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DI

TRAVOLGIMENTO E INVESTIMENTO DEI LAVORATORI A CAUSA DI MEZZI D’OPERA IN MOVIMENTO RAPPRESENTA

Uno Dei Principali Problemi Per La

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Sicurezza Degli Addetti In Cantiere

programma da parte dell’ente per favorire uno scambio di informazioni riguardo la sicurezza, comunicando le proprie attività in modo efficacie e digitale. È formato da diverse aree di intervento e prevede, fra il resto, lo sviluppo di “capannoni smart”, spazi interattivi in cui i corsisti possono accedere a video tutorial sulle attività di cantiere, ai social network di Eseb e a piattaforme in cui monitorare le condizioni di macchine e attrezzature. Parte fondamentale del progetto è legata anche alla comunicazione visiva, con la realizzazione e l’aggiornamento di cartellonistica funzionale e specifica e altri supporti informativi.

Smart Safety

Il rischio di travolgimento e investimento dei lavoratori a causa di mezzi d’opera in movimento rappresenta uno dei principali problemi per la sicurezza degli addetti in cantiere. In particolare, le macchine operatrici semoventi sono le principali fonti di rischio dato il movimento incontrollato della macchina o di parti mobili della stessa. La necessità di affrontare questo problema in

Le tecnologie possono contribuire a migliorare i livelli di sicurezza in cantiere e a informare gli operatori sulle misure preventive più opportune per tutelarsi durante il lavoro maniera sistemica ha portato Eseb all’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche. In tale contesto, il progetto Smart safety, sviluppato in collaborazione con l’Università degli studi di Brescia, ha l’obiettivo di sviluppare un Proximity warning system (Pws), un sistema di sensorizzazione dei mezzi d’opera che sfrutta le tecnologie di Iot per tracciare in tempo reale la posizione di lavoratori e macchine in movimento, avvertendo gli operatori in caso di pericolo, dato dall’eccessiva prossimità. Fondamentale per lo sviluppo del progetto l’impiego della tecnologia ultra-wideband (Uwb) che adotta reti di sensori chiamate “ancore” che rappresentano le posizioni fisse, e “tag” che corrispondono ai dispositivi mobili da localizzare. Queste permettono un processo di localizzazione che di solito ha un errore entro i 30 centimetri, con una frequenza di aggiornamento ogni 50 millisecondi. Test sul campo hanno dimostrato come questa tecnologia funzioni sia in ambiente outdoor, sia indoor e non necessiti di una connessione a reti wi-fi esterne. Inoltre, è conforme al regolamento generale per la protezione dei dati personali n. 2016/679 (Gdpr).

I test sviluppati fino ad ora prevedono l’analisi della movimentazione di un escavatore in prossimità di lavoratori. Sia i lavoratori che il mezzo sono stati dotati di uno o più dispositivi di sensorizzazione per tracciarne la loro posizione in tempo reale. In particolare, sono state predisposte e testate due configurazioni: la prima rileva la posizione assoluta del lavoratore e del mezzo d’opera rispetto all’area di cantiere monitorata ed è in grado di calcolarne la reciproca distanza; la seconda rileva direttamente la posizione relativa misurando solo la distanza tra operatore e mezzo d’opera, senza tracciare in termini assoluti la posizione nell’area di cantiere. Affinché il Pws e la sua adozione vengano accolti e adottati dalle imprese di costruzioni, Eseb è impegnato in una campagna di sensibilizzazione in merito alla necessità di adottare comportamenti adeguati a ridurre in cantiere il rischio di travolgimento e investimento dei lavoratori da parte di mezzi d’opera in movimento.

L’ente promuove in questo senso l’implementazione dell’uso dell’innovazione tecnologica proposta attraverso percorsi di formazione, che informano i lavoratori sul corretto utilizzo dei dispositivi di sensorizzazione: come indossarli e come reagire in caso di notifiche di potenziale pericolo (avvisi sonori e/o luminosi).

La sensorizzazione di lavoratori e mezzi d’opera e l’adozione del Pws sono in grado di apportare molteplici benefici per il settore delle costruzioni. Sicuramente, in primo luogo, questi riguardano la possibilità di ridurre il numero di infortuni causati dall’interazione uomo-mezzo all’interno dei cantieri tramite il monitoraggio continuo della posizione reciproca di tali risorse nell’area di cantiere attraverso sistemi di sensorizzazione. Un altro beneficio riguarda la digitalizzazione del settore delle costruzioni.

L’adozione del Pws contribuisce a garantire un’immagine più innovativa del comparto, con un impatto positivo a favore della sicurezza del cantiere come luogo di lavoro e dei lavoratori che vi operano.

Ieseb

Il progetto “Information exchange about safety and environment in building” risponde alla necessità di comunicare le attività di Eseb in modo efficace e digitale per far conoscere a imprese e lavoratori edili i servizi offerti in tema di prevenzione del rischio e sostenibilità ambientale, aspetti cardine dell’evoluzione del settore dell’edilizia. IEseb indica uno scambio di informazioni su aspetti specifici riguardanti la sicurezza e l’ambiente nel campo dell’edilizia. L’iniziativa prevede lo sviluppo di capannoni “smart”, più innovativi, sicuri e digitali. Il classico capannone si trasforma, dunque, in uno spazio interattivo per rendere più performante la didattica e più immediata la ricezione di informazioni utili ai lavori in cantiere.

Una parte fondamentale del progetto, riservata alla comunicazione delle attività inerenti alla sicurezza, è quella legata alla comunicazione visiva, mediante la realizzazione e l’aggiornamento di cartellonistica e di una serie di supporti informativi in dialogo con l’utente esterno. In alcuni casi questi vengono utilizzati anche per sviluppare e consolidare la comunicazione interna all’organizzazione:

Incentivare una cultura dell’innovazione in un settore tendenzialmente conservativo, com’è quello dell’edilizia, è chiave di volta per progettare città più smart e sostenibili cartellonistica funzionale e specifica può portare anche il personale interno a conoscenza di attività che non gli competono o lo interessano direttamente.

All’interno dei rinnovati capannoni per le esercitazioni sono stati affissi dei cartelli pubblicitari con Qr-code che rimandano alla pagina di accesso al portale Check, software di semplificazione, automazione e informatizzazione delle attività di gestione dei cantieri edili, frutto dell’attuazione del “Patto della Legalità” stipulato dai vari enti del settore delle costruzioni della provincia di Brescia con il Comune di Brescia. Indirizzati alle modalità corrette per ottenere un account e scaricare un manuale d’uso del software, i corsisti possono familiarizzare con la piattaforma, rendersi conto delle potenzialità e incentivarne l’utilizzo nell’impresa in cui lavorano.

L’utilizzo di Check viene inoltre spiegato nei corsi di formazione alla sicurezza, proprio perché in futuro sarà essenziale l’uso di piattaforme digitali per poter monitorare in tempo reale le attività di cantiere. Il software viene spiegato nel dettaglio durante i momenti di formazione a cui partecipano le figure dirigenziali (che hanno maggior potere di scelta all’interno delle aziende) e in quelli rivolti agli apprendisti (i quali essendo giovani votati alla digitalizzazione, risultano maggiormente propensi a coglierne le potenzialità), ma in via prettamente informativa anche in tutti gli altri corsi. All’interno dei capannoni, i corsisti possono, inoltre, trovare un Qr-code su ogni macchina e attrezzatura a loro disposizione: scannerizzandolo, si accede al libretto di uso e manutenzione in formato digitale e ad altri eventuali documenti. Questo consente all’Ente sistema edilizia Brescia di fungere da esempio alle imprese riguardo alla programmazione delle attività manutentive delle macchine, oltre che alla regolarità e legalità delle attrezzature a disposizione.

AUTOMAZIONE

E INFORMATIZZAZIONE

DELLE ATTIVITÀ DI GESTIONE

DEI CANTIERI EDILI, FRUTTO DELL’ATTUAZIONE DEL “PATTO DELLA LEGALITÀ”

STIPULATO CON

IL COMUNE DI BRESCIA