Il quotidiano di basilicata su Savino Sileno

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Potenza Lunedì 1 settembre 2008

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

”C’era una volta” la città degli alberghi che nel borgo ospitavano Filogamo e il Re

Regali soggiorni potentini E poi da Triminiedd per la trippa di cumma’ Cettina IL “Modern Hotel” di Pecoriello, in via Pretoria, appena dopo l’attuale agenzia di viaggi Ricciuti era un albergo storico di Potenza. Non solo perché era raffinato ed elegante e ospitò Vittorio Emanuele II, di passaggio nel capoluogo di Regione, ma anche perché fu fotografato nientemeno che da Giovanni Guareschi, proprio il famoso autore di Peppone e don Camillo. Lui, all’epoca - siamo nel 1935 - possedeva addirittura la “Voigtlànder” una delle prime macchie fotografiche “serie” e fece diversi scatti a Potenza dove non era capitato per caso, ma era stato destinato al servizio di leva, nella Scuola Allievi Ufficiali di Complemento, che aveva sede nella Caserma Lucania. Il “marmittone” Guareschi, come egli stessi si definì a commento di alcune foto - fra queste una durante il turno di guardia nella garitta davanti alla Caserma, scattata da un collega - annotò anche altri momenti della vita della città come una calessino con cavallo (all’epoca un mezzo di trasporto veramente signorile) davanti all’elegante albergo di via Pretoria. Documenti storici che sono stati ripresi in un bel volume scritto dai figli di Guareschi, Carla e Alberto, edito da Rizzoli dal titolo “Un po’ per gioco”, nel quale viene appunto ricordata, anche con foto, il soggiorno in Basilicata di “Giovannino” prima a Potenza, poi a Melfi. Il “Moderno” non era l’unico albergo di un “certo livello” nella città. Avevano avuto momenti di grande fulgore il “Lombardo”, sempre in via Pretoria a due passi da piazza Mario Pagano (molti i matrimoni della buona borghesia cittadina nelle sue sale ricche di arazzi e di atmosfera stile ‘800) e abbastanza frequentato anche il ristorante che aveva le “vetrine” rigorosamente coperte da tende di pizzo, sul “salotto” della città. Anche il “Roma”, che occupava la parte terminale di piazza Matteotti, allo-

Il grande Albergo prima dell’80, l’Albergo Moderno ripreso da Guareschi e la porta della Frasca

ra Piazza Sedile (dove è stato realizzato un moderno fabbricato, una volta sede della Sip) era molto frequentato e ospitò personaggi celebri, come il noto presentatore radiofonico Nunzio Filogamo quello che iniziava le sua trasmissioni, “cari amici vicini e lontani buon giorno”- e la famosa orchestra di Renzo Ferrari, ospiti a Potenza per una selezione di giovani cantanti per la rubrica “Il microfono è vostro” della Rai. Sempre in centro, in via Pretoria, operava anche il “Vittoria”, (di fronte all’attuale negozio di “Limoni”, prima regno dei tessuti di Ignomirelli) più piccolo e con meno pretese. Poi vennero il “Grande Albergo”, (ristrutturato e rilanciato dopo il terremoto del 1980) che per molto tempo fu uno dei punti di riferimento della Potenza-bene. Fu nei saloni di questo Albergo a due passi da piazza Matteotti, che si esibì il “Quartetto Cetra”, ospite di uno dei tanti “Veglionissimi della Stampa” di cui diremo più avanti. Alla fine del centro storico, un professionista campano, Salvatore Anastasio, rea-

lizzò il Tourist Hotel, e poi sbarcò anche a Rifreddo di Pignola con un altro albergo molto vasto e ricco di promesse allettanti. Nel centro era anche aperto un altro piccolo hotel, (ora dopo la riapertura e la ristrutturazione si chiama Pretoria Hotel) mentre non mancavano alcune modeste ma utili locande, nella zona di Porta Salza. Ora la maggior parte delle strutture alberghiere, soprattutto quelle di dimensioni ampie, sono tutte in periferia. Il Park Hotel che fu realizzato da Nino Somma, allora imprenditore della “Ferriera Lucana” (una inaugurazione fastosa e ricca di attrazioni introdusse, in Basilicata, un modo nuovo di ospitalità), la Primula molto raffinato e riservato, il Vittoria con ampi saloni per congressi e una dscoteca per i giovani. LA TRIPPA, REGINA DA TRIMINIEDD Se negli alberghi potentini si mangiava abbastanza bene (dove però l’uso dal coltello e della forchetta era d’obbligo) le tavole più frequentate dai potentini erano le trattorie dove, come si usa dire, «si mangia bene e si spende poco». La “trippa”, ad esempio, era la regina della tavola di “Triminiedd” all’epoca - parliamo degli anni 70 - forse la più nota trattoria potentina. La regina era lei, cummà Cettina, sempre con il sorriso sulle labbra, con il suo grembiule bianco, le maniche della camicia rimboccate, che insieme alla trippa, (rigorosamente con il peperoncino piccante) succulenta, tenera, cucinata in padelle speciali per non disperdere il suo aroma, offriva gli strascinati “cu lu n’tropp’che”, cioè con un pezzo di salsiccia o di carne in mezzo al sugo che lei metteva sui fornelli la mattina presto perché doveva cuocere almeno quattro ore, e i bucatini alla “trainiera”, con il sugo arricchito di olive nere, cipolla e aromi vari. Il tutto condito con l’ottimo vino di Pietragalla, (ma anche quello potentino, più aspro andava bene, soprattutto se si al-

lungava con una gassosa di Avena) e un pezzo di pane tagliato dalla panella grande (di solito pesava dai tre ai quattro chili). La sera del martedì la “cantina” era riservata ai giornalisti iscritti all’Associazione Provinciale della Stampa che lì scambiavano opinioni, commenti ai fatti del giorno e critiche anche feroci (che però un buon bicchiere di vino contribuiva a stemperare). Tra le trattorie famose, quella di Ciabatti in via del Plebiscito (alle spalle della chiesa di San Francesco), o “Peppe” che operava al primo piano di un locale nel centro storico, con visuale sul sagrato della chiesa di San Michele (straordinaria la sua pasta e rape e il peperone con la mollica). Più tardi, la famosa “Taverna Oraziana”. Era stata ricavata da un deposito di vini dei fratelli Somma ed ebbe subito un grande successo, per via di una donna che faceva la pasta di casa davanti al pubblico (gli strascinati e i cavatelli in particolare) e per l’abilità dei fratelli Umberto e Arturo Quartana, camerieri con il gusto delle cose buone, che diedero al locale prestigio e fama di ottima cucina. Quando fu rinnovato e allargato, diventando per architettura e atmosfera anche uno dei migliori locali del centro, non mantenne tutte le promesse. Anche perché Umberto e Arturo fecero il salto di qualità, “inventando” Fuori le Mura, uno dei locali dove la tradizione del mangiar bene è stata sempre tenuta alta anche ora che i proprietari originali si sono ritirati e il locale è gestito da una cooperativa. Fuori le Mura, ancora oggi molto frequentato, proprio vicino al cinema Ariston, fu “inaugurato” con uno storico “Veglionissimo della Stampa” che rimase nella memoria collettiva di tutti per due motivi. Il pranzo prima del ballo di carnevale quando si distribuivano premi e sorprese, (in genere messe a disposizione dai commercianti potentini) e il pagamento della quota fissa per tutti, Questore, Prefetto e Comandante dei Carabinie-

ri inclusi). Tutti ovviamente in smoking (gli uomini) e in abito lungo (le donne). Fu l’inizio di una tradizione che durò molti anni, si consolidò e caratterizzò il carnevale potentino. Il “Veglionissimo della Stampa” era diventato una grande occasione di mondanità (un avvocato di grido minacciò querele perché gli organizzatori non erano riusciti a trovare posto per sè e la moglie, perchè aveva fatto scadere i tempi rigorosi della prenotazione) anche per l’esibizione dei cantanti più in voga, come il già citato Quartetto Cetra, Nada (già famosa per la sua “Ma che freddo fa”, Mal, che spesso erano accompagnati dai complessi locali, come quello dei “Lupi” che a Potenza ebbe alcune stagioni di successo, insieme ai “The Devils” e “I fratelli evasi”. “CHIODD CHIODD” E LE CANTINE Una citazione di merito va fatta per le cantine del centro antico, caratterizzate, di solito, dall’esposizione di un ramo di mandorlo. La più caratteristica era quella denominata “La Frasca” (ma molte si chiamavano così), che funzionava in via del Plebiscito a un metro dalla porta San Giovanni. Meritano menzione anche quella di Galotta a Portas’alza e soprattutto quella dei fratelli Franculli, sistemata in una autentica grotta scavata nella roccia, proprio nel cuore della città, alle spalle della Banca d’Italia, dove ora c’è un grande fabbricato con supermercato e lavanderia. La specialità di Franculli era “tre quarti e una gassosa”, ovvero tre quarti di vino, che si misurava negli appositi contenitori di vetro (ce n’erano anche da litro e da un quarto, ma il più richiesto era il “tre-quarti”), al quale si aggiungeva una gassosa Avena (una volta distribuite in bottigliette con il tappo a scatto, e la guarnizione di gomma, a tenuta stagna e riciclabili), che finiva per far arrivare a quasi un litro la bevanda preferita dai potentini, la più diffusa, anche per ragioni di “economicità”. Qualche tavolo in un

angolo e un pezzo di pane con provolone o salsiccia, consentivano agli operai anche di fare una piacevole sosta, prima di rientrare a casa. Di questi locali ne è rimasto uno in via del Popolo, gestito da un giovane, che ha rilevato la gestione paterna, e che ancora serve il vino nei classici bicchieri bassi, tozzi e robusti e fornisce una cucina fatta rigorosamente con prodotti potentini, fra i quali, il famoso “soffritto”. “C’era una volta Potenza”, non può chiudere questo lungo elenco di ricordi, che hanno segnato la trasformazione della città, senza citare i forni che operavano nel centro, quando, le nostre nonne, o anche le ultime mamme massaie, facevano il pane in casa, facendosi prestare la “crescenta” dalla commara del vicolo accanto. Ne operavano quattro o cinque, da Porta Salza, al largo Castelluccio, e in un vicolo alle spalle di piazza Matteotti che diventò famosa e fu chiamata “u forno di chiodd chiodd”. Il nome gli fu imposto dalle stesse massaie per una sorta di necessità, quello di non aprire il forno a cottura iniziata. Capitava invece che qualche donna più lenta delle altre, arrivasse nel forno quando la bocca della struttura era stata già chiusa e il fornaio stava per mettere davanti alla grande piastra di ferro, che la serrava per le ore di cottura, alcune grosse pietre. Le ultime arrivate, di solito, chiedevano la cottura di una focaccia, quasi sempre col pomodoro e l’origano, (si chiamva “u ruccol”) e il fornaio, un po’ per non perdere i soldi dell’ultima arrivata, un po’ perché la cliente era una conoscente, apriva un’ultima volta il forno nel quale erano state già allineate decine di pani (grossi dai tre ai quattro chilogrammi) per sistemare vicino all’imboccatura le focacce che erano state spadellate in contenitori di ferro. Questo gesto disturbava le altre massaie (molte erano giunte più di un’ora prima per avere un posto strategico dei loro pani nel forno, in modo che la cottura fosse uniforme) e non gradivano la riapertura della bocca del forno. «Chiodd, chiodd (chiudi, chudi)» urlavano preoccupate che i gradi di calore venissero meno con quell’ultima apertura. «Chiodd, chiodd, disgraziato», l’urlo più comune. Ma qualcuna aggiungeva anche un «chi te m…» per soprammercato, una vera e propria bestemmia. Oggi le nostre massaie bestemmiano, invano, contro l’aumento del prezzo del pane che è salito a livello di merce di gioielleria. Come sono cambiati i tempi. Potenza di una volta non c’è più. E non c’è più nemmeno il buon pane che si cuoceva nel forno di “Chiodd chiodd”. Costava meno ed era più buono. (6.fine) Vittorio Sabia potenza@luedi.it


Potenza Il caso “Caparrotti” è lo spunto per la polemica politica

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Sguardo su una chiesa di periferia

Sant’Antonio La Macchia: legame Larocca: «E se andassero via altri?» da valorizzare

Il Pdl riapre la corsa L’ESTATE è finita e il clima pre elettorale in città si inizia a riscaldare un bel po’. E anche la polemica sulla sanità, tra la notizia della partenza dal San Carlo del primario di cardiochirurgia Sergio Caparrotti e la querelle tutta politica e sulla nomina del commissario della Asl 2 Mimmo Buscicchio si trasforma in terreno fertile per richiamare i programmi da mettere in campo in vista della scadenza che da adesso in poi terrà banco senza sosta: le amministrative del 2009, per la provincia e il capoluogo cittadino, sono ormai dietro l’angolo. Questa volta, tocca al coordinatore cittadino di Forza Italia per il Pdl rincarare la dose di commenti sul caso “sanità” potentina. E pensando “oltre” «proseguire nel progetto già avviato fin dal 2007 dalle forze dell’opposizione a Potenza e da tutte le forse sane, di estrazione politica o civica, che credano nelle possibilità di dare alla nostra città amministratori competenti, liberi e che guardano al futuro del capoluogo e della società lucana». Così anche Larocca torna «sull’abbandono dell’ospedale San Carlo di Caparrotti in favore di un nosocomio barese» quale «ennesima dimostrazione dell’impoverimento della sanità lucana e, in particolare, del nosocomio Potentino che da qualche anno vede ridursi le prerogative di struttura ospedaliera regionale». Questo non toglie che «il San Carlo abbia tutte le potenzialità di struttura regionale, ma le politiche sanitarie messe in campo dall’esecutivo regionale, a partire dalla mancata applicazione del piano sanitario regionale, alla chiusura del reparto di chirurgia pediatrica, alla “migrazione” del reparto di chirurgia toracica e plastica verso centri dell’area nord della Basilicata». Ancora «l’assegnazione del dipartimento di oculistica a un’altra struttura

Lorenzo Larocca

ospedaliera della stessa area». Queste scelte «hanno sancito - spiega Larocca la volontà di ridurre il prestigio del San Carlo per la probabile ricerca di consensi elettorali in ambiti territoriali diversi dal capoluogo». Il timore è che «la rinuncia di Caparrotti sia a breve seguita da altri professionisti attirati da prospettive di crescita che al San Carlo sono negate con buona pace degli amministratori potentini che a furia di scoprire lapidi commemorative utilizzando qualsiasi pretesto, saranno causa di lapidi commemorative di quello che una volta era una delle migliori strutture sanitarie del sud oltre che centro sanitario di eccellenza». Il sarcasmo per richiamare la precedente polemica, quella tra Popolari uniti e Italia dei Valori, «il teatrino della politica regionale circa la recente nomina del “commissario autunnale” dell’Asl 2 di Potenza, a quanto pare non partecipata dall’assessore competente

(Antonio Potenza, ndr), inconsapevole persino che si trattasse del responsabile provinciale di un partito che si è sempre distinto per essere contrario a logiche di gestione politica degli incarichi (quando riguardavano però altri partiti)». Larocca sollecita il dubbio che «la nomina del neo commissario sia la sintesi di un accordo politico teso a preservare gli equilibri regionali, già messi a dura prova dai centristi che pian piano stanno prendendo atto del grandissimo limite politico dell’esecutivo di centro sinistra al governo in buona parte del territorio regionale: l’unione al fine di gestire potere per conservare il consenso elettorale non può contemplare anche gli interessi del territorio e dei suoi abitanti, ma solo gli interessi dei soggetti politici che lo amministrano». Non resta, in attesa del maggio 2009 - che poi è il punto di approdo della polemica - che «le forze sane di questa Regione e, nell’immediato della città di Potenza, comprendano che non è più il tempo delle strategie, non è più il tempo degli egoismi personali, familiari, marsupiali, o di una sola parte politica». E’ «arrivato il tempo di rinunciare anche a legittime attese personali al fine di determinare un progetto politico che possa portare uomini liberi da pressioni di gruppi economici, attenti “agli affari” e alla gestione del potere prosegue - a governare i nostri territori a partire dal capoluogo». Il che si trasforma in un implico invito agli uomini del suo partito: ora il prossimo passo, per ciascuno degli schieramenti, sarà la composizione delle liste elettorali. Certo, «la buona amministrazione non è esclusiva di nessuna parte politica», allora meglio «pensare da uomini che vogliono governare nell’interesse del proprio territorio».

SCENARI CITTADINI

Tra il verde del parco latte e copertoni QUESTA discarica abusiva si trova lungo la strada che porta dal capoluogo al parco Rosselino. Tra gli alberi di quello che è uno dei pochi polmoni verdi a servizio della città praticamente c’è di tutto: contenitore di latta, gomme, copertoni, plastica, batterie esauste, copertura di televisori e pezzi di elettrodomestici. Cos’, il “varie ed eventuali” sembra una banale postilla a un elenco che sa di inciviltà e di poca attenzione. Da parte di tutti. Quella zona, a inizio dell’estate, viene ripetutamente rimessa a nuovo dagli operatori forestali. Eppure in poche settimane, basta una passeggiata lungo la salita che porta al Pala Pergola, per individuare tra gli arbusti e tra gli alberi il frutto del trasferimento di rifiuti forse da magazzini, garage o case cittadine. Non male per un luogo che è pure il biglietto da visita di una città ora che inizia la stagione sportiva e al palazzetto si riversano tifosi e curiosi non potentini al seguito delle squadre sportive. Peccato. (Foto di Andrea Mattiacci) potenza@luedi.it

UNA CHIESA in un parco. Una struttura religiosa bella, accogliente e ricca di fascino. E’ la chiesa di Sant’Antonio La Macchia, che ha ormai una sua valenza aggregativa, di intrattenimento e interscambio sociale. Nel corso degli anni il plesso religioso ha rappresentato per tante generazioni di potentini, un vero e proprio punto di riferimento, legato alla presenza del parco e di una splendida fontana. La chiesa di Sant’Antonio La Macchia, attualmente dipende dalla parrocchia della Beata Vergine del Rosario di Betlemme, gestita da padre Angelo Di Vita. La struttura di Betlemme dispone delle attività religiose di Sant’Antonio La Macchia, grazie a una serie di relazioni culturali e alla vicinanza in termini logistici che ne fanno quasi una sorta di struttura satellite. Ebbene nel corso degli ultimi anni le funzioni religiose sono state celebrate tutte alle 20.30, orario sicuramente insolito, ma significativo della stupenda valenza aggregativa che la chiesa di Sant’Antonio La Macchia ha assunto con il passar degli anni, vista anche la posizione, prossima agli uffici del comune. Indipendentemente da

questo aspetto le celebrazioni serali, tutte nei giorni festivi, rappresentano un punto di riferimento costante per gli animatori e i parrocchiani alle prese con le messe, che vedono la presenza di cento pellegrini, officiate dai frati di Betlemme scelti a turno e sempre disponibili a dare man forte alle istanze religiose della chiesa di Sant’Antonio La Macchia. Da anni si celebra il 13 giugno la festa in onore del santo, ovvero la “Tredicina”che offre la possibilità agli abitanti della zona e ai cittadini del capoluogo di poter sviluppare rapporti legati all’interscambio sociale, religioso ed economico. Dal 1960 la chiesa rientra nella “giurisdizione” della Beata Vergine del Rosario, rappresentandone quasi per incanto una vera e propria appendice religiosa, ecumenica e pastorale, vissuta in un parco suggestivo, dagli scenari tutti da gustare. Le celebrazioni religiose partono dalla primavera e terminano quasi tutti gli anni a settembre, un periodo tutto da sfruttare e perché no da allargare. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


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Potenza

Lunedì 1 settembre 2008•

ilQuotidiano

RISTORANTI

CHE flash

di ANDREA MATTIACCI

Più esplicito di così...

T

ANTI

auguri a...

ANTICA OSTERIA MARCONI

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AL DUOMO

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MIMI’

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DUE TORRI

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FILO D’ORO

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Sul calendario si possono leggere le date importanti, ma quelle da non dimenticare sono scolpite nel nostro cuore... auguri alla nostra cara nonna!!! i tuoi nipoti a Riccardo Non festeggiare il tempo che passa, ma passa il tempo festeggiando. Buon compleanno!! la verace potentina

Auguri alla nostra piccola Eleonora per il primo compleanno... Il destino ha voluto donarti papà Francesco e mamma Sonia... ma non sapeva che la tua nascita avrebbe illuminato le loro vite! Mamma e papà.

POST - IT Dalla vigna al “festival” Dal 05 al 7 settembre il castello di Melfi ospiterà la decima edizione di “Aglianica Wine festival”. Nella cornice del castello federiciano, la manifestazione, oltre a un’occasioen di svago per i visitatori, fornirà lo spazio per l’incontro con i produttori di vino locale. Per una conoscenza del territorio attraverso le sue produzioni, vini soprattutto, ma anche piccole degustazioni di prodotti con cui accompagnare il “nettare degli dei”.

CINEMA programmazione sospesa

18.10 - 20.20 - 22.30

•DON BOSCO•

Sala 4 Doomsday 18.30 - 20.30 - 22.30

•MULTISALA RANIERI•

Sala 5

area industriale di Tito

Le cronache di Narnia...

Sala 1

17.30 - 20.30

Kung fu Panda

Sala 6

17.30 - 19.30 - 20.30

Il cavaliere oscuro

Sala 2

18.30 - 21.30

Piacere Dave

Sala 7

18.00 - 20.00 - 22.00

Denti (v.m. 14)

Sala 3

19.00 - 21.00

Sex list - omicidio a tre

0971-51465 0971-601217

PANE E PEPERONCINO

PRONTO SOCCORSO FARMACIE

TURNO NOTTURNO 1 SETTEMBRE Dente via Pretoria 25 0971-21449

•FINO AL 14 SETTEMBRE Brindisi, Parco della Grancia “LA STORIA BANDITA” Ogni sabato e domenica •IL 6 SETTEMBRE Potenza, San Luca Branca, ore 21 “FESTIVAL DI ARTE PIROTECNICA” Fuochi sul Basento •IL 21 SETTEMBRE Potenza, centro storico, dalle ore 9.00 “MERCATINO DELLE COSE USATE E D’ALTRI TEMPI”

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-31031 0971-612564

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica

0971-612694 0971-444228 0971- 445041

Croce verde

0971- 23800

Croce rossa

0971- 411510

0971-44462765

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

UTILITA’ •Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-26474 •Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551 •Tutor dei consumatori 0971-443016

BIBLIOTECHE E MUSEI

•DUE TORRI•

programmazione sospesa

C’ERA UNA VOLTA

0971-441295

BIBLIOTECA NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 BIBLIOTECA PROVINCIALE 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MUSEO DELLE ANTICHE GENTI DI LUCANIA" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia





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Lunedì 1 settembre 2008•

LA TRIBUNA

dalla prima

IL TRATTO

tribuna@luedi.it - fax: 0971.601064

ilQuotidiano

Via Nazario Sauro, 102 85100 Potenza

L’UNICO INTERCLUB

di Giulio Laurenzi

IL MIO SCOPO E’ PORTARE TURISTI

AUTORIZZATO E’ IL NOSTRO

L’Oraziana viaggia a velocità ridotta. La Basilicata pure di FRANCESCO CURATELLA *

le divinità di padre successo (preferisco lasciare Dio dov'è senza usare il suo nome per rendere “abbagliante” un articolo), e sono soddisfatto di aver pungolato la sua “curiosità di osservatore partecipante” perché , grazie anche al suo contributo, la II edizione della Notte Bianca, che lei appella “teatro della decadenza”, sta avendo un seguito seppur sia trascorsa più di una settimana dal suo coronamento senza Corona. Inibisce qualsiasi mio desiderio di rivalsa sui suoi forbiti commenti il solo fatto che, dall’alto dei cieli, lei non ha fatto altro che puntare il dito su tutte quelle persone che erano lì a guardare la “sfilata dei santini” per confermare il proprio crepuscolo morale, come lei lo ha definito. Forse quegli “spettatori fedeli” volevano semplicemente passare una serata in gradevole spensieratezza, certo non pensavano che qualcuno dalla penna d’oro potesse sbeffeggiare anche loro insieme al presidente della Pro loco. Lei accusa me di fare il deus ex machina della situazione e poi è lei stesso che si erge a giudice avventato di una manifestazione che in molti, poverini, hanno visto e apprezzato: le opinioni sono libere, i consigli ben accetti se costruttivi ma dalle sue righe non traspare nulla se non aspra derisione di coloro che, per una sera, hanno voluto dare spazio a un poì di divertimento leggero e noncurante dei problemi che assillano il vivere quotidiano. Perché ha aspettato l’intervista a Lele Mora se era così annoiato dal banale rosario che i santini recitavano sul palco? Come vede le mie intenzioni e il mio lavoro ha trovato ancora una volta riscontro positivo, anche da persone erudite come lei: comprendo la curiosità ma, sorrido nel dirlo, era proprio la curiosità che volevo alimentare facendo salire sul palco un personaggio così discusso come Lele Mora e, se la memoria non mi inganna, al suo ingresso ho sentito qualche fischio ma, ai suoi saluti finali, le mie orecchie hanno udito solo applausi (mi perdoni ma purtroppo non sono riuscito a notare le espressioni raccapricciate di coloro che ne hanno avuto a male di una simile intervista poiché la luce sul palco, come lei ha più volte rimarcato, era talmente abbagliante). Piaccia o no, il sottoscritto organizza eventi di qualsiasi genere, manifestazioni che vanno dal sacro al profano, eventi che non lasciano spazio al falso perbenismo o all’ostentata cultura che tutto fa fuorchè lanciare messaggi positivi ai giovani, accusati per altro di essere “ragazzi di provincia aspiranti veline o grande fratello” se guardano e ammirano personaggi dello spettacolo che, buon per loro, hanno un bel fisico da mostrare. Mi preme specificare e sottolineare che gli obiettivi che Associazioni come la Pro loco si prefiggono sono volti allo sviluppo e incremento del turismo e all'aumento, quando possibile, degli introiti delle attività locali poiché la città cresce anche grazie a questo: provi a chiedere a quelli che hanno preparato migliaia di pizze, panini e cocktail se la notte bianca è stata loro gradita e magari provi a chiedere se qualche turista tornerà qui a Venosa per conoscerla e apprezzarla meglio e in maggiore tranquillità. Perché poi non fa cenno nel suo articolo a quei gruppi musicali e di ballo locali che il 22 agosto 2008 hanno avuto la possibilità di esibirsi e magari farsi notare da quei personaggi dello spettacolo che lei tanto critica ma che a tanti altri potrebbero far comodo? Perché non accenna al fatto che Pro loco e Comune di Venosa hanno attratto l’attenzione positiva di molti paesi limitrofi che, nonostante budget di spesa più che sostanziosi non sono riusciti a organizzare serate di così grande richiamo? Per quale motivo non può riconoscere che il presidente della Pro loco se gesticola è perché organizza e magari dà direttive per evitare errori in manifestazioni così grandi? Colgo l'occasione per invitarla alla III edizione della Notte Bianca che presumo si terrà a fine agosto presso la Fontana Angioina di Venosa; se ha consigli da dare per operare sempre di più e al meglio la prego di contattarmi, ne sarei lieto. * Presidente pro loco Venusia

IL Vulture-Alto Bradano e Dauno fanno ancora una volta parlare delle loro zone. La strada a scorrimento veloce Bretella Oraziana viaggia a velocità ridotta. I rappresentanti dei sindacati edili Uil, Cisl e Cgil sono preoccupati che i lavoratori non hanno ricevuto lo stipendio del mese di luglio. Il cantiere del terzo lotto RipacandidaGinestra è fermo e di cui non si capisce bene quando inizieranno i lavori e se si aprirà? Di recente dalla Provincia sono arrivate assicurazioni che proprio il terzo lotto era avanti con i lavori al 60% rispetto alle regole previste. Tornando un attimo ai sindacati, a Venosa nella sala del Trono del castello Pirro del Balzo alcuni giorni fa si è svolto un incontro con il presidente provinciale e i vari organi responsabili per discutere e valutare proprio sull’Oraziana, tutti i presenti non hanno sentito un solo intervento sindacale, perché? Noi stiamo aspettando che i vari sindacati facciano sentire la loro voce e inoltre collaborassero coi comitati cittadini affinchè la Bretella Oraziana venga portata a termine non con il rallentatore, ma con più celerità. I sindacati fanno bene a preoccuparsi degli stipendi dei lavoratori, ma devono pure fare in modo che le imprese possano eseguire i lavori con responsabilità, quello che in effetti cammina a lenta velocità è la politica lucana. I sindacati devono impegnarsi verso la politica lucana a far eseguire le opere con responsabilità e impegno e

DIRETTORE RESPONSABILE Paride Leporace p.leporace@luedi.it

non con ritardi di svariati anni che bloccano intere zone di sviluppo. Il sindacato è un organo importante non solo per il lavoratore ma per tutta la gente civile e di buona volontà, perciò è necessaria la sua presenza attiva e la sua voce autorevole. Noi stiamo aspettando che il sindacato sul quinto lotto ci dia una mano verso i politici, solo così saremo sicuri che si realizzerà velocemente e si guadagnerà una parte del tempo perduto. L’Oraziana con il vecchio tracciato era di 25 km divisi in cinque lotti, mentre la Provincia accetta il tracciato alternativo del quinto lotto, prima di tutto si verrebbe ad accorciare il tracciato di circa 7 km e inoltre i vantaggi diventerebbero superiori al precedente, in oiù la città di Lavello dall’isolamento e tutta l’area industriale di S. Nicola di Melfi diventerebbe più accessibile, la provincia di Barletta per arrivare nel Vulture troverebbe un’occasione maggiore. Noi invitiamo pubblicamente tramite il Quotidiano della Basilicata che ringraziamo, i sindacati degli edili Federal UilFilca Cisl-Fillea Cgil a collaborare con noi per sollecitare verso la politica lucana affinchè non solo l’Oraziana possa essere completata subito, ma che tutta la Lucania possa aprirsi verso un domani migliore e così certamente ci saranno più lavoratori in Basilicata. * Comitato cittadino Centro Ofantino Bradanico Murgese Venosa

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A NOME del Presidente, mio e di tutto il Direttivo faccio presente che l’unico Inter Club autorizzato ad operare su Rionero in Vulture sia dal centro di coordinamento di Milano che dal coordinamento regionale, rappresentato dal sig. Antonio Giuzio, è quello avente sede sociale in via Garibaldi n. 66. Tale legittimazione esclude in maniera assoluta e definitva qualsiasi altra Associazione Nerazzurra (o presunta tale) dall’operare sul territorio del nostro Comune se non nel territorio di un non ben precisato Comune limitrofo, senza però avere sedi di alcun genere (vere o fittizie) in Rionero. Inoltre si comunica che a fine mese si terrà una grande manifestazione durante la quale verrà, tra l’altro, presentato il nuovo Direttivo del nostro Inter Club. Durante la cerimonia verranno premiati alcuni dei nostri soci che purtroppo non sono più tra noi e che sono stati molto importanti nella storia della nostra Associazione: ritireranno il premio alcuni loro familiari appositamente invitati. Inoltre sarà assegnata una coppa a quei Dirigenti che si sono distinti durante l'ultimo anno per l'impegno, l'abnegazione e lo spirito di sacrificio profuso verso l'Associazione. Infine un grazie particolare va a tutti i soci, vecchi e nuovi, che numerosi hanno avuto fiducia in Noi e si sono tesserati al nostro Inter Club. il neo vicepresidente Michele Consiglio

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Potenza e provincia 19 Rionero Due lupi distruggono a morsi una Renault Clio e sbranano un gatto Lunedì 1 settembre 2008

Cani randagi come squali Tante le bestie abbandonate in paese. Intervengono i carabinieri RIONERO – Il vecchio detto: “Vedere per credere” calza proprio a pennello per quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica a Rionero. Qualcosa difficile da credersi, se a supporto non ci fossero le prove. Costituite dalle immagini catturate in queste foto che mostrano la parte anteriore di una Renault Clio alla quale è stato provocato un danno di circa duemila euro. Viene da pensare subito a un incidente. E invece non è stato uno scontro a causare tutto questo ma la rabbia di due cani lupi che si sono accaniti contro i parafanghi di destra e di sinistra, demolendoli completamente. Il paraurti è stato strappato con i denti. Il tutto è accaduto nei pressi della casa comunale intorno alle ore 21,30 di sabato scorso. I due mastini si sono inferociti, non riuscendo a snidare un gattino bianco, che impaurito si era nascosto all’interno del vano motore. Il fracasso ha attirato l’attenzione dei residenti, che hanno provato dalle finestre ad allontanare le due rabbiose bestie, ma senza riuscirci. Ad avvisare la proprietaria, Elena D’Andrea, è stato l'ex arbitro di calcio, Donato Santomauro, La signora prontamente scesa sulla strada ha provato a lanciare da lontano qualche sasso e dopo un po’ finalmente i due cani si sono allonta-

Oggi assemblea alla Sudelettra di Viggiano

Premio di risultato parola ai lavoratori

Le immagini dell’auto distrutta dai cani

nati. Una volta andati via i cani, il gattino bianco è venuto fuori e in pochi decimi di secondi è sparito dalla circolazione. La proprietaria ha quindi denunciato l’accaduto a carabinieri e vigili urbani, che si precipitati sul posto per raccogliere i particolari dell'accaduto. Sul luogo si sono recati il sindaco Antonio Placido, gli assessori Maria Pinto e Michele Grieco. Quest'utimo ha detto che sarebbero stati già individuati i proprietari dei due cani. Ma la rabbia dei due inferociti cani non è finita qui perché intorno alle 24

hanno colpito ancora, sbranato un gatto in via “Rampa I Pisacane” del rione Costa della famiglia Cammarota davanti alla propria abitazione. A raccontarlo con le lacrime agli occhi la padroncina Donatella, molto affezionata al suo gatto “Cirano”. La giovane padroncina ha provato ad allontanare, senza riuscirci, i due cani che con la bava sulla bocca e i denti minacciosi le ringhiavano contro. Al di là di questi ultimi episodi, il problema dei cani, randagi o non, è un problema grosso ed annoso che va affrontato immedia-

tamente, come hanno detto gli stessi amministratori, perché a Rionero di cani liberi ce ne sono anche troppi. Infatti gli stessi due cani sono stati visti spesso, insieme ad altri, nella villa comunale di villa Catena, dove ci sono sempre tanti bambini e ragazzi. Ma cani randagi ce ne sono un po’ in tutto il paese, come nella villa alla stazione, nei pressi della scuola elementare del piano regolatore, o in piazza Fortunato, vicino ai cassonetti dell’immondizia. Michele Rizzo

Il paese saluta e ringrazia il suo “scienziato”, esempio di grandezza di spirito

Il dono di Sileno a Venosa E il figlio del poeta annuncia una donazione al Comune VENOSA - Ha vissuto una vita in silenzio, lontano dai riflettori dei mass media, e se n’è andato in punta di piedi. Ma ha lasciato il segno del suo passaggio nella comunità locale. Nato 67 anni fa, Savino Sileno ha pubblicato diverse opere letterarie, liriche e poesie. Tra queste: Poesie alla vita (1960), Il sole sulla tempia e la terra negli occhi (1971), A settembre il grappolo (1968), Ritratto di poeta. Saggio critico su Elio Morlino (1969), Il vento turba il frutto della pianura (1971), 60 madrigali aritmici ad una donna ed un argomento di tutti (1974). Per la narrativa: Giglio Fiore (1975), Viaggi ed aspetti lucani (1975). Ha diretto il periodico “Orazio e Venosa” ed ha pubblicato per conto del Centro Studi e Scambi Internazionali di Roma i quaderni: Lamento per la messe inaridita (19691970) e Gli umani fiori tormentati (1970). Nella collana enciclopedica "Umano Universo" ha curato le opere: Al nostro Nazzareno terreno (1983), Recitano per noi imprenditori, agricoli, raccolti, lo spirito e i budget (1984), Quinto Orazio Flacco, poeta cristiano (1992), Calabria viva (di D. Mazza 1992, cura redazionale), Il teatro di On-Ivas-Elis. Ha redatto gli inserti mistici-letterari del sodalizio “Cosmo Ideale”. Ha fondato il sodalizio Intercircolo Culturale Cosmo Ideale, la rivista di scienze e fede Cosmo Ideale e l’Accademia Universale Inno Secolare di Lucania. A ispirare azioni e scritti la caratura morale al di fuori del comune, la sua profonda umanità e la sua fede incrollabile. Un testamento che Savi-

no Sileno ha tramandato intatto al figlio Nazareno, come quest’ultimo racconta nell’intervista riportata di seguito: Chi era Savino Sileno? Era un cattolico praticante, che cercava di testimoniare la sua fede con azioni concrete (era membro della Confraternita del Purgatorio). Era anche uno scrittore-poeta-saggista, autodidatta, formatosi con La Scuola Radio Elettrra di Torino e laureatosi recentemente in Arte e letteratura alla Unitre. Era sicuramente un genio. I venosini lo chiamavano “scienziato”. Apriva e riparava i televisori con estrema facilità in un periodo in cui l’elettronica (anni 60) era sconosciuta. Era soprattutto un lavoratore instancabile! Curava direttamente il lavoro dei campi. Voglio sottolineare che non ha avuto alcuna remora a smettere i panni del rappresentante-docente della Radio Elettra per vestire quelli più umili del contadino. Cosa vorresti che rimanesse di Savino Sileno? Il suo messaggio: non limitarsi a professare la fede ma testimoniarla. E soprattutto l’esempio che ha dato a tutti per affrontare con tenacia e determinazione i problemi della vita. Basti pensare che nel 1996 gli avevano dato 6 mesi di vita. Grazie alla sua forza, la sua reazione è durata quasi 12 anni! Ho un sogno al riguardo. Per testimoniare il rapporto con la sua città natale e mantenere vivo il suo messaggio, vorrei donare al Comune di Venosa una copia dei suoi scritti e delle sue opere in modo che trovino posto nella biblioteca comunale. Giuseppe Orlando

VIGGIANO - Si svolgerà questa mattina l’assemblea dei lavoratori della Sudelettra per accettare o meno la bozza di accordo, raggiunta nei giorni scorsi In Confindustria tra azienda e sindacato, sulla definizione del premio di risultato. Ipotesi d’accordo in cui è stato stabilito un premio di risultato con un valore economico annuale crescente, dal 2008 al 2009, la cifra è di 450 Euro, dal 2009 al 2010 di 500 Euro. Nel caso di proroga delle commesse all’azienda è stato concordato anche per il 2010-2011 un valore di 550, fino ad arrivare ai 600 euro nel periodo compreso tra 2011 e 2012. Fissati anche dei parametri di calcolo per l’erogazione del Premio. Il primo corrisponde al 30 per cento erogato alle non conformità. Il restante 70 per cento è legato all’indice delle presenza dei lavoratori nell’azienda. Inoltre per il periodo intercorso tra Aprile 2007 e Aprile 2008 è stato incluso un premio di 360 euro a tutti i lavoratori. Una vertenza lunga quella che ha interessato i lavoratori della Sudelettra, azienda subentrata alla Valteco nell’aprile 2007, nella manutenzione del Centro Oli di Viggiano. Tra stato di agitazione e sciopero di due ore giornaliere, intrapreso nel mese di luglio, dopo che il dialogo si era interrotto perché per il sindacato non c’era stato «nessun passo in avanti per il riconoscimento del premio di risultato, anzi un peggioramento della proposta che mira a dividere e discriminare i lavoratori del cantiere di Viggiano». Una proposta aziendale «che non riconosceva il giusto trattamento economico che derivava dal vecchio accordo con l'Eni e la Valteco, in funzione anche del fatto che si parla di un azienda che opera nel luogo che produce la più grande ricchezza del territorio Nazionale e Regionale». Quindi nei giorni scorsi la svolta: la ripresa delle relazioni sindacali interrotte con la definizione della bozza dell’accordo. La parola oggi passa ai lavoratori. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Savino Sileno

Mancusi: «Ma noi non utilizzeremo l’immagine di De Gasperi come ha fatto il Pdl con Gianturco»

Festa del Tricolore ad Avigliano AVIGLIANO - Il coordinamento di Avigliano della Fiamma Tricolore terrà in piazza Alcide De Gasperi, nei giorni 6 e 7 settembre la Festa del Tricolore. L’esponente nazionale del patito, Vincenzo Mancusi coglie l’occasione per intervenire nella querelle nata dopo che il Pdl si è appropiata dell’immagine di Gianturco, mettendola sui manifesti di propaganda. «Sarebbe stata spocchiosa e pretestuosa - precisa Mancusi - e ovviamente non è passata nemmeno per la testa degli organizzatori, l’idea di utilizzare l’immagine del grande statista De Gasperi nel manifesto di presentazione dell’evento.

Solo chi è a corto di argomenti nel paese di Avigliano ed è in forte crisi organizzativa (si veda il commissariamento della sezione di An di Avigliano da parte del segretario provinciale Gianni Rosa, iscritto alla stessa sezione aviglianese: autocommissario), può aver pensato bene di sfruttare l’immagine di Emanuele Gianturco per sponsorizzare la Festa del Pdl» «Più che di una festa aggiunge Mancusi - si tratta di una passerella di consiglieri e parlamentari, per finire con i prodotti tipici aviglianesi, ovvero a tarallucci e vino. Il Pdl, che oggi ha il presidente del Consiglio, poteva più effi-

cacemente utilizzare il volto di Berlusconi e non quello di Gianturco o di qualche ancora più illustre e importante giurista aviglianese. La carenza di argomenti ha fatto perdere la testa al Pdl di Avigliano, al punto da programmare la consegna di targhe encomio, pur di essere in sintonia col governo nazionale sul tema della Sicurezza, alla Caserma di Avigliano e al suo comandante». «Che il Comune di Avigliano ringrazi il maresciallo Antonino, in via di trasferimento, per il servizio svolto in favore dalla comunità aviglianese sarebbe cosa giusta e doverosa, ma che lo faccia un par-

Gianturco nel manifesto Pdl

tito politico è grave, anche perché contrasta con le norme e l’autonomia dell’Arma dalle forze politiche.


20 Potenza e provincia Melfi La riqualificazione del centro della città vista dai commercianti: «Non ci hanno coinvolti» Lunedì 1 settembre 2008

Piazza nuova ma senza parcheggi «Restyling sì ma non totale, con aree per la sosta delle vetture» MELFI - L’ipotesi, assai concreta, di un rifacimento totale di Piazza Umberto I a Melfi, cuore pulsante della città, ha scatenato un vero e proprio dibattito. Si tratta di un argomento che sta suscitando enorme interesse, che ha visto il nascere di un sito internet, (www PiazzaUmberto.it), anche nell’ottica di una valutazione più ampia e complessa che riguarda l’intera situazione in cui versa tutto il centro storico federiciano. Molti si chiedono se il progetto vincitore del concorso di idee, ma soprattutto le intenzioni dell’amministrazione, collimino con un rilancio del salotto buono della città, che tale non lo è più e che ha perso molto del suo appeal e del suo fascino. Ovviamente tra coloro che si pongono diversi interrogativi e che sono tormentati da evidenti dubbi, vi sono gli operatori commerciali del centro e della stessa Piazza Umberto I. Antonio Dipietra, a esempio, titolare del bar Nazionale, un’attività che da tantissimi anni opera nella piazza centrale melfitana ritiene che «un restayling andava fatto ma certamente non nelle dimensioni proposte adesso». Si dice ancora preoccupato dall’ipotesi della perdita dei parcheggi che «già attualmente sono insoddisfacenti per le esigenze della piazza». Ci sono difficoltà a raggiungere il centro, specie nelle ore di punta, a tutto vantaggio di chi opera in periferia che ha possibilità di

I tre intervistati: Anotonio Dipietra, Michele Camardella e Leonardo Di Giacomo (foto A. Zenti)

ampi parcheggi da offrire alla propria clientela. «L’amministrazione comunale - aggiunge dovrebbe pensare seriamente a rendere il centro fruibile per non fare lo stesso errore commesso in

occasione del rifacimento di Piazza Duomo, bella a vedersi, ma desolatamente vuota». Il problema parcheggi e relativa viabilità, è il più sentito dai commercianti del centro. E anche del

macellaio Leonardo Di Giacomo: «Se vengono tolti anche i parcheggi attualmente presenti, non so proprio dove verranno messe le automobili, comprese

Atella E’ lucano il propulsore del nuovo yacht di Crichton

Quando la Basilicata ha un buon motore Dalla Cmd fino ad acque internazionali STAMATTINA, in acque italiane, da Porto Cervo, sul maxi yacht Alfa Romeo 3, pronto a gareggiare alla Maxi Yacht Rolex Cup, sarà montato un motore tutto lucano. E’ vero, quella regata misura imbarcazioni a vela, ma rimane un punto di merito per lo stabilimento Cmd di Atella che tra una tappa e l’altra, l’armatore Neville Crichton abbia scelto il lavoro dell’ingegno lucano per navigare. Il gruppo di progettisti, guidati da Francesco Iantorno, giovane ingegnere potentino classe ‘74, ha disegnato, realizzato e testato il nuovo motore in meno di sei mesi. «Puntiamo su questo, in azienda, cerchiamo di essere competitivi per tempi e qualità rispetto al mercato». E non è la prima volta che la Cmd di Atella (il gruppo ha la sede base a Caserta, ma nei due stabilimenti lucani lavorano tutti giovani talenti della Basilicata) arriva a primati nel proprio settore (è specializzata in motori per la navigazione, soprattutto piccole barche da diporto, esportati in tutto il mondo, Australia compresa). Già un precedente motore aveva fruttato per due anni di fila il primo posto nei campionati del mondo degli offshore, nell’endurance di gruppo B (sono campionati di velocità ma che si misurano su lunghe percorrenze e dunque su più tappe). Ora, quegli stessi ragazzi, per la maggior parte laureati nell’università lucana, hanno realizzato il motore per il nuovo modello Yacht dell’Alfa Romeo, puntando sulla «leggerezza» e la competitività, a partire dalla base del motore

Iantorno con due uomini del team di Crichton su AlfaRomeo 3

Fiat disegnato per i piccoli modelli. Oggi, a Porto Cervo, su Alfa Romeo 3 sarà montato un motore 1300 turbo diesel common rail del gruppo torinese modificato, appunto, per la navigazione. E quegli stessi ragazzi sono tutti talenti lucani che spesso sono rimasti in azienda dopo «un tirocinio, o un periodo di studio per la tesi sperimentale - spiega Iantorno - E’ il vantaggio delle piccole aziende, anche in Basilicata: i giovani preparati possono avere grandi opportunità perché la meritocrazia è l’unico criterio di selezione. Bisogna portare risultati, servono impegno e talento». Quello che oggi sosterrà extra-regata la barca di Crichton ha il sapore della creatività made in Basilicata. sa.lo. provinciapz@luedi.it

Al via a Filiano Sentieri e Sapori FILIANO - E’ ormai tutto pronto per l’avvio di Sentieri e Sapori, il cartellone che con questo nome, da tre anni a questa parte, caratterizza la settimana che porta alla Sagra del pecorino di Filiano, evento gastronomico tra i più attesi in regione e che oggi alle 20 si apre con “Lu muzz’c”, iniziativa di degustazione della tradizione contadina curata dalla Pro Loco del paese. «Anche quest’anno – dichiara il sindaco di Filiano, Leonardo Santarsiero – il cartellone è stato costruito in maniera articolata, cercando di interagire con le Istutuzioni (in primis il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e l’Alsia), il Consorzio di tutela del pecorino di Filiano, le organizzazioni professionali e le associazioni presenti sul territorio. La formula settimanale ci consente di dilazionare l’attesa della sagra e di far conoscere il paese anche da altri punti di vista. Filiano può e deve costruire la propria identità facendo leva sul suo prodotto di punta, ma deve anche utilizzare la posizione baricentrica rispetto ad una serie di mete turistiche facilmente raggiungibili (penso ai castelli federiciani), nonché rafforzare la capacità attrattiva puntando sulle proprie risorse storiche e naturalistiche».

quelle dei residenti della zona. Sinceramente trovo quantomeno anomalo che si voglia realizzare un progetto così importante senza ascoltare l’opinione ed il parere di chi come noi vive il centro ogni giorno, conoscendone problematiche e esigenze. Come categoria avremmo potuto suggerire e dispensare consigli utili. La clientela è abituata a raggiungere i negozi in modo comodo e rapido. L’idea avanzata dall’amministrazione non mi sembra che contempli questa esigenza a tutto svantaggio di chi opera nel centro storico». Il mancato coinvolgimento della categoria nella valutazione del rifacimento della Piazza, è stato sottolineato dall’associazione dei commercianti di strada del centro storico, con le parole di Michele Camardella : «Non voglio sollevare polemiche, ma ritengo comunque che questo sia stato un errore, soprattutto in relazione al fatto che non è ancora chiaro quale sia il progetto globale dell’amministrazione comunale sul rilancio del centro storico. Un problema serio che non può più essere sottovalutato. Melfi ha bisogno di interventi concreti, decisi e che facciano parte di un progetto di ampio respiro. Il rifacimento di Piazza Umberto mi sembra invece un intervento fine a se stesso che non va in questa direzione e non segue questa linea». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Lauria Quattro giorni di “Arte e gusto”

L’artigianato riscoperto da tre imprenditrici fa rivivere la tradizione Con la presentazione del libro dal titolo “Una cronaca ritrovata, la memoria di monsignor Ludovici”, scritto da Antonio Boccia e il vescovo Antonio Cantisani, si è conclusa ieri la quattro giorni organizzata dalla Confartigianato dal titolo “Lauria Arte e gusto, dal medioevo ai giorni nostri”. Il testo di Boccia e Cantisani è stato realizzato su documenti ritrovati, scritti dal vescovo di Policastro Ludovici, personaggio vissuto tra il 700 e l'800, che fu tra i promotori antirivoluzionari della bassa provincia. La manifestazione degli artigiani Arte e gusto ha registrato un successo superiore alle aspettative. Tra l’altro ha avuto il merito di aver scoperto e proficuamente utilizzato l’area coperta del parcheggio di via 25 aprile, un parcheggio di norma scarsamente utilizzato dai cittadini e fatto oggetto negli ultimi tempi anche di atti vandalici. Circa quattromila i visitatori, molti anche da fuori regione, venuti per apprezzare le riuscite rievocazioni storiche di arti e mestieri realizzate con il contributo della compagnia teatrale di Pescia. Seguiti dal pubblico anche i convegni in programma. Nella serata finale della manifestazione sono stati premiati le migliori

esposizioni dei artigiani locali: una ventina gli stand espositivi. La manifestazione ha avuto luogo grazie all’incontro di tre giovani donne imprenditrici che hanno voluto, dare un contributo alla valorizzazione del territorio puntando in particolare sull’artigianato. Si tratta d Federica Fittipaldi, responsabile per Lauria della Confartigianato, Elisabetta Luciani, artigiana orafa di Santa Caterina Albanese, che opera a Lauria con un suo apprezzato negozio di oreficeria e di Mara Cascini , pubblicitaria intervenuta come referente della nuova Pro Loco. Per Federica Fittipaldi «si è voluta organizzare una manifestazione che mettesse in evidenza le attività artigianali presenti sul territorio». Soddisfatta del successo ottenuto dalla manifestazione anche Mara Cascini: « Non ci aspettavamo questa grande partecipazione di pubblico». Elisabetta Luciani, che è uno dei motori di Arte e gusto, ha avuto parole di ringraziamento per tutti, sottolineando in particolare i la grande disponibilità di Saverio Miraglia che ha concesso l’uso del parcheggio coperto. Pasquale Crecca


Matera 21

Lunedì 1 settembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

I vertici regionali hanno indicato Franco Bitondo e Felice Damato, ma il partito materano non ci sta

Il Pd si spacca sulle nomine Non c’è accordo per le presidenze di Apea e Ageforma NON ci sono ancora le nomine per Apea ed Ageforma. Anzi è scontro aperto, soprattutto all'interno del Partito democratico, dove non si riesce a trovare l'accordo sui nomi proposti che sono quelli di Franco Bitondo per l'Apea e Felice Damato per l'Ageforma. Le scelte spettano al presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, ma la proposta dei nomi dovrà necessariamente arrivare per mano dei partiti e il Pd deve esprimere ambedue le postazioni. Al momento, però, ci sono diversi problemi che rischiano di spaccare dall'interno il gruppo consiliare del Pd, che pare non essere affatto d'accordo con le indicazioni provenienti dai vertici regionali. Calde le ultime riunioni, che si sono svolte nei giorni scorsi e hanno visto un'assoluta contrarietà in particolare alla nomina sull'Apea, dove Bitondo riuscirebbe comunque a rientrare nei giochi, vista anche la riapertura dei termini per la partecipazione al bando, scaduto il 30 giugno. Gli equilibri interni e l'opposizione di una parte del partito renderebbero, però, questa soluzione alquanto incerta e improba-

Vie Vena e Tamerici Alba: «Emergenza aperta»

Da sinistra, Franco Bitondo e il presidente della Provincia Carmine Nigro

bile, con il risultato che insieme a quella di Bitondo potrebbe essere messa in discussione anche l'altra candidatura in questione, cioè quella di Damato. La situazione al momento appare incertissima. I vertici regionali sarebbero pronti a indicare Bitondo e Damato, il gruppo e gli assessori del Pd sarebbero contrari a questa scelta e la segreteria provinciale proverebbe a prendere tempo per rinviare il più possibile questo tipo di decisione. In tutto questo resta da capire la posizione di Nigro più vicino, almeno in apparenza, ai vertici regionali del Pd che a quella parte matera-

na di partito, con cui si trova quotidianamente a contatto. Dall'interno del gruppo del Pd non sarebbe mancata nemmeno la propostaprovocazione di esprimere pubblicamente l'opposizione di fronte a queste scelte anche magari con gesti clamorosi e con l'abbandono delle postazioni in giunta. In realtà questa sembra appunto solo una provocazione. E' certo, invece, che Nigro di fronte ad una proposta ufficiale dei vertici regionali potrebbe adeguarsi senza considerare problemi e divisioni interne al Pd. Una soluzione che complicherebbe i rapporti e amplierebbe le distanze nel Pd,

una scelta che finirebbe per avviare sui peggiori presupposti la lunga corsa che dovrà portare nei prossimi mesi a scegliere il candidato alla presidenza della Provincia. Anche e soprattutto su questo si gioca la partita del futuro. La campagna elettorale pare essere cominciata. L'Apea e l'Ageforma sono solo l'ultima questione aperta e poco importa se questi due organismi dovessero rimanere paralizzati ancora a lungo. L'importante è trovare una quadratura politica, che però, evidentemente, non c'è. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

SERVONO interventi urgenti per contrastare il degrado Igienico-ambientale e garantire la sicurezza dei pedoni in via Pasquale Vena, in via delle Tamerici e aree lirnitrofe. A lanciare l’allarme, attraverso un’interrogazione, è il consigliere Carmine Alba, che sottolinea come dal 6 marzo 2008, «numerosi cittadini residenti -si legge nelle premesse dell’interpellanza- hanno evidenziato al sindaco e all'assessore alla Igiene urbana, la situazione di abbandono dell'area. Considerato che, in particolare, si segnalava: la necessità di realizzare un marciapiede lungo via Vena; di procedere alla sistemazione delle due grate esistenti su via Vena per la raccolta delle acque piovane; il completo abbandono delle aree verdi della zona. Inoltre, l'esistenza di alberi messi a dimora da oltre trenta'anni e non potati da anni invadono i pali della pubblica illuminazione rendendo precaria

la visibilità notturna, già compromessa per la limitata luminosità emessa dai dispositivi presenti, con pregiudizio anche sulla sicurezza dei cittadini; la totale assenza di cassonetti destinati alla raccolta differenziata (cartoni, plastica, vetro) e la gestione inadeguata e approssimativa della restante raccolta dei rifiuti». Visto che la precedente Amministrazione aveva predisposto un progetto complessivo di riqualificazione, Alba ritiene «non più rinviabili gli interventi urgenti di riqualificazione» e chiede di «conoscere quali provvedimenti urgenti si intendono adottare per la soluzione degli inconvenienti lamentati dai cittadini in particolare se si ritiene di voler finanziare la realizzazione del progetto di riqualificazione dell'intera area a suo tempo predisposto dagli uffici tecnici comunali per dare risposte adeguate e definitive alle aspettative dei cittadini». matera@luedi.it

Al rione Malve si girerà la scena corale della Via Crucis con Fabrizio Gifuni

Papa Montini nei Sassi Oggi le prime riprese della fiction di Raiuno CIRCA quattrocento comparse sono già pronte per il primo ciak materano della fiction di Raiuno sulla vita di Papa Montini, interpretato da Fabrizio Gifuni. Come già anticipato dal Quotidiano dello scorso nove agosto, si inizia questa mattina nel rione Malve del Sasso Caveoso, scelto come location per la scena corale della Via Crucis, celebrata da Paolo VI a Gerusalemme. A partire da oggi e per tre giorni una delle zone più antiche degli antichi rioni in tufo si trasformerà, quindi, nella Gerusalemme degli anni Sessanta del secolo scorso, con la folla che riempie le stradine per accogliere il Papa in pellegrinaggio nella Terra Santa. Nei pressi della chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve sarà girata la scena della preghiera di Paolo VI presso il Santo Sepolcro. I Sassi faranno anche da cornice all'abbraccio fra Papa Montini ed il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Athenagoras. L'incontro, avvenuto il 5 gennaio 1964, rappresentò l'inizio di una nuova stagione di vita ecclesiale tra cattolici ed ortodossi. Sempre negli antichi rioni materani verrà girato l'episodio della visita del Papa a una povera famiglia di palestinesi all'interno della loro abitazione dimessa. Nei prossimi giorni la troupe si sposterà in piazza del Sedile, dove saranno girate scene di interni nell'antico palazzo Bernardini, che vedrà alcune stanze trasformarsi in redazione della Ra-

L’INTUIZIONE DI UN MATERANO PROVVISORIAMENTE intitolata “Papa Montini”, la fiction in due puntate sulla vita di Paolo VI non ha ancora un titolo definitivo. Prodotta dalla società Lux Vide per Raiuno, la miniserie costerà otto milioni di euro e le riprese saranno effettuate soprattutto nel Lazio, fra Roma e Viterbo. A Matera e in alcune vicine città pugliesi, invece, verranno girate le scene relative alla visita di Paolo VI a Gerusalemme, avvenuta agli inizi di gennaio del 1964. Direttore editoriale della Lux Vide è il materano Saverio D'Ercole, che da diversi anni vive a Roma, il quale è anche produttore creativo della fiction. E' stato proprio su sua indicazione che nei mesi scorsi il produttore esecutivo Daniele Passani e il regista Fabrizio Costa hanno effettuato un sopralluogo nei Sassi di Matera, decidendo quindi di trasformare ancora una volta gli antichi rioni in tufo in set naturale per le riprese. Papa Montini avrà il volto del quarantaduenne Fabrizio Gifuni, definito dalla critica “un attore dalla bravura inquietante”. Fra i film interpretati da Gifuni vanno ricordati “Il sole negli occhi” (2001), “La meglio gioventù” (2003) di Marco Tullio Giordana ed il sequel de “Il silenzio degli innocenti”, “Hannibal” (2001), dove ha recitato accanto ad Anthony Hopkins. Aldo Moro, invece, sarà interpretato da Marco Zingaro, l'attrice Cloris Brosca sarà Eleonora Moro, Valerio Colangelo vestirà i panni di Amintore Fanfani, Macieej Robakiewicz sarà Karol Wojtyla, Enzo Saturni interpreterà il Cardinale Casaroli. bia.ta. Una foto storica di Papa Montini

dio Vaticana. Nella settecentesca chiesa del Purgatorio, inoltre, la troupe filmerà la scena della Santa Messa celebrata dal Papa. Macchine e moto d'epoca saranno fornite dalla ditta Cascione di Matera. Finite le riprese nella città dei Sassi, l'intera troupe si sposterà nell'aeroporto militare di Grottaglie, che farà da sfondo al volo di arrivo di Paolo VI in Terra Santa. Il cinque settembre, invece, sarà la città di Gravina in Puglia a es-

sere interessata dalle riprese dell'arrivo in macchina del Pontefice all'interno di un chiostro. La città pugliese è stata scelta in quanto né Matera, né la vicina Montescaglioso presentano un chiostro raggiungibile in auto all'interno. Paolo VI salì al soglio di Pietro il 21 giugno 1963, a seguito della morte di Giovanni XXIII, e morì il 6 agosto 1978, dopo avere vissuto, nella primavera precedente, i difficili giorni del rapi-

mento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Fu il primo Papa a viaggiare molto per il mondo, attirandosi comunque la fama di uomo eccessivamente serio. Anche se gli va riconosciuto il merito di essere riuscito a liberare la Chiesa da vecchie concezioni, avvicinandola ad uno spirito più moderno, Paolo VI per molti anni è stato quasi dimenticato, probabilmente perché schiacciato fra le grandi figure del suo

predecessore Giovanni XXIII e del suo successore Giovanni Paolo II. La fiction su Papa Montini potrebbe contribuire a riaccendere il ricordo di un Papa sul quale, tuttavia, si è allungata la lunga mano dei Servizi segreti, gettandovi ombre imbarazzanti, che sicuramente non saranno approfondite nella miniserie televisiva. Biagio Tarasco matera@luedi.it


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Matera

Lunedì 1 settembre 2008•

ilQuotidiano

TRASPORTI

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UGURI A...

TAXI MATERA 3332685173

Staff di Radio Radiosa

LISCIO Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. Roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti Pisticci-Matera : 14.15 20.05.

POST - IT

CHIRUZZI Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50

Matera Pizza festival ai nastri di partenza SI terrà martedì 2 settembre 2008, alle ore 11 la conferenza stampa di presentazione della manifestazione Matera Pizza Festival 2008 presso la Sala Giunta del Comune di Matera. Interverranno all’incontro con i giornalisti, il presidente dell’Associazione Pizzaioli Lucani e Materani, Pasquale Lieto, il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico e l’assessore comunale al Turismo, Francesco Saverio Acito. All’incontro seguirà un rinfresco offerto dall’Associazione dei Pizzaioli Lucani e Materani.

SERVIZI SITA Matera-Metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Fortunato in uscita con “Animanera” DAL 29 agosto c’è un nuovo film in uscita in tutta Italia dal titolo Animanera con l’attore materano Domenico Fortunato tra i protagonisti. “Animanera” è una storia d’amore, di investigazione e di orrore, un atto di denuncia. Un thriller psicologico sullo scabroso e costantemente attuale tema della pedofilia

Per i primi dieci anni cara "Radio Radiosa"...e quindi alla famiglia capeggiata con costanza e professionalità da Giuseppe e Renato... per poi diramarsi nella freschezza della dolce Super Michela e sorelle!Vi vogliamo bene...anche a te Skrezio! Antonella, Teo, Maria Anna, Max, Marco e i fedeli radioascoltatori!

L’Onyx dona 280 chili di pasta L'ONYX Jazz Club, in occasione del Gezziamoci 2008, ha deciso di donare 280 chilogrammi di pasta Del Verde alle parrocchie cittadine. La pasta, nel formato spaghetti alla chitarra, è stata distribuita dai volontari dell'associazione che stanno partecipando alla rassegna che si conclude oggi. «Siamo convinti che non si possa rimanere indifferenti davanti al fase di difficoltà che sta vivendo il nostro Paese e che coinvolge tutti, in particolare Matera, dove il comparto produttivo ha registrato una drammatica battuta d'arresto - ha detto Gigi Esposito, presidente dell'Onyx Jazz Club - il nostro gesto ha un valore per molti versi simbolico, soprattutto in una città come la nostra nella quale la tradizione legata al grano e ai prodotti ad esso legati, ha consentito lo sviluppo della nostra comunità».

Mostra delle opere di Mimmo Rotella DISEGNI, schizzi, tempere del grande maestro, Mimmo Rotella, saranno esposte a Matera in una mostra personale fino al 14 settembre prossimo, nella Galleria Opera Arte e Arti. Curata da Alberto Fiz, con la collaborazione della Fondazione Rotella, l'esposizione è ideata da Piero Mascitti con il contributo scientifico di Chiara Spangaro ed organizzata dalla galleria Opera Arte e Arti di Enrico Filippucci.

PRONTO SOCCORSO FARMACIE DI TURNO Dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti, 61 0835-335921 PRONTO SOCCORSO Guardia Medica 0835-262260 Ambulanza 0835-336882 Croce azzurra 0835-331314 SERVIZI SOCIALI Croce Verde 0835-310066/310045 Sert 0835-253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835-333604 Associazione. “Matera gioca” 0835-312005

Arcat Basilicata Casa Basilicata Comunità Il girasole

emergenza sanitaria

0835-253780 0835-388425 0835-240393

118

0835/256309 0835/344072 ORIENT EXPRESS 0835/256452 BASILICO 0835/336540 TRATTORIA DEL CORSO

Al Musma, nelle chiese di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, è possibile visitare la mostra di Ibram Lassaw. La mostra comprende 85 sculture, 56 disegni e 26 gioielli, datati 1929-1996 e ripercorrono l’intero arco creativo di Lassaw. La mostra si può visitare tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 20. Il biglietto per la visita della mostra nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù - S.Nicola dei Greci (Sasso Barisano) e Musma ha un costo di 8 euro.

KENNEDY • Matera 0835-310016 Io vi troverò 20-21,40 • CINETEATRO DUNI • Matera 0835-331812 Riposo • PATRON ANTONIO Via XX Settembre, 14 riposo

0835/332892 IL CASINO DEL DIAVOLO 0835/261986 RIVELLI 0835/211568 OI MARÌ 0835/346121 RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

PUB CREAM IRISH PUB via L.da Vinci, 9 0835-268820 CAFFÈ MULINO piazza Mulino, 5 0835-334294

BIBLIOTECHE E MUSEI

TELEFONI •CINE TEATRO ANDRISANI • Montescaglioso 0835-208046 Le cronache di Narnia Il principe Caspian ore 19, - 21.45 •CINEMA DELLA VALLE • Ferrandina 0835-755226 Le cronache di Narnia Il principe Caspian ore 19- 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD • Via Pitagora - Policoro riposo CINEMA MOJTO DRIVE IN S.s. 106 Basentana 0835745439 La notte non aspetta ore 21.30

RISTORANTI LE BOTTEGHE

PROSEGUE fino al 15 settembre, nella galleria Portapepice i n via delle Beccherie 15, l’esposizione di cinquanta nuove immagini del fotoreporter parmigiano Alessandro Gandolfi.

• COMUNALE • Matera 0835-334116 Kung Fu Panda 18-19,45-21,30

Consultorio 800216916 Fondazione antiusura 0835-314616 Volontariato vincenziano 0835-314140 Unitalsi 0835-334383 Associazone Alba 0835-262899 Avis 0835-243253 Associazione Tolba” 0835.333522 Associazione soldaretà 0835-334167 Caritas 0835-330060 Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 Aism 0835/336803 Domos Basilicata 0971991676

IL CENACOLO

Gandolfi alla galleria Portapepice

CINEMA

UTILITA’

NUMERI UTILI BUS LISCIO BUS SITA BUS CHIRUZZI BUS GRASSANI&GAROFALO MUNICIPIO CORPO FORESTALE GUARDIA DI FINANZA ADICONSUM UNIONE NAZ. CONSUMATORI

SERVIZIO GUASTI ENEL SEGNALAZIONE PERDITE D’ACQUA ITALGAS TELECOM ITALIA

0835-582939 0835-332862 0835-542250 0835-901443 0835-241369 0835-385728 117 0835-330538 0835-330062

800566600 800096496 0835-333803 182

BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera e provincia

Lunedì 1 settembre 2008

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Per un caso con Paolo Acquaviva non c’era il collega. Ieri i funerali del vigilantes materano

La tragedia poteva essere più grave MATERA - Si sono svolti nel pomeriggio di ieri, presso la chiesa di San Paolo del rione Villa Longo, i funerali di Paolo Acquaviva, il vigilante rimasto vittima del grave incidente stradale avvenuto venerdì notte, sulla strada stradale 96, nei pressi della circonvallazione in direzione Bari. Il feretro è stato vegliato dai parenti nell'abitazione di Acquaviva ed è stato portato a spalle dai colleghi di lavoro, che hanno voluto essere presenti per porgere l'estremo saluto. Dolore e rabbia tra i presenti fuori la chiesa, ma anche commenti e particolari degni di riflessione. Alcuni giorni prima, il pregiudicato Angelo Creanza, che era alla guida dell’auto assassina, era stato fermato

dalle forze dell'ordine e multato per una grave infrazione al codice della strada. L’altro particolare inquietante è che a bordo dell’auto guidata dal vigilante le vittime potevano essere due, se si considera che un collega altamurano di Paolo era andato a casa per cambiarsi la camicia dopo che gli stessi erano intervenuti, insieme ai carabinieri, su un incendio pochi minuti prima della tragedia. A darne notizia è stato il responsabile della società di vigilanza, Luigi Barberio, che ha sottolineato: «Diventa difficile trovare le parole in un momento triste e anche se belle non potranno mai dare consolazione e nemmeno una spiegazione a quanto accadutoi. E’ stato un fulmine a ciel sereno per tutti i colle-

ghi, che tramite il ponte radio si sono trovati a vivere una tragedia di grave entità, la prima per il nostro istituto. Paolo era un collega solare, che frequentemente copriva il servizio nella zona dell'Alta Murgia. Un collega positivo -continua Barberiointento ad accomodare tutte le situazioni. In soli due anni di lavoro aveva ottenuto la stima di tutti. Staremo vicini alla famiglia -conclude Barberio- sia moralmente che economicamente, visto che il nostro istituto ha come caratteristica la familiarità». Familiari e amici hanno assistito al rito funebre tutti ancora con volto incredulo, per questa morte inspiegabile che non trova ragione quando a perdere la vita è un lavoratore in servizio. Inizia la

I funerali (foto Videouno) e il vigilantes Paolo Acquaviva

messa celebrata da don Nicola Colagrande. Sui primi banchi la moglie Rita e i figli Gianluca e Angelo. Proprio ai figli il parroco si è rivolto confidando loro di averli pensati subito dopo la tragedia. «Adesso diventate maturi ha detto il parroco- contando sui familiari, sugli amici e su di me. Il male deve essere superato». Nell'omelìa il parro-

co sottolineando la necessità di vivere la fede seguendo Gesù e raddrizzando la mente: «Questo sciagurato che ha procurato la morte non ha pensato a nuocere. Un incidente che colpisce tutti nei modi e nei tempi. La parola di Dio ci parla di come la sofferenza e la croce fanno parte della vita, quindi ci appartengono e dobbiamo accettarla.

Non possiamo accettare come cristiani continua il parroco la sofferenza indotta fatta in malafede. La sofferenza porta frutti buoni anche se vengono meno gli educatori nella famiglia, scuola, chiesa e società». Poi il corteo si è diretto verso il cimitero dove la salma è stata tumulata. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Prevista la ristrutturazione degli impianti sportivi e altri interventi su corso Umberto

Cantieri aperti a Bernalda Il Comune ha investito un milione e mezzo per strade e servizi BERNALDA - I lavori pubblici al vaglio della cittadinanza. Questo l'intento dell'Amministrazione comunale bernaldese che attraverso l'assessore ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica, Giuseppe Narciso, illustra i numeri che interessano gli immobili e le infrastrutture siti all'interno della città. Nelle intenzioni di Narciso, c’è l’intento di informare la cittadinanza sui lavori delle opere pubbliche che sono in corso e che stanno per interessare i territori di Bernalda e Metaponto nei prossimi mesi. L'assessore Narciso, quindi, sviscera le somme investite e le date di inizio dei lavori. «Infatti -spiega Narciso- alcune di queste sono già in corso per un importo lavori di circa 1.360.000 euro e precisamente: Il restauro del Castello medievale di Bernalda per un importo di 404.250 euro giunto al 70%; la ristrutturazione delle infrastrutture sportive per la somma di 100.00 euro giunti al 65% come completamento; la realizzazione della strada interpoderale in località Sant'Angelo, per un importo complessivo di 148.498 euro che vede il suo attuale completamento all'80%. A questi poi si aggiunga la somma di 709.00 euro, denaro speso per gli eventi alluvionali del novembre 2004 che a tutt'oggi ha registrato il ripristino della viabilità all'interno di tutto il territorio di

L’assessore Giuseppe Narciso

Corso Umberto I a Bernalda

Bernalda per il 75%. Questo primo quadro -continua il giovane assessore bernaldese- si riassume in una spesa totale di 1.361.748 euro, somma che viene rivista in quanto a quella appena fornita di si andranno ad aggiungere le opere già finanziate e che saranno da eseguire a breve per un importo ad oggi stimato pari a circa 7.149.000 euro così ripartita: la riqualificazione viaria in corso Umberto con la rotonda all'incro-

cio incrocio tra corso Umberto e via della Resistenza per una somma di 134.000 da eseguire da dicembre 2008; Contratto di quartiere II - Area ex macello - con una somma di 2.500.000 con inizio lavori da gennaio 2009; il prolungamento di via Montegrappa con viale della Concordia per la spesa complessiva di 100.000 da iniziare nel prossimo mese; 175.000 euro da spendere per la voce degli acquedotti rurali con inizio lavori

previsti da settembre 2008; la realizzazione della Mediateca/Ludoteca al Borgo di Metaponto con una spesa di 184.000, con lavori che inizieranno dal prossimo mese; la sala polivalente all'interno dei locali dell'ex Consorzio Agrario per la somma complessiva di 150.000 con lavori che vedranno il loro inizio dal mese di ottobre; Il restauro del Castello Medievale di Bernalda per un importo pari a 2.200.000 con lavori previsti da

dicembre; il completamento della maglia viaria in Bernalda, area Nord est, per un importo di 78.000 euro, lavori questi che inizieranno già nel prossimo mese. A questi poi si aggiungano i 128.000 euro da spendere da ottobre per il ripristino danni alluvionali (Protezione Civile) e la somma di 1.500.000 per la riqualificazione viabilità urbana su Bernalda. Quindi, come detto prima queste voci, oltre al 1.360.000 euro per il lavori già in corso ed elencati sopra, vanno a comporre la somma di 7.149.000 euro che in questi mesi, a incominciare da settembre, inizieranno a dare i loro frutti in termini visivi su tutto il territorio bernaldese. A questo lungo elenco di lavori in corso dobbiamo considerare i lavori già eseguiti da questa Amministrazione dal suo insediamento, da Luglio 2004 a Luglio 2008, per un importo lavori pari a circa 11.000.000 di euro di cui solo 7.400.000 euro nell'anno 2008. Quindi -conclude Narciso- in questa entità di lavori che vedono coinvolto il territorio di Bernalda e Metaponto c'è una linea programmatica Amministrativa che anche in sinergia con altri Enti (Regione, Provincia, Anas, Acquedotto Lucano etc) è attenta a garantire standard infrastrutturali e di manutenzione necessari per il rilancio del territorio». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

SCEMPI AL MARE

Montalbano Jonico Grande successo per il memorial alla quarta edizione

Sporcano e vanno via

Un paese unito ricordando Battisti

PISTICCI - Una pessima eredità dei turisti, ma anche una cattiva gestione del servizio di raccolta rifiuti sulla spiaggia di Pisticci, dove un nostro lettore ha scattato questa foto deplorevole. provinciamt@luedi.it

MONTALBANO JONICO E’ stato un tripudio a Montalbano Jonico, venerdì sera, il memorial “Lucio Battisti-Ci ritorni in mente”, giunto, quest'anno, alla sua quarta edizione. In una gremita piazza Vittoria, musicisti e cantanti, autentici talenti della comunità jonica, si sono succeduti nella presentazione di brani molto noti del cantautore di Poggio Bustone, scomparso a Milano dieci anni fa, precisamente il 9 settembre del 1998. Su un palco, mirabilmente allestito da Ugo Valicenti e Giuseppe Passarella della “Disco Music Service”, con immagini sul fondo di Battisti, curate da Antonio Romano, si sono esibiti con professionalità e competenza artisti giovanissimi

ma anche adulti, veri mattatori del passato che hanno segnato i momenti più belli di questi ultimi anni a Montalbano. Ha aperto la serata il gruppo “Suite 101”, vincitore della seconda edizione del “Music Young Festival”, lo scorso 15 agosto, a seguire: Giovanna Fittipaldi da solista, il gruppo di Michele Galante, Roberto Patano, Ilenia Montanaro e Caterina Cervino; ancora Domenico Castello e Leonardo Grieco; il giovane dalla voce calda e graffiante, Francesco Aiello; Giampiero Ciaccia, Francesco Malvasi e Vincenzo Amendola; poi Francesca Giannitelli e Michele Giordano accompagnati da un gruppo di artisti messo su per l'occasione: Giuseppe Grieco, Lanfranco Giannitelli, Lu-

ciano Calabrese, Giuseppe Carlone e infine l'esibizione strumentale di Mimmo Bianco. Ha presentato la serata Giuseppe Ranoia, il quale ha più volte sottolineato come Montalbano sia un centro dove la cultura musicale è veramente viva e seguita, un motivo serio per creare un vero e proprio contenitore culturale. Sempre Giuseppe Ranoia, ha invitato i vari comitati organizzatori di feste patronali e parrocchiali ad avere per riferimento nell'organizzazione delle manifestazioni anche i talenti di Montalbano. Il sindaco, Leonardo Giordano, organizzatore in prima linea della manifestazione, a conclusione, ha premiato con targhe, insieme agli assessori Pierro e Giordano, tutti gli artisti,

rinnovando l'appuntamento per il prossimo anno. «E' stata un'esperienza meravigliosa -ha commentato la cantante Francesca Giannitelli- penso che la musica sia elemento straordinario che riesce a far confluire in un solo progetto anche le diversità e le differenze fra le persone. Sono momenti importanti per la crescita della comunità e personalmente, quando posso, anche se è tanto l'impegno richiesto da far conciliare con altre situazioni, sono comunque felice di poter mettere a disposizione di queste iniziative, anche il mio contributo». E Battisti, così schivo negli ultimi anni della sua vita, ringrazia Anna Carone provinciamt@luedi.it


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