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PILLOLE DI STORIA

Giovanni Zani

UNO STRALCIO DEL DISCORSO DEL PRESIDENTE GIOVANNI ZANI

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DURANTE L’ASSEMBLEA DEL 26 MARZO 1955

Il Collegio dei Costruttori edili di Brescia e provincia riunisce circa 400 ditte, cioè la quasi totalità delle imprese edili bresciane. Questo complesso nel 1954 ha dato lavoro a circa 15mila operai, ha distribuito circa un miliardo e settecento milioni di paghe e quasi un miliardo ha versato agli Istituti assicurativi e previdenziali. Le costruzioni eseguite in città e provincia possono stimarsi a un valore di sette miliardi per opere da muratore, il che ha prodotto quasi altrettanto lavoro per opere eseguite dagli affini e dai fornitori sussidiari. Compito del Collegio è assistere i soci nei loro bisogni tecnici, legali e sindacali, curare l’elevazione della categoria e soprattutto difenderne strenuamente il prestigio. Per far questo il Collegio dispone di una specializzatissima segreteria che ha ormai conquistato la stima e la simpatia di tutti gli Istituti ed Enti locali, pubblica un Notiziario mensile che da semplice organo di categoria è ormai assurto a informatore tecnico-legale apprezzato da molti Uffici pubblici e privati. I rapporti con gli Uffici statali e amministrativi, con gli Istituti e con gli altri Enti pubblici sono così entrati in un clima di reciproca comprensione e le stesse inevitabili discussioni con le organizzazioni operaie dirimpettaie sono mantenute in tono di stima e rispetto reciproco: i costruttori vivono troppo a contatto con le loro maestranze, sono essi stessi usciti frequentemente dalle leve operaie e quindi capiscono e sono capiti nei bisogni reciproci della vita e dell’azienda.

Per questo noi cerchiamo la riduzione dei costi nel perfezionamento dell’organizzazione di cantiere assai più che nella costrizione delle paghe. Il lavoro organizzativo del Collegio si appoggia su due pilastri importantissimi: la Scuola per i muratori e la Cassa assistenziale paritetica edile. Le scuole domenicali per muratori alimentate da un particolare contributo delle imprese hanno sede in città e in 13 paesi importati della provincia e nel 195455 contano oltre 1.500 iscritti, in 52 classi. Esse sono settimanalmente ispezionate da un gruppo attivissimo di costruttori. È incoraggiante e commovente visitare queste classi dove ragazzi di dodici anni e uomini di venticinque seggono fianco e fianco per elevare la loro capacità produttiva e spesso fanno cinquanta chilometri in bicicletta per accedere alla scuola. Le scuole sono totalmente gratuite, e gratuitamente forniscono sia la cancelleria che i libri di testo, danno premi di diligenza e frequenza, fanno gite istruttive, elargiscono indennità di viaggio agli allievi più lontani. L’amministrazione provinciale di Brescia ha assegnato a titolo gratuito un’area di 3.000 mq per la costruzione di aule, di capannoni per esercitazioni pratiche e per l’erezione della Casa del muratore. La Cassa assistenziale paritetica edile ha anch’essa acquistato contemporaneamente e qui di fianco al Collegio la sua nuova sede: essa raccoglie i contributi delle imprese nella loro quasi totalità per assistenza agli operai, per gratifica, ferie, festività e indennità di maltempo. Essa ha raccolto nel 1954 quattrocentoundici milioni di lire più dodici milioni di contributo paritetico, più 17 milioni e 300 mila per interessi e quote assicurative complementari.

Ha conquistato presso gli operai una fiducia illimitata e presso le imprese una rispettosa volonterosa obbedienza. Essa spende per amministrare solo l’1,40% dei capitali incassati ma questo 1,40 non è dedotto dalle somme distribuite agli operai cui è tolta la sola trattenuta di R.M. ma ricavato dall’accorso giro di capitali e di interessi. La Cassa ha inviato nel 1954 quattrocentoventi bambini al mare e numerosi operai a cure gratuite supplementari a quelle degli istituti assicurativi.