperto gli occhi Avrei mai potuto credere ad un dono tanto grande?

Continuo a domandare a me stessa, chiedendomi come Pur tenendo chiusi gli occhi ma non riesco a farti uscire dalla mia testa Voglio volare in un luogo ove esistiamo solo tu ed io Nessun altro, e saremo finalmente libere Sono confusa del tutto, con le spalle al muro e presa d’assalto Loro dicono che la colpa è mia, ma la desidero così tanto Voglio volar via con lei dove sole e pioggia Picchiano sul mio volto, lavando via tutta la vergogna Quando si sdegnano e tengono fisso lo sguardo Non abbiate paura di me!

Poiché io provo per lei ciò che lei prova per me Posso tentare di esigere, posso tentare di perdonare Ma mi sta facendo impazzire, non riesco più a restare calma Guardami mamma Dimmi, cosa vedi?

Lo so, ho perso il controllo Guardami paparino Potrò mai essere libera?

Ho già varcato la soglia?

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PerlagioiadiBattista

La mia avventura da interista è iniziata in coincidenza con l’arrivo di Ronaldo, giocatore che un tempo apprezzavo molto. E’ passato ormai parecchio tempo da quel giorno e l’ex fenomeno se ne è andato nel peggior modo possibile al Real Madrid, deludendo anche i suoi fans più accaniti, ma soprattutto Massimo Moratti, che dopo averlo trattato come un figlio non è stato contraccambiato.Questi anni sono stati veramente duri, e l’Inter ha sfiorato per ben 2 volte lo scudetto: uno con Simoni, ma purtroppo anche quell’anno i vari arbitraggi hanno favorito UNA squadra; il secondo l’anno scorso. Penso che il 5 maggio 2002 sia una data che ogni interista non dimenticherà facilmente. Mi ricordo quella cupa giornata come se fosse ieri. Sembrava ormai fatta per l’Inter, che finalmente dopo 13 anni avrebbe potuto riconquistare lo scudetto. La partita all’Olimpico doveva essere solamente una festa visto che pure i tifosi laziali ci sostenevano, e avevano permesso una coreografia completamente nerazzurra: era un autentico spettacolo! Ma purtroppo il destino a fatto sì che tutto ciò si trasformasse in un film horror.Eh sì, quei 90 minuti sono stati una sofferenza continua: quando la Lazio ha segnato il 3° gol, la situazione si faceva sempre più difficile ma non impossibile; poco dopo il definitivo 4-2. Non potevo crederci, ero troppo arrabbiato, deluso, quasi non mi sembrava vero: ma purtroppo lo era. Sarebbe bastato tenere duro l’ultima partita, invece i giocatori sembravano non avere più la forza di “combattere”, avevano mollato. Cuper eterno secondo, Materazzi incredulo, Bobo arrabbiato: ma l’immagine più simbolica è quella di Ronaldo piangente. Non voglio ricordare cosa ho dovuto subire a scuola e dai miei amici, soprattutto Juventini… mi consolo pensando a quello che è capitato al povero Battista, già pronto a festeggiare con me dopo anni di delusioni….

Se c’è un cosa che ho imparato in questi 5 anni è che nel DNA dell’interista c’è la sofferenza: ogni partita ti fa immancabilmente venire il crepacuore ma in questo modo si gusta meglio la vittoria, o almeno si dovrebbe..

Per fare un paragone si può prendere in esame la partita dell’Italia contro l’Olanda agli Europei di 2 anni fa È stata una vittoria indimenticabile perché molto sofferta: l’Inter segue questo principio anche se più che ottenere vittorie rende pazzi i suoi tifosi!

Guardiamo alla situazione attuale. Nonostante il primo posto in classifica come al solito piovono solamente critiche. Ciò è dovuto soprattutto dal confronto con altre squadre come la Juventus, ma soprattutto con il Milan quest’anno soprannominato “Real” vista la notevole bravura dei suoi giocatori e dalla spettacolarità creata da essi.Devo ammetterlo: il Milan gioca veramente bene ed ha una media gol da far paura. Ma questo non vuol dire che l’Inter sia da meno, anzi. Se è prima in classifica ci deve essere un motivo, che non è la fortuna visto che non mi sembra che ultimamente ne abbia molta. La verità è che questa squadra pur non avendo ancora trovato un bel gioco è composta da fortissimi giocatori che con la loro grinta e forza di volontà riescono a portarla alla vittoria: un esempio è Toldo nella partita contro la Juve. È vero, è un po’ strano che i migliori giocatori siano spesso “San Toldo” o difensori come Cannavaro: se ci fosse un migliore centrocampo forse anche i vari Bobo, Crespo e Recoba tirerebbero più volte in porta e credetemi segnerebbero una valanga di gol ad occhi chiusi.Ma per ora non è così: la squadra sembra che abbia deciso di incominciare a vincere; poi (lo spero) arriverà anche il bel gioco. Quest’anno può essere l’anno della riscossa, basta solamente crederci. Non abbiamo nulla da invidiare al “Real Milan”, ma forse Cuper deve ancora aggiustare qualcosina per far vedere il vero valore dell’Inter.

D’altronde l’interista è un sognatore per natura. Ne è un esempio il mitico Moratti, non solo Presidente dell’Inter ma anche tifoso fino al midollo. Viene spesso deriso visto tutti i soldi che spende per poi ottenere solamente una coppa Uefa.Ma forse è proprio lui il primo sognatore di tutti noi interisti, volendo raggiungere quell’obiettivo prefissatosi ormai da tempo: imitare l’imbattibile Inter di suo padre. Ci riuscirà? Io penso di sì (in fondo lo merita), basta crederci e non mollare mai!!

E’ bello pensare ad uno stadio di San Siro tutto in nerazzurro ed in festa; vedere finalmente Moratti con la faccia sollevata ed il sorriso sulle labbra; festeggiare lo scudetto insieme a Battista, invecchiato nell’attesa di questo momento,girando e gridando per il liceo…. Prima o poi quel giorno arriverà e credetemi per tutti noi interisti sarà una VERA FESTA ed un’autentica liberazione! E allora forza inter!!! (ed anche Atalanta, dai!)

The Fly

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Sutraimonti...

Per l’estate appena trascorsa avevo deciso di trovarmi un “lavoretto “ ... ma dove? Essendo una persona molto esigente e dai gusti difficili non volevo le solite cose... baby-sitter, gelataia... e poiché amo la montagna ho deciso di andare a lavorare in un rifugio e più precisamente al rif.

Laghi Gemelli (sopra Branzi). Molti miei amici pensavano che sarei rimasta isolata dalla civiltà senza vedere anima viva per un mese e mezzo (specifico per i “deficienti “...da qui il titolo “Shining” )...inrealtàtuttociòsièrivelatounamagnifica esperienza....

Il lavoro era abbastanza pesante... del tipo che iniziavamo -nei giorni clou- alle 6:45 e finivamo alle23passate....

Non è comunque stato un lavoro insopportabile... anzi!! Appena avevamo un attimo libero, io e gli altri ragazzi che lavoravano con me, trovammo mille modi per divertirci: bagno in uno degli innumerevoli laghi della zona (... l’acqua era un po’ freddina maaaaaa...) oppure strimpellavamo con la chitarra assordando con le nostre grida persino le pecore e le mucche della zona!!

VOLETE SAPERE IN COSA CONSISTE IL LAVORO? 1- NO_ cambiate articolo!!!

2-SI_ proseguitelalettura!!!

Fortunatamente per la colazione avevamo dei turni efficientissimi che ci permettevano di alzarci alle 6:45 solo una volta ogni tanto, per i due giorni successivi potevamo vegetare fino alle nove!!

Una volta finito di servire le colazioniaitemerarialpinistichesipreparavano per una gita-mega (non sempre!!) arrivava il momento di sistemare tutte le camere e pulire i bagni (... wow!).

Quindi si aiutava la cuoca, si serviva in tavola, si sistemava la cucina e poi... si ricominciava tutto per la cena!!

Ma la cosa importante è che mi sono trovata strabene con le persone che mi circondavano e lavoravano con me, quindi il lavoro volava e ci divertivamo in ogni modo!! Purtroppo il 3 novembre il rifugio chiude per il periodo invernale...ma penso che l’anno prossimo -università permettendo- ripeterò questa esperienza (che consiglio a chiunque cerchi un lavoro un po’ diverso dalsolito!!). ...al prossimo articolo (...che sarà tra moooolti mesi...quando Battista avrà terminato la sua opera di convincimento per marmene scrivere un altro!!!!!).

Hola!!

Marion Ps. ciao MILO!

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Messaggeria X PROF. PACATI: un grande ringraziamento per la disponibilità e l’aiuto che ci ha fornito!

By 5^L X STELLA 1^L: ti siamo vicine...non deve essere facile avere un fratello come il Leo! by P.I.E. X TRUZZA 4^A: non sbavare troppo quando passa il tipo di 5^E...le bidelle si son rotte di asciugare i pavimenti! by anonimo X MARCELLO 3^D: sei il nostro porcellino preferito! by le altre 2 di 2^ X D’ADDA 5^I: tosati che sembri San Francesco!

by Mascheroni X LEO 4^A: mio,mio,mio...e solo mio!però tra compagne di banco ci si divide tutto! O ci soddisfi tutte tre o cerchi tre fighi che lo facciano al posto tuo...c’è qualche volontario?

by Pao Isa Ele X PAOLO 5^C: tanti auguri!!!!!

by Elisa X GIANCARLO 5^I: oeh!lavati i capelli! by chi ti vede ogni giorno X IL LICEO: 30 ottobre! Krasto al potere! venceremos!!!

X MICHELE 4^A: “rose rosse per te...” ah no,scusa,lo sappiamo che preferisci le Margherite! ciao bel ciccino!

by P.I.E X PAOLINO: ocio, in città alta ti tengo d’occhio X MORONI 3^F: sei innamorato quest’anno?

By your class X TONIO e GIORGIO 1^I: il segreto e non prendersela ma farsela dare!

by Pelli 3^D X ARCI 2^G: sei l’obbrobrio del mascheroni!

by Corinne X PAOLA e LEO 4^A: vabè che una mano la usate sempre per picchiarvi...ma cosa fate con l’altra?!risparmiateci! by le vostre compagne di banco Ele & Isa X CAMMY 5^G: sei troppo un uomo ambiguo...!!! by le tue fans X TRUSSARDI DANIELE 5^D: certo che le arance della gita a napoli ti devono aver fatto proprio bene!complimenti! by anonime 4^A X LUMA 5^D: spero davvero che il mondiale ti vada bene!

by Ferra X BATTISTA: non ti preoccupare che all’oktoberfest berremo anche per te! by 5^D X VIANI 4^A: hai ragione,non li fanno più i primini di una volta...adesso ti precedono anche nelle prove di evacuazione,oltre a rubarti le focacce!

by P.I.E. X MARCO 1^B: sei molto più carino di tuo fratello Paolo...

by Maria Elena 4^F X TUTTE LE PRIMINE DEL MASCHERONI: attenzione attenzione!nella nostra scuola si aggira Sangaletti Simone,colui che ci prova con chiunque respiri...trattenete il fiato!

by P.I.E. X SANGA 4^A: le buone abitudini non si perdono mai eh...ti ricordi quando ci provavi con la Damiana a bari?!!

by Baga X BAGA: Bauuuuuuuuuuuuuu...............

By Io X EMI 5^L: ti imploriamo,o novella poetessa...facci avere alcune delle tue meravigliose rime liriche da poter pubblicare sul prossimo numero...!!! by chi ha letto X SCHIAVO 4^A: un bacione dalle tre padrone che ti pensano sempre! Ah, ricordati che devi pulire ancora il garage, fare il bucato, stirare...

Le schiaviste X NICKY,STEFI,ROBY,ALE(SMANU),RICKY,NICO 5^G: siete proprio dei fighi! Troppo

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Messaggeria belli e simpatici... VVTTB by tutte le ragazze del Mascheroni (quelle gnocche) X TUTTI: te ma booona,sì beh insomma più sciallo!

By Sacaia vaone X CHANTAL 4^F: meglio tua sorella....

By Io X BETTA 3^M: sei troppo una bella figa!!!

By ammiratore (ndr: concordiamo!)

X BEA 3^M: ti sto ancora aspettando sotto le coperte!

By Raffy X metà della 3^F. quest’anno riusciamo ad andare in gita?

By l’altra metà X CLAUDIA 5^G: fai un favore a tutti:piantala di tirartela, non sei nessuno!

By KY X GHEGHE 1^H: togliti la P dal braccio! Sfigata! by uno stronzo X RUBEN 3^D: tagliati la barba e i capelli....non saresti niente male!

By anonimo X PEA 5^I: a che punto è il restauro del tuo bagno sul modello finlandese?!

By Pia X STUPIDINA: tanti auguriiiiiiiiiiiii a te, tanti auguri a teeeeee.

By l’altra stupidina X PIZZUL:che bello il mestiere dello scrivano....copia sempre ma non durante il debito...bigol X PIZZUL: se perdete di 70 punti e noi vinciamo di 45, di quanti punti vi batteremo?

By minibasket X PIA: buon compleanno! W la vasca da bagno!

By M.E.F.F.B. X RUFUS 2^E: sei il mio preferito.... SPUGNA! By anonima X MARCYSSO: X BELLI: deeeeebollllllllllllllleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

By Ireland X LOJACONO 5^G: perché non ti cambi un po’ più spesso?è un po’ tardi per l’impepata di cozze!

X MICKY 3^D: sei sempre lì, nel mio cuore....

By losai hk X VALENTINA ROTA 1^I: buttati dal palco al posto delle caramelle!

By primini riuniti X BONO 5^L: alà osservatorio astronomico!!!bigolo! the best! by me X BELLINI 2^F: dai che tra un po’ facciamo storia....storia seria!

By chi sai tu X RUGGHIERO 5^L: auguri!18 anni che figata.....

by Haiko, Baga, Dario, etc...

X SAVERIO 5^D: fatti bocciare, pleaseee!!!

By anonime X MIKI 3^D: viva Espinal!!

By Anty&Panty X STEFANO 5^C : ma che carino che sei!!!!!!!!!!

By suor-presa XPRIMINO COL GIUBBOTTO DUCATI: lo voglio!!E’ Gesù che te lo chiede! By sommossa 3^D X NESSUNO : Gesù è tra voi e vi osserva: occhio!

By Gesù X DARKA: Tagliati i capelli, stavi meglio prima...

By anonimo X L’IMPAGINATORE E LA SUA DOLCE ASSISTENTE: Che bei momenc...

E che faticaccia!

By tutto il Mondo

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Rossetti: Allora vuoi parlare tu? Così almeno mi risparo la voce!

Sestito: Ma che è, fai un solido che è abnorme e l’altro è mignolo.

Ortolan: Le ragazze sono più interessate ai ragazzi stronzi, non a quelli che quando dicono di venire vengono.

Gandolfi: Rimango sola nel mio mondo: io ed Avogadro in una fuga erotica.

Sestito: Voi mi mandate in assuefazione!

Sestito: La fatidica goccia che trabbocca il vaso! E chi ci capita ci capita!

Tosetti: La nostra penisola è come una portaerei protesa verso il mare.

Ortolan: I corazzieri hanno tutti le misure extralarge...

Calabrò: Quando si è riempiuto il secondo livello...

Sestito: Cefisis (nota bene si chiama Cefis) aoh, aoh metti stop a quella puntina di grammofono che hai in bocca.

Fornoni: Siete pronti a prendere in bocca la accomulazione?

A.: Profe posso andare in bagno? Calabrò: Mi raccomando non cadere dentro... È in crisi mistica.

Fornoni: (Alunna chiede come risolvere un esercizio durante una verifica) Non dir niente, chiudi gli occhi, lascia questo mondo ed entra in quello della matematica.

Prof: Questa base è forte o debole?

Studente: Mmmmh.... Azotata.

Studente1: L’altro giorno ho visto un programma di quel tipo lì grassoccio con la barba...

Studente2: Chi Babbo Natale?

Studente1: No quell’altro.

Studente3: Ferrara?

Prof: Perché Leopardi aveva una visione così pessimistica?

Studente: Perché era un porta rogne...

Valsecchi Emanuele 5^C Frigeni Paolo 5^C Bolis Marco 5^F Cappia Silvia 5^F Tarolla Elisa 5^F Valenti Silvia 5^F Bonacina Dario 5^E Bagattini Valerio 5^L Scotti Manuel 5^L Borgogno Alessandro 4^A Oberti Valentina 4^B Locatelli Mariaelena 4^F Gambirasio Ferderica 4^F Leidi Arrianna 4^G

Manzoni Barbara 4^H Zaira Irene 4^H Pellicini Riccardo 3^D Prussiani Chiara 3^D Duci Maddalena 3^D Canella Alessandra 3^D Gavazzi Haiko 3^F Quarti Alberto 3^F Baggi Anna 2^C Belotti Lara 2^E Ruberti Andrea 2^E Goggi Silvia 2^I Bertocchi Sara 1^M Lussana Silvia 1^N

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Previtali Luca theFly Prestini Daniele Stucchi Marion Ville Panseri Battista